INDICI MONDIALI al Performance assolute da inizio anno penultima colonna

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1 INDICI MONDIALI al Performance assolute da inizio anno penultima colonna

2 Settori Eurostoxx 600 al Performance da inizio anno

3 Tassi governativi a 10 anni Selezione per aree geografiche- rendimenti in blu

4 Tasso di dividendo listini mondiali

5 Crescita Mondiale- STIME FMI aprile 2017

6 MERCATO AZIONARIO AMERICANO E VOLATILITA SP500 (LINEA BIANCA ) E VIX ( ARANCIONE ) A CONFRONTO Il Trump Rally per gli indici azionari in fase laterale dal 25 aprile al 30 maggio, sembra che stia per arrivare al capolinea. Infatti, se osserviamo l andamento dell indice SP500 a partire dalla meta di marzo, esso appare sempre piu stanco e di difficile interpretazione, come segnalato anche dall oscillatore DMI. Mentre quest ultimo segnalava un trend rialzista marcato tra meta novembre e fine dicembre 2016 e anche da inizio febbraio a meta marzo, nelle ultime settimane di Aprile e fino all ultima settimana di Maggio tale oscillatore è di incerta definizione, denunciando

7 a piu riprese tentativi di inizio di un trend ribassista, poi abortiti nel giro di 2/3 giorni. Tuttavia i tassi reali negativi, la buona progressione degli utili nel 1 trimestre 2017 ( +11% per l SP500 rispetto al 1 trimestre del 2016 e +12% circa per lo Stoxx 600 ) e un tasso di dividendo ancora appetibile, renderebbero qualsiasi storno degli indici una buy opportunity. Petrolio WTI Si ritiene che il prezzo del petrolio sara stagnante ancora per parecchie settimane a venire. Infatti, la produzione di petrolio dei Paesi che non

8 fanno parte dell'opec nel 2017 aumentera' di circa 950mila barili al giorno, spinta dalla forte attivita' che si registra negli Stati Uniti. E' la stima dello stesso OPEC, che nel proprio bollettino di Aprile rivede al rialzo del 64% la previsione precedente. La stima, come ricostruisce l'agenzia Bloomberg, e' di quattro volte superiore rispetto a quella di novembre, quando l'opec ha annunciato il taglio della produzione per far salire i prezzi. A pesare e' la forte ripresa della produzione degli Stati Uniti, rinvigorita dal rialzo dei prezzi seguito all'accordo OPEC sui tagli fatto a novembre 2016:secondo l'opec nel 2017 sara' pari a 820mila barili al giorno, vale a dire 285mila in piu' rispetto all'ultima previsione. "Le compagnie petrolifere e del gas americane - sottolinea il report OPEC- hanno gia' intensificato le attivita' a partire dal gennaio 2017, dal momento che cominciano ad aumentare la loro spesa nell'ambito del recupero dei prezzi del petrolio". La stessa BCE ha rivisto al ribasso le proiezioni di inflazione in area euro per l anno 2019 a 1,5% ( dato aggiornato il 7 giugno ) proprio a seguito di nuove previsioni di lungo termine del prezzo del petrolio, aggiornate anch esse al ribasso: implicitamente cio significa che la BCE medesima prevede che tale livello del WTI è destinato a rimanere per lunghi mesi ancora.

9 Indice delle Materie prime BCOM Bloomberg. Materie prime in discesa dalla seconda meta di febbraio alla fine di Maggio, con rame, alluminio e ferro fra le maggiori flessioni, registrate a causa di una diminuzione della domanda proveniente dai paesi emergenti, ma anche in virtu di un aumento della produzione domestica da parte della Cina che si sta rendendo sempre piu autosufficiente dal punto di vista dell acciaio e del ferro. Tuttavia il calo dell indice BCOM risente implicitamente della debolezza del petrolio che pesa circa un 15% nel paniere.

10 MERCATI E VOLATILITA Indice VIX della volatilita implicita nelle opzioni at the money su SP500 A partire dalle elezioni di Donald Trump in USA l indice di volatilita implicita VIX è crollato nella fascia 10% 11% e non riesce a riprendersi,

11 a causa di un trend rialzista del SP500 inalterato, che dura oramai da piu di 6 mesi. Ad una bassa volatilita sui mercati azionari è collegata una bassa volatilita anche su altri mercati di riferimento ( commodities, forex, tassi di interesse ) e, storicamente, questo tipo di correlazione al ribasso fra le volatilita dei vari comparti dei mercati finanziari è sempre stata foriera di bruschi rialzi di volatilita e forti correlazioni sincrone tra i vari mercati. Data la forte correlazione intermarket, un aumento della volatilita e uno storno dei mercati azionari ( dal timing e dall intensita ancora imprevedibile allo stato attuale ) comporterebbe automaticamente : a) un rialzo dei tassi sui corporate bonds b) un ribasso sui tassi governativi ( effetto fly-to-quality )- ITALIA esclusa c) un indebolimento del dollaro d) un rafforzamento dello yen sul dollaro d) un ulteriore ribasso delle materie prime e infine e) un rafforzamento dell oro

12 CREDIT MARKETS INDICE X-OVER SUI CDS DI DEBITO HY AREA EURO Assieme al VIX, anche l indice X-OVER dei cds sul debito junk sembra vivere una calma piatta dal dicembre del 2016, cioe dalla elezione di Donald Trump alla Casa Bianca. Basso rischio significa bassi spread e i prezzi dei bond corporate, conseguentemente, sono giunti ai massimi relativi degl i ultimi 24 mesi. Una calma piatta che non dipende solo dalla politica monetaria della BCE, ma in generale da un generale appetito per il rischio che pervade tutti i mercati finanziari dalla fine del dicembre Il restringimento degli

13 spread è stato particolarmente evidente soprattutto dopo la vittoria al primo turno alle presidenziali francesi da parte di Emmanuel Macron, convinto europeista, che ha vieppiu dissipato le paure del Frexit in ambito europeo. Andamento degli spread di rendimento BBB-AAA Fonte : OCSE- Interim Outlook marzo 2017

14 SPREAD BTP BUND Le probabilita di elezioni anticipate in Italia ( Fine settembre meta ottobre 2017 ) hanno colpito lo spread italia - germania allargandolo sino all area 200 bps dai minimi di 160 bps dei primi di gennaio Si ritiene che, in caso di concretizzazione delle elezioni al 24 settembre ( scenario che prevederebbe una crisi di governo nella prima settimana di luglio e lo scioglimento delle camere tra il 14 luglio e l 8 agosto ) la volatilita sui BTP potrebbe aumentare e far toccare al decennale italiano

15 livelli di rendimento attorno al 2,50%-2,60%, mentre attualmente si situa al 2.25%.

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