LA NATURA MORTA NEL SEICENTO Età degli studenti: anni Lingua: per studenti stranieri con Italiano L2, livello B2.

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1 Materia: STORIA DELL ARTE Titolo: LA NATURA MORTA NEL SEICENTO Età degli studenti: anni Lingua: per studenti stranieri con Italiano L2, livello B2. Durata: 2 ore Scopo della lezione: Attraverso la lettura di testi e l osservazione di dipinti, gli studenti apprendono i contenuti della Natura Morta nel XVII secolo. Scopi linguistici: Acquisizione e approfondimento del linguaggio dell arte nel genere della pittura Pre-requisiti: Gli studenti devono avere conoscenze grammaticali a livello B1, che saranno implementati fino ad un livello B2. Devono possedere un livello minimo di lessico riferito alla Storia dell arte. Devono essere a conoscenza dei contenuti di base dell arte rinascimentale e barocca europea. Materiali: Pc, immagini da proiettare, eventuale materiale in forma cartacea. Fasi operative: Fase A. Tempo: 1 ora. La lezione si svolge attraverso l attività della LETTURA DI TESTI (reading comprehension) attraverso la quale l insegnante focalizza i temi con particolare attenzione al lessico e alla pronuncia/intonazione. Durante la lettura, l insegnante mostra vari esempi di dipinti che si possono catalogare con il genere pittorico della natura morta. Fase B. Tempo: 1 ora. L insegnante propone l analisi visiva di 5 dipinti tra i più famosi del genere della natura morta. La lezione procede con il confronto tra l analisi visiva e i contenuti espressi attraverso la reading comprehension.

2 Fase A. Contenuti generali Tempi: 1 ora La natura morta è un genere pittorico che ha trovato una particolare diffusione in Europa nel XVII secolo, ma non sarà mai abbandonato nei secoli successivi. Essa consiste nella rappresentazione di fiori, frutta, selvaggina o di oggetti inanimati, per lo più di uso, con un linguaggio di grande realismo. Le opere avevano formato medio e piccolo e costo non elevato, ed erano destinate a un pubblico privato e a collezionisti. Fin dall età dell antica Roma, gli oggetti sono stati rappresentati con realismo; tuttavia, essi erano sempre collocati all interno di composizioni più ampie, in un ruolo secondario rispetto alle figure umane o alle architetture. La natura morta come genere autonomo nasce nel Nord Europa e in particolare nelle Fiandre, dove gli artisti hanno sempre dimostrato un grande interesse anche verso una rappresentazione delle cose più minute della realtà. Infatti, basta osservare un quadro del Rinascimento fiammingo per scorgere nei dipinti moltissimi piccoli oggetti della vita quotidiana, come mobili, soprammobili, libri, chiavi, lampade, vestiti, ecc. Con un termine più appropriato che in Italia, il soggetto pittorico della natura morta era denominato dagli olandesi still-leven, ovvero vita immobile o vita silenziosa. La natura morta può essere interpretata a due livelli: 1. A livello della tecnica, l artista si misura con la sua abilità a realizzare effetti di verosimiglianza e addirittura illusionistici. 2. A livello del significato, l artista introduce elementi di tipo simbolico e allegorico, legati ai temi della fugacità del tempo e della bellezza o a quello della morte e della vanitas.

3 ESERCIZI della Fase A Comprensione del testo 1. Nel testo vengono evidenziati in grassetto alcuni termini. Riscrivili nella tabella e, con l aiuto di un dizionario monolingua, spiegane il significato. TERMINI SIGNIFICATO 2. Scrivi accanto ad ogni affermazione se è vera o falsa V F 1. La rappresentazione di oggetti nei dipinti è esistita fin dai tempi antichi, ma come genere pittorico autonomo si è diffusa soltanto a partire dal Rinascimento fiammingo. 2. La natura morta ebbe particolare successo nel corso del Seicento, ma fu abbandonata nei secoli successivi. 3. I soggetti rappresentati in un dipinto di natura morta sono essenzialmente fiori, frutta, animali e altri oggetti. 4. I soggetti vengono rappresentati con grande realismo. 5. Le opere non hanno in genere grandi dimensioni, né un costo elevato. 6. I destinatari dei dipinti erano i grandi musei dell epoca e le chiese. 7. Fin dall età dell antica Roma, gli oggetti sono stati rappresentati con realismo, ma erano sempre collocati in più ampie ambientazioni. 8. La natura morta come genere autonomo nasce in Italia. 9. Il termine che meglio definisce il genere della natura morta è l olandese still-leven, che interpreta l immobilità della vita. 10. La natura morta manifesta una grande attenzione al livello della tecnica pittorica; per questo motivo, essa non vuole avere altri significati interpretativi.

4 Fase B. La natura morta nei quadri del Seicento 1. Caravaggio, Canestra di frutta, 1596 ca. Olio su tela, 46x64,5 cm. Milano, Pinacoteca Ambrosiana. In Italia il genere della natura morta viene introdotto dal pittore lombardo Michelangelo Merisi detto il Caravaggio ( ) con la Canestra di frutta dipinta nel 1597 per il cardinale di Milano Federico Borromeo. La cesta di frutta è la sola protagonista del dipinto, isolata su un tavolo e leggermente sporgente in primo piano, verso lo spettatore. Questa scelta è sottolineata dal punto di vista ribassato, che elimina qualsiasi effetto prospettico, e dal fatto che i frutti si stagliano su un fondo ampio e uniforme, che diffonde una luce chiara. Il colore dello sfondo, inoltre, ricorda gli sfondi dorati delle figurazioni sacre medievali. L immagine mostra una nitida realtà di natura, ma al tempo stesso si presta ad una lettura di tipo allegorico: le foglie avvizzite e la mela bacata contrastano con la bellezza dei colori e delle lucide superfici dei frutti, richiamando il tema della precarietà della bellezza; allo stesso modo, alcuni elementi possono essere letti in chiave morale e religiosa: sono l uva bianca e nera, i fichi e le mele, ricorrenti nell iconografia cristiana.

5 2. Pieter Claesz, Vanitas, Olio su tela, 39,5x56 cm. L Aia, Mauritshuis. Il quadro venne dipinto dall artista olandese Pieter Claesz ( ). Esso fa aperto riferimento al tema della vanitas. Questo tema è in genere espresso attraverso la rappresentazione di oggetti che richiamano in modo esplicito la fragilità della vita umana, il trascorrere del tempo e la morte. I simboli ricorrenti sono il teschio, la clessidra, le candele accese o spente, fiori recisi o appassiti, avanzi di cibo, frutta bacata. A questi si accompagnano spesso figurazioni relative alla vanità, alla ricchezza e alle attività mondane dell uomo, come specchi e gioielli: ormai abbandonati e privati del loro uso, questi sottolineano la fugacità del tempo e l inutilità dei beni terreni di fronte alla morte.

6 3. Evaristo Baschenis, Strumenti musicali, 1660 ca. Olio su tela, 75x108 cm. Bergamo, Accademia Carrara Il pittore italiano Evaristo Baschenis ( ) si è specializzato in nature morte con strumenti musicali: liuti, viole, mandole, mandolini, spartiti musicali emergono con grande evidenza in primo piano, su sfondi scuri. L artista dimostra una eccellente capacità di rappresentare il vero in tutti i dettagli, e proprio per questo motivo colpisce l atmosfera di silenzio e di immobilità che pervade gli oggetti. Gli strumenti musicali sono associati a un idea armoniosa di musicalità, ma questa è ormai assente, come dimostrano le corde rotte e lo strato di polvere depositato sulla loro superficie, su cui è rimasta la traccia delle dita del musicista.

7 4. Ambrosius Bosschaert, Natura morta con fiori, Los Angeles, The J. Paul Getty Museum La rappresentazione di fiori riveste un interesse botanico. Questa materia riflette l attenzione per la realtà del Seicento: spesso i pittori prendevano a modello erbari e illustrazioni dei trattati naturalistici che si diffondevano in quegli anni. Sono sempre presenti, però, motivi allegorici, come il rapporto tra la bellezza della natura e la bellezza di Dio, o l invito a riflettere sulla fragilità della bellezza terrena. Questo spiega perché sulla tavola accanto al vaso sono presenti animali come insetti o lucertole, fiori recisi e petali appassiti. Nel dipinto di Bosschaert la libellula è presenza negativa, perché associata all immagine del demonio, contrapposta alla farfalla, simbolo di resurrezione.

8 5. Floris van Dick, Natura morta, 1613 Haarlem, Frans Hals Museum Il tema della tavola imbandita ha trovato ampia diffusione in Olanda, e il pittore Floris van Dick (c ) ne è un interprete eccellente. In questo genere, su una tovaglia pregiata sono disposti cibi e oggetti che denotano un ambiente ricco. Cibi e oggetti possono disporsi in modo ben calcolato oppure disordinato, talvolta con coppe e brocche rovesciate e avanzi di cibo, che testimoniano la fine di un banchetto. Il contrasto tra la raffinatezza degli oggetti e il cibo allude al rapporto tra natura e artificio, tra necessario e superfluo. Anche la scelta delle vivande riveste un significato morale: il pane e il vino sono simboli eucaristici, la mela è simbolo del peccato originale, la pera della Vergine Maria, le noci alludono al legno della croce, le castagne alla resurrezione.

9 ESERCIZI della parte B 1. Dopo aver letto attentamente le descrizioni dei quadri e discusso di essi con l insegnante e la classe (speaking), lo studente deve completare la tabella riassuntiva AUTORE OPERA TEMI OGGETTI SIMBOLI E ALLEGORIE Significati

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