Si può fare di più Dott. Roberto Stura ASL AL
|
|
- Adelaide Napoli
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 La balena bianca? Si può fare di più Progetti di educazione alla salute Troppo sperimentali e poco riproducibili
2 Pochi ma buoni? Si può fare di più Apparentemente c è sempre più bisogno di educazione alla salute, ma in realtà continua a rimanere un settore di nicchia
3 Si può fare di più Diffondere il contagio? Come far diventare l educazione alla salute una pratica comune a tutti gli operatori sanitari
4 Si può fare di più Per superare la fase volontaristica dell educazione alla salute occorre agire sui meccanismi operativi che regolano l organizzazione delle aziende sanitarie
5 Chi trova un amico trova un tesoro? Si può fare di più Le categorie dei MMG e PLS possiedono enormi potenzialità per realizzare interventi sugli stili di vita
6 La potenza dei numeri Si può fare di più Ogni medico contatta dieci pazienti, 100 medici si relazionano con 1000 utenti.
7 Si può fare di più Come proporsi? Cosa proporre? Agire sulle leve contrattuali e sulla formazione; Ridefinire un ruolo più attivo del medico nei confronti dei propri assistiti (se la montagna non va a Maometto )
8 L occasione fa l uomo ladro. Si può fare di più Il contratto regionale piemontese della Medicina Generale e dei Pediatri di libera scelta ha introdotto la possibilità di pagare una parte dello stipendio a seguito della proposta e realizzazione di progetti
9 Si può fare di più E stato scelto di spendere questa quota nell attuazione di Progetti di educazione alla salute
10 Si può fare di più PERCORSO DI DISASSUEFAZIONE DA FUMO DI TABACCO NELLA ASL AL A partire dalla riconosciuta centralità del ruolo del mmg per la promozione di corretti stili di vita il progetto si prefigge di: promuovere la disassuefazione da fumo di tabacco in una quota di assistiti fumatori dei MMG della ASL AL ( con o senza patologie fumo- correlate) favorire l integrazione e la sinergia tra MMG e la rete dei Centri di Trattamento Tabagismo (CTT) della ASL Al ( intra ed extra ospedaliera)
11 AZIONI Si può fare di più PERCORSO DI DISASSUEFAZIONE DA FUMO DI TABACCO NELLA ASL AL Formazione specifica sia attraverso corso FAD, sia attraverso corso residenziale Intervento clinico educazionale del MMG nei confronti di un numero prestabilito di pazienti fumatori, di età compresa tra 25 e 69 anni, con o senza patologie fumo correlate. Si tratta di un intervento di counseling breve della durata di 3-5 minuti. Ai mmg verrà data una scheda report strutturata per guidarlo e semplificare l azione centrale del suo operato, in particolare il medico accerterà il grado di dipendenza nicotinica e il livello di motivazione e disponibilità del paziente a smettere di fumare, inoltre formulerà una eventuale proposta di trattamento o direttamente da parte del mmg ( soprattutto nei pazienti a bassa dipendenza) o attraverso l invio ai centri antitabacco ( soprattutto nei pazienti complessi).
12 ATTESI Si può fare di più PERCORSO DI DISASSUEFAZIONE DA FUMO DI TABACCO NELLA ASL AL Se ognuno dei 340 medici dell ASLAL attuasse il progetto rivolgendosi a 20 pazienti fumatori semplicemente chiedendo loro se stanno pensando di smettere di fumare si otterrebbe un azione educativa su 6800 assistiti. I dati di letteratura dicono che almeno il 15% di questi pazienti ( 1000 individui) sarebbero motivati a smettere di fumare e che il trattamento combinato counseling + vareniclina potenzialmente comporterebbe un 20% di successo a 12 mesi ovvero 200 fumatori in meno
13 Si può fare di più CONCLUSIONI L educazione alla salute in Italia potrà avere un significativo salto di qualità solamente se saprà mettere in campo le competenze organizzative necessarie a controllare e indirizzare i meccanismi operativi delle ASL. I MMG e i PLS sono strumenti fondamentali nella promozione di stili di vita salutari. La conoscenza dei loro contratti può permettere di inserire negli accordi aziendali progetti che prevedano interventi di educazione alla salute. In tal modo sarà possibile raggiungere ampie porzioni della popolazione
14
15
Efficacia degli interventi sanitari contro il fumo di tabacco 3) Politiche di cessazione
Efficacia degli interventi sanitari contro il fumo di tabacco 3) Politiche di cessazione Fabrizio Faggiano OED Piemonte e Università del Piemonte Orientale Obiettivi generali 1. Il tabagismo effetti sulla
DettagliIL COLLOQUIO MOTIVAZIONALE CON IL PAZIENTE FUMATORE: IL COUNSELING BREVE
IL COLLOQUIO MOTIVAZIONALE CON IL PAZIENTE FUMATORE: IL COUNSELING BREVE TABAGISMO Malattia da dipendenza di sostanze da abuso (DSM IV- 1994) Il fumo di tabacco è il principale fattore di rischio evitabile
DettagliTavola Rotonda Interventi sul fumo come parte integrante delle politiche regionali di tutela della salute: da progetto a processo DARIO GRISILLO
Tavola Rotonda Interventi sul fumo come parte integrante delle politiche regionali di tutela della salute: da progetto a processo DARIO GRISILLO Integrare gli interventi sul tabagismo nelle politiche regionali
DettagliPREVENZIONE DEL TABAGISMO NELLE SCUOLE PREVENZIONE DEL TABAGISMO
ASL della Provincia di Mantova Servizio Medicina Preventiva delle Comunità Servizio Educazione Sanitaria PREVENZIONE DEL TABAGISMO NELLE SCUOLE PREVENZIONE DEL TABAGISMO Riferimenti normativi Linee guida
DettagliStili di vita. Conferenza dei Servizi di Prevenzione della Regione Piemonte
Conferenza dei Servizi di Prevenzione della Regione Piemonte Villa Gualino, Torino, 9 dicembre 2009 Modo di vivere fondato su modelli comportamentali riconoscibili, determinati a loro volta dall interazione
DettagliOspedale Senza Fumo. Riferimento: Centro per lo Studio ed il Trattamento dell Abitudine al Fumo di Tabacco (CeSTAFT) UO di Pneumologia I, UO POCAS.
Ospedale Senza Fumo Riferimento: Centro per lo Studio ed il Trattamento dell Abitudine al Fumo di Tabacco (CeSTAFT) UO di Pneumologia I, UO POCAS. Collaborazioni in ambito aziendale: UO Formazione Permanente
DettagliMAMME LIBERE DAL FUMO: un esperienza che continua
FEDERAZIONE NAZIONALE COLLEGI OSTETRICHE MAMME LIBERE DAL FUMO: un esperienza che continua Rovigo, 29 gennaio e 5 febbraio 2007 Adria, 31 gennaio e 7 febbraio 2007 Rovigo, 30 marzo e 3 aprile 2007 Dr.ssa
DettagliMinistero della Salute. GUADAGNARE SALUTE rendere facili le scelte salutari
Ministero della Salute GUADAGNARE SALUTE rendere facili le scelte salutari GUADAGNARE SALUTE L inattività fisica, la scorretta alimentazione, il soprappeso e/o l obesità, il consumo di alcol ed il tabagismo
DettagliDr Roberto Moretti Servizio Promozione della Salute ASL Bergamo
Dr Roberto Moretti Servizio Promozione della Salute ASL Bergamo I nostri obiettivi 1. Evitare che i giovani inizino a fumare 2. Aiutare i nostri 230.000 stimati fumatori a smettere 3. Proteggere la popolazione
DettagliProgetto CCM tabagismo dalla pianificazione regionale alla pianificazione aziendale. dott. Eugenio Sabato
Progetto CCM tabagismo dalla pianificazione regionale alla pianificazione aziendale dott. Eugenio Sabato Programma 2007 Consolidare il supporto alle Regioni per l implementazione dei progetti locali e
DettagliLA LOTTA AL FUMO da soli il tasso di successo è molto basso (4-7%) ASK ADVISE ASSESS
LA LOTTA AL FUMO Il fumo attivo rimane la principale causa di morbilità e mortalità prevenibile nel nostro Paese. Sono attribuibili al fumo di tabacco in Italia circa 80.000 morti l anno, dovute a conseguenze
DettagliTrattamento del tabagismo, punti di forza e criticità
Roma, 24 gennaio 2008 Trattamento del tabagismo, punti di forza e criticità Biagio Tinghino Centro per il Trattamento del Tabagismo, Monza. ASL provincia di MI3 SITAB, Società Italiana di Tabaccologia
DettagliPrevenzione e assistenza tumori al polmone. Responsabile di progetto Dott. Enrico Bellotti Dott. M. Caterina Sateriale
Prevenzione e assistenza tumori al polmone di progetto Dott. Enrico Bellotti Dott. M. Caterina Sateriale QUADRO DI SINTESI 1 SOTTOPROGETTO Ridurre il numero di persone con abitudine al fumo attraverso
DettagliXV CONFERENZA NAZIONALE RETE HPH & HS Investire in salute: sistemi e reti per ottimizzare i risultati
XV CONFERENZA NAZIONALE RETE Investire in salute: sistemi e reti per ottimizzare i risultati F.R.E.S.C.O. Fumo nella Regione Emilia-Romagna dopo Sindromi Coronariche Dr.ssa Anna Maria Ferrari Regione Emilia
DettagliU.C.C.P. San Giorgio del Sannio: presentazione primi dati di attività
Emergenza cronicità in Campania: nuovi modelli organizzativi AFT e UCCP U.C.C.P. San Giorgio del Sannio: presentazione primi dati di attività Dott. Alessandro Cataffo Resp.le UOC Assistenza Sanitaria Distretto
DettagliLINEE D INDIRIZZO DELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA SUL TABAGISMO ( )
ALLEGATO ALLA DELIBERA N. 2920 DEL 30 DICEMBRE 2008 LINEE D INDIRIZZO DELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA SUL TABAGISMO (2009 2011) PREMESSA Il fumo di tabacco rappresenta un problema prioritario, in quanto:
DettagliL ABITUDINE AL FUMO. Reggio Emilia 19 maggio 2007
L ABITUDINE AL FUMO Reggio Emilia 19 maggio 27 Dr.ssa Anna Maria Ferrari Dirigente Medico del Dipartimento di Sanità Pubblica Referente per l Educazione alla Salute dell AUSL di R.E. Il fumo di tabacco
DettagliPiani per la salute e tabagismo Ferrara provincia senza fumo
Piani per la Promozione della Salute Piani per la salute e tabagismo Ferrara provincia senza fumo Tabagismo in Emilia Romagna Nuove prospettive 4 giugno 2009 Maria Caterina Sateriale Piani di contrasto
Dettagli1) Dati generali. Se sì, da che anno è attivo (formalmente o informalmente)? 1997 Come è strutturato?
Servizi per il tabagismo in FVG. ASS n 1 Triestina 1) Dati generali Il DDD ha un servizio dedicato alla, prevenzione e cura, solo prevenzione prevenzione e cura del tabagismo (barrare)? NO Se sì, da che
DettagliRoma, 18 novembre 2015
RISULTATI GLOBALI DELL INDAGINE CONOSCITIVA SULL ATTEGGIAMENTO DEI LAVORATORI DI ROMA CAPITALE VERSO IL FUMO DI TABACCO Roma, 18 novembre 2015 Dott.ssa Tiziana Paola Baccolo Dott.ssa Maria Rosaria Marchetti
DettagliIL FUMO DI SIGARETTA
IL FUMO DI SIGARETTA Quanto è diffuso nella popolazione? Non fumatori 48,0 45,2-50,9 53,1 52,2-54,0 Ex-fumatori 20,1 18,0-22,5 19,4 18,7-20,1 Fumatori 31,8 29,2-34,5 27,5 26,7-28,3 Tra i 18 e i 69 anni
DettagliAmbienti di lavoro liberi dal fumo.di tabacco
Ambienti di lavoro liberi dal fumo.di tabacco D. Franchin, R. Paganoni, B. Pesenti, G.Luzzana Dipartimento di Prevenzione, ASL della Provincia di Bergamo; La IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca
DettagliGESTIRE PER OBIETTIVI DALLA TEORIA ALLA PRATICA. Dott.ssa Rita Moro
GESTIRE PER OBIETTIVI DALLA TEORIA ALLA PRATICA Dott.ssa Rita Moro GESTIRE PER OBIETTIVI PERMETTE DI AGIRE AVENDO BEN CHIARI I RISULTATI DA OTTENERE RESPONSABILE UFFICIO/SERVIZIO/STRUTTURA CHI MI PONE
DettagliLa Promozione della salute nei luoghi di lavoro
La Promozione della salute nei luoghi di lavoro Modena 6 marzo 2014 Adriana Giannini I determinanti della salute Dahlgren G and Whitehead M (1991) La Promozione della salute Processo che mette in grado
DettagliRelazione Finale Progetto Maggiori Obiettivi 2013 Progetto Antifumo Aziendale: prosecuzione attività anno 2012
AZIENDA U.L.S.S. N. 2 - Via C. Gianella, - 37045 Legnago (VR) C.F. 02574230237 - www.aulsslegnago.it - tel. 0442 622 PEC: protocollo.aulss2.legnago.vr@pecveneto.it DIPARTIMENTO PER LE DIPENDENZE U.O.C.
DettagliFumo di sigaretta: dati PASSI utili al programma regionale di prevenzione. Elizabeth Tamang Venezia, 22 ottobre 2008
Fumo di sigaretta: dati PASSI utili al programma regionale di prevenzione Elizabeth Tamang Venezia, 22 ottobre 2008 Fumatori tra la popolazione di 14 anni e più Anno 2007 Italia 22,1 % Veneto 18,9% Fonte:
DettagliAl Pintor, apre il Centro antifumo
Conferenza Stampa Al Pintor, apre il Centro antifumo attivo dal 3 giugno, tutti i giovedì 27/05/2010 ore 11.00 sala riunioni Direzione Generale AUSL Intervengono: Ettore Brianti, Direttore Sanitario, AUSL
DettagliStudi di efficacia di interventi psicosociali
Studi di efficacia di interventi psicosociali Pierluigi Morosini, Angelo Picardi Istituto Superiore di Sanità, Laboratorio di Epidemiologia e Biostatistica, Reparto Valutazione dei Servizi Introduzione
DettagliL abitudine al fumo nella popolazione adulta ed aspetti di prevenzione
L abitudine al fumo nella popolazione adulta ed aspetti di prevenzione Anna Maria Ferrari Servizio Salute Mentale Dipendenze Patologiche Regione emilia romagna 18 dicembre 28 L abitudine al fumo Il fumo
DettagliIstituto Superiore di Sanità Osservatorio Fumo, Alcol e Droga
CARATTERISTICHE DELL ATTIVITÀ SVOLTA DAL SERVIZIO DI TELEFONO VERDE CONTRO IL FUMO 800 554088 DELL ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ: I DATI DELLE TELEFONATE DAL 2000 AL 2004 Alessandra Di Pucchio, Enrica Pizzi,
DettagliDECRETO n. 756 del 29/12/2015
ASL di Brescia Sede Legale: viale Duca degli Abruzzi, 15 25124 Brescia Tel. 030.38381 Fax 030.3838233 - www.aslbrescia.it - informa@aslbrescia.it Posta certificata: servizioprotocollo@pec.aslbrescia.it
DettagliTABAGISMO NELLE DONNE. Carla Dazzani Bologna 4 novembre 2014 Regione Emilia Romagna
TABAGISMO NELLE DONNE Carla Dazzani Bologna 4 novembre 2014 Regione Emilia Romagna I Consultori Familiari Popolazione target 2.818.892 al 31 dicembre 2013 N. Sedi 233 Professionisti: medici, ostetriche,
DettagliQuale EBP nei Dipartimenti di Sanità Pubblica. Analizzare, condividere, sperimentare attività efficaci
6 GIUGNO 2008 Lavoro di gruppo in area vasta Valutazione efficacia e coerenza con gli obiettivi di salute delle attività dei DSP utilizzando una griglia, contenente criteri sia legati all EBP sia a nuovi
DettagliPALMA SENZA FUMO. Progetto che si articola nel corso del 2009 e primi mesi del 2010
PALMA SENZA FUMO Progetto che si articola nel corso del 2009 e primi mesi del 2010 Il fumo di tabacco è la prima causa di morte evitabile e rappresenta uno dei maggiori fattori di rischio nello sviluppo
DettagliLE ATTIVITÀ DI CONTRASTO AL FUMO DI TABACCO IN PIEMONTE: situazione attuale e prospettive
TORINO, 23 febbraio 2005 LE ATTIVITÀ DI CONTRASTO AL FUMO DI TABACCO IN PIEMONTE: situazione attuale e prospettive WORKSHOP INTERVENTI PER LA DISASSUEFAZIONE DAL FUMO DI TABACCO L esperienza della Rete
DettagliIl fumo di tabacco: dalle norme alla prevenzione attiva
Il fumo di tabacco: dalle norme alla prevenzione attiva Daniela Galeone Ministero della Salute Direzione Generale Prevenzione Sanitaria BACKGROUND Il fumo è la seconda causa di morte nel mondo I fumatori
DettagliPrevenzione del fumo di sigaretta fra gli adolescenti del Veneto. Elizabeth Tamang Torino, 23 febbraio 2005
Il Programma di prevenzione delle patologie fumo-correlate della Regione del Veneto Prevenzione del fumo di sigaretta fra gli adolescenti del Veneto Elizabeth Tamang Torino, 23 febbraio 2005 Cosa funziona
DettagliGabriella Viberti L evoluzione del ruolo della medicina di famiglia nella sanità nazionale e regionale
Gabriella Viberti L evoluzione del ruolo della medicina di famiglia nella sanità nazionale e regionale Evoluzione della medicina di famiglia: fino al 2000 Prima metà degli anni 2000: le forme di integrazione
DettagliL abitudine al fumo. Come è distribuita l abitudine al fumo di sigaretta?
L abitudine al fumo Il fumo di tabacco è tra i principali fattori di rischio nell insorgenza di numerose patologie cronicodegenerative (in particolare a carico dell apparato respiratorio e cardiovascolare)
DettagliIl metodo delle 5A: un intervento breve per la cessazione dell abitudine al fumo di tabacco nei soggetti con infezione da HIV.
Il metodo delle 5A: un intervento breve per la cessazione dell abitudine al fumo di tabacco nei soggetti con infezione da HIV Marco dell Omo Università degli Studi di Perugia Dip. Di Medicina Medicina
DettagliL abitudine al fumo. Come è distribuita l abitudine al fumo di sigaretta?
L abitudine al fumo Il fumo di tabacco è tra i principali fattori di rischio nell insorgenza di numerose patologie cronicodegenerative (in particolare a carico dell apparato respiratorio e cardiovascolare)
DettagliIl medico di medicina generale e i DCA Dott. Graziella Raiteri, FIMMG, Torino
Il medico di medicina generale e i DCA Dott. Graziella Raiteri, FIMMG, Torino PRESA IN CARICO COMPLESSIVA DELL'ADOLESCENTE Compiti pratici PLS e MMG (M.Vine,2013 Expanding the Role of Prymary Care in the
DettagliGuadagnare Salute Piemonte Comunità e ambienti di lavoro
Programma 3 Guadagnare Salute Piemonte Situazione. Azioni previste nel periodo Sintesi complessiva Nel luglio 2016 è stato costituito il gruppo di lavoro regionale tematico, previsto per il 2015, denominato
DettagliCONFERENZA STAMPA Venerdì 5 Ottobre ore 11
CONFERENZA STAMPA Venerdì 5 Ottobre ore 11 Conferenza stampa per la presentazione del programma di interventi della ASL di Brescia per la promozione di stili di vita salutari Conferenza stampa per la presentazione
DettagliPresentazione del Protocollo di intesa per la valorizzazione dei farmacisti e delle farmacie territoriali nell educazione terapeutica
DIREZIONE GENERALE SERVIZIO ATTIVITA SPERIMENTALI E MALATTIE RARE U.O. Comunicazione viale Duca degli Abruzzi, 15 25124 Brescia Tel. 030/3838315 Fax 030/3838280 E-mail: comunicazione@aslbrescia.it CONFERENZA
DettagliComunicazione di avvio del programma di Promozione della salute nell azienda promosso dalla AUSL di Piacenza
Comunicazione di avvio del programma di Promozione della salute nell azienda promosso dalla AUSL di Piacenza Ragione sociale...... Partita IVA / CF.. Unità produttiva... (compilare una scheda per ogni
DettagliI fattori di rischio e la prevenzione della BPCO
A.O.R.N. G. Rummo - Benevento Dipartimento di Scienze Mediche U.O.C. di Pneumologia Direttore: Prof. Mario Del Donno Docente alle Scuole di Specializzazione in Malattie dell Apparato Respiratorio Università
DettagliProgetto Ministeriale CCM: obiettivi di salute Servizio di supporto integrato al paziente oncologico e alla sua famiglia
Progetto Ministeriale CCM: obiettivi di salute Servizio di supporto integrato al paziente oncologico e alla sua famiglia Reggio Emilia, Luoghi di Prevenzione, 13 14 Giugno 2013 Enti coinvolti: Regione
DettagliPROMOZIONE DI STILI DI VITA SALUTARI. Perché l approccio motivazionale deve essere patrimonio di tutti?
PROMOZIONE DI STILI DI VITA SALUTARI Perché l approccio motivazionale deve essere patrimonio di tutti? 1 IL CONTESTO NORMATIVO 2 3 4 SOLO POLITICA? Promuovere la salute ci riguarda, i MMG lo hanno sempre
DettagliF O R M A T O E U R O P E O P E R
F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo Telefono Fax E-mail Nazionalità PIANCASTELLI GERMANA g.piancastelli @ausl.ra.it italiana Data di
DettagliProposte di programmi di prevenzione ambito scolastico
SETTORE DIPENDENZE PATOLOGICHE Proposte di programmi di prevenzione ambito scolastico D.ssa MARIA CORVESE : psicologa psicoterapeuta, Servizio di Psicologia referente prevenzione del Settore Dipendenze
DettagliGOVERNO CLINICO DEI MMG: RITORNI INFORMATIVI A cura dell U.O. Osservatorio Epidemiologico
GOVERNO CLINICO DEI MMG: RITORNI INFORMATIVI 2013 1 2 GRADO DI PARTECIPAZIONE Nell ultima tornata di monitoraggio per il Governo Clinico (GC) sono pervenuti i dati inviati da 563 MMG, pari al 78,2% della
DettagliI NUOVI LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA. Giulia Cairella Area della Nutrizione SIAN ASL RMB
I NUOVI LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA Giulia Cairella Area della Nutrizione SIAN ASL RMB La revisione attuale prende le mosse dalla riflessione sull applicazione dei LEA dell Assistenza sanitaria collettiva
DettagliPROMUOVERE LA SALUTE NEI PRIMI ANNI DI VITA
PROMUOVERE LA SALUTE NEI PRIMI ANNI DI VITA La promozione dell astensione dal fumo di sigaretta Dott.. Luca Sbrogiò Formatori Azienda Ospedaliera: Ostetrica E.Righetti - Ostetrica R. Cracco I danni alla
DettagliDELIBERAZIONE N. 376/2013 ADOTTATA IN DATA 28/03/2013. Adesione alla Rete provinciale per la cessazione del fumo di tabacco. IL DIRETTORE GENERALE
DELIBERAZIONE N. 376/2013 ADOTTATA IN DATA 28/03/2013 OGGETTO: Adesione alla Rete provinciale per la cessazione del fumo di tabacco. IL DIRETTORE GENERALE Assistito dal Direttore Sanitario e dal Direttore
DettagliQuali impegni per Guadagnare Salute? Aggiornamento dei Programmi Tabagismo e Alcol
Quali impegni per Guadagnare Salute? Aggiornamento dei Programmi Tabagismo e Alcol DR.SSA ANNA MARIA FERRARI Coordinatore Piano Regionale Tabagismo DR.SSA MARILENA DURANTE Coordinatore Piano Regionale
DettagliCENTRI PER IL TRATTAMENTO DEL TABAGISMO CTT
ASL Brescia CENTRI PER IL TRATTAMENTO DEL TABAGISMO CTT Sei stanco di dipendere dal fumo? È giunta l ora di smettere! puoi riuscirci più facilmente con il nostro aiuto. Consulta il sito www.aslbrescia.it
DettagliLibertà di fumo. Libertà dal fumo. Sede: Dipartimento di Prevenzione dell ASL RM B Viale B. Bardanzellu, 8
Libertà dal fumo Penso che la sigaretta abbia un gusto più intenso quand è l ultima. Anche le altre hanno un gusto speciale, ma meno intenso. L ultima acquista il suo sapore dal sentimento della vittoria
DettagliProgetto: PREVENZIONE DELLA PATOLOGIA CARDIOVASCOLARE: PROGETTO PER LA
PROGETTO ESECUTIVO Progetto: PREVENZIONE DELLA PATOLOGIA CARDIOVASCOLARE: PROGETTO PER LA RIDUZIONE DELLA PREVALENZA DEI FUMATORI IN PIEMONTE Razionale Le dimensione del problema fumo in Piemonte Nel 2002
DettagliAdolescenza e Medicina. Antonio Zampogna mmg Chiara Gatto mmg in Formazione
Adolescenza e Medicina Generale Antonio Zampogna mmg Chiara Gatto mmg in Formazione Rischi potenziali per gli adolescenti. 1. Alcool 2. Fumo di sigaretta 3. Droga 4. Malattie trasmesse per via sessuale
Dettaglipromuovere e rendere facili le scelte di salute per il personale
La salute è di casa: promuovere e rendere facili le scelte di salute per il personale della ASL Città di Milano Alberto Donzelli, Alessandra Pepe, Graziella Diana, Luisa Ronchi,, Luca Austa, Dominique
DettagliELABORAZIONE DATI SONDAGGIO DIPENDENTI ASL
ELABORAZIONE DATI SONDAGGIO DIPENDENTI ASL Premessa La sedentarietà è una delle prime dieci cause di mortalità e di morbilità. La quota di popolazione stimata di adulti sedentari a Lecco è intorno al 60-85%.
DettagliEQUIPE TERRITORIALE. DIPARTIMENTO CURE PRIMARIE U.O. ASSISTENZA SANITARIA Via Montescaglioso Matera Tel. 0835/ Fax 0835/253538
SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE - REGIONE BASILICATA DIPARTIMENTO CURE PRIMARIE U.O. ASSISTENZA SANITARIA Via Montescaglioso - 75100 Matera Tel. 0835/253630 - Fax 0835/253538 EQUIPE TERRITORIALE L ACN che
DettagliLa salute in tutte le politiche
La salute in tutte le politiche Raccordo tra sistema sanitario e territorio: ruolo dei MMG Gorizia 4 Dicembre 2009 dr Pierluigi Struzzo Centro Regionale di Formazione per l Area delle Cure Primarie Educazione
DettagliLE ATTIVITA DEI CENTRI ANTIFUMO. Dr.ssa Roberta Sivieri Psicologa-Psicoterapeuta Centri Antifumo-Ser.T Distretto Sud Est
LE ATTIVITA DEI CENTRI ANTIFUMO Dr.ssa Roberta Sivieri Psicologa-Psicoterapeuta Centri Antifumo-Ser.T Distretto Sud Est 4 Dicembre 2008 Organizzazione Mondiale TABAGISMO: PRIMA CAUSA EVITABILE DI MALATTIE
DettagliProgetto AZIENDA LIBERA DAL FUMO. La politica aziendale
Progetto AZIENDA LIBERA DAL FUMO La politica aziendale PERCHE UN AZIENDA SANITARIA LIBERA DAL FUMO Gli effetti dannosi del fumo sulla salute sono ormai ampiamente dimostrati scientificamente. L impatto
DettagliL Abitudine al fumo: mutamenti, mode e tendenze
L Abitudine al fumo: mutamenti, mode e tendenze Dati HBSC, anno 2010 Dati PASSI, triennio 2007-09 Dati PASSI d Argento, indagine 2009 Imola, 26 gennaio 2011 ANNA MARIA FERRARI REGIONE EMILIA ROMAGNA Coordinatrice
DettagliPiemonte libero dal fumo
Piemonte libero dal fumo Piano Regionale Antitabacco 2008-2012 1 INDICE PARTE PRIMA pag. 3 pag. 4 A - PREMESSA B - DIMENSIONI DEL FENOMENO D - MODALITA' d'intervento pag. 6 pag. 7 pag. 8 C- PERCORSI IN
DettagliAbitudine al fumo. Come è distribuita l abitudine al fumo di sigaretta?
Abitudine al fumo Il fumo di tabacco è il principale fattore di rischio per numerose patologie croniche, in particolare malattie cardiovascolari, respiratorie e neoplasie. Rappresenta inoltre il maggiore
DettagliArt. 1 Compiti del medico
Art. 1 Compiti del medico 1. Garantire la tutela della salute agli assistiti nel rispetto di quanto previsto dai livelli essenziali e uniformi di assistenza e con modalità obbedienti al livello più avanzato
DettagliLa sperimentazione CReG in Regione Lombardia
La sperimentazione CReG in Regione Lombardia Mauro Agnello Roma, 27 novembre 2013 0 4 8 12 16 20 24 28 32 36 40 44 48 52 56 60 64 68 72 76 80 84 88 92 96 100 Direzione Generale Salute 100 90 Percentuale
DettagliIl Piano regionale per la promozione di ambienti e persone liberi dal fumo PRP
Il Piano regionale per la promozione di ambienti e persone liberi dal fumo PRP 2014-2018 FEDERICA MICHIELETTO 27 settembre 2016 COLONNE PORTANTI DEL PRP 2014-2018 Da Progetto a Programma Comunicazione
DettagliModelli e risultati nello sviluppo dei servizi territoriali
Convegno Regionale Modelli e risultati nello sviluppo dei servizi territoriali L esperienza delle Case della Salute di Arezzo Branka Vujovic Direttore Sanitario ASL 8 Arezzo dalla sperimentazione.a modello
DettagliL ACCESSO AI SERVIZI SANITARI: SCENARI DI EVOLUZIONE. Lorenzo Sornaga Responsabile Sanità LAZIOcrea S.p.a.
L ACCESSO AI SERVIZI SANITARI: SCENARI DI EVOLUZIONE Lorenzo Sornaga Responsabile Sanità LAZIOcrea S.p.a. Un CUP regionale, il ReCUP 18 aziende 760 sportelli 250.000 h di back office oltre 12.000.000 prenotazioni
DettagliGruppo di progetto ALCOL
Gruppo di progetto ALCOL 9 giugno 2010 Dr. Claudio Annovi - Servizio Dipendenze Patologiche-Az. USL Modena Dr.ssa Manuela Carobbi - Educazione alla Salute-Az. USL Modena Gruppo di progetto Alcol DGR n.
DettagliX CONGRESSO REGIONALE CARD PUGLIA IL PATTO PER LA SALUTE TRA COSTI STANDARD, LEA E QUALITA PERCEPITA, VIAGGIO TRA PROPOSTE ED ESPERIENZE INNOVATIVE
X CONGRESSO REGIONALE CARD PUGLIA IL PATTO PER LA SALUTE TRA COSTI STANDARD, LEA E QUALITA PERCEPITA, VIAGGIO TRA PROPOSTE ED ESPERIENZE INNOVATIVE 16/17 aprile 2015 -Polignano a Mare LA RIABILITAZIONE
DettagliCome indurre nel paziente il magico click per la disassuefazione dal fumo
Come indurre nel paziente il magico click per la disassuefazione dal fumo Dr. med. Mauro Capoferri Caposervizio di cardiologia CCT 23 novembre 2013 Magico? Scopi didattici Comprendere la disassuefazione
DettagliINTEGRAZIONE TRA ORGANIZZAZIONE DELLE RETI ONCOLOGICHE E SISTEMA INFORMATIVO
Torino, 24 maggio 2007 Workshop interregionale sui SISTEMI INFORMATIVI PER LA GESTIONE E LA VALUTAZIONE DELLE RETI ONCOLOGICHE I SISTEMI INFORMATIVI GESTIONALI (PER LA CONTINUITA ASSISTENZIALE) E VALUTAZIONE
DettagliPLP ASL AL incontra PRP Guadagnare Salute Piemonte Comunità e ambienti di lavoro nella ASL AL
PLP ASL AL incontra PRP Guadagnare Salute Piemonte Comunità e ambienti di lavoro nella ASL AL Mauro Brusa Coordinamento Promozione della Salute ASL AL Cosa c è dietro Piano Nazionale della Prevenzione
DettagliSTILI DI VITA E PREVENZIONE DELLE MALATTIE. La Medicina Generale.. e non solo
STILI DI VITA E PREVENZIONE DELLE MALATTIE La Medicina Generale.. e non solo PROFILO DI SALUTE IN EMILIA- ROMAGNA PROFILO DI SALUTE IN EMILIA- ROMAGNA PROFILO DI SALUTE IN EMILIA- ROMAGNA PROFILO DI SALUTE
DettagliPIANO NAZIONALE DI FORMAZIONE
PIANO NAZIONALE DI FORMAZIONE Uso e applicazione della carta del rischio cardiovascolare e del punteggio individuale 5 dicembre 2005 Istituto Superiore di Sanità - Roma Perché la formazione? Attraverso
DettagliConvegno Regionale Firenze
Convegno Regionale Firenze 3-2-15 Integrare gli interventi di controllo e trattamento del tabagismo nelle politiche regionali di tutela della salute Interventi evidence-based di secondo livello nei Centri
DettagliL abitudine al fumo. Come è distribuita l abitudine al fumo di sigaretta?
L abitudine al fumo Il fumo di tabacco è tra i principali fattori di rischio nell insorgenza di numerose patologie cronicodegenerative (in particolare a carico dell apparato respiratorio e cardiovascolare)
DettagliIl Progetto CCM SOCIAL NET SKILLS Il contributo della Regione Lazio
Il Progetto CCM SOCIAL NET SKILLS Il contributo della Regione Lazio Dott.ssa Amalia Vitagliano Dirigente Area SanitàPubblica, Promozione della Salute, Sicurezza Alimentare e Screening Regione Lazio, 23
DettagliMEDINCO s.c.a r.l. Medici in cooperativa con altri operatori socio-sanitari, «un nuovo modello organizzativo»
MEDINCO s.c.a r.l. Medici in cooperativa con altri operatori socio-sanitari, «un nuovo modello organizzativo» Perché cooperativa? Le forme associative che si sviluppano tra Medici (Art. 54 ACN: Medicine
DettagliI Centri Antifumo in Italia Aggiornamento 2010 e confronto negli anni.
I Centri Antifumo in Italia Aggiornamento 2010 e confronto negli anni. Nell ambito degli interventi a supporto della lotta al fumo di tabacco, particolare importanza assume l aiuto ai fumatori per smettere
DettagliRAZIONALIZZAZIONE DEL SISTEMA INFORMATIVO OSPEDALIERO
RAZIONALIZZAZIONE DEL SISTEMA INFORMATIVO OSPEDALIERO Premessa Nei moderni sistemi informativi sanitari il sempre maggior bisogno di informazioni è dovuto a nuovi cambiamenti l ingresso di nuovi attori
DettagliPiano Attuativo Aziendale
Piano Attuativo Aziendale ASL RM2 (ex RMB) 1) TITOLO DEL PROGRAMMA: 1.Promozione di stili di vita salutari nella popolazione generale per Guadagnare salute nel Lazio 2) NUMERO E TITOLO DEL PROGETTO: 1.2
DettagliInterventi di cessazione del tabagismo: efficacia e linee guida. Marina Davoli Dipartimento di Epidemiologia ASL RM E
Interventi di cessazione del tabagismo: efficacia e linee guida Marina Davoli Dipartimento di Epidemiologia Linee guida cliniche per promuovere la cessazione dell abitudine al fumo. OssFAD 2002 Prove di
DettagliLa Casa della Salute in Emilia Romagna
Gestire la salute al di fuori degli ospedali: reti, spazi e pratiche di cura Trento, 20 marzo 2015 La Casa della Salute in Emilia Romagna Pierpaola Pierucci Laboratorio Paracelso Dipartimento di Studi
DettagliX LEGISLATURA PROPOSTA DI LEGGE. Interventi di lotta al tabagismo per la tutela della salute AD IN IZIATIVA DEL CONSIGLIERE STEFANO MUGNAI
Firenze, 10/01/2018 X LEGISLATURA PROPOSTA DI LEGGE Interventi di lotta al tabagismo per la tutela della salute AD IN IZIATIVA DEL CONSIGLIERE STEFANO MUGNAI Pagina - 1 - di 6 Relazione illustrativa La
DettagliDott.ssa Cristina Patrizi Medico di Medicina Generale ASL RMC Roma U.O.CAD ASL RMB Roma U.O. Medicina Legale ASL RMB Roma Segretario Generale Siameg
Dott.ssa Cristina Patrizi Medico di Medicina Generale ASL RMC Roma U.O.CAD ASL RMB Roma U.O. Medicina Legale ASL RMB Roma Segretario Generale Siameg S.I.A.ME.G. Società Italiana per l'aggiornamento del
DettagliPROGRAMMA DELL ATTIVITA' FORMATIVA EVENTO FAD "LE NUOVE FRONTIERE DELLA DIPENDENZA TABAGICA E SUO TRATTAMENTO "
PROGRAMMA DELL ATTIVITA' FORMATIVA EVENTO FAD "LE NUOVE FRONTIERE DELLA DIPENDENZA TABAGICA E SUO TRATTAMENTO " RESPONSABILE SCIENTIFICO PROF. RICCARDO POLOSA 1. Data inizio: 22/04/2016 Data fine: 31/12/2016
DettagliCasa della Salute di San Secondo
Casa della Salute di San Secondo PROGETTO: GESTIONE INTEGRATA DEL PAZIENTE CON BPCO NELLA CASA DELLA SALUTE DI SAN SECONDO Obiettivo generale è la presa in carico delle persone assistite affette da BPCO
DettagliCONOSCENZA DELLE ABITUDINI E DEI PROBLEMI DELLA POPOLAZIONE TARGET PROGRAMMAZIONE/EFFETTUAZIONE INTERVENTI MONITORAGGIO /VALUTAZIONE
SORVEGLIANZE SANITARIE Corso di Formazione Reggio Emilia 12 febbraio 2014 Esempi di utilizzo delle sorveglianze per la salute Ferrari Anna Maria Coordinatore Progetto PASSI AUSL R.E. CONOSCENZA DELLE ABITUDINI
DettagliSCREENING DI POPOLAZIONE
SCREENING DI POPOLAZIONE SCREENING CARDIOVASCOLARE Federica Michieletto Direzione Prevenzione, Sicurezza Alimentare, Veterinaria Area Sanità e Sociale Regione del Veneto Padova, 18 maggio 2017 COME FUNZIONA
DettagliTavola rotonda L educazione terapeutica per le persone con malattie croniche Angela Giusti Istituto Superiore di Sanità, Roma febbraio 2010
IV Convegno PREVENIRE LE COMPLICANZE DEL DIABETE: DALLA RICERCA DI BASE ALL ASSISTENZA Tavola rotonda L educazione terapeutica per le persone con malattie croniche Angela Giusti Istituto Superiore di Sanità,
Dettagliobiettivi di miglioramento: AREA PREVENZIONE
DPCS 2012 Il documento di programmazione sottolinea in particolare le aree e gli obiettivi di miglioramento. Gli obiettivi di miglioramento riferiti al Cittadino, sono stati costruiti con riferimento alla
DettagliCONVEGNO CARD TRIVENETO 2017
CONVEGNO CARD TRIVENETO 2017 Il management di iniziativa di fronte alla sfida dell integrazione istituzionale, organizzativa e assistenziale Udine,13 ottobre 2017 Relazione: La sinergia tra Distretto e
Dettagli