A tal fine tra i Comuni di Bergamo, Orio al Serio, Ponteranica, Sorisole, Torre Boldone e l ASL di Bergamo si conviene e si pattuisce quanto segue:

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "A tal fine tra i Comuni di Bergamo, Orio al Serio, Ponteranica, Sorisole, Torre Boldone e l ASL di Bergamo si conviene e si pattuisce quanto segue:"

Transcript

1 PROTOCOLLO OPERATIVO PER LE MODALITA DI EROGAZIONE DELLE PRESTAZIONI SOCIO-SANITARIE E PER LA GESTIONE DELLE FUNZIONI DI TUTELA MINORI TRA IL COMUNE DI BERGAMO, I COMUNI ASSOCIATI E L ASL DI BERGAMO Premesso che: La L. 328/2000 attribuisce ai comuni, oltre ai compiti già trasferiti, a norma del D.P.R. 24 luglio 1977 n. 616 ed alle funzioni attribuite ai sensi dell art. 132, comma 1, del d.lgs. 112/98, la programmazione, la progettazione, la realizzazione del sistema locale dei servizi sociali nell ambito delle risorse disponibili e in base ai piani nazionali, regionali e al Piano di Zona. Nella nota regionale del Prot. N.Gl viene definito, alla luce delle indicazioni contenute nella Legge 328/00 e nelle leggi precedenti in materia (D.P.R. 616/77, L.R. 1/2000) e del DPCM che l Ente titolare dell esercizio delle funzioni sociali della Tutela Minori è l Ente Locale e che la funzione sanitaria e socio-sanitaria, nell ambito della tutela minori, restano di pertinenza dell ASL. L art. 4 della L.R. N. 34 del 14 dicembre 2004 attribuisce ai comuni le funzioni inerenti i servizi sociali rivolti ai minori che le esercitano in forma associata a livello di ambito territoriale, nelle diverse forme giuridiche previste dalla normativa vigente e secondo gli assetti più funzionali alla gestione, alla spesa e al rapporto con i cittadini. che il Comune di Bergamo, ente capofila dell Accordo di Programma per l adozione del Piano di Zona del sistema integrato d interventi e servizi sociali , successivamente prorogato a tutto il 2005, dell Ambito Territoriale n. 1, non può attualmente assumere la gestione diretta del servizio Tutela Minori per tutti i Comuni dell Ambito n. 1; Ritenuto: Di gestire, in via sperimentale, il Servizio Tutela Minori in modo associato tra i Comuni dell Ambito n. 1, Comune di Bergamo escluso in quanto già diretto gestore della Tutela Minori, con decorrenza dal 1 luglio 2005 e fino alla definizione di una gestione associata del Servizio stesso per l intero Ambito Territoriale n. 1; Richiamati: la deliberazione del Direttore Generale ASL n. 841 del 29 dicembre 2004 che approva il Protocollo operativo per la regolazione delle modalità di erogazione delle prestazioni sanitarie degli psicologi dipendenti A.S.L. all interno delle funzioni di Tutela Minori di competenza degli Enti Locali; la convenzione per la gestione associata del servizio tutela minori stipulata tra i Comuni di Gorle, Orio al Serio, Ponteranica, Sorisole, Torre Boldone dell Ambito territoriale n. 1 di Bergamo, approvata dall Assemblea dei Sindaci dell Ambito in data 20 maggio 2005 e deliberata dai rispettivi consigli comunali; il modello organizzativo per la gestione del servizio Tutela Minori del Comune di Bergamo approvato con deliberazione di Giunta Comunale in data 30 marzo Considerato che in coerenza con il Piano di Zona del Sistema Integrato di Interventi e Servizi Sociali dell Ambito territoriale n. 1 di Bergamo, si intende promuovere un servizio Tutela Minori di Ambito territoriale, che si caratterizza per l integrazione tra gli interventi sociale e sanitari e la qualità delle prestazioni a favore dei minori e delle loro famiglie in condizioni di fragilità sociale.

2 Dato atto che il Comune di Bergamo provvede alla gestione diretta della tutela minori mediante personale sociale proprio afferente all Unità operativa Minori e al servizio sociale di base, avvalendosi di prestazioni sanitarie psicologiche fornite dall A.S.L. di Bergamo; i Comuni di Gorle, Orio al Serio, Ponteranica, Sorisole e Torre Boldone provvedono alla gestione diretta della tutela minore in modo associato, tramite convenzione, istituendo un Ufficio Minori Associato, avvalendosi di personale sociale proprio e di prestazioni sanitarie psicologiche fornite dall Asl di Bergamo; Rilevata la necessità di regolare, tramite uno specifico protocollo d intesa, le modalità di erogazione delle prestazioni socio-sanitarie integrate per la gestione del Servizio Tutela Minori, in una logica di rete fra la funzione Tutela Minori ed il Consultorio Familiare, nonché il trasferimento della responsabilità (organizzativa e operativa) sulle competenze relative alla funzione di Tutela Minori all Ambito territoriale n. 1 di Bergamo ai sensi della vigente normativa; A tal fine tra i Comuni di Bergamo, Orio al Serio, Ponteranica, Sorisole, Torre Boldone e l ASL di Bergamo si conviene e si pattuisce quanto segue: Art. 1 Titolarità del Servizio I Comuni Associati dell Ambito Territoriali n. 1 di Bergamo assumono la titolarità del Servizio Tutela Minori e la gestione diretta della funzione e delle relative competenze organizzativeoperative con le modalità precisate nei successivi articoli, con decorrenza dal 1 luglio Il Comune di Bergamo manterrà la gestione diretta della funzione e delle relative competenze organizzative ed operative con modalità proprie. Art. 2 Oggetto delle prestazione della Tutela Minori L oggetto della Tutela è l insieme delle attività volte a garantire ai minori una crescita ed uno sviluppo sano e armonico all interno della loro famiglia o alternativamente e, possibilmente, in un nucleo familiare, o in assenza di tale possibilità, presso strutture idonee, secondo quanto previsto dalle leggi in merito alla tutela minorile e di settore. L azione di tutela pone attenzione e focalizza i suoi interventi fondamentalmente attorno a tre tipi di situazioni, che qui si elencano in funzione della formazione del disagio: Azione preventiva delle situazioni di rischio, ad es: o Precarietà abitativa, lavorativa, socio-economica o Precarietà dello stile di vita genitoriale, familiare o Incuria e trascuratezza di rilievo o Inadempienze e/o necessità di supporto scolastico o Comportamenti devianti o a rischio, fughe da casa, ecc Interventi di protezione e tutela in caso di: o Abbandono, Incuria e Trascuratezza grave o Maltrattamento, abuso e/o molestia sessuale o Incapacità evidenziate nella funzione genitoriale e/o disturbi della personalità Adempimenti delle prescrizioni dei Provvedimenti dell Autorità Giudiziaria e/o dell Ente Locale o Esecuzione di prescrizioni e disposizioni di T.M. e T.O.

3 o Attuazione dei provvedimenti dell Ente Locale Rispetto alla priorità i tre interventi sopra descritti, compatibilmente con le risorse disponibili, possono essere organizzati e distribuiti diversamente secondo le valutazioni di gravità ed urgenza formulate dai servizi incaricati e dalle disposizioni dell Autorità Giudiziaria. Art. 3 Prestazioni socio-sanitarie dell equipe territoriale integrata del servizio tutela minori: Le prestazioni socio-sanitarie dell équipe integrata del servizio tutela minori si declinano come di seguito precisato: - Lavoro in équipe socio-sanitarie integrate per: Accoglimento, valutazione e presa in carico dei casi Stesura di Progetti territoriali ed individuali Avvio, monitoraggio e sostegno dei progetti avviati ( Affido, ADM, Cooperative, Agenzie Sociali) Attuazione di allontanamenti, inserimenti in Comunità, Pronto Intervento anche in collaborazione con la Forza Pubblica Colloqui, Indagini, Visite domiciliari Segnalazioni all Autorità Giudiziaria Stesura delle Relazioni per l Autorità Giudiziaria ( T.O. e T.M.) Azioni di Vigilanza, Verifica e Tutela - Collaborazione con: Consultorio familiare dell Asl Strutture specialistiche dell A.S.L. Operatori incaricati della funzione materno-infantile, C.B.F, Unità Operativa Adolescenti, Sert, ecc.) Strutture specialistiche dell Azienda Ospedaliera ( N.P.I., C.P.S., ecc..) Professionisti coinvolti nel caso Scuole e Agenzie educative - Prestazioni specifiche di tipo psicologico: Osservazione utenti e nucleo familiare d origine Valutazione, assessment e/o interventi psicodiagnostici Valutazione delle capacità genitoriali esclusi i casi che richiedono interventi di servizi specialistici Supporto e sostegno psicologico breve Consulenza a utenti ( minori e loro familiari ) - Prestazioni specifiche di tipo sociale: Lettura, valutazione e orientamento del bisogno Presa in carico dei casi attraverso l utilizzo di strumenti professionali specifici: definizione del progetto d intervento attuazione del progetto d intervento verifica del progetto d intervento

4 Relazioni tecnico-professionali per l Autorità Giudiziaria e/o per altri Enti o Istituzioni, in collaborazione con lo psicologo Attivazione di collaborazioni con i servizi specialistici Attivazione di collaborazioni progettuali con i soggetti e le reti territoriali esistenti Art. 4 Procedure e modalità operative: I Comuni Associati dell Ambito n. 1 (Comune di Bergamo escluso) si impegnano a porre in essere tutte le azioni necessarie per la gestione del servizio tutela minori, attraverso propri uffici, proprie attrezzature, proprio personale sociale e amministrativo con le modalità previste dalla convenzione per la gestione associata della Tutela Minori, approvata dall Assemblea dei Sindaci dell Ambito Territoriale e deliberata dai rispettivi consigli comunali, fino all attivazione del nuovo modello organizzativo per l intero ambito territoriale; Il Comune di Bergamo continuerà a gestire il servizio Tutela Minori con personale proprio e con proprie modalità organizzative fino all attivazione del nuovo modello organizzativo di ambito; L Ambito Territoriale n. 1, tramite il Comune di Bergamo, ente capofila dell accordo di programma per l adozione del Piano di Zona , prorogato a tutto il 2005, si impegna a garantire il coordinamento tecnico del servizio per promuovere processi di uniformità progettuale ed operativa su tutto l ambito territoriale; L Asl di Bergamo garantisce l intervento dello psicologo, quale prestazione sanitaria a carico del Sistema Sanitario Regionale con le modalità previste dal protocollo operativo approvato con deliberazione del Direttore Generale dell A.S.L.di Bergamo n. 841 del 29/12/2004; Si conferma che le riunioni d équipe fra psicologo e assistente sociale per l esercizio della funzione di tutela minori, sono una modalità operativa necessaria ai fini della programmazione-progettazione, confronto-condivizione, valutazione-verifica, degli interventi dell attività sanitaria (clinica) e sociale inerenti la gestione del caso; Il Comune di Ponteranica capofila per la gestione associata del Servizio, provvederà a informare l Autorità Giudiziaria d intesa con l A.S.L., dei cambiamenti organizzativi inerenti la gestione diretta della funzione di tutela dei minori; La responsabilità organizzativa della Tutela confluirà nella figura del Responsabile dell Ufficio Minori Associato e nella figura del Responsabile della Divisione Servizio Sociale Centrale di Bergamo; Il Responsabile della Divisione Servizio Sociale Centrale di Bergamo e il Responsabile dell Ufficio Minori Associato assumeranno, altresì, la responsabilità organizzativa per gli interventi necessari a fronteggiare le situazioni di emergenza relative a minori oggetto di tutela o quant altro richiesto dall Autorità Giudiziaria. Le assistenti sociali e gli psicologi interverranno, in queste fasi, per quanto di loro competenza; Sarà cura dell Unità Operativa Minori, articolazione della succitata Divisione Sociale Centrale del Comune di Bergamo e dell Uffico Minori Associato la gestione della banca dati dei decreti emessi dall Autorità Giudiziaria con l impegno di trasmetterne copia ai singoli operatori, per la parte di competenza, e al Coordinatore Assi del Distretto ASL;

5 Le comunicazioni e le relazioni dell équipe territoriale e/o dei singoli professionisti, da inviare a soggetti istituzionali e all Autorità Giudiziaria, saranno trasmesse, direttamente dal Responsabile della Divisione Servizio Sociale Centrale del Comune di Bergamo su carta intestata de Comune di Bergamo e dal Responsabile dell Ufficio Minori Associato su carta intestata del Comune di Ponteranica, capofila della gestione associata. Le relazioni di cui trattasi dovranno essere inviate in copia anche al Coordinatore ASSI del distretto ASL, per quanto di competenza; Le convocazioni dell utenza che richiedano la presenza di entrambe le figure professionali previste (assistente sociale e psicologo) saranno effettuate su carta intestata del Comune di Bergamo per quanto di competenza e del Comune capofila per la gestione associata per quanto di competenza; Il personale afferente alla Tutela Minori rimane a tutti gli effetti dipendente dell Ente di appartenenza per gli aspetti giuridici e funzionali. Le modalità organizzative, operative e procedurali, per la gestione integrata del servizio tutela minori, saranno concordate con il coordinatore ASSI del distretto e definite in un regolamento di gestione del servizio. Art. 5 Coordinamento tecnico di ambito Per garantire omogeneità progettuale ed operativa nelle modalità d intervento in tutto l ambito territoriale, si individua un unico coordinamento tecnico a livello centralizzato, preferibilmente afferente all Unità Operativa Minori del Comune di Bergamo in quanto ente capo fila dell ambito territoriale, con le seguenti funzioni: Attivazione di raccordi tra gli operatori del servizio Tutela Minori, per favorire esperienze di scambio e promuovere interventi omogenei a livello di ambito; Interventi di consulenza e supporto tecnico agli operatori sociali sulle situazioni di nuclei familiari e di minori particolarmente complesse; Raccordo con i servizi territoriali e con i servizi specialistici per la costruzione di progetti integrati e la definizione di buone prassi; Promozione di iniziative di confronto e di costruzione di accordi operativi con le realtà territoriali (Associazioni,Cooperativa,etc.); Monitoraggio e verifica dell andamento del Servizio Tutela, con particolare riferimento agli interventi a favore di minori sottoposti a provvedimento dell Autorità Giudiziaria. Figura professionale prevista: Assistente sociale con comprovata esperienza nell area di riferimento per N. ore 20 mensili. Si prevedono inoltre periodici momenti di incontro e aggiornamento tra il Coordinatore ASSI del Distretto e i Responsabili degli Uffici Minori dei Comuni Associati e del Comune di Bergamo, allo scopo di ottimizzare le risorse professionali disponibili e per la migliore operatività del Servizio. Art. 6 Affidi Per l anno 2005, in situazione transitoria, date le risorse di personale programmabili, la gestione degli affidi continuerà ad essere svolta dal Consultorio Familiare dell A.S.L. di Bergamo, con esclusione del Comune di Bergamo che manterrà la gestione diretta degli affidi con modalità proprie. Con decorrenza dal gennaio 2006, le équipe territoriali di ambito gestiranno direttamente anche gli affidi curando tutti gli interventi necessari per la piena realizzazione dei progetti ed attuando le verifiche periodiche con tutti gli operatori e gli attori coinvolti nella realizzazione del progetto, compresa la famiglia affidataria.

6 Art. 7 Adozioni Per le situazioni e per gli interventi relativi all adozione, data la specificità di detti interventi, si farà riferimento al Consultorio Familiare dell A.S.L. nel rispetto delle indicazioni regionali, per i Comuni Associati. Il Comune di Bergamo continuerà la gestione delle adozioni con modalità organizzative proprie. Art. 8 Servizio di Assistenza domiciliare Minori, Progetti territoriale e Incontri protetti Le équipe territoriali attiveranno i Servizi di Ambito per i progetti di assistenza domiciliare minori, i progetti territoriali, gli incontri protetti, con le modalità previste nei protocolli operativi. Le équipe territoriali garantiranno, altresì, il monitoraggio e la verifica degli interventi attivati. Art. 9 Risorse di personale I Comuni associati mettono a disposizione per la gestione del servizio il personale dell Ufficio Minori: Il responsabile del Servizio per n. 20 ore mensili; Le assistenti sociali: due assistenti sociali a 18 ore settimanali per il periodo luglio-dicembre 2005; due assistenti sociali a 25 ore settimanali con decorrenza dal gennaio 2006; Il personale amministrativo e le attrezzature necessarie del Comune Capofila; La collaborazione delle assistenti sociali comunali e del segretariato sociale di ambito per quanto di loro competenza. Il Comune di Bergamo mette a disposizione: La collaborazione della responsabile della Divisione Servizio Sociale Centrale per quanto di competenza; La collaborazione della responsabile della Divisione Servizio Sociale Territoriale per quanto di competenza; Il coordinatore ed il personale dell Unità Operativa Minori; Le assistenti sociali presenti nelle circoscrizioni, le assistenti sociali afferenti al Servizio Migrazione; Un tecnico per il coordinamento di Ambito del servizio per n. 20 ore mensili. L ASL mette a disposizione: La collaborazione del Coordinatore ASSI del distretto; La figura professionale dello psicologo: n. 38 ore settimanali per i Comuni associati (Gorle, Orio al Serio, Ponteranica, Sorisole, Torre Boldone) e precisamente: 1 psicologo a 19 ore settimanali per i Comuni di Gorle, Orio al Serio, Torre Boldone, 1 psicologo a 19 ore settimanali per i Comuni di Ponteranica e Sorisole; n. 152 ore settimanali per il Comune di Bergamo; La collaborazione del personale afferente al Consultorio Familiare per quanto di competenza;

7 Si impegna a garantire le dovute sostituzioni per le assenze prolungate del personale in servizio. Art. 8 Durata Il presente protocollo d intesa decorre dalla data di sottoscrizione e avrà durata fino al , fatta salva la possibilità di ulteriori proroghe o rinnovi nel caso in cui tutti gli Enti sottoscrittori li ritengano opportuni. Letto, approvato e sottoscritto: Il Comune di Bergamo. Il Comune di Gorle. Il direttore generale Asl di Bergamo dott. Silvio Rocchi Il direttore sociale Asl di Bergamo dott. Renato Bresciani Il Comune di Orio al Serio Il Comune di Sorisole Il Comune di Ponteranica Il Comune di Torre Boldone

INFORMAZIONI PERSONALI ESPERIENZA LAVORATIVA ISTRUZIONE E FORMAZIONE. italiana

INFORMAZIONI PERSONALI ESPERIENZA LAVORATIVA ISTRUZIONE E FORMAZIONE. italiana F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome MARIA TERESA AGOSTINELLI Indirizzo Via Madonna degli Angeli n. 130 VELLETRI Telefono 9632573 Fax E-mail teresa.agostinelli@comune.velletri.rm

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PER LA GESTIONE DELLE ATTIVITA TUTELA MINORI E DEL CENTRO ADOZIONI

PROTOCOLLO D INTESA PER LA GESTIONE DELLE ATTIVITA TUTELA MINORI E DEL CENTRO ADOZIONI PROTOCOLLO D INTESA PER LA GESTIONE DELLE ATTIVITA DI TUTELA MINORI E DEL CENTRO ADOZIONI TRA l'azienda Sanitaria di Mantova - con sede legale in Mantova Via dei Toscani n. 1 - Codice Fiscale n.01838560207

Dettagli

COMUNE DI ALBINO. (Albì) (Provincia di Bergamo)

COMUNE DI ALBINO. (Albì) (Provincia di Bergamo) COMUNE DI ALBINO (Albì) (Provincia di Bergamo) CONVENZIONE FRA I COMUNI DEL DISTRETTO VAL SERIANA E L ASL DI BERGAMO PER la definizione dei rapporti nell area dei servizi socio assistenziali e socio sanitari.

Dettagli

REGOLAMENTO DEL SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE DELL AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N14 (ex Art. 10, comma 2, lett. e) punti a) e 5) della L.R.

REGOLAMENTO DEL SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE DELL AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N14 (ex Art. 10, comma 2, lett. e) punti a) e 5) della L.R. AMBITO TERRITORIALE N14 LEGGE 328/00 Comune di Giugliano in Campania ASL NA2 NORD Comune Capofila: Giugliano in Campania REGOLAMENTO DEL SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE DELL AMBITO TERRITORIALE SOCIALE

Dettagli

ALLEGATO ALLA D.C. N. 14 DEL 06/04/2005

ALLEGATO ALLA D.C. N. 14 DEL 06/04/2005 ALLEGATO ALLA D.C. N. 14 DEL 06/04/2005 CONVENZIONE TRA I COMUNI DI ARGELATO, BARICELLA, BENTIVOGLIO, BUDRIO, CASTELLO D ARGILE, CASTEL MAGGIORE, CASTENASO, GALLIERA, GRANAROLO, MALALBERGO, MINERBIO, MOLINELLA,

Dettagli

Regolamento del Servizio Sociale Professionale Segretariato Sociale dell Ambito S3

Regolamento del Servizio Sociale Professionale Segretariato Sociale dell Ambito S3 Regolamento del Servizio Sociale Professionale Segretariato Sociale dell Ambito S3 Assessorato alle Politiche Sociali Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n 2 del 22.03.2012 Art. 1 OGGETTO DEL

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE della REGIONE CAMPANIA n. 50 del 17 agosto Atti della Regione PARTE I

BOLLETTINO UFFICIALE della REGIONE CAMPANIA n. 50 del 17 agosto Atti della Regione PARTE I A.G.C. 18 - Assistenza Sociale, Attività Sociali, Sport, Tempo Libero, Spettacolo - Deliberazione n. 1317 del 31 luglio 2009 Organizzazione dei Servizi di Segretariato sociale e Porta Unica di Accesso-

Dettagli

DISTRETTO 1 ASL LATINA Programmazione Piano di Zona

DISTRETTO 1 ASL LATINA Programmazione Piano di Zona DISTRETTO 1 ASL LATINA Programmazione Piano di Zona 2012 2014 Tavoli Tematici Cisterna di Latina, Palazzo Comunale Casa della Pace, 19 luglio 2013 Servizi Distrettuali attivi Segretariato Sociale PUA Pronto

Dettagli

AMBITO SOCIALE N30. Comuni di TORRE ANNUNZIATA BOSCOREALE - BOSCOTRECASE TRECASE COMUNE CAPOFILA TORRE ANNUNZIATA

AMBITO SOCIALE N30. Comuni di TORRE ANNUNZIATA BOSCOREALE - BOSCOTRECASE TRECASE COMUNE CAPOFILA TORRE ANNUNZIATA Regolamento del Servizio Sociale Professionale Ambito N30 Art.1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO In conformità del quadro normativo definito dalla legge 328/2000, della legge regionale 11/2007 (art. 5 comma 1 lettera

Dettagli

I centri per le famiglie in Piemonte. Antonella Caprioglio Maria Celeste Anglesio Direzione Coesione Sociale. 31 marzo 2016

I centri per le famiglie in Piemonte. Antonella Caprioglio Maria Celeste Anglesio Direzione Coesione Sociale. 31 marzo 2016 ASSESSORATO POLITICHE SOCIALI, DELLA FAMIGLIA E DELLA CASA I centri per le famiglie in Piemonte Antonella Caprioglio Maria Celeste Anglesio Direzione Coesione Sociale 31 marzo 2016 Italia e Piemonte: alcune

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO CENTRO DI SERVIZI PER LA DISABILITA UNIVERSITA DEGLI STUDI CATANIA

PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO CENTRO DI SERVIZI PER LA DISABILITA UNIVERSITA DEGLI STUDI CATANIA PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO CENTRO DI SERVIZI PER LA DISABILITA UNIVERSITA DEGLI STUDI AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE n 3 UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER

Dettagli

1. Strumenti per la costituzione dell'ufficio

1. Strumenti per la costituzione dell'ufficio Programma regionale finalizzato "Promozione e sviluppo nuovi Uffici di piano" DGR 1791/2006, punto 3.2.2 e DGR 1004/2007. Scheda per la presentazione del progetto distrettuale COMUNE DI MODENA E DISTRETTO

Dettagli

tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014

tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014 ADOZIONE SCUOLA Percorso per l attuazione l del Protocollo d Intesa d tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014 LE FINALITA Promuovere

Dettagli

DISTRETTO SOCIO ASSISTENZIALE A COMUNE CAPOFILA ALATRI (FR)

DISTRETTO SOCIO ASSISTENZIALE A COMUNE CAPOFILA ALATRI (FR) DISTRETTO SOCIO ASSISTENZIALE A COMUNE CAPOFILA ALATRI (FR) PIANO DI ZONA 2013 ALLEGATO A: Piano Distrettuale per i Piccoli Comuni 1 CONTATTI DISTRETTO SOCIO ASSISTENZIALE A Piazza Caduti di Nassiriya

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA MODENA DELLA GUARDIA DI FINANZA AI FINI DEL COORDINAMENTO DEI CONTROLLI SOSTANZIALI DELLA POSIZIONE REDDITUALE E

PROTOCOLLO D INTESA MODENA DELLA GUARDIA DI FINANZA AI FINI DEL COORDINAMENTO DEI CONTROLLI SOSTANZIALI DELLA POSIZIONE REDDITUALE E PROTOCOLLO D INTESA TRA IL COMUNE DI FORMIGINE ED IL COMANDO PROVINCIALE DI MODENA DELLA GUARDIA DI FINANZA AI FINI DEL COORDINAMENTO DEI CONTROLLI SOSTANZIALI DELLA POSIZIONE REDDITUALE E PATRIMONIALE

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA AZIENDA USL RM E DISTRETTO 17 DISTRETTO 18 DISTRETTO 19 DISTRETTO 20. UOC TSMREE e DA ROMA CAPITALE

PROTOCOLLO D INTESA AZIENDA USL RM E DISTRETTO 17 DISTRETTO 18 DISTRETTO 19 DISTRETTO 20. UOC TSMREE e DA ROMA CAPITALE RETI SCOLASTICHE MUNICIPI I(ex XVII) - XIII(ex XVIII) XIV(ex XIX) - XV(ex XX) Municipio Roma I (ex XVII) Municipio Roma XIII (ex XVIII) Municipio Roma XIV (ex XIX) Municipio Roma XV (ex XX) Dipartimento

Dettagli

Distretto Sociosanitario 1 Ventimigliese PROTOCOLLO D'INTESA

Distretto Sociosanitario 1 Ventimigliese PROTOCOLLO D'INTESA Provincia di Imperia Distretto Sociosanitario 1 Ventimigliese Distretto Sociosanitario 2 Sanremese Distretto Sociosanitario 3 Imperiese PROTOCOLLO D'INTESA Per l istituzione del Registro Pubblico Provinciale

Dettagli

Comune di Bardolino Provincia di Verona REGOLAMENTO AFFIDI FAMILIARI

Comune di Bardolino Provincia di Verona REGOLAMENTO AFFIDI FAMILIARI Comune di Bardolino Provincia di Verona REGOLAMENTO AFFIDI FAMILIARI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 38 del 08.07.2002 Articolo 1 Oggetto Oggetto del presente regolamento è la gestione

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI REPORT INDICATORI I SEMESTRE 2013

CARTA DEI SERVIZI REPORT INDICATORI I SEMESTRE 2013 CARTA DEI SERVIZI REPORT INDICATORI I SEMESTRE 2013 Ambito Tutela Minori e Famiglia Servizio Tutela Minori indicatore Tempestività + I casi valutati come urgenti dall equipe sono presi in carico entro

Dettagli

CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEL SERVIZIO TUTELA MINORI

CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEL SERVIZIO TUTELA MINORI CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEL SERVIZIO TUTELA MINORI PREMESSO CHE La L. 328/2000 attribuisce ai comuni, oltre ai compiti già trasferiti, a norma del D.P.R. 24 luglio 1977 n. 616 ed alle funzioni

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA: COMUNE DI TRIESTE AMBITO 1.2 AREA PROMOZIONE E PROTEZIONE SOCIALE AREA EDUCAZIONE, UNIVERSITA E RICERCA

PROTOCOLLO D INTESA TRA: COMUNE DI TRIESTE AMBITO 1.2 AREA PROMOZIONE E PROTEZIONE SOCIALE AREA EDUCAZIONE, UNIVERSITA E RICERCA Allegato 2 PROTOCOLLO D INTESA TRA: COMUNE DI TRIESTE AMBITO 1.2 AREA PROMOZIONE E PROTEZIONE SOCIALE AREA EDUCAZIONE, UNIVERSITA E RICERCA COMUNE DI DUINO AURISINA - AMBITO 1.1 COMUNE DI MUGGIA AMBITO

Dettagli

REGOLAMENTO DISCIPLINANTE IL FUNZIONAMENTO DEL CENTRO PER LE FAMIGLIE DEL DISTRETTO SOCIALE S10

REGOLAMENTO DISCIPLINANTE IL FUNZIONAMENTO DEL CENTRO PER LE FAMIGLIE DEL DISTRETTO SOCIALE S10 REGOLAMENTO DISCIPLINANTE IL FUNZIONAMENTO DEL CENTRO PER LE FAMIGLIE DEL DISTRETTO SOCIALE S10 APPROVATO CON DELIBERAZIONE DEL COORDINAMENTO ISTITUZIONALE N. 28 DEL 13.10.2010 INDICE Art.1 definizione

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI REPORT INDICATORI I SEMESTRE 2014

CARTA DEI SERVIZI REPORT INDICATORI I SEMESTRE 2014 Servizio Tutela Minori Tempestività CARTA DEI SERVIZI REPORT INDICATORI I SEMESTRE 2014 + I casi valutati come urgenti dall equipe sono presi in carico entro 48 ore dalla segnalazione. intervento personalizzato

Dettagli

SCHEDA 2: Equipe territoriale integrata minori _ ETIM

SCHEDA 2: Equipe territoriale integrata minori _ ETIM SCHEDA 2: Equipe territoriale integrata minori _ ETIM Tema - Percorsi di presa in carico integrata Destinatari - Minori in situazione di grave difficoltà familiare e/o in situazione di rischio, anche stranieri

Dettagli

REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 6 VICENZA DELIBERAZIONE O G G E T T O

REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 6 VICENZA DELIBERAZIONE O G G E T T O REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 6 VICENZA DELIBERAZIONE n. 256 del 15/04/2011 O G G E T T O Servizi famiglia e minori - prestazioni di consulenza legale per l'anno 2011. Impegno

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI AFFIDO FAMILIARE

REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI AFFIDO FAMILIARE Comune Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Comune di Maglie Bagnolo del Cannole Castrignano Corigliano Cursi Giurdignano Melpignano Muro

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA. Per l istituzione del Registro Provinciale degli Assistenti Familiari ( D.G.R.n 287 del 31/03/2006)

PROTOCOLLO D'INTESA. Per l istituzione del Registro Provinciale degli Assistenti Familiari ( D.G.R.n 287 del 31/03/2006) PROTOCOLLO D'INTESA Per l istituzione del Registro Provinciale degli Assistenti Familiari ( D.G.R.n 287 del 31/03/2006) L anno., il giorno del mese di, presso la Sede della Provincia della Spezia, sita

Dettagli

PARTE PRIMA ATTI DELLA REGIONE

PARTE PRIMA ATTI DELLA REGIONE BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 57 DEL 7 NOVEMBRE 2005 PARTE PRIMA ATTI DELLA REGIONE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA REGIONALE REGIONE CAMPANIA - Giunta Regionale - Seduta del 16 settembre

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI CENTRI BOLLEBLU

CARTA DEI SERVIZI CENTRI BOLLEBLU CARTA DEI SERVIZI CENTRI BOLLEBLU 1 I Centri Bolle Blu rendono disponibile, diffondono e distribuiscono agli utenti e ai loro familiari materiale informativo riguardante il o ed il suo funzionamento: Carta

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE

PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE DIPARTIMENTO GIUSTIZIA MINORILE CENTRO PER LA GIUSTIZIA MINORILE PER LA SARDEGNA CAGLIARI PROTOCOLLO D INTESA tra la ASL n. 2 di Olbia e il Centro Giustizia Minorile per la Sardegna (CGM) per l integrazione

Dettagli

Consultori familiari

Consultori familiari Consultori familiari Le prestazioni del consultorio corsi di accompagnamento alla nascita rivolti ad entrambi i genitori assistenza a domicilio a mamma e neonato dopo il parto (Servizio di Dimissione protetta):

Dettagli

3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ

3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ 1.NUMERO AZIONE 20 2. TITOLO AZIONE Servizio di Accompagnamento Socio Educativo per minori 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ Descrivere sinteticamente le attività che si intendono realizzare all interno dell

Dettagli

Scheda per la redazione del Progetto

Scheda per la redazione del Progetto ALLEGATO A Scheda per la redazione del Progetto 1. RIFERIMENTI Ambito territoriale: n. 17 SAN SEVERINO MARCHE / MATELICA Referente territoriale per i servizi di sostegno alla famiglia: Cognome Valeriani

Dettagli

LIVEAS Assistenza Domiciliare e Altro - Progetti di prevenzione

LIVEAS Assistenza Domiciliare e Altro - Progetti di prevenzione DIRITTI DEI BAMBINI E DOVERI DEGLI ADULTI 2. Progetto già avviato Sì No 3. Tipologia di servizio Istituzionale Servizi Essenziali Altro 4. Area tematica Minori e Famiglia 5. Macrotipologia LIVEAS Assistenza

Dettagli

CONFERENZA ZONALE PER L ISTRUZIONE Comuni di Livorno, Collesalvetti e Capraia Isola REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONFERENZA ZONALE

CONFERENZA ZONALE PER L ISTRUZIONE Comuni di Livorno, Collesalvetti e Capraia Isola REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONFERENZA ZONALE CONFERENZA ZONALE PER L ISTRUZIONE Comuni di Livorno, Collesalvetti e Capraia Isola REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONFERENZA ZONALE INDICE Art. 1 Istituzione Art. 2 Composizione Art. 3

Dettagli

LA GIUNTA REGIONALE. la L. 4 maggio 1983, n. 184, concernenti Diritto del minore ad una famiglia ;

LA GIUNTA REGIONALE. la L. 4 maggio 1983, n. 184, concernenti Diritto del minore ad una famiglia ; Oggetto: DGR 13 Febbraio 2001, n. 219 : Costituzione Comitato Tecnico di Coordinamento Regionale dei servizi integrati per le adozioni nazionali ed internazionali. Modifica. LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA

Dettagli

SCHEMA DI PROTOCOLLO D INTESA tra. Regione Toscana. Il giorno del mese di dell anno 2016 presso Regione Toscana, Piazza del Duomo n.

SCHEMA DI PROTOCOLLO D INTESA tra. Regione Toscana. Il giorno del mese di dell anno 2016 presso Regione Toscana, Piazza del Duomo n. SCHEMA DI PROTOCOLLO D INTESA tra Regione Toscana Coordinamento Toscano delle Associazioni per la Salute Mentale e Il giorno del mese di dell anno 2016 presso Regione Toscana, Piazza del Duomo n.10 sono

Dettagli

SERVIZIO SANITARIO REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA PER LA TUTELA DELLA SALUTE

SERVIZIO SANITARIO REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA PER LA TUTELA DELLA SALUTE SERVIZIO SANITARIO REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA PER LA TUTELA DELLA SALUTE DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE N DEL / / Proposta n. del / / STRUTTURA PROPONENTE: DIRETTORE ASSL DI SASSARI

Dettagli

F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E

F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome ELISA ZULLINI Indirizzo Telefono Fax E-mail Nazionalità Italiana Data di nascita 27/01/72 elisazullini@promo.it

Dettagli

COMUNE DI BIASSONO Via San Martino 9 20853 (MB) COPIA www.biassono.org

COMUNE DI BIASSONO Via San Martino 9 20853 (MB) COPIA www.biassono.org COMUNE DI BIASSONO Via San Martino 9 20853 (MB) COPIA www.biassono.org SERVIZIO UFFICIO DI PIANO PROPONENTE: UFFICIO DI PIANO DETERMINAZIONE N. 506 DEL 31/12/2012 OGGETTO: IMPEGNO DI SPESA PER SERVIZIO

Dettagli

MINORI E FAMIGLIA CoDeBri - SERVIZIO PIENAMENTE INCARDINATO NELL ENTE LOCALE TITOLARE DELLA FUNZIONE.

MINORI E FAMIGLIA CoDeBri - SERVIZIO PIENAMENTE INCARDINATO NELL ENTE LOCALE TITOLARE DELLA FUNZIONE. ALLEGATO -1 SCHEMA DI SINTESI MODELLO OPERATIVO - AMBITO MINORI E FAMIGLIA A.s.c. Consorzio Desio Brianza/Ambito Territoriale Desio MINORI E FAMIGLIA CoDeBri - SERVIZIO PIENAMENTE INCARDINATO NELL ENTE

Dettagli

Piano Sociale di Zona dell Ambito Territoriale A04

Piano Sociale di Zona dell Ambito Territoriale A04 Piano Sociale di Zona 2013-2015 dell Ambito Territoriale A04 Comuni di Avellino (capofila), Altavilla Irpina, Capriglia Irpina, Cervinara, Chianche, Grottolella, Montefredane, Petruro Irpino, Pietrastornina,

Dettagli

Proposta di Deliberazione del Consiglio Metropolitano

Proposta di Deliberazione del Consiglio Metropolitano Classifica: 014. Anno: 2015 (6111353) Oggetto CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DELLE FUNZIONI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE ATTINENTI LA PROGRAMMAZIONE ATTUATIVA DEL PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE FSE

Dettagli

Ruolo dell A.S. del D.P.

Ruolo dell A.S. del D.P. Ruolo dell A.S. del D.P. Le attività svolte dall A.S. sono quelle inerenti alle funzioni del servizio: prevenzione, terapia e riabilitazione, attività di consulenza e formazione, come previsto dal D.P.R.

Dettagli

DISTRETTO SOCIO-ASSISTENZIALE A

DISTRETTO SOCIO-ASSISTENZIALE A DISTRETTO SOCIO-ASSISTENZIALE A PROGETTO BIANCANEVE Legge Regionale 29/04/04 nr. 6 D.G.R. 29/05/07 nr. 359 ESIGENZE DEI PICCOLI COMUNI 1. Titolo del Progetto: BIANCANEVE 2. Premessa Il progetto intende

Dettagli

IL CASO DEL DIPARTIMENTO ATTIVITA SOCIO-SANITARIE

IL CASO DEL DIPARTIMENTO ATTIVITA SOCIO-SANITARIE IL CASO DEL DIPARTIMENTO ATTIVITA SOCIO-SANITARIE Caso a cura di Andrea Martone Le situazioni descritte non intendono rappresentare un paradigma di comportamento, né l autore vuole formulare giudizi sulle

Dettagli

La prevenzione degli effetti sulla salute delle ondate di calore

La prevenzione degli effetti sulla salute delle ondate di calore La prevenzione degli effetti sulla salute delle ondate di calore L esperienza della regione Emilia-Romagna a cura di Clara Curcetti Roma, 18 aprile 2007 Linee regionali di intervento per mitigare l impatto

Dettagli

Procedure ACCOGLIENZA RESIDENZIALE

Procedure ACCOGLIENZA RESIDENZIALE Procedure ACCOGLIENZA RESIDENZIALE Sede legale: via al Deserto, 2-23022 Chiavenna (SO) PROCEDURE di ACCOGLIENZA RESIDENZIALE GENERALITA e SCOPO Generalità e scopo... pag. 3 APPLICABILITA e RESPONSABILITA

Dettagli

PROCEDURA DI GARA PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI OSSERVAZIONE DIAGNOSTICA E PRESA IN CARICO DEL PAZIENTE CON DGA (DISTURBO DA GIOCO D AZZARDO)

PROCEDURA DI GARA PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI OSSERVAZIONE DIAGNOSTICA E PRESA IN CARICO DEL PAZIENTE CON DGA (DISTURBO DA GIOCO D AZZARDO) PROCEDURA DI GARA PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI OSSERVAZIONE DIAGNOSTICA E PRESA IN CARICO DEL PAZIENTE CON DGA (DISTURBO DA GIOCO D AZZARDO) ALLEGATO 3 CAPITOLATO TECNICO 1. Oggetto dell appalto Oggetto

Dettagli

DIREZIONE SOCIALE. DGR 856 del 25/10/2013 in attuazione alla DGR X/116 del 14/05/2013

DIREZIONE SOCIALE. DGR 856 del 25/10/2013 in attuazione alla DGR X/116 del 14/05/2013 DIREZIONE SOCIALE DGR 856 del 25/10/2013 in attuazione alla DGR X/116 del 14/05/2013 Premessa Vista la normativa della Regione Lombardia: DGR X/116 del 14/05/2013: Determinazione in ordine all istituzione

Dettagli

COMUNE DI MANDELLO DEL LARIO Piazza L. Da Vinci n. 6 (prov. LC)

COMUNE DI MANDELLO DEL LARIO Piazza L. Da Vinci n. 6 (prov. LC) SCHEDE AMBITI DI COPROGETTAZIONE relative alla procedura aperta di istruttoria pubblica finalizzata all individuazione di soggetti del Terzo Settore disponibili alla coprogettazione e alla gestione in

Dettagli

Rapporti Interistituzionali

Rapporti Interistituzionali Rapporti Interistituzionali Servizi Ministeriali MINISTERO DELLA GIUSTIZIA (ROMA) educatori CGM (regionali) IPM CPA USSM educatori assistenti sociali coordinatori IPM: Istituto Penale Minorile CPA: Centro

Dettagli

Rete del progetto Diade

Rete del progetto Diade La Rete Diade P Progetto realizzato nell'ambito dell'accordo di collaborazione sottoscritto con la Regione Lombardia per l'attivazione di servizi e iniziative finalizzate al contrasto e alla prevenzione

Dettagli

PIANO D AZIONE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI DI SERVIZIO

PIANO D AZIONE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI DI SERVIZIO UNIONE EUROPEA REGIONE CALABRIA REPUBBLICA ITALIANA PROGRAMMAZIONE REGIONALE UNITARIA 2007-2013 PIANO D AZIONE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI DI SERVIZIO REGOLAMENTO INTERNO DEL COMITATO DI COORDINAMENTO

Dettagli

REGOLAMENTO PER L UFFICIO DI PIANO DI ZONA SOCIALE AMBITO S3 CAVA COSTIERA AMALFITANA

REGOLAMENTO PER L UFFICIO DI PIANO DI ZONA SOCIALE AMBITO S3 CAVA COSTIERA AMALFITANA REGOLAMENTO PER L UFFICIO DI PIANO DI ZONA SOCIALE AMBITO S3 CAVA COSTIERA AMALFITANA Adottato con delibera di G. C. n. 583 del 3.12.2003 Articolo 1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO Il presente regolamento disciplina

Dettagli

Allegato C. Tutto ciò premesso. si conviene e si stipula quanto segue:

Allegato C. Tutto ciò premesso. si conviene e si stipula quanto segue: Allegato C SCHEMA DICIPLINARE D INCARICO PER IL CONFERIMENTO DELL INCARICO PROFESSIONALE PER IL COORDINAMENTO PEDAGOGICO DEI SERVIZI PER L'INFANZIA DEI COMUNI DI FAENZA, CASTEL BOLOGNESE, SOLAROLO, RIOLO

Dettagli

PLUS IGLESIAS PUNTO UNICO D ACCESSO

PLUS IGLESIAS PUNTO UNICO D ACCESSO \ PLUS IGLESIAS Provincia di Carbonia/Iglesias Azienda Sanitaria Locale n. 7 Comuni di : Iglesias, Musei, Villamassargia, Domusnovas, Gonnesa, Fluminimaggiore, Buggerru. REGOLAMENTO SERVIZIO DISTRETTUALE

Dettagli

ACCORDO PER LA FORMALIZZAZIONE E L AMPLIAMENTO DEL COORDINAMENTO PROVINCIALE IN MATERIA DI RICHIEDENTI E TITOLARI DI PROTEZIONE INTERNAZIONALE

ACCORDO PER LA FORMALIZZAZIONE E L AMPLIAMENTO DEL COORDINAMENTO PROVINCIALE IN MATERIA DI RICHIEDENTI E TITOLARI DI PROTEZIONE INTERNAZIONALE Prefettura di Parma Ufficio Territoriale del Governo Questura di Parma Polizia di Stato Comune di Parma Comune di Fidenza Comune di Langhirano inserire LOGHI UNIONE COMUNI VALLI TARO E CENO COMUNE DI BERCETO

Dettagli

sociosanitaria sociosanitaria

sociosanitaria sociosanitaria Bozza di linee guida del Piano sociale regionale 2016-2018 Assetti istituzionali e di integrazione Gli assetti istituzionali e di integrazione PUNTO DI PARTENZA: riconoscimento e promozione del valore

Dettagli

PIANO DI ZONA Annualità SEGRETARIATO SOCIALE PROFESSIONALE, SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE e PRONTO INTERVENTO SOCIALE

PIANO DI ZONA Annualità SEGRETARIATO SOCIALE PROFESSIONALE, SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE e PRONTO INTERVENTO SOCIALE PIANO DI ZONA 2012-2014 Annualità 2012 PROGETTO SEGRETARIATO SOCIALE PROFESSIONALE, SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE e PRONTO INTERVENTO SOCIALE 1. Titolo del progetto 1 Segretariato Sociale Professionale,

Dettagli

Azienda per l Assistenza Sanitaria n. 5 Friuli Occidentale

Azienda per l Assistenza Sanitaria n. 5 Friuli Occidentale Azienda per l Assistenza Sanitaria n. 5 Friuli Occidentale DECRETO DEL DIRETTORE GENERALE N. 654 DEL 14/12/2015 OGGETTO Nomina del Coordinatore Sociosanitario. Dott. Paolo Bordon nominato con D.G.R. 2544

Dettagli

Si aggiunga come primo riconoscimento:

Si aggiunga come primo riconoscimento: PROPOSTA DI EMENDAMENTI DELL'OSSERVATORIO REGIONALE DEL VOLONTARIATO TRATTE DAL DOCUMENTO "RICHIESTE DI MODIFICHE ED INTEGRAZIONE ALLA PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE CONCERNENTE IL SISTEMA INTEGRATO DEGLI

Dettagli

AZIENDA ULSS 20 DI VERONA

AZIENDA ULSS 20 DI VERONA AZIENDA ULSS 20 DI VERONA Sede legale: via Valverde n. 42-37122 Verona - tel. 045/8075511 Fax 045/8075640 Deliberazione del Direttore Generale n. 274 del 22/05/2014 Il Direttore Generale dell.azienda U.L.S.S.

Dettagli

Violenza di genere, reti territoriali, forze dell ordine, Asl, Servizi Sociali, Istituzioni

Violenza di genere, reti territoriali, forze dell ordine, Asl, Servizi Sociali, Istituzioni Violenza di genere, reti territoriali, forze dell ordine, Asl, Servizi Sociali, Istituzioni Violenza di genere sono tutti i comportamenti e le azioni fisiche, sessuali, di coercizione economica e psicologica

Dettagli

La revisione della D.G.R. n del

La revisione della D.G.R. n del La revisione della D.G.R. n. 41-12003 del 15.03.2004 TIPOLOGIA, REQUISITI STRUTTURALI E GESTIONALI DELLE STRUTTURE RESIDENZIALI E SEMIRESIDENZIALI PER MINORI Programmazione azioni per l area minori Prevenzione

Dettagli

SCHEDA DI MONITORAGGIO

SCHEDA DI MONITORAGGIO SCHEDA DI L.r. 8/2005 - Dgr 1004 del 29 novembre 2013 BIENNIO 2014-2015 Dati identificativi del progetto Ente titolare del progetto: Associazione Carcere Territorio Bergamo Data convenzione con ASL: 10/06/2014

Dettagli

LINEE GUIDA PER GLI INTERVENTI INTEGRATI DEL SERVIZIO SPECIALISTICO TUTELA MINORI E DEL SERVIZIO SOCIALE COMUNALE DI BASE

LINEE GUIDA PER GLI INTERVENTI INTEGRATI DEL SERVIZIO SPECIALISTICO TUTELA MINORI E DEL SERVIZIO SOCIALE COMUNALE DI BASE LINEE GUIDA PER GLI INTERVENTI INTEGRATI DEL SERVIZIO SPECIALISTICO TUTELA MINORI E DEL SERVIZIO SOCIALE COMUNALE DI BASE AREA SOGGETTO/ DESTINATARIO MANDATO/ COMPITO AZIONE/ INTERVENTO RESPONSABILITA

Dettagli

Ministero della Giustizia

Ministero della Giustizia ACCORDO QUADRO TRA Ministero della Giustizia Ministero dell Interno Regione Calabria Corte d Appello di Catanzaro Corte d Appello di Reggio Calabria Tribunale per i Minorenni di Catanzaro Procura della

Dettagli

PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE

PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE REGIONE DEL VENETO Azienda Unità Locale Socio Sanitaria n. 9 Treviso Sede Legale Borgo Cavalli, 42 31100 Treviso PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE 20132222013226 n. 226 del 23/05/2013 Il Dirigente Responsabile

Dettagli

Servizio Sanitario Nazionale - Regione Veneto AZIENDA ULSS N. 8 BERICA Viale F. Rodolfi n VICENZA DELIBERAZIONE. n.

Servizio Sanitario Nazionale - Regione Veneto AZIENDA ULSS N. 8 BERICA Viale F. Rodolfi n VICENZA DELIBERAZIONE. n. Servizio Sanitario Nazionale - Regione Veneto AZIENDA ULSS N. 8 BERICA Viale F. Rodolfi n. 37 36100 VICENZA DELIBERAZIONE n. 473 del 19-4-2017 O G G E T T O Servizio di Mediazione Culturale per l anno

Dettagli

SCHEDA PROGETTO/ SERVIZIO/INTERVENTO per la realizzazione di azioni nelle aree di intervento previste dall obiettivo 3 delle linee guida dei PdZ

SCHEDA PROGETTO/ SERVIZIO/INTERVENTO per la realizzazione di azioni nelle aree di intervento previste dall obiettivo 3 delle linee guida dei PdZ 11.2.3. PROGETTO MIMOSA SCHEDA PROGETTO/ SERVIZIO/INTERVENTO per la realizzazione di azioni nelle aree di intervento previste dall obiettivo 3 delle linee guida dei PdZ Per progetto si intende qualsiasi

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DI INSERIMENTO SCOLASTICO DEL BAMBINO ADOTTATO

PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DI INSERIMENTO SCOLASTICO DEL BAMBINO ADOTTATO PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DI INSERIMENTO SCOLASTICO DEL BAMBINO ADOTTATO La Regione Umbria, l Ufficio Scolastico Regionale per l Umbria, il Comune di Perugia, il Comune di Terni, il Comune di Città

Dettagli

A relazione dell'assessore Balocco: Premesso che:

A relazione dell'assessore Balocco: Premesso che: REGIONE PIEMONTE BU41 15/10/2015 Deliberazione della Giunta Regionale 28 settembre 2015, n. 9-2142 D.G.R. n. 48-1927 del 27.7.2015 - Integrazioni alla convenzione siglata tra la Regione Piemonte e l Agenzia

Dettagli

PROVINCIA DI POTENZA COMUNE DI PROTOCOLLO DI INTESA SULLA COLLABORAZIONE ALLA REDAZIONE DEL PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE E ATTIVITA CONNESSE

PROVINCIA DI POTENZA COMUNE DI PROTOCOLLO DI INTESA SULLA COLLABORAZIONE ALLA REDAZIONE DEL PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE E ATTIVITA CONNESSE PROVINCIA DI POTENZA COMUNE DI PROTOCOLLO DI INTESA SULLA COLLABORAZIONE ALLA REDAZIONE DEL PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE E ATTIVITA CONNESSE o O o PREMESSO che la legge n.225/92, istitutiva del

Dettagli

13 Convegno Nazionale Radici e futuro della mediazione familiare: professionisti al lavoro Venti anni della S.I.Me.F Novembre 2015

13 Convegno Nazionale Radici e futuro della mediazione familiare: professionisti al lavoro Venti anni della S.I.Me.F Novembre 2015 1 13 Convegno Nazionale Radici e futuro della mediazione familiare: professionisti al lavoro Venti anni della S.I.Me.F. 1995-2015 6-7 Novembre 2015 Milano SOSTENGO INTERVENTI ECONOMICI A FAVORE DEI CONIUGI

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA TRA L AUTORITÀ DI REGOLAZIONE DEI TRASPORTI E L AUTORITÀ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI

PROTOCOLLO DI INTESA TRA L AUTORITÀ DI REGOLAZIONE DEI TRASPORTI E L AUTORITÀ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI PROTOCOLLO DI INTESA TRA L AUTORITÀ DI REGOLAZIONE DEI TRASPORTI E L AUTORITÀ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI L Autorità di regolazione dei trasporti (di seguito: ART ) e l Autorità per le garanzie

Dettagli

Regione Piemonte MACROSTRUTTURA DISTRETTO DI VERBANIA

Regione Piemonte MACROSTRUTTURA DISTRETTO DI VERBANIA Regione Piemonte MACROSTRUTTURA DISTRETTO DI VERBANIA Direttore Referente Dott. Bartolomeo FICILI O G G E T T O INSERIMENTO DELLA MINORE A.S. RESIDENTE NEL DISTRETTO DI VERBANIA NELLA COMUNITA EDUCATIVA

Dettagli

- l acquisizione e il consolidamento della capacità di gestione e di autocontrollo nell area emotivo-affettiva

- l acquisizione e il consolidamento della capacità di gestione e di autocontrollo nell area emotivo-affettiva Le scelte di politica scolastica, coerentemente all analisi del contesto territoriale e dei bisogni formativi evidenziati nelle Linee Guida georeferenziate, data la criticità e la problematicità delle

Dettagli

L ISCRIZIONE DEI QUINDICENNI

L ISCRIZIONE DEI QUINDICENNI L ISCRIZIONE DEI QUINDICENNI GLI ACCORDI E LE POLITICHE REGIONALI DI ACCOGLIENZA DEI QUINDICENNI NEI CPIA Roma, 9 maggio 2016 IL RICHIAMO ALLA NORMA DPR 263/12 art. 3 c. 2 Ai Centri possono iscriversi

Dettagli

Assessorato alle Politiche Sociali. Verso il nuovo Piano sociale regionale

Assessorato alle Politiche Sociali. Verso il nuovo Piano sociale regionale Assessorato alle Politiche Sociali Verso il nuovo Piano sociale regionale Il sociale in Abruzzo: alcuni dati del Profilo Sociale Regionale La Regione Abruzzo sta redigendo, attraverso un percorso partecipato,

Dettagli

DIPARTIMENTO DISTRETTO Unità Operativa Tutela Età Evolutiva Adolescenti e Giovani APPUNTI DAL SERVIZIO INTEGRAZIONE SCOLASTICA E SOCIALE

DIPARTIMENTO DISTRETTO Unità Operativa Tutela Età Evolutiva Adolescenti e Giovani APPUNTI DAL SERVIZIO INTEGRAZIONE SCOLASTICA E SOCIALE AZIENDA U.L.S.S. 21 DIPARTIMENTO DISTRETTO Unità Operativa Tutela Età Evolutiva Adolescenti e Giovani APPUNTI DAL REGOLAMENTO OPERATORI SOCIO SANITARI SERVIZIO INTEGRAZIONE SCOLASTICA E SOCIALE PROGETTO

Dettagli

Protocollo di intesa

Protocollo di intesa FONDO SOCIALE EUROPEO OB. 2 COMPETITIVITA REGIONALE E OCCUPAZIONE PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE 2007-2013 BANDO REGIONALE RELATIVO ALLA CHIAMATA DI PROGETTI PER LA REALIZZAZIONE DI SERVIZI INTEGRATI NELL

Dettagli

REGOLAMENTO DISCIPLINANTE L ATTRIBUZIONE DEL COMPENSO PER LE SPECIFICHE RESPONSABILITA * * *

REGOLAMENTO DISCIPLINANTE L ATTRIBUZIONE DEL COMPENSO PER LE SPECIFICHE RESPONSABILITA * * * REGOLAMENTO DISCIPLINANTE L ATTRIBUZIONE DEL COMPENSO PER LE SPECIFICHE RESPONSABILITA * * * Adottato con Deliberazione di Giunta Comunale n. 185/2013 e modificato con Deliberazione di Giunta Comunale

Dettagli

SPINA PATRIZIA Corso Vercelli 55/E Novara (ufficio) (ufficio)

SPINA PATRIZIA Corso Vercelli 55/E Novara (ufficio) (ufficio) F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo Telefono Fax E-mail Corso Vercelli 55/E - 28100 Novara 0321-3703582 (ufficio) 0321-3703557 (ufficio)

Dettagli

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. 691 DEL 30/08/2016 ETTORE: ERVIZI OCIALI ERVIZIO: AMMINITRAZIONE E GETIONE DEI ERVIZI UFFICIO: EGRETERIA DEL ETTORE ERVIZI OCIALI OGGETTO: PROGETTI OCIO ECONOMICI N. 543-544

Dettagli

La qualità del Servizio Sociale Territoriale

La qualità del Servizio Sociale Territoriale e Sociale Regionale La qualità del Servizio Sociale Territoriale Bologna, 18 giugno 2012 1 Servizio Sociale Territoriale Il Servizio Sociale Territoriale è il complesso degli interventi del segretariato

Dettagli

13 30.04.2016. OGGETTO: 3 01/01/2016-31/12/2016. IL CONSIGLIO COMUNALE

13 30.04.2016. OGGETTO: 3 01/01/2016-31/12/2016. IL CONSIGLIO COMUNALE Delibera Consiglio Comunale n. 13 del 30.04.2016. OGGETTO: approvazione accordo tra l asl 3 genovese e i comuni della relativa conferenza dei sindaci per l espletamento delle funzioni in materia di adozioni,

Dettagli

F O R M A T O INFORMAZIONI PERSONALI ESPERIENZA LAVORATIVA E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E

F O R M A T O INFORMAZIONI PERSONALI ESPERIENZA LAVORATIVA E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Cognome Mariarosa D Amico Telefono 028226351 E-mail mariarosadamico@comunerozzanomiit Nazionalità italiana

Dettagli

ÉQUIPE MULTIDISCIPLINARE. MALTRATTAMENTO TRASCURATEZZA E ABUSO (M.T.A.) ex ASL. 7

ÉQUIPE MULTIDISCIPLINARE. MALTRATTAMENTO TRASCURATEZZA E ABUSO (M.T.A.) ex ASL. 7 ÉQUIPE MULTIDISCIPLINARE MALTRATTAMENTO TRASCURATEZZA E ABUSO (M.T.A.) ex ASL. 7 In linea con la normativa regionale (DGR n. 42-29997 del 02.05.2000) L ex ASL 7 ha costituito con delibera del 24.04.2002

Dettagli

DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE

DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE AREA DI COORDINAMENTO POLITICHE DI SOLIDARIETA' SOCIALE E INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA SETTORE TUTELA DEI MINORI, CONSUMATORI

Dettagli

La storia. Il progetto ha previsto:

La storia. Il progetto ha previsto: Lo Sportello ISELT è stato attivo a Torino dal 2003 al 2007, svolgendo attività di assistenza e di supporto alle persone transessuali e transgender e favorendone l'inserimento sociale e lavorativo. Lo

Dettagli

UFFICI DI PIANO CHIAVENNA

UFFICI DI PIANO CHIAVENNA UFFICI DI PIANO CHIAVENNA ENTE GESTORE: COMUNITA MONTANA DELLA VALCHIAVENNA SERVIZI PER DISABILI Gli interventi di seguito descritti sono a carattere socio-assistenziale e sono rivolti a disabili adulti

Dettagli

7. Descrizione delle attività e delle prestazioni erogate dal servizio

7. Descrizione delle attività e delle prestazioni erogate dal servizio SEGRETARIATO SOCIALE E P.U.A. PUNTO UNICO DI ACCESSO INTEGRATO 2. Progetto già avviato Sì No 3. Tipologia di servizio Istituzionale Servizi Essenziali Altro 4. Area tematica Multiarea 5. Macrotipologia

Dettagli

Autorità Idrica Toscana

Autorità Idrica Toscana DECRETO DEL DIRETTORE GENERALE N. 53 del 11/08/2017 OGGETTO: DPGR N.91 DEL 13 LUGLIO 2017 - PIANO DEGLI INTERVENTI SUUL EMERGENZA IDRICA E IDRO-POTABILE 2017. APPROVAZIONE PROGETTO DEFINITIVO DENOMINATO

Dettagli

AZIENDA SANITARIA UNIVERSITARIA INTEGRATA DI UDINE

AZIENDA SANITARIA UNIVERSITARIA INTEGRATA DI UDINE REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA AZIENDA SANITARIA UNIVERSITARIA INTEGRATA DI UDINE DECRETO DEL DIRETTORE GENERALE N. 6 DEL 06/05/2016 OGGETTO Costituzione dell'azienda sanitaria universitaria integrata

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA per l attivazione dell UFFICIO DI PROMOZIONE SOCIALE: SEGRETARIATO SOCIALE

PROTOCOLLO D INTESA per l attivazione dell UFFICIO DI PROMOZIONE SOCIALE: SEGRETARIATO SOCIALE AMBITO TERRITORIALE SOCIALE Comuni di Colbordolo - Gabicce Mare Gradara Mombaroccio - Monteciccardo Montelabbate Pesaro - Sant Angelo in Lizzola - Tavullia PROTOCOLLO D INTESA per l attivazione dell UFFICIO

Dettagli

COMUNE DI CASTELLANA SICULA PROVINCIA DI PALERMO

COMUNE DI CASTELLANA SICULA PROVINCIA DI PALERMO COMUNE DI CASTELLANA SICULA PROVINCIA DI PALERMO IL RESPONSABILE DEL SETTORE AMMINISTRATIVO UFFICIO SERVIZI SCOLASTICI E SOCIALI DETERMINA N 393 DEL 22/10/2012. OGGETTO : IMPEGNO DI SPESA E LIQUIDAZIONE

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA tra Ambito N17 Cooperativa Sociale Dadaa Ghezo Associazione Centro Astalli Sud

PROTOCOLLO D INTESA tra Ambito N17 Cooperativa Sociale Dadaa Ghezo Associazione Centro Astalli Sud Dadaa Ghezo Ambito N17 Centro Astalli Sud PROTOCOLLO D INTESA tra Ambito N17 Cooperativa Sociale Dadaa Ghezo Associazione Centro Astalli Sud SERVIZIO CENTRO DI ACCOGLIENZA PER IMMIGRATI SENZA FISSA DIMORA

Dettagli

Proposta di Patto Provinciale per la prevenzione e il contrasto alla dispersione scolastica e formativa. Bozza di lavoro 1

Proposta di Patto Provinciale per la prevenzione e il contrasto alla dispersione scolastica e formativa. Bozza di lavoro 1 Proposta di Patto Provinciale per la prevenzione e il contrasto alla dispersione scolastica e formativa 1 Bozza di lavoro 1 Considerati la Legge del 27 dicembre 2006 n. 296 articolo 1, comma 622, che prevede

Dettagli

DETERMINAZIONE N. 261 DEL

DETERMINAZIONE N. 261 DEL (Lu\D\ricoveri in Istituto\DET_2016_1 modifica) DETERMINAZIONE N. 261 DEL 23.3.2016 OGGETTO: Aggiornamento Elenco delle strutture e dei ricoverati Anno 2016 e impegno di spesa. IL DIRIGENTE AREA 3 PREMESSO

Dettagli