Ascoli Piceno, addì 07/04/2017 Comunicato di Cuorepiceno Onlus
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- Lorenzo Franchi
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1 Ascoli Piceno, addì 07/04/2017 Comunicato di Cuorepiceno Onlus L associazione Cuorepiceno Onlus tutela (per STATUTO, rinvenibile sul sito i diritti dei cittadini cardiopatici residenti nel territorio dell area vasta 5 a ricevere le giuste cure, secondo le direttive del Ministero della Salute e le linee-guida delle principali società scientifiche che si occupano di Cardiologia. La nostra associazione riceve numerose segnalazioni di cittadini che, ammessi al triage del Pronto Soccorso di San Benedetto del Tronto per una urgenza cardiologica (dolore toracico, affanno improvviso, palpitazione, perdita di coscienza), anche dopo una diagnosi che richiede un ricovero in UTIC (esempio infarto cardiaco, edema polmonare, embolia polmonare, grave aritmia etc..), aspettano molte ore prima che venga trovato un posto in una terapia intensiva cardiologica. Sappiamo che l esito delle cure nelle emergenze cardiologiche dipende dal tempo in cui esse vengono iniziate, maggiore è il ritardo minore è l effetto delle cure. Si fa presente che in UTIC vengono trattate molteplici patologie cardiache ACUTE e non solo l infarto. Si fa presente, inoltre, che come da lineeguida cardiologiche - solo una piccola quota di infarti (chiamati STEMI) hanno necessità immediata di essere trasportati alla Emodinamica di Ascoli Piceno direttamente dal territorio per eseguire l angioplastica. Essi costituiscono il 25% degli infarti totali. Come succede nel resto del mondo, il restante 75% degli infarti ha bisogno immediato di un posto letto in una UTIC per la terapia medica d urgenza. Il problema per San Benedetto e area limitrofa è dove collocare i tanti cittadini che arrivano al Pronto Soccorso con questa tipologia di infarto.
2 Il problema nasce dalla determina ASUR 481 del 2016, che riorganizza l azienda sanitaria regionale, che non riporta nell allegato relativo all Area Vasta 5 una UTIC sotto forma di Unità Operativa Semplice (UOS) afferente alla Unità Operativa Complessa (UOC) Cardiologia a Indirizzo Riabilitativo di San Benedetto del Tronto. L allegato in questione - che cancella la Unità di Terapia Intensiva Cardiologica dall Ospedale di San Benedetto del Tronto attiva dal è firmato dal direttore dell area vasta 5. Tale decisione della ASUR è - a nostro avviso pericolosa per i cittadini cardiopatici, i cui diritti sono tutelati dalla nostra associazione. Nella stessa determina 481/2016 della ASUR viene tuttavia riportata una Unità Operativa Semplice (UOS) UTIC per TUTTE le Cardiologie di TUTTE le altre aree vaste della Regione Marche, anche quelle senza Emodinamica (Jesi, Urbino, Camerino, Fabriano, Civitanova etc..). In sostanza, delle 10 Cardiologie della ASUR, SOLO quella di San Benedetto NON HA PIU l UTIC!!! L UTIC di San Benedetto del Tronto, nel modello HUB and SPOKE raccomandato dal Ministero della SALUTE, ha da sempre svolto il ruolo di SPOKE nella rete clinica cardiologica dell area vasta 5. L UTIC spoke non ha Emodinamica, ma fa capo alla UTIC HUB, provvista di Emodinamica solo per le patologie acute che riguardano le coronarie. La decisione del direttore dell area vasta 5 di eliminare l UTIC spoke di San Benedetto del Tronto sconvolge profondamente l organizzazione della rete clinica cardiologica del Sud delle Marche, creando dei rischi per la pubblica salute. La rete clinica cardiologica dell Area Vasta 5 attiva dal ha da sempre previsto una UTIC spoke a San Benedetto del Tronto e una UTIC hub ad Ascoli Piceno. Lo stesso accade nelle altre Aree Vaste della ASUR. L Area Vasta 2, ad esempio, ha ben 5 UTIC (Jesi, Senigallia, Fabriano, Torrette, INRCA). Di queste, 4 sono spoke e una (Torrette) è hub con Emodinamica. Per l Area Vasta 3 la determina 481 prevede una UTIC hub con Emodinamica (Macerata) e ben 2 UTIC spoke (Civitanova e Camerino). Paradossalmente l Area Vasta 5 perde l unica UTIC spoke (San Benedetto), rimanendo attiva SOLO l UTIC hub di
3 Ascoli Piceno. Questo stravolge pesantemente l organizzazione della rete clinica cardiologica locale che funziona dal La direzione dell area vasta 5 probabilmente non è consapevole del fatto che la popolazione di San Benedetto e limitrofe ( durante tutto l anno, considerato tutto il comprensorio della ex-zt12 e almeno durante l estate) richiede secondo le linee guida del Ministero della Salute obbligatoriamente una UTIC per il trattamento delle cardiopatie acute, che non possono essere trattate dovunque ma secondo il Ministero della Salute SOLO IN UN POSTO LETTO UTIC, che deve avere specifiche caratteristiche e deve essere in carico a operatori specializzati così come riportato nei documenti ministeriali. Inoltre, si rileva come parallelamente alla cancellazione della UTIC di San Benedetto del Tronto la direzione dell Area Vasta 5 non abbia colpevolmente incrementato i posti letto della UTIC di Ascoli Piceno. Peraltro l indirizzo RIABILITATIVO assegnato alla Cardiologia di San Benedetto non può impedire che essa abbia una UTIC, stante che le Cardiologie di Senigallia e Camerino anch esse a indirizzo riabilitativo hanno invece conservato la loro UTIC. Peraltro è comprensibile che NON si PUO parlare di Riabilitazione se prima non si provvede a salvare la vita ai cittadini nella fase acuta della loro cardiopatia. L associazione Cuorepiceno ha rappresentato alle istituzioni regionali la situazione testè descritta con una lettera inviata via PEC nello scorso gennaio e recapitata per conoscenza anche al Sindaco e alla Commissione Sanità del Comune di San Benedetto del Tronto. Nella lettera si chiedeva peraltro un incontro con la Direzione Generale ASUR. La nostra associazione ha ottenuto un appuntamento dopo due mesi e dopo 17 telefonate alla segreteria del direttore generale Marini. Nell incontro con la Direzione Generale ASUR del 20 marzo 2017 ad Ancona (presenti i direttori Marini, Storti e Gigliucci), questa associazione ha chiesto se vi fosse disponibilità da parte della direzione dell azienda a modificare l allegato
4 relativo all Area Vasta 5 della determina 481/2016, integrandolo con il reinserimento della UTIC sotto forma di Unità Operativa Semplice (UOS) della Unità Operativa Complessa (UOC) Cardiologia di San Benedetto del Tronto e ripristinando come UTIC i 6 box monitorizzati al piano -1 del presidio ospedaliero, ristrutturati nel 2011 dalla Regione Marche per essere una UTIC con i soldi dei contribuenti marchigiani. La ristrutturazione aveva previsto la realizzazione di 6 box di terapia intensiva con annessa sala impianti di pacemakers, così come raccomandato dal Ministero della Salute. A oggi quell area di degenza al piano -1, ristrutturata per essere la NUOVA UTIC dell Ospedale di San Benedetto, è stata assegnata alla Medicina d Urgenza e sottratta alla Cardiologia. La direzione generale ASUR nelle persone di Marini, Storti e Gigliucci, si è riservata di fornire una risposta in tempi brevi, ma ha lasciato intendere che indietro non si torna. Il direttore dell Area Vasta 5 ha dichiarato alla stampa in data 31 marzo 2017 che l UTIC di San Benedetto del Tronto è stata cancellata e che la cardiologia di San Benedetto del Tronto può contare su una incomprensibile terapia intensiva integrata di 3 posti e su altri 3 posti intercambiabili della Medicina d Urgenza. Non si capisce esattamente di cosa si tratti. L impressione è che si tratti di soluzioni basate sull approssimazione, che in situazioni di emergenza cardiologica può costare molto cara ai cittadini del sud delle Marche. E fatto grave che tale situazione incomprensibile venga dichiarata conforme al protocollo nazionale, quando tutti i documenti ministeriali dichiarano che le cardiopatie acute possono essere trattate solo in una UTIC, che è una struttura con requisiti specifici, in cui operano cardiologi e infermieri specializzati nell acuzie cardio-vascolare. Infatti, avere una UTIC significa per i pazienti cardiologici, diritti a determinati servizi, che non si hanno con una terapia intensiva proposta dalla dirigente. L Area Vasta 5 dichiara oggi - solo oggi - che tutti i casi acuti che arrivano all ospedale di San Benedetto del Tronto vengono trattati! Si fa presente che ciò accade solo per senso di responsabilità dei
5 cardiologi in servizio che agiscono in tal modo contro le indicazioni aziendali, cancellando l UTIC dalla carta organizzativa - di fatto non consentirebbe a San Benedetto del Tronto il trattamento delle cuzie cardiologiche! I cardiologi agiscono in modo eroico, senza disporre di una UTIC, prendendo in prestito posti letti dalla Medicina d Urgenza! E la Medicina d Urgenza, dovendo dare in prestito i suoi posti, perde la possibilità di accettare malati dal pronto soccorso in cui si formano perciò code di molte ore. Tutto ciò è inaccettabile! L UTIC va ripristinata con atto aziendale prima possibile e deve esser separata dalla medicina d urgenza. Chiediamo che le istituzioni pubbliche si facciano portavoce di questa richiesta, e cioè che venga ripristinata con urgenza la Unità Operativa Semplice (UOS) UTIC all ospedale rivierasco e che essa venga affidata alla responsabilità di un cardiologo interno che ne definisca organizzazione e protocolli di intervento nelle singole cardiopatie acute, quelle che possono mietere vittime tra la popolazione residente o ospite, in quest area costiera delle Marche che, non dimentichiamolo, serve anche il vicino Abruzzo, nonché i cittadini provenienti dalle aree terremotate dell entroterra. Cuorepiceno fa presente che il servizio denominato UTIC, sospeso dalla ASUR a San Benedetto del Tronto, è inquadrato nell ambito dell Emergenza e per tali motivi la sua sospensione crea un pericolo per la vita dei cittadini. I rappresentanti di Cuorepiceno Onlus
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