Tesina. Erika Piccirillo. Erika Piccirillo
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1 Tesina Erika Piccirillo Erika Piccirillo
2 IL POTERE DELLA COMUNICAZIONE Liceo Statale G. Carducci di Pisa Erika Piccirillo Esame di Stato 2016
3 NELLA MIA TESINA TRATTERO : 1.LA COMUNICAZIONE NON VERBALE 2.LA COMUNICAZIONE DI MASSA 3.LA PROPAGANDA NEI REGIMI TOTALITARI HO SCELTO QUESTO ARGOMENTO PERCHE IL TEMA DELLA COMUNICAZIONE E CENTRALE PER OGNI ESSERE UMANO PERCHE STA ALLA BASE DELLE RELAZIONI INTERPERSONALI. LO SCOPO CHE VOGLIO RAGGIUNGERE E QUELLO DI FAR CAPIRE L IMPORTANZA DI UNA BUONA COMUNICAZIONE INDIPENDENTEMENTE DALLA QUANTITA DELLE PAROLE.
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5 LA PRIMA COSA DA SAPERE SULLA COMUNICAZIONE È CHE... NON SI PUÒ NON COMUNICARE! (P. Watzlawick)
6 IL TERMINE COMUNICAZIONE DERIVA DA «COMUNICARE» CHE NEL SUO SIGNIFICATO ORIGINALE VUOL DIRE METTERE IN COMUNE, OSSIA CONDIVIDERE CON GLI ALTRI PENSIERI ED OPINIONI. NON SEMPRE C E COMUNICAZIONE PERCHE LA COMUNICAZIONE AVVIENE NEL MOMENTO IN CUI C E UN SENSO CONDIVISO, ALTRIMENTI IL MESSAGGIO NON ARRIVA
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8 LA COMUNIZIONE UMANA SI DISTINGUE IN :
9 LA COMUNICAZIONE NON VERBALE E QUELLA PARTE DELLA COMUNIZIONE CHE RIGUARDA IL LINGUAGGIO DEL CORPO E CHE SOSTIENE E RAFFORZA LA COMUNICAZIONE VERBALE. LA COMUNICAZIONE NON VERBALE HA LUOGO LA DOVE ESISTE UNA INTESA TRA DUE INTERLOCUTORI.
10 ARGYLE (1972) DISTINGUE 10 ASPETTI DELLA COMUNICAZIONE NON VERBALE: I GESTI LA DISTANZA/VICINANZA SOCIALE L ORIENTAMENTO NELLO SPAZIO RELAZIONALE IL CONTATTO FISICO LA POSTURA LE ESPRESSIONI FACCIALI LO SGUARDO I CENNI DEL CAPO GLI ASPETTI PARALINGUISTICI L ASPETTO ESTERIORE
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12 LA COMUNICAZIONE DI MASSA
13 LA COMUNICAZIONE DI MASSA È UN TIPO DI COMUNICAZIONE PARTICOLARE CHE FA USO DI MEZZI TECNICI ATTI A DIFFONDERE CON RAPIDITÀ ED EFFICACIA UNA SERIE DI MESSAGGI DA UN EMITTENTE VERSO UN PUBBLICO RELATIVAMENTE INDIFFERENZIATO (MASSA)
14 SI TRATTA DI UNA FORMA DI COMUNICAZIONE CHE VA DA UNO A MOLTI (PER QUESTO MOTIVO SI PARLA DI PROCESSO DI COMUNICAZIONE UNIDIREZIONALE) ED È SEMPRE MEDIATA DALLA TECNOLOGIA CIOE DAI MASS MEDIA.
15 I MASS MADIA PRINCIPALI SVILUPPATESI DALLA FINE DELL 800 SONO: RADIO TELEVISIONE IL CINEMA GIORNALI LIBRI GRAZIE AI MESSAGGI AUDIOVISIVI GARANTIVANO L ACCESSO ALL INFORMAZIONE ANCHE PER CHI NON SAPEVA LEGGERE E SCRIVERE STAMPA
16 ALLA FIINE DEL 900 CON L ARRIVO DEL COMPUTER E QUINDI CON LA «RIVOLUZIONE DI INTERNET» SI E SVILUPPATA UNA COMUNICAZIONE DI TIPO INTERATTIVA E DI DIMENSIONI GLOBALI.
17 IN TEMPI MODERNI ALLA TELEVISIONE E STATA IMPUTATA LA PRODUZIONE DI UNA C.D. «CULTURA DI MASSA» CARATTERIZZATA DA CONTENUTI EFFIMERI E SUPERFICIALI.
18 GLI EFFETTI SOCIALI DEI MASS MEDIA SONO 3 : 1.UNIFICAZIONE ED INTEGRAZIONE SOCIALEIN QUANTO FORNISCONO INFORMAZIONI SIMILI 2.FRAMMENTAZIONE INCREMENTANDO IL CAMBIAMENTO 3.RIDUZIONE DEI CONTATTI SOCIALI E DEI RAPPORTI INTERPERSONALI
19 UN PROBLEMA LEGATO AI MASS MEDIA E QUELLO DEL CONTROLLO DEI SISTEMI DI MESSAGGIO CHE GIUNGONO IN OGNI CASA. CON L AVVENTO DI INTERNET PERO VIENE OFFERTA LA POSSIBILITA DI ACCEDERE DIRETTAMENTE ALLE INFORMAZIONI AGGIRANDO GLI INTERMEDIARI CHE LE HANNO SEMPRE CONTROLLATE.
20 LA PROPAGANDA NEI REGIMI TOTALITARI
21 TOTALISMO UN SISTEMA POLITICO CHE E IN GRADO DI CONTROLLARE OGNI ASPETTO DELLA VITA POLITICA E CIVILE E DI ORGANIZZARE E CONTROLLARE OGNI MANIFESTAZIONE DELLA VITA DEI CITTADINI
22 L OPINIONE PUBBLICA E CONDIZIONTA CON LA TECNICA DELLA PROPAGANDA. NEL CAMPO POLITICO LA PROPAGANDA DIVIENE UNA COMPONENTE ESSENZIALE DELLA SOCIETA DI MASSA.
23 NEL PRMO CONFLITTO MONDIALE (1914/1918) LA PROPAGANDA VIENE USATA PER LA PRIMA VOLTA PER RENDERE POPOLARE LA CAUSA DELLA GUERRA. LA PROPAGANDA FU STRUMENTO FONDAMENTALE DEL REGIME FASCISTA E NAZISTA CHE COINVOLSE TUTTI I SETTORI ECONOMICI, SOCIALI, POLITICI E CULTURALI PER COSTRUIRE E DIFFONDERE UN IMMAGINE «POSITIVA» DEL REGIME ED ORGANIZZARE IL CONSENSO DI MASSA.
24 LA PROPAGANDA FASCISTA MIRAVA AD ANNULLARE LA VOLONTÀ DEI SINGOLI INDIVIDUI PER ESALTARE LO STATO, GIUSTIFICARE LE GUERRE E SOPRATTUTTO ORIENTARE L OPINIONE PUBBLICA. IL FASCISMO IN QUANTO REGIME TOTALITARIO CERCO DI OTTENERE IL CONSENSO NON SOLO CON LA PROPAGANDA MA ANCHE CON LA CREAZIONE DI MOMENTI DI PARTECIPAZIONE COLLETTIVA (IL DOPOLAVORO).
25 LA PROPAGANDA PREVEDEVA IL CONTROLLO DEI PRINCIPALI MEZZI DI COMUNICAZIONE DI MASSA: RADIO: LA DIFFUSIONE FU DOVUTA ALLA COSTRUZIONE DI MOLTI RIPETITORI. I PROGRAMMI TRASMESSI PRESENTAVANO DIVERSI ARGOMENTI COME I DISCORSI DEL DUCE O DEL FÜHRER SULLA DOTTRINA DELLA RAZZA
26 STAMPA: I QUOTIDIANI ATTUANO UNA CENSURA SU FATTI DI CRONACA NERA E PROBLEMI ECONOMICI E PRESENTANO IL PERIODO FASCISTA COME UN MODELLO DI PACE E MORALITÀ.
27 CINEMA: IL CINEMA FU IL PIÙ EFFICACE MEZZO DI SVILUPPO E DIFFUSIONE DEL REGIME. IMPORTANTE È STATA LA COSTITUZIONE NEL 1925 DELL ISTITUTO L.U.C.E. (UNIONE CINEMATOGRAFICA EDUCATIVA)
28 LA PROPAGANDA FU PARTICOLARMENTE FORTE ANCHE DURANTE IL PERIODO IN CUI ADOLF HITLER ERA AL POTERE. NELL 1933, IL REGIME INONDÒ LA RADIO, LA STAMPA E I CINEGIORNALI DI NOTIZIE CHE DOVEVANO ALIMENTARE LA PAURA DI UNA "INSURREZIONE COMUNISTA", CANALIZZANDO COSÌ I TIMORI POPOLARI VERSO IL CONSENSO AL NAZISMO.
29 LA DIFFUSIONE DELLA PAURA PER UN IPOTETICO NEMICO LA DIFFUSSIONE DI STEREOTIPI. LA PROPAGANDA RICORRE A MOLTEPLICI TECNICHE PER CONSEGUIRE I SUOI SCOPI: LA DIFFUSIONE DEL CULTO DELL'AUTORITÀ PERSUADE IL SINGOLO AD UNIRSI ALLA MASSA
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