A tal fine tra i Comuni di Bergamo, Orio al Serio, Ponteranica, Sorisole, Torre Boldone e l ASL di Bergamo si conviene e si pattuisce quanto segue:
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- Giordano Paoletti
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1 PROTOCOLLO OPERATIVO PER LE MODALITA DI EROGAZIONE DELLE PRESTAZIONI SOCIO-SANITARIE E PER LA GESTIONE DELLE FUNZIONI DI TUTELA MINORI TRA IL COMUNE DI BERGAMO, I COMUNI ASSOCIATI E L ASL DI BERGAMO Premesso che: La L. 328/2000 attribuisce ai comuni, oltre ai compiti già trasferiti, a norma del D.P.R. 24 luglio 1977 n. 616 ed alle funzioni attribuite ai sensi dell art. 132, comma 1, del d.lgs. 112/98, la programmazione, la progettazione, la realizzazione del sistema locale dei servizi sociali nell ambito delle risorse disponibili e in base ai piani nazionali, regionali e al Piano di Zona. Nella nota regionale del Prot. N.Gl viene definito, alla luce delle indicazioni contenute nella Legge 328/00 e nelle leggi precedenti in materia (D.P.R. 616/77, L.R. 1/2000) e del DPCM che l Ente titolare dell esercizio delle funzioni sociali della Tutela Minori è l Ente Locale e che la funzione sanitaria e socio-sanitaria, nell ambito della tutela minori, restano di pertinenza dell ASL. L art. 4 della L.R. N. 34 del 14 dicembre 2004 attribuisce ai comuni le funzioni inerenti i servizi sociali rivolti ai minori che le esercitano in forma associata a livello di ambito territoriale, nelle diverse forme giuridiche previste dalla normativa vigente e secondo gli assetti più funzionali alla gestione, alla spesa e al rapporto con i cittadini. che il Comune di Bergamo, ente capofila dell Accordo di Programma per l adozione del Piano di Zona del sistema integrato d interventi e servizi sociali , successivamente prorogato a tutto il 2005, dell Ambito Territoriale n. 1, non può attualmente assumere la gestione diretta del servizio Tutela Minori per tutti i Comuni dell Ambito n. 1; Ritenuto: Di gestire, in via sperimentale, il Servizio Tutela Minori in modo associato tra i Comuni dell Ambito n. 1, Comune di Bergamo escluso in quanto già diretto gestore della Tutela Minori, con decorrenza dal 1 luglio 2005 e fino alla definizione di una gestione associata del Servizio stesso per l intero Ambito Territoriale n. 1; Richiamati: la deliberazione del Direttore Generale ASL n. 841 del 29 dicembre 2004 che approva il Protocollo operativo per la regolazione delle modalità di erogazione delle prestazioni sanitarie degli psicologi dipendenti A.S.L. all interno delle funzioni di Tutela Minori di competenza degli Enti Locali; la convenzione per la gestione associata del servizio tutela minori stipulata tra i Comuni di Gorle, Orio al Serio, Ponteranica, Sorisole, Torre Boldone dell Ambito territoriale n. 1 di Bergamo, approvata dall Assemblea dei Sindaci dell Ambito in data 20 maggio 2005 e deliberata dai rispettivi consigli comunali; il modello organizzativo per la gestione del servizio Tutela Minori del Comune di Bergamo approvato con deliberazione di Giunta Comunale in data 30 marzo Considerato che in coerenza con il Piano di Zona del Sistema Integrato di Interventi e Servizi Sociali dell Ambito territoriale n. 1 di Bergamo, si intende promuovere un servizio Tutela Minori di Ambito territoriale, che si caratterizza per l integrazione tra gli interventi sociale e sanitari e la qualità delle prestazioni a favore dei minori e delle loro famiglie in condizioni di fragilità sociale.
2 Dato atto che il Comune di Bergamo provvede alla gestione diretta della tutela minori mediante personale sociale proprio afferente all Unità operativa Minori e al servizio sociale di base, avvalendosi di prestazioni sanitarie psicologiche fornite dall A.S.L. di Bergamo; i Comuni di Gorle, Orio al Serio, Ponteranica, Sorisole e Torre Boldone provvedono alla gestione diretta della tutela minore in modo associato, tramite convenzione, istituendo un Ufficio Minori Associato, avvalendosi di personale sociale proprio e di prestazioni sanitarie psicologiche fornite dall Asl di Bergamo; Rilevata la necessità di regolare, tramite uno specifico protocollo d intesa, le modalità di erogazione delle prestazioni socio-sanitarie integrate per la gestione del Servizio Tutela Minori, in una logica di rete fra la funzione Tutela Minori ed il Consultorio Familiare, nonché il trasferimento della responsabilità (organizzativa e operativa) sulle competenze relative alla funzione di Tutela Minori all Ambito territoriale n. 1 di Bergamo ai sensi della vigente normativa; A tal fine tra i Comuni di Bergamo, Orio al Serio, Ponteranica, Sorisole, Torre Boldone e l ASL di Bergamo si conviene e si pattuisce quanto segue: Art. 1 Titolarità del Servizio I Comuni Associati dell Ambito Territoriali n. 1 di Bergamo assumono la titolarità del Servizio Tutela Minori e la gestione diretta della funzione e delle relative competenze organizzativeoperative con le modalità precisate nei successivi articoli, con decorrenza dal 1 luglio Il Comune di Bergamo manterrà la gestione diretta della funzione e delle relative competenze organizzative ed operative con modalità proprie. Art. 2 Oggetto delle prestazione della Tutela Minori L oggetto della Tutela è l insieme delle attività volte a garantire ai minori una crescita ed uno sviluppo sano e armonico all interno della loro famiglia o alternativamente e, possibilmente, in un nucleo familiare, o in assenza di tale possibilità, presso strutture idonee, secondo quanto previsto dalle leggi in merito alla tutela minorile e di settore. L azione di tutela pone attenzione e focalizza i suoi interventi fondamentalmente attorno a tre tipi di situazioni, che qui si elencano in funzione della formazione del disagio: Azione preventiva delle situazioni di rischio, ad es: o Precarietà abitativa, lavorativa, socio-economica o Precarietà dello stile di vita genitoriale, familiare o Incuria e trascuratezza di rilievo o Inadempienze e/o necessità di supporto scolastico o Comportamenti devianti o a rischio, fughe da casa, ecc Interventi di protezione e tutela in caso di: o Abbandono, Incuria e Trascuratezza grave o Maltrattamento, abuso e/o molestia sessuale o Incapacità evidenziate nella funzione genitoriale e/o disturbi della personalità Adempimenti delle prescrizioni dei Provvedimenti dell Autorità Giudiziaria e/o dell Ente Locale o Esecuzione di prescrizioni e disposizioni di T.M. e T.O.
3 o Attuazione dei provvedimenti dell Ente Locale Rispetto alla priorità i tre interventi sopra descritti, compatibilmente con le risorse disponibili, possono essere organizzati e distribuiti diversamente secondo le valutazioni di gravità ed urgenza formulate dai servizi incaricati e dalle disposizioni dell Autorità Giudiziaria. Art. 3 Prestazioni socio-sanitarie dell equipe territoriale integrata del servizio tutela minori: Le prestazioni socio-sanitarie dell équipe integrata del servizio tutela minori si declinano come di seguito precisato: - Lavoro in équipe socio-sanitarie integrate per: Accoglimento, valutazione e presa in carico dei casi Stesura di Progetti territoriali ed individuali Avvio, monitoraggio e sostegno dei progetti avviati ( Affido, ADM, Cooperative, Agenzie Sociali) Attuazione di allontanamenti, inserimenti in Comunità, Pronto Intervento anche in collaborazione con la Forza Pubblica Colloqui, Indagini, Visite domiciliari Segnalazioni all Autorità Giudiziaria Stesura delle Relazioni per l Autorità Giudiziaria ( T.O. e T.M.) Azioni di Vigilanza, Verifica e Tutela - Collaborazione con: Consultorio familiare dell Asl Strutture specialistiche dell A.S.L. Operatori incaricati della funzione materno-infantile, C.B.F, Unità Operativa Adolescenti, Sert, ecc.) Strutture specialistiche dell Azienda Ospedaliera ( N.P.I., C.P.S., ecc..) Professionisti coinvolti nel caso Scuole e Agenzie educative - Prestazioni specifiche di tipo psicologico: Osservazione utenti e nucleo familiare d origine Valutazione, assessment e/o interventi psicodiagnostici Valutazione delle capacità genitoriali esclusi i casi che richiedono interventi di servizi specialistici Supporto e sostegno psicologico breve Consulenza a utenti ( minori e loro familiari ) - Prestazioni specifiche di tipo sociale: Lettura, valutazione e orientamento del bisogno Presa in carico dei casi attraverso l utilizzo di strumenti professionali specifici: definizione del progetto d intervento attuazione del progetto d intervento verifica del progetto d intervento
4 Relazioni tecnico-professionali per l Autorità Giudiziaria e/o per altri Enti o Istituzioni, in collaborazione con lo psicologo Attivazione di collaborazioni con i servizi specialistici Attivazione di collaborazioni progettuali con i soggetti e le reti territoriali esistenti Art. 4 Procedure e modalità operative: I Comuni Associati dell Ambito n. 1 (Comune di Bergamo escluso) si impegnano a porre in essere tutte le azioni necessarie per la gestione del servizio tutela minori, attraverso propri uffici, proprie attrezzature, proprio personale sociale e amministrativo con le modalità previste dalla convenzione per la gestione associata della Tutela Minori, approvata dall Assemblea dei Sindaci dell Ambito Territoriale e deliberata dai rispettivi consigli comunali, fino all attivazione del nuovo modello organizzativo per l intero ambito territoriale; Il Comune di Bergamo continuerà a gestire il servizio Tutela Minori con personale proprio e con proprie modalità organizzative fino all attivazione del nuovo modello organizzativo di ambito; L Ambito Territoriale n. 1, tramite il Comune di Bergamo, ente capofila dell accordo di programma per l adozione del Piano di Zona , prorogato a tutto il 2005, si impegna a garantire il coordinamento tecnico del servizio per promuovere processi di uniformità progettuale ed operativa su tutto l ambito territoriale; L Asl di Bergamo garantisce l intervento dello psicologo, quale prestazione sanitaria a carico del Sistema Sanitario Regionale con le modalità previste dal protocollo operativo approvato con deliberazione del Direttore Generale dell A.S.L.di Bergamo n. 841 del 29/12/2004; Si conferma che le riunioni d équipe fra psicologo e assistente sociale per l esercizio della funzione di tutela minori, sono una modalità operativa necessaria ai fini della programmazione-progettazione, confronto-condivizione, valutazione-verifica, degli interventi dell attività sanitaria (clinica) e sociale inerenti la gestione del caso; Il Comune di Ponteranica capofila per la gestione associata del Servizio, provvederà a informare l Autorità Giudiziaria d intesa con l A.S.L., dei cambiamenti organizzativi inerenti la gestione diretta della funzione di tutela dei minori; La responsabilità organizzativa della Tutela confluirà nella figura del Responsabile dell Ufficio Minori Associato e nella figura del Responsabile della Divisione Servizio Sociale Centrale di Bergamo; Il Responsabile della Divisione Servizio Sociale Centrale di Bergamo e il Responsabile dell Ufficio Minori Associato assumeranno, altresì, la responsabilità organizzativa per gli interventi necessari a fronteggiare le situazioni di emergenza relative a minori oggetto di tutela o quant altro richiesto dall Autorità Giudiziaria. Le assistenti sociali e gli psicologi interverranno, in queste fasi, per quanto di loro competenza; Sarà cura dell Unità Operativa Minori, articolazione della succitata Divisione Sociale Centrale del Comune di Bergamo e dell Uffico Minori Associato la gestione della banca dati dei decreti emessi dall Autorità Giudiziaria con l impegno di trasmetterne copia ai singoli operatori, per la parte di competenza, e al Coordinatore Assi del Distretto ASL;
5 Le comunicazioni e le relazioni dell équipe territoriale e/o dei singoli professionisti, da inviare a soggetti istituzionali e all Autorità Giudiziaria, saranno trasmesse, direttamente dal Responsabile della Divisione Servizio Sociale Centrale del Comune di Bergamo su carta intestata de Comune di Bergamo e dal Responsabile dell Ufficio Minori Associato su carta intestata del Comune di Ponteranica, capofila della gestione associata. Le relazioni di cui trattasi dovranno essere inviate in copia anche al Coordinatore ASSI del distretto ASL, per quanto di competenza; Le convocazioni dell utenza che richiedano la presenza di entrambe le figure professionali previste (assistente sociale e psicologo) saranno effettuate su carta intestata del Comune di Bergamo per quanto di competenza e del Comune capofila per la gestione associata per quanto di competenza; Il personale afferente alla Tutela Minori rimane a tutti gli effetti dipendente dell Ente di appartenenza per gli aspetti giuridici e funzionali. Le modalità organizzative, operative e procedurali, per la gestione integrata del servizio tutela minori, saranno concordate con il coordinatore ASSI del distretto e definite in un regolamento di gestione del servizio. Art. 5 Coordinamento tecnico di ambito Per garantire omogeneità progettuale ed operativa nelle modalità d intervento in tutto l ambito territoriale, si individua un unico coordinamento tecnico a livello centralizzato, preferibilmente afferente all Unità Operativa Minori del Comune di Bergamo in quanto ente capo fila dell ambito territoriale, con le seguenti funzioni: Attivazione di raccordi tra gli operatori del servizio Tutela Minori, per favorire esperienze di scambio e promuovere interventi omogenei a livello di ambito; Interventi di consulenza e supporto tecnico agli operatori sociali sulle situazioni di nuclei familiari e di minori particolarmente complesse; Raccordo con i servizi territoriali e con i servizi specialistici per la costruzione di progetti integrati e la definizione di buone prassi; Promozione di iniziative di confronto e di costruzione di accordi operativi con le realtà territoriali (Associazioni,Cooperativa,etc.); Monitoraggio e verifica dell andamento del Servizio Tutela, con particolare riferimento agli interventi a favore di minori sottoposti a provvedimento dell Autorità Giudiziaria. Figura professionale prevista: Assistente sociale con comprovata esperienza nell area di riferimento per N. ore 20 mensili. Si prevedono inoltre periodici momenti di incontro e aggiornamento tra il Coordinatore ASSI del Distretto e i Responsabili degli Uffici Minori dei Comuni Associati e del Comune di Bergamo, allo scopo di ottimizzare le risorse professionali disponibili e per la migliore operatività del Servizio. Art. 6 Affidi Per l anno 2005, in situazione transitoria, date le risorse di personale programmabili, la gestione degli affidi continuerà ad essere svolta dal Consultorio Familiare dell A.S.L. di Bergamo, con esclusione del Comune di Bergamo che manterrà la gestione diretta degli affidi con modalità proprie. Con decorrenza dal gennaio 2006, le équipe territoriali di ambito gestiranno direttamente anche gli affidi curando tutti gli interventi necessari per la piena realizzazione dei progetti ed attuando le verifiche periodiche con tutti gli operatori e gli attori coinvolti nella realizzazione del progetto, compresa la famiglia affidataria.
6 Art. 7 Adozioni Per le situazioni e per gli interventi relativi all adozione, data la specificità di detti interventi, si farà riferimento al Consultorio Familiare dell A.S.L. nel rispetto delle indicazioni regionali, per i Comuni Associati. Il Comune di Bergamo continuerà la gestione delle adozioni con modalità organizzative proprie. Art. 8 Servizio di Assistenza domiciliare Minori, Progetti territoriale e Incontri protetti Le équipe territoriali attiveranno i Servizi di Ambito per i progetti di assistenza domiciliare minori, i progetti territoriali, gli incontri protetti, con le modalità previste nei protocolli operativi. Le équipe territoriali garantiranno, altresì, il monitoraggio e la verifica degli interventi attivati. Art. 9 Risorse di personale I Comuni associati mettono a disposizione per la gestione del servizio il personale dell Ufficio Minori: Il responsabile del Servizio per n. 20 ore mensili; Le assistenti sociali: due assistenti sociali a 18 ore settimanali per il periodo luglio-dicembre 2005; due assistenti sociali a 25 ore settimanali con decorrenza dal gennaio 2006; Il personale amministrativo e le attrezzature necessarie del Comune Capofila; La collaborazione delle assistenti sociali comunali e del segretariato sociale di ambito per quanto di loro competenza. Il Comune di Bergamo mette a disposizione: La collaborazione della responsabile della Divisione Servizio Sociale Centrale per quanto di competenza; La collaborazione della responsabile della Divisione Servizio Sociale Territoriale per quanto di competenza; Il coordinatore ed il personale dell Unità Operativa Minori; Le assistenti sociali presenti nelle circoscrizioni, le assistenti sociali afferenti al Servizio Migrazione; Un tecnico per il coordinamento di Ambito del servizio per n. 20 ore mensili. L ASL mette a disposizione: La collaborazione del Coordinatore ASSI del distretto; La figura professionale dello psicologo: n. 38 ore settimanali per i Comuni associati (Gorle, Orio al Serio, Ponteranica, Sorisole, Torre Boldone) e precisamente: 1 psicologo a 19 ore settimanali per i Comuni di Gorle, Orio al Serio, Torre Boldone, 1 psicologo a 19 ore settimanali per i Comuni di Ponteranica e Sorisole; n. 152 ore settimanali per il Comune di Bergamo; La collaborazione del personale afferente al Consultorio Familiare per quanto di competenza;
7 Si impegna a garantire le dovute sostituzioni per le assenze prolungate del personale in servizio. Art. 8 Durata Il presente protocollo d intesa decorre dalla data di sottoscrizione e avrà durata fino al , fatta salva la possibilità di ulteriori proroghe o rinnovi nel caso in cui tutti gli Enti sottoscrittori li ritengano opportuni. Letto, approvato e sottoscritto: Il Comune di Bergamo. Il Comune di Gorle. Il direttore generale Asl di Bergamo dott. Silvio Rocchi Il direttore sociale Asl di Bergamo dott. Renato Bresciani Il Comune di Orio al Serio Il Comune di Sorisole Il Comune di Ponteranica Il Comune di Torre Boldone
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