Strategia articolata per la migliore diagnosi del BTcP

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1 Strategia articolata per la migliore diagnosi del BTcP Milano, 16 dicembre 2013 In collaborazione con:

2 Obbiettivi dell indagine Esiste una significativa discrepanza fra epidemiologia del BTcP ed il numero di pazienti oncologici trattati per il BTcP? Perché? EPIDEMIOLOGIA DEL DOLORE E DEL BTCP IN ONCOLOGIA CONSUMO DI OPPIACEI IN ITALIA E IN EUROPA I RISULTATI AD OGGI DELLA LEGGE 38/2010 BTcP: INDIVIDUAZIONE BIAS GESTIONALI, TERAPEUTICI, CULTURALI E FORMATIVI INDAGINE QUALITATIVA (face to face) SU FARMACISTI OSPEDALIERI E STRUTTURE ADI + INDAGINE SIFO ON LINE E CONGRESSO NAZIONALE SIFO INDAGINE QUALITATIVA (face to face) SU TARGET DI SPECIALISTI CONSIDERAZIONI GENERALI E CONCLUSIONI Milano, 16 dicembre 2013 In collaborazione con:

3 BTcP : premessa e Mercato potenziale Nonostante il dolore episodico intenso oncologico (BTcP) sia una delle forme più intense di dolore, non sono disponibili dati definitivi sulla sua prevalenza (1). Pertanto è necessario stabilire dei criteri e fare delle assumption per rilevare il reale Mercato del BTcP. Ciò che sappiamo con certezza è che il mercato del BTcP, aggredibile dai fentanyl, risiede principalmente nei pazienti con dolore di grado moderatosevero come da linee guida OMS. 4 e 5 interventi antalgici invasivi: -Somministrazione rachidea (epidurale e subaracnoidea) di oppiodi e/o anestetici locali - Neurolisi del plesso celiaco (1) Adv Ther (2012) DOI /s z Breakthrough Pain in Patients Referred to Pain Clinics: The Italian Pain Network Retrospective Study

4 I pazienti oncologici in Italia In Italia, considerando i dati di prevalenza al 2010, vengono stimate circa persone (che rappresentano oltre il 4% della popolazione residente), che vivono avendo avuto una precedente diagnosi di tumore; di tali soggetti, quasi sono di sesso maschile (44%) e circa sono di sesso femminile (56%). Ad oggi non è possibile definire con certezza quando un paziente si può ritenere guarito dal tumore; è comunque importante sottolineare che il 34% dei soggetti prevalenti viene considerato guarito oltre i 10 anni dalla prima diagnosi. Data Source: AIRTUM working group. I tumori in Italia ; Epidemiol Prev (5-6) suppl. 2.

5 I pazienti oncologici in Italia Si stima che nel 2013, in Italia, verranno diagnosticati circa nuovi casi di tumore maligno (circa al giorno), di cui circa (55%) negli uomini e circa (45%) nelle donne, oltre ai carcinomi della cute (circa casi, nei maschi e nelle femmine). La frequenza dei decessi causati da patologie oncologiche nelle aree italiane coperte da Registri Tumori è, in media, ogni anno, di circa 3,5 decessi ogni uomini e di circa 2,6 decessi ogni donne; in totale, quindi, circa 3 decessi ogni persone (ogni giorno oltre 470 persone muoiono in Italia a causa di un tumore). Data Source: I numeri del cancro in Italia 2013 (AIOM- AIRTUM)

6 Incidenza del sintomo dolore Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) riferisce: un incidenza del 30-40% nella fase iniziale della malattia. Un incidenza del 60-80% nella cosiddetta fase terminale in tutte le forme di neoplasie. La presenza di due o più dolori, indipendenti l uno dall altro, nel 30-70% dei pazienti. La prevalenza del sintomo dolore nel 75% dei ricoveri. Data source: il dolore cronico oncologico - Minsal - Value Relation 2010

7 Evoluzione ed intensità del dolore oncologico La prevalenza del dolore nei malati oncologici tende a crescere progressivamente con la progressione dello stadio di malattia: alla diagnosi circa il 28% dei malati lamenta dolore; in corso di trattamento la percentuale sale al 50-70% ; sale al 68-80% quando la malattia è avanzata. L intensità del dolore nei malati oncologici è cosi ripartita: il 20% riferisce un intensità di dolore lieve ; il 50% riferisce un dolore moderato ; ** il 30% riferisce un dolore severo. 55% dolore moderato severo 45% dolore lieve moderato ** il 50% del dolore moderato è stato ripartito equamente tra lieve-moderato e tra moderato-severo Data source:, XIV Congresso SICP S. Mameli UO Medicina del dolore Cagliari L. D Orazio - San Camillo Forlanini M. Montanari UO Oncologia AUSL Ravenna 2012

8 Breakthrough Cancer Pain definizione e caratterizzazione Il BTcP è un dolore episodico intenso che si manifesta in pazienti con un dolore cronico di base relativamente ben controllato da una terapia analgesica somministrata ad orari fissi. Il BTcP è tipicamente caratterizzato da un rapido inizio (tre minuti); è severo in intensità ed è generalmente autolimitante con una durata media di 30 minuti. Data source: Progetto ASCO - Numero 48 - Articolo 1. Luglio 2010

9 Breakthrough Cancer Pain caratterizzazione Gli episodi dolorosi hanno normalmente una frequenza variabile (1-4 volte al giorno). Nella pratica clinica corrente, una frequenza di BTcP superiore a 4 episodi al giorno viene ad oggi spesso interpretato ( confermato nelle interviste face to face) come un segnale di terapia di base da modificare. Da un punto di vista fisiopatologico si distinguono due gruppi di BTcP: dolori scatenati da movimento; dolore spontaneo, in assenza di uno specifico fattore scatenante. Data source: Autori Vari- CeVEAS 10/2006; : Linee Guida AIOM 2013

10 Breakthrough Cancer Pain: dati in letteratura La prevalenza del BTcP risultata variabile a seconda degli Studi, compresa in un range tra il 30% e il 90% della popolazione con dolore da cancro. In linea di massima, tali percentuali sono state confermate da uno Studio internazionale, che ha mostrato una prevalenza del BTcP del 65% nei pazienti con dolore da cancro. In Italia i dati sono limitati; la prevalenza del BTcP è del 48%, dato che risulta inferiore se la rilevazione veniva fatta in Centri di oncologia. Data source: Numero 1 primavera Caraceni A, Martini C, Zecca E et al. Working Group of an IASP Task Force on Cancer Pain. Breakthrough pain characteristics and syndromes in patients with cancer pain. An international survey. Palliat Med 2004; 18:

11 BTcP Mercato potenziale Assumption e scenari a partire dai dati in letteratura: i pazienti oncologici in Italia nel 2103 sono I pazienti sopravvissuti a 10 anni sono il 34%. I pazienti con dolore moderato-severo sono circa 1/3 dei pazienti con cancro. La prevalenza del BTcP risulta variabile a seconda degli Studi ed è compresa in un range tra il 30% e il 90%. In Italia i dati sono limitati; la prevalenza del BTcP risulta del 48%. Rapporto al Parlamento sullo stato di attuazione della Legge n. 38 del 15 marzo ANNO 2012

12 Analisi Popolazione con BTcP PAZIENTI ONCOLOGICI sopravissuti oltre 10 anni (34%) Pazienti senza dolore Pazienti con dolore (*) Pazienti con dolore lieve moderato (45%) Pazienti con dolore moderato - severo (55%) Pazienti con dolore di base ben controllato (NRS < 5) Pazienti con dolore di base NON controllato (NRS >=5) (*)Nota : i pazienti sono ottenuti dai pazienti incidenti (almeno 30% dolore), i pazienti in fase terminale (almeno 70% dolore) che sono i decessi dell anno successivo e per differenza da quelli in fase intermedia (almeno 50% dolore) PAZIENTI CON BTcP 48%

13 BTcP Mercato potenziale Evoluzione Popolazione malati oncologici Nuovi pazienti con diagnosi di tumore Stima decessi Numero pazienti con diagnosi di tumore Sopravvivenza media oltre 10 anni (34%) Numero pazienti in trattamento attivo Pazienti con dolore di cui neo diagnosticati/incidenti (almeno 30% ) di cui pazienti in corso di trattamento (almeno 50% ) di cui pazienti in fase terminale/decessi (almeno 70% ) totale Pazienti con dolore lieve moderato (45%) Pazienti con dolore moderato severo (55%) Estimate prevalenza BTcP Scenario di minima (30%) Scenario medio (48%) in Italia Scenario massimo (90%) I numeri del cancro in Italia (AIOM-AIRTUM) 2013

14 BTcP: Mercato potenziale vs Mercato attuale DALL ANALISI EPIDEMIOLOGICA SVOLTA IN LETTERATURA EMERGE QUINDI In Italia la popolazione di pazienti oncologici con BTcP su base annua è di circa unità In Italia la popolazione di pazienti oncologici con BTcP in trattamento con ROO è di circa unità Questa analisi conferma una enorme discrepanza tra la popolazione reale trattata e il Mercato potenziale. Su 6,5 pazienti oncologici con BTcP solo 1 risulta essere trattato con ROO (circa il 15%). Fonte : Cegedim anno 2012

15 Consumo di oppiacei in Europa: Italia fanalino di coda Popolazione (000) Fatturato (000) Oppioidi forti 1Q 2012 e 1Q ITALIA FRANCIA SPAGNA GERMANIA REGNO UNITO ITALIA FRANCIA SPAGNA GERMANIA REGNO UNITO ITALIA FRANCIA SPAGNA GERMANIA REGNO UNITO Fatturato 1Q2012 (000) Fatturato 1Q2013 (000) ** in Germania il prezzo dei farmaci è più alto Fonte : Source:IMS MIDAS/PADDS. Marco Spizzichino MinSal - Impact Proactive 2013

16 25,0% 20,0% 15,0% Consumo di oppiacei in Europa: Effetti della legge 38/2010 DELTA FATTURATO 1Q 2012 VS 1Q ,7% 16,0% 10,0% 5,0% 0,0% -5,0% 3,2% -0,2% 0,5% ITALIA FRANCIA SPAGNA GERMANIA REGNO UNITO A tre anni dall emanazione della Legge 38/2010 si può sicuramente affermare che IMPACT e la programmazione di tutte le diverse progettualità formative stanno favorendo la conoscenza e l applicazione della Normativa stessa, così come una maggiore efficacia nella pratica clinica ed il miglioramento della qualità di vita dei pazienti. Ciò è confermato dalla crescita nel 2012 del consumo di oppiacei. Fonte : Source:IMS MIDAS/PADDS. Marco Spizzichino MinSal - Impact Proactive 2013

17 Legge 38/2010 Analisi criticità rilevazione e gestione del dolore NONOSTANTE LA LEGGE 38/2010 SIA TRA LE PRIME IN EUROPA A FORNIRE RISPOSTE AI BISOGNI DELLA POPOLAZIONE IN TEMA DI CURE PALLIATIVE E DI DOLORE CRONICO Dal rapporto 2012 della Commissione Nazionale del Ministero della Salute si evidenzia che: E necessario l introduzione di procedure di accesso ai medicinali impiegati per la terapia del dolore con l approfondimento di tematiche correlate con l uso dei farmaci oppiacei. E fondamentale il cambiamento culturale che dovrebbe partire dai professionisti delle Reti di assistenza; cambiamento culturale che tende in alcuni casi a ritardare, lasciando lo spazio a pregiudizi e preconcetti che necessitano di essere superati. E necessario prevedere un percorso di formazione e di comunicazione da indirizzare principalmente verso le figure professionali che hanno il compito di rilevare il dolore e prescrivere tali medicinali. E necessario migliorare la Rete informativa perché emerge una grande difficoltà (72% nel 2011 e 56% nel 2012) per i cittadini con dolore ad identificare i Centri di terapia del dolore dislocati sul territorio (fonte campagna Hub2Hub e Cupido). Fonte : Rapporto al Parlamento sullo stato di attuazione della Legge n. 38 del 15 marzo ANNO 2012

18 Legge 38/2010 Analisi criticità rilevazione e gestione del dolore NONOSTANTE LA LEGGE 38/2010 SIA TRA LE PRIME IN EUROPA A FORNIRE RISPOSTE AI BISOGNI DELLA POPOLAZIONE IN TEMA DI CURE PALLIATIVE E DI DOLORE CRONICO Dal rapporto tra AGENAS/SICP si evidenzia che: Il collegamento ospedale-territorio è presente solo nel il 67% dei casi, mentre ben il 23% dichiara che non esiste alcuna Rete locale (il 10% non se ne avvale). E ancora deficitaria la continuità assistenziale; in particolare nei setting di cure palliative solo l 80% dispone di una sola squadra di professionisti, mentre appena il 6% delle Unità può contare su più di 3 équipe. Il 51% delle UCP non garantisce l'assistenza medica di notte. L assistenza domiciliare integrata (ADI) non è uniforme in tutto il territorio nazionale e presenta diversi modelli organizzativi di livelli di assistenza qualitativa e quantitativa; in particolare il Centro Sud risulta essere zona grigia in cui l offerta di cure palliative non esistono, o molto probabilmente non sono coerenti con la Legge 38/2010. Accanto al malato oncologico e alla sua famiglia: sviluppare cure domiciliari di buona qualità Agenas/SICP 2012

19 Strategia per la migliore diagnosi e gestione del BTcP Attraverso SIFO, in una fase preliminare, abbiamo organizzato 2 diverse indagini con i Farmacisti ospedalieri : la 1a on line (361), la 2a con interviste dirette (341) al Congresso Nazionale SIFO per evidenziare la compliance di questo target verso la Legge38/2010 in merito all accesso dei farmaci per il dolore. Successivamente, abbiamo redatto due diverse tipologie di questionario da somministrare ad altrettante competenze professionali: Farmacisti ospedalieri e Referenti di Strutture ADI. A partire dalle Indagini previste abbiamo inoltre svolto delle interviste face to face con Specialisti del settore dolore al fine di razionalizzare gli item e i bias che ancora ostacolano la rilevazione e la gestione diagnostico-terapeutica del BTcP. Autonomamente abbiamo dunque selezionato un target di Specialisti al 50% con attività formativa significativa sulla Legge/38 e l altro 50% con ridotta attività formativa. I questionari ci hanno permesso di confermare ed in parte rilevare altri bias che fanno da barriera ad un potenziale allargamento del Mercato.

20 BTcP: Mercato potenziale vs Mercato attuale COME AUMENTARE IL NUMERO DI PAZIENTI? pazienti con ROO pazienti oncologici con BTcP

21 ANALISI QUALITATIVA Quali tipologie di bias impattano sull uso appropriato e prescrittivo dei ROO? BIAS TERAPEUTICI BIAS CULTURALI BIAS GESTIONALI BIAS FORMATIVI Rapporto al Parlamento sulla Legge n. 38 del 15 marzo ANNO 2012 Interviste face to face Survey EPIC Report Agenas/SICP 2012

22 BIAS TERAPEUTICI Il BTcP viene spesso trattato solo con la morfina Gli episodi di BTcP vengono molte volte gestiti con un aumento della terapia di base e/o aggiungendo adiuvanti e/o ruotando l oppiaceo (LAO/SAO) ATTUALE MERCATO PAZIENTI FENTANYL % vs potential market Per il BTcP vengono somministrati FANS e SAO Per il BTcP non viene adottata alcuna terapia specifica

23 BIAS CULTURALI La diagnosi del BTcP non è ad oggi una priorità per gli Oncologi In generale la gestione della terapia del dolore oncologico è ancora sottostimata ATTUALE MERCATO PAZIENTI FENTANYL % vs potential market Nelle cure palliative e nella fase terminale della malattia non è prioritario la qualità di vita del paziente ma lo stato di sedazione permanente

24 BIAS GESTIONALE Distribuzione disomogenea sul territorio italiano di Hospice e Strutture accreditate che svolgono ADI Nel Reparto il BTcP viene raramente rilevato in cartella Nella programmazione dei turni all interno dei Reparti non è sempre garantita la presenza di un Medico esperto nella diagnosi e terapia del dolore ATTUALE MERCATO PAZIENTI FENTANYL % vs potential market La terapia del dolore e del BTcP non è gestita direttamente dai Medici del Reparto ma viene spesso delegata a Medici esterni (Ter. dolore e Palliativista) Il BTcP è difficilmente gestibile nel paziente domiciliare L infermiere non ha ancora la sufficiente responsabilizzazione * ed autonomia nella gestione diagnosticoterapeutica del BTcP * l infermiere ad oggi non ha la necessaria formazione per diagnosticare il BTcP

25 BIAS FORMATIVI BTcP viene scambiato come dolore severo non ben trattato, poiché non c è una corretta diagnosi Nel Reparto il BTcP non viene sempre rilevato in cartella e non tutti gli Specialisti lo diagnosticano ATTUALE MERCATO PAZIENTI FENTANYL % vs potential market Il BTcP non viene rilevato o gestito perché non esiste un appropriata profilazione del dolore di base (sede, tipo, irradiazione, tempo, terapia di base) BTcP viene scambiato come un dolore severo poiché il paziente ha solo 1/2 episodi al gg ** ** Studio IOPS in pubblicazione Nro BTcp/die Nro pazienti %

26 INDAGINE SIFO on line 423 questionari Nella presente indagine non sono stati indagati item sul BTcP

27 FARMACI IN USO PER IL DOLORE ACUTO/CRONICO INDAGINE SIFO on line FARMACISTI FIGURE PROFESSIONALI RICHIEDENTI FARMACI PER IL DOLORE Dal target dei Farmacisti SIFO on line emerge un utilizzo di oppiacei parenterali (75,7%) Si confermano i target elettivi nella terapia del dolore (oncologi, terapisti dolore, palliativisti, anestesisti e ortopedici e internisti ) Nota: ci sono altri target da coinvolgere e formare per un impiego più ampio e appropriato dei ROO. Nota-2: le richieste di farmaci per il dolore suddivisa per figura professionale non tengono conto della rappresentatività assoluta delle singole discipline in Italia ma solo delle richieste pervenute in farmacia ospedaliera nel campione intervistato

28 INDAGINE CONGRESSO SIFO 341 questionari Nella presente indagine non sono stati indagati item sul BTcP

29 INDAGINE CONGRESSO SIFO FARMACI IN USO PER IL DOLORE ACUTO/CRONICO FARMACISTI FIGURE PROFESSIONALI RICHIEDENTI FARMACI PER IL DOLORE Dal target dei Farmacisti SIFO emerge un utilizzo di oppiacei parenterali (64.2%) Si confermano i target elettivi nella terapia del dolore (oncologi, terapisti dolore, palliativisti, anestesisti e ortopedici per dolore ) Nota: ci sono altri target da coinvolgere e formare per un impiego più ampio e appropriato dei ROO. Nota-2: le richieste di farmaci per il dolore suddivisa per figura professionale non tengono conto della rappresentatività assoluta delle singole discipline in Italia ma solo delle richieste pervenute in farmacia ospedaliera nel campione intervistato

30 BTcP? Farmacisti Ospedalieri 64 intervistati (face to face)

31 FARMACISTI OSPEDALIERI DISTRIBUZIONE REGIONALE

32 FARMACISTI OSPEDALIERI FORMAZIONE E LEGGE 38/2010 BIAS FORMATIVO Il 25% dei Farmacisti intervistati comunica che nella sua Struttura non sono state svolte con continuità attività di aggiornamento sulla Legge 38/2010 e sulla terapia del dolore. Il rimanente 75% ha partecipato prevalentemente ad un Corso residenziale. Da notare il ridotto utilizzo di FaD, Newsletters e servizi, quali per esempio ricerche bibliografiche.

33 FARMACISTI OSPEDALIERI EVENTI PER FARMACI TERAPIA DEL DOLORE BIAS GESTIONALE ORGANIZZATIVO L 87,5% dei Farmacisti intervistati comunica che nella sua Struttura sono state svolte attività e iniziative in cui si discute di farmaci per la terapia del dolore, nel quadro generale della Legge 38/2010. Il grafico mostra come solo 1 Farmacista su 2 partecipa a riunioni relative la distribuzione diretta di farmaci e 1 su 5 a riunioni sul PDTA.

34 FARMACISTI OSPEDALIERI CONSUMO OPPIACEI PER IL DOLORE NELLA PROPRIA AZIENDA SANITARIA BIAS TERAPEUTICO Il 81.3% dei Farmacisti intervistati comunica che il consumo di oppiacei nella propria Struttura è aumentato con l entrata in vigore della Legge 38/2010. Circa il 19% comunica invece che il consumo non è aumentato.

35 FARMACISTI OSPEDALIERI FIGURE PROFESSIONALI CHE RICHIEDONO FARMACI PER LA TERAPIA DEL DOLORE BIAS FORMATIVO Le figure professionali che richiedono maggiormente farmaci per la terapia del dolore sono Anestesisti, Palliativisti, Terapisti del dolore, Oncologi. I Radioterapisti fanno eccezione! Altri Specialisti che richiedono farmaci per il dolore sono Pneumologi, Ortopedici, Internisti ospedalieri, Urologi, Geriatri, Otorinolaringoiatri e Gastroenterologi.

36 FARMACISTI OSPEDALIERI REPARTI CHE RICHIEDONO I ROO PER IL BTcP BIAS FORMATIVO I Reparti che richiedono maggiormente i ROO sono Terapia del dolore e Oncologia Radioterapia e gli Hospice collegati alla farmacia ospedaliera, hanno una richiesta minore.

37 FARMACISTI OSPEDALIERI DOLORE EPISODICO INTENSO NON ONCOLOGICO BIAS TERAPEUTICO?? O UTILIZZO OFF LABEL DEI ROO?? Il grafico ci indica come il dolore episodico intenso non oncologico (BTP) sia presente in tante altre importanti situazioni cliniche. Da notare la rilevanza del dolore post chirurgico e da traumi e fratture.

38 FARMACISTI OSPEDALIERI ROO E PRONTUARIO TERAPEUTICO OSPEDALIERO BIAS GESTIONALE ORGANIZZATIVO Nelle Strutture dei Farmacisti intervistati, tutti i ROO non sono ancora presenti in maniera significativa nei PTO o PTOR.

39 FARMACISTI OSPEDALIERI BTcP E MORFINA BIAS TERAPEUTICO Il BTcP viene ancora gestito in buona parte attraverso la morfina orale, morfina Ev e morfina SC L informazione sopra riportata non tiene conto di quali figure professionali utilizzano i vari tipi di morfina per la gestione terapeutica del BTcP ma solo le generiche richieste e utilizzo pervenute presso le farmacie ospedaliere.

40 BTcP? Strutture ADI 38 intervistati (face to face)

41 Associazioni/Fondazioni ADI coinvolte

42 Dati strutturali Associazioni/Fondazioni ADI coinvolte REGIONE ASSOCIAZIONE COME SIETE ORGANIZZATI FATE ASSISTENZA DOMICILIARE? COME SIETE PRESENTI SUL TERRITORIO? QUALI SONO LE FIGURE PROFESSIONALI COINVOLTE? Lazio ANTEA Associazione onlus e sono accreditati con la Regione Lazio e la Regione Sicilia Si, ogni anno circa 1000 in Assistenza Domiciliare oltre 500 in Hospice. Nuovi ingressi ogni mese circa 100 nuovi entrati. Lazio,Sicilia, Campania 1 Coordinatore Sanitario e Scientifico, 1 Responsabile Medici, 1 Responsabile Infermieri, 1 Responsabile OSS, 1 Responsabile Accoglienza,1 Responsabile Formazione. 15 Medici, 30 Infermieri, 19 Oss (operatori Socio Sanitari) 2 Psicologi, 3 Fisioterapisti, 1 Assistente Spirituale, 1 Terapista Occupazionale, 2 Assistenti Sociale. Lombardia VIDAS-VOLONTARI ITALIANI DOMICILIARI PER L'ASSISTENZA AI SOFFERENTI Associazione onlus e sono Accreditati con Regione Lombardia pazienti/anno; 90 attivazioni/mese Milano e Monza, 103 comuni delle province di Milano e Monza Brianza Medici, infermieri, assistenti sociali, psicologi, fisioterapisti, operatori sociosanitari, volontari. Il coordinamento passa attraverso un responsabile del servizio di assistenza domiciliare che coordina le diverse équipe attive sul territorio. ITALIA ANT - ASSOCIAZIONE NAZIONALE TUMORI Fondazione onlus 3800 pazienti giornalieri dislocati nelle regioni in cui è presente ANT Campania, Basilicata, Emilia Romagna., Puglia, Marche, Lombardia, Lazio; Toscana, Veneto 421 i professionisti che lavorano per la Fondazione tra medici, infermieri, psicologi, nutrizionisti, fisioterapisti, farmacisti, operatori socio-sanitari e funzionari, cui si affiancano circa volontari iscritti nel registro ANT Toscana ATT - Associazione Tumori Toscana Associazione onlus Sicilia SAMO - SOCIETA' PER L'ASSISTENZA AL MALATO ONCOLOGICO Sono accreditati dalla Regione Sicilia, lavorano in convenzione. Con la ASP di Palermo concordano settimanalmente le prestazioni sulla base delle valutazioni dei bisogni del paziente, 1000 pazienti/anno; 90 attivazioni/mese Firenze, Prato e Siena Medici, Infemrieri, Operatori Socio Sanitari e Psicologi e Fisioterapisti Si, assistono circa 1100 pazienti all'anno Hanno sedi aperte a Palermo, Catania e Trapani, stanno per aprirle ad Agrigento, Messina ed Enna Medici, infermieri, fisioterapisti, psicologi assistenti sociali e operatori socio sanitari Sicilia SAMOT - SOCIETA' PER L'ASSISTENZA AL MALATO ONCOLOGICO TERMINALE Associazione onlus accreditata presso la Regione Sicilia. 120 operatori e 15 dipendenti Assistono 2500 pazienti l'anno, 400 in linea e fanno assistenza geriatrica Operano con la ASL di Palermo e la ASL di Trapani Medici, infermieri, fisiatri, psicologi, OSS, assistenti sociali, counselors, volontari Sardegna INSIEME CONTRO IL DOLORE Associazione onlus 20 pazienti all'anno Operano nella provicia di Cagliari Infermieri e psicologi Piemonte FONDAZIONE FARO Sono una onlus che fa sia assistenza domiciliare che hospice oltre 1000 pazienti all'anno Fanno assistenza domiciliare a Torino e nella prima cintura torinese. All'hospice afferiscono da tutto il Piemonte Medici, infermieri, fisioterapisti, psicologi assistenti sociali, volontari e operatori socio sanitari Piemonte VITAS Associazione onlus 250 pazienti all'anno Operano nella ASL di Alessandria 2 Medici, 6 infermieri, 2 fisioterapisti, 2 psicologi, 20 volontari Veneto Veneto AVAPO - ASSOCIAZIONE VOLONTARI ASSISTENZA PAZIENTI ONCOLOGICI ADO - ASSISTENZA DOMICILIARE ONCOLOGICA Associazione di volontari che lavorano in convenzione per l'assistenza domicialiare oncologica per malati terminali Operano nella usl 12 Medici, infermieri, psicologi e volontari Associazione onlus di volontari pazienti all'anno. Il numero dei pazienti assistiti è diminuito da quando sono state attivate le ADI dalle Cure Palliative del Distretto 3 Operano a Verona centro Medici, infermieri, psicologi, oncologi e volontari Friuli V. G. VIA DI NATALE Sono una onlus, hanno un hospice Sì, non generalizzata, la fanno solo a coloro che sono stati nell'hospice Operano nella zona di Pordenone-Aviano Medici, infermieri, OSS, ausiliari Abruzzo VADO - VOLONTARIATO PER L'ASSISTENZA DOMICILIARE Associazione di volontari Assistenza domiciliare a malati cronici, oncologici e non Operano nella zona dell'aquila e di Chieti Specializzandi e strutturati in anestesia e terapia del dolore Liguria BASTAPOCO ONLUS Associazione di volontari Assistenza domiciliare non infermieristica. 25 famiglie all'anno Operano nella provincia di Savona Solo volontari, supportano le figure professionali all'interno dell'ospedale Liguria FONDAZIONE NAZIONALE GIGI GHIROTTI Associazione di volontari Assistono 2000 pazienti all'anno e 630 pazienti in linea Operano nella ASL 3 genovese Medici, infernmieri, operatori socio sanitari, fisioterapisti, neuropsichiatri, psicologi, volontari Umbria AUCC - ASSOCIAZIONE UMBRA PER LA LOTTA CONTRO IL CANCRO Associazione onlus di volontari Assistono 500 pazienti all'anno Operano nell'alta valle tevere, nel perugino e nel ternano Medici, infermieri, psiconcologi e fisioterapisti Umbria ANLCC - ASSOCIAZIONE NARNI LOTTA CONTRO IL CANCRO Associazione onlus pazienti all'anno Operano nel comune di Narni 2 Medici e 4 infermieri

43 ADI DISTRIBUZIONE REGIONALE E TARGET

44 ADI FORMAZIONE E LEGGE 38/2010 BIAS FORMATIVO Il 94.7% degli Specialisti intervistati richiede ulteriori attività di aggiornamento sulla Legge 38/2010 e sulla terapia del dolore.

45 ADI PROFILAZIONE DOLORE DI BASE BIAS FORMATIVO A tutti i pazienti viene profilato il dolore di base

46 ADI RILEVAZIONE BTCP IN CARTELLA CLINICA BIAS GESTIONALE ORGANIZZATIVO Il BTcP viene riportato sempre in cartella clinica per il 73,7% degli intervistati. 1 Medico su 5 ancora non rileva sistematicamente il BTcP.

47 ADI DIFFICOLTA RILEVAZIONE BTcP BIAS GESTIONALE ORGANIZZATIVO Il dato mostra che circa i 2/3 degli intervistati non ha difficoltà a rilevare il BTcP mentre il rimanente 36,8% ammette l esistenza di difficoltà.

48 ADI RISCHIO DI MANCATA DIAGNOSI BTcP BIAS FORMATIVO Più di un 1 Medico su 2 rischia di non riconoscere il BTcP perché il paziente a causa della natura episodica del BTcP non fa una corretta comunicazione sull episodio. 1 Medico su 2 rischia di non riconoscere il BTcP perché insorge gradualmente

49 ADI APPROCCIO TERAPEUTICO AL PRIMO EPISODIO DI BTcP BIAS TERAPEUTICO Solo il 13,2% degli intervistati dichiara di ricorrere al ROO al primo episodio di BTcP NOTA: nonostante una corretta gestione del dolore (vedi profilazione dolore base e rilevazione BTcP) i ROO sono usati in prima battuta solo nel 13,2% (dato più basso del 27.1% emerso con gli Specialisti).

50 ADI FARMACI USATI PREVALENTEMENTE PER LA TERAPIA DEL BTcP BIAS TERAPEUTICO Il dato evidenzia un impiego altamente significativo dei ROO; tuttavia la morfina risulta avere ancora una fetta prescrittiva importante sul BTcP.

51 ADI RILEVAZIONE BTcP PERSONALE INFERMIERISTICO BIAS GESTIONALE Il dato mostra come circa il 21% degli intervistati dichiara di non delegare al personale infermieristico la gestione diagnostico-terapeutica del BTcP Anche gli infermieri responsabilizzati (78.9%) non hanno autonomia diagnostico terapeutica nella gestione del BTcP

52 BTcP? Specialisti 96 intervistati (face to face)

53 SPECIALISTI DISTRIBUZIONE REGIONALE E TARGET

54 SPECIALISTI FORMAZIONE E LEGGE 38/2010 BIAS FORMATIVO L 86,5% degli Specialisti intervistati richiede ulteriori attività di aggiornamento sulla Legge 38/2010 e sulla terapia del dolore.

55 SPECIALISTI PROFILAZIONE DOLORE DI BASE BIAS FORMATIVO 3 Specialisti su 4 dichiarano che nel proprio Reparto viene adeguatamente rilevato il dolore di base (sede, tipo, irradiazione, tempo, terapia di base). Il 27,1% dichiara che questa rilevazione ad oggi non è ancora appropriata.

56 Tutti INDAGINE QUALITATIVA BTcP SPECIALISTI PROFILAZIONE DOLORE DI BASE Gruppo con ridotta attività formativa BIAS FORMATIVO Nel gruppo di Specialisti che non hanno seguito attività formative con continuità il dolore di base risulta non essere profilato da più di 1 Specialista su 2.

57 SPECIALISTI RILEVAZIONE BTCP IN CARTELLA CLINICA BIAS GESTIONALE ORGANIZZATIVO Il BTcP viene riportato in cartella clinica da quasi il 50% degli intervistati. 1 Specialista su 4 dichiara invece che il BTcP non viene riportato in cartella clinica.

58 SPECIALISTI RILEVAZIONE BTCP IN CARTELLA CLINICA Tutti Gruppo con ridotta attività formativa BIAS GESTIONALE ORGANIZZATIVO Nel gruppo di Specialisti che non hanno seguito attività formative con continuità il BTcP risulta non essere rilevato in cartella da 1 Specialista su 3.

59 SPECIALISTI PERCENTUALI DI COLLEGHI CHE RILEVANO IL BTcP NELLO STAFF BIAS GESTIONALE ORGANIZZATIVO Il 21% degli intervistati dichiara che la % di colleghi che rilevano/diagnosticano il BTcP sono compresi tra lo 0 % e il 40% al interno del proprio staff. Solo il 27,1% dichiara di avere uno staff completamente efficiente nella rilevazione del BTcP.

60 SPECIALISTI RILEVAZIONE BTCP PERSONALE INFERMIERISTICO BIAS GESTIONALE ORGANIZZATIVO Il dato mostra come circa il 58% degli intervistati dichiara di non delegare al personale infermieristico la gestione diagnostico-terapeutica del BTcP. Anche gli infermieri deputati a gestire la diagnosi e terapia del BTcP svolgono tale attività solo a seguito di una autorizzazione precisa e specifica del Medico di riferimento.

61 SPECIALISTI RIFERIMENTO TERAPIA DEL DOLORE IN REPARTO BIAS GESTIONALE ORGANIZZATIVO Il dato evidenzia che solo il 27% degli intervistati dichiara di lavorare in un Reparto in cui ciascun componente è autonomo nella gestione della terapia del dolore.

62 SPECIALISTI RIFERIMENTO TERAPIA DEL DOLORE IN REPARTO Tutti Gruppo con ridotta attività formativa BIAS GESTIONALE ORGANIZZATIVO Nel gruppo di Specialisti che non hanno seguito attività formative con continuità, 2 Medici su 3 dichiarano di affidarsi per la diagnosi del BTcP ad un unico Responsabile nel Reparto.

63 SPECIALISTI APPROCCIO TERAPEUTICO AL PRIMO EPISODIO DI BTcP BIAS TERAPEUTICO Solo il 27% degli intervistati dichiara di ricorrere al ROO al primo episodio di BTcP.

64 SPECIALISTI RISCHIO DI MANCATA DIAGNOSI BTcP BIAS FORMATIVO 1 Medico su 3 rischia di non riconoscere il BTcP perché il paziente a causa della natura episodica del BTcP stesso lo scambia per un aumento del dolore di base (moderato severo). 1 Medico su 2 rischia di non riconoscere il BTcP perché insorge gradualmente.

65 SPECIALISTI FARMACI USATI PREVALENTEMENTE PER LA TERAPIA DEL BTcP BIAS TERAPEUTICO Nella sezione a risposta multipla, i FANS, SAO e LAO risultano avere un ruolo importante nella gestione del BTcP. Nella sezione a risposta multipla, la morfina risulta avere ancora il 20,8% delle prescrizioni.

66 SPECIALISTI FARMACI USATI PREVALENTEMENTE PER LA TERAPIA DEL BTcP Tutti Gruppo con ridotta attività formativa BIAS TERAPEUTICO Nel gruppo di Specialisti che non hanno seguito attività formative con continuità, 1 medico su 2 non usa appropriatamente i ROO negli episodi di BTcP.

67 SPECIALISTI MOTIVI DEL MANCATO IMPIEGO ROO NELLA TERAPIA DEL BTcP BIAS CULTURALE BIAS FORMATIVO BIAS TERAPEUTICO 26 medici su 96 (27%) non usano mai i ROO I care giver/familiari fanno ancora resistenza all utilizzo degli oppiacei. Gli Specialisti lamentano una insufficiente informazione verso i ROO nella gestione del BTcP (65,4% è scarsamente informato e il 88.5% preferisce aumentare la dose della terapia di base)

68 Strategia articolata per la migliore diagnosi del BTcP CONSIDERAZIONI GENERALI E CONCLUSIONI In collaborazione con:

69 CONSIDERAZIONI GENERALI Ad oggi, nonostante la ricca letteratura disponibile, non esiste un dato epidemiologico certo circa la prevalenza e/o incidenza del BTcP per il dolore moderato-severo. Inoltre, il dolore nella patologia oncologica è percepito in modo differente a seconda dei vari target di riferimento. In particolare l oncologo vive la gestione del dolore e conseguentemente del BTcP ancora come un impegno non prioritario. Il mercato attuale dei ROO (5 Fentanyl orali e/o nasale) risulta avere un bacino di pazienti/anno. L analisi epidemiologica emersa dalla ricerca bibliografica sottolinea in modo chiaro come il Mercato attuale dei ROO sia assolutamente sottostimato; infatti, solo 1 paziente su 6,5, in Italia, riceve un trattamento appropriato all insorgenza del BTcP (la popolazione oncologica è in costante aumento).

70 CONCLUSIONI Nonostante in Italia la Legge 38/2010, in vigore da oltre 3 anni, abbia contribuito a mettere in evidenza a livello istituzionale e clinico l importanza e il diritto/dovere della gestione e terapia del dolore, l approccio terapeutico gestionale del BTcP presenta ancora numerosi BIAS formativi, terapeutici, gestionali e culturali: Il BtcP e le informazioni ad esso collegato non vengono ancora rilevate sistematicamente in cartella clinica (monitoraggio del dolore). I ROO non sono ancora percepiti come l unica classe farmacologica di riferimento per il BTcP. Le diverse professionalità coinvolte nella gestione del BTcP richiedono una maggiore formazione e informazione tenendo presente che il BTcP non è sempre facilmente diagnosticabile. In molte Strutture non ci sono ancora le adeguate competenze e responsabilizzazioni (vedi infermieri) e/o modelli organizzativi (Centri di riferimento HUB e/o SPOKE) sufficienti a garantire una corretta diagnosi del BTcP e un appropriata adeguata terapia del dolore. C è ancora un gap culturale diffuso sull uso degli oppiacei da parte di molti Medici: i pazienti e i care giver rappresentano un ulteriore resistenza all utilizzo dei farmaci oppiacei.

71 BIBLIOGRAFIA Adv Ther (2012) DOI /s z Breakthrough Pain in Patients Referred to Pain Clinics: The Italian Pain Network Retrospective Study AIRTUM working group. I tumori in Italia ; Epidemiol Prev (5-6) suppl. 2 I numeri del cancro in Italia 2013 (AIOM- AIRTUM Il dolore cronico oncologico - Minsal - Value Relation 2010 XIV Congresso SICP S. Mameli UO Medicina del dolore Cagliari L. D Orazio - San Camillo Forlanini 2011 M. Montanari UO Oncologia AUSL Ravenna 2012 Progetto ASCO - Numero 48 - Articolo 1. Luglio 2010 Autori Vari- CeVEAS 10/2006; *: Linee Guida AIOM 2013 Numero 1 primavera Caraceni A, Martini C, Zecca E et al. Working Group of an IASP Task Force on Cancer Pain. Breakthrough pain characteristics and syndromes in patients with cancer pain. An international survey. Palliat Med 2004; 18: Andrew Davies - Breakthrough Cancer Pain: An Observational Study of 1000 European Oncology Patients. Journal of Pain and Symptom Management 2013 Nov;46(5): Rapporto al Parlamento sullo stato di attuazione della Legge n. 38 del 15 marzo anno 2012 I numeri del cancro in Italia (AIOM-AIRTUM) 2013 Cegedim anno 2012 IMS MIDAS/PADDS. Marco Spizzichino MinSal - Impact Proactive 2013 Source:IMS MIDAS/PADDS. Marco Spizzichino MinSal - Impact Proactive 2013 Accanto al malato oncologico e alla sua famiglia: sviluppare cure domiciliari di buona qualità Agenas/SICP 2012 Studio IOPS in pubblicazione Indagine Diari Dolore Fondazione Alitti-ANT Associazione Nazionale Tumori in pubblicazione

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