Michael Posner SISTEMA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Michael Posner SISTEMA"

Transcript

1

2 Michael Posner Psicologo americano famoso ricercatore nel campo dell attenzione Ha proposto un modello anatomo-fisiologico dell attenzione distinguendo 3 sottosistemi: SISTEMA DI VIGILANZA SISTEMA ATTENZIONALE POSTERIORE SISTEMA ATTENZIONALE ANTERIORE

3 Ci si è chiesti se l attenzione sia un meccanismo flessibile, tale da poter essere diretto su zone di interesse. Si è arrivati ad ipotizzare che è possibile orientare l attenzione in posizioni spaziali diverse da quelle sulle quali è focalizzato lo sguardo

4 Attenzione: permette di concentrare le proprie risorse mentali su stimoli ben precisi. Si distingue in : Esogena = Automatica Endogena = Volontaria

5 Rifacendosi a studi precedenti, Posner e colleghi si sono chiesti : QUANTO TEMPO OCCORRE PER SPOSTARE IL FOCUS ATTENTIVO?

6 Dopo vari esperimenti sono arrivati alla formulazione di un paradigma, il CUEING TASK

7 Metodo Soggetto posto di fronte ad uno schermo, deve mantenere lo sguardo su un punto di fissazione A sinistra e a destra del punto sono posti due box Segnale (cue) è presentato per n millisecondi (e subito rimosso). Può essere di tre tipi:

8 80% casi PROVE VALIDE: indica posizione dello stimolo target 20% casi PROVE INVALIDE: indica posizione opposta dello stimolo target Risposta motoria del soggetto, calcolo TR

9

10

11 Si vengono a creare tre condizioni possibili: CONDIZIONE NEUTRA : il soggetto non ha aspettativa circa la successiva posizione dello stimolo CONDIZIONE POSITIVA : aspettativa indotta dal prestimolo è confermata dall apparizione dello stimolo nella parte indicata dalla freccia CONDIZIONE NEGATIVA : aspettativa viene disattesa

12 Risultati PROVE VALIDE: Attenzione orientata nel punto di comparsa del target TR più veloci PROVE NON VALIDE: L attenzione si deve spostare da un punto a quello in cui compare il target TR più lenti

13 Paradigma di Posner Test neuropsicologico utilizzato per valutare la capacità di eseguire uno spostamento dell attenzione Successivamente modificato e usato per valutare i disturbi, lesioni cerebrali focali ed effetti sull attenzione spaziale.

14 Paradigma e sue applicazioni

15 Ana B. Chica, Juan Lupianez Effects of endogenous and exogenous attention on visual processing: An Inhibition of Return study Applicazione del paradigma per studiare le modulazioni di ERP (potenziali evento relati) : Modulazione P1 (precoce) Modulazione P3 (tardiva) prodotte da componenti esogene ed endogene

16 Durante lo studio è stato trovato un indice di orientamento, l IOR (già noto a Posner), che potrebbe modulare sia la fase iniziale che quella tardiva dell elaborazione Lo studio mostra che: gli effetti percettivi di IOR non vengono eliminati dall'attenzione endogena (volontaria) suggerendo che il meccanismo IOR produce un decremento percettivo sull elaborazione degli stimoli, che non può essere contrastato da un'attenzione endogena.

17 L'attenzione esogena (automatica) è stata studiata utilizzando un paradigma che dovrebbe catturare automaticamente l'attenzione spaziale. L uso di tali segnali porta a due differenti effetti nel rilevamento di un bersaglio nel tempo: Se l obiettivo viene visualizzato subito dopo la presentazione del segnale, si osserva un effetto facilitatore. Se l obiettivo appare dopo un lungo intervallo, viene osservato un effetto di inibizione del ritorno (IOR).

18 E stato dimostrato che la dimensione e il corso del tempo dipendono dalle richieste del compito. IOR Ipotesi di inibizione dell attenzione e riorientamento verso una posizione precedentemente «frequentata». Questo meccanismo può essere immune dall orientamento endogeno e può essere mascherato il suo effetto.

19 Attenzione esogena IOR comportamentale Modulazione di P1 e P3 Quindi l'ior è un meccanismo che produce un effetto sulle fasi iniziali dell'elaborazione che non può essere annullato da parte di una posizione endogena.

20 Quali sono i correlati neurali dell orientamento endogeno nelle prove valide e non valide? Esistono differenze significative di attivazione cerebrale delle suddette prove?

21 Studio «La Sapienza» Fondazione S. Lucia 2009 Scopo: individuazione correlati neurali delle componenti spaziali e di aspettativa dell orientamento endogeno dell attenzione, investigando l influenza dei segnali predittivi di un target sull attività cerebrale Metodo: compito Posner standard Misurazione: fmri confronto livello ossigenazione del sangue (BOLD) nei soggetti Soggetti: sani, destrimani

22 L orientamento endogeno Rete dorsale SPI SPL FEF Rete ventrale TPJ IGF MFG

23 RISULTATI Prove valide: TPJ Sx rete dorsale sinistra Prove non valide: TPJ Dx e Sx rete dorsale e ventrale destra

24 Nelle prove VALIDE La sola attivazione della TPJ sx è collegata alla corrispondenza tra l aspettativa e la posizione effettiva del target. Nelle prove NON VALIDE L attivazione BILATERALE della TPJ è collegata alla mancata corrispondenza tra aspettativa e la posizione effettiva del target. La TPJ destra è attiva perché favorisce il riorentamento verso stimoli inaspettati

25 Si è notato anche: L attività della zona destra IFG e MFG aumenta ogni qualvolta vi sia una violazione delle aspettative nelle prove non valide Perché? Queste aree determinano un segnale pre-allarme favorendo l interruzione dell orientamento endogeno prodotto dalle due reti. In questo modo riorientano l attenzione.

26 Quindi il paradigma di Posner è stato fondamentale nella comprensione dei processi di preparazione endogeni del controllo dell attenzione visuo-spaziale poiché: PREDITTIVITA BASSA o ASSENTE l uso di indizi non viene premiato e gli obiettivi non validi attivano la risposta di riorientamento: ciò favorisce la costante attivazione di TPJ dx e sinistra ma delle aree IFG e MFG ALTA l uso di indizi è premiato: ciò favorisce solo l attivazione della sola TPJ Sinstra.

27 Il paradigma di posner con pazienti con neglect Pz con neglect presentano un orientamento attentivo disturbato in presenza di stimoli controlesionali Studio di fmri di Corbetta Somministrazione del paradigma di Posner in pazienti con neglect in fase acuta e cronica (dopo riabilitazione) Prova valida (80% dei casi) Prova invalida (20% dei casi)

28 Evidenze Danni strutturali nella rete ventrale destra FASE ACUTA Disattivazione del lobulo parietale superiore e del solco intraparietale nell emisfero destro; Al contrario le stesse strutture a sinistra erano più attive FASE CRONICA Riattivazione delle stesse aree a destra, dopo un processo di riabilitazione con miglioramento dei sintomi

29 Risultati post-riabilitazione Diminuzione significativa del bias verso destra, come mostrato da un miglioramento nei TR per bersagli presentati nel campo controlesionale Miglioramento nel riorientameto attenzionale espresso con un incremento nel numero di risposte corrette

30 Il paradigma è stato usato in studi che investigano l orientamento esogeno dell attenzione visuo-spaziale in bambini con ADHD

31 ORIENTAMENTO ESOGENO = RIFLESSIVO e AUTOMATICO/INVOLONTARIO meno influenzabile da mancanze di controllo esecutivo o dell inibizione comportamentale che caratterizzano l ADHD RISPARMIATO dall ADHD e FUNZIONANTE Esistenza di un deficit generale

32 60 bambini ADHD (Sindrome da Deficit di Attenzione e Iperattività) Gr. sperimentale (ADHD) e gr. di controllo (no ADHD) Compito attenzionale con paradigma di Posner Controllo EEG/ERP (CNV) Orientamento spaziale visivo Capacità di dislocazione dell attenzione

33 Risultati Nei compiti di attenzione spaziale visiva esogena TR più lunghi e prestazioni inferiori per ADHD Nei compiti di dislocazione dell attenzione dopo cue non validi TR più lenti per entrambi i gruppi (sperim. e di controllo) I cue validi ottenevano meno errori e prestazioni migliori interazione significativa tra la validità del cue e il tipo di attenzione (esogena/endogena)

34 Anche l orientamento esogeno DISFUNZIONALE in ADHD Limitazione più che a causa del processo di orientamento stesso, è causata dalla difficoltà a mantenere informazioni rilevanti acquisite durante la fase di elaborazione dell obiettivo

35

IL PARADIGMA DI POSNER E LE SUE APPLICAZIONI

IL PARADIGMA DI POSNER E LE SUE APPLICAZIONI PARADIGMA DI POSNER Michael Posner è uno psicologo americano e uno dei più celebri ricercatori nell ambito dell attenzione. Intorno agli anni 80 e 90 del secolo scorso, ha proposto un modello anatomo-fisiologico

Dettagli

I processi attentivi. L attenzione selettiva o focale: Attenzione visiva selettiva

I processi attentivi. L attenzione selettiva o focale: Attenzione visiva selettiva I processi attentivi L attenzione selettiva o focale: Attenzione visiva selettiva 1 Sommario L attenzione visiva selettiva e le sue caratteristiche funzionali Lo studio sperimentale dell orientamento attentivo:

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI «G. D ANNUNZIO» DI CHIETI E PESCARA «EFFETTO SNARC»

UNIVERSITA DEGLI STUDI «G. D ANNUNZIO» DI CHIETI E PESCARA «EFFETTO SNARC» UNIVERSITA DEGLI STUDI «G. D ANNUNZIO» DI CHIETI E PESCARA «EFFETTO SNARC» PIO RUSSO MARIA GRAZIA FILOMENA PROF. ALBERTO DI DOMENICO Come pensiamo ai numeri? GALTON (1880) In due articoli, riporta le interviste

Dettagli

attenzione selettiva

attenzione selettiva STROOP Effect L effetto Stroop è un esempio di bias e/o variazione nei tempi di reazione nell esecuzione di un compito in cui è necessario controllare una risposta automatica irrilevante e fornire una

Dettagli

Argomenti trattati: Pomeriggio (x chi è sopravvissuto alla mattina ovviamente) Disturbi ortografici e dislessia: è una vera causa? Il sistema visivo;

Argomenti trattati: Pomeriggio (x chi è sopravvissuto alla mattina ovviamente) Disturbi ortografici e dislessia: è una vera causa? Il sistema visivo; Argomenti trattati: Pomeriggio (x chi è sopravvissuto alla mattina ovviamente) Disturbi ortografici e dislessia: è una vera causa? Il sistema visivo; Forma visiva della parola; La segregazione grafemica;

Dettagli

The Garden of Earthly Delights, Bosh

The Garden of Earthly Delights, Bosh ATTENZIONE! The Garden of Earthly Delights, Bosh ATTENZIONE RECEZIONE PERCEZIONE MEMORIA breve termine Working memory MEMORIA lungo termine percetto output Parola immagine Azione Cos è l attenzione? è

Dettagli

RISULTATI DI ALCUNI STUDI SPERIMENTALI SULLA RIABILITAZIONE DELLA DISLESSIA:

RISULTATI DI ALCUNI STUDI SPERIMENTALI SULLA RIABILITAZIONE DELLA DISLESSIA: RISULTATI DI ALCUNI STUDI SPERIMENTALI SULLA RIABILITAZIONE DELLA DISLESSIA: FATTORI NEUROPSICOLOGICI IMPLICATI E MODELLI DI RIFERIMENTO Maria Luisa Lorusso IRCCS E. Medea Bosisio Parini (LC) E NOTO CHE.

Dettagli

VISUO SPAZIALI MAURIZIO GAMBARI BERIO 03/04/2011

VISUO SPAZIALI MAURIZIO GAMBARI BERIO 03/04/2011 VISUO SPAZIALI MAURIZIO GAMBARI BERIO 03/04/2011 DEFINIZIONE I deficit visusopazaili si possono definire come disordini che determinano un'erronea stima degli aspetti spaziali fra diversi oggetti che riguardano

Dettagli

La consapevolezza visiva

La consapevolezza visiva Deficit visivi dopo una lesione cerebrale La consapevolezza visiva Canale dorsale V1 Canale ventrale Area in cui si determina X la consapevolezza visiva 1 Blindsight (visione cieca) Lesioni di V1 causano

Dettagli

Capitolo primo ORIENTAMENTO AUTOMATICO DELL ATTENZIONE: QUALI FATTORI IN- FLUENZANO LA RELAZIONE TRA I SISTEMI ATTENZIONALI?

Capitolo primo ORIENTAMENTO AUTOMATICO DELL ATTENZIONE: QUALI FATTORI IN- FLUENZANO LA RELAZIONE TRA I SISTEMI ATTENZIONALI? Titolo capitolo 1 Capitolo primo ORIENTAMENTO AUTOMATICO DELL ATTENZIONE: QUALI FATTORI IN- FLUENZANO LA RELAZIONE TRA I SISTEMI ATTENZIONALI? Maria Casagrande Department of Cognitive Psychology, University

Dettagli

TRAUMA CRANICO: ESITI E RIABILITAZIONE NEUROPSICOLOGICA. Dott. Claudio Vassallo

TRAUMA CRANICO: ESITI E RIABILITAZIONE NEUROPSICOLOGICA. Dott. Claudio Vassallo TRAUMA CRANICO: ESITI E RIABILITAZIONE NEUROPSICOLOGICA Dott. Claudio Vassallo Genova 4 Ottobre 2008 Conseguenze DANNI FOCALI DANNO ASSONALE DIFFUSO DANNI SECONDARI COMPLICAN\ZE ipossia, ipertensione

Dettagli

NEUROPSICOLOGIA CLINICA Scienza che riguarda l espressione comportamentale di disfunzioni cerebrali

NEUROPSICOLOGIA CLINICA Scienza che riguarda l espressione comportamentale di disfunzioni cerebrali NEUROPSICOLOGIA CLINICA Scienza che riguarda l espressione comportamentale di disfunzioni cerebrali In risposta a esigenze di Valutazione e Riabilitazione (pz con lesioni cerebrali) NEUROPSICOLOGIA CLINICA

Dettagli

DIAGNOSI NEUROPSICOLOGICA DELL ADHD

DIAGNOSI NEUROPSICOLOGICA DELL ADHD DIAGNOSI NEUROPSICOLOGICA DELL ADHD Chiarenza GA, Acace M, Lo Torto MG, Pozzi C, Raia R, Tomassini E, Olgiati P¹. Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile, Az. Osp. G. Salvini, Rho, Milano. ¹ Università

Dettagli

Presidio Ospedaliero Villa Rosa

Presidio Ospedaliero Villa Rosa Presidio Ospedaliero Villa Rosa Salsomaggiore Terme 5-6 novembre 2010 Percorsi riabilitativi Valutazione e trattamento delle menomazioni e disabilità cognitivo comportamentali DISTURBI COMPORTAMENTALI

Dettagli

Lo sviluppo neurale e la plasticità

Lo sviluppo neurale e la plasticità Convegno nazionale Musica è apprendimento Parma, 28-29 Ottobre 2016 L effetto della pratica musicale sulle competenze cognitive degli alunni: abilità cognitive di base (attenzione e memoria), letto-scrittura

Dettagli

COSCIENZA, VIGILANZA E ATTENZIONE.

COSCIENZA, VIGILANZA E ATTENZIONE. FUNZIONI NEUROPSICOLOGICHE II LEZIONE (SISSIS) COSCIENZA, VIGILANZA E ATTENZIONE. PROF. VINCENZO PERCIAVALLE I PROCESSI ATTENTIVI 1 COS E L ATTENZIONE? GUARDARE COS E L ATTENZIONE? VEDERE 2 L Attenzione

Dettagli

Riabilitazione della Negligenza Spaziale Unilaterale

Riabilitazione della Negligenza Spaziale Unilaterale www.fisiokinesiterapia.biz Riabilitazione della Negligenza Spaziale Unilaterale Definizione Difficoltà o incapacità di rilevare, rispondere, orientarsi verso stimoli che vengono presentati nello spazio

Dettagli

II Parte: 19 Novembre 2015

II Parte: 19 Novembre 2015 Andrea Facoetti Ph.D General Psychology Department, University of Padua, ITALY Child Psychopathology Unit, Scientific Institute E. Medea Bosisio Parini, (LC), ITALY II Parte: 19 Novembre 2015 Dislessia

Dettagli

SPAN, MILANO 5 FEBBRAIO 2011 LA RIABILITAZIONE NEUROPSICOLOGICA DEI PROCESSI ATTENZIONALI E DELLE FUNZIONI ESECUTIVE

SPAN, MILANO 5 FEBBRAIO 2011 LA RIABILITAZIONE NEUROPSICOLOGICA DEI PROCESSI ATTENZIONALI E DELLE FUNZIONI ESECUTIVE SPAN, MILANO 5 FEBBRAIO 2011 LA RIABILITAZIONE NEUROPSICOLOGICA DEI PROCESSI ATTENZIONALI E DELLE FUNZIONI ESECUTIVE Zoccolotti, De Luca, Guariglia, Ianes, Trojano Documento finale della Giuria. Consensus

Dettagli

Valutazione neuropsicologica delle funzioni cognitive

Valutazione neuropsicologica delle funzioni cognitive Valutazione neuropsicologica delle funzioni cognitive WWW.FISIOKINESITERAPIA.BIZ La Neuropsicologia è quella disciplina scientifica che indaga le relazioni esistenti tra: funzioni cognitive struttura e

Dettagli

Lo sviluppo delle funzioni visuo-spaziali e visuomotorie

Lo sviluppo delle funzioni visuo-spaziali e visuomotorie Lo sviluppo delle funzioni visuo-spaziali e visuomotorie Sviluppo visuo-spaziale Copre diverse aree: - Attenzione e rappresentazione spaziale - Elaborazione del movimento - Raggiungimento e presa degli

Dettagli

SEZIONE DI PSICOLOGIA DIPARTIMENTO DI SCIENZE ANTROPOLOGICHE Corso podestà Genova Tel Fax

SEZIONE DI PSICOLOGIA DIPARTIMENTO DI SCIENZE ANTROPOLOGICHE Corso podestà Genova Tel Fax Indagine su processi cognitivi ed attentivi in soggetti con X fragile Progetto curato e coordinato dal Prof. Francesco Benso, docente di Psicologia Fisiologica presso l Università degli Studi di Genova,

Dettagli

VISIONE LATERALE DEL CERVELLO

VISIONE LATERALE DEL CERVELLO VISIONE LATERALE DEL CERVELLO Scissura centrale (di Rolando) Lobo frontale Lobo parietale Lobo occipitale Lobo temporale Scissura laterale (di Silvio) La corteccia dell Insula L INSULA: è coperta esternamente

Dettagli

OVERTRAINING: BIOFEEDBACK E MARKERS PSICOLOGICI

OVERTRAINING: BIOFEEDBACK E MARKERS PSICOLOGICI OVERTRAINING: BIOFEEDBACK E MARKERS PSICOLOGICI Umberto Manili Istituto di Scienza dello Sport Roma ASPETTI MENTALI DI BASE NELLO SPORT Consapevolezza Pianificazione di obiettivi realistici Controllo sui

Dettagli

Far attenzione all attenzione: Il contributo della psicologia dello sport

Far attenzione all attenzione: Il contributo della psicologia dello sport La gestione delle emozioni nei gesti sportivi di precisione Corso di aggiornamento sulla concentrazione Far attenzione all attenzione: Il contributo della psicologia dello sport Nicola Tullo, L. Matteo

Dettagli

Attenzione e Funzioni Esecutive Definizione Psicologica, Basi Neurali, Valutazione neuropsicologica

Attenzione e Funzioni Esecutive Definizione Psicologica, Basi Neurali, Valutazione neuropsicologica Attenzione e Funzioni Esecutive Definizione Psicologica, Basi Neurali, Valutazione neuropsicologica Cosimo Urgesi Università di Udine e IRCCS E. Medea L attenzione Sottende un ampia classe di processi

Dettagli

Lo sviluppo delle funzioni visuo-spaziali e visuomotorie

Lo sviluppo delle funzioni visuo-spaziali e visuomotorie Lo sviluppo delle funzioni visuo-spaziali e visuomotorie Sviluppo visuo-spaziale Copre diverse aree: - Attenzione e rappresentazione spaziale - Elaborazione del movimento - Raggiungimento e presa degli

Dettagli

NEGLIGENZA SPAZIALE UNILATERALE (NSU) Manifestazioni cliniche Correlati anatomici Interpretazioni Procedure diagnostiche Trattamento riabilitativo

NEGLIGENZA SPAZIALE UNILATERALE (NSU) Manifestazioni cliniche Correlati anatomici Interpretazioni Procedure diagnostiche Trattamento riabilitativo NEGLIGENZA SPAZIALE UNILATERALE (NSU) Manifestazioni cliniche Correlati anatomici Interpretazioni Procedure diagnostiche Trattamento riabilitativo NSU o neglect = sindrome multicomponenziale Il pz. non

Dettagli

Due cervelli per una mente

Due cervelli per una mente 28 Febbraio 2007 Corso di Laurea in Informatica Multimediale Facoltà di Scienze MMFFNN Università di Verona Due cervelli per una mente Chiara Della Libera DSNV Università di Verona Sezione di Fisiologia

Dettagli

Segnali, scelte e conflitti: il cervello li sbroglia con attenzione

Segnali, scelte e conflitti: il cervello li sbroglia con attenzione Segnali, scelte e conflitti: il cervello li sbroglia con attenzione La risoluzione di conflitti cognitivi necessita di attenzione esclusiva. Ecco perché sono potenzialmente pericolosi in situazioni che

Dettagli

RISONANZA MAGNETICA FUNZIONALE E ANORESSIA NERVOSA D. RUSSO B. CONIO M. MARTINO P. MAGIONCALDA M. BELLOMO

RISONANZA MAGNETICA FUNZIONALE E ANORESSIA NERVOSA D. RUSSO B. CONIO M. MARTINO P. MAGIONCALDA M. BELLOMO RISONANZA MAGNETICA FUNZIONALE E ANORESSIA NERVOSA D. RUSSO B. CONIO M. MARTINO P. MAGIONCALDA M. BELLOMO UNIVERSITA DEGLI STUDI DI GENOVA DIPARTIMENTO DI NEUROSCIENZE RIABILITAZIONE OFTALMOLOGIA GENETICA

Dettagli

TEORIE E TECNICHE DEI TEST. Modulo 1: I fondamenti e i test cognitivi

TEORIE E TECNICHE DEI TEST. Modulo 1: I fondamenti e i test cognitivi Corso di Laurea Triennale Processi di Sviluppo Psicologico e Gestione delle Risorse Umane TEORIE E TECNICHE DEI TEST Modulo 1: I fondamenti e i test cognitivi Dott.ssa Silvana Bertoglio Lezione del 6/11/2003

Dettagli

POSSIBILI BASI NEURALI DEI DISTURBI PRASSICI

POSSIBILI BASI NEURALI DEI DISTURBI PRASSICI POSSIBILI BASI NEURALI DEI DISTURBI PRASSICI L area F5 codifica specifici movimenti della mano, organizzandoli in azioni finalizzate di afferramento e manipolazione di oggetti. I neuroni di afferramento

Dettagli

SCELTA DI UNA BATTERIA NEUROPSICOLOGICA CONDIVISA PER L ESAME NEUROCOGNITIVO Dott.ssa Sabrina Curcio Centro Regionale di Neurogenetica Lamezia Terme,

SCELTA DI UNA BATTERIA NEUROPSICOLOGICA CONDIVISA PER L ESAME NEUROCOGNITIVO Dott.ssa Sabrina Curcio Centro Regionale di Neurogenetica Lamezia Terme, SCELTA DI UNA BATTERIA NEUROPSICOLOGICA CONDIVISA PER L ESAME NEUROCOGNITIVO Dott.ssa Sabrina Curcio Centro Regionale di Neurogenetica Lamezia Terme, 01 dicembre 2014 PREMESSA Nell ambito del Progetto

Dettagli

LE ABILITÀ DI PIANIFICAZIONE IN UN GRUPPO DI BAMBINI CON ADHD

LE ABILITÀ DI PIANIFICAZIONE IN UN GRUPPO DI BAMBINI CON ADHD LE ABILITÀ DI PIANIFICAZIONE IN UN GRUPPO DI BAMBINI CON ADHD VII CONGRESSO NAZIONALE sul Disturbo da Deficit dell Attenzione/Iperattività Relazione di Valagussa S., Merati S.,Valenti V., Ottolini A. e

Dettagli

ASPETTI NEURORADIOLOGICI E NEUROFISIOLOGICI NELLA DCD. Implicazioni nosografiche e patogenetiche

ASPETTI NEURORADIOLOGICI E NEUROFISIOLOGICI NELLA DCD. Implicazioni nosografiche e patogenetiche ASPETTI NEURORADIOLOGICI E NEUROFISIOLOGICI NELLA DCD Implicazioni nosografiche e patogenetiche DCD: DEFINIZIONE (Criteri DSM IV, 1994) Ridotta coordinazione motoria nelle attività giornaliere; Interferenza

Dettagli

Capitolo 5 Apprendimento motorio

Capitolo 5 Apprendimento motorio Capitolo 5 Apprendimento motorio La pratica Imparare attraverso la pratica La pratica, individua consolida ed immagazzina una alto numero di sitiuazioni inerenti al compito e le organizza in una forma

Dettagli

Processi automatici e controllati nei soggetti con ADHD

Processi automatici e controllati nei soggetti con ADHD Centro di Potenziamento Cognitivo di Milano Processi automatici e controllati nei soggetti con ADHD Rosa Angela Fabio e Simona Losa Università Cattolica di Milano SCOPO INDAGARE SE IL DEFICIT RISCONTRATO

Dettagli

Neurofisiologia delle pseudosincopi un approccio multimetodologico

Neurofisiologia delle pseudosincopi un approccio multimetodologico Neurofisiologia delle pseudosincopi un approccio multimetodologico Michela Balconi Dipartimento di Psicologia Università Cattolica del Sacro Cuore Milano Episodio sincopale Calo repentino e transitorio

Dettagli

La formazione mentale del giovane calciatore

La formazione mentale del giovane calciatore 2015-2016 Daniele Fedeli (Università degli Studi di Udine) La formazione mentale del giovane calciatore CRITICITÀ Mantenere l attenzione Far rispettare alcune regole Gestire le dinamiche di gruppo Far

Dettagli

Apprendimento, Memoria, e Percezione

Apprendimento, Memoria, e Percezione 14 Febbraio 2007 Corso di Laurea in Informatica Multimediale Facoltà di Scienze MMFFNN Università di Verona Apprendimento, Memoria, e Percezione Chiara Della Libera DSNV Università di Verona Sezione di

Dettagli

Un Software per il potenziamento delle abilità di lettura e scrittura

Un Software per il potenziamento delle abilità di lettura e scrittura OTTOVOLANTE Un Software per il potenziamento delle abilità di lettura e scrittura *G. STELLA *G. CAIAZZO - *G. ZANZURINO * Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia San Marino 19/09/2008 Progetto

Dettagli

I disturbi dello stato di coscienza

I disturbi dello stato di coscienza I disturbi dello stato di coscienza Coscienza Dimensioni psicologiche della coscienza Stato mentale in cui il soggetto e in grado di riflettere sulle proprie percezioni, sulle proprie azioni e sui propri

Dettagli

Pensare con i numeri

Pensare con i numeri Pensare con i numeri Fondamenti di Psicologia Generale A cura di M. Zorzi e V. Girotto Cap. 19 Pensare con i numeri Stefania Pighin stefania.pighin@unitn.it 3 aspetti principali: La rappresentazione mentale

Dettagli

APPRENDIMENTO MEMORIA

APPRENDIMENTO MEMORIA APPRENDIMENTO E MEMORIA Dr.ssa Daniela Smirni 1 Memoria Funzione cognitiva che consente di acquisire, conservare ed utilizzare in un momento successivo, informazioni sul mondo intorno a noi e la nostra

Dettagli

L influenza dello Human Centric Lighting sulle performance cognitive

L influenza dello Human Centric Lighting sulle performance cognitive L influenza dello Human Centric Lighting sulle performance cognitive Scoperte scientifiche Science 1980 (Lewy AJ et al.) Journal of Physiology 2001 Journal of Neuroscience 2001 Approccio innovativo Il

Dettagli

Definizione: Capacità di selezionare le informazioni utili, ignorando quelle che non lo sono. William James: attenzione = capacità di resistere alla

Definizione: Capacità di selezionare le informazioni utili, ignorando quelle che non lo sono. William James: attenzione = capacità di resistere alla 1 Definizione: Capacità di selezionare le informazioni utili, ignorando quelle che non lo sono. William James: attenzione = capacità di resistere alla distrazione. Riceviamo troppe informazioni per poter

Dettagli

Patologie Neuromotorie

Patologie Neuromotorie La disabilità in età evolutiva Patologie Neuromotorie Antonella Pini Malattie Neuromuscolari dell Età Evolutiva U.O.C. di Neuropsichiatria Infantile, Direttore Dr. Giuseppe Gobbi Dipartimento di Neuroscienze

Dettagli

La percezione acustica

La percezione acustica 27 Febbraio 2007 Corso di Laurea in Informatica Multimediale Facoltà di Scienze MMFFNN Università di Verona La percezione acustica Chiara Della Libera DSNV Università di Verona Sezione di Fisiologia Umana

Dettagli

INCONTRO FORMAZIONE SCOUT

INCONTRO FORMAZIONE SCOUT INCONTRO FORMAZIONE SCOUT Asti, 24 ottobre 2015 Dr. Ernesto VIARENGO Medico-chirurgo Specialista in Psichiatria ernesto.viarengo@tin.it Centro Kandel - Asti PSICHIATRIA E NEUROSCIENZE PSICHIATRIA, PSICOTERAPIE

Dettagli

Funzioni distribuite: Funzioni localizzate: Emisfero non Emisfero dominante:

Funzioni distribuite: Funzioni localizzate: Emisfero non Emisfero dominante: FUNZIONI COGNITIVE Funzioni distribuite: Orientamento Attenzione Memoria Funzioni frontali Funzioni localizzate: Emisfero non Emisfero dominante: linguaggio dominante: Capacità visuo-costruttive Capacità

Dettagli

Che cosa è l imagery. imagery?

Che cosa è l imagery. imagery? Che cosa è l imagery imagery? Immaginate di camminare lungo una spiaggia al tramonto. Sull orizzonte, uno splendido sole arancione sta baciando il confine lontano dell oceano e il cielo, striato di nubi,

Dettagli

NEUROPSICOLOGIA DELLO SVILUPPO

NEUROPSICOLOGIA DELLO SVILUPPO NEUROPSICOLOGIA DELLO SVILUPPO NEUROPSICOLOGIA LO STUDIO DEL CERVELLO E DEL SISTEMA NERVOSO E DEL RUOLO CHE QUESTE STRUTTURE SVOLGONO NEGLI EVENTI MENTALI. RICERCA RELAZIONI TRA VARIABILI NEUROLOGICHE

Dettagli

Emozioni s.invitto ricercatrice Psicologia Generale Università del Salento. Componente comportamentale, vegetativa e ormonale

Emozioni s.invitto ricercatrice Psicologia Generale Università del Salento. Componente comportamentale, vegetativa e ormonale Emozioni s.invitto ricercatrice Psicologia Generale Università del Salento Componente comportamentale, vegetativa e ormonale Ruolo dell amigdala L amigdala svolge un ruolo fondamentale nelle reazioni fisiologiche

Dettagli

Ing. Fabio Aloise. Prof.ssa Serenella Salinari

Ing. Fabio Aloise. Prof.ssa Serenella Salinari Brain Computer Interfaces (BCI) Ing. Fabio Aloise Seminario per il corso di Bioingegneria in neria Prof.ssa Serenella Salinari Cos è il Brain Computer Interfaces Un'interfaccia cervello-computer è un sistema

Dettagli

Epilessia e sindrome epilettica. Epilessia e disturbi cognitivo comportamentali. Epilessia e disturbi cognitivo comportamentali

Epilessia e sindrome epilettica. Epilessia e disturbi cognitivo comportamentali. Epilessia e disturbi cognitivo comportamentali Gemma Incorpora Ragusa poggio del sole 3-44 aprile 2009 Epilessia e sindrome epilettica Disturbi del comportamento Iperattività Depressione, ansietà Disturbi di memoria Di apprendimento, di lettura e di

Dettagli

Esistono delle specificità, sia dal punto di vista emotivo, sia dal punto di vista neuropsicologico, nei tumori cerebrali?

Esistono delle specificità, sia dal punto di vista emotivo, sia dal punto di vista neuropsicologico, nei tumori cerebrali? Esistono delle specificità, sia dal punto di vista emotivo, sia dal punto di vista neuropsicologico, nei tumori cerebrali? Esiste un protocollo locale o multicentrico che studia gli aspetti neuropsicologici?

Dettagli

La Neuropsicologia nella dimensione diagnostico terapeutica

La Neuropsicologia nella dimensione diagnostico terapeutica La Neuropsicologia nella dimensione diagnostico terapeutica Nicola Girtler U.O. Psicologia Clinica e Psicoterapia IRCCS San Martino - IST Clinica Neurologica (DiNOGMI) Università di Genova Firenze, 18/04/2015

Dettagli

L AUTISMO: definizione

L AUTISMO: definizione L AUTISMO: definizione GLI AUTISMI L autismo è una sindrome comportamentale causata da un disordine del neurosviluppo, con esordio nei primi 3 anni di vita. (Linea Guida 21) Nella classificazione del DSM-5,

Dettagli

ATTIVO-ASSISTITA. il guanto riconosce i movimenti attivi del paziente e li supporta solo quando necessario. ATTIVA

ATTIVO-ASSISTITA. il guanto riconosce i movimenti attivi del paziente e li supporta solo quando necessario. ATTIVA fits like a glove La letteratura scientifica dimostra che l immaginazione e l osservazione di un movimento attivano le stesse aree cerebrali responsabili della funzione motoria, favorendo la plasticità

Dettagli

Parole di contenuto elementi appartenenti alle classi grammaticali maggiori

Parole di contenuto elementi appartenenti alle classi grammaticali maggiori DISTURBI DEL LIVELLO SINTATTICO- GRAMMATICALE Parole di contenuto elementi appartenenti alle classi grammaticali maggiori Parole funzione o funtori elementi grammaticali: - morfemi grammaticali liberi

Dettagli

CAPITOLO 1 L ENCEFALITE ERPETICA Encefalite da Herpes Simplex Virus (HSV)

CAPITOLO 1 L ENCEFALITE ERPETICA Encefalite da Herpes Simplex Virus (HSV) INTRODUZIONE La memoria semantica è il patrimonio di conoscenze generali sul mondo che ogni individuo possiede. A partire dalla metà degli anni settanta vi è stato un crescente interesse per lo studio

Dettagli

INDICATORI NEUROCOGNITIVI PRECOCI DELLA DISLESSIA EVOLUTIVA. Andrea Facoetti & Co

INDICATORI NEUROCOGNITIVI PRECOCI DELLA DISLESSIA EVOLUTIVA. Andrea Facoetti & Co INDICATORI NEUROCOGNITIVI PRECOCI DELLA DISLESSIA EVOLUTIVA Andrea Facoetti & Co Dipartimento di Psicologia Generale, Università di Padova, ITALIA Unità di Neuropsicologia Evolutiva, Istituto Scientifico

Dettagli

Funzioni esecutive e ADHD

Funzioni esecutive e ADHD Funzioni esecutive e ADHD ADHD 100 ANNI DI RICERCHE George Still Some abnormal psychical conditions in children (condizioni fisiche che si presentano in misura anomala in bambini) The Lancet 1902 Disturbo

Dettagli

I SISTEMI DI LETTURA E LE DISLESSIE

I SISTEMI DI LETTURA E LE DISLESSIE I SISTEMI DI LETTURA E LE DISLESSIE L alessia senza agrafia -Disturbo di lettura senza altri disturbi concomitanti -I pazienti scrivono senza essere capaci di leggere quello che hanno scritto Interpretazione

Dettagli

DOTT. DANIELE FEDELI

DOTT. DANIELE FEDELI L intervento cognitivocomportamentale tra scuola e famiglia Daniele Fedeli Ricercatore e Docente di Psicologia delle Disabilità Università degli Studi di Udine Argomenti 1. Le sfide dell intervento cognitivocomportamentale

Dettagli

LA RICERCA VISIVA Tiziana Gianesini Dip. Scienze Biomediche e Biotecnologie Viale Europa, Brescia

LA RICERCA VISIVA Tiziana Gianesini Dip. Scienze Biomediche e Biotecnologie Viale Europa, Brescia LA RICERCA VISIVA Tiziana Gianesini Dip. Scienze Biomediche e Biotecnologie Viale Europa, 11 25213 - Brescia Il visual search è un paradigma sperimentale che consiste nella Presentazione di un insieme

Dettagli

LA VALUTAZIONE NEUROPSICOLOGICA COMPUTERIZZATA

LA VALUTAZIONE NEUROPSICOLOGICA COMPUTERIZZATA Riunione Annuale SIN e SNO Sezione Umbra SINDEM AIP Clinica Neurologica Università degli Studi di Perugia Centro Disturbi della Memoria LA VALUTAZIONE NEUROPSICOLOGICA COMPUTERIZZATA Dott. Nicola Salvadori

Dettagli

Dott.ssa Caterina Mazzoni Psicologa in ambito clinico, sportivo Phd in Scienze Citomorfologiche, Biologiche e Motorie

Dott.ssa Caterina Mazzoni Psicologa in ambito clinico, sportivo Phd in Scienze Citomorfologiche, Biologiche e Motorie Dott.ssa Caterina Mazzoni Psicologa in ambito clinico, sportivo Phd in Scienze Citomorfologiche, Biologiche e Motorie CONTATTATA DA TEAM MANAGER DI GRANDE ESPERIENZA (F1) RICHIESTA DI VALUTARE MENTALMENTE

Dettagli

GLI EFFETTI DELL INSEGNAMENTO SULL APPRENDIMENTO. Valentina Tobia Università degli Studi di Milano-Bicocca

GLI EFFETTI DELL INSEGNAMENTO SULL APPRENDIMENTO. Valentina Tobia Università degli Studi di Milano-Bicocca GLI EFFETTI DELL INSEGNAMENTO SULL APPRENDIMENTO Valentina Tobia Università degli Studi di Milano-Bicocca DI COSA PARLEREMO? Struttura del cervello e tecniche per studiarlo Processi cognitivi implicati

Dettagli

APPRENDIMENTO E NEUROSCIENZE

APPRENDIMENTO E NEUROSCIENZE APPRENDIMENTO E NEUROSCIENZE Modello interattivo e multicomponenziale della compresione Eleonora Aliano Apprendimento e neuroscienze Apprendere: variare la struttura e l attività dei neuroni Ultime notizie

Dettagli

Epidemiologia (3) Bruno Federico

Epidemiologia (3) Bruno Federico Università degli Studi di Cassino Università La Sapienza di Roma Corso di Laurea Triennale in Infermieristica Anno accademico 2008/2009 Epidemiologia (3) Bruno Federico Cattedra di Igiene - Università

Dettagli

EvaLab Eye-tracking & Visual Application

EvaLab Eye-tracking & Visual Application Università degli Studi di Siena Dipartimento di Scienze Neurologiche, Neurochirurgiche e del Comportamento Alessandra Rufa MD PhD Neuroscienze della Visione EvaLab Eye-tracking & Visual Application Problematiche

Dettagli

ADHD ossia Attention deficit Hiperactivity Disorder

ADHD ossia Attention deficit Hiperactivity Disorder DDAI OSSIA Disturbo di deficit di attenzione ed iperattivita ADHD ossia Attention deficit Hiperactivity Disorder DANIELA CHECCHETTO PAOLA VILLA Premessa L ADHD Ha una causa neurobiologica Si caratterizza

Dettagli

Referente Dott.ssa Renza Rosiglioni Corso Re Umberto I, n.5 Ivrea (To) Cellulare

Referente Dott.ssa Renza Rosiglioni Corso Re Umberto I, n.5 Ivrea (To) Cellulare Referente Dott.ssa Renza Rosiglioni Corso Re Umberto I, n.5 Ivrea (To) Cellulare 347 9662237 a cura di RENZA ROSIGLIONI & LARA MASOERO COME FUNZIONA IL NOSTRO CERVELLO l attenzione Ivrea 22 Gennaio 2014

Dettagli

Rischio Reale e Rischio Percepito: Il ruolo della comunicazione e delle emozioni

Rischio Reale e Rischio Percepito: Il ruolo della comunicazione e delle emozioni Rischio Reale e Rischio Percepito: Il ruolo della comunicazione e delle emozioni M.R Ciceri Professore Associato Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano Responsabile Unità di Ricerca Psicologia del

Dettagli

Meccanismi, diagnosi e trattamento dell epilessia farmaco-resistente

Meccanismi, diagnosi e trattamento dell epilessia farmaco-resistente Meccanismi, diagnosi e trattamento dell epilessia farmaco-resistente Paolo Nichelli 1.identificare quali caratteristiche cliniche di malattia si associano allo sviluppo di EFR e gli outcome cognitivi;

Dettagli

Attenzione visiva (2)

Attenzione visiva (2) Attenzione visiva (2) Corso di Principi e Modelli della Percezione Prof. Giuseppe Boccignone Dipartimento di Scienze dell Informazione Università di Milano boccignone@dsi.unimi.it http://homes.dsi.unimi.it/~boccignone/giuseppeboccignone_webpage/modelli_percezione.html

Dettagli

Perchè i giocatori di pallacanestro sanno così bene anticipare le azioni degli avversari?

Perchè i giocatori di pallacanestro sanno così bene anticipare le azioni degli avversari? Perchè i giocatori di pallacanestro sanno così bene anticipare le azioni degli avversari? Raccolgono informazione rilevante dell ambiente che li circonda Trasformano queste informazioni in azioni Gli esseri

Dettagli

DISTURBI DELLA CONOSCENZA CORPOREA

DISTURBI DELLA CONOSCENZA CORPOREA DISTURBI DELLA CONOSCENZA CORPOREA Dr.ssa Alessandra Girardi Dr.ssa Nicoletta Beschin Dipartimento di Neuroscienze Universita` di Edimburgo, Scozia Servizio di Neuropsicologia A.O. S.Antonio Abate, Gallarate

Dettagli

Alla base della conoscenza di sé e degli altri la teoria della mente. a cura di laura Aleni Sestito

Alla base della conoscenza di sé e degli altri la teoria della mente. a cura di laura Aleni Sestito Alla base della conoscenza di sé e degli altri la teoria della mente a cura di laura Aleni Sestito LA CONOSCENZA DI SE E DEGLI ALTRI Premack e Woodruff, 1978 TEORIA DELLA MENTE T O M, Theory of Mind ovvero

Dettagli

Attenzione e coscienza

Attenzione e coscienza Capitolo sesto Attenzione e coscienza CHE COSA TROVATE IN QUESTO CAPITOLO Il concetto di attenzione Lo studio sperimentale dell attenzione spaziale: il paradigma del suggerimento spaziale e il paradigma

Dettagli

ATTIVITA MOTORIA E DETERIORAMENTO COGNITIVO NELL ANZIANO

ATTIVITA MOTORIA E DETERIORAMENTO COGNITIVO NELL ANZIANO ATTIVITA MOTORIA E DETERIORAMENTO COGNITIVO NELL ANZIANO Dott. Gianluca Guerra U.O. Geriatria e Ortogeriatria Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara LA POPOLAZIONE INVECCHIA DISTURBI MENTALI COMUNI

Dettagli

Disturbo da deficit dell attenzione ed iperattività: Aspetti teorici e pratici in ambito metacognitivo Dott.ssa Nicoletta Businaro

Disturbo da deficit dell attenzione ed iperattività: Aspetti teorici e pratici in ambito metacognitivo Dott.ssa Nicoletta Businaro Insegnamento Psicologia delle disabilità e dell integrazione (Prof.ssa Ottavia Albanese) Disturbo da deficit dell attenzione ed iperattività: Aspetti teorici e pratici in ambito metacognitivo Dott.ssa

Dettagli

PERCEZIONE E ATTENZIONE NELL AUTISMO: UN APPROCCIO BASATO SULLE NEUROSCIENZE EVOLUTIVE COGNITIVE. Verona, 04 Aprile 2014

PERCEZIONE E ATTENZIONE NELL AUTISMO: UN APPROCCIO BASATO SULLE NEUROSCIENZE EVOLUTIVE COGNITIVE. Verona, 04 Aprile 2014 Verona, 04 Aprile 2014 PERCEZIONE E ATTENZIONE NELL AUTISMO: UN APPROCCIO BASATO SULLE NEUROSCIENZE EVOLUTIVE COGNITIVE Andrea Facoetti Dipartimento di Psicologia Generale, Università di Padova & E. Medea,

Dettagli

Tesi di Laurea specialistica in Neuroscienze Cognitive presso il CsrNC Anno

Tesi di Laurea specialistica in Neuroscienze Cognitive presso il CsrNC Anno Università degli Studi di Bologna Facoltà di Psicologia Laurea magistrale in Neuroscienze e riabilitazione neuropsicologica. Tesi di Laurea specialistica in Neuroscienze Cognitive presso il CsrNC Anno

Dettagli

Tesi di Laurea specialistica in Neuroscienze Cognitive presso il CsrNC

Tesi di Laurea specialistica in Neuroscienze Cognitive presso il CsrNC Università degli Studi di Bologna Facoltà di Psicologia Laurea magistrale in Neuroscienze e riabilitazione neuropsicologica. Tesi di Laurea specialistica in Neuroscienze Cognitive presso il CsrNC Questo

Dettagli

le Funzioni Esecutive

le Funzioni Esecutive le Funzioni Esecutive Apprendimento di nuove azioni Azioni che implicano pianificazione Azioni in cui è necessario correggere gli errori Comportamenti nuovi che richiedono l esecuzione di una nuova sequenza

Dettagli

Oltre le immagini sensoriali: il sistema specchio. Emiliano Ricciardi. I neuroni specchio: matching function

Oltre le immagini sensoriali: il sistema specchio. Emiliano Ricciardi. I neuroni specchio: matching function Oltre le immagini sensoriali: il sistema specchio I neuroni specchio: matching function Emiliano Ricciardi emiliano.ricciardi@bioclinica.unipi.it Laboratorio di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare

Dettagli

Interazioni tra sistemi sensoriali e movimento

Interazioni tra sistemi sensoriali e movimento Interazioni tra sistemi sensoriali e movimento Mirta Fiorio Dipartimento di Scienze Neurologiche e della Visione Università di Verona PERCEZIONE AZIONE Quando ci muoviamo e agiamo nell ambiente esterno

Dettagli

Psicologia del Lavoro e dell Organizzazione. Antonio Cerasa, PhD IBFM-CNR, Germaneto (CZ)

Psicologia del Lavoro e dell Organizzazione. Antonio Cerasa, PhD IBFM-CNR, Germaneto (CZ) e dell Organizzazione Antonio Cerasa, PhD IBFM-CNR, Germaneto (CZ) a.cerasa@unicz.it Visto che la sua nascita coincide con lo sviluppo di una corrente particolare della Psicologia, definita come PSic.

Dettagli

IL DISEGNO DELLO STUDIO

IL DISEGNO DELLO STUDIO IL DISEGNO DELLO STUDIO Studi epidemiologici Per identificare delle cause di malattia, abbiamo bisogno di metodi e strategie che ci consentano di evidenziare delle relazioni e stabilire l esistenza di

Dettagli

DISTURBI GENERALIZZATI DELLO SVILUPPO E ADHD DOTT. LEONARDO ZOCCANTE DOTT.SSA KATIA BATTISTELLA

DISTURBI GENERALIZZATI DELLO SVILUPPO E ADHD DOTT. LEONARDO ZOCCANTE DOTT.SSA KATIA BATTISTELLA Università degli Studi di Verona Servizio di Neuropsichiatria Infantile Direttore: Prof. Bernardo Dalla Bernardina DISTURBI GENERALIZZATI DELLO SVILUPPO DOTT. LEONARDO ZOCCANTE DOTT.SSA KATIA BATTISTELLA

Dettagli

Criteri di qualità nella riabilitazione ambulatoriale: il contributo delle terapie

Criteri di qualità nella riabilitazione ambulatoriale: il contributo delle terapie 3 ottobre 2014 Criteri di qualità nella riabilitazione ambulatoriale: il contributo delle terapie Chantal Fasoletti, Resp. unità operativa di neuropsicologia e logopedia SOMMARIO 1. Introduzione 1.1. Il

Dettagli

L ALUNNO DISATTENTO E IPERATTIVO A SCUOLA. Mario Di Pietro

L ALUNNO DISATTENTO E IPERATTIVO A SCUOLA. Mario Di Pietro L ALUNNO DISATTENTO E IPERATTIVO A SCUOLA Mario Di Pietro Sebbene non esista una cura per l ADHD l esistono tecniche comportamentali che possono essere di grande beneficio per il bambino e migliorare notevolmente

Dettagli

Le Carrozzine Elettroniche. Carrozzine Elettroniche. Maurizio Saruggia: Carrozzine elettroniche

Le Carrozzine Elettroniche. Carrozzine Elettroniche. Maurizio Saruggia: Carrozzine elettroniche Le Carrozzine Elettroniche Maurizio Saruggia Fisioterapista -Psicologo DAT - Fondazione Don C.Gnocchi I.R.C.S.S. S.Maria Nascente Milano maurizio.saruggia@siva.it Ma chi le dovrebbe usare? non solo chi

Dettagli

COME FUNZIONA IL NOSTRO CERVELLO la memoria

COME FUNZIONA IL NOSTRO CERVELLO la memoria Referente Dott.ssa Renza Rosiglioni Corso Re Umberto I, n.5 Ivrea (To) Cellulare 347 9662237 COME FUNZIONA IL NOSTRO CERVELLO la memoria a cura di RENZA ROSIGLIONI & LARA MASOERO Ivrea 15 Gennaio 2014

Dettagli

SEMINARIO DI AVVIO DELLA RETE ADHD

SEMINARIO DI AVVIO DELLA RETE ADHD SEMINARIO DI AVVIO DELLA RETE ADHD Istituto Superiore Sanità 17 Aprile 2007 Riabilitazione neuropsicologica-neurocognitiva neurocognitiva R. Penge, M. Romani D.S.N.P.R.E.E. Università di Roma La Sapienza

Dettagli

CORSO DI PSICOLOGIA FISIOLOGICA Prof.ssa Roberta Daini

CORSO DI PSICOLOGIA FISIOLOGICA Prof.ssa Roberta Daini UNIVERSITA DI MILANO-BICOCCA FACOLTA DI PSICOLOGIA a.a. 2012/2013 CORSO DI PSICOLOGIA FISIOLOGICA Prof.ssa Roberta Daini METODI DI INDAGINE à strumenti per rispondere a domande sulla relazione mente-cervello.

Dettagli