I fondamenti della neuropsicologia cognitiva. lezione 1
|
|
- Raimonda Giuliano
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 I fondamenti della neuropsicologia cognitiva lezione 1
2 1970 neuropsicologia cognitiva Neuroscienze cognitive (vari eventi: convegno di Boston primi anni 50; European Workshop on Cognitive Neuropsychology 84) Modularità (Fodor 83, Marr, 82) Il modello di lettura a due vie (la scuola inglese di neuropsicologia) Connessionismo Nuove tecniche di neuroimmagine
3 Jerry Fodor La mente modulare
4 modello del linguaggio di Wernicke-Geschwind I modelli dei costruttori di diagrammi sono traducibili in termini moderni e vengono utilizzati anche al giorno d oggi.
5 modello di riconoscimento e lettura della parola a due vie (Coltheart et al, 2001)
6 stimolo verbale visivo cuore stimolo configurazionale stimolo verbale uditivo <cuore> buffer ortografico rappresentazione visivo-strutturale buffer fonologico sistema semantico convers. grafemafonema lessico ortografico di input lessico fonologico di input convers. fonemagrafema lessico fonologico di output lessico ortografico di output buffer fonologico buffer ortografico lettura produzione orale <cuore> produzione scritta cuore scrittura
7 studi di gruppo e casi singoli Ricerca effettuata su singoli pazienti o su gruppi di pazienti, con attenzione per i comportamenti discrepanti rispetto alla media Utilizzo di test tarati e standardizzati Confronto della prestazione del paziente con i soggetti di controllo Correlazione anatomo-clinica tramite metodi di neuroimmagine strutturale e funzionale
8 il connessionismo I fenomeni mentali possono essere descritti da reti di unità interconnesse
9 EEG, ERP cap MRI scanner MEG scanner TMS coil nuovi metodi: neurofisiologia e neuroimmagine TC MRI, fmri PET
10 1970 neuropsicologia cognitiva Neuroscienze cognitive (vari eventi: convegno di Boston primi anni 50; European Workshop on Cognitive Neuropsychology 84) Modularità (Fodor 83, Marr, 82) Il modello di lettura a due vie (la scuola inglese di neuropsicologia) Connessionismo Nuove tecniche di neuroimmagine
11 neuropsicologia cognitivista Perché questo approccio? Perché anche nella pratica clinica? cognitivismo riconsiderazione delle questioni teoriche in termini di elaborazione delle informazioni
12 cognitivismo e neuropsicologia I problemi neuropsicologici, compresi quelli concernenti la diagnosi clinica, sono inseriti in una logica che riguarda l elaborazione dell informazione NPS cognitiva: localizzare la lesione funzionale all interno di un modello teorico dell elaborazione di un determinato tipo di informazione
13 cognitivismo e neuropsicologia Il tipo di modello cui si riferisce la neuropsicologia cognitiva si dice computazionale (Marr, 1982) Il livello desiderato nella diagnosi clinica è identificato come quello che si riferisce al danno delle componenti di un modello computazionale e alla loro mutua collocazione ( architettura funzionale ) nel sistema cognitivo
14 architettura funzionale rappresentazioni processi informazioni in un dato formato che deve essere specificato, insieme al contenuto trasformano una classe di rappresentazioni in un altra o attivano la classe di rappresentazioni successiva
15 cognitivismo e neuropsicologia i modelli funzionali possono essere lesionati concettualmente gli effetti neuropsicologici possono essere confrontati con le predizioni del modello teorico (con mutuo beneficio) CONSEGUENZA: la neuropsicologia fa parte delle scienze cognitive SCOPO COMUNE: una teoria cognitiva
16 localizzazione cerebrale Il progresso avviene solo quando lo permette il livello di dettaglio raggiunto dalla teoria [-> leggi ereditarietà di Mendel 1855; -> genetica, > 1953 DNA] il livello in cui la teoria funzionale potrà essere utilmente confrontata con i dati anatomici sembra ancora lontano da raggiungere [?] Questo non vuole dire che i clinici debbano evitare il problema della localizzazione (anche se un bravo clinico può fare meglio della TAC)
17 1 danno cerebrale abbassamento globale risorse (osservazioni su cerebrolesi non estendibili ai normali ) Ma!!! deficit molto selettivi obiezioni storiche alla neuropsicologia
18 2 danno cerebrale deficit cognitivo arbitrario Ma!!! lo stesso vale per gli esperimenti sui normali correlazione tra dati pazienti e normali obiezioni storiche alla neuropsicologia valore euristico del deficit neurologico
19 3 danno cerebrale riorganizzazione delle funzioni Ma!!! difficile che nuove funzioni sorgano dal nulla doppia dissociazione una certa riorganizzazione funzionale non è negata obiezioni storiche alla neuropsicologia
20 1 PRINCIPIO DI FRAZIONAMENTO il danno cerebrale determina il deficit di una o più unità di elaborazione, lasciando le altre intatte (Caramazza 1984) fondamenti della NPS cognitiva
21 la questione della modularità David Marr (1982). Vision principio di modularità: qualunque sistema computazionale complesso (o sistema organico) è costituito da un insieme di sottocomponenti, i moduli, che sono indipendenti tra loro per quanto è consentito dal compito (o dall organismo)
22 la questione della modularità Jerry Fodor, (1983) The modularity of mind i moduli sono: innati, veloci, specifici per modalità, obbligatori, sostenuti da materia neuronale, soggetti a sviluppo predeterminato, incapsulati dal punto di vista informazionale, autonomi dal punto di vista computazionale la porzione centrale del sistema cognitivo non è organizzata in maniera modulare e, perciò, non può essere studiata.
23 la questione della modularità Tim Shallice, (1988) i moduli sono equivalenti a sotto sistemi isolabili e quindi dissociabili Moscovitch e Umiltà, (1989) vi sarebbero moduli di 1, 2 e 3 tipo, partendo da moduli fodoriani per arrivare a moduli complessi (es riconoscimento, in ordine di complessità, di volti, oggetti, materiale scritto )
24 2 PRINCIPIO DI TRASPARENZA O SOTTRAZIONE fondamenti della NPS cognitiva
25 trasparenza: formulazione forte esiste una relazione trasparente tra un deficit osservato e una componente del processo di elaborazione dell informazione che viene sottratta dal danno cerebrale. Un deficit selettivo è dimostrazione che la componente esiste. Paradosso: è trasparente quel che è perso!
26 trasparenza: formulazione debole Il danno cerebrale permette di osservare meglio il lavoro di processi d elaborazione dell informazione che sono opachi nella prestazione di un cervello intatto. scompare il paradosso: quel che è reso trasparente è quello che è rimasto. a) i sintomi sono meglio compresi in termini di ciò che il paziente fa piuttosto che di ciò che il paziente non fa; b) l analisi degli errori diviene fondamentale; c) qualunque cosa faccia il paziente può essere visto come un modo per superare il deficit.
27 3 ASSUNZIONE DI CORRISPONDENZA Esiste una qualche corrispondenza tra l organizzazione funzionale della mente e quella neurologica del cervello. fondamenti della NPS cognitiva
28 4 ASSUNZIONE DI COSTANZA Il danno cerebrale ha solo effetti locali sul sistema cognitivo, che non subisce una riorganizzazione funzionale generale fondamenti della NPS cognitiva
29 METODI DI INDAGINE Dissociazione semplice Dissociazione doppia Associazione
30 dissociazioni Principio di base: se il sistema cognitivo è multicomponenziale il modo migliore per evidenziare le singole componenti è di trovare pazienti con un danno ad una singola componente mentre le altre sono risparmiate. Vista l assunzione di frazionamento, le dissociazioni si possono considerare fonte di informazione circa l organizzazione del sistema nervoso.
31 dissociazioni stumento fondamentale per l investigazione dell architettura funzionale del sistema cognitivo dissociazioni semplici e doppie differenza nella prestazione tra due compiti appartenenti a domini distinti ma simili indipendenza funzionale dei processi cognitivi
32 dissociazioni Agnosia visiva: deficit nell abilità nel riconoscere visivamente gli oggetti compito sperimentale: 1) usare la vista per riconoscere un oggetto 2) usare la vista per afferrare un oggetto [caso DF] incapace di utilizzare la vista per il riconoscimento degli oggetti (agnosia visiva) [Goodale, Milner et al. 1991]
33 performance performance normale deficitaria { normale deficitaria{ A A compito B B performance compito facile (B?) compito più difficile (A?) caso DF [Goodale, Milner et al. 1991] compito: usare info visiva per... A: riconoscere un oggetto B: afferrare un oggetto 0 scarse medie complete risorse disponibili per il compito dissociazione semplice
34 performance performance normale deficitario normale deficitario CF, CW AB Controlla { { A A compito B B Disgrafia (o agrafia): deficit di scrittura, indipendente dalla capacità di leggere; Alessia: deficit di lettura caso CF [Cubelli, 1991] incapacità di scrivere le vocali (capace di leggerle) Bologna -> B L GN caso CW [Cubelli, 1991] errori selettivi di spelling nelle vocali DIETRO -> DIATRO caso AB [Kay & Hanley, 1994] errori selettivi di spelling nelle consonanti RECORD -> RECORG compito A: lettura e pronuncia vocali compito B: lettura e prounncia consonanti doppia dissociazione
35 studi con caso singolo perché fare studi con caso singolo? diversità lesioni cerebrali (non è possibile mediare tra pazienti) ottimo metodo per validare, revisionare e sviluppare le teorie
36 associazioni per ogni dissociazione di deficit ci sono migliaia di associazioni (la maggior parte dei pazienti disgrafici hanno problemi sia con le consonanti che con le vocali) sindrome: associazione di sintomi clinici che si ritiene possano essere messi in relazione a qualche livello lo studio delle sindromi è utile in quei campi in cui la neuropsicologia cognitiva non è sviluppata sufficientemente; preparano il campo agli studi con singoli pazienti
37 associazioni Sindrome funzionale ( forte ) L associazione fra n deficit (N1,N2 N3 Nn) è determinata da un unico meccanismo che altera la funzione F1 Sindrome anatomica ( debole ) L associazione (N1,N2 N3 Nn) è determinata dal fatto che diverse funzioni (ad es F1 e F2 ) sono localizzate in aree cerebrali vicine, che sono quindi lese assieme con frequenza Sindrome anatomo-funzionale o mista
38 studi di gruppo perché fare studi di gruppo? contribuiscono a preparare le basi di nuove teorie ed i primi sviluppi forniscono importanti dati per il confronto con studi di neuroimmagine come raggruppare i pazienti? gruppi per sindrome gruppi per sintomi cognitivi gruppi le lesione anatomica
39 studi di gruppo g. per sindrome offrono un ampio spettro di analisi si assume che ci sia un preciso significato nell associazione dei diversi sintomi utile per capire i correlati neurali di una determinata patologia g. per sintomi cognitivi offrono un livello di analisi più dettagliato permettono la scoperta di tutte le aree critiche coinvolte nello specifico processo, che produce quei sintomi processo di analisi all indietro g. per lesione anatomica utilizzati per testare delle precise predizioni sulla specificità delle funzioni critiche di una certa regione utilizzati a supporto di studi con tecniche di neuroimmagine
40 studi di gruppo attenzione! (1): identificazione dei confini della lesione lesioni più semplici: fluido cerebrospinale rimpiazza il tessuto danneggiato (infarto, neurochirurgia) i tumori gliali sono difficili da circoscrivere emorragie possono rendere i neuroni non attivi temporaneamente (ma non sono distrutti per sempre) le immagini delle lesioni vanno ottenute dopo 3 mesi
41 studi di gruppo attenzione! (2): inferenze funzionali da associazioni lesione-deficit se una funzione F è deficitaria dopo lesione a regione X, allora la funzione F è localizzata nella regione X, o allora il fine della regione X è di implementare la funzione F posizioni neo-frenologiche relazione 1 a 1? oppure altre regioni e/o funzioni sono implicate dischisi: una lesione circoscritta può lesionare il funzionamento di una regione cerebrale distante (che è strutturalmente intatta)
42 incoerenze tra dati di pazienti e fmri inconguenza (1): i dati fmri indicano che una regione è attiva in un compito ma dati di pazienti indicano che la stessa regione NON è cruciale la regione riflette una peculiare ma non cruciale strategia la regione è inibita gli studi con i pazienti non hanno abbastanza potenza per rilevare la regione (campione piccolo, incorretta localizzazione, compiti diversi)
43 incoerenze tra dati di pazienti e fmri inconguenza (2): i dati fmri indicano che una regione NON è attiva in un compito ma dati di pazienti indicano che la stessa regione è cruciale sia la condizione sperimentale che baseline vedono coinvolta la regione critica difficoltà intrinseche nel rilevare l attività della regione in questione il deficit nei pazienti è dovuto ad un problema di connessione tra aree e non di un area specifica
TEORIE E TECNICHE DEI TEST. Modulo 1: I fondamenti e i test cognitivi
Corso di Laurea Triennale Processi di Sviluppo Psicologico e Gestione delle Risorse Umane TEORIE E TECNICHE DEI TEST Modulo 1: I fondamenti e i test cognitivi Dott.ssa Silvana Bertoglio Lezione del 6/11/2003
DettagliI METODI DELLA NEUROPSICOLOGIA. La neuropsicologia è lo studio delle basi nervose dei processi cognitivi:
I METODI DELLA NEUROPSICOLOGIA 1.Che cos è la neuropsicologia? La neuropsicologia è lo studio delle basi nervose dei processi cognitivi: a) (definizione piu ampia) - nei soggetti normali - negli animali
DettagliValutazione neuropsicologica delle funzioni cognitive
Valutazione neuropsicologica delle funzioni cognitive WWW.FISIOKINESITERAPIA.BIZ La Neuropsicologia è quella disciplina scientifica che indaga le relazioni esistenti tra: funzioni cognitive struttura e
DettagliArgomenti Le neuroscienze cognitive dello sviluppo e lo studio del cambiamento Un approccio interdisciplinare. Metodologie di indagine
Lezione 7 Neuroscienze cognitive Argomenti Le neuroscienze cognitive dello sviluppo e lo studio del cambiamento Un approccio interdisciplinare Biologia, Genetica, Embriologia, Etologia, Neuroscienze Metodologie
DettagliFondamenti cognitivi dell attività cerebrale
Fondamenti cognitivi dell attività cerebrale Come le neuroscienze studiano i meccanismi cognitivi Veronica Mazza Centro Interdipartimentale Mente e Cervello (CIMeC) Università di Trento Cosa sono le neuroscienze
DettagliNEUROPSICOLOGIA CLINICA Scienza che riguarda l espressione comportamentale di disfunzioni cerebrali
NEUROPSICOLOGIA CLINICA Scienza che riguarda l espressione comportamentale di disfunzioni cerebrali In risposta a esigenze di Valutazione e Riabilitazione (pz con lesioni cerebrali) NEUROPSICOLOGIA CLINICA
DettagliNEUROPSICOLOGIA DELLO SVILUPPO
NEUROPSICOLOGIA DELLO SVILUPPO NEUROPSICOLOGIA LO STUDIO DEL CERVELLO E DEL SISTEMA NERVOSO E DEL RUOLO CHE QUESTE STRUTTURE SVOLGONO NEGLI EVENTI MENTALI. RICERCA RELAZIONI TRA VARIABILI NEUROLOGICHE
DettagliIl cervello: due emisferi, ciascuno suddiviso in quattro lobi: frontale, parietale, temporale e occipitale.
LINGUAGGIO E CERVELLO Il cervello: due emisferi, ciascuno suddiviso in quattro lobi: frontale, parietale, temporale e occipitale. Unità cellulare fondamentale è il neurone. 12mld di neuroni, connessi in
DettagliPercezione e Computazione. Seminario di filosofia della percezione 2/5/2002
Percezione e Computazione Seminario di filosofia della percezione 2/5/2002 Macchine di Turing (1936) Operazioni: leggere, scrivere e spostarsi lungo un nastro Elementi: alfabeto, istruzioni e stati della
DettagliPET THERAPY COME TECNICA DI RIABILITAZIONE. Dottoressa Sara Castelli
PET THERAPY COME TECNICA DI RIABILITAZIONE Dottoressa Sara Castelli RE- HABERE Avere di nuovo, ripossedere RI-ABILITARE Restituire un abilità, rendere di nuovo abili Qualsiasi intervento terapeutico mirato
DettagliNascita della neurofisiologia
Papiro egiziano del 1700 a.c. (Edwin Smith) Nascita della neurofisiologia Luigi Galvani (XVIII secolo): la stimolazione elettrica del nervo di una rana produce la contrazione del muscolo cui è attaccato
DettagliLE BASI BIOLOGICHE DEL LINGUAGGIO
LE BASI BIOLOGICHE DEL LINGUAGGIO Relazione tra il linguaggio e il substrato biologico che lo rende possibile insieme ad altre abilità cognitive e motorie. Bla bla bla 2% del nostro peso corporeo 20% delle
DettagliCORSO DI PSICOLOGIA FISIOLOGICA Prof.ssa Roberta Daini
UNIVERSITA DI MILANO-BICOCCA FACOLTA DI PSICOLOGIA a.a. 2012/2013 CORSO DI PSICOLOGIA FISIOLOGICA Prof.ssa Roberta Daini METODI DI INDAGINE à strumenti per rispondere a domande sulla relazione mente-cervello.
Dettaglicervello e comportamento linguaggio
cervello e comportamento linguaggio 1 cervello e comportamento processi mentali: coscienza, apprendere, ricordare, basi biologiche? neuroscienze spiegano il comportamento in termini di attivitá cerebrali
DettagliDISTURBI DELLA CONOSCENZA CORPOREA
DISTURBI DELLA CONOSCENZA CORPOREA Dr.ssa Alessandra Girardi Dr.ssa Nicoletta Beschin Dipartimento di Neuroscienze Universita` di Edimburgo, Scozia Servizio di Neuropsicologia A.O. S.Antonio Abate, Gallarate
DettagliSeparazione tra neuroscienze e scienze psicologiche
Le neuroscienze L aspirazione del neuroscienziato è stata da sempre quella di scoprire quali fossero i processi neurali su cui si fondano il comportamento e la mente Separazione tra neuroscienze e scienze
DettagliPSICOFISIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE UMANA.
PSICOFISIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE UMANA www.fisiokinesiterapia.biz Notizie utili Testo consigliato: Carlson N., Fondamenti di Psicologia Fisiologica, V edizione, ed. it. a cura di L. Petrosini, L. De
DettagliObiettivo/i educativi formativi complessivi dell attività formativa
NEUROPSICOLOGIA DEL DISTURBO DI APPRENDIMENTO DELLA SCRITTURA: LA VALUTAZIONE E LA RIABILITAZIONE Roma 26 e 27 maggio 23 e 24 giugno 2012 Sede Villa Eur Parco dei Pini P.le M. Champagnat, 2 Relatori Dott.ssa
DettagliAPPRENDIMENTO E NEUROSCIENZE
APPRENDIMENTO E NEUROSCIENZE Modello interattivo e multicomponenziale della compresione Eleonora Aliano Apprendimento e neuroscienze Apprendere: variare la struttura e l attività dei neuroni Ultime notizie
DettagliDifficoltà e Disturbo: quale relazione negli apprendimenti scolastici. Marzia L. Bizzaro
Difficoltà e Disturbo: quale relazione negli apprendimenti scolastici Marzia L. Bizzaro Università Milano-Bicocca, 15 novembre 2010 Disabilità: limitazione o perdita (conseguente a menomazione) delle capacità
DettagliChe cosa è l imagery. imagery?
Che cosa è l imagery imagery? Immaginate di camminare lungo una spiaggia al tramonto. Sull orizzonte, uno splendido sole arancione sta baciando il confine lontano dell oceano e il cielo, striato di nubi,
DettagliIl cervello: due emisferi, ciascuno suddiviso in quattro lobi: frontale, parietale, temporale e occipitale.
LINGUAGGIO E CERVELLO Il cervello: due emisferi, ciascuno suddiviso in quattro lobi: frontale, parietale, temporale e occipitale. Unità cellulare fondamentale è il neurone. 12mld di neuroni, connessi in
DettagliVerso una teoria dell apprendimento
Verso una teoria dell apprendimento Giacomo Stella Università di Modena e Reggio Emilia apprendimento Processo esperienza-dipendente (Parisi, 1989) Incremento di efficienza di un atto in seguito all esperienza
DettagliCAPITOLO 1 L ENCEFALITE ERPETICA Encefalite da Herpes Simplex Virus (HSV)
INTRODUZIONE La memoria semantica è il patrimonio di conoscenze generali sul mondo che ogni individuo possiede. A partire dalla metà degli anni settanta vi è stato un crescente interesse per lo studio
DettagliIstituzioni di linguistica a.a Federica Da Milano
Istituzioni di linguistica a.a.2014-2015 Federica Da Milano federica.damilano@unimib.it I processi di lettura, scrittura e calcolo nell età adulta La lettura: la capacità di leggere stringhe di lettere
DettagliLinguistica generale a.a Federica Da Milano.
Linguistica generale a.a.2014-2015 Federica Da Milano federica.damilano@unimib.it Le afasie Sintomi che insorgono spesso in concomitanza con quelli afasici: Aprassia gestuale: incapacità o difficoltà di
Dettagli19/05/2017. Elena Farruggia
Elena Farruggia Verificare se il deficit fonologico e il deficit nella denominazione rapida automatizzata (RAN) sono presenti e associati in bambini italiani con dislessia e se influenzano in modo differenziato
DettagliDislessia Disturbo Specifico dell'apprendimento
Dislessia Disturbo Specifico dell'apprendimento DEFINIZIONE La dislessia evolutiva è una disabilità specifica dell apprendimento di origine neurobiologica. Essa è caratterizzata dalla difficoltà di effettuare
DettagliI disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero. Autore: Letizia Moretti Editing : Enrica Ciullo
I disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero Autore: Letizia Moretti Editing : Enrica Ciullo Corso Dsa - I disturbi specifici dell apprendimento: dall
DettagliConoscenza e simulazione mentale
Conoscenza e simulazione mentale Aspetti storici: cognitivismo, mente computazionale, mente modulare Mente simulativa, mente situata e radicata nel corpo (grounding cognition) Mappe cerebrali e mappe mentali
DettagliL AUTISMO: definizione
L AUTISMO: definizione GLI AUTISMI L autismo è una sindrome comportamentale causata da un disordine del neurosviluppo, con esordio nei primi 3 anni di vita. (Linea Guida 21) Nella classificazione del DSM-5,
DettagliDISTURBI GENERALIZZATI DELLO SVILUPPO (DSM IV Asse I)
DISTURBI GENERALIZZATI DELLO SVILUPPO (DSM IV Asse I) *Anomalie estreme dello sviluppo con esordio nei primi tre anni di vita (precoci, prevenzione, outcome), non normali in nessuno stadio dello sviluppo
DettagliIl Ruolo della Riabilitazione Cognitiva
Il Ruolo della Riabilitazione Cognitiva Giovannina Conchiglia Clinica Villa Camaldoli Napoli Reparto Neurologia Comportamentale giopsico@libero.it Roma, 19 marzo 2015 PLASTICITA CEREBRALE La plasticità
DettagliDISCALCULIA ACQUISITA
McCloskey, Caramazza & Basili (1985) DISCALCULIA ACQUISITA Il sistema di elaborazione del numero e il sistema del calcolo sono moduli indipendenti SISTEMA DEI NUMERI, consente la comprensione e la produzione
DettagliDue cervelli per una mente
28 Febbraio 2007 Corso di Laurea in Informatica Multimediale Facoltà di Scienze MMFFNN Università di Verona Due cervelli per una mente Chiara Della Libera DSNV Università di Verona Sezione di Fisiologia
DettagliLezione 6 L approccio innatista-modulare
Lezione 6 L approccio innatista-modulare Argomenti Assunti Limiti della teoria costruttivista Paradigma della violazione dell aspettativa L architettura della mente secondo Fodor L innatismo rappresentazionale
DettagliNEUROPSICOLOGIA DEI DISTURBI DI CALCOLO
NEUROPSICOLOGIA DEI DISTURBI DI CALCOLO Luisa Girelli Università Milano-Bicocca ARLL Roma 1 OTTOBRE 2010 Luisa Girelli, ARLL ott 2010 LE ORIGINI: GLI STUDI CLASSICI Lesioni cerebrali possono determinare
DettagliMODULO 1 Psicologia dello sviluppo cognitivo
MODULO 1 Psicologia dello sviluppo cognitivo Lezioni Domande delle teorie sviluppo cognitivo Teorie classiche Comportamentismo La teoria di Piaget La teoria HIP-Cognitivismo Competenze nella prima infanzia
DettagliMarco Piccinno Introduzione generale ai Disturbi specifici dell apprendimento e alla Dislessia
Marco Piccinno Introduzione generale ai Disturbi specifici dell apprendimento e alla Dislessia Il Disturbi specifici dell apprendimento (DSA) rappresentano dei deficit che insistono a carico delle funzioni
DettagliOBIETTIVI MINIMI CLASSI PRIME
OBIETTIVI MINIMI CLASSI PRIME conoscere e saper operare con le notazioni esponenziali, conoscere le principali grandezze primitive e derivate e le loro unità di misura, conoscere la costituzione chimica
DettagliAlcuni fatti. Il riconoscimento degli oggetti. Le costanze percettive. Costanza della forma. Costanza della forma. Costanza della forma
16 Maggio2006 Corso di Laurea in Informatica Multimediale Facoltà di Scienze MMFFNN Università di Verona Alcuni fatti Il riconoscimento degli oggetti Chiara Della Libera DSNV Università di Verona Sezione
DettagliALTERAZIONI DELLA CONSAPEVOLEZZA CORPOREA E DANNI CEREBRALI Quando mutano i confini tra il Sé, l Altro e il Mondo
10 Marzo 2017 EVENTO FORMATIVO ALTERAZIONI DELLA CONSAPEVOLEZZA CORPOREA E DANNI CEREBRALI Quando mutano i confini tra il Sé, l Altro e il Mondo I metodi della Neuropsicologia: dalle osservazioni sui pazienti
DettagliLa lettura come processo di decodifica. Di Giacomo Dallari
La lettura come processo di decodifica. Di Giacomo Dallari Leggere significa attivare dei meccanismi molto complessi che richiedono l intervento di una serie di abilità e di processi articolati e cooperativi.
DettagliDSA: Cosa può aiutare?
DSA: Cosa può aiutare? Metacognizione Strategie Motivazione METACOGNIZIONE I soggetti con DSA presentano limiti di riflessione sui processi, Difficoltà di controllo sull attività cognitiva, Scarse conoscenze
DettagliMAGISTRALE FACOLTÀ DI PSICOLOGIA
Corso di Laurea MAGISTRALE Neuroscienze Cognitive FACOLTÀ DI PSICOLOGIA PRESENTAZIONE Il Corso di Laurea Magistrale in Neuroscienze Cognitive promuove una formazione altamente qualificata in aree disciplinari
DettagliPSICHIATRIA E NEUROSCIENZE:
PSICHIATRIA E NEUROSCIENZE: DALL INCOMPATIBILITÀ AD OGGI per lo psicoterapeuta la rappresentazione del Sé e degli oggetti interni può essere modificata attraverso l intervento psicoterapeutico, per Kandel
DettagliFACOLTÀ DI PSICOLOGIA MAGISTRALE IN PSICOLOGIA
FACOLTÀ DI PSICOLOGIA Corso di Laurea MAGISTRALE IN PSICOLOGIA PRESENTAZIONE Il Corso di Laurea Magistrale in Psicologia prevede un articolazione intra ed interdisciplinare in due curricula: Psicologia
DettagliVISUO SPAZIALI MAURIZIO GAMBARI BERIO 03/04/2011
VISUO SPAZIALI MAURIZIO GAMBARI BERIO 03/04/2011 DEFINIZIONE I deficit visusopazaili si possono definire come disordini che determinano un'erronea stima degli aspetti spaziali fra diversi oggetti che riguardano
DettagliSPM. TEST di ABILITA di SOLUZIONE dei PROBLEMI MATEMATICI
SPM TEST di ABILITA di SOLUZIONE dei PROBLEMI MATEMATICI CAPACITA di RISOLVERE I PROBLEMI È una delle principali competenze del sistema cognitivo KATONA e WURTHEIMER (Gestaltisti) Una mente strategica
DettagliI D.S.A. e la DISCALCULIA: L ALLEANZA EDUCATIVA CASA-SCUOLA
Aderente all Associazione Europea Dislessia I D.S.A. e la DISCALCULIA: L ALLEANZA EDUCATIVA CASA-SCUOLA www.aiditalia.org Relatore: CHIARA BARAUSSE Formatore A.I.D. Insegnante Pedagogista clinico A cura
DettagliLEZIONE 1 1 INTRODUZIONE ALLA NEUROPSICOLOGIA
INTRODUZIONE ALLA LEZIONE INTRODUZIONE ALLA 2007 Università degli studi e-campus - Via Isimbardi 0-22060 Novedrate (CO) - C.F. 0854905004 Tel: 03/7942500-7942505 Fax: 03/794250 - info@uniecampus.it INTRODUZIONE
DettagliInvecchiamento Fisiologico. e Patologico. Dott.ssa Cristina Ruaro. Psicologo e Medico un approccio multidisciplinare nell ambito della Neuropsicologia
Psicologo e Medico un approccio multidisciplinare nell ambito della Neuropsicologia Padova, 25 maggio 2013 Invecchiamento Fisiologico e Patologico Dott.ssa Cristina Ruaro Psicologa Psicoterapeuta Centro
DettagliLo sviluppo atipico. Psicologia dello Sviluppo Cognitivo a.a Prof.ssa Viola Macchi Cassia
Lo sviluppo atipico - Karmiloff-Smith A. (1998). Development itself is the key to understanding developmental disorders. Trends in Cognitive Sciences, 2 (10), 389-398 - Karmiloff-Smith A. et al. (2004).
DettagliElementi di Neuroscienze Cognitive per la Comunicazione. A.A. 2010/2011 Luisa Girelli
Elementi di Neuroscienze Cognitive per la Comunicazione A.A. 2010/2011 Luisa Girelli Ti sei iscritto a questo corso? Se non l hai ancora fatto, iscriviti al corso nel modo specificato nel sito di Facoltà
DettagliINTRODUZIONE ALLA NEUROPSICOLOGIA. D. Mapelli Dipartimento di Psicologia Generale Università di Padova
INTRODUZIONE ALLA NEUROPSICOLOGIA D. Mapelli Dipartimento di Psicologia Generale Università di Padova Un po di storia Papiro chirurgico di Edwin Smith (2780-2200 a.c.) Descrizione di 48 casi clinici 27
DettagliLo sviluppo neurale e la plasticità
Convegno nazionale Musica è apprendimento Parma, 28-29 Ottobre 2016 L effetto della pratica musicale sulle competenze cognitive degli alunni: abilità cognitive di base (attenzione e memoria), letto-scrittura
Dettagli1 Sommario dell opera
INDICE vol. 1 10-09-2002 10:49 Pagina v 1 Sommario dell opera Volume 1 1 CAPITOLO 1 LA PSICOLOGIA: LO STUDIO DEI PROCESSI MENTALI E DEL COMPORTAMENTO 27 CAPITOLO 2 I METODI DI RICERCA NELLA PSICOLOGIA
DettagliPatologie Neuromotorie
La disabilità in età evolutiva Patologie Neuromotorie Antonella Pini Malattie Neuromuscolari dell Età Evolutiva U.O.C. di Neuropsichiatria Infantile, Direttore Dr. Giuseppe Gobbi Dipartimento di Neuroscienze
DettagliL analisi degli errori nei disturbi evolutivi della scrittura
L analisi degli errori nei disturbi evolutivi della scrittura Dr.ssa Federica Riva U.O. Neurologia dello Sviluppo Servizio per i disordini del linguaggio e dell apprendimento Fondazione IRCCS Istituto
DettagliLa nascita della psicobiologia (Capitolo 1) - Studio del cervello (Craighero: pag. 20) Frenologia (Gall) Metodo neuropsicologico (Broca) - Studio
La nascita della psicobiologia (Capitolo 1) - Studio del cervello (Craighero: pag. 20) Frenologia (Gall) Metodo neuropsicologico (Broca) - Studio della mente (Psicologia) Comportamentismo Cognitivismo
DettagliElena Bortolotti. L area logico-matematica e le difficoltà
Elena Bortolotti L area logico-matematica e le difficoltà Il calcolo Il calcolo fa riferimento ai processi che consentono di operare sui numeri tramite operazioni aritmetiche Le prime informazioni da elaborare
DettagliPSICOLOGIA FACOLTÀ DI PSICOLOGIA
Corso di Laurea Magistrale in PSICOLOGIA FACOLTÀ DI PSICOLOGIA PRESENTAZIONE Il Corso di Laurea Magistrale in Psicologia prevede un articolazione in due curricula: Psicologia Clinica e della Salute e Neuroscienze
Dettagli1. Il cognitivismo classico 2. L approccio innatistamodulare. 3. L approccio connessionista 4. Il neurocostruttivismo
Lezione 3 Connessionismo MODULO 3 Le teorie dell elaborazione delle informazioni 1. Il cognitivismo classico 2. L approccio innatistamodulare 3. L approccio connessionista 4. Il neurocostruttivismo Argomenti
Dettagliautismo e disturbi generalizzati di sviluppo Istituto Skinner Napoli Docente Mario D Ambrosio
autismo e disturbi generalizzati di sviluppo Istituto Skinner Napoli Docente Mario D Ambrosio Criteri diagnostici per il disturbo autistico (DSM IV) Compromissione qualitativa dell interazione sociale
DettagliI^ GIORNATA DI FORMAZIONE
Ministero della Pubblica Istruzione Ufficio Scolastico Regionale per le Marche Direzione Generale I^ GIORNATA DI FORMAZIONE Regione MARCHE ASCOLI PICENO San Benedetto del Tronto MARTEDI 20 MARZO 2007 PIANO
DettagliGli aspetti fondamentali della discalculia: strategie per migliorare la qualità dell apprendimento
Gli aspetti fondamentali della discalculia: strategie per migliorare la qualità dell apprendimento Dr.ssa M. L. LORUSSO IRCCS E. MEDEA Bosisio Parini Febbraio 2007 DISCALCULIA EVOLUTIVA: DEFINIZIONE una
DettagliIl Progetto Tartaruga
Il Progetto Tartaruga PROSPETTIVA PSICODINAMICA EMOZIONE AUTISMO PROSPETTIVA COGNITIVISTA COGNIZIONE ELEMENTI DI INTEGRAZIONE ATTENZIONE CONGIUNTA STATI MENTALI FORME E STEREOTIPIE VISIONE GLOBALE DEL
DettagliEpilessia e sindrome epilettica. Epilessia e disturbi cognitivo comportamentali. Epilessia e disturbi cognitivo comportamentali
Gemma Incorpora Ragusa poggio del sole 3-44 aprile 2009 Epilessia e sindrome epilettica Disturbi del comportamento Iperattività Depressione, ansietà Disturbi di memoria Di apprendimento, di lettura e di
DettagliInterazioni tra sistemi sensoriali e movimento
Interazioni tra sistemi sensoriali e movimento Mirta Fiorio Dipartimento di Scienze Neurologiche e della Visione Università di Verona PERCEZIONE AZIONE Quando ci muoviamo e agiamo nell ambiente esterno
DettagliI disturbi specifici dell Apprendimento:DSA
I disturbi specifici dell Apprendimento:DSA Disturbo Specifico di Apprendimento Difficoltà di apprendimento La categoria dei Disturbi Evolutivi Specifici di Apprendimento viene convenzionalmente identificata
DettagliI SISTEMI DI LETTURA E LE DISLESSIE
I SISTEMI DI LETTURA E LE DISLESSIE L alessia senza agrafia -Disturbo di lettura senza altri disturbi concomitanti -I pazienti scrivono senza essere capaci di leggere quello che hanno scritto Interpretazione
DettagliNeuropsicologia dei disturbi dell apprendimento della scrittura: la valutazione e la riabilitazione
Neuropsicologia dei disturbi dell apprendimento della scrittura: la valutazione e la riabilitazione Roma 17 18 e 19 aprile 2015 Sede: Villa Eur Parco dei Pini P.le M. Champagnat, 2 Docenti: Giovanni Masciarelli
DettagliTesi di Laurea specialistica in Neuroscienze Cognitive presso il CsrNC Anno
Università degli Studi di Bologna Facoltà di Psicologia Laurea magistrale in Neuroscienze e riabilitazione neuropsicologica. Tesi di Laurea specialistica in Neuroscienze Cognitive presso il CsrNC Anno
DettagliFondamenti metodologici della neuropsicologia. Il metodo neuropsicologico. Dai dati alla teoria. Il metodo della correlazione anatomo-clinica
FUNZIONI ESECUTIVE E MISURE ELETTROFISIOLOGICHE PATRIZIA S. BISIACCHI DIPARTIMENTO DI PSICOLOGIA GENERALE PADOVA Fondamenti metodologici della neuropsicologia Studio delle basi neurali delle funzioni mentali
DettagliSCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN NEUROLOGIA COORTE
SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN NEUROLOGIA COORTE 01-11-2015 BIO/11 - Biologia Molecolare 1 8 L BIOLOGIA MOLECOLARE Lo specializzando deve apprendere le basi per comprendere l organizzazione strutturale
DettagliFunzioni distribuite: Funzioni localizzate: Emisfero non Emisfero dominante:
FUNZIONI COGNITIVE Funzioni distribuite: Orientamento Attenzione Memoria Funzioni frontali Funzioni localizzate: Emisfero non Emisfero dominante: linguaggio dominante: Capacità visuo-costruttive Capacità
DettagliUn cervello rallentato si può curare? LA RIABILITAZIONE NEUROPSICOLOGICA. intervista al Dott. Giuseppe BONAVINA
intervista al Dott. Giuseppe BONAVINA Specialista in Neurologia Responsabile dell Ambulatorio di Neurologia Ospedale Villa Erbosa (BO) e alla Dott.ssa Elisa SIROTTI Neuropsicologa dell Ambulatorio di Neurologia
DettagliChe cos'è una teoria?
Una teoria è: Che cos'è una teoria? un sistema di riferimento, una mappa mentale, uno schema concettuale che cerca di organizzare e spiegare i fenomeni in termini di principi generale o di leggi. Una teoria
DettagliIl modello di Ridescrizione Rappresentazionale nella comprensione dei DSA
Il modello di Ridescrizione Rappresentazionale nella comprensione dei DSA Giacomo Stella Imparare, questo è il problema Repubblica di San Marino 18-19 settembre 2014 sommario N e u r o s c i e n z e Apprendere
DettagliOBIETTIVI MINIMI DI SCIENZE ANNO SCOLASTICO LICEO DELLE SCIENZE UMANE CLASSI SECONDE
OBIETTIVI MINIMI DI SCIENZE LICEO DELLE SCIENZE UMANE CLASSI SECONDE Chimica Competenze Al termine del corso gli studenti dovranno essere in grado di : Saper riconoscere proprietà misurabili e non misurabili
DettagliPROGETTO INTEGRATO TARTARUGA IL METODO DI VALUTAZIONE E TERAPIA DEI BAMBINI CON DISTURBO AUTISTICO. Magda Di Renzo Federico Banchi di Castelbianco
PROGETTO INTEGRATO TARTARUGA IL METODO DI VALUTAZIONE E TERAPIA DEI BAMBINI CON DISTURBO AUTISTICO Magda Di Renzo Federico Banchi di Castelbianco Se non si definiscono validi criteri diagnostici non si
DettagliBruner Il viaggio verso la mente
Bruner 1915-2016 Il viaggio verso la mente Laureatosi in Psicologia nel 1941, si dedicò allo studio dell intelligenza cercando di scoprire i meccanismi della mente che seleziona ed ordina l esperienza
DettagliDISTIURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO DSA. Dott.sa Pastena Nicolina Università Salerno
DISTIURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO DSA 1 DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO (DSA) Sono disturbi funzionali che derivano da una peculiare architettura neuropsicologica del soggetto. Provocano difficoltà
DettagliDISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO e la motivazione dell intervento precoce
TUTTI A BORDO! PROGETTO IRIDE DI INTERCETTAZIONE PRECOCE IN RETE CLASSI PRIME SCUOLA PRIMARIA DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO e la motivazione dell intervento precoce Dr.ssa Campioni Annamaria
DettagliSTUDENTI E ISTRUZIONE:
STUDENTI E ISTRUZIONE: URP - UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO MINISTERO DELL ISTRUZIONE DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA 1 Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) La legge 8 ottobre 2010, n. 170, riconosce
DettagliWorkshop tematico: Metodologie e strategie che favoriscono l apprendimento
Workshop tematico: Metodologie e strategie che favoriscono l apprendimento degli alunni con DISCALCULIA EVOLUTIVA Relatrice: dottoressa Mary Farruggia L ACQUISIZIONE DELLA COMPETENZA NUMERICA nei bambini
DettagliRassegna Stampa. Martedì 11 Marzo 2014
Rassegna Stampa Martedì Marzo 204 Sommario Testata Data Pag. Titolo p.. SAN RAFFAELE AG. SR N. 26 06/03/204 ROMA - Riabilitazione Neuropsicologica: al San Raffaele Flaminia programmi computerizzati contro
DettagliLe neuroimmagini: come la scienza e la tecnologia ci aiutano a studiare le funzioni del cervello. Event funded by FP7-Eu project DECIDE
Le neuroimmagini: come la scienza e la tecnologia ci aiutano a studiare le funzioni del cervello Event funded by FP7-Eu project DECIDE Le neuroimmagini: visualizzazione in vivo del cervello Il termine
DettagliCOMITATO PROMOTORE (AID) M. Marchiori, R. Iozzino, E. Savelli, C. Termine, C. Turello
COMITATO PROMOTORE (AID) M. Marchiori, R. Iozzino, E. Savelli, C. Termine, C. Turello Associazione Culturale Pediatri Associazione Federativa Nazionale Ottici Optometristi Associazione Italiana Ortottisti
DettagliOltre le immagini sensoriali: il sistema specchio. Emiliano Ricciardi. I neuroni specchio: matching function
Oltre le immagini sensoriali: il sistema specchio I neuroni specchio: matching function Emiliano Ricciardi emiliano.ricciardi@bioclinica.unipi.it Laboratorio di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare
DettagliPercezione. Germano Rossi ISSR 2011/12
Percezione Germano Rossi ISSR 2011/12 Percezione 1 Percezione Ci muoviamo nell ambiente, evitando gli ostacoli, verso una meta Manipoliamo gli oggetti e l ambiente che ci circonda (per scrivere usiamo
DettagliSCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DIDATTICO-DISCIPLINARE Programmazione 2016/2017
SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DIDATTICO-DISCIPLINARE Programmazione 2016/2017 Materia Classe Indirizzo Docente Scienze Umane Prima Tortora Giuseppina Testi in adozione Il manuale di scienze umane: psicologia
DettagliDISCALCULIA CON E SENZA DISLESSIA: QUALCHE DIFFERENZA?
DISCALCULIA CON E SENZA DISLESSIA: QUALCHE DIFFERENZA? -LA DISLESSIA PORTA SEMPRE QUALCHE DIFFICOLTA NELLE ABILITA DI CALCOLO? -- LE DIFFICOLTA DI CALCOLO SONO SEMPRE ASSOCIATE A DISLESSIA? V.21/5/08 Dati
DettagliCapitolo 4 I metodi di indagine
Capitolo 4 I metodi di indagine NEUROSCIENZA COGNITIVA = indaga i processi mentali sia nelle caratteristiche psicologiche che nella loro base neurale. La mente è costituita da componenti distinte, localizzate
DettagliGruppo di lavoro NEUROPSICOLOGIA Referente del Gruppo per il Consiglio: Emanuela Bavazzano Coordinatori del Gruppo: Lucia Picchi e David Simoni
Gruppo di lavoro NEUROPSICOLOGIA Referente del Gruppo per il Consiglio: Emanuela Bavazzano Coordinatori del Gruppo: Lucia Picchi e David Simoni Premessa: L obiettivo della Neuropsicologia, secondo quanto
DettagliTesi di Laurea specialistica in Neuroscienze Cognitive presso il CsrNC
Università degli Studi di Bologna Facoltà di Psicologia Laurea magistrale in Neuroscienze e riabilitazione neuropsicologica. Tesi di Laurea specialistica in Neuroscienze Cognitive presso il CsrNC Questo
DettagliLivello di lettura di due deviazioni standard inferiore alla media Quoziente intellettivo (QI) nella norma Assenza di cause neurologiche e/o sensoriali Interferenza significativa con l apprendimento scolastico
DettagliPAROLE SENZA FISSA DIMORA Valutazione e trattamento del disturbo di apprendimento della lettura
Quota per soci 160. Affrettarsi! Quota per non soci 210 La quota di partecipazione va versata unicamente alla FLI Lazio 33,5 Crediti e.c.m. per logopedisti Roma 12,13 e 19,20 e dicembre 2014 Via Pinerolo
DettagliCosa si intende per produzione del testo?
1 Cosa si intende per produzione del testo? A partire dagli anni 80 si matura la consapevolezza che la produzione di un testo scritto sia un processo principalmente cognitivo: anche gli aspetti grafo-motori
DettagliLe malattie retiniche ereditarie
Le malattie retiniche ereditarie Deficit di vista Periferico: secondario ad una patologia che riguarda l occhio Centrale: secondario ad una patologia che coinvolge le vie visive retrochiasmatiche Cecita
Dettagli