AZIONE DI SISTEMA Giovani della Campania per l Europa, l ambiente, l agricoltura e lo sport

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "AZIONE DI SISTEMA Giovani della Campania per l Europa, l ambiente, l agricoltura e lo sport"

Transcript

1 PO FSE REGIONE CAMPANIA - ASSE IV CAPACITA ISTITUZIONALE PROGRAMMA INTEGRATO DI INTERVENTI PER FAVORIRE LO SVILUPPO DELLA CAPACITÀ ISTITUZIONALE DELLE AMMINISTRAZIONI DELLA REGIONE CAMPANIA AZIONE DI SISTEMA Giovani della Campania per l Europa, l ambiente, l agricoltura e lo sport promossa e coordinata dall assessorato regionale ai Fondi Europei e alle politiche giovanili, in collaborazione con l Ufficio Scolastico Regionale della Campania e al Forum dei Giovani con il patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione europea FASE 1 Formazione Formatori Percorso didattico 1: Sostenibilità, Ambiente, Cura dei beni comuni. Materiale didattico su Biodiversità slide - 1

2 Tutela della biodiversità e dei servizi ecosistemici A cura di Sara Garofalo

3 PRIMA PARTE Cosa tuteliamo. Definizioni: Biodiversità e servizi ecosistemici Come tuteliamo: Politiche e strumenti. SECONDA PARTE Educare alla tutela della biodiversità

4 Se io fossi in un Parco sarei..

5 COSA TUTELIAMO?

6 COSA TUTELIAMO? «Per diversità biologica o biodiversità si intende, la variabilità degli organismi viventi di ogni origine, compresi inter alia gli ecosistemi terrestri, marini ed altri ecosistemi acquatici e i complessi ecologici di cui fanno parte; ciò include la diversità nell ambito delle specie e tra le specie e la diversità degli ecosistemi.» (CBD, Convention on biological diversity art.2)

7 COSA TUTELIAMO? Biodiversità diversità degli ecosistemi diversità delle specie diversità del patrimonio genetico

8 COSA TUTELIAMO? biodiversità funzionale: la diversità delle interazioni che si esplicano all interno e fra i tre livelli (ecosistemico, specifico e genetico).

9 COSA TUTELIAMO SERVIZI ECOSISTEMICI?

10 COSA TUTELIAMO? Funzioni ecosistemiche: la capacità dei processi e dei componenti naturali di fornire beni e servizi che soddisfino, direttamente o indirettamente, le necessità dell uomo e garantiscano la vita di tutte le specie.

11 COSA TUTELIAMO? Il Millennium Ecosystem Assessment (2005), ha fornito una classificazione che suddivide le funzioni ecosistemiche in 4 categorie principali

12 COSA TUTELIAMO? Funzioni ecosistemiche Supporto alla vita (Supporting) Regolazione (Regulating): Approvvigionamento (Provisioning) Culturali (Cultural)

13 COSA TUTELIAMO? Il Millennium Ecosystem Assessment ha individuato i (potenziali) aspetti utili degli ecosistemi naturali per il genere umano sotto forma di beni e servizi, definendoli con il termine di servizi ecosistemici (ecosystem services) ovvero benefici multipli forniti dagli ecosistemi al genere umano.

14 COSA TUTELIAMO? SUPPORTING: servizi ecosistemici che sostengono e permettono la fornitura di tutti gli altri tipi di servizi (ad esempio la formazione del suolo e il ciclo dei nutrienti) i servizi ecosistemici di supporto sostengono la riproduzione, l alimentazione, il rifugio per specie animali e il mantenimento di processi evolutivi.

15 COSA TUTELIAMO? PROVISIONING: Gli ecosistemi producono Cibo Materie prime Variabilità biologica Acqua dolce

16 COSA TUTELIAMO? REGULATING: Regolazione dei gas Regolazione del clima Regolazione del ciclo dell acqua Regolazione dell erosione Protezione dai dissesti idrogeologici Regolazione dell impollinazione

17 COSA TUTELIAMO? CULTURAL Ispirazione per cultura, arti, valori educativi e spirituali, senso di identità Valori estetici Valori ricreativi

18 COME TUTELIAMO: LE POLITICHE

19 COME TUTELIAMO: LE POLITICHE AGENDA 2030 DELLE NAZIONI UNITE (2015) OBIETTIVO 14: CONSERVARE E UTILIZZARE IN MODO DUREVOLE GLI OCEANI, I MARI E LE RISORSE MARINE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE OBIETTIVO 15: PROTEGGERE, RIPRISTINARE E FAVORIRE UN USO SOSTENIBILE DELL ECOSISTEMA TERRESTRE

20 COME TUTELIAMO: LE POLITICHE Convenzione sulla Diversità Biologica (CBD, Rio de Janeiro 1992) OBIETTIVI

21 COME TUTELIAMO: LE POLITICHE La conservazione della diversità biologica, considerata sia a livello di gene, sia a livello di specie, sia a quello di comunità ed ecosistema; L utilizzazione durevole, o sostenibile, dei suoi elementi;

22 COME TUTELIAMO: LE POLITICHE la giusta ed equa ripartizione dei vantaggi che derivano dallo sfruttamento delle risorse genetiche e dal trasferimento delle tecnologie ad esso collegate.

23 COME TUTELIAMO: LE POLITICHE 2010 a Nagoya, decima Conferenza delle Parti della Convenzione per la Diversità Biologica (COP10 della CBD) Piano Strategico per il periodo con una nuova visione per la biodiversità della CBD, da conseguire per il 2050, ed una nuova missione per il 2020, con 5 obiettivi strategici e 20 obiettivi operativi.

24 COME TUTELIAMO: LE POLITICHE Visione per la Biodiversità del nuovo Piano Strategico della CBD : Per un mondo che viva in armonia con la natura dove, entro il 2050, la Biodiversità sia valutata, preservata, ripristinata e saggiamente utilizzata, mantenendo i servizi ecosistemici, sostenendo un Pianeta sano e fornendo a tutti i benefici essenziali.

25 COME TUTELIAMO: LE POLITICHE Missione del Piano Strategico: avviare azioni urgenti ed efficaci per fermare la perdita di Biodiversità in modo da assicurare, entro il 2020, che gli ecosistemi abbiano capacità di recupero e continuino a fornire i servizi essenziali così da assicurare la varietà della vita sul pianeta e da contribuire al benessere umano e all eradicazione della povertà.

26 COME TUTELIAMO: LE POLITICHE Perché ciò avvenga occorre ridurre le pressioni sulla Biodiversità, ripristinare i servizi ecosistemici, utilizzare le risorse biologiche in modo sostenibile e fare in modo che i benefici derivanti dall utilizzazione delle risorse genetiche siano condivisi in modo giusto ed equo.

27 COME TUTELIAMO: LE POLITICHE Strategia Europea per la biodiversità «La biodiversità non solo costituisce una risorsa in se stessa, ma fornisce alla società un ampia gamma di servizi ecosistemici indispensabili edotati di notevole valore economico e sociale, dalla fornitura di cibo ed acqua dolce, all impollinazione, alla protezione»

28 COME TUTELIAMO: LE POLITICHE Visione dell U.E. per il 2050: «Entro il 2050 la biodiversità dell Unione europea e i servizi ecosistemici da essa offerti il capitale naturale dell UE saranno protetti, valutati e debitamente ripristinati per il loro valore intrinseco e per il loro fondamentale contributo al benessere umano e alla prosperità economica, onde evitare mutamenti catastrofici legati alla perdita di biodiversità.»

29 COME TUTELIAMO: LE POLITICHE Obiettivo principale dell UE per il 2020 Porre fine alla perdita di biodiversità e al degrado dei servizi ecosistemici nell UE entro il 2020 e ripristinarli nei limiti del possibile, intensificando al tempo stesso il contributo dell UE per scongiurare la perdita di biodiversità a livello mondiale.

30 COME TUTELIAMO: LE POLITICHE OBIETTIVO 1: DARE PIENA ATTUAZIONE ALLE DIRETTIVE HABITAT E UCCELLI OBIETTIVO 2: RIPRISTINARE E MANTENERE GLI ECOSISTEMI E I RELATIVI SERVIZI

31 COME TUTELIAMO: LE POLITICHE OBIETTIVO 3: INCREMENTARE IL CONTRIBUTO DELL AGRICOLTURA E DELLA SILVICOLTURA AL MANTENIMENTO E AL RAFFORZAMENTO DELLA BIODIVERSITÀ OBIETTIVO 4: GARANTIRE LO SFRUTTAMENTO SOSTENIBILE DELLE RISORSE ALIEUTICHE

32 COME TUTELIAMO: LE POLITICHE OBIETTIVO 5: COMBATTERE LE SPECIE ESOTICHE INVASIVE OBIETTIVO 6: CONTRIBUIRE AD EVITARE LA PERDITA DI BIODIVERSITÀ A LIVELLO MONDIALE

33 COME TUTELIAMO: LE POLITICHE Strategia Nazionale per la biodiversità Perché fermare il declino di biodiversità?

34 COME TUTELIAMO: LE POLITICHE Strategia Nazionale per la biodiversità Perché fermare il declino di biodiversità? Importanza ecologica Importanza economica Importanza sociale e culturale Importanza etica

35 COME TUTELIAMO: LE POLITICHE Visione: «La biodiversità e i servizi ecosistemici, nostro capitale naturale, sono conservati, valutati e, per quanto possibile, ripristinati, per il loro valore intrinseco e perché possano continuare a sostenere in modo durevole la prosperità economica e il benessere umano nonostante i profondi cambiamenti in atto a livello globale e locale»

36 COME TUTELIAMO: LE POLITICHE La Struttura della Strategia è articolata su tre tematiche cardine: 1) Biodiversità e servizi ecosistemici, 2) Biodiversità e cambiamenti climatici, 3) Biodiversità e politiche economiche;

37 COME TUTELIAMO: LE POLITICHE I3 obiettivi strategici sono raggiunti con il contributo derivante dalle diverse politiche di settore individuate in 15 aree di lavoro.

38 COME TUTELIAMO: GLI STRUMENTI

39 COME TUTELIAMO:GLI STRUMENTI LE AREE PROTETTE

40 «Un area terrestre o marina dedicata in particolare alla protezione ed al mantenimento della diversità biologica e delle risorse naturali e culturali, gestita attraverso strumenti legali o altri strumenti efficaci» (I.U.C.N.)

41 «Territori sottoposti ad uno speciale regime di tutela e di gestione, nei quali si presenta un patrimonio naturale e culturale di valore rilevante.» (L.394/91)

42 «Porzioni di territorio dove sono presenti formazioni fisiche, geologiche, geomorfologiche e biologiche di elevato valore naturalistico e ambientale» (L.394/91)

43 «Territori di elevato valore naturalistico, scientifico, educativo e ricreativo, soggetti, da parte dei pubblici poteri, ad un grado più o meno spinto di tutela dell ambiente e delle risorse naturali.» (Enciclopedia Agraria Italiana)

44 1872 Jellowston.nasce il primo PARCO Perché?

45

46

47 Ogni volta che ho visitato questa regione mi sono detto che, se fosse diventata una proprietà pubblica inalienabile, sarebbe ben presto stata centro di grandi attività intellettuali e sociali, e quindi eccellente strumento del progresso umano. I fenomeni fisici e biologici che vi si osservano iniziano ad attirare gli studiosi, che potrebbero così dedicarsi tranquillamente alle loro ricerche, ed i meravigliosi scenari di laghi e torrenti, i boschi immensi,montagne scoscese e ghiacci eterni che si sviluppano in una situazione geografica trascendentale, in quanto di qui passa la via più breve tra l Australia, la Nuova Zelanda e l Europa atlantica,formano secondo me un insieme unico di circostanze favorevoli in questo stupendo tratto di terra andina. Francisco Pascasio Moreno 6 novembre 1903

48 Valori immateriali.ma non solo..

49

50

51

52

53

54 COSA CONSERVIAMO? LE SPECIE GLI HABITAT GLI ECOSISTEMI (e i servizi ecosistemici) LE POPOLAZIONI le relazioni tra le popolazioni e il territorio (il PAESAGGIO, LA CULTURA )

55 Parchi..un po di storia 1872 Yellowstone 1909 Abisko-Sarek e Sjofallet (Svezia) 1922 Abruzzo-1923 Gran Paradiso (Lupo, Orso, Camoscio, Stambecco) 1934 Circeo-1935 Stelvio Anni 70 rischio regionalizzazione (DPR 616/77) 1991 Legge quadro Leggi Regionali.verso la rete ecologica nazionale

56 OBIETTIVI E FINALITA PARCHI: PERCHE?

57 Matrice degli obiettivi di gestione dei Parchi (IUCN 1994) Ricerca scientifica Protezione della natura Conservazione delle specie e della diversità genetica Mantenimento dei servizi ambientali Protezione di specifiche emergenze naturali e culturali Turismo e ricreazione Educazione Uso sostenibile delle risorse Mantenimento di caratteristiche culturali e tradizionali

58 Aree Protette Europee UOMO C O N F L I T T O PARCO NATURA

59 PARCHI: PER CHI?.For the benefit and enjoyement of future generation

60

61 SVILUPPO PARCO C O N F L I T T O SVILUPPO SOSTENIBILE CONSERVAZIONE

62 Aree Protette Italiane-L.394/91 FINALITA Conservazione e valorizzazione del patrimonio naturalistico, paesaggistico, storico culturale e archeologico. Sviluppo socio economico. Educazione allo sviluppo sostenibile

63 Spazio (cosa conservare) Tempo (storia) Finalita area protetta classificazione

64 Classificazione IUCN 1994 Riserve Naturali Integrali/Aree Wilderness scopi scientifici e protezione) Parchi nazionali (protezione ecosistemi e scopi ricreativi) Monumenti naturali (conservazione di specifiche emergenze) Riserve per la gestione di specie ed habitat Paesaggi protetti (scopi ricreativi) Aree protette per la gestione di risorse

65 Italia- classificazione delle aree protette Convenzione di Ramsar-1971 Direttiva 79/409 CEE Uccelli Legge Quadro sulle Aree Protette 394/91 Legge 979/82 Legge 127/85 Direttiva 92/43 CEE Habitat Normative regionali

66 Italia classificazione delle aree protette Parchi Nazionali Parchi naturali Regionali Riserve naturali regionali Aree marine protette Zone Umide di interesse internazionale Aree di interesse comunitario (SIC e ZPS) Altre aree protette

67 Regione Campania- Classificazione L.r. 33/93 Parchi naturali regionali Riserve naturali regionali + Parchi metropolitani

68 Aree Protette Italiane-alcuni numeri specie di piante di cui 700 endemiche* specie di animali* 22 Parchi Nazionali ** 129 Parchi Regionali** 26 aree marine protette** *Fonte Ministero Ambiente 2001** Fonte FederParchi 2006

69 Aree Protette in Campania..alcuni numeri ettari di superficie tutelata Pari al 25,4% della Regione 2 Parchi Nazionali 5 Riserve Naturali Statali 8 Parchi Regionali 4 Riserve naturali Regionali 3 riserve naturali marine 1 Parco Metropolitano 132 SIC 18 ZPS 19 Altre aree protette

70 Campania: Situazione Attuale Parco Nazionale del Vesuvio Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano Riserva naturale statale degli Astroni Riserva Naturale statale Tirone Alto Vesuvio Riserva naturale statale Castelvolturno Riserva naturale statale Vivara Riserva naturale statale Sele-Tanagro

71 PARCHI REGIONALI Sistema omogeneo individuato dagli assetti naturali dei luoghi, dai valori paesaggistici ed artistici e dalle tradizioni culturali delle popolazioni locali (L.394/91)

72 Campania: Situazione Attuale Parco Regionale dei Monti Picentini Parco Regionale del Partenio Parco Regionale del Matese Parco Regionale del Taburno-Camposauro Parco Regionale di Roccamonfina-Foce Garigliano Parco Regionale dei Campi Flegrei Parco Regionale dei Lattari Parco Regionale del Fiume Sarno

73 Campania: Situazione Attuale riserva naturale regionale Lago di Falciano riserva naturale regionale Licola castel Volturno riserva naturale regionale Sele-Tanagro riserva naturale regionale Monti eremita-marzano Riserva naturale Marina di Baia Riserva naturale Marina di Gaiola Riserva naturale Marina di Punta Campanella

74 Campania: Situazione Attuale PARCO METROPOLITANO DELLE COLLINE DI NAPOLI 14 Oasi wwf 3 Oasi Legambiente 1 Oasi FAI 132 SIC 18 ZPS

75

76

77 EDUCARE ALLA TUTELA DELLA BIODIVERSITA

78 EDUCARE ALLA TUTELA DELLA BIODIVERSITA LE LINEE GUIDA MATTM MIUR

79 EDUCARE ALLA TUTELA DELLA BIODIVERSITA Approccio Olistico; Immaginare il futuro; Ottenere la trasformazione. ( Learning for the future UNECE 2005)

80 EDUCARE ALLA TUTELA DELLA BIODIVERSITA Saper guardare i fatti, gli avvenimenti, in maniera sistemica e integrata; Saper riconoscere ed apprezzare le diversità; Saper riconoscere l incertezza intrinseca ai sistemi complessi. (Conclusioni DEES UNESCO 2014)

81 Programma di azioni di supporto al Ministero dell ambiente della tutela del territorio e del mare per la sensibilizzazione e l educazione ambientale LINEE GUIDA PER L EDUCAZIONE AMBIENTALE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE (MATTM-MIUR)

82 Linee guida per l educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile aggiornamento 2014 Valorizzare e incrementare le numerose eccellenti esperienze di educazione allo sviluppo sostenibile, realizzate negli ultimi anni a livello locale da diversi e qualificati attori come le scuole Obiettivi Rendere il tragitto educativo allo sviluppo sostenibile più integrato e convergente possibile rispetto ai percorsi curricolari dei diversi ordini di scuola. Identificare un livello di base di conoscenze e di competenze del corpo insegnante coinvolto in progetti di educazione alla sostenibilità Le linee guida non vanno pensate come un manuale di indicazioni tecniche e specialistiche: diventano piuttosto lo strumento e la traccia da cui partire per costruire nuovi percorsi educativi attraverso l acquisizione di competenze di tipo olistico piuttosto che specialistico e tecnico

83 Le novità delle Linee Guida 2014 Le Linee Guida 2014 tengono conto del documento di chiusura del DEES, in cui sono state individuate alcune competenze di cittadinanza su cui l educazione allo sviluppo sostenibile può agire: Saper guardare i fatti e gli avvenimenti, in modo sistemico ed integrato; Saper riconoscere ed apprezzare la diversità; Saper riconoscere l incertezza intrinseca dei sistemi complessi Articolazione delle tematiche ambientali ritenute prioritarie in percorsi didattici declinati per i diversi ordini di scuola, in coerenza e in funzione delle modalità dell assetto ordinamentale scolastico Le linee guida vogliono essere uno strumento di collegamento con i territori in cui si vive: non un documento teorico, ma uno stimolo ad attività operative per lo sviluppo sostenibile.

84 La struttura delle Linee Guida 2014 PARTE I Generale PARTE II Specifica PARTE III Allegati tecnici INQUADRAMENTO E CONTESTUALIZZAZIONE I PERCORSI DIDATTICI SCHEDE TECNICHE DI APPROFONDIMENTO Stato dell arte Integrazioni curricolari Indicazioni progettuali Schede didattiche per ordine di scuola Approfondimenti tecnici con allegati

85 Gli otto percorsi didattici proposti riguardano i seguenti temi, declinati per ordini e gradi di istruzione 1. Tutela delle acque e del mare (Infanzia, Primaria) 5. Tutela della biodiversità: servizi ecosistemici (Secondaria primo grado, Secondaria secondo grado) 2. Tutela della biodiversità: Flora e Fauna (Infanzia, Primaria) 3. Alimentazione sostenibile (Infanzia, Primaria, Secondaria primo grado, Secondaria secondo grado) 4. Gestione dei rifiuti (Infanzia, Primaria, Secondaria primo grado) 6. Green economy: green jobs & green talent (Secondaria secondo grado) 7. La città sostenibile: inquinamento, consumo di suolo e rifiuti (Secondaria secondo grado) 8. Adattamento ai cambiamenti climatici: dissesto idrogeologico (Secondaria secondo grado)

86 Inquadramento e contestualizzazione del tema Riferimenti utili SCHEDA DIDATTICA per ogni percorso didattico e per ogni ordine e scuola Correlazione con i percorsi curricolari Spunti per la riflessione critica Possibili percorsi educativi Competenze Finalità dei percorsi didattici

87 EDUCARE ALLA TUTELA DELLA BIODIVERSITA guida/

88 EDUCARE ALLA TUTELA DELLA BIODIVERSITA Quali sono secondo voi i temi chiave dell educazione alla tutela della biodiversità e dei servizi ecosistemici?

89 EDUCARE ALLA TUTELA DELLA BIODIVERSITA Su quali competenze deve agire un percorso didattico sulla biodiversità e i servizi ecosistemici?

90 Tutela della biodiversità e dei servizi ecosistemici Grazie Sara Garofalo saragarof@gmail.com

La Rete Natura 2000 in Liguria. Paola Carnevale Regione Liguria - Settore Progetti e programmi per la tutela e la valorizzazione ambientale

La Rete Natura 2000 in Liguria. Paola Carnevale Regione Liguria - Settore Progetti e programmi per la tutela e la valorizzazione ambientale La Rete Natura 2000 in Liguria Paola Carnevale Regione Liguria - Settore Progetti e programmi per la tutela e la valorizzazione ambientale SIC e Rete Ecologica direttiva habitat - 43/1992/CEE individua

Dettagli

Biodiversità e territorio: un legame imprescindibile

Biodiversità e territorio: un legame imprescindibile Biodiversità e territorio: un legame imprescindibile Vincenzo Maria Molinari Regione PIemonte Direzione Ambiente Settore Sostenibilità,, Salvaguardia ed Educazione Ambientale La biodiversità La varietà

Dettagli

Convenzione APAT-WWF per la conservazione ecoregionale nel Mediterraneo Centrale

Convenzione APAT-WWF per la conservazione ecoregionale nel Mediterraneo Centrale Seminario STANDARD PER LA GESTIONE DI PROGETTI E PROGRAMMI DI CONSERVAZIONE DELLA BIODIVERSITÀ 20 e 21 febbraio 2008 Riserva Naturale Ripa Bianca di Jesi Convenzione APAT-WWF per la conservazione ecoregionale

Dettagli

La Campania investe nelle Aree Parco

La Campania investe nelle Aree Parco PSR Campania 2007 20132013 La Campania investe nelle Aree Parco Programmazione 2007 2013 PSR si compone di 38 Misure, articolate in 4 Assi: ASSE 1 Competitività dell agroalimentare e del settore forestale;

Dettagli

EDUCAZIONE AMBIENTALE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

EDUCAZIONE AMBIENTALE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE LINEE GUIDA EDUCAZIONE AMBIENTALE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE 2014 Le linee guida sono state elaborate da un gruppo di lavoro interministeriale, coordinato da Barbara Degani, Sottosegretario di Stato al

Dettagli

Ruolo delle aree protette nelle connessioni ecologiche dell'area metropolitana

Ruolo delle aree protette nelle connessioni ecologiche dell'area metropolitana Ruolo delle aree protette nelle connessioni ecologiche dell'area metropolitana 31 marzo 2015 Giorgio Bonalume UO Parchi, tutela della biodiversità e paesaggio DG Ambiente, energia e sviluppo sostenibile

Dettagli

Linee Guida Educazione ambientale per lo sviluppo sostenibile Parte II Percorsi didattici PARTE II PERCORSI DIDATTICI

Linee Guida Educazione ambientale per lo sviluppo sostenibile Parte II Percorsi didattici PARTE II PERCORSI DIDATTICI PARTE II PERCORSI DIDATTICI PERCORSI DIDATTICI I percorsi didattici: contenuti approcci e metodologia Le schede di percorsi didattici, di seguito proposte, sono state inserite nelle linee guida, per fornire

Dettagli

Azione di sistema Impatto antropico da pressione turistica nelle aree protette: interferenze su territorio e biodiversità

Azione di sistema Impatto antropico da pressione turistica nelle aree protette: interferenze su territorio e biodiversità Azione di sistema Impatto antropico da pressione turistica nelle aree protette: interferenze su territorio e biodiversità Carlo Blasi Coordinamento tecnicoscientifico: Temperata 2 Divisioni Mediterranea

Dettagli

Sistema Mugoni: per una gestione integrata e sostenibile

Sistema Mugoni: per una gestione integrata e sostenibile FORUM Sistema Mugoni: per una gestione integrata e sostenibile Parco di Porto Conte, 4 novembre 2016 Introduzione Daniela Addis Coordinatore Nazionale Progetto CAMP Italy Progetto CAMP Italy: principali

Dettagli

Biodiversità e paesaggio. Bruno Zanon Comitato Scientifico step

Biodiversità e paesaggio. Bruno Zanon Comitato Scientifico step Biodiversità e paesaggio Bruno Zanon Comitato Scientifico step Biodiversità Diversità biologica: molteplicità degli esseri viventi; molteplicità degli ecosistemi. Diversità genetica (variabilità tra gli

Dettagli

Riserva Naturale Regionale Orientata Dune di Campomarino. Aspetti normativi

Riserva Naturale Regionale Orientata Dune di Campomarino. Aspetti normativi Riserva Naturale Regionale Orientata Dune di Campomarino Aspetti normativi Il quadro normativo Le Aree Protette Beni paesaggistici Politiche e strumenti di sostegno dell UE Le Direttive CEE Il quadro normativo

Dettagli

IL TORRENTE COSIA: FILO CONDUTTORE DELLA BIODIVERSITA' TRA NATURA E UOMO BANDO CARIPLO - SCUOLA 21, A.S. 2013/14 FASE 1: ESPLORAZIONE DELL ARGOMENTO"

IL TORRENTE COSIA: FILO CONDUTTORE DELLA BIODIVERSITA' TRA NATURA E UOMO BANDO CARIPLO - SCUOLA 21, A.S. 2013/14 FASE 1: ESPLORAZIONE DELL ARGOMENTO IL TORRENTE COSIA: FILO CONDUTTORE DELLA BIODIVERSITA' TRA NATURA E UOMO BANDO CARIPLO - SCUOLA 21, A.S. 2013/14 FASE 1: ESPLORAZIONE DELL ARGOMENTO" CLASSE III UNITA' DI APPRENDIMENTO 2: LA DIVERSITA

Dettagli

Linee Guida Educazione ambientale per lo sviluppo sostenibile Parte II Percorsi didattici. Percorso 2 TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ: FLORA E FAUNA

Linee Guida Educazione ambientale per lo sviluppo sostenibile Parte II Percorsi didattici. Percorso 2 TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ: FLORA E FAUNA Linee Guida Educazione ambientale per lo sviluppo sostenibile Parte II Percorsi didattici Percorso 2 TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ: FLORA E FAUNA 1 Percorso 2 - TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ: FLORA E FAUNA Inquadramento

Dettagli

Distretto Idrografico dell Appennino Meridionale

Distretto Idrografico dell Appennino Meridionale 1.1 IL SISTEMA DELLE AREE NATURALI PROTETTE Le aree naturali protette costituiscono una delle tipologie di aree di cui al Registro delle aree protette: Aree designate per la protezione degli habitat e

Dettagli

- a tutte le tipologie di aree a cui è riconosciuta valenza ambientale, istituite e gestite da associazioni ambientaliste (Oasi, IBA, Aree Wilderness)

- a tutte le tipologie di aree a cui è riconosciuta valenza ambientale, istituite e gestite da associazioni ambientaliste (Oasi, IBA, Aree Wilderness) - alla Rete Natura 2000 (SIC e ZPS) - alle zone umide di cui alla Convenzione di Ramsar - a tutte le tipologie di aree a cui è riconosciuta valenza ambientale, istituite e gestite da associazioni ambientaliste

Dettagli

SUNLIFE LIFE13 NAT/IT/000371

SUNLIFE LIFE13 NAT/IT/000371 SUNLIFE LIFE13 NAT/IT/000371 La Strategia Umbra per Natura 2000 Info Day 4 Novembre 2015 - Perugia RETE NATURA 2000 Natura 2000 è la rete di aree destinate alla conservazione della biodiversità nel territorio

Dettagli

Conservazione e recupero ambientale: quadro legislativo di riferimento

Conservazione e recupero ambientale: quadro legislativo di riferimento Conservazione e recupero ambientale: quadro legislativo di riferimento L analisi degli strumenti amministrativi (leggi di istituzione di aree protette, regolamentazione e vincoli di tutela diretti di protezione

Dettagli

Autonomie Locali Michele Ottino

Autonomie Locali Michele Ottino Parco Nazionale Gran Paradiso Un Parco Nazionale tra Europa e Autonomie Locali Michele Ottino Classificare per innovare la gestione delle aree protette Torino, 19 Maggio 2008 Un territorio prevalentemente

Dettagli

Bio e Bea alla scoperta dei diritti della natura e dell uomo

Bio e Bea alla scoperta dei diritti della natura e dell uomo Bio e Bea alla scoperta dei diritti della natura e dell uomo Un itinerario tra i 10 messaggi dell Unione Europea per la conservazione degli ecosistemi e la tutela della biodiversità. cambiamenti climatici

Dettagli

Capitolo 3 Caratterizzazione delle aree protette

Capitolo 3 Caratterizzazione delle aree protette Piano di gestione dei bacini idrografici delle Alpi Orientali Bacino dello slizza Capitolo 3 I INDICE 3. CARATTERIZZAZIONE DELLE AREE PROTETTE... 1 3.1. AREE PER L ESTRAZIONE DI ACQUE DESTINATE AL CONSUMO

Dettagli

PROVINCIA di TORINO WORKSHOP DI PROGETTAZIONE PARTECIPATA

PROVINCIA di TORINO WORKSHOP DI PROGETTAZIONE PARTECIPATA PROVINCIA di TORINO WORKSHOP DI PROGETTAZIONE PARTECIPATA La progettazione partecipata della Rete Ecologica Locale nell area pilota dell Anfiteatro Morenico d Ivrea Pavone C.se, 27 febbraio 2014 Gabriele

Dettagli

LE AREE PROTETTE, LUOGHI DI TURISMO SOSTENIBILE

LE AREE PROTETTE, LUOGHI DI TURISMO SOSTENIBILE LE AREE PROTETTE, LUOGHI DI TURISMO SOSTENIBILE Strategie e opportunità nell Anno internazionale del turismo sostenibile per lo sviluppo 27 Giugno 2017 - Roma Edo Ronchi Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile

Dettagli

Monaco, 3 aprile 2017

Monaco, 3 aprile 2017 1 Discours M. Gian Luca Galletti Ministre de l environnement Italien Intervento Monaco Blue Initiative Monaco, 3 aprile 2017 Sua altezza Serenissima, Caro Carmenu Illustri ospiti, buon giorno a tutti.

Dettagli

Tutti e tutte coloro che sono impegnati nel WWF hanno uno scopo, che è lo scopo del WWF: la conservazione della natura e dei processi ecologici.

Tutti e tutte coloro che sono impegnati nel WWF hanno uno scopo, che è lo scopo del WWF: la conservazione della natura e dei processi ecologici. IL WWF 2011 LA MISSIONE DEL WWF Tutti e tutte coloro che sono impegnati nel WWF hanno uno scopo, che è lo scopo del WWF: la conservazione della natura e dei processi ecologici. Questo si traduce in una

Dettagli

L'UNESCO e i beni culturali: i criteri per la definizione di Bene Culturale e la Normativa.

L'UNESCO e i beni culturali: i criteri per la definizione di Bene Culturale e la Normativa. Camilla Serreli (matricola 20/45/65002) L'UNESCO e i beni culturali: i criteri per la definizione di Bene Culturale e la Normativa. L'UNESCO è una associazione promulgata dalle Nazioni Unite che ha lo

Dettagli

Agenda 2000 (o Agenda di Rio)

Agenda 2000 (o Agenda di Rio) Varese, 29 marzo 2012 Vive solo chi si muove Le reti ecologiche per la conservazione della biodiversità La biodiversità e l importanza delle reti ecologiche Giuseppe Bogliani Università di Pavia Agenda

Dettagli

premesso che Coldiretti Lipu Coldiretti Lipu

premesso che Coldiretti Lipu Coldiretti Lipu Coldiretti & Lipu premesso che Coldiretti è una forza sociale che rappresenta le imprese agricole e valorizza l agricoltura come risorsa economica, umana ed ambientale Lipu è un Associazione che opera

Dettagli

La Carta di Bagno. Oltreterra

La Carta di Bagno. Oltreterra La Carta di Bagno Oltreterra Principi di Gestione Forestale Sostenibile e Consapevole Carta di Bagno di Romagna L uomo consapevole elevato allo stato di componente positivo e attivo di un ecosistema complesso

Dettagli

Linee Guida Educazione ambientale per lo sviluppo sostenibile Parte II Percorsi didattici. Percorso 5 TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ: SERVIZI ECOSISTEMICI

Linee Guida Educazione ambientale per lo sviluppo sostenibile Parte II Percorsi didattici. Percorso 5 TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ: SERVIZI ECOSISTEMICI Percorso 5 TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ: SERVIZI ECOSISTEMICI 1 Percorso 5 - TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ: SERVIZI ECOSISTEMICI "Dall'economia del cow-boy all'economia dell'astronauta" Inquadramento e contestualizzazione

Dettagli

Biodiversità e Governance in Basilicata

Biodiversità e Governance in Basilicata DIPARTIMENTO AMBIENTE E TERRITORIO, Biodiversità e Governance in Basilicata Direttore Generale Avv. Carmen Santoro Matera 5 giugno 2015 ec.europa.eu/environment/greenweek www2.greenweek2015.eu L'edizione

Dettagli

Complementarietà e sviluppo di sinergie con il programma per l ambiente e l azione per il clima LIFE a supporto dei PSR 2014/2020

Complementarietà e sviluppo di sinergie con il programma per l ambiente e l azione per il clima LIFE a supporto dei PSR 2014/2020 Complementarietà e sviluppo di sinergie con il programma per l ambiente e l azione per il clima LIFE a supporto dei PSR 2014/2020 1. Istituzione proponente Consiglio per la ricerca in agricoltura e l analisi

Dettagli

Percorso Formativo 2017/2018 Turismo sostenibile in Piemonte, a partire dai Siti UNESCO: ambiente, patrimonio ed economia

Percorso Formativo 2017/2018 Turismo sostenibile in Piemonte, a partire dai Siti UNESCO: ambiente, patrimonio ed economia Percorso Formativo 2017/2018 Turismo sostenibile in Piemonte, a partire dai Siti UNESCO: ambiente, patrimonio ed economia Premessa Le Nazioni Unite hanno proclamato il 2017 Anno Internazionale del Turismo

Dettagli

Incontro di consultazione pubblica Venezia, 6 luglio 2017

Incontro di consultazione pubblica Venezia, 6 luglio 2017 Inquadramento norma-vo europeo: le linee guida europee sull ecological flow Il conceao di deflusso ecologico in Europa A Blueprint to safeguard Europe s water resources, 2012 (Piano per la salvaguardia

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA COMUNI DI ORANI E SARULE

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA COMUNI DI ORANI E SARULE 0 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA COMUNI DI ORANI E SARULE PIANO DI GESTIONE DEL SIC MONTE GONARE ITB021156 A CURA DI PROF. IGNAZIO CAMARDA (COORDINATORE, ASPETTI BOTANICI) ING. SEBASTIANO CARTA (PIANIFICAZIONE)

Dettagli

Giovanni Aramini. Ministero dell'ambiente - V Sala 23 maggio, 2017 da 14:30 a 15:30

Giovanni Aramini. Ministero dell'ambiente - V Sala 23 maggio, 2017 da 14:30 a 15:30 Giovanni Aramini Ministero dell'ambiente - V Sala 23 maggio, 2017 da 14:30 a 15:30 Il Parco Nazionale del Pollino istituito con D.P.R. 15/11/1993 E il parco naturale più grande d Italia. Nel 2015 è divenuto

Dettagli

Il PSR 2014/2020 della Toscana e la Rete Natura 2000 e la biodiversità

Il PSR 2014/2020 della Toscana e la Rete Natura 2000 e la biodiversità Il PSR 2014/2020 della Toscana e la Rete Natura 2000 e la biodiversità Rita Turchi Regione Toscana 12 luglio 2016 CREA - Centro di ricerca per le Politiche e la Bioeconomia - Roma La Rete Natura 2000 in

Dettagli

PARCO NAZIONALE DELLE FORESTE CASENTINESI, MONTE FALTERONA, CAMPIGNA. PIANO del PARCO

PARCO NAZIONALE DELLE FORESTE CASENTINESI, MONTE FALTERONA, CAMPIGNA. PIANO del PARCO PARCO NAZIONALE DELLE FORESTE CASENTINESI, MONTE FALTERONA, CAMPIGNA PIANO del PARCO Rapporto Ambientale ai fini della Valutazione Ambientale Strategica (VAS): rinvii ai contenuti di cui all Allegato VI

Dettagli

Parco Naturale Regionale Molentargius-Saline

Parco Naturale Regionale Molentargius-Saline Parco Naturale Regionale -Saline Progetto Progetto Laika - Chi trova un amico trova un tesoro Programma Straordinario di Prevenzione del Randagismo Anno (Delib. CD n. 1 del 14/01/).. Programma di Finanziamento

Dettagli

Valorizzazione economica delle infrastrutture verdi e PES

Valorizzazione economica delle infrastrutture verdi e PES Capitale naturale: contabilità e responsabilità degli attori Rimini, 5 novembre 2014 Valorizzazione economica delle infrastrutture verdi e PES Enrico Cancila - Osservatorio Green Economy della Regione

Dettagli

PROGETTO AMBIENTE Scuola dell Infanzia, Primaria, Secondaria di 1 grado

PROGETTO AMBIENTE Scuola dell Infanzia, Primaria, Secondaria di 1 grado PROGETTO AMBIENTE Scuola dell Infanzia, Primaria, Secondaria di 1 grado L itinerario di Educazione Ambientale è così importante e complesso per i temi trattati che non è circoscrivibile entro i confini

Dettagli

ASSE II. Obiettivi, articolazione e criticità. Parte I - Agricoltura. Antonella Trisorio Istituto Nazionale di Economia Agraria

ASSE II. Obiettivi, articolazione e criticità. Parte I - Agricoltura. Antonella Trisorio Istituto Nazionale di Economia Agraria Rete Rurale Nazionale 2007-2013 Principi e strumenti della Politica di Sviluppo Rurale Hotel Diana, Roma, 8 settembre 2009 ASSE II Obiettivi, articolazione e criticità Parte I - Agricoltura Antonella Trisorio

Dettagli

AZIONE Sintesi Piano di Sviluppo Locale Gal GardaValsabbia

AZIONE Sintesi Piano di Sviluppo Locale Gal GardaValsabbia AZIONE 2020 Sintesi Piano di Sviluppo Locale 2014 2020 Gal GardaValsabbia Il Programma di Sviluppo Rurale 2014 2020 di Regione Lombardia è il principale strumento di programmazione e finanziamento degli

Dettagli

Consiglio Regionale della Campania

Consiglio Regionale della Campania IX Legislatura Consiglio Regionale della Campania Settore Segreteria Generale Servizio Resoconti SEDUTA CONSILIARE 4 Aprile 2012 Allegato A DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA

Dettagli

1. I BENI PAESAGGISTICI

1. I BENI PAESAGGISTICI 1. I BENI PAESAGGISTICI I beni paesaggistici e ambientali costituiscono gli elementi di riferimento cardine per la definizione dell assetto ambientale, esso è costituito dall insieme degli elementi territoriali

Dettagli

Destinatari: 1 classe Il programma è consigliato per tutti i livelli di istruzione

Destinatari: 1 classe Il programma è consigliato per tutti i livelli di istruzione Laboratorio Ali nel blu Tematica: Biodiversità Migliorare la capacità di osservazione della biodiversità selvatica Favorire la conoscenza e il rispetto della biodiversità Sensibilizzare sui problemi derivanti

Dettagli

Parchi x Territorio. La Città e il Verde. Segreteria Tecnica Corona Verde Elena Porro. Castello della Mandria 9 ottobre con il patrocinio:

Parchi x Territorio. La Città e il Verde. Segreteria Tecnica Corona Verde Elena Porro. Castello della Mandria 9 ottobre con il patrocinio: Parchi x Territorio La Città e il Verde con il patrocinio: Segreteria Tecnica Corona Verde Elena Porro Castello della Mandria 9 ottobre 2013 Le Infrastrutture Verdi Comunicazione della Commissione del

Dettagli

Prospettive dell agricoltura all interno della. Rete Natura 2000

Prospettive dell agricoltura all interno della. Rete Natura 2000 Prospettive dell agricoltura all interno della Rete Natura 2000 Assessorato della Difesa dell Ambiente Servizio Tutela della Natura Paulilatino, 29.06.2009 CONDIZIONALITÀ E AMBIENTE Perché la condizionalità

Dettagli

Aree protette. Parchi, riserve e siti rete natura 2000

Aree protette. Parchi, riserve e siti rete natura 2000 Aree protette Parchi, riserve e siti rete natura 2000 La mia esperienza Direttore Parco del Frignano Direttore Riserva di Sassoguidano Direttore Riserva Casse d espansione del Secchia Collaborazione con

Dettagli

La Rete Natura 2000 in Sicilia: tra tutela e sviluppo PALERMO, 28 NOVEMBRE 2007

La Rete Natura 2000 in Sicilia: tra tutela e sviluppo PALERMO, 28 NOVEMBRE 2007 La Rete Natura 2000 in Sicilia: tra tutela e sviluppo PALERMO, 28 NOVEMBRE 2007 La Rete Natura 2000 nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013: quali opportunità? Il Programma Operativo FESR dott.ssa

Dettagli

Dal Bosco di Vanzago al Parco delle Groane

Dal Bosco di Vanzago al Parco delle Groane Dal Bosco di Vanzago al Parco delle Groane REALIZZARE LA CONNESSIONE ECOLOGICA LUNGO IL CORRIDOIO REGIONALE 28 E LA DORSALE VERDE NORD Obiettivo Realizzare la connessione ecologica tra il Bosco di Vanzago

Dettagli

Fondi europei per l agricoltura: tipologia di finanziamento, priorità europee, nazionali e regionali

Fondi europei per l agricoltura: tipologia di finanziamento, priorità europee, nazionali e regionali Fondi europei per l agricoltura: tipologia di finanziamento, priorità europee, nazionali e regionali Cascina (PI), 29 aprile 2016 Grosseto, 30 aprile 2016 Agricoltura L agricoltura europea fino al 2020:

Dettagli

Associazione Nazionale per la Tutela del Patrimonio Storico Artistico e Naturale della Nazione. dal 1955 iniziative e progetti per il Paese

Associazione Nazionale per la Tutela del Patrimonio Storico Artistico e Naturale della Nazione. dal 1955 iniziative e progetti per il Paese Associazione Nazionale per la Tutela del Patrimonio Storico Artistico e Naturale della Nazione dal 1955 iniziative e progetti per il Paese Italia Nostra è per la tutela dei beni culturali L Italia è il

Dettagli

Corona Verde: paesaggio e sviluppo locale

Corona Verde: paesaggio e sviluppo locale Corona Verde: paesaggio e sviluppo locale Jacopo Chiara, Elena Porro Direzione Ambiente, Governo e Tutela del Territorio Settore Progettazione Strategica e Green Economy Torino, 19 aprile 2016 Elementi

Dettagli

Mario Iacob ISIS C.Percoto UD Daniela Novel - ISIS A.Malignani UD. Il caleidoscopio dei viventi: qual è il filo conduttore della biodiversità?

Mario Iacob ISIS C.Percoto UD Daniela Novel - ISIS A.Malignani UD. Il caleidoscopio dei viventi: qual è il filo conduttore della biodiversità? Mario Iacob ISIS C.Percoto UD Daniela Novel - ISIS A.Malignani UD Il caleidoscopio dei viventi: qual è il filo conduttore della biodiversità? Articolo 2 della Convenzione sulla diversità biologica o biodiversità

Dettagli

Aree naturali tutelate. in Friuli Venezia Giulia

Aree naturali tutelate. in Friuli Venezia Giulia Direzione centrale infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale, lavori pubblici, università Servizio tutela del paesaggio e biodiversità Aree naturali tutelate Gestione nell ambito rete costiero

Dettagli

CARTA EUROPEA PER IL TURISMO SOSTENIBILE

CARTA EUROPEA PER IL TURISMO SOSTENIBILE Forum - 4 incontro CARTA EUROPEA PER IL TURISMO SOSTENIBILE Parco Nazionale dell Aspromonte 26.10.2016 Il percorso di costruzione del Piano Valutazione della situazione attuale Patrimonio naturale, storico

Dettagli

LA RETE NATURA 2000 E PIANI DI GESTIONE

LA RETE NATURA 2000 E PIANI DI GESTIONE Servizio conservazione della natura e degli habitat, tutela della fauna selvatica LA RETE NATURA 2000 E PIANI DI GESTIONE 1. LE DIRETTIVE COMUNITARIE A TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ E LA RETE NATURA 2000.

Dettagli

Biodiversità: varietà degli esseri viventi che popolano la Terra. Si misura a livello di geni, di specie, di popolazioni e di ecosistemi.

Biodiversità: varietà degli esseri viventi che popolano la Terra. Si misura a livello di geni, di specie, di popolazioni e di ecosistemi. Biodiversità: varietà degli esseri viventi che popolano la Terra. Si misura a livello di geni, di specie, di popolazioni e di ecosistemi. Diversità genetica: Ogni individuo possiede un patrimonio genetico

Dettagli

NUOVI SCENARI DEL TURISMO NEL MEDITERRANEO. Intervento di Norberto Tonini (Comitato Mondiale di Etica del Turismo UNWTO - )

NUOVI SCENARI DEL TURISMO NEL MEDITERRANEO. Intervento di Norberto Tonini (Comitato Mondiale di Etica del Turismo UNWTO - ) NUOVI SCENARI DEL TURISMO NEL MEDITERRANEO Intervento di Norberto Tonini (Comitato Mondiale di Etica del Turismo UNWTO - ) Dichiarazione di Montreal (articolo 8) conciliare lo sviluppo del turismo, la

Dettagli

COMUNE DI SANZA CARTA DELL USO DEL SUOLO (Fonte: Regione Campania 2009)

COMUNE DI SANZA CARTA DELL USO DEL SUOLO (Fonte: Regione Campania 2009) COMUNE DI SANZA CARTA DELL USO DEL SUOLO (Fonte: Regione Campania 2009) 10000 9000 9006,39 8000 Valori espressi in Ha 7000 6000 5000 4000 3000 2000 1000 0 34,28 434,76 968,63 290,52 155,81 471,93 49,82

Dettagli

Sergio Malcevschi (2006) Lezioni di Impatto Ambientale. ICONE L AMBIENTE NELLA V.I.A.

Sergio Malcevschi (2006) Lezioni di Impatto Ambientale. ICONE L AMBIENTE NELLA V.I.A. Sergio Malcevschi (2006) Lezioni di Impatto Ambientale. ICONE L AMBIENTE NELLA V.I.A. 1 IL RIFERIMENTO PRIMARIO I riferimenti fondamentali per la definizione dell ambiente da considerare in uno Studio

Dettagli

SCHEDA DI MISURA 8.2 DESCRIZIONE DELLA MISURA

SCHEDA DI MISURA 8.2 DESCRIZIONE DELLA MISURA SCHEDA DI MISURA 8.2 DESCRIZIONE DELLA MISURA 8.2.0 Codice e titolo della misura (codifica delle misure all'allegato I parte 5 - del Regolamento di esecuzione) Misura 12 Indennità natura 2000 e indennità

Dettagli

RETI ECOLOGICHE e TUTELE NATURALISTICHE E PAESAGGISTICHE

RETI ECOLOGICHE e TUTELE NATURALISTICHE E PAESAGGISTICHE RETI ECOLOGICHE e TUTELE NATURALISTICHE E PAESAGGISTICHE OBIETTIVO DEL PTCP: COORDINAMENTO e INTEGRAZIONE di diverse politiche e normative volte alla conservazione, tutela e valorizzazione della biodiversità,

Dettagli

Biodiversità: bene sociale e servizio ecosistemico

Biodiversità: bene sociale e servizio ecosistemico Biodiversità: bene sociale e servizio ecosistemico Ettore Capri Università Cattolica del Sacro Cuore BioD Days, Piacenza 25 novembre 2010 Sommario Definizioni Quadro legislativo Come fare, cosa fare Cos

Dettagli

L ACQUARIO DI BOLSENA, offre ad adulti e ragazzi una grande quantità di attività: visite guidate, laboratori didattici, filmati, conferenze,

L ACQUARIO DI BOLSENA, offre ad adulti e ragazzi una grande quantità di attività: visite guidate, laboratori didattici, filmati, conferenze, L ACQUARIO DI BOLSENA, offre ad adulti e ragazzi una grande quantità di attività: visite guidate, laboratori didattici, filmati, conferenze, convegni, mostre, eventi artistici, ma anche: soggiorni per

Dettagli

RUOLO E GESTIONE DI UNA RISERVA NATURALE. Glauco Vicario Responsabile riserve naturali Valle Canal Novo e Foci dello Stella Comune di Marano Lagunare

RUOLO E GESTIONE DI UNA RISERVA NATURALE. Glauco Vicario Responsabile riserve naturali Valle Canal Novo e Foci dello Stella Comune di Marano Lagunare RUOLO E GESTIONE DI UNA RISERVA NATURALE Glauco Vicario Responsabile riserve naturali Valle Canal Novo e Foci dello Stella Comune di Marano Lagunare 03.09.2015 Riserve naturali regionali Valle Canal Novo

Dettagli

Verso il Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici

Verso il Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici DIREZIONE GENERALE CLIMA ED ENERGIA Verso il Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici Andrea Masullo Unità Assistenza Tecnica Sogesid S.p.A. presso il Ministero dell'ambiente e della Tutela

Dettagli

Cosa è la biodiversità? E perché è così importante?

Cosa è la biodiversità? E perché è così importante? Cosa è la biodiversità? E perché è così importante? Biodiversità è la varietà degli esseri viventi che popolano la Terra, frutto di lunghi e complessi processi evolutivi. Comprende tutte le forme di vita

Dettagli

I paesaggi costieri e lagunari

I paesaggi costieri e lagunari Piano paesaggistico regionale workshop I paesaggi costieri e lagunari La parte strategica del Piano Paesaggistico Regionale Mauro Pascolini Università di Udine Grado 9 marzo 2015 La struttura del Piano

Dettagli

Il valore economico della biodiversità di interesse agrario

Il valore economico della biodiversità di interesse agrario Il valore economico della biodiversità di interesse agrario Antonio Boggia Carla Cortina Lucia Rocchi Facoltà di Agraria Dipartimento di Scienze Economico- estimative e degli Alimenti Obiettivi Obiettivo:

Dettagli

Ha molteplici obiettivi e funzioni Si basa sul rispetto di alcuni principi:

Ha molteplici obiettivi e funzioni Si basa sul rispetto di alcuni principi: È attenta alla complessità e specificità locale degli ecosistemi ed è praticata già da molti agricoltori. Ha molteplici obiettivi e funzioni: Garantire cibo sano e di qualità, libero da Ogm e da sostanze

Dettagli

I linguaggi delle politiche urbane e territoriali

I linguaggi delle politiche urbane e territoriali I linguaggi delle politiche urbane e territoriali L approccio funzionalista L approccio ecologista L approccio territorialista (Reti, Sviluppo locale) L approccio funzionalista Sistemi ambientali come

Dettagli

La Fondazione Cariplo e la tutela della biodiversità

La Fondazione Cariplo e la tutela della biodiversità La Fondazione Cariplo e la tutela della biodiversità 17 novembre 2016 Palazzo Natta Novara NOVARA IN RETE La pianificazione locale e le reti ecologiche Paolo Siccardi Area Ambiente Fondazione Cariplo LE

Dettagli

Dott. Agr. Edoardo Corbucci Presidente dell Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Roma

Dott. Agr. Edoardo Corbucci Presidente dell Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Roma ORDINE DEI DOTTORI AGRONOMI E DOTTORI FORESTALI DELLA PROVINCIA DI ROMA DIECI ANNI DI ATTIVITÀ DI GESTIONE AGRO-FORESTALE DELLA PROVINCIA DI ROMA 1999-2009 Roma, 18/12/2009 Dott. Agr. Edoardo Corbucci

Dettagli

7 programma europeo d azione per l ambiente 2013/2020

7 programma europeo d azione per l ambiente 2013/2020 7 programma europeo d azione per l ambiente 2013/2020 VII programma d azione europeo per l ambiente Il rapporto è edito dall ISPRA con la collaborazione ed in concorso con le Agenzie per la protezione

Dettagli

TEMA 2: EDUCAZIONE AMBIENTALE

TEMA 2: EDUCAZIONE AMBIENTALE Definizione da Wikipedia L'educazione ambientale è il proposito organizzato di insegnare la struttura e l'organizzazione dell'ambiente naturale e, in particolare, educare gli esseri umani a gestire i propri

Dettagli

La programmazione

La programmazione I Fondi Strutturali per Natura 2000 Laura Pettiti Task Force Fondi Strutturali MATT laura.pettiti@tfambiente.it La programmazione 2000-2006 Strumenti di programmazione: Regioni Ob.2 Docup Complementi di

Dettagli

Mobilità Sostenibile in Sardegna

Mobilità Sostenibile in Sardegna Edizione 2010 Seminario sulla Mobilità Sostenibile in Sardegna Cagliari 8 novembre 2010 Finalità del Decennio(2005-2014): 1. sensibilizzare governi e società civili di tutto il mondo verso la necessità

Dettagli

IL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLA LOMBARDIA MILANO 1 APRILE 2014

IL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLA LOMBARDIA MILANO 1 APRILE 2014 IL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2014 2020 DELLA LOMBARDIA MILANO 1 APRILE 2014 LA STRATEGIA E stata costruita in base a: gli orientamenti per le politiche di sviluppo rurale della Commissione gli strumenti

Dettagli

SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA Tirocinio indiretto TERZA ANNUALITA

SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA Tirocinio indiretto TERZA ANNUALITA SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA Tirocinio indiretto TERZA ANNUALITA INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO DELLA SCUOLA DELL INFANZIA E DEL PRIMO CICLO (art.1 c.4 DPR 89 20.03.2009) E meglio una testa

Dettagli

AZIONE : D9 Realizzazione di un gioco educativo per le scuole sulle reti ecologiche e sulla tutela della biodiversità nella Provincia di Vercelli

AZIONE : D9 Realizzazione di un gioco educativo per le scuole sulle reti ecologiche e sulla tutela della biodiversità nella Provincia di Vercelli Progetto LIFE NAT/IT/000093 «ECORICE» Le risaie del vercellese: programma integrato per la riqualificazione ambientale e la gestione sostenibile dell agroecosistema risicolo AZIONE : D9 Realizzazione di

Dettagli

GIORNATA DELLE OASI 2013

GIORNATA DELLE OASI 2013 GIORNATA DELLE OASI 2013 Sviluppo progettuale - DRAFT a cura dell Ufficio Eventi WWF Italia gennaio 2013 SCENARIO INTERNO Come da programmazione triennale 2013-2015, la Giornata delle Oasi costituisce

Dettagli

La mediazione informativa, educativa e partecipativa nelle politiche pubbliche

La mediazione informativa, educativa e partecipativa nelle politiche pubbliche La mediazione informativa, educativa e partecipativa nelle politiche pubbliche Paolo Tamburini Responsabile Servizio Comunicazione, educazione alla sostenibilità Regione Emilia-romagna PERCHE EDUCARE?

Dettagli

Udine Fiere dal 23 al 26 gennaio Orario 9.30/ pag. 1/6 segue >>

Udine Fiere dal 23 al 26 gennaio Orario 9.30/ pag. 1/6 segue >> Udine Fiere dal 23 al 26 gennaio 2014 Orario 9.30/18.30 pag. 1/6 segue >> L edizione di Agriest con focus su territorio e tutela dell ambiente Interazione tra paesaggio urbano e extraurbano Tutela dell

Dettagli

Interventi di manutenzione e controllo alla luce delle norme di salvaguardia del Parco Regionale del Fiume Sarno

Interventi di manutenzione e controllo alla luce delle norme di salvaguardia del Parco Regionale del Fiume Sarno Parco regionale del Bacino Idrografico del Fiume Sarno Interventi di manutenzione e controllo alla luce delle norme di salvaguardia del Parco Regionale del Fiume Sarno 13 Maggio 2016 Nocera Inferiore a

Dettagli

MISURA PRIMO IMBOSCHIMENTO DI TERRENI NON AGRICOLI

MISURA PRIMO IMBOSCHIMENTO DI TERRENI NON AGRICOLI 5.3.2.2.3 MISURA 223 - PRIMO IMBOSCHIMENTO DI TERRENI NON AGRICOLI Riferimenti normativi Articoli 36 (b) (iii) e 45 del Regolamento (Ce) N. 1698/2005 Articolo 30 e punto 5.3.2.3.3 dell Allegato II del

Dettagli

Venerdì 14 Novembre 2014 Museo etnografico siciliano Giuseppe Pitrè, Palermo

Venerdì 14 Novembre 2014 Museo etnografico siciliano Giuseppe Pitrè, Palermo Corso di aggiornamento per gli insegnanti EDIZIONE CURATA DALLA SEZIONE DI PALERMO Scuola, cittadinanza, sostenibilità Le pietre e i cittadini Progetto nazionale 2014-15 Venerdì 14 Novembre 2014 Museo

Dettagli

RELAZIONE INTRODUTTIVA FORUM 1 SUOLO, BIODIVERSITÀ E GOVERNO DEL TERRITORIO SOSTENIBILE E DURATURO

RELAZIONE INTRODUTTIVA FORUM 1 SUOLO, BIODIVERSITÀ E GOVERNO DEL TERRITORIO SOSTENIBILE E DURATURO RELAZIONE INTRODUTTIVA FORUM 1 SUOLO, BIODIVERSITÀ E PAESAGGIO: CAPITALE NATURALE PER UN GOVERNO DEL TERRITORIO SOSTENIBILE E DURATURO Cosa è il Capitale Naturale Il Capitale Naturale comprende i beni

Dettagli

ALLEGATO 1 Elenco dei Siti di Interesse Comunitario (SIC) e delle Zone di Protezione Speciale (ZPS) ricadenti nel territorio della Regione Campania

ALLEGATO 1 Elenco dei Siti di Interesse Comunitario (SIC) e delle Zone di Protezione Speciale (ZPS) ricadenti nel territorio della Regione Campania ALLEGATO 1 Elenco dei Siti di Interesse Comunitario (SIC) e delle Zone di Protezione Speciale (ZPS) ricadenti nel territorio della Regione Campania Codice SIC Provincia di Avellino IT8040003 ALTA VALLE

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. SPECIALE DEL 27 MAGGIO 2004

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. SPECIALE DEL 27 MAGGIO 2004 1 2 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. SPECIALE DEL 27 MAGGIO 2004 REGIONE CAMPANIA Giunta Regionale - Seduta del 21 novembre 2003 - Deliberazione N. 3312 - Area Generale di Coordinamento

Dettagli

Il processo di V.A.S. della SEAR

Il processo di V.A.S. della SEAR REGIONE UMBRIA Direzione regionale Risorsa Umbria. Federalismo, risorse finanziarie e strumentali Il processo di V.A.S. della SEAR Fase della Consultazione preliminare: - I incontro Perugia 6 febbraio

Dettagli

La valorizzazione della biodiversità in Liguria con i fondi strutturali

La valorizzazione della biodiversità in Liguria con i fondi strutturali Provincia di Savona Servizio Parchi e Aree Protette La valorizzazione della biodiversità in Liguria con i fondi strutturali 2000-2006 VALORIZZAZIONE DELLE ZONE UMIDE COSTIERE DELLA PROVINCIA DI SAVONA

Dettagli

V PARTE Empowerment sociale a scala locale e globale

V PARTE Empowerment sociale a scala locale e globale V PARTE Empowerment sociale a scala locale e globale Empowerment sociale a scala locale e globale Protezione ambientale 1 Approccio Geografico alla protezione ambientale Organizzazione territoriale Pressione

Dettagli

L agricoltura sociale nelle nuove politiche di sviluppo rurale: le ipotesi di intervento

L agricoltura sociale nelle nuove politiche di sviluppo rurale: le ipotesi di intervento L agricoltura sociale nelle nuove politiche di sviluppo rurale: le ipotesi di intervento Roberto Pagni Regione Toscana Seminario su Agricoltura sociale in Toscana. Sostenibilità e Innovazione Sociale Firenze,

Dettagli

TAVOLO NAZIONALE SULL EROSIONE COSTIERA

TAVOLO NAZIONALE SULL EROSIONE COSTIERA TAVOLO NAZIONALE SULL EROSIONE COSTIERA Introduzione Massimo Gabellini I principi dettati dal quadro normativo vigente STATO REGIONI Definizione indirizzi e criteri per la difesa delle coste Programmazione,

Dettagli

I paesaggi del Friuli Venezia Giulia

I paesaggi del Friuli Venezia Giulia I paesaggi del Friuli Venezia Giulia Piani di gestione dei Siti Natura 2000 e Piani di Conservazione e Sil Sviluppo di Parchi e Riserve Regionali nei rapporti con la legislazione sul paesaggio Giuseppe

Dettagli

La Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile. La Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile

La Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile. La Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile La Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile FORUM PA 25 Maggio 2017 La Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Giovanni Brunelli Direzione generale per lo sviluppo sostenibile, per il danno

Dettagli

L ESPERIENZA DEL COMUNE DI ROVERETO. Maurizio Tomazzoni Assessore all'urbanistica, patrimonio e cultura, Comune di Rovereto

L ESPERIENZA DEL COMUNE DI ROVERETO. Maurizio Tomazzoni Assessore all'urbanistica, patrimonio e cultura, Comune di Rovereto L ESPERIENZA DEL Maurizio Tomazzoni Assessore all'urbanistica, patrimonio e cultura, Comune di Rovereto L analisi del paesaggio costituisce l elemento centrale oltre che di novità, dell intero processo

Dettagli

La condizionalità in Puglia

La condizionalità in Puglia La condizionalità in Puglia Le norme per il mantenimento dei terreni in buone condizioni agronomiche e ambientali Bari-Palazzo Agricoltura, 27 giugno 2006 REGIONE PUGLIA ASSESSORATO ALLE RISORSE AGROALIMENTARI

Dettagli

ISTITUTO PROFESSIONALE SERVIZI PER L'AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE ISISS GIUSEPPE VERDI VALDOBBIADENE

ISTITUTO PROFESSIONALE SERVIZI PER L'AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE ISISS GIUSEPPE VERDI VALDOBBIADENE ISTITUTO PROFESSIONALE SERVIZI PER L'AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE ISISS GIUSEPPE VERDI VALDOBBIADENE Corso di ISTRUZIONE professionale CHE TIPO DI CORSO E'? Della durata di 5 anni Il titolo rilasciato

Dettagli