Coperture cellulari. Marco Listanti. Reti cellulari - Prof. Marco Listanti - A.A. 2008/2009. INFOCOM Dept

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Coperture cellulari. Marco Listanti. Reti cellulari - Prof. Marco Listanti - A.A. 2008/2009. INFOCOM Dept"

Transcript

1 Coperture cellulari Marco Listanti Reti cellulari - Prof. Marco Listanti - A.A. 008/009

2 Indice Le reti cellulari Architettura di una rete cellulare Coperture cellulari Motivazioni Il canale radiomobile Cenni di dimensionamento Il GSM Le WLAN Reti cellulari - Prof. Marco Listanti - A.A. 008/009

3 Risorse e requisiti (/) Una rete cellulare nell accesso radio è caratterizzata da la porzione di spettro assegnata al servizio (B) l area di copertura (A), cioè la porzione di spazio (superficie) nella quale è disponibile l accesso ai servizi offerti dalla rete I servizi richiedono tipicamente comunicazioni bidirezionali, non necessariamente simmetriche Uplink (reverse channel): il verso dal TM all infrastruttura fissa Downlink (forward channel): il verso dall infrastruttura ai TM La porzione di spettro disponibile per l accesso radio è quindi condivisa dai terminali mediante tecniche di accesso multiplo Assegnazione statica Assegnazione dinamica Reti cellulari - Prof. Marco Listanti - A.A. 008/009

4 Risorse e requisiti (/) Scopo della pianificazione dell accesso radio di una rete cellulare, è sostenere il traffico offerto nell area di servizio con fissati requisiti di qualità di servizio Probabilità di blocco o caduta di chiamate Ritardo, probabilità di successo di consegna dei pacchetti Portata media Probabilità di copertura entro prefissati requisiti di BER o SNR La soluzione va cercata con l obiettivo di minimizzare una funzione di costo della rete stessa costi proporzionali al traffico da sostenere (per es. numero di ricetrasmettitori con cui equipaggiare ogni sito di antenna) costi non direttamente proporzionali al traffico (per es. il costo dell installazione di un sito) Reti cellulari - Prof. Marco Listanti - A.A. 008/009

5 Efficienza e ri-uso spaziale 5 η c = (num. tot. canali disponibili in A)/(A*B) [canali/km /Hz] η t = (intensità media del traffico smaltito in A)/(A*B) [Erlang/km /Hz] η c è un efficienza statica, espressione della capacità potenziale offerta dalla pianificazione della rete cellulare η t tiene conto della variabilità temporale e spaziale del traffico offerto La chiave per ottenere un elevata efficienza con un insieme limitato di risorse radio al crescere dell area di copertura, sta nel concetto di ri-uso spaziale delle risorse radio Reti cellulari - Prof. Marco Listanti - A.A. 008/009

6 Il concetto di cella (/) 6 L area di copertura di un PA è limitata, fissati il valore massimo della potenza trasmissiva (limitata da fattori sia tecnologici sia regolatori sia di interferenza) l attenuazione del segnale e in generale le degradazioni introdotte dal canale radiomobile Il requisito di BER ovvero di SNR della comunicazione Proprio questo effetto può essere utilizzato per attribuire gli stessi canali a PA sufficientemente distanti E proprio questo riuso spaziale a mantenere elevata l efficienza al crescere dell area A, ovviamente al prezzo di realizzare una capillare infrastruttura fissa L area coperta da un singolo PA prende il nome di cella Il medesimo concetto di riuso spaziale vale tanto nelle reti geografiche quanto in quelle locali (WLAN) Reti cellulari - Prof. Marco Listanti - A.A. 008/009

7 Il concetto di cella (/) 7 Il concetto di cella non fa riferimento a dimensioni geografiche precise, dato che l area di copertura di un PA dipende da potenza massima erogata in trasmissione caratteristiche del canale radio sensibilità dei ricevitori, fissati i vincoli di qualità trasmissiva Si usa parlare di pico-celle per celle di pochi metri di diametro micro-celle per celle di dimensioni dell ordine di poche centinaia di metri di diametro macro-celle per celle con diametri dell ordine del km Una parziale ricopertura dell ordine del 0-0% tra celle adiacenti è essenziale per un buon funzionamento di una rete cellulare Reti cellulari - Prof. Marco Listanti - A.A. 008/009

8 Ri-uso spaziale (/) 8 Le stesse risorse radio possono essere usate in celle sufficientemente distanti Sufficientemente = l interferenza reciproca è tollerabile Interferenza segnale sovrapposto a quello desiderato nel punto di ricezione e da esso non separabile (completamente) Se due segnali x(t) e y(t) si sovrappongono in un mezzo lineare, il ricevitore rivela r(t)=x(t)+y(t); se x(t) e y(t) sono ortogonali in qualche dominio (tempo, frequenza, codice, ) essi sono separabili esattamente Tollerabile il disturbo additivo prodotto dall interferenza rispetta i limiti di SNR (o BER) fissati come requisito Reti cellulari - Prof. Marco Listanti - A.A. 008/009

9 Interferenza 9 Infrastructured network A B Reti cellulari - Prof. Marco Listanti - A.A. 008/009 Ad-hoc (flat) network

10 Ri-uso spaziale (/) 0 Ad ogni cella sono assegnate risorse radio almeno una porzione di spettro attorno a una frequenza portante, che può a sua volta multiplare più comunicazioni Ad una cella può essere assegnata una frazione o anche tutta la porzione di spettro disponibile ad un operatore per una data rete Esempio del primo caso: GSM, GPRS (accesso FDMA/TDMA) Esempio del secondo caso: IS-95, UMTS (accesso CDMA) In ogni caso, il limite superiore al numero e capacità delle comunicazioni gestibili dal sistema dipende dalla quantità di risorsa radio disponibile al sistema dall interferenza delle comunicazioni contemporanee, in particolare quelle che ri-usano le medesime risorse radio in celle diverse Reti cellulari - Prof. Marco Listanti - A.A. 008/009

11 Pianificazione L assegnazione delle risorse radio può essere Statica pianificazione secondo la strategia Fixed Channel Allocation, FCA Dinamica strategie di Dynamic Channel Allocation, DCA La FCA pianifica l assegnazione delle risorse in base a una caratterizzazione di caso peggiore del canale radiomobile e del traffico La DCA può adattarsi alla variabilità temporale dell interferenza e del traffico Può portare però a soluzioni sub-ottime, nel caso di decisioni autonome dei PA (ottimo=maximum packing del ri-uso delle risorse radio) Reti cellulari - Prof. Marco Listanti - A.A. 008/009

12 Indice Le reti cellulari Architettura di una rete cellulare Coperture cellulari Motivazioni Il canale radiomobile Cenni di dimensionamento Il GSM Le WLAN Reti cellulari - Prof. Marco Listanti - A.A. 008/009

13 Effetti della propagazione Le caratteristiche di propagazione del canale radio sono funzione della banda di frequenza nella quale si opera (tipicamente intorno a o GHz) dell ambiente di propagazione (rurale, con visibilità del percorso diretto, sub-urbano, urbano) I fenomeni che caratterizzano la risposta del canale radio sono l attenuazione dovuta alla distanza d, che varia con legge del tipo d a, con a compreso tra e 5 la riflessione la diffrazione Raggio rifratto Raggio riflesso Reti cellulari - Prof. Marco Listanti - A.A. 008/009

14 Attenuazione deterministica (/) Il segnale radio si attenua con la distanza dalla sorgente Nello spazio libero la potenza ricevuta P R in funzione della potenza trasmessa P T èdata da P R =WA, dove W è la densità di potenza ricevuta A è l area efficace dell antenna ricevente Risulta A=G R λ /(π) e W=P T G T /(πd), dove G T e G R sono i guadagni di antenna (= per antenne isotrope): ( ) λ P d = P G G R T T R πd In unità logaritmiche, l attenuazione deterministica L è L = 0log 0 f (MHz) + 0log 0 d (m) -G T -G R - 7,56 + M f [db] Reti cellulari - Prof. Marco Listanti - A.A. 008/009

15 Attenuazione deterministica (/) 5 In un ambiente terrestre con ostacoli il valore medio della potenza ricevuta è attenuato con una potenza d α della distanza lineare, con α tipicamente tra,5 e 5 P ( d ) = P ( d0) 0α log0( d d0)[ dbm] L attenuazione è spesso bene approssimata con una legge del tipo (antenne isotrope, 0 margine per fading) L = 0log 0log 0 0 f f ( MHz ) ( MHz ) + 0log + 0log 0 0 ( d ) 7,56 ( d ) + 0α log 0 0 ( d d ) 0 7,56 m d d d d 0 0 Esempi Per f=ghz, a distanza d 0 =5 m si ottiene L=6, db Per f=ghz, a distanza d=500 m con d 0 =5 e α= si ottiene L=6, db Reti cellulari - Prof. Marco Listanti - A.A. 008/009

16 Multipath 6 Oltre ad influire sull esponente dell attenuazione con la distanza, riflessioni e rifrazioni creano una molteplicità di percorsi tra sorgente e ricevitore (multipath) Il multipath è funzione delle caratteristiche geometriche ed elettromagnetiche dei materiali dell ambiente di propagazione) La zona coperta da un sito di antenna è descrivibile in termini aleatori: essa rappresenta il luogo dei punti dello spazio in cui la qualità trasmissiva del segnale ricevuto soddisfa i requisiti (di livello, di SNR, di BER, ) L appartenenza di un punto ad una cella è funzione delle coordinate del punto, rispetto a quelle del sito di antenna e della variabilità temporale dell ambiente di propagazione Reti cellulari - Prof. Marco Listanti - A.A. 008/009

17 Fading 7 Il movimento dei TM traduce la variabilità spaziale della copertura in variabilità temporale Fading lento (shadowing) Fading veloce potenza Fast fading Slow fading distanza Reti cellulari - Prof. Marco Listanti - A.A. 008/009

18 Fading veloce (/) 8 Il segnale ricevuto è la somma di segnali che hanno percorso cammini diversi In assenza del percorso diretto tra sorgente e ricevitore (Line Of Sight, LOS), l inviluppo del segnale ricevuto può essere modellato con una distribuzione di Rayleigh p ( r ) r = re r σ σ p r (r) r : ampiezza istantanea del segnale inviluppo σ : varianza del segnale inviluppo 0 σ r Reti cellulari - Prof. Marco Listanti - A.A. 008/009

19 Fading veloce (/) 9 Il fast fading è selettivo in frequenza; l effetto nel dominio del tempo è un ritardo differenziale tra le componenti del segnale che hanno seguito cammini diversi Il fenomeno si può modellare con la curva power delay P ( τ ) = σ δ ( τ k = dove σ k è la potenza della risposta impulsiva e T k il ritardo di propagazione del cammino k-esimo Un parametro sintetico è il delay spread che misura la durata ricevuta di un impulso ideale Valori tipici variano da frazioni di μs a qualche μs M k T k ) Reti cellulari - Prof. Marco Listanti - A.A. 008/009

20 Fading lento 0 Lo slow fading o shadowing è una variazione della potenza ricevuta dovuta all effetto di ombreggiamento degli edifici o altri ostacoli presenti nell ambiente Misure sperimentali indicano che un modello semplice ma adeguato della potenza ricevuta (espressa in dbm) a distanza d da un PA è P ( d ) = P ( d0) 0α log0( d d0) + X (0, σ ) dove X(0,σ) è una variabile aleatoria gaussiana a v.m. nullo e varianza σ ; le potenze sono espresse in db Lo shadowing è quindi modellato con una distribuzione log-normale La variazione spaziale della potenza media diviene variazione nel tempo a seguito del movimento del TM Reti cellulari - Prof. Marco Listanti - A.A. 008/009

21 Link Budget Il link budget di un collegamento radiomobile può essere formulato come segue Loss (db) = Mean path loss (db) + Slow fading margin (db) + Fast fading margin (db) Potenza trasmessa Mean path loss Slow fading margin Fast fading margin Mobile Base station % - % Potenza ricevuta % - % Reti cellulari - Prof. Marco Listanti - A.A. 008/009

22 Indice Le reti cellulari Architettura di una rete cellulare Coperture cellulari Motivazioni Il canale radiomobile Cenni di dimensionamento Il GSM Le WLAN Reti cellulari - Prof. Marco Listanti - A.A. 008/009

23 Dimensioni della cella (/) Le dimensioni di una cella dipendono da due fattori Portata Interferenza La portata è la distanza raggiungibile dal campo e.m. emesso da un PA entro la quale la qualità del segnale ricevuto da un TM mantiene il livello minimo richiesto dalle specifiche (per es. un SNR minimo) L interferenza è la quota parte di segnale indesiderato ma non separabile da quello voluto al ricevitore E una conseguenza del fatto che lo spettro radio è condiviso da molti trasmettitori (TM e PA); la collisione è una forma estrema di interferenza E spesso dominante nel determinare le prestazioni dell accesso radio Reti cellulari - Prof. Marco Listanti - A.A. 008/009

24 Dimensioni della cella (/) La portata di una cella isolata dipende da la potenza di picco erogata dal trasmettitore le caratteristiche di propagazione del canale radio Altri parametri dell accesso multiplo (per esempio intervalli temporali di guardia tra burst radio successivi emessi da diversi TM verso lo stesso PA) L interferenza in un sistema cellulare dipende da I livelli di potenza impiegati in trasmissione dalle comunicazioni interferenti Le caratteristiche del canale radio tra trasmettitore e ricevitore disturbato; La ri-utilizzazione delle medesime risorse radio nel segmento di accesso della rete cellulare, funzione della pianificazione e del traffico (interferenza co-canale) Reti cellulari - Prof. Marco Listanti - A.A. 008/009

25 Modello di costo (/) 5 Consideriamo il costo per Erlang di un accesso cellulare in funzione della densità di traffico (Erlang/km ) Costo/Erlang (scala log) Area della cella limitata dalla portata A Area della cella limitata dall interferenza B C Reti cellulari - Prof. Marco Listanti - A.A. 008/009 Erlang/km (scala log)

26 Modello di costo (/) 6 Il costo si può dividere in una parte proporzionale al traffico (per la quale il costo rapportato agli Erlang è una costante) e una parte dipendente dal numero di siti Si può ritenere che la seconda componente sia proporzionale al numero di siti Con riferimento al grafico precedente, si distinguono tre situazioni A: la dimensione delle celle è limitata dalla portata A causa della bassa densità di traffico si cercherà di pianificare con celle di dimensioni le massime possibili Il valore tipico dei raggi delle celle in questa situazione è dell ordine di una o poche decine di km Reti cellulari - Prof. Marco Listanti - A.A. 008/009

27 Modello di costo (/) 7 (segue) B: le celle lavorano a carico massimo La loro dimensione viene diminuita al crescere della densità di traffico per mantenere il carico sul livello massimo consentito dall interferenza dovuta al riuso spaziale Le celle in questa situazione hanno raggi dell ordine del km C: le caratteristiche di propagazione sono tali da far aumentare rapidamente l interferenza Occorre aumentare la distanza di ri-uso e questo fa diminuire il numero di risorse radio assegnabili ad ogni cella Diventa rapidamente più difficile e costoso reperire nuovi siti di antenna e connetterli al resto della rete cellulare Le celle in questa situazione hanno raggi inferiori a -00 m Reti cellulari - Prof. Marco Listanti - A.A. 008/009

28 riassumendo 8 La dimensione minima delle celle dipende da efficienza di utilizzo dello spettro carico di segnalazione (handover) velocità degli utenti mobili costo degli impianti La dimensione massima dipende da considerazioni di potenza (ma non solo ) Esempio: dimensione delle celle nel sistema GSM dimensione minima 00 metri dimensione massima 5 km Reti cellulari - Prof. Marco Listanti - A.A. 008/009

29 Capacità di un sistema cellulare 9 La capacità di un sistema cellulare può essere aumentata aumentando il numero delle frequenze portanti o la banda ad esse associata maggiore occupazione spettrale aumentando il riuso delle frequenze diminuendo il diametro delle celle (maggior numero di handover) diminuendo la potenza in trasmissione La capacità di un sistema cellulare dipende dal numero totale di canali radio dalle dimensioni delle celle dalla distanza di riuso delle risorse radio Reti cellulari - Prof. Marco Listanti - A.A. 008/009

30 Distanza di riuso 0 La distanza di riuso delle frequenze dipende la geografia del terreno dall altezza dell antenna dalla potenza trasmessa Modelli di celle Celle ideali Reti cellulari - Prof. Marco Listanti - A.A. 008/009 Modello esagonale (nessuna sovrapposizione) Celle reali

31 Reti cellulari - Prof. Marco Listanti - A.A. 008/009 Cluster di riuso Il cluster di riuso è l insieme compatto delle celle che usano risorse radio distinte K = numero di celle del cluster D K = 5 R R R D = + = D R K = 7 R R D = =

32 Reti cellulari - Prof. Marco Listanti - A.A. 008/009 Chi interferisce? Esempio con cluster di celle

33 Cluster e distanza di riuso (/) Nel caso di celle esagonali i possibili valori di K sono dati dalla serie dei numeri rombici K {,,, 7, 9,,..} cioè numeri del tipo i +j +ij, con i e j interi non negativi La distanza di riuso D è data da D = R K K D.6 R 7.58 R 6.00 R Occorre scegliere il minimo valore di K in modo da soddisfare i vincoli di interferenza Reti cellulari - Prof. Marco Listanti - A.A. 008/009

34 Cluster e distanza di riuso (/) Area del cluster di riuso D D A cluster = 6 = D Area della cella A cella = 6 R R = R D Rapporto K = A cluster A cella = D R Reti cellulari - Prof. Marco Listanti - A.A. 008/009

35 Distanza di riuso e SIR (/) 5 La distanza di riuso D può essere valutata applicando la legge di propagazione con attenuazione deterministica Nel caso di due celle si ha Potenza segnale utile Potenza P o R D R Potenza P o C = cost R α Rapporto segnale/interferente Potenza segnale interferente I = cost D α C R = I D α Reti cellulari - Prof. Marco Listanti - A.A. 008/009

36 Distanza di riuso e SIR (/) 6 Nel caso di modello di cella esagonale si hanno 6 celle interferenti nel primo livello (si trascura l interferenza delle celle di secondo livello) Rapporto segnale/interferente C = I R 6 k = α D α = 6 D R α γ K Supponendo un valore limite di γ di 9 db (7.9) (GSM) si ha D =.69 D K =. R R / α ( 6γ ) Reti cellulari - Prof. Marco Listanti - A.A. 008/009

37 Esempio di dimensionamento (/) 7 Il raggio R di una cella può essere determinato in base alle prestazioni dal punto di vista del traffico probabilità di blocco Π (normalmente < %) I dati di ingresso sono: il numero di utenti U per cella la percentuale β di utenti attivi nell ora di punta il numero di chiamate nell ora di punta N = β. U durata media delle chiamate T (minuti) l intensità media del traffico offerto A per cella (in erlang) A = N. T/60 La probabilità di blocco è data dalla formula B di Erlang I vincoli sul SNR e le caratteristiche del canale radio determinano la distanza di riuso, la dimensione del cluster e quindi il numero di canali per cella Reti cellulari - Prof. Marco Listanti - A.A. 008/009

38 Esempio di dimensionamento (/) 8 Esempio: numero m di canali per cella m = 0 Max valore di A con il vincolo Π < % A =.9 Erl numero massimo N di utenti per cella N = / (β. T) assumendo T =.76 min e β = 0.6 N In una cella di raggio R la densità massima δ di utenti è data da δ = /(πr ) Assumendo che la densità di utenti è δ = 600 utenti/km si ha R = 97,5 m Reti cellulari - Prof. Marco Listanti - A.A. 008/009

39 Settorizzazione 9 Diminuisce l interferenza usando antenne direttive e dividendo una cella in settori In ogni settore sono utilizzate frequenze diverse Si può trascurare l effetto interferente di alcuni PA Aumenta la frequenza di handover Reti cellulari - Prof. Marco Listanti - A.A. 008/009

40 riassumendo 0 Per l efficienza di una rete cellulare possiamo scrivere η = Num_Can/(BW x Area_Cella x Dim_Clu) [Canali/Hz/km ] L efficienza può essere aumentata aumentando il numero dei canali radio, Num_Can, a parità di banda, BW, impiegata Maggiore efficienza spettrale della modulazione e dello schema di accesso multiplo aumentando il riuso delle frequenze diminuendo il diametro delle celle (diminuisce Area_Cella) diminuendo il requisito di C/I in ricezione (diminuisce Dim_Clu) Reti cellulari - Prof. Marco Listanti - A.A. 008/009

41 Copertura cellulare e mobilità Handover Location area (in azzurro) Cluster di riuso Location updating Cella Reti cellulari - Prof. Marco Listanti - A.A. 008/009

Ogni stazione base viene collegata via cavo ad altri nodi della rete fissa.

Ogni stazione base viene collegata via cavo ad altri nodi della rete fissa. Reti cellulari La rete cellulare è una rete per cui la copertura geografica è realizzata con una tassellazione a celle: porzioni di area geografica che unite ricoprono perfettamente una zona. La prerogativa

Dettagli

Le funzioni di una rete (parte 1)

Le funzioni di una rete (parte 1) Marco Listanti Le funzioni di una rete (parte 1) Copertura cellulare e funzioni i di base di una rete mobile Strategia cellulare Lo sviluppo delle comunicazioni mobili è stato per lungo tempo frenato da

Dettagli

2 - Canali e Multiplazione

2 - Canali e Multiplazione Università degli studi di Bergamo Università degli studi di Bergamo Dipartimento di Ingegneria dell Informazione e Metodi Matematici Reti di Calcolatori prof. F. Martignon 2 - Canali e Multiplazione 1

Dettagli

Università di Napoli Parthenope Facoltà di Ingegneria

Università di Napoli Parthenope Facoltà di Ingegneria Università di Napoli Parthenope Facoltà di Ingegneria Corso di rasmissione Numerica docente: Prof. Vito Pascazio 18 a Lezione: 13/1/4 19 a Lezione: 14/1/4 Sommario rasmissione di segnali PM numerici su

Dettagli

COMUNICAZIONI ELETTRICHE + TRASMISSIONE NUMERICA COMPITO 13/7/2005

COMUNICAZIONI ELETTRICHE + TRASMISSIONE NUMERICA COMPITO 13/7/2005 COMUNICAZIONI ELETTRICHE + TRASMISSIONE NUMERICA COMPITO 13/7/005 1. Gli esercizi devono essere risolti su fogli separati: uno per la prima parte del compito (esercizi 1/4), uno per la seconda parte (esercizi

Dettagli

PROBLEMA SU COLLEGAMENTO WIRELESS CON ACCESS POINT

PROBLEMA SU COLLEGAMENTO WIRELESS CON ACCESS POINT PROBLEMA SU COLLEGAMENTO WIRELESS CON ACCESS POINT Il gestore di un ipermercato richiede l' installazione di un access point da utilizzare per il collegamento wireless delle casse automatiche alla rete

Dettagli

v in v out x c1 (t) Molt. di N.L. H(f) n

v in v out x c1 (t) Molt. di N.L. H(f) n Comunicazioni elettriche A - Prof. Giulio Colavolpe Compito n. 3 3.1 Lo schema di Fig. 1 è un modulatore FM (a banda larga). L oscillatore che genera la portante per il modulatore FM e per la conversione

Dettagli

Radioprotezione in siti critici

Radioprotezione in siti critici Radioprotezione in siti critici 1 Valeria Petrini, Ph.D. Student DEIS/ARCES - Fondazione Ugo Bordoni valeria.petrini@unibo.it Legge quadro, 36/2001 2 Il quadro di riferimento italiano in materia di esposizione

Dettagli

DIRECT SEQUENCE CDMA... 2 1 DESCRIZIONE DELLA TECNICA DI SPREADING A SEQUENZA DIRETTA... 2 2 PROPRIETÀ DELLE SEQUENZE DI CODICE PN...

DIRECT SEQUENCE CDMA... 2 1 DESCRIZIONE DELLA TECNICA DI SPREADING A SEQUENZA DIRETTA... 2 2 PROPRIETÀ DELLE SEQUENZE DI CODICE PN... DRCT SQUNC CDMA... 2 DSCRZON DLLA TCNCA D SPRADNG A SQUNZA DRTTA... 2 2 PROPRTÀ DLL SQUNZ D CODC PN... 4 L CONTROLLO D POTNZA LA CAPACTÀ D UNA RT CLLULAR CDMA... 5 L CONTROLLO D POTNZA... 5 2 LA CAPACTÀ

Dettagli

Impatto sulla ricezione DTT da parte dei servizi LTE nella banda UHF (800 MHz) Rai - Centro Ricerche e Innovazione Tecnologica

Impatto sulla ricezione DTT da parte dei servizi LTE nella banda UHF (800 MHz) Rai - Centro Ricerche e Innovazione Tecnologica Impatto sulla ricezione D da parte dei servizi nella banda UHF (800 MHz) Ieri voluzione dei servizi Broadcasting e Mobile nella banda UHF Oggi 2015... dopo 2015 a nuova banda 800 MHz (UHF) e l assegnazione

Dettagli

RETI CELLULARI. La copertura cellulare. Copyright. Definizioni. La copertura cellulare teorica. La copertura cellulare teorica

RETI CELLULARI. La copertura cellulare. Copyright. Definizioni. La copertura cellulare teorica. La copertura cellulare teorica Copyright RETI CELLULARI Principi generali (T.S. Rappaport, Wireless Communications: Principles and Practice, Prentice Hall, 1996) Quest opera è protetta dalla licenza Creative Commons NoDerivs-NonCommercial.

Dettagli

GSM - GSM - parte IV

GSM - GSM - parte IV GSM - parte IV Argomenti della lezione Il livello fisico dell interfaccia radio (Um) Frequenze assegnate al GSM (Europa) GSM primario downlink GSM primario uplink GSM esteso downlink GSM esteso uplink

Dettagli

Amplificatori Audio di Potenza

Amplificatori Audio di Potenza Amplificatori Audio di Potenza Un amplificatore, semplificando al massimo, può essere visto come un oggetto in grado di aumentare il livello di un segnale. Ha quindi, generalmente, due porte: un ingresso

Dettagli

Mobile TV Quali opzioni per le architetture di rete

Mobile TV Quali opzioni per le architetture di rete Guido GENTILE Elettronica Industriale Mobile TV Quali opzioni per le architetture di rete Bologna 24 Novembre 2005 0 Agenda Introduzione all architettura DVB-H Mediaset Specificità e problematiche nella

Dettagli

RETI CELLULARI. Principi generali. Definizioni

RETI CELLULARI. Principi generali. Definizioni RETI CELLULARI Principi generali Copyright Gruppo Reti di Telecomunicazioni Politecnico di Torino Rete wireless Definizioni (sotto)rete in cui l accesso da un terminale avviene attraverso un canale radio,

Dettagli

LE RADIOTRASMISSIONI COSA SONO? COME AVVENGONO? A COSA SERVONO? PERCHE? I MEZZI IN DOTAZIONE

LE RADIOTRASMISSIONI COSA SONO? COME AVVENGONO? A COSA SERVONO? PERCHE? I MEZZI IN DOTAZIONE LE RADIOTRASMISSIONI COSA SONO? COME AVVENGONO? A COSA SERVONO? PERCHE? I MEZZI IN DOTAZIONE 1 COSA SONO? Le radiocomunicazioni, sono comunicazioni effettuate utilizzando onde radio, cioè onde elettromagnetiche

Dettagli

Reti di Telecomunicazioni 1

Reti di Telecomunicazioni 1 Reti di Telecomunicazioni 1 Corso on-line - AA2005/06 Blocco 2 (v2) Ing. Stefano Salsano e-mail: stefano.salsano@uniroma2.it 1 Richiami sul concetto di multiplazione 2 Riprendendo il discorso sulle diverse

Dettagli

Parte II: Reti di calcolatori Lezione 23

Parte II: Reti di calcolatori Lezione 23 Università di Roma Tor Vergata Corso di Laurea triennale in Informatica Sistemi operativi e reti A.A. 2013-14 Pietro Frasca Parte II: Reti di calcolatori Lezione 23 Giovedì 22-05-2014 1 Reti wireless Una

Dettagli

Linee Guida per l installazione (CPE Townet)

Linee Guida per l installazione (CPE Townet) Linee Guida per l installazione (CPE Townet) INDICE 1 Installazione CPE...4 1.1 Ricerca BS...5 1.2 Ottimizzazione del puntamento...5 2 Attivazione utente lato Installatore...6 2.1 Segnalazione tramite

Dettagli

DETERMINAZIONE DI V S30 ReMi software

DETERMINAZIONE DI V S30 ReMi software DETERMINAZIONE DI V S30 ReMi software Il calcolo di questo parametro dinamico può essere effettuato attraverso le classiche prove sismiche in foro del tipo DOWN-HOLE oppure con metodi innovativi indiretti.

Dettagli

Il concetto di valore medio in generale

Il concetto di valore medio in generale Il concetto di valore medio in generale Nella statistica descrittiva si distinguono solitamente due tipi di medie: - le medie analitiche, che soddisfano ad una condizione di invarianza e si calcolano tenendo

Dettagli

CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY)

CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY) CICLO DI LEZIONI per Progetto e Gestione della Qualità Facoltà di Ingegneria CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY) Carlo Noè Università Carlo Cattaneo e-mail: cnoe@liuc.it 1 CAPACITÀ DI PROCESSO Il

Dettagli

Cenni di geografia astronomica. Giorno solare e giorno siderale.

Cenni di geografia astronomica. Giorno solare e giorno siderale. Cenni di geografia astronomica. Tutte le figure e le immagini (tranne le ultime due) sono state prese dal sito Web: http://www.analemma.com/ Giorno solare e giorno siderale. La durata del giorno solare

Dettagli

La telefonia cellulare. Piccola presentazione di approfondimento

La telefonia cellulare. Piccola presentazione di approfondimento La telefonia cellulare Piccola presentazione di approfondimento Introduzione Oggigiorno, i telefoni cellulari sono diffusissimi e godono della massima popolarità. Molte persone, tuttavia, non conoscono

Dettagli

APPUNTI DI ELETTROMAGNETISMO E RADIOTECNICA. Coordinatore del Progetto prof. Vito Potente Stesura a cura del docente ing.

APPUNTI DI ELETTROMAGNETISMO E RADIOTECNICA. Coordinatore del Progetto prof. Vito Potente Stesura a cura del docente ing. APPUNTI DI ELETTROMAGNETISMO E RADIOTECNICA Coordinatore del Progetto prof. Vito Potente Stesura a cura del docente ing. Marcello Surace 1 Si richiamano le definizioni delle leggi fondamentali, invitando

Dettagli

Corso di Fondamenti di Segnali e Trasmissione - Appello del 07 Settembre 2005

Corso di Fondamenti di Segnali e Trasmissione - Appello del 07 Settembre 2005 Corso di Fondamenti di Segnali e Trasmissione - Appello del 07 Settembre 2005 Gli esercizi devono essere risolti solo sui fogli dei colori indicati Per esiti e soluzioni si veda il sito web del corso:

Dettagli

Corso di Fondamenti di Telecomunicazioni

Corso di Fondamenti di Telecomunicazioni Corso di Fondamenti di Telecomunicazioni 5 - EGALI DIGITALI E A IMPULI I BADA BAE Prof. Mario Barbera [parte ] Codifica La fase di codifica prevede che venga fatta una associazione tra il livello del segnale

Dettagli

Fondamenti teorici dello SS

Fondamenti teorici dello SS Tecniche a spettro espanso Un sistema a spettro espanso è realizzato sulla base di tecniche per cui il segnale trasmesso ha un occupazione spettrale maggiore (10 3 10 6 ) di quella che avrebbe il convenzionale

Dettagli

Introduzione all analisi dei segnali digitali.

Introduzione all analisi dei segnali digitali. Introduzione all analisi dei segnali digitali. Lezioni per il corso di Laboratorio di Fisica IV Isidoro Ferrante A.A. 2001/2002 1 Segnali analogici Si dice segnale la variazione di una qualsiasi grandezza

Dettagli

Descrizione della struttura e delle funzioni di una stazione radio base TACS

Descrizione della struttura e delle funzioni di una stazione radio base TACS c.so Duca degli Abruzzi 4 1019 Torino (Italy) Fax +39 011 564 4099 pag. /34 Premessa Il seguente capitolo illustra i principi tecnici fondamentali a cui si ispirano le tecnologie utilizzate per i serivizi

Dettagli

Lezione 28 Maggio I Parte

Lezione 28 Maggio I Parte Lezione 28 Maggio I Parte La volta scorsa abbiamo fatto un analisi dei fenomeni di diafonia e avevamo trovato che per la diafonia vicina il valore medio del quadrato del segnale indotto dalla diafonia

Dettagli

Le reti radio cellulari

Le reti radio cellulari Le reti radio cellulari Giacomo Bacci, Luca Giugno, Marco Luise In questo documento sono presentate le principali caratteristiche dei sistemi di radiocomunicazione con mezzi mobili (in breve, sistemi radiomobile),

Dettagli

Fondamenti di Automatica

Fondamenti di Automatica Fondamenti di Automatica Progetto di controllo e reti correttrici Dott. Ing. Marcello Bonfè Dipartimento di Ingegneria - Università di Ferrara Tel. +39 053 974839 E-mail: marcello.bonfe@unife.it pag. 1

Dettagli

ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO RADIO REGIONALE E DI DI COMUNITA MONTANA

ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO RADIO REGIONALE E DI DI COMUNITA MONTANA ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO RADIO REGIONALE E DI DI COMUNITA MONTANA TRASMISSIONI RADIO I segnali di radio frequenza vengono irradiati dall antenna trasmittente in ogni direzione PORTATA

Dettagli

GSM/GPRS/UMTS/HSDPA: evoluzione delle tecnologie e nuovi scenari applicativi

GSM/GPRS/UMTS/HSDPA: evoluzione delle tecnologie e nuovi scenari applicativi www.telit.com GSM/GPRS/UMTS/HSDPA: evoluzione delle tecnologie e nuovi scenari applicativi Sergio Sciarmella I sistemi di telecomunicazione e le reti wireless in particolare sono cambiate in modo radicale

Dettagli

MHz. MHz. Fig. 1 Fig. 2

MHz. MHz. Fig. 1 Fig. 2 Esercizio 1 Il Ranger Smith del parco di Yellowstone ha deciso di rafforzare il sistema di sorveglianza a causa dei continui furti di cestini di picnic dei visitatori del parco da parte dell orso Yoghi

Dettagli

Guide d onda. Cerchiamo soluzioni caratterizzate da una propagazione lungo z

Guide d onda. Cerchiamo soluzioni caratterizzate da una propagazione lungo z GUIDE D ONDA Guide d onda Cerchiamo soluzioni caratterizzate da una propagazione lungo z Onde progressive e regressive Sostituendo nell equazione d onda ( essendo Valido anche per le onde regressive Equazione

Dettagli

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile Elementi di ottica L ottica si occupa dello studio dei percorsi dei raggi luminosi e dei fenomeni legati alla propagazione della luce in generale. Lo studio dell ottica nella fisica moderna si basa sul

Dettagli

POLARIZZAZIONE ORIZZONTALE O VERTICALE?

POLARIZZAZIONE ORIZZONTALE O VERTICALE? A.R.I. Sezione di Parma Conversazioni del 1 Venerdì del Mese POLARIZZAZIONE ORIZZONTALE O VERTICALE? Venerdi, 7 dicembre, ore 21:15 - Carlo, I4VIL Oscillatore e risuonatore di Hertz ( http://www.sparkmuseum.com

Dettagli

Propagazione in fibra ottica

Propagazione in fibra ottica Propagazione in fibra ottica Struttura delle fibre ottiche In questa sezione si affronteranno: Modi in fibra ottica Dispersione multimodale Confronto multimodo-singolo modo. I modi in fibra ottica Il campo

Dettagli

Federico Laschi. Conclusioni

Federico Laschi. Conclusioni Lo scopo di questa tesi è stato quello di proporre alcuni algoritmi di allocazione dinamica della capacità trasmissiva, basati su tecniche di predizione on-line dei processi di traffico. Come prima analisi

Dettagli

Sistemi di Telecomunicazione

Sistemi di Telecomunicazione Sistemi di Telecomunicazione Parte 12: Concetti di Planning Radiomobile Universita Politecnica delle Marche A.A. 2013-2014 A.A. 2013-2014 Sistemi di Telecomunicazione 1/32 Sistemi cellulari Sistemi cellulari:

Dettagli

TECNICHE DI SIMULAZIONE

TECNICHE DI SIMULAZIONE TECNICHE DI SIMULAZIONE INTRODUZIONE Francesca Mazzia Dipartimento di Matematica Università di Bari a.a. 2004/2005 TECNICHE DI SIMULAZIONE p. 1 Introduzione alla simulazione Una simulazione è l imitazione

Dettagli

Esercizi di dimensionamento dei sistemi di commutazione telefonica

Esercizi di dimensionamento dei sistemi di commutazione telefonica Politecnico di Milano Sede di Cremona A.A. 2013/20134 Corso di RETI DI COMUNICAZIONE ED INTERNET Modulo 1 Esercizi di dimensionamento dei sistemi di commutazione telefonica Antonio Corghi Modelli di commutazione

Dettagli

Abbiamo costruito il grafico delle sst in funzione del tempo (dal 1880 al 1995).

Abbiamo costruito il grafico delle sst in funzione del tempo (dal 1880 al 1995). ANALISI DI UNA SERIE TEMPORALE Analisi statistica elementare Abbiamo costruito il grafico delle sst in funzione del tempo (dal 1880 al 1995). Si puo' osservare una media di circa 26 C e una deviazione

Dettagli

WiFi: Connessione senza fili. di Andreas Zoeschg

WiFi: Connessione senza fili. di Andreas Zoeschg WiFi: Connessione senza fili di Andreas Zoeschg Introduzione Le tecnologie wireless risultano particolarmente adatte qualora sia necessario supportare la mobilità dei dispositivi utenti o per il deployment

Dettagli

Valutazione delle Prestazioni. Valutazione delle Prestazioni. Architetture dei Calcolatori (Lettere. Tempo di risposta e throughput

Valutazione delle Prestazioni. Valutazione delle Prestazioni. Architetture dei Calcolatori (Lettere. Tempo di risposta e throughput Valutazione delle Prestazioni Architetture dei Calcolatori (Lettere A-I) Valutazione delle Prestazioni Prof. Francesco Lo Presti Misura/valutazione di un insieme di parametri quantitativi per caratterizzare

Dettagli

INTRODUZIONE: PERDITE IN FIBRA OTTICA

INTRODUZIONE: PERDITE IN FIBRA OTTICA INTRODUZIONE: PERDITE IN FIBRA OTTICA Il nucleo (o core ) di una fibra ottica è costituito da vetro ad elevatissima purezza, dal momento che la luce deve attraversare migliaia di metri di vetro del nucleo.

Dettagli

01CXGBN Trasmissione numerica. parte 1: Introduzione ai sistemi di trasmissione numerica. Grandezze fondamentali.

01CXGBN Trasmissione numerica. parte 1: Introduzione ai sistemi di trasmissione numerica. Grandezze fondamentali. 01CXGBN Trasmissione numerica parte 1: Introduzione ai sistemi di trasmissione numerica. Grandezze fondamentali. 1 TRASMISSIONE NUMERICA Trasmissione da un utente TX a un utente RX di informazione discreta

Dettagli

Reti in fibra ottica. Cosa c è nella lezione. In questa lezione si parlerà di: Caratterizzazione analitica. Cause fisiche della dispersione.

Reti in fibra ottica. Cosa c è nella lezione. In questa lezione si parlerà di: Caratterizzazione analitica. Cause fisiche della dispersione. Reti in fibra ottica Cosa c è nella lezione In questa lezione si parlerà di: Caratterizzazione analitica Cause fisiche della dispersione. 2/41 Generalità La dispersione cromatica può limitare drasticamente

Dettagli

Corso di Fondamenti di Telecomunicazioni

Corso di Fondamenti di Telecomunicazioni Corso di Fondamenti di Telecomunicazioni 1 - INTRODUZIONE Prof. Mario Barbera 1 Argomenti della lezione Cenni storici Definizioni: Sorgente di informazione Sistema di comunicazione Segnali trasmissivi

Dettagli

Un sistema di controllo può essere progettato fissando le specifiche:

Un sistema di controllo può essere progettato fissando le specifiche: 3. Specifiche dei Sistemi Un sistema di controllo può essere progettato fissando le specifiche: nel dominio del tempo (tempo di salita, tempo di assestamento, sovraelongazione, ecc.); nel dominio della

Dettagli

TX Figura 1: collegamento tra due antenne nello spazio libero.

TX Figura 1: collegamento tra due antenne nello spazio libero. Collegamenti Supponiamo di avere due antenne, una trasmittente X e una ricevente X e consideriamo il collegamento tra queste due antenne distanti X X Figura : collegamento tra due antenne nello spazio

Dettagli

1. Introduzione. 2. Simulazioni elettromagnetiche per la misura del SAR

1. Introduzione. 2. Simulazioni elettromagnetiche per la misura del SAR Relazione Tecnica Analisi simulative e misure con termocamera relative al confronto tra l utilizzo di un telefono smartphone in assenza e in presenza di dispositivo distanziatore EWAD Annamaria Cucinotta

Dettagli

Sistemi di Telecomunicazione

Sistemi di Telecomunicazione Sistemi di Telecomunicazione Parte 7: Propagazione Radio Universita Politecnica delle Marche A.A. 2013-2014 A.A. 2013-2014 Sistemi di Telecomunicazione 1/36 Trasmissione radio dell informazione Ci occuperemo

Dettagli

Sistemi di Telecomunicazione

Sistemi di Telecomunicazione Sistemi di Telecomunicazione Tecniche di Accesso Multiplo e Concetti di Planning Radiomobile Universita Politecnica delle Marche A.A. 2014-2015 A.A. 2014-2015 Sistemi di Telecomunicazione 1/42 Tecniche

Dettagli

Relazioni statistiche: regressione e correlazione

Relazioni statistiche: regressione e correlazione Relazioni statistiche: regressione e correlazione È detto studio della connessione lo studio si occupa della ricerca di relazioni fra due variabili statistiche o fra una mutabile e una variabile statistica

Dettagli

La linea di comunicazione ottica

La linea di comunicazione ottica ARCHITETTURA DEL SISTEMA Abbiamo considerato i componenti principali di un sistema di trasmissione a fibra ottica, cioè la fibra, il trasmettitore, il ricevitore, e l amplificatore. Si discute ora brevemente

Dettagli

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca Corso di Statistica medica e applicata Dott.ssa Donatella Cocca 1 a Lezione Cos'è la statistica? Come in tutta la ricerca scientifica sperimentale, anche nelle scienze mediche e biologiche è indispensabile

Dettagli

Indice di rischio globale

Indice di rischio globale Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario

Dettagli

Le fattispecie di riuso

Le fattispecie di riuso Le fattispecie di riuso Indice 1. PREMESSA...3 2. RIUSO IN CESSIONE SEMPLICE...4 3. RIUSO CON GESTIONE A CARICO DEL CEDENTE...5 4. RIUSO IN FACILITY MANAGEMENT...6 5. RIUSO IN ASP...7 1. Premessa Poiché

Dettagli

Esercizi Multiplazione TDM Accesso Multiplo TDMA

Esercizi Multiplazione TDM Accesso Multiplo TDMA Esercizi Multiplazione TDM Accesso Multiplo TDMA Esercizio 1 Un sistema di multiplazione TDM presenta una trama di 10 slot e in ciascuno slot vengono trasmessi 128 bit. Se il sistema è usato per multiplare

Dettagli

INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO

INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO Programma Regionale I.N.F.E.A. Informazione Formazione ed Educazione Ambientale PROGETTO GEO Sensibilizzazione alla sostenibilità ambientale INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO Dott. A.Zari - Dipartimento A.R.P.A.T.

Dettagli

Progetto Banda Larga con tecnologia. WiMax. nel Comune di Bentivoglio

Progetto Banda Larga con tecnologia. WiMax. nel Comune di Bentivoglio Progetto Banda Larga con tecnologia WiMax nel Comune di Bentivoglio Indice La copertura della banda larga... Specifiche di progetto per la copertura del territorio del Comune di Bentivoglio... Potenze

Dettagli

COMUNICAZIONI MOBILI ANNO ACCADEMICO 2003/2004

COMUNICAZIONI MOBILI ANNO ACCADEMICO 2003/2004 COMUNICAZIONI MOBILI ANNO ACCADEMICO 2003/2004 SISTEMI RADIOMOBILI SONO SISTEMI DI COMUNICAZIONE IN CUI AVVIENE LO SCAMBIO DI INFORMAZIONI FRA DUE (O PIU ) TERMINALI, UNO DEI QUALI E IN MOVIMENTO. NEL

Dettagli

RAPPORTO di PROVA. Rapporto Nr... : 85603 TRF EMC Eseguito da... : G.Curioni...

RAPPORTO di PROVA. Rapporto Nr... : 85603 TRF EMC Eseguito da... : G.Curioni... Page 1 of 11 Report No. 85603 TRF EMC RAPPORTO di PROVA EN 50147-1 misura dell attenuazione dello schermo a radio frequenza Rapporto Nr... : 85603 TRF EMC Eseguito da... : G.Curioni... Approvato da...

Dettagli

Un po di statistica. Christian Ferrari. Laboratorio di Matematica

Un po di statistica. Christian Ferrari. Laboratorio di Matematica Un po di statistica Christian Ferrari Laboratorio di Matematica 1 Introduzione La statistica è una parte della matematica applicata che si occupa della raccolta, dell analisi e dell interpretazione di

Dettagli

Politecnico di Milano. Facoltà di Ingegneria dell Informazione. Reti Radiomobili. Prof. Antonio Capone. 5 Riuso delle frequenze

Politecnico di Milano. Facoltà di Ingegneria dell Informazione. Reti Radiomobili. Prof. Antonio Capone. 5 Riuso delle frequenze Politecnico di Milano Facoltà di Ingegneria dell Informazione Reti Radiomobili Prof. Antonio Capone 5 Riuso delle frequenze Assegnamento dei canali alle celle La tecnica di accesso multiplo nei sistemi

Dettagli

Circuiti amplificatori

Circuiti amplificatori Circuiti amplificatori G. Traversi Strumentazione e Misure Elettroniche Corso Integrato di Elettrotecnica e Strumentazione e Misure Elettroniche 1 Amplificatori 2 Amplificatori Se A V è negativo, l amplificatore

Dettagli

Probabilità condizionata: p(a/b) che avvenga A, una volta accaduto B. Evento prodotto: Evento in cui si verifica sia A che B ; p(a&b) = p(a) x p(b/a)

Probabilità condizionata: p(a/b) che avvenga A, una volta accaduto B. Evento prodotto: Evento in cui si verifica sia A che B ; p(a&b) = p(a) x p(b/a) Probabilità condizionata: p(a/b) che avvenga A, una volta accaduto B Eventi indipendenti: un evento non influenza l altro Eventi disgiunti: il verificarsi di un evento esclude l altro Evento prodotto:

Dettagli

SINTESI DEI SISTEMI DI CONTROLLO A TEMPO CONTINUO

SINTESI DEI SISTEMI DI CONTROLLO A TEMPO CONTINUO SINTESI DEI SISTEMI DI CONTROLLO A TEMPO CONTINUO Requisiti e specifiche Approcci alla sintesi Esempi di progetto Principali reti stabilizzatrici Illustrazioni dal Testo di Riferimento per gentile concessione

Dettagli

La distribuzione Normale. La distribuzione Normale

La distribuzione Normale. La distribuzione Normale La Distribuzione Normale o Gaussiana è la distribuzione più importante ed utilizzata in tutta la statistica La curva delle frequenze della distribuzione Normale ha una forma caratteristica, simile ad una

Dettagli

Consumo di Potenza nell inverter CMOS. Courtesy of Massimo Barbaro

Consumo di Potenza nell inverter CMOS. Courtesy of Massimo Barbaro Consumo di Potenza nell inverter CMOS Potenza dissipata Le componenti del consumo di potenza sono 3: Potenza statica: è quella dissipata quando l inverter ha ingresso costante, in condizioni di stabilità

Dettagli

Ricerca Operativa e Logistica

Ricerca Operativa e Logistica Ricerca Operativa e Logistica Dott. F.Carrabs e Dott.ssa M.Gentili A.A. 2011/2012 Lezione 10: Variabili e vincoli logici Variabili logiche Spesso nei problemi reali che dobbiamo affrontare ci sono dei

Dettagli

LA LOGISTICA INTEGRATA

LA LOGISTICA INTEGRATA dell Università degli Studi di Parma LA LOGISTICA INTEGRATA Obiettivo: rispondere ad alcuni interrogativi di fondo Come si è sviluppata la logistica in questi ultimi anni? Quali ulteriori sviluppi sono

Dettagli

Analisi di Protocolli

Analisi di Protocolli Analisi di Protocolli Elenco di protocolli d accesso I principali protocolli di accesso si possono dividere in:. protocolli deterministici (accesso ordinato);. protocolli ad accesso casuale (o a contesa).

Dettagli

Calcolatori Elettronici A a.a. 2008/2009

Calcolatori Elettronici A a.a. 2008/2009 Calcolatori Elettronici A a.a. 2008/2009 PRESTAZIONI DEL CALCOLATORE Massimiliano Giacomin Due dimensioni Tempo di risposta (o tempo di esecuzione): il tempo totale impiegato per eseguire un task (include

Dettagli

LE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO

LE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO LE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO Roberto Malatesta. William Marcone Ufficio Tecnico (giugno 2008) LA PROTEZIONE DAL RUMORE DEGLI EDIFICI, LA NORMATIVA NAZIONALE La maggior sensibilità delle persone

Dettagli

ORIZZONTI E PROSPETTIVE DELLE TELECOMUNICAZIONI RADIO

ORIZZONTI E PROSPETTIVE DELLE TELECOMUNICAZIONI RADIO ORIZZONTI E PROSPETTIVE DELLE TELECOMUNICAZIONI RADIO Mario Frullone Bolzano,, 23 Novembre 2006 Evoluzione della copertura cellulare 144 kbit/s 500 kmh Zona 3: Rurale 384 kbit/s 120 kmh Zona 2: Suburbana

Dettagli

Tecnologie Radio Cellulari. Reti Cellulari. Forma e Dimensione delle Celle. Organizzazione di una Rete Cellulare

Tecnologie Radio Cellulari. Reti Cellulari. Forma e Dimensione delle Celle. Organizzazione di una Rete Cellulare I semestre 04/05 Tecnologie Radio Cellulari Reti Cellulari Prof. Vincenzo Auletta auletta@dia.unisa.it http://www.dia.unisa.it/professori/auletta/ Università degli studi di Salerno Laurea in Informatica

Dettagli

Classificazione delle applicazioni multimediali su rete

Classificazione delle applicazioni multimediali su rete Universita' di Verona Dipartimento di Informatica Classificazione delle applicazioni multimediali su rete Davide Quaglia a.a. 2006/2007 1 Sommario Architettura di riferimento Classificazione per funzionalità

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE Dall ottico al radar. Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Direzione Generale per la Difesa del Suolo

CORSO DI FORMAZIONE Dall ottico al radar. Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Direzione Generale per la Difesa del Suolo Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Direzione Generale per la Difesa del Suolo Fornitura di Dati, Sistemi e Servizi per la Realizzazione del Sistema Informativo del Piano Straordinario

Dettagli

01CXGBN Trasmissione numerica. parte 19: modulazioni m-qam

01CXGBN Trasmissione numerica. parte 19: modulazioni m-qam 01CXGBN Trasmissione numerica parte 19: modulazioni m-qam 1 Modulazioni m-qam: caratteristiche 1. Modulazioni in quadratura modulazioni in anda-passante 2. Costellazione i-dimensionale: m segnali disposti

Dettagli

Corso di Laurea a Distanza in Ingegneria Elettrica Corso di Comunicazioni Elettriche Processi casuali A.A. 2007-08. Alberto Perotti, Roberto Garello

Corso di Laurea a Distanza in Ingegneria Elettrica Corso di Comunicazioni Elettriche Processi casuali A.A. 2007-08. Alberto Perotti, Roberto Garello Corso di Laurea a Distanza in Ingegneria Elettrica Corso di Comunicazioni Elettriche Processi casuali A.A. 2007-08 Alberto Perotti, Roberto Garello DELEN-DAUIN Processi casuali Sono modelli probabilistici

Dettagli

Il Campionameto dei segnali e la loro rappresentazione. 1 e prende il nome frequenza di

Il Campionameto dei segnali e la loro rappresentazione. 1 e prende il nome frequenza di Il Campionameto dei segnali e la loro rappresentazione Il campionamento consente, partendo da un segnale a tempo continuo ovvero che fluisce con continuità nel tempo, di ottenere un segnale a tempo discreto,

Dettagli

Calcoli statistici e calcoli reali in un impianto fotovoltaico Ibrido

Calcoli statistici e calcoli reali in un impianto fotovoltaico Ibrido Calcoli statistici e calcoli reali in un impianto fotovoltaico Ibrido Una piccola premessa tecnica solo per capire perché si è introdotto il concetto di NOCT. Al fine di paragonare le prestazioni di tutti

Dettagli

FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO

FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO Fonti interne: autofinanziamento Fonti esterne: capitale proprio e capitale di debito Capitale proprio: deriva dai conferimenti dei soci dell azienda e prende il nome, in contabilità,

Dettagli

ECONOMIA DEL LAVORO. Lezioni di maggio (testo: BORJAS) L offerta di lavoro

ECONOMIA DEL LAVORO. Lezioni di maggio (testo: BORJAS) L offerta di lavoro ECONOMIA DEL LAVORO Lezioni di maggio (testo: BORJAS) L offerta di lavoro Offerta di lavoro - Le preferenze del lavoratore Il luogo delle combinazioni di C e L che generano lo stesso livello di U (e.g.

Dettagli

Metodi di realizzazione di una stazione radio base compatibile con i limiti di esposizione Vallone Laura

Metodi di realizzazione di una stazione radio base compatibile con i limiti di esposizione Vallone Laura Metodi di realizzazione di una stazione radio base compatibile con i limiti di esposizione Vallone Laura 01/06/2007 dei Campi Elettromagnetici 1 Normativa tecnica di riferimento Guida CEI 211-10: Guida

Dettagli

Corso di Informatica Generale (C. L. Economia e Commercio) Ing. Valerio Lacagnina Rappresentazione in virgola mobile

Corso di Informatica Generale (C. L. Economia e Commercio) Ing. Valerio Lacagnina Rappresentazione in virgola mobile Problemi connessi all utilizzo di un numero di bit limitato Abbiamo visto quali sono i vantaggi dell utilizzo della rappresentazione in complemento alla base: corrispondenza biunivoca fra rappresentazione

Dettagli

Elementi di teoria dei segnali /b

Elementi di teoria dei segnali /b Elementi di teoria dei segnali /b VERSIONE 29.4.01 Filtri e larghezza di banda dei canali Digitalizzazione e teorema del campionamento Capacità di canale e larghezza di banda Multiplexing e modulazioni

Dettagli

Appendice III. Criteri per l utilizzo dei metodi di valutazione diversi dalle misurazioni in siti fissi

Appendice III. Criteri per l utilizzo dei metodi di valutazione diversi dalle misurazioni in siti fissi Appendice III (articolo 5, comma 1 e art. 22 commi 5 e 7) Criteri per l utilizzo dei metodi di valutazione diversi dalle misurazioni in siti fissi 1. Tecniche di modellizzazione 1.1 Introduzione. In generale,

Dettagli

WLINK. Ecco le principali ed innovative caratteristiche di un sistema wireless WLINK:

WLINK. Ecco le principali ed innovative caratteristiche di un sistema wireless WLINK: Doc2wlink WLINK WLINK è, fondamentalmente, un protocollo di comunicazione radio. Esso è stato sviluppato nei laboratori CSI per dare una risposta all esigenza di comunicazioni radio sicure, affidabili

Dettagli

MISURE SU CAVI COASSIALI

MISURE SU CAVI COASSIALI MISURE SU CAVI COASSIALI Carlo Vignali I4VIL 05 RIDUZIONE DEL VSWR Il valore del VSWR del carico viene osservato di valore ridotto quando è misurato all'ingresso di una linea con attenuazione Allo stesso

Dettagli

Appendice per dispositivi multifunzione Navico compatibili che supportano le seguenti funzionalità Broadband 4G Radar:

Appendice per dispositivi multifunzione Navico compatibili che supportano le seguenti funzionalità Broadband 4G Radar: Appendice per dispositivi multifunzione Navico compatibili che supportano le seguenti funzionalità Broadband 4G Radar: Doppio radar Doppia scala Controlli Radar 4G -Separazione - obiettivi -- Eliminazione

Dettagli

PORTICI (NA) RELAZIONE TECNICA sulle misure di campo elettromagnetico in BANDA LARGA effettuate IN QUOTA nella città di

PORTICI (NA) RELAZIONE TECNICA sulle misure di campo elettromagnetico in BANDA LARGA effettuate IN QUOTA nella città di RELAZIONE TECNICA sulle misure di campo elettromagnetico in BANDA LARGA effettuate IN QUOTA nella città di PORTICI (NA) 1 SOMMARIO INTRODUZIONE 3 NORMATIVA VIGENTE 4 MISURE IN BANDA LARGA 5 COPIA DEI CERTIFICATI

Dettagli

Ai fini economici i costi di un impresa sono distinti principalmente in due gruppi: costi fissi e costi variabili. Vale ovviamente la relazione:

Ai fini economici i costi di un impresa sono distinti principalmente in due gruppi: costi fissi e costi variabili. Vale ovviamente la relazione: 1 Lastoriadiun impresa Il Signor Isacco, che ormai conosciamo per il suo consumo di caviale, decide di intraprendere l attività di produttore di caviale! (Vuole essere sicuro della qualità del caviale

Dettagli

Parte II: Reti di calcolatori Lezione 23

Parte II: Reti di calcolatori Lezione 23 Università di Roma Tor Vergata Corso di Laurea triennale in Informatica Sistemi operativi e reti A.A. 2014-15 Pietro Frasca Parte II: Reti di calcolatori Lezione 23 Martedì 26-05-2015 1 Confronto tra switch

Dettagli

Trasmissione Dati. Trasmissione Dati. Sistema di Trasmissione Dati. Prestazioni del Sistema

Trasmissione Dati. Trasmissione Dati. Sistema di Trasmissione Dati. Prestazioni del Sistema I semestre 03/04 Trasmissione Dati Trasmissione Dati Prof. Vincenzo Auletta auletta@dia.unisa.it http://www.dia.unisa.it/professori/auletta/ Ogni tipo di informazione può essere rappresentata come insieme

Dettagli

RICERCA OPERATIVA GRUPPO B prova scritta del 22 marzo 2007

RICERCA OPERATIVA GRUPPO B prova scritta del 22 marzo 2007 RICERCA OPERATIVA GRUPPO B prova scritta del 22 marzo 2007 Rispondere alle seguenti domande marcando a penna la lettera corrispondente alla risposta ritenuta corretta (una sola tra quelle riportate). Se

Dettagli