COMUNICAZIONE 1 ANNO Prof. Stefano Rizza
|
|
- Severino Marchi
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 COMUNICAZIONE 1 ANNO Prof. Stefano Rizza
2 Dice un proverbio arabo che ogni parola, prima di essere pronunciata, dovrebbe passare da tre porte. Sull'arco della prima porta dovrebbe esserci scritto: «È vera?» Sulla seconda campeggiare la domanda: «È necessaria?» Sulla terza essere scolpita l'ultima richiesta: «È gentile?» Una parola giusta può superare le tre barriere e raggiungere il destinatario con il suo significato piccolo o grande. Nel mondo di oggi, dove le parole inutili si sprecano, occorrerebbero cento porte, molte delle quali rimarrebbero sicuramente chiuse. (Romano Battaglia)
3 UNA METAFORA COMUNICARE È UNA DELLE COSE PIÙ NATURALI E SPONTANEE. SIAMO TUTTI COMUNICATORI! MA STUDIARE COMUNCAZIONE SOMIGLIA A FARSI STRADA ALL INTERNO DELLA FORESTA AMAZZONICA: Troppi alberi, bisogna scegliere con cura il percorso. Mille insidie nascoste, bisogna stare molto attenti. È complicato! Ma se la conosci e ti appassiona, saprai evitare i pericoli e trarne vantaggio.
4 UTILITÀ MA è UTILE PER ALMENO DUE MOTIVI 1. COMUNICAZ. PASSIVA Tutti siamo costantemente bersagliati da messaggi di ogni genere. Oggi più che mai. È bene capirli e selezionarli. 2. COMUNICAZ. ATTIVA Tutti la usiamo come protagonisti attivi (e magari per qualcuno potrebbe diventare un mestiere ): impariamo a usarla bene!
5 UNA PREMESSA È possibile comunicare? È impossibile non comunicare?
6 EX. COMUNICAZIONE SI SE STESSI PRESENTATI IN UN SOLO MINUTO, DICENDO - COME TI CHIAMI (HAI UN SOPRANNOME?) - DOVE VIVI (COME DEFINIRESTI LA TUA ZONA?) - COME MAI HAI SCELTO QUESTA SCUOLA/SEZIONE
7 GOOGOLIAMO
8 PROGRAMMA 1 Modulo Conosce ed applica le tecniche relative alla gestione dei flussi informativi e comunicativi 1. Unità Formativa La comunicazione: concetti fondamentali 1.1. Che cosa è la comunicazione: definizione e significato del termine 1.2. Gli elementi fondamentali della comunicazione loro funzione 1.3.L interazione degli elementi della comunicazione; 1.4. L importanza del contesto nella comunicazione e i tipi di contesto; 1.5. Codifica Decodifica - Feedback 1.6. Rumore e ridondanza 1.7. Approfondimenti su Destinatario - Canale - Codice 1.8. Gli scopi della comunicazione 1.9. Gli assiomi della comunicazione 2. Unità Formativa 2.1. La comunicazione verbale e non verbale; Tecniche per la costruzione di una comunicazione efficace 2.2. Importanza delle espressioni del volto, della postura, del tono della voce sul proprio posto di lavoro. 2.3.Approfondimento della distanza come strumento per comprendere le relazioni tra persone Tecniche per individuare il messaggio fondamentale di una comunicazione; 2.5. Tecniche per la trasmissione in maniera efficace del messaggio scelto. 3. Unità formativa I mezzi di comunicazione di massa: dai Giornali ai Social network (passando per la TV) 3.1. Che cosa sono e quali sono i principali mezzi di comunicazione di massa Quali sono gli elementi fondamentali della comunicazione giornalistica. 3.3 I differenti generi di comunicazione giornalistica 3.4. Che cosa sono i Social Network 3.5. Qual è stato l influsso dei Social Network sui mezzi di comunicazione di massa.
9 PROGRAMMA 2 Modulo 2 1. Unità Formativa 1.1. La comunicazione in azienda: tipologie e tecniche; 2.2 Conosce ed applica le tecniche relative alla produzione di documenti professionali La comunicazione in azienda 1.2. La comunicazione scritta in azienda: analisi di alcune tipologie; 1.3. Analisi delle comunicazione scritte proposte al fine di individuarne gli elementi fondamentali. 2. Unità Formativa 2.1. Lo strumento del protocollo: funzioni e struttura; Il protocollo 2.2. Protocollo in entrata e protocollo in uscita; 2.3. Assegnazione di un ordine cronologico e di un numero di protocollo; 3. Unità Formativa 3.1. La pubblicità come comunicazione aziendale La pubblicità: mass media, nuovi media, nessun media 3.2. Il percorso del messaggio pubblicitario 3.3. Storia del messaggio pubblicitario 3.4. La pubblicità strumento di marketing 3.5. Le ricerche di mercato 3.6. Gli elementi psicologici attivati dalle campagne pubblicitarie 3.7. I creatori delle pubblicità 3.8. Gli obiettivi delle campagne pubblicitarie 3.9. La struttura di una pubblicità statica
10 PROGRAMMA 3 Modulo 3 1. Unità Formativa 1.1. Atteggiamenti specifici che determinano la relazione 2.3 Conosce ed applica le tecniche relative alla gestione del front-office Le relazioni interpersonali nella comunicazione 2. Unità Formativa Il front office: accoglienza del cliente e gestione delle telefonate 1.2. La relazione con l'interlocutore 1.3. le relazioni interpersonali 2.1. Il front office come elemento fondamentale per la determinazione dell immagine aziendale; 2.2. Tecniche per la gestione efficace del front office; 2.3. Tecniche per la gestione delle telefonate. Domande? Manca qualcosa? Desideri?
11 EX. ESEMPI DI COMUNICAZIONE VIDEO SUGGERIMENTI - SCRIVI TUTTE I MEZZI E LE OPPORTUNITÀ DI COMUNICAZIONE CHE TI VENGONO IN MENTE. POI SUDDIVIDILE: - COMUNICAZIONE DALL ANTICHITÀ AL COMUNICAZIONE DAL 1500 FINO AL COMUNICAZIONE DAL 1800 FINO AL COMUNICAZIONE DAL 1990 AD OGGI 10 MINUTI
12 DALL ANTICHITÀ AL 1500 DAL 1500 FINO AL 1800 GESTI, ESPRESSIONI, MIMICA, SEGNALI DI FUMO, RUMORE, PAROLA, PITTURA, INCISIONI E GRAFFITI, SCRITTURA, RITMO, MUSICA, DANZA, TEATRO, CUCINA, ABBIGLIAMENTO E MODA, GIOCO E SPORT, DESIGN LIBRI, MANIFESTI, VOLANTINI, PAMPHLET, GIORNALI DAL 1800 FINO AL 1990 DAL 1990 AD OGGI TELEGRAFO, TELEFONO, RADIO, GRAMMOFONO, GIRADISCHI, NASTRI MAGNETICI, FOTOGRAFIA, CINEMA, RADAR, TELEVISIONE, FAX, VIDEO SCRITTURA A COMPUTER, VIDEO GAME CD, DVD, PERSONAL COMPUTER, TELEFONIA MOBILE, MESSAGGI, APPLICAZIONI CHAT, SITI INTERNET, FORUM, BLOG, CHAT, SOCIAL NETWORK Fenomeni paralleli che incidono, evolvendosi: progresso tecnico scientifico / supporti e materiali / mezzi di locomozione / codici linguistici
13 1. STANDARD FORMATIVO (MODULO) CONOSCE ED APPLICA LE TECNICHE RELATIVE ALLA GESTIONE DEI FLUSSI INFORMATIVI E COMUNICATIVI
14 1. UNITÀ FORMATIVA La comunicazione: concetti fondamentali Obiettivi Conosce il modello della comunicazione studiato ed è in grado di individuare il ruolo, le interconnessioni e l importanza dei diversi elementi di cui è costituito. Applica il modello comunicativo proposto a vari esempi in diversi contesti in modo da ritrovare sempre gli elementi fondamentali della comunicazione.
15 1. LA COMUNICAZIONE: CONCETTI BASE Il termine comunicazione deriva dal termine latino communicatio che è a sua volta formato da tre parti: cum + munus + actio. (PARTECIPAZIONE) Cum = con, assieme Munus = dono, bene Actio = azione «far partecipe un altro del bene che ho» È un atto connaturato all uomo. Egli non decide di essere comunicante, ma lo è fin dall inizio della sua esistenza. Così come è pensante e sociale. La comunicazione, non è solamente linguaggio verbale ma l unico strumento in nostro possesso per interagire con la realtà che ci circonda. (E NATURALE) La comunicazione non è un processo statico, ma è in costante evoluzione, sia perché i mezzi progrediscono (nuove tecnologie), che perché i cambiano i contenuti (cambia la società). (COSTANTE EVOLUZIONE)
16 1.2. ELEMENTI FONDAMENTALI Gli elementi fondamentali della comunicazione sono 6: Chi comunica.... (EMITTENTE) Quali canali usare... (CANALE) Cosa dire. (MESSAGGIO/CODICE/REFERENTE) A chi.. (RICEVENTE) POI si aggiungono altri 6 elementi di sfondo: Trasformazione.. (CODIFICA/DECODIFICA) Rafforzamento... (RIDONDANZA) Dove e quando. (CONTESTO) Disturbo nella comunicazione.. (RUMORE) Conferma della comunicaz.. (FEEDBACK)
17 1.2. ELEMENTI FONDAMENTALI l emittente, la persona che avvia la comunicazione attraverso la produzione di un messaggio. il ricevente, che a sua volta accoglie il messaggio, lo decodifica, lo interpreta e lo comprende. Canale. Mezzo di propagazione fisica del codice (onde sonore, scrittura, ecc). I cinque sensi, soprattutto vista e udito rappresentano i cinque canali fondamentali di comunicazione.
18 1.2. ELEMENTI FONDAMENTALI Messaggio. Contenuto della comunicazione (es.: la frase sto mangiando, oppure il cartello «M», o un gesto). Referente. E il significato della comunicazione a cui il messaggio si riferisce e che in qualche modo dà sostanza al contenuto del messaggio stesso (ad esempio sto mangiando! può significare gioia per il fatto di poter mangiare o rabbia per l essere stati disturbati durante il pasto; «M» = metropolitana oppure MacDonalds ; gesto «che cosa vuoi?». Codice. Utilizzato ugualmente da emittente e ricevente, non è altro che la lingua impiegata per formare il messaggio. Può essere analogico, se per comunicare si utilizzano dei messaggi in analogia, o numerico, se invece la comunicazione avviene attraverso un linguaggio codificato (verbale, numerico, linguistico, gestuale).
19 1.2. ALTRI ELEMENTI Codifica e decodifica. Contesto. L «ambiente» significativo all interno del quale si situa l atto comunicativo quali, ad esempio, l ambiente lavorativo piuttosto che quello familiare o una situazione formale rispetto a una informale. Allo stesso modo nel contesto rientrano anche situazioni emotive. Ridondanza. Un qualsiasi elemento volto a rafforzare il contenuto e il senso del messaggio. (Es. un gesto che si aggiunge a una frase, un espressione, un tono di voce.) Rumore. Indica la presenza di un qualsiasi elemento di disturbo della comunicazione. In caso di comunicazione sonora, può esserci letteralmente del rumore: in caso di comunicazione visiva un rumore può essere un impedimento alla vista, persone, oggetti, foschia. Feedback. La risposta, volontaria o involontaria, o l effetto, che l emittente riceve dal ricevente, riguardante la qualità della comunicazione.
20 1.3. ELEMENTI DELLA COMUNICAZIONE 1.3.L interazione degli elementi della comunicazione;
21 L APPROCCIO SISTEMICO-RELAZIONALE La scuola di Palo Alto (esempi sul libro, pag.7/15) La Scuola di Palo Alto, nelle persone di Gregory Bateson, Paul Watzlawick, Janet Helmick Beavin, Don D. Jackson ed altri, negli anni 60 definì la funzione pragmatica della comunicazione, vale a dire la capacità di provocare degli eventi nei contesti di vita attraverso l esperienza comunicativa, intesa sia nella sua forma verbale che in quella non-verbale. La scuola di Palo Alto fissò tutta una serie di nozioni teoriche elaborate a partire dalla sperimentazione sul campo.
22 L APPROCCIO SISTEMICO-RELAZIONALE La scuola di Palo Alto (esempi sul libro, pag.7/15). Facendo riferimento al concetto di retroazione sviluppato dalla teoria della cibernetica, si può affermare che, all interno di un qualsiasi sistema interpersonale (come una coppia, una famiglia, un gruppo di lavoro, una diade terapeuta-paziente), ogni persona influenza le altre con il proprio comportamento ed è parimenti influenzata dal comportamento altrui. La stabilità e il cambiamento inerenti al sistema sono determinati da tali circuiti di retroazione: l informazione in ingresso può venire così amplificata (è il caso della retroazione positiva) e provocare un cambiamento nel sistema, oppure può venire neutralizzata (e allora si parla di retroazione negativa) e mantenere la stabilità dello stesso.
23 5 ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE 1.L impossibilità di non comunicare Qualsiasi comportamento, in situazione di interazione tra persone, è ipso facto una forma di comunicazione. Di conseguenza, quale che sia l'atteggiamento assunto da un qualsivoglia individuo (poiché non esiste un non-comportamento), questo diventa immediatamente portatore di significato per gli altri: ha dunque valore di messaggio. Anche i silenzi, l indifferenza, la passività e l inattività sono forme di comunicazione al pari delle altre, poiché portano con sé un significato e soprattutto un messaggio al quale gli altri partecipanti all interazione non possono non rispondere.
24 5 ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE 2.I livelli comunicativi di contenuto e relazione Il secondo assioma chiarisce che all interno di ogni comunicazione vanno distinti due livelli. Il primo è il livello del contenuto, che dice che cosa stai comunicando. Il secondo è il livello della relazione, che dice che tipo di relazione vuoi instaurare con quella comunicazione. Per fare un esempio molto semplicistico ma pratico, la frase Chiudi la porta esprime un contenuto (la richiesta di chiudere la porta) e può essere detta con tono pacato o aggressivo, stabilendo due tipi di relazioni diverse con l interlocutore.
25 5 ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE 3.La punteggiatura della sequenza di eventi Il terzo assioma spiega che il modo di interpretare una comunicazione dipende da come viene punteggiata la sequenza delle comunicazioni fatte. Per esempio, di fronte a un uomo che si chiude in se stesso e alla moglie che lo brontola, il primo potrebbe dire che si chiude perché la moglie lo brontola, e la seconda potrebbe ribattere che lei brontola perché lui si chiude. A seconda della punteggiatura usata cambia il significato dato alla comunicazione e alla relazione. Watzlawick fa l esempio della cavia da laboratorio che dice: Ho addestrato bene il mio sperimentatore. Ogni volta che io premo la leva lui mi dà da mangiare ; quest ultimo non accetta la punteggiatura che lo sperimentatore cerca di imporgli, secondo la quale è lo sperimentatore stesso che ha addestrato la cavia e non il contrario.
26 5 ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE 4.Comunicazione numerica e analogica Il quarto assioma differenzia due tipi di comunicazione: quella analogica e quella numerica (o digitale). La comunicazione analogica si basa sulla somiglianza (analogia) tra la comunicazione e l oggetto della comunicazione: rientra in essa tutta la comunicazione non verbale e l uso di immagini. La comunicazione numerica riguarda invece l uso delle parole, e in generale di segni arbitrari organizzati da una sintassi logica, cioè di segni usati convenzionalmente per designare qualcosa. La comunicazione numerica possiede un grado di astrazione, di versatilità, nonché di complessità e sintassi logica enormemente superiore rispetto alla comunicazione analogica, ma anche dei grossi limiti per quanto riguarda la trasmissione dei messaggi sulla relazione tra i comunicanti; al contrario, mentre la comunicazione analogica risulta molto più ricca e significativa quando la relazione è il problema centrale della comunicazione in corso, al tempo stesso può risultare ambigua a causa della mancanza di sintassi, di indicatori logici e spazio-temporali.
27 5 ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE 5.L interazione complementare e simmetrica Il quinto e ultimo assioma della comunicazione umana spiega che tutte le interazioni tra comunicanti possono essere di due tipi: simmetriche o complementari. Si ha un interazione simmetrica quando gli interlocutori, rispetto a quella comunicazione, si considerano di pari livello, sullo stesso piano. L interazione complementare si ha invece quando gli interlocutori non si considerano sullo stesso piano, bensì risulta evidente da quella comunicazione che uno dei due ha una posizione superiore (one-up) e l altro subordinata (one-down). In ogni caso in cui uno dei due interlocutori non accetta il livello proprio o altrui, si parla di DISFUNZIONE simmetrica o complementare È fondamentale, per andare avanti, avere chiaro il concetto che le relazioni simmetriche e quelle complementari non devono assolutamente essere equiparate a buona e cattiva, né le posizioni one-up e one-down vanno accostate ad epiteti quali forte e debole ; si tratta solo di una suddivisione che ci permette di classificare ogni interazione comunicativa in uno dei due gruppi.
28 LA COMUNICAZIONE ECOLOGICA La relazione introduce il tema della difficoltà nel comunicare. Possono infatti introdursi elementi di incomprensione, punti di vista, disfunzioni, che portano alla incomunicabilità. La scuola di Palo Alto ha dunque prodotto delle semplici regole per definire una comunicazione che sia sempre costruttiva e volta ad appianare le incomprensioni. La comunicazione ecologica è l'applicazione dei principi ecologici alle relazioni umane: coltivare le risorse di ogni persona, rispettare la diversità e nello stesso tempo mantenere una coesione globale in modo che le persone possano agire insieme per un obiettivo comune. Il metodo, ideato da Jerome Liss, tenta di trovare un equilibrio tra bisogni individuali e crescita della totalità. In particolare si affrontano le metodologie fondamentali per la creazione di una comunicazione democratica nel gruppo. Si analizza attraverso l'attivazione pratica e la simulazione di casi concreti: la critica costruttiva, la risoluzione dei conflitti, lo sviluppo dei progetti, la cooperazione, l'empatia corporea, la metacomunicazione, la comunicazione non verbale.
Assiomi di Watzlawick. Prof.ssa Ernestina Giudici 1
Assiomi di Watzlawick 1 Tutto il comportamento, e non soltanto il discorso, è comunicazione, e tutta la comunicazione compresi i segni del contesto interpersonale influenza il comportamento (Watzlawick,
DettagliCOMUNICAZIONE 3 ANNO Prof. Stefano Rizza
http://www.youget.it/comunicare/ COMUNICAZIONE 3 ANNO Prof. Stefano Rizza Dice un proverbio arabo che ogni parola, prima di essere pronunciata, dovrebbe passare da tre porte. Sull'arco della prima porta
DettagliLa comunicazione: approcci teorici. Loredana La Vecchia Lezione 7 aprile 2009 Corso di Laurea Scienze dell educazione
La comunicazione: approcci teorici Loredana La Vecchia Lezione 7 aprile 2009 Corso di Laurea Scienze dell educazione I 5 elementi della comunicazione Emittente Ricevente Codice Canale Messaggio Modello
DettagliGiovanna Colli, Tecniche di comunicazione dei servizi commerciali Clitt
PIANO LAVORO TECNICHE DELLA COMUNICAZIONE 2015/2016 CLASSE TERZA SEZ A Prof.re Sciotto Giuseppe LIBRI DI TESTO Giovanna Colli, Tecniche di comunicazione dei servizi commerciali Clitt MODULO 1 LA DINAMICA
DettagliLa pragmatica della Comunicazione
La pragmatica della Comunicazione Scuola di Palo Alto Watzlawick Ci troviamo in presenza di un processo di Comunicazione tutte le volte che un comportamento di una persona o di un animale si impone all
DettagliProtocollo dei saperi imprescindibili
Protocollo dei saperi imprescindibili Ordine di scuola: professionale grafico DISCIPLINA: TECNICHE DI COMUNICAZIONE (Servizi Commerciali indirizzo grafico) TERZE RESPONSABILE: PARRUCCI ALESSANDRA Competenze:saper
DettagliTECNOLOGIA E INFORMATICA
TECNOLOGIA E INFORMATICA INDICATORE DISCIPLINARE Avviare alla conoscenza e alla comprensione graduale della realtà tecnologica ed informatica e dei suoi linguaggi per acquisire una mentalità operativa
DettagliLA COMUNICAZIONE DI MASSA. D ARIA ANTONIA DISPENSA AD USO DEGLI STUDENTI DEL LICEO SOCIALE BESTA di MILANO 2009/2010
LA COMUNICAZIONE DI MASSA D ARIA ANTONIA DISPENSA AD USO DEGLI STUDENTI DEL LICEO SOCIALE BESTA di MILANO 2009/2010 1 BREVE STORIA DELLA COMUNICAZIONE DI MASSA LA SCRITTURA SISTEMA CODIFICATO DI MARCATORI
DettagliPsicologia della comunicazione Fondamenti. Psicologia della comunicazione I. Riccioni 1
Psicologia della comunicazione Fondamenti Psicologia della comunicazione I. Riccioni 1 Psicologia della comunicazione Settore scientifico-disciplinare: Psicologia generale Campo di ricerca interdisciplinare
DettagliELEMENTI FONDAMENTALI DI UN PROCESSO COMUNICATIVO
ELEMENTI FONDAMENTALI DI UN PROCESSO COMUNICATIVO EMITTENTE l'emittente: è il soggetto (o i soggetti) che comunica il messaggio. RICEVENTE il ricevente: è il soggetto (o i soggetti) che riceve il messaggio.
DettagliCos è la Comunicazione e come comunichiamo. Lezione n Definizioni - I linguaggi della comunicazione - processo comunicativo
Cos è la Comunicazione e come comunichiamo. Lezione n. 3 - Definizioni - I linguaggi della comunicazione - processo comunicativo Cosa è la comunicazione? Definizioni La comunicazione: dal latino communis
DettagliSOCIETA di PSICOLOGIA delle DIPENDENZE
SOCIETA di PSICOLOGIA delle DIPENDENZE AL DI LA DELLA PAROLA Strumenti non verbali e preverbali di diagnosi e cura nel trattamento delle patologie da dipendenza Relatore Marcellino Vetere Dolo, 11 maggio
DettagliLA COMUNICAZIONE NON VERBALE L'ASCOLTO IL SILENZIO
LA COMUNICAZIONE NON VERBALE L'ASCOLTO IL SILENZIO La vera comunicazione nasce proprio dal Non Detto 1 assioma della comunicazione: E' impossibile non comunicare; ogni comportamento è comunicazione! Non
DettagliParlare attraverso la danza quando comunicare diventa un arte!
UNIVERSITA' CATTOLICA DEL SACRO CUORE DI MILANO Facoltà di Lettere e Filosofia Corso di Laurea in Linguaggi dei Media Curriculum Teatro e Eventi culturali Parlare attraverso la danza quando comunicare
DettagliDalla Pragmatica della Comunicazione all Analisi Transazionale a supporto della Scrittura Creativa
Dalla Pragmatica della Comunicazione all Analisi Transazionale a supporto della Scrittura Creativa Dr.ssa Gruppo studio e ricerca 1 La Scuola di Palo Alto (California) ha messo a punto i seguenti Assiomi:
DettagliCorso base per Volontari. Comunicare
Corso base per Volontari Comunicare Comunicazione = mettere in comune ORALITA Compresenza Simultaneità Gerarchia Indissolubilità realtà / mito SCRITTURA Mancata compresenza Dissociazione spazio temporale
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI -SILVI. OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Sezione POF
ISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI -SILVI OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Sezione POF 2014-2015 OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI SCUOLA DELL INFANZIA Accoglienza della diversità, delle persone e delle culture Rafforzamento
DettagliIL MANAGMENT DEL CLIENTE E LA CREAZIONE DEL FOLLOW UP (IV MODULO)
IL MANAGMENT DEL CLIENTE E LA CREAZIONE DEL FOLLOW UP (IV MODULO) ACADEMY DERMOCOSMETICA 11 GIUGNO 2016 IL MANAGMENT DEL CLIENTE GESTIONE DELLE OBIEZIONI CHE COS E UN OBIEZIONE UN DISACCORDO O UN PUNTO
DettagliCORSO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO. LEZIONE 2 Ing. Martina Grasso 1
CORSO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO LEZIONE 2 Ing. Martina Grasso 1 PARLARE: dire qualcosa a voce per mezzo di parole CORSO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO 2 CORSO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO 3 CORSO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
DettagliEDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE
EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE QUANTE EDUCAZIONI NELLA SCUOLA ITALIANA? Alla legalità Alle pari opportunità Alla differenza di genere Alla pace Alla salute (droghe, fumo ) Alla mondialità Alla cooperazione
DettagliNegli anni, le ricerche sull argomento sono state molteplici. In questo contesto vengono riportati alcuni studi che riguardano l utilizzo del modulo
Introduzione Studiare, approfondire, osservare maggiormente il linguaggio non verbale è un'esperienza affascinante che arricchisce la visione e la descrizione del mondo. Tutti riconoscono il valore di
DettagliCosa si intende per Comunicazione e Relazione?
Cosa si intende per Comunicazione e Relazione? Cosa si intende per Comunicazione e Relazione? La relazione è quel segmento che collega due soggetti nel contesto Cosa si intende per Comunicazione e Relazione?
DettagliSociologia della comunicazione e della moda Approfondimenti sulla comunicazione
Sociologia della comunicazione e della moda Approfondimenti sulla comunicazione Prof. Romana Andò marzo 2015 Perchè studiare i media? 05/04/2015 Pagina 1 Morcellini, M., & Fatelli, G. (1994). Le scienze
DettagliModelli comunicativi e micro-macro link
Modelli comunicativi e micro-macro link Le nuove tecnologie modificano i profili attuali della comunicazione e del sociale È necessario integrarle nelle teorie comunicative Nell analisi dei rapporti fra
DettagliIV NOVEMBRE 35, CLES (TRENTO)
PROGRAMMAZIONE COMUNE DEL DIPARTIMENTO: SCIENZE UMANE INDIRIZZO: Scienze umane opzione economica Primo BIENNIO: Classi Prime opzione DISCIPLINA: Scienze umane MODULO 1 DI PSICOLOGIA - LA PSICOLOGIA COME
DettagliCURRICOLO VERTICALE LINGUA INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
CURRICOLO VERTICALE LINGUA INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Il bambino: ascolta e comprende brevi messaggi orali;
DettagliLa comunicazione positiva
A cura di Marco Piazza Mi presento Giornalista-obiettore-professionista della comunicazione. Specializzato in sfortune varie. Marco Piazza 2 Oggi proverò a parlarvi di 1) La comunicazione 2) 3) La vostra
DettagliPROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE PROGETTAZIONE ANNUALE DIDATTICA:
PROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE Docente Plesso Classe Prima Pipolo Giulia Primaria G. Giusti Sezione A Disciplina Scienze Tavola di sintesi delle unità di apprendimento da svolgere nel corrente a. s. 2015-2016
DettagliPresentazione. LOGOS - Comunicazione e Sviluppo P.zza U. Giordano, Foggia tel
Presentazione Il corso di Alta formazione in comunicazione efficace e strategica (PNL- Programmazione Neuro Linguistica) nasce dalla lunga esperienza della LOGOS nel campo della formazione, della motivazione
DettagliCOME COMUNICARE IN MODO EFFICIENTE? Comunicazione e dinamiche relazionali
COME COMUNICARE IN MODO EFFICIENTE? Comunicazione e dinamiche relazionali Cosa significa comunicare? Informazione A -----------> B Mittente Messaggio Destinatario Cosa significa comunicare? Comunicazione
DettagliPrincipi di comunicazione. Paola della Rovere
Principi di comunicazione Paola della Rovere Comunicazione e cambiamento Stesso contenuto espresso in maniera diversa produce risultati diversi La comunicazione guida il cambiamento Perché una comunicazione
DettagliL ITALIANO COME LINGUA SECONDA
L ITALIANO COME LINGUA SECONDA L'apprendimento e lo sviluppo della seconda lingua negli allievi stranieri deve essere al centro dell'azione didattica prevedere modificazioni nelle modalità organizzative
DettagliIntroduzione. L evoluzione delle organizzazioni dall inizio del secolo a oggi 3 Il dirigente nei vari tipi di organizzazione 12
00 Calamandrei romane 16-07-2002 16:26 Pagina V Indice Introduzione XI PARTE PRIMA Il contesto: l ambiente organizzativo, la legislazione, i modelli 1 organizzativi CAPITOLO 1 Generalità sulle organizzazioni,
DettagliUnità A1. Informazioni e dati. Obiettivi. Informazione automatica. Informatica. Informazione e conoscenza. Il concetto di informazione
Obiettivi Unità A1 Informazioni e dati Conoscere i principali concetti legati all informatica Saper distinguere tra informazioni e dati Conoscere il concetto di rappresentazione analogica e digitale Conoscere
DettagliLA COMUNICAZIONE. mettere in comune. La radice etimologica della parola vuol dire. Comunicare è:
LA COMUNICAZIONE La radice etimologica della parola vuol dire mettere in comune Comunicare è: Mobilitare l energia umana verso la realizzazione di obiettivi comuni Hubert Jaoui Il processo comunicazionale
DettagliUNITA DI APPRENDIMENTO
UNITA DI APPRENDIMENTO NOI E LA FESTA DATI IDENTIFICATIVI TITOLO: Noi e la festa ANNO SCOLASTICO:.. DESTINATARI: alunni della classe prima DOCENTI IMPEGNATI NELL UA: ARTICOLAZIONE DELL UNITA DI APPRENDIMENTO
DettagliASSE TECNOLOGICO INFORMATICO 1^ - 2^ - 3^
ASSE TECNOLOGICO INFORMATICO 1^ - 2^ - 3^ PORTANTI NUCLEI FONDANTI COMPETENZE SCELTE TIC Principali componenti delle TIC: Funzionalità Programmabilità (utilizzo e potenzialità) Comunicazione e informazione
DettagliTest di Autovalutazione
Test di Autovalutazione Il test può essere fatto seguendo alcune semplici indicazioni: Nelle aree segnalate (risposta, domanda, spazio con la freccia,) sono collocati già dei comandi Con un click del mouse
DettagliFARE COMUNICAZIONE PUBBLICA
FARE COMUNICAZIONE PUBBLICA 1 ADVERTISING LEZIONE 8 2 IL LINGUAGGIO DELLA CREATIVITA 3 IL LINGUAGGIO PUBBLICITARIO Segue il linguaggio sancito dallo sviluppo dei media, da quelli di settore a quelli di
DettagliI.T.I E. Medi di San Giorgio a Cr. Na.
I.T.I E. Medi di San Giorgio a Cr. Na. Di come uno spot colpisca più di una relazione tecnica Ovvero: Supporto ad una lezione di: Rappresentazione grafica - comunicazione codici visivi e linguistici a
DettagliTRAGUARDI DI COMPETENZE DA SVILUPPARE AL TERMINE DELLA CLASSE
ARTE E IMMAGINE classe PRIMA TRAGUARDI DI COMPETENZE DA SVILUPPARE AL TERMINE DELLA CLASSE Utilizza in modo semplice gli elementi di base del linguaggio visuale (linea-forma-colore) per osservare e descrivere
DettagliCSEN Corso Istruttori I Livello 16 Dicembre 2012. Comunicazione Efficace Gestione di un aula Cueing e Tecniche di Segnalazione
CSEN Corso Istruttori I Livello 16 Dicembre 2012 Psicologa ISBEM Comunicazione Efficace Gestione di un aula Cueing e Tecniche di Segnalazione Cosa si intende per Comunicazione?. Dal latino Communicatio
DettagliGestione della comunicazione emotiva
Gestione della comunicazione emotiva PAROLE CHIAVE INTELLIGENZA EMOTIVA Dal libro Intelligenza emotiva di Daniel Goleman : L empatia si basa sull autoconsapevolezza autoconsapevolezza: : quanto più aperti
Dettagli29/10/2015. A cura del dott. Giuseppe Fattori. Indagine sull indice di gradimento su 32 servizi presi in considerazione ottobre 2008
Indagine Censis Farmacisti e Farmacie Il ruolo del farmacista nella società italiana A cura del dott. Giuseppe Fattori In relazione alle competenze fornite dall Università, solo il 32,3% le considera adeguate
DettagliComunicazione = Comportamento (P. Watzlawick)
Livello pragmatico Secondo la pragmatica in ogni scambio comunicativo si crea una relazione sociale tra i comunicanti che va oltre la semplice trasmissione del messaggio Comunicazione = Comportamento (P.
DettagliGli strumenti per la ricerca del lavoro IL COLLOQUIO DI SELEZIONE
Gli strumenti per la ricerca del lavoro IL COLLOQUIO DI SELEZIONE Se sei arrivato al colloquio significa che il tuo Curriculum Vitae e la tua lettera di presentazione sono stati convincenti, ma c è ancora
DettagliMateriale didattico del corso di Marketing e Comunicazione d Impresa
Il processo di comunicazione Generalmente si ritiene che nel processo di comunicazione avvenga il semplice trasferimento di un messaggio già dotato di determinati significati. Comunicare Informare Il termine
DettagliCLASSE PRIMA LINGUA INGLESE COMPETENZA CHIAVE (Racc. UE 18/12/2006) LA COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE
COMPETENZE SPECIFICHE DELLA CLASSE PRIMA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE * (Indicazioni per il curricolo 2012) OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Comprendere il significato di semplici istruzioni e
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO MEZZOLOMBARDO PIANI DI STUDIO D ISTITUTO SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
Biennio: PRIMO (classe prima e seconda scuola primaria) COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE Traguardi di sviluppo della competenza a fine biennio 1. Conoscere e padroneggiare il proprio corpo (consapevolezza
DettagliChiarezza obiettivo Riflessione Controllo di sé Autovalutazione
Progetto x competenza EMOZIONANDO Competenza imparare ad imparare: è l abilità di perseverare nell apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo
DettagliMetodologie Lezione frontale Lavori a coppie, in gruppo Giochi motori Drammatizzazione. Strumenti Cartelloni Immagini Documentari Oggetti
DISCIPLINA: Storia NUCLEO TEMATICO: Uso delle fonti CLASSE: Prima Obiettivo -Riconoscere e ordinare i fatti in successione Ricostruire una situazione, leggendo tracce / Contenuti Successione temporale
DettagliLa comunicazione visiva
La comunicazione visiva Passaggio riuscito di informazione sorgente elemento significativo interpretante Condizioni -corretta interpretazione da parte di un interpretante Comunicazione riuscita emittente
DettagliDisciplina: SCIENZE MATEMATICHE UNITÀ DI APPRENDIMENTO 1
Disciplina: SCIENZE MATEMATICHE UNITÀ DI APPRENDIMENTO 1 OBIETTIVO FORMATIVO Avviare alla conoscenza di termini e simboli matematici. Utilizza ed interpreta il linguaggio matematico e ne coglie il rapporto
DettagliPRESENTAZIONE UNITÀ DI APPRENDIMENTO
PRESENTAZIONE UNITÀ DI APPRENDIMENTO Struttura di base ordinaria dell azione formativa, ad ampiezza massima (tutti i formatori), media (alcuni) o minima (asse culturale/area formativa), autosufficiente
DettagliComunicare al pubblico. Giancarlo Sturloni, Master in Comunicazione della Scienza, SISSA Trieste, 8 novembre 2010
Comunicare al pubblico Giancarlo Sturloni, Master in Comunicazione della Scienza, SISSA Trieste, 8 novembre 2010 Premessa A cosa serve comunicare al pubblico? Comunicare non è un optional, è una necessità
DettagliSCUOLA PRIMARIA CURRICOLO EDUCAZIONE FISICA DELIBERATO ANNO SCOL. 2015/2016
SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DELIBERATO ANNO SCOL. 2015/2016 SCUOLA PRIMARIA CLASSE PRIMA 1.Sviluppare una buona coordinazione psico-motoria. 2.Utilizzare in modo creativo modalità espressive e corporee.
Dettaglidefinizione Il messaggio: tra linguaggio digitale e linguaggio analogico comunicare definizione
Il messaggio: tra linguaggio digitale e linguaggio analogico definizione Linguaggio = capacità, facoltà mentale di cui è dotata la nostra specie Lingua = è ciò che ci consente di esercitare la facoltà
DettagliTecniche di Vendita 17 Giugno 2013
Tecniche di Vendita 17 Giugno 2013 AGENDA le tecniche di vendita La tua strategia di vendita 2 Le slide di questo corso puoi scaricarle nel sito: www.wearelab.com www.brunobruni.it 3 BREVE RIEPILOGO Cambio
DettagliPNL, un decalogo per la gestione efficace dell aula
SEMINARIO DI SVILUPPO PROFESSIONALE DEI FORMATORI IPAF 2016 PNL, un decalogo per la gestione efficace dell aula Pier Angelo Cantù Bologna, 21 Gennaio 2016 Savoia Regency Hotel La PNL E lo studio della
DettagliTECNOLOGIA ED INFORMATICA
PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA per competenze TECNOLOGIA ED INFORMATICA Disciplina TECNOLOGIA Classe PRIMA TRAGUARDI DI COMPETENZA Sa esplorare e leggere elementi del mondo artificiale individuandone
DettagliL elasticità e le sue applicazioni in economia Introduzione
L elasticità e le sue applicazioni in economia Introduzione Fino ad ora l analisi su domanda, offerta ed equilibrio di mercato è stata di tipo qualitativo. Se vogliamo avere una misura quantitativa degli
DettagliLa comunicazione come processo sociale
~ ISTITUZIONI @ DI PSICOLOGIA La comunicazione come processo sociale di Pio E. Ricci Bitti e Bruna Zani il Mulino Istituto Universitario Architettura Venezia so 594 Servizio Bibliografico Audiovisivo e
DettagliDonne e networking. Il networking è donna
Donne e networking Il networking è donna Il networking cos è? Networking Una rete sociale consiste di un qualsiasi gruppo di individui connessi tra loro da diversi legami sociali. Per gli esseri umani
DettagliCLASSI SECONDE LA PROGRAMMAZIONE. - Potenziare il possesso di una lingua sempre più ricca lessicalmente nella molteplicità delle sue espressioni
CLASSI SECONDE LA PROGRAMMAZIONE ITALIANO - Potenziare il possesso di una lingua sempre più ricca lessicalmente nella molteplicità delle sue espressioni - Potenziare l ascolto reciproco, il rispetto e
DettagliLa comunicazione e i suoi assiomi
La comunicazione I tennisti professionisti, anche i grandi campioni come Federer o Nadal, durante la stagione tornano dal maestro a ripetere i fondamentali. 1 In pratica imparano daccapo diritto e rovescio,
DettagliProgettazione per unità di apprendimento Percorso di istruzione di 1 livello, 2 periodo didattico, Diritto ed economia Unità di apprendimento 1
Unità di apprendimento 1 MODULO N.1 L'ordinamento giuridico e il diritto A imparare ad imparare; C comunicare; H acquisire ed interpretare l informazione Durata ore 10 E in grado di: comprendere le funzioni
DettagliLa semiotica del progetto
Salvatore Zingale La semiotica del progetto: il senso delle cose e il senso del progettare D&H Milano 19 maggio 2010 1 / 34 Salvatore Zingale La semiotica del progetto Il senso delle cose e il senso del
DettagliASSE LINGUISTICO TEMATICHE PORTANTI NUCLEI FONDANTI TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL INFANZIA
ASSE LINGUISTICO TESTO: Narrativo Descrittivo Regolativo Informativo canale orale canale scritto significato scrittura lessico elementi costitutivi di un racconto fonetiche semantiche temporali spaziali
DettagliCurricolo Inglese a.s
Curricolo Inglese a.s. 2015-2016 Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria (I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le
DettagliD.ssa Jessica Bertolani Dal ruolo tradizionale docente ad uno più articolato tutor, coach, counselor
D.ssa Jessica Bertolani jessica.bertolani@univr.it Il formatore oltre che attento a definire progetti e obiettivi, così come decidere contenuti, diventa un facilitatore dell esperienza, ovvero attento
DettagliLa personalità del sordo
La personalità del sordo La struttura psicologica del sordo è legata ad alcune variabili -ambiente familiare -grado di sordità -età di insorgenza della stessa -contesto socio-culturale di riferimento -presenza
DettagliMarketing & Storia: La comunicazione pubblicitaria e l evoluzione storica
Marketing & Storia: La comunicazione pubblicitaria e l evoluzione storica Giorgia Castriota Facoltà di Economia «Federico Caffè» Corso di Laurea Magistrale in Economia e management Donatella Montemurno
DettagliSocial Media Management 2015/2016 Gli assiomi della comunicazione 2.0. A cura di: Prof. Giovanni Ciofalo
Social Media Management 2015/2016 Gli assiomi della comunicazione 2.0 A cura di: Prof. Giovanni Ciofalo GLI ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE Gli assiomi della comunicazione sono: alcune proprietà semplici della
DettagliTAPPE (OBIETTIVI) ANNUALI
CURRICOLO DI ARTE Istituto Comprensivo di Castrezzato TAPPE (OBIETTIVI) ANNUALI Percettivo visivi Classe prima Percepire punti, linee, forme geometriche semplici,colori presenti nell ambiente e nelle immagini.
DettagliCapitolo 15. La pubblicità e le pubbliche relazioni. Capitolo 15 - slide 1
Capitolo 15 La pubblicità e le pubbliche relazioni Capitolo 15 - slide 1 La pubblicità e le pubbliche relazioni Obiettivi di apprendimento Il ruolo della pubblicità nel mix promozionale Le principali decisioni
DettagliMarika Zenoni. Collana: Approfondimenti personali
2016 Marika Zenoni Collana: Approfondimenti personali INDICE COMUNICARE... 3 GLI ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE... 3 I ASSIOMA... 4 LE INFERENZE... 4 LA COMUNICAZIONE COME PROCESSO CIRCOLARE... 5 II ASSIOMA...
DettagliIl consigliere di fiducia e il counseling con artiterapie. Dr.ssa Valeria Salsi Educatore alle tecniche espressive Counselor a mediazione corporea
Il consigliere di fiducia e il counseling con artiterapie Dr.ssa Valeria Salsi Educatore alle tecniche espressive Counselor a mediazione corporea Cos è il Counseling Il counseling è una metodologia che
Dettaglia cura di Giuseppe Iuzzolino
IL COLLOQUIO DI SELEZIONE a cura di Giuseppe Iuzzolino Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione Università Sapienza Roma, 18 marzo 2016 Considerazioni
DettagliAnimali da compagnia: Gestione per un rapporto di reciproco beneficio
I MERCOLEDÌ DEL CITTADINO: CONOSCERE PER PREVENIRE Animali da compagnia: Gestione per un rapporto di reciproco beneficio dott. Marcello Malacarne mercoledì 4 settembre 2013 Sala Piccolotto ore 18.00 Comportamento
DettagliLegge sui disabili. Spiegata in linguaggio semplice
Legge sui disabili Spiegata in linguaggio semplice Importante Le leggi non possono essere scritte in linguaggio semplice. Le leggi hanno regole proprie. Si dice anche requisiti giuridici. Per questo motivo
DettagliI perché della musica. Perché la musica a scuola
I perché della musica tre esperimenti introduttivi 1. Che cos è la musica? la musica è un linguaggio 2. Che cosa trasmette? Trasmette Emozioni Sensazioni Stati d animo Impressioni Sentimenti 3. Come si
DettagliIndice. 1 Le fasi della ricerca osservativa Le tecniche e gli strumenti L analisi del comportamento docente...7
INSEGNAMENTO DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE LEZIONE III LA RICERCA EMPIRICA PARTE II PROF. LUCIANO GALLIANI Indice 1 Le fasi della ricerca osservativa...3 2 Le tecniche e gli strumenti...5 3 L analisi del comportamento
DettagliRiprodurre visi e corpi con varie tecniche. Usare creativamente e/o in modo pertinente il colore.
ARTE E IMMAGINE Esprimersi e comunicare; osservare e leggere le immagini; comprendere e apprezzare le opere d arte CLASSE PRIMA _Scuola Primaria L alunno si esprime attraverso il linguaggio visivo per
DettagliLA GESTIONE DELLA CLASSE E DELLE PROBLEMATICHE RELAZIONALI. Laboratorio 2 Formazione docenti neo assunti Anno scolastico Marina Baretta
LA GESTIONE DELLA CLASSE E DELLE PROBLEMATICHE RELAZIONALI Laboratorio 2 Formazione docenti neo assunti Anno scolastico 2015-2016 Marina Baretta 1 LA GESTIONE DELLA CLASSE E DELLE PROBLEMATICHE RELAZIONALI
DettagliI segnali del linguaggio paraverbale e non verbale
I segnali del linguaggio paraverbale e non verbale Emanuele Gabardi Fonte: elaborazione da Baiguini L., Il pubblico nelle tue mani e Grigis A., Parlare in pubblico Chi vuole operare un cambiamento deve
DettagliLa comunicazione efficace e l ascolto attivo
La comunicazione efficace e l ascolto attivo Io penso quel che penso, sento quel che sento, so quel che so, ma non biasimo te perché sei te stesso. Do il benvenuto a ciò che hai da offrirmi. Vediamo cosa
DettagliComunicazione e relazione efficace per agire la funzione di leader: perché la formazione non ha avuto continuità?
Comunicazione e relazione efficace per agire la funzione di leader: perché la formazione non ha avuto continuità? Corso per infermieri coordinatori inserito tra le riunioni di aggiornamento permanente
DettagliRESOCONTO PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA LAVORO A.S.2015/16
Istituto Pontificio Sant'Apollinare Licei paritari indirizzi Classico Scientifico Linguistico Palazzo extraterritoriale Viale Vaticano, 42 00165 ROMA (RM) Tel: +39 06 6987 1265 Fax: +39 06 3936 7700 email:
DettagliCorso di formazione sul COUNSELING AD INDIRIZZO SISTEMICO
Centro Siciliano di Terapia della Famiglia Corso di formazione sul COUNSELING AD INDIRIZZO SISTEMICO Moduli teorici 1 2 3 anno 1 Anno 160 ore 1 MODULO Il Centro Milanese di Terapia della Famiglia. La nascita
Dettaglithe star Quality PA Diritto del bambino al gioco 3 lezione C. Pesce Metodi e didattiche delle attività Motorie e Sportive
Dallo sviluppo del corpo in movimento alla formazione del cittadino: Un modello olistico a quattro pilastri Quality PA Diritto del bambino al gioco the star Abilità di Vita 3 lezione C. Pesce Metodi e
DettagliLABORATORIO Gestione di corsi in rete A cura di Pier Cesare Rivoltella e Andrea Garavaglia
LABORATORIO Gestione di corsi in rete A cura di Pier Cesare Rivoltella e Andrea Garavaglia Laboratorio 1 Comunicazione in rete Laboratorio 1 La comunicazione in rete Premessa Obiettivo Sapere comunicare
DettagliCorso di aggiornamento sull educazione fisica nella scuola primaria
Corso di aggiornamento sull educazione fisica nella scuola primaria Popoli 4-5 settembre 2014 Prof. Mancini Roberto Metodologia di insegnamento e individualizzazione dell attività didattica Stili di insegnamento
DettagliCORSI PROFESSIONALI 8
CORSI PROFESSIONALI 8 CORSO PROFESSIONALE LE MATERIE Il progetto di comunicazione e l agenzia pubblicitaria Dal lancio del prodotto alla campagna pubblicitaria toccando tutti gli aspetti creativi e strategici.
Dettagli1 Programmi svolti ID Anno scolastico 2014-2015 Disciplina Docente Classe Scienze umane e sociali Orlandino Chiara ID NUCLEO TEMATICO 1 Le scienze umane e sociali e la ricerca in campo sociale (modulo
DettagliLa comunicazione non verbale
La comunicazione non verbale Espressione che indica tutti i modi di comunicare diversi dal linguaggio, attraverso i quali l'individuo si pone in relazione con gli altri. Della comunicazione non verbale
DettagliSCUOLA DELL INFANZIA PARITARIA OPERA PIA G. CAVALLINI PROGETTO LETTURA UN MARE DI STORIE
SCUOLA DELL INFANZIA PARITARIA OPERA PIA G. CAVALLINI PROGETTO LETTURA UN MARE DI STORIE L utilizzo della fiaba consente al bambino di vivere esperienze emotivamente forti che correlano mente e cuore e
DettagliLINGUA ITALIANA. Sapere Nuclei fondanti TESTO. Saper fare. Memorizzare. Comprendere. Produrre CODICE OGGETTO CULTURALE LESSICO.
LINGUA ITALIANA è è Sapere Nuclei fondanti OGGETTO CULTURALE che registra i CAMBIAMENTI. CODICE Utilizzato per la COMUNICAZIONE Ha come unità fondamentale il TESTO Utilizza un LESSICO Saper fare che determinano
DettagliRIM RELAZIONI IINTERNAZIONALI PER IL MARKETING
RIM RELAZIONI IINTERNAZIONALI PER IL MARKETING CLASSE TERZA RIM CONOSCENZE ABILITA' ECONOMIA AZIENDALE GEOPOLITICA Organizzazione aziendale e analisi del fabbisogno finanziario. Regole e tecniche di contabilità
DettagliIstituto Comprensivo di Sissa Trecasali Allegato 2.E al Piano Triennale dell Offerta Formativa 2016/19 CURRICOLO DI SCIENZE SCUOLA DELL INFANZIA
CURRICOLO DI SCIENZE SCUOLA DELL INFANZIA OBIETTIVI FORMATIVI TRAGUARDI Obiettivi riferiti all intero percorso della scuola dell infanzia OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO COMPETENZE Osservare con attenzione
DettagliLA COMUNICAZIONE PUBBLICITARIA. Claudio Pensieri Istituto di Filosofia dell Agire Scientifico e Tecnologico UCBM
LA COMUNICAZIONE PUBBLICITARIA Claudio Pensieri Istituto di Filosofia dell Agire Scientifico e Tecnologico UCBM info@claudiopensieri.it PRIMO APPROCCIO La pubblicità è una particolare forma di comunicazione
Dettagli