7.3. CORRISPONDENZA TRA OFFERTA DI TRASPORTO E DIRETTRICI PRINCIPALI DI MOBILITÀ.
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- Nicola Romeo
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1 7.3. CORRISPONDENZA TRA OFFERTA DI TRASPORTO E DIRETTRICI PRINCIPALI DI MOBILITÀ. Le più rilevanti infrastrutture di trasporto in ambito provinciale sono sia lineari che puntuali: le prime (autostrade, strade statali e ferrovie) sono disposte lungo le direttrici anzi descritte mentre le seconde consistono nell aeroporto di Catania - Fontanarossa e nei porti di Catania e Riposto. Per quanto riguarda la direttrice jonica si annoverano: l autostrada A18 nel tratto da Calatabiano a Catania la cui prosecuzione è costituita dalla tangenziale di Catania. Quest ultima consente, bypassando la città capoluogo, di pervenire, oggi, alla strada statale (SS) 114 in direzione Siracusa, prossimamente all autostrada Catania Siracusa Gela il cui inizio di realizzazione, nel tratto in questione, è ormai imminente. Tralasciando, in questa sede, di dettagliare le caratteristiche plano-altimetriche del tracciato, si vuole precisare che il ruolo di questa infrastruttura è quello di consentire spostamenti di media - lunga percorrenza lungo la fascia jonica garantendo un rapido collegamento con il messinese, dei centri costieri della provincia di Catania tra loro e con il capoluogo. La frequentazione veicolare è notevole: il traffico giornaliero medio (TGM), nei due versi di marcia, varia da circa veicoli equiv./giorno nel tratto Fiumefreddo-Giarre a circa veicoli equiv./giorno nel tratto Acireale-Catania; la SS 114, che si dispiega pressoché parallelamente alla precedente arteria, ne è ovviamente di precedente realizzazione. È utilizzata per spostamenti di breve-media percorrenza in quanto attraversa (o è adiacente a) molti centri abitati. È inoltre a servizio di zone a forte attrazione turistica stagionale balneare sia nei pressi di Catania (lungomare Plaja e riviera dei ciclopi) sia nell acese che nella zona di Riposto (Torre Archirafi), Mascali e Fiumefreddo (Fondachello, Marina di Cottone). Anche in questo caso i valori di TGM sono variabili: si passa dai circa veic. equiv./ora nei pressi di Mascali ai veic. equiv./ora all ingresso sud di Acireale (S. Maria delle Grazie), segno della rilevanza della polarizzazione della mobilità sul capoluogo; la ferrovia Messina-Siracusa nella tratta da Calatabiano allo scalo merci di Catania Bicocca. E una tratta elettrificata e tutta a doppio binario ad eccezione dei segmenti Calatabiano-Fiumefreddo, Catania Ognina Catania centrale, bivio Zurria Catania Acquicella. Fa parte delle linee commerciali (di valenza nazionale) della rete delle Ferrovie dello Stato. E utilizzata per il trasporto di merci (lo scalo di Bicocca è tra i più importanti per i trasferimenti a treno completo ), 10
2 per trasporto passeggeri di lunga percorrenza (per il resto d Italia) e, in minima parte, per collegamenti in ambito locale-regionale. Decisamente subalterno appare, al momento, il ruolo del trasporto su ferro rispetto a quello su gomma. Alcuni dati a tal proposito illuminanti: la frequentazione giornaliera media (passeggeri saliti e discesi) della stazione di Catania centrale è pari a circa solo unità; i treni instradati nel tratto Giarre-Catania Ognina sono giornalmente 20 di lunga percorrenza, 28 regionali-locali, 30 merci: di fatto a fronte di una potenzialità della tratta, a doppio binario, di 451 treni/giorno, la percorrono solo 78 convogli con una potenzialità residua, oggi non utilizzata, di 373 treni/giorno; gli spostamenti per motivi di lavoro verso il capoluogo e con origine all esterno dell area comunale di Catania avvengono, secondo dati dell ultimo censimento, nell 86% dei casi con auto privata e solo nel 2% dei casi col treno. Per quanto riguarda la direttrice perietnea si ricordano: l anello di strade statali costituito dalla SS 121, SS 284, SS 120. Ordinatamente, questo anello collega Catania ad Adrano via Paternò, S. Maria di Licodia, Biancavilla (SS 121), Adrano a Randazzo via Bronte e Maletto (SS 284), Randazzo al mare di Fiumefreddo di Sicilia passando per Linguaglossa e Piedimonte (SS 120). Sono inoltre da riportare i collegamenti che si dipartono da quest anello : da Randazzo verso i Nebrodi (SS 120 ) e verso la costa tirrenica di Capo d Orlando (SS 116) nonché da Paternò verso l ennese (Agira, Troina...) (SS 121). In prossimità di Catania, tratto fino a Paternò, la sede stradale ha caratteristiche migliori rispetto al resto del tracciato: qui vi è un TGM di circa veic. equiv./ora, cifra che non è lontanamente paragonabile a quelle che si riferiscono ad altre parti del percorso. L intero anello di SS sopra descritto ha come principale funzione quella di garantire il collegamento con il capoluogo: diretto per i comuni da Bronte a Paternò, indiretto per i comuni da Randazzo a Piedimonte Etneo in quanto, a livello di percorso, occorrerà immettersi sulla A18. Inoltre vi è, su questi centri, una forte attrazione di mobilità esercitata dal polo Giarre-Riposto; la ferrovia Circumetnea. Originariamente era una linea ad anello aperto (a scartamento ridotto) che da Catania girando attorno all Etna arrivava sino al mare di Riposto. Oggi si è pensato di realizzare, ed in parte è già o realizzato o appaltato o finanziato o approvato o progettato, un moderno sistema su rotaia a servizio dell area metropolitana di Catania e di parte dell intera provincia. E gia stata realizzata la trasformazione in metropolitana da Catania Porto a Catania Borgo; si sta provvedendo ad ammodernare la tratta sino a Paternò tale da consentire un esercizio metropolitano; si prevede di potenziare la parte restante del tracciato sino a Riposto. 11
3 Si dirà più in dettaglio nel seguito degli ulteriori progetti di sviluppo che prevedono un tracciato che si distacca completamente da quello iniziale. Oggi si ha un esercizio con elettromotrici, nella tratta urbana di Catania, di tipo metropolitano (frequenza ogni 15 minuti) che però ha una frequentazione d utenza assai limitata ed un esercizio con automotrici diesel nel resto del tracciato, con frequenze di tipo ferroviario e con utenza costituita per lo più da pendolari e studenti. Per quanto riguarda la direttrice est-ovest bisogna subito precisare che il ruolo delle infrastrutture che seguono è prevalentemente quello del collegamento tra aree esterne e provincia di Catania e non tanto quello di congiungere tra loro centri del catanese. Risulta a tal proposito preponderante il ruolo dell autostrada Catania - Palermo (A19) dove si registra, nei pressi di Catania, un TGM di circa veic. equiv./giorno, mentre è di gran lunga minore la mobilità lungo la SS 288 che collega comuni del catanese quali Castel di Judica e Raddusa e l area ennese di Piazza Armerina. Per quanto riguarda l infrastrutturazione ferroviaria, da Catania Bicocca si diparte un semplice binario, elettrificato, in direzione Caltanissetta Xirbi su cui si muovono sia treni locali che treni di collegamento nazionale (che si formano ad Agrigento). Come si diceva, l importanza, oggi, di questa linea ferroviaria in termini di passeggeri trasportati è minimale: il totale dei passeggeri (saliti e discesi) alla stazione di Catania Centrale è pari a circa 260 unità al giorno su convogli provenienti da Palermo ed altrettanti su convogli provenienti da Agrigento. Per quanto si riferisce alla direttrice nord-est / sud-ovest le infrastrutture principali sono la SS 417, la SS , la SS 194 e la ferrovia Catania Gela. Per l ambito in esame la principale arteria di collegamento, anche per caratteristiche della sede stradale, è sicuramente la SS 417 (Catania Gela) nel segmento Catania Caltagirone. Assolve fondamentalmente alla funzione di collegamento dei comuni della parte centrale ed ovest del comprensorio del calatino con Catania con la caratterizzazione di non attraversare i vari centri abitati, ed alla funzione di collegamento, a sud di Caltagirone con il nisseno (Gela) e mediante la SS 124 con l ennese (Piazza Armerina). Il flusso veicolare massimo si registra, anche in questo caso, nei pressi di Catania ed è pari a circa veic. equiv./ora. Le SS e soprattutto la 194, che in parte si estendono in territorio della provincia di Siracusa, sono a servizio degli altri comuni (Vizzini, Licodia, Scordia..) dell area. E da registrare la presenza di vari tronchi stradali statali che collegano detti comuni a Caltagirone (SS 124; segmento della Libertinia) e la prosecuzione delle SS194 e 124 in direzione Ragusa, Modica, Noto. La ferrovia Catania Gela si dispiega nel territorio della nostra provincia nella tratta Catania Caltagirone. Più in dettaglio: provenendo 12
4 da Catania, superato il bivio della stazione di Lentini- diramazione (in territorio di Siracusa) si procede inoltrandosi nel territorio dell area del calatino con un percorso assai tortuoso, con stazioni quasi sempre ben lontane dai centri abitati che in ordine sono: Scordia, Militello, Mineo, Vizzini-Licodia, Grammichele, sino a giungere a Caltagirone. L intera tratta non è elettrificata. La frequentazione dei passeggeri è abbastanza limitata (per intenderci arrivano a Catania Centrale, dopo aver percorso segmenti di questa linea, circa 450 pass./giorno), ma distribuita non uniformemente: maggiore, dovuta ad un traffico di studenti e pendolari, tra Scordia e Catania e tra Caltagirone ed il nisseno (a causa della presenza del polo di attrazione della zona industriale di Gela), minore lungo il tratto intermedio visto il livello di prestazione della linea in questione, la prossimità con le SS 385 e 194, ed inoltre la già esposta ubicazione delle stazioni. Le problematiche riguardanti la direttrice del trasporto aereo attengono ovviamente alla situazione dello scalo di Catania Fontanarossa. Le caratteristiche tecniche di quest aeroporto sono sinteticamente compendiate nella tabella che segue. Situazione attuale Classe ICAO A.4 D Ente di Gestione SAC Latitudine/Longitudine N E Altitudine s.l.m. 13,1 m (40 ) Temperatura di riferimento 31,8 C Area sedime aeroportuale 300 ha Distanza dalla città 2,43 nm Tipo di collegamento con la città Servizio urbano con autobus ogni 20. Taxi Tempi medi di percorrenza Aeroporto-Città 10 minuti Bacino di utenza Sicilia Orientale Aree di rispetto e di salvaguardia per Nessuna espansioni future Dimensioni Pista di Volo (m) 2490m x 45 m Taxiway Inesistente Piazzali parcheggio aeromobili (mq. e mq. N. 13 piazzuole piazzole) Parcheggi auto (mq.) 850 posti di m 4.50 a posto Radioassistenze: ILS VOR DME NDB Nuova aerostazione passeggeri su 2 piani di cui piano terra e interrato(mq.) primo piano Aerostazione merci (mq.) Curve isofoniche esistenti Non disponibili Servitù aeronautiche Penalizzazione in testata 08 : 125m Penalizzazione in testata 26 : 115 m 13
5 È ormai prossimo l intervento di adeguamento per far fronte alle attuali difficoltà e alle rilevanti previsioni di espansione del traffico. A breve dovrebbero avere avvio i lavori di ampliamento dell aerostazione tale da consentire un traffico per il 2010 di circa 6 milioni di passeggeri. Per quanto attiene ai dati di traffico si fa riferimento alle tabelle che seguono relative alle serie storiche riguardanti passeggeri, aeromobili e destinazioni. CATANIA FONTANAROSSA TRAFFICO AEROMOBILI SERIE STORICA ANNI ANNO N. aam % , , , , , , , , ,32 variaz. % media annua in 8 anni 8,54 14
6 CATANIA FONTANAROSSA TRAFFICO PASSEGGERI SERIE STORICA ANNI ANNO Totale %crescita media annua (base1989) SBARCATI nazionale ,20 internaz ,69 charter naz ,77 charter int ,27 taxi ,54 TOTALE ,65 IMBARCATI nazionale ,75 internaz ,94 charter naz ,98 charter int ,06 taxi ,24 TOTALE ,08 TOTALE PAX ,35 % ,35 Passeggeri Catania Fontanarossa :naz.-internaz.-charter naz.-charter internaz.-taxi 15
7 CATANIA FONTANAROSSA DESTINAZIONE PASSEGGERI VOLI NAZIONALI ANNO 1996 DESTINAZIONI IMBARCHI SBARCHI TOTALE TOTALE % Roma Fiumicino ,02 Milano Linate + Malpensa ,85 Napoli Capodichino ,31 Bologna Borgo Panigale ,93 Torino Caselle ,28 Pisa San Giusto ,07 altri aeroporti ,53 TOTALE ,00 16
8 Dalle precedenti tabelle si osserva: una crescita media di oltre il 10% annuo (il 99 con i suoi passeggeri, rispetto al 98 ha confermato una crescita superiore al 12%); la crescita del numero di aeromobili in linea con quella dei passeggeri, a testimonianza di una certa uniformità nelle dimensioni degli aeromobili utilizzati e dei coefficienti di riempimento; i passeggeri che utilizzano voli charter internazionali sono di per sé una quota non indifferente ( nel 1997 superavano il 15% sulla totalità dei passeggeri) a conferma dell importanza della quota di origine turistica; i passeggeri con destinazioni internazionali sono circa il 20% del totale. Inoltre sulla ripartizione dei passeggeri dei voli nazionali per le destinazioni principali si rileva una quota maggiore del 60% verso gli aeroporti di Roma e Milano. E da ipotizzare che una parte di questa quota ha in realtà anch essa destinazione internazionale; l andamento mensile del traffico passeggeri presenta una spiccata stagionalità con punte nei mesi estivi ed in particolare in agosto (+ 45% della media annua). Per quanto riguarda il ruolo dell aeroporto di Catania nell ambito del sistema aeroportuale siciliano è evidente che i due principali scali aeroportuali, Catania Fontanarossa e Palermo Punta Raisi, si dividono la domanda di trasporto aereo delimitando due bacini d utenza. La loro individuazione, illustrata in fig.1, è stata fatta mediante il tracciamento della linea luogo dei punti che si trovano alla stessa distanza temporale sia dall aeroporto di Catania che da quello di Palermo. Tale linea (tratteggiata in fig.1) separa dunque le località più vicine a Fontanarossa, da quelle più prossime a Punta Raisi. Questa linea di separazione è una spline i cui punti principali, procedendo da Sud verso Nord, sono nei pressi delle seguenti località: - Agrigento sulla SS115; - Vallelunga sulla SS121; - Resuttano sulla A19; - Petralia Sottana sulla SS120; - Mistretta sulla SS117; - S. Agata di Militello sulla SS
9 Figura1 18
10 Si precisa che per il calcolo dei tempi di spostamento, sulle diverse parti di rete viaria interessata, si sono considerate le seguenti velocità di percorrenza: - Autostrade 130 km/h - Tangenziali e raccordi 100 km/h - Strade statali principali 90 km/h - Strade statali secondarie 60 km/h - Strade provinciali 50 km/h - Strade comunali 40 km/h - Attraversamenti urbani 20 km/h La popolazione residente nei due bacini d utenza è stata calcolata sulla base di dati demografici ISTAT 1991 ed è riportata nella tabella che segue. Bacini di utenza Catania Fontanarossa Palermo Punta Raisi Catania Palermo Ragusa Trapani Siracusa Enna Caltanissetta Caltanissetta Agrigento Agrigento Messina Messina totale totale Ovviamente, per le provincie di Caltanissetta, Agrigento e Messina, i cui territori ricadono a cavallo della linea di separazione, sono state calcolate le aliquote di popolazione residente nei comuni di pertinenza dei due bacini. Si vuole sottolineare che, in seguito ai futuri interventi sulla rete viaria e su quella ferroviaria, miglioreranno sicuramente i tempi di percorrenza, ma sostanzialmente l estensione dei due bacini d utenza non dovrebbe subire mutazioni di rilievo. Riguardo alla direttrice di trasporto marittimo la situazione catanese è da inquadrarsi nell ambito, più ampio, quantomeno del sistema portuale regionale. I principali porti siciliani, tra cui quello di Catania, sono di II categoria ai sensi della L. 84/94. Si può individuare, ma forse solo teoricamente, un sistema portuale occidentale ed uno orientale. Infatti gli scali isolani non costituiscono un vero e proprio sistema in quanto risulta assente quella logica di interconnessione basata sulla specializzazione, sulla complementarietà, sulla divisione del lavoro, sulla diversificazione delle funzioni necessarie per il perseguimento della massima efficienza 19
11 complessiva. Si agisce spesso in maniera isolata se non, addirittura, in forte concorrenza. I porti di Palermo, Catania e Messina sono sedi di Autorità portuale. Questa scelta va ricondotta non tanto ai livelli di traffico quanto alla necessità di affiancare all Autorità marittima un nuovo soggetto istituzionale incaricato di organizzare e pianificare l impresa porto. Nei porti siciliani vengono movimentate mediamente circa 80 milioni di tonnellate di merce di cui circa 60 milioni sono costituite da prodotti petroliferi. Per quanto di nostro interesse, nel porto di Catania si svolgono svariate attività: pesca, diporto, supporto al turismo crocieristico, movimentazione di merci sfuse (cereali) e di container, approdo di navi roro. Al consuntivo del 1998 si registrava un incremento con un trend positivo di picco, rispetto al 1997, pari a circa il 50% per i container e pari a circa il 15% per i rotabili e le merci. Il collegamento al territorio circostante avviene mediante strade di scorrimento. Pertanto lo scalo risulta di facile accessibilità da tutto il territorio siciliano grazie alla sua interconnessione, attraverso l asse dei servizi, con le autostrade CT-PA e CT-ME. Più difficoltoso appare il collegamento con la parte sud-orientale dell Isola attraverso la SS 114 del tutto insufficiente a supportare traffico di tipo pesante. Volendo proporre qualche dato di raffronto a livello nazionale sul traffico annuale merci e passeggeri si può affermare che in una classifica: riguardante il tonnellaggio totale movimentato, Catania è al 17 posto con circa tonn. tenendo presente che Palermo, che è al 15 posto, ne movimenta oltre e che Genova e Trieste, che sono ai primi posti, ne movimentano oltre ; riguardante i containers, Catania è al 12 posto con circa teus movimentati. Palermo, al 10 posto, ne movimenta circa il triplo mentre i porti di vertice a livello nazionale, trascurando Genova, e cioè Livorno e La Spezia, ne movimentano oltre mezzo milione; riguardante i passeggeri imbarcati, Catania è al 13 posto con circa unità. Sempre Palermo, che è all 8 posto, ne movimenta circa Altri raffronti non sono significativi in quanto i porti di vertice sono quelli interessati da attività di traghettamento ( Messina, Napoli, Piombino...). Non trascurabile è il ruolo della portualità turistica che ha, ma dovrebbe avere ancor di più, importanza in quanto supporto per un settore, quello del turismo, che è trainante per l economia provinciale. Si è determinato un rallentamento della diffusione del diportismo a causa della 20
12 carenza quantitativa e qualitativa delle strutture di approdo, specialmente per quanto si riferisce alle dotazioni infrastrutturali portuali e nautiche. Capofila nella nostra provincia dovrebbe essere, oltre al porto di Catania, quello di Riposto attualmente principalmente utilizzato per attività di pescherecci e trasporto di rinfuse. 21
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