INTRODUZIONE I PAPILLOMAVIRUS. I Papillomavirus (HPV, dall inglese Human Papilloma Virus), membri della famiglia
|
|
- Miranda Magnani
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 INTRODUZIONE I PAPILLOMAVIRUS Caratteristiche dei Papillomavirus I Papillomavirus (HPV, dall inglese Human Papilloma Virus), membri della famiglia Papillomaviridae, sono piccoli virus a DNA privi di envelope, che infettano i tessuti epiteliali delle mucose e dell epidermide inducendo lesioni proliferative quali verruche, a livello di mani e piedi, e condilomi, a livello del tratto genitale, labiale e respiratorio; ne esistono oltre 120 tipi che si differenziano per il tipo di tessuto che infettano. I Papillomavirus possono essere suddivisi in tipi a basso ed alto rischio; i gruppi ad alto rischio includono HPV-16, -18, -31, -33 e -45 e sono responsabili dello sviluppo di oltre il 99% dei carcinomi della cervice uterina, mentre quelli a basso rischio, come ad esempio HPV-6, -11 e -44, causano per lo più verruche genitali. [Kobe et al., 2004] Il virus contiene una singola molecola di DNA circolare a doppia elica di 7900 paia di basi, formata da più sequenze codificanti ( Open Reading Frame ) che costituiscono lo stampo per la trascrizione dei messaggeri policistronici; è presente inoltre una regione denominata LCR ( Long Control Region ) a monte dei geni E6 ed E7 dove sono contenute sequenze regolatorie per la replicazione e trascrizione virale. I geni contenuti nelle ORF sono suddivisi in Early o precoci, che codificano per le proteine da E1 a E8 responsabili dell inizio e della regolazione dell attività replicativa, e in Late o tardivi che codificano per le proteine strutturali L1 ed 5
2 L2, le quali si assemblano a formare il capside; quest ultimo racchiude il genoma virale formando una struttura icosaedrica di 55 nanometri di diametro composta da 72 capsomeri. Ogni capsomero è un pentamero di L1, la proteina strutturale maggiormente espressa in quanto costituisce ben l 85% del capside, mentre L2 è la proteina minore. [Jung et al., 2004] Figura 1: presentazione schematica del genoma di Papillomavirus Nella produzione degli mrna di HPV sono implicati più promotori; per quanto riguarda ad esempio HPV-16, esiste un promotore principale chiamato P97 che avvia e regola l espressione delle oncoproteine E6 ed E7. 6
3 Le prime proteine virali ad essere prodotte sono E1 ed E2. E1 svolge un attività ATPasica ed elicasica 3-5 ed è fondamentale per l inizio della sintesi del DNA in quanto recluta il complesso di replicazione cellulare a livello del sito di origine della replicazione del genoma virale. E2 lega il DNA sotto forma di dimero in modo specifico a livello di una sequenza consenso palindromica ed è importante nella regolazione della trascrizione virale; la proteina E2 è presente in due forme, una normale con attività di attivatore o repressore della trascrizione, e una troncata con attività di repressore, molto importante nel normalizzare i livelli di E6 ed E7. La funzione della proteina E4 non è del tutto chiarita nonostante sia la proteina di HPV con i più alti livelli di espressione; i dati sperimentali ad oggi disponibili suggeriscono che sia coinvolta sia nella replicazione virale sia nella liberazione della progenie virale. E5 è una piccola proteina idrofobica localizzata a livello delle membrane endosomiali, dell apparato di Golgi e della membrana plasmatica. Si ritiene che E5 ostacoli i meccanismi di inibizione della crescita interagendo con il recettore per EGF in membrana e che si leghi all ATPasi endosomiale impedendone l acidificazione con conseguente aumento del ricambio del recettore di EGF a livello della plasma membrana. La sua espressione avviene nella fase iniziale dell infezione e viene persa dopo l integrazione virale nel genoma della cellula ospite. [Longworth et al., 2004] Il gene E6 codifica per una proteina di 150 aminoacidi espressa sia a livello citoplasmatico sia a livello nucleare ed è stata definita, insieme ad E7, oncoproteina di HPV, poiché induce la trasformazione neoplastica dei cheratinociti infettati; il bersaglio principale di E6 è p53, uno dei primi oncosoppressori ad essere stato identificato e studiato. P53 regola il controllo cellulare ed in seguito a danni al DNA viene attivata con conseguente blocco del ciclo 7
4 cellulare ed apoptosi. Durante l infezione per bloccare l attività di p53 e quindi permettere la progressione del ciclo cellulare, E6 lega questa proteina attraverso l ubiquitina ligasi E6AP, con conseguente degradazione via proteasomica (figura 2). L altra oncoproteina dei Papillomavirus è E7, di 100 aminoacidi, situata principalmente nel nucleo; la caratteristica peculiare di E7 risiede nella sua capacità di legare la proteina del Retinoblastoma (Rb). Rb nella forma ipofosforilata viene espressa durante la fase G1 del ciclo cellulare con la funzione di impedire il passaggio alla fase S attraverso il legame al fattore di trascrizione E2F (figura 2). E7 lega Rb impedendo la formazione del complesso con E2F e mantenendo l attivazione costitutiva dei geni bersaglio del fattore trascrizionale. Oltre a ciò, la proteina E7 si associa alle cicline A ed E, le quali una volta attivate fosforilano Rb bloccandone l attività. In cellule non infette da HPV, Rb lega le istone deacetilasi (HDAC), enzimi che rimuovono gruppi acetile dagli istoni bloccando così la trascrizione genica; in cellule esprimenti E7, le HDAC vengono reclutate dall oncoproteina insieme a Rb mantenendo così l acetilazione istonica e quindi l attivazione trascrizionale. [Patrick Frinzer et al., 2002] 8
5 Figura 2: schema delle funzioni delle oncoproteine E6 ed E7 di Papillomavirus 9
6 Ciclo replicativo del virus I Papillomavirus possiedono uno spiccato ed esclusivo tropismo per le cellule epiteliali squamose stratificate dell epidermide e delle mucose. L infezione virale inizia con il legame del capside alla superficie delle cellule ospiti, i cheratinociti, nello strato basale dell epitelio; i recettori cellulari coinvolti nell adsorbimento del virus non sono ancora stati chiaramente identificati, anche se sembrano avere un ruolo determinante gli eparansolfati, presenti sulla superficie cellulare. Le particelle virali vengono poi internalizzate attraverso la formazione di fagosomi che li trasportano nel citoplasma dove avviene la scapsidazione o denudamento. La replicazione del DNA si verifica secondo due diverse modalità. Nelle cellule degli strati inferiori dell epitelio, e in particolare nello strato basale, il DNA virale è mantenuto in alcune copie con il significato di un plasmide stabile che esprime solo alcuni geni precoci e si riproduce mediamente una volta per ciclo cellulare; questo è equamente distribuito alle cellule figlie, assicurando la persistenza dell infezione latente nelle cellule progenitrici dell epitelio. Nelle cellule differenziate, localizzate negli strati superiori dell epitelio, la sintesi di DNA cellulare non si verifica, mentre si osserva un intensa replicazione del DNA virale con l attivazione dell espressione di geni tardivi, la produzione delle proteine strutturali e la formazione della progenie virale completa che è presente solo negli strati più superficiali dell epitelio, da cui viene eliminata nell ambiente assieme alle cellule desquamate. [Howley et al., 2001] 10
7 Figura 3: ciclo replicativo del Papillomavirus Il ciclo replicativo completo del virus con produzione di una progenie virale matura è tipico delle infezioni da HPV a basso o medio rischio, in cui il genoma del virus permane in forma plasmidica come mostrato in figura 3. Nelle lesioni ad alto grado indotte da HPV ad alto rischio, come il -16 o il -18, avviene l integrazione del DNA virale nel genoma della cellula ospite con conseguente mancata produzione di virioni. L integrazione presuppone la rottura e la linearizzazione della molecola del DNA virale ed il legame covalente degli estremi della molecola linearizzata con il DNA cellulare come mostrato in figura 4. Poiché la rottura avviene tra le regioni E1 ed E2, ciò comporta la perdita dell azione repressiva di E2 sulla trascrizione dei geni precoci E6 ed E7. 11
8 Pertanto nelle cellule tumorali indotte da HPV ad alto rischio, i geni E1, E6 e E7 sono integrati e funzionali, mentre i geni E2, E4 e E5 vengono persi o non sono trascritti. Tutto ciò causa una sovrapproduzione delle oncoproteine E6 ed E7 responsabili principali dell azione tumorigenica. Questo meccanismo di integrazione determina dunque l inizio dei processi di trasformazione e immortalizzazione dei cheratinociti. [Doorbar et al., 2006; Motoyama et al., 2004] Figura 4: meccanismo di integrazione dei papillomavirus ad alto rischio 12
9 Epidemiologia I Papillomavirus sono patogeni ampiamente distribuiti nella specie umana che si trasmettono prevalentemente per via sessuale; sono virus molto resistenti al calore e a condizioni di aridità, pertanto si può verificare anche un tipo di trasmissione non sessuale, ad esempio per mezzo di fomiti in seguito a prolungato contatto con abiti contaminati. Gli HPV ad alto rischio sono strettamente associati a carcinomi alla cervice uterina, che costituiscono la seconda causa di cancro mortale nella donna con vittime ogni anno nel mondo; in particolare sono coinvolti in oltre il 90% dei casi di neoplasia intra-epiteliale della mucosa dell utero. La più alta incidenza annuale nel mondo è stata trovata ad Haiti con 93,8 per donne (1996); circa casi di cancro uterino sono riportati ogni anno, di cui l 80% dai paesi in via di sviluppo: in Africa, in America latina e in Asia per un totale di [Robert et al., 2004] Negli Stati Uniti l infezione da Papillomavirus è la più diffusa tra tutte la malattie a trasmissione sessuale. Nel 1999 i centri per il controllo delle malattie hanno stimato che negli USA sono stati diagnosticati nuovi casi di infezioni da HPV. Di questi, una percentuale significativa progredisce da infezione latente a manifestazioni cliniche di cancro alla cervice. In Italia, i dati dei registri nazionali tumori relativi agli anni mostrano che ogni anno sono stati diagnosticati circa nuovi casi di carcinoma della cervice (pari a una stima di incidenza annuale di 10 casi ogni donne). Nel corso della vita, il rischio di avere una diagnosi di tumore della cervice è del 6,2 per mille (1 caso ogni 163 donne), mentre il rischio di morire è di 0,8 per mille. 13
10 Per quanto riguarda la prevalenza dell infezione da HPV in Italia, i dati disponibili su donne di età compresa tra 17 e 70 anni, che afferivano a controlli ginecologici di routine o a programmi di screening (Pap-test), mostrano una prevalenza del 7-16%. Nelle donne con diagnosi di citologia anormale la prevalenza sale invece al 35%, per arrivare al 96% in caso di diagnosi di displasia severa o oltre. Come già detto, ci sono più di 120 tipi di HPV, 40 dei quali infettano la zona urogenitale: l HPV16 è il tipo più comune ed è responsabile del 50% dei casi di cancro alla cervice, seguito dai tipi -18, -45, -31 e -33. Nei neonati i tipi di HPV più diffusi sembrano essere il -16 e il -18 e persistono soltanto per un breve periodo di tempo, mentre nei bambini il tipo -6 e il tipo -11 sono quelli prevalenti. La diffusione dell HPV risulta essere diversa, a seconda del metodo utilizzato per individuarne la presenza; la mancanza di un metodo standard di ricerca fa sì che gli studi di tipo epidemiologico siano molto difficili e trovino range di diffusione ampiamente variabile. Servendosi della citologia come strumento per l identificazione del virus, si è visto che il 3-11% di tutte le donne ha un infezione da HPV. L indice di diffusione, quando viene usata la colposcopia, sale invece al 33%, mentre i test più sensibili, come gli studi mediante ibridazione, hanno indicato che il range di diffusione dell HPV tra gli individui di sesso femminile è attorno al 30-38%; infine i nuovi metodi di PCR (Polymerase Chain Reaction) hanno evidenziato una diffusione tra il 20 e il 46%. Tuttavia un limite di questi test è l impossibilità di identificare un infezione latente e di eseguire la tipizzazione del virus. [Bosch et al., 2002] Nonostante la mancanza di adeguate tecniche standard di identificazione per quantificare la diffusione e l incidenza di HPV, alcune tendenze sono comunque emerse. 14
11 Donne giovani e attive sessualmente hanno più alta incidenza di infezione da HPV, mentre donne più anziane e monogame hanno un incidenza più bassa. La diffusione dell HPV raggiunge i massimi valori tra i 15 e i 25 anni e decresce bruscamente con l avanzare dell età. Nessuna valutazione conclusiva si è potuta trovare per l HPV negli uomini a causa delle moltissime esperienze di infezioni latenti e della rarità di sintomi visibili della malattia. Alcuni possibili fattori di rischio sono stati identificati in associazione all incremento di infezioni da HPV: rapporti sessuali con molti partners, una co-infezione con Herpesvirus, condizioni di immunodepressione, il fumo di sigaretta, l uso di contraccettivi orali e lo stato di gravidanza. [Burd et al., 2003] 15
PAPOVAVIRUS POLIOMA PAPILLOMA VIRUS VACUOLANTE DELLA SCIMMIA 40 (SV40) Vecchia classificazione
PAPOVAVIRUS PAPILLOMA POLIOMA VIRUS VACUOLANTE DELLA SCIMMIA 40 (SV40) Vecchia classificazione 1 PAPILLOMAVIRIDAE piccoli capside icosaedrico nudi ds DNA (circolare) replicazione nucleare causano infezioni
DettagliI Papillomavirus umani storia naturale dell infezione
Trieste, 12/06/2017 I Papillomavirus umani storia naturale dell infezione Prof. Pierlanfranco D AGARO I Papillomavirus umani Gli HPV sono piccoli virus privi di mantello con genoma a DNA bicatenario, che
DettagliEpidemiologia dell infezione da HPV e del carcinoma della cervice
Epidemiologia dell infezione da HPV e del carcinoma della cervice I PAPILLOMAVIRUS Sono virus a DNA a doppia elica contenuti in un capside icosaedrico di 55 nm di diametro Ne esistono oltre 200 tipi di
DettagliCriteri di classificazione
Cosa sono? Entità: non si ritengono organismi viventi infatti sono classificati in un impero diverso rispetto a quello cellulare impero virale Submicroscopiche: non sono visibili al M.O., ma solo a quello
DettagliPapillomavirus. Giovanni Bracchitta
Papillomavirus Giovanni Bracchitta Caratteristiche del virus Famiglia: Papillomaviridae Genere: Papillomavirus Genoma: dsdna, circolare, 8.000 bp Capside: icosaedrico, diametro 45-55 nm Tropismo tissutale:
DettagliAdenovirus. Giovanni Di Bonaventura Università di Chieti-Pescara
Giovanni Di Bonaventura Università di Chieti-Pescara Caratteri generali Tassonomia Famiglia: Adenoviridae Esistono 2 Generi: Aviadenovirus (apatogeno per l uomo) Mastadenovirus (patogeno per l uomo) Struttura
DettagliLezione n. 2: Biologia dei tumori
CORSO INTEGRATO: PROBLEMI DI SALUTE III (ONCOLOGICI) Lezione n. 2: Biologia dei tumori Franco Testore Argomenti Principi di proliferazione cellulare Meccanismi di regolazione della crescita e della proliferazione
DettagliRegolazione dell espressione genica
Regolazione dell espressione genica definizioni Gene attivato quando viene trascritto in RNA e il suo messaggio tradotto in molecole proteiche specifiche Espressione genica processo complessivo con cui
DettagliSTORIA NATURALE DEL VIRUS DEL PAPILLOMA UMANO (HPV)
STORIA NATURALE DEL VIRUS DEL PAPILLOMA UMANO (HPV) Daria Minucci Corso regionale sulla rosolia congenita e nuove strategie di prevenzione Padova 11 giugno 2007 HPV Più di 120 sottotipi, indicati con un
DettagliHER2 e carcinoma gastrico
Modulo 1 HER2 e carcinoma gastrico Cosa è HER2 Con l'acronimo HER2 viene identificato uno dei recettori per i fattori epidermici di crescita, codificato dal cromosoma 17; HER2 appartiene alla famiglia
DettagliINFEZIONE DA HPV E CARCINOMA DELLA CERVICE UTERINA.
INFEZIONE DA HPV E CARCINOMA DELLA CERVICE UTERINA www.fisiokinesiterapia.biz Cenni di anatomia Il collo dell utero è suddivisibile in due distretti: Esocervice (la parte esterna che si continua con la
DettagliEs. BCR-ABL. Es. RAS Es. ERBB2. Es. MYC. Si riscontra frequentemente nei cancri degli animali, mentre è raro nell uomo.
Il cancro è associato a alterazioni dei meccanismi di controllo del ciclo cellulare. mutazioni del DNA a carico di oncogeni, geni oncosoppressori, geni del riparo del DNA, geni che regolano l apoptosi
DettagliLe cellule eucariotiche svolgono durante la loro vita una serie ordinata. Ciclo Cellulare
Le cellule eucariotiche svolgono durante la loro vita una serie ordinata di eventi che costituiscono il Ciclo Cellulare Interfase comprende le fasi G 1, S, and G 2 Sintesi di macromolecole durante la
DettagliSTORIA NATURALE DEL VIRUS DEL PAPILLOMA UMANO (HPV)
STORIA NATURALE DEL VIRUS DEL PAPILLOMA UMANO (HPV) Gabriele La Rosa Corso regionale sulla rosolia congenita e nuove strategie di prevenzione Villafranca, 05 ottobre 2007 HPV Più di 120 sottotipi, indicati
DettagliONCOLOGIA. La malattia neoplastica è una patologia MULTIFATTORIALE (cancerogenesi)
ONCOLOGIA La malattia neoplastica è una patologia MULTIFATTORIALE (cancerogenesi) La neoplasia o tumore è determinata da una proliferazione incontrollata di cellule trasformate Il tumore è una patologia
DettagliREGOLAZIONE DEL CICLO CELLULARE
REGOLAZIONE DEL CICLO CELLULARE Il sistema di controllo che regola la progressione del ciclo cellulare deve: 1) Garantire che tutti i processi associati con le diverse fasi siano portati a termine al tempo
DettagliFattori di crescita. Membrana citoplasmatica. Recettori di fattori di crescita. Proteine trasduttrici del segnale. Nucleo. Fattori trascrizionali
Fattori di crescita Recettori di fattori di crescita Membrana citoplasmatica roteine trasduttrici del segnale Nucleo Fattori trascrizionali roteine del ciclo cellulare Ciclo di divisione cellulare Fattori
DettagliTRASCRIZIONE DEL DNA. Formazione mrna
TRASCRIZIONE DEL DNA Formazione mrna Trascrizione Processo mediante il quale l informazione contenuta in una sequenza di DNA (gene) viene copiata in una sequenza complementare di RNA dall enzima RNA polimerasi
Dettagliwww.fisiokinesiterapia.biz Animal virus classification: DNA Viruses Family Pox Herpes Adeno Papova Parvo Hepadna Genome
DettagliHuman Papillomavirus (HPV) è un virus a DNA appartenente alla famiglia dei Papovaviridae.
Human Papillomavirus (HPV) è un virus a DNA appartenente alla famiglia dei Papovaviridae. Induce lesioni iperproliferative degli epiteli cutanei e delle mucose. Sono stati identificati più di 100 genotipi
DettagliDOGMA CENTRALE DELLA BIOLOGIA. Secondo il dogma centrale della biologia, il DNA dirige la. sintesi del RNA che a sua volta guida la sintesi delle
DOGMA CENTRALE DELLA BIOLOGIA Secondo il dogma centrale della biologia, il DNA dirige la sintesi del RNA che a sua volta guida la sintesi delle proteine. Tuttavia il flusso unidirezionale di informazioni
DettagliMFN0366-A1 (I. Perroteau) - il nucleo. Solo per uso didattico, vietata la riproduzione, la diffusione o la vendita
1 Cosa contiene il nucleo? Il nucleo non contiene solo DNA, che costituisce solo il 20% del materiale nucleare, ma anche una grande quantità di proteine chiamate nucleoproteine ed RNA. La maggior parte
DettagliTESI DI LAUREA SPECIALISTICA
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea Specialistica in Biotecnologie Mediche TESI DI LAUREA SPECIALISTICA Sviluppo di un saggio cellulare ad alta resa per l identificazione
DettagliIl cancro del colon retto costituisce il terzo tumore più frequente in ambo i sessi
Il cancro del colon retto costituisce il terzo tumore più frequente in ambo i sessi Il processo di cancerogenesi consta di più tappe, che prevedono da una parte la perdita di differenziazione delle cellule,
DettagliLA TRASCRIZIONE NEGLI EUCARIOTI
LA TRASCRIZIONE NEGLI EUCARIOTI NEGLI EUCARIOTI TRASCRIZIONE E TRADUZIONE SONO DUE EVENTI SEPARATI CHE AVVENGONO IN DUE DIVERSI COMPARTIMENTI CELLULARI: NUCLEO E CITOPLASMA. INOLTRE, A DIFFERENZA DEI
DettagliLA VACCINAZIONE CONTRO IL PAPILLOMAVIRUS UMANO (HPV)
LA VACCINAZIONE CONTRO IL PAPILLOMAVIRUS UMANO (HPV) DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE Servizio di Medicina Scolastica S.S. Profilassi delle Malattie Infettive COS E L HPV E UN VIRUS Si conoscono circa 120
DettagliQuadro epidemiologico del tumore invasivo della cervice uterina
Quadro epidemiologico del tumore invasivo della cervice uterina Mantova, 12 maggio Cremona, 22 maggio Cinzia Campari Centro Screening Oncologici AUSL di Reggio Emilia Coordinatore AVEN gruppo HPV 1 Argomenti
DettagliLa Terminazione della Trascrizione
La Terminazione della Trascrizione I geni batterici possiedono dei terminatori della trascrizione. I Terminatori sono sequenze dell RNA che promuovono il distacco dell RNA polimerasi dal templato Ne esistono
Dettagli18. LA CROMATINA E IL CONTROLLO TRASCRIZIONALE DELLA ESPRESSIONE GENICA! DR. GIUSEPPE LUPO!
18. LA CROMATINA E IL CONTROLLO TRASCRIZIONALE DELLA ESPRESSIONE GENICA! DR. GIUSEPPE LUPO! Il DNA Eʼ ORGANIZZATO IN CROMOSOMI! I CROMOSOMI SONO! COSTITUITI DA CROMATINA:! DNA ASSOCIATO A PROTEINE.! LO
DettagliMutazioni nelle cellule somatiche e genetica del cancro. (Teoria Boveri - Sutton)
Mutazioni nelle cellule somatiche e genetica del cancro (Teoria Boveri - Sutton) Walter Stanborough Sutton Theodor Boveri Walter S. Sutton: Teoria dell ereditarietà dei cromosomi 1914: Teoria cromosomica
DettagliCorso di Laurea in Chimica e Tecnologie Farmaceu6che a.a Università di Catania. La stru(ura del gene. Stefano Forte
Corso di Laurea in Chimica e Tecnologie Farmaceu6che a.a. 2014-2015 Università di Catania La stru(ura del gene Stefano Forte I Geni Il gene è l'unità ereditaria e funzionale degli organismi viventi. La
DettagliHERPESVIRUS schema del virione
HERPESVIRUS schema del virione Dimensioni relativamente grandi grande genoma a DNA doppia elica gran numero di geni Capside icosaedrico Tegumento proteico Involucro pericapsidico CICLO REPLICATIVO α β
DettagliI VIRUS. Tutti i virus esistono in due stati: EXTRACELLULARE e INTRACELLULARE. Nel primo caso si parla comnemente di virioni o particelle virali.
I VIRUS Un virus è definito come materiale nucleico (DNA o RNA) organizzato in una struttura di rivestimento proteico. Il materiale nucleico del virus contiene l informazione necessaria alla sua replicazione
DettagliBasi biologiche delle malattie Genetica delle neoplasie. Anno accademico 2016/2017 I anno, II trimestre Laurea Magistrale LM-67
Basi biologiche delle malattie Genetica delle neoplasie Anno accademico 2016/2017 I anno, II trimestre Laurea Magistrale LM-67 Samantha Messina 2017 GENETICA DELLE NEOPLASIE Ciclo - alterazione dei meccanismi
DettagliProgressi nel settore della cancerogenesi I passi più importanti sono ingranditi nei riquadri
Progressi nel settore della cancerogenesi I passi più importanti sono ingranditi nei riquadri Agli inizi del Novecento studi condotti su modelli animali hanno indicato che alcune sostanze sono in grado
DettagliIl vaccino per il Papillomavirus. Un nuovo, importante strumento per difendere la salute della donna
Il vaccino per il Papillomavirus Un nuovo, importante strumento per difendere la salute della donna 1 Il Papillomavirus Il Papillomavirus Umano (Human Papilloma Virus o HPV) è un virus molto comune, infatti
DettagliGeni che regolano la divisione cellulare
Geni che regolano la divisione cellulare!geni il cui prodotto proteico promuove un aumento del numero di cellule (oncogeni) Oncogeni = acceleratori!geni il cui prodotto proteico induce una riduzione del
DettagliAGGIORNAMENTO OBBLIGATORIO MEDICI DI MEDICINA GENERALE
AGGIORNAMENTO OBBLIGATORIO MEDICI DI MEDICINA GENERALE Sabato 24/10/ 2015 TITOLO DEL CORSO: vaccinazioni Responsabile del corso Dr. Tesei Fiorenzo Rsponsabile Scientifico Dr.ssa lorena Angelini Referente
DettagliIL GENOMA DELLA CELLULA VEGETALE
IL GENOMA DELLA CELLULA VEGETALE I GENOMI DELLE CELLULE VEGETALI Genoma nucleare Geni per il funzionamento globale della cellula vegetale Condivisi o specifici per la cellula vegetale Genoma plastidiale
DettagliInfezione da HPV nelle donne HIV positive: screening, trattamento e vaccino
Infezione da HPV nelle donne HIV positive: screening, trattamento e vaccino Human Papilloma Virus (HPV) L'infezione da Human Papilloma Virus (HPV) rappresenta la più frequente infezione trasmessa sessualmente
DettagliLa vaccinazione contro il papillomavirus
Conegliano, 9 maggio 2013 La vaccinazione contro il papillomavirus Dott.ssa Ester Chermaz Responsabile U.O. Profilassi delle Malattie Infettive Servizio Igiene e Sanità Pubblica ULSS 7 Pieve di Soligo
DettagliI 15 punti delle patologie HPV correlate
I 15 punti delle patologie HPV correlate 1. L epidemiologia... 2 2. Le vie di trasmissione... 2 3. La classificazione degli HPV... 2 4. La clinica delle infezioni da HPV... 2 5. Le infezioni persistenti...
DettagliIL CANCRO. Lezione del 09 maggio 2013
IL CANCRO Lezione del 09 maggio 2013 Cos è il cancro? Il cancro è costituito da una famiglia di malattie caratterizzate da una crescita cellulare sregolata e dall invasione e dalla diffusione di cellule
DettagliLA TRASCRIZIONE...2. Terminazione della trascrizione...10
LA TRASCRIZIONE...2 INDUZIONE ENZIMATICA...3 Organizzazione geni dei procarioti...4 Organizzazione geni degli eucarioti...5 Sequenze dei Promotori dei procarioti...6 Sequenze dei Promotori degli eucarioti...6
DettagliCosa è l HPV. E un VIRUS Costituito da un nucleo centrale (core) di DNA rivestito da un involucro di natura proteica
L INFEZIONE DA HPV Cosa è l HPV E un VIRUS Costituito da un nucleo centrale (core) di DNA rivestito da un involucro di natura proteica Identificati 100 tipi di HPV che possono interessare l uomo. Di questi
DettagliPAPILLOMA VIRUS UMANO E CARCINOMA DELLA CERVICE
PAPILLOMA VIRUS UMANO E CARCINOMA DELLA CERVICE Lo screening come forma di prevenzione LE INFEZIONI DA HPV (PAPILLOMA VIRUS UMANO) Cos è l HPV? L HPV è una categoria di virus molto diffusa. La trasmissione
Dettagli07/01/2015. Come si ferma una macchina in corsa? Il terminatore. Terminazione intrinseca (rho-indipendente)
Come si ferma una macchina in corsa? Il terminatore Terminazione intrinseca (rho-indipendente) Terminazione dipendente dal fattore Rho (r) 1 Operoni: gruppi di geni parte di una unica unità trascrizionale
DettagliMediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula
Mediatore chimico Recettore Trasduzione del segnale Risposta della cellula I mediatori chimici sono prodotti da cellule specializzate e sono diffusi nell organismo da apparati di distribuzione Sistemi
DettagliIL CONTROLLO DELL ESPRESSIONE GENETICA
IL CONTROLLO DELL ESPRESSIONE GENETICA INDICE Scopo della regolazione genica Geni costitutivi e non costitutivi Regolazione genica dei procarioti Il modello dell operone Operone del triptofano e del lattosio
DettagliLA REGOLAZIONE GENICA DEI PROCARIOTI.
LA REGOLAZIONE GENICA DEI PROCARIOTI www.fisiokinesiterapia.biz NON TUTTI I GENI VENGONO UTILIZZATI NELLO STESSO MOMENTO E NON TUTTI CON LA STESSA INTENSITÀ Regolazione genica = la modalità con cui viene
DettagliMALATTIE INFETTIVE E PARASSITARIE
MALATTIE INFETTIVE E PARASSITARIE MALATTIE INFETTIVE 1) L organismo deve essere costantemente ritrovato nella lesione caratterizzante la malattia 2) Il microorganismo deve poter essere isolato da singole
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI MILANO Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Corso di Laurea in Scienze Biologiche
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MILANO Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Corso di Laurea in Scienze Biologiche INFEZIONE DA HUMAN PAPILLOMAVIRUS (HPV) IN SOGGETTI POSITIVI PER HIV-1 Relatore:
DettagliLA VACCINAZIONE HPV: la modalità di offerta e i volumi di attività
HPV: PUNTIAMO SULLA PREVENZIONE E SULLA INNOVAZIONE LA VACCINAZIONE HPV: la modalità di offerta e i volumi di attività FABRIZIA ZAFFANELLA SERVIZIO VACCINAZIONI ASST MANTOVA Mantova 12 Maggio 2017 La
DettagliINFEZIONE DA HPV. epidemiologia, diagnosi, terapia
INFEZIONE DA HPV epidemiologia, diagnosi, terapia WWW.FISIOKINESITERAPIA.BIZ HPV - Papillomavirus Piccoli virus a DNA 8.000 paia di basi 118 tipi diversi Geni precoci (E) e geni tardivi (L) Tropismo esclusivamente
DettagliQUANTI MECCANISMI DI REGOLAZIONE DELL ESPRESSIONE GENICA ESISTONO?
QUANTI MECCANISMI DI REGOLAZIONE DELL ESPRESSIONE GENICA ESISTONO? L espressione genica nei procarioti e negli eucarioti e regolata a vari livelli: -Trascrizionale - Emivita dell RNA -Traduzionale - durante
Dettagliespressione genica processo attraverso cui l informazione di un gene viene decodificata
espressione genica processo attraverso cui l informazione di un gene viene decodificata regolazione o controllo dell espressione genica meccanismi mediante i quali un gene viene selettivamente espresso
DettagliPeculiarita del trattamento integrato nei pazienti HIV
Peculiarita del trattamento integrato nei pazienti HIV Clinica'di'Mala*e'Infe*ve'' Azienda'Ospedaliera'di'Perugia' 31/10/2014' ' Dr.'Claudio'Sfara' Dr.ssa'Laura'Bernini' Carcinoma anale 2.5% delle neoplasie
DettagliIl Cancro della Cervice Uterina. collo dell utero, è un tumore che colpisce la porzione dell utero che sporge in vagina
Il Cancro della Cervice Uterina * Il cancro della cervice uterina (CCU) o anche cancro del collo dell utero, è un tumore che colpisce la porzione dell utero che sporge in vagina *In Italia, si registrano
DettagliIL CANCRO DELLA MAMMELLA
Università degli studi di Catania Corso di Biologia e Genetica IL CANCRO DELLA MAMMELLA Prof.ssa: Cinzia Di Pietro A cura di: Edmondo Strano Giulia Sudano COS È IL CANCRO? Capacità di evitare apoptosi
DettagliLEUCEMIE tessuto ematopoieitico MIELOMI. più precisamente!
LEUCEMIE tessuto ematopoieitico MIELOMI più precisamente! TUMORI EVOLUZIONE E SELEZIONE CLONALE Cambiano: Velocita proliferazione Velocità di mutazione Stabilità genetica Attività telomerasica Vantaggi
Dettagli10/30/16. non modificato CAP al 5 e poly-a al 3. RNA messaggero: soggetto a splicing
procarioti eucarioti poli-cistronico mono-cistronico non modificato CAP al 5 e poly-a al 3 RNA messaggero: procarioti eucarioti policistronico monocistronico non modificato CAP al 5 e poly-a al 3 continuo
DettagliHPV metodiche molecolari e considerazioni su una casistica eterogenea Sara Galastri, Michela Donatelli
19 Corso Nazionale per Tecnici di Laboratorio Biomedico Riccione, 22-25 maggio 2012 HPV metodiche molecolari e considerazioni su una casistica eteroea Sara Galastri, Michela Donatelli SOD Istologia Patologica
DettagliInfezioni sessualmente trasmissibili
Infezioni sessualmente trasmissibili Nel mondo Ogni anno 449 milioni di nuove infezioni curabili (sifilide, gonorrea, Chlamydia e Trichomonas) molte asintomatiche in soggetti tra i 15 e i 49 anni. Adolescenti
DettagliElementi fondamentali di biologia molecolare (utili per lo studio dei virus)
-1- Replicazione virale classi di Baltimore Per la moltiplicazione virale devono essere prodotte nuove copie del genoma virale (replicazione) e devono essere sintetizzate proteine virus specifiche. I virus
DettagliLA VACCINAZIONE CONTRO IL PAPILLOMAVIRUS UMANO (HPV) S.S. Pediatria Territoriale Servizio di Medicina Scolastica
LA VACCINAZIONE CONTRO IL PAPILLOMAVIRUS UMANO (HPV) S.S. Pediatria Territoriale Servizio di Medicina Scolastica LO SCREENING Uno dei principali obiettivi della medicina è diagnosticare una malattia il
DettagliRUOLO DELL'HPV NELLA PATOGENESI DEL CARCINOMA DEL COLLO DELL'UTERO: FATTORI MOLECOLARI DIAGNOSTICI E PROGNOSTICI DI MALATTIA. Marialuisa Zerbini
Università di Bologna Dipartimento di Medicina Clinica Specialistica e Sperimentale Sezione di Microbiologia RUOLO DELL'HPV NELLA PATOGENESI DEL CARCINOMA DEL COLLO DELL'UTERO: FATTORI MOLECOLARI DIAGNOSTICI
DettagliUNIVERSITA' degli STUDI di PERUGIA Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia AA 2013-2014
UNIVERSITA' degli STUDI di PERUGIA Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia AA 2013-2014 Human papillomavirus HPV Due famiglie: 1) Papillomaviridae Papillomavirus (HPV: verruche; carcinoma cervicale) 2)
DettagliUNIVERSITA' degli STUDI di PERUGIA Facoltà di MEDICINA e CHIRURGIA Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia AA 2011-2012. Human papillomavirus HPV
UNIVERSITA' degli STUDI di PERUGIA Facoltà di MEDICINA e CHIRURGIA Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia AA 2011-2012 Human papillomavirus HPV Due generi: 1) Papillomavirus (HPV) (verruche; carcinoma
DettagliULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute
ULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute Il tumore dell utero:come sconfiggerlo Relatore: dott.ssa Laura Favretti 1 ottobre 2014 Sala Piccolotto - Ospedale di Feltre Modalità di trasmissione trasmissione
DettagliLo screening per il. cervicocarcinoma; in Italia, nel Veneto, nell Ulss 21. Dr Paolo Bulgarelli
Lo screening per il 31 cervicocarcinoma; in Italia, nel Veneto, nell Ulss 21 Dr Paolo Bulgarelli UOC ostetricia e ginecologia Direttore: Dr. Pietro Catapano Ospedale Mater Salutis, Legnago 31 Marzo 2012
DettagliRelazioni evolutive tra i viventi. Le distanze tra le ramificazioni sono proporzionali alla entità della differenza
Relazioni evolutive tra i viventi. Le distanze tra le ramificazioni sono proporzionali alla entità della differenza LUCA: Last Universal Common Ancestor 1 µm ARCHAEA La morfologia e le dimensioni degli
DettagliNucleosomi e trascrizione: Rimodellamento cromatinico e regolazione dell'espressione genica
Nucleosomi e trascrizione: Rimodellamento cromatinico e regolazione dell'espressione genica La trascrizione di un gene richiede delle modifiche nell'organizzazione della cromatina Figura 4.15C Organizzazione
DettagliDESCRIZIONE DEI DIFFERENTI METODI MOLECOLARI DISPONIBILI PER LA RILEVAZIONE DI HPV E L L IDENTIFICAZIONE DEI GENOTIPI
DESCRIZIONE DEI DIFFERENTI METODI MOLECOLARI DISPONIBILI PER LA RILEVAZIONE DI HPV E L L IDENTIFICAZIONE DEI GENOTIPI Relatore:Paola Alberizzi-TLBM Responsabile:Dr.ssa Barbara Dal Bello INTRODUZIONE L
DettagliTrascrizione negli eucarioti
Trascrizione negli eucarioti TRASCRIZIONE EUCARIOTI Fattori di trascrizione fattori basali, attivatori (costitutivi, non costitutivi), co-attivatori, repressori Enhancer Promotore 100bp 200bp Enhancer:
DettagliIL VACCINO ANTI HPV LA STRATEGIA VACCINALE PER L AZIENDA U.S.L. DI PARMA. Ornella Cappelli Dipartimento di Sanità Pubblica INTRODUZIONE
IL VACCINO ANTI HPV LA STRATEGIA VACCINALE PER L AZIENDA U.S.L. DI PARMA Ornella Cappelli Dipartimento di Sanità Pubblica 1 INTRODUZIONE Il tumore della cervice uterina rappresenta il 2% dei tumori totali,
DettagliCitologia del nucleo
1 Citologia Animale e Vegetale (corso A - I. Perroteau) - il nucleo Citologia del nucleo Il nucleo è facilmente evidenziabile in una cellula tuttavia... Può avere aspetti diversi Non è presente durante
DettagliElementi di Ingegneria Genetica Piante Geneticamente Modificate
Elementi di Ingegneria Genetica Piante Geneticamente Modificate Dipartimento di Scienze Agronomiche e Genetica Vegetale Agraria Corso di Genetica Agraria Giovanna Attene LA DEFINIZIONE LEGALE Direttiva
Dettaglipapillomaviridae Virus a DNA senza envelope
papillomaviridae Virus a DNA senza envelope La famiglia Papillomaviridae prima era uno dei 2 generi della vecchia famiglia Papovaviridae (l altra è quella Poplyomaviridae). Il nome Papovaviridae derivava
DettagliGENERALITA PARASSITA INTRACELLULARE OBBLIGATO
GENERALITA A causa della natura di PARASSITA INTRACELLULARE OBBLIGATO, il virus può esprimere la sua attività biologica solo all interno di una CELLULA OSPITE che permetta la completa espressione del suo
DettagliBiologia dei tumori. corso di base sulla registrazione dei tumori princìpi e metodi
Associazione Italiana Registri Tumori Registro Tumori di Reggio-Emilia corso di base sulla registrazione dei tumori princìpi e metodi Reggio Emilia, 3 dicembre 2007 Biologia dei tumori Stefano Ferretti
DettagliDNA DNA DNA Legge di complementarietà delle basi Se in un filamento è presente una T nell altro filamento deve essere presente una A. Se è presente una C nell altro ci dovrà essere una G. E possibile
Dettaglineoplasia o tumore: patologia caratterizzata da proliferazione cellulare incontrollata
Genetica del cancro neoplasia o tumore: patologia caratterizzata da proliferazione cellulare incontrollata tumore benigno: tumore localizzato tumore maligno o cancro: tumore capace di infiltrare i tessuti
DettagliINFORMAZIONI SULLA VACCINAZIONE ANTI- PAPILLOMA VIRUS (HPV)
INFORMAZIONI SULLA VACCINAZIONE ANTI- PAPILLOMA VIRUS (HPV) INFORMAZIONI SULLA VACCINAZIONE I papilloma virus umani sono virus la cui infezione è associata alla quasi totalità dei casi di tumore del collo
DettagliAttivazione/repressione trascrizionale a lungo raggio: raggio: Altro meccanismo per reprimere la trascrizione: la metilazione del DNA
Attivazione/repressione trascrizionale a lungo raggio:! Le regioni di controllo di un locus (Locus Control Regions LCR)! Le regioni di attacco alla matrice nucleare (MAR)! Gli isolatori Attivazione/repressione
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA STUDIO DI TRIAZENOPIRROLOPIRIDINE QUALI DERIVATI DELLA DACARBAZINA E DELLA LORO ATTIVITA ANTITUMORALE
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA FACOLTA DI FARMACIA Corso di Laurea Specialistica in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche Dipartimento di Scienze Farmaceutiche TESI DI LAUREA STUDIO DI TRIAZENOPIRROLOPIRIDINE
DettagliGENETICA E BIOLOGIA CELLULARE- XXI CICLO
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA TUSCIA DI VITERBO CORSO DI DOTTORATO DI RICERCA GENETICA E BIOLOGIA CELLULARE- XXI CICLO L'oncoproteina E7 di Human Papillomavirus interagisce con la proteina cellulare GSTP1
DettagliOmnis cellula e cellula
ogni cellula deriva da un altra cellula Omnis cellula e cellula Virchow 1858 LA MAGGIOR PARTE DEI PROCESSI NUCLEARI E CELLULARI DURANTE LA MITOSI E INDISTINGUIBILE IN PIANTE,ANIMALI E FUNGHI. DIVISIONE
DettagliRegolazione dell espressione genica nei batteri e nei batteriofagi
Regolazione dell espressione genica nei batteri e nei batteriofagi Prof. Renato Fani Lab. di Evoluzione Microbica e Molecolare Dip.to di Biologia Evoluzionistica,Via Romana 17-19, Università di Firenze,
DettagliHI-TECH IN SANITA'. MINI-INVASIVITA' 2.0: nuove tecnologie al servizio dell'appropriatezza e della bioetica professionale
HI-TECH IN SANITA'. MINI-INVASIVITA' 2.0: nuove tecnologie al servizio dell'appropriatezza e della bioetica professionale Analisi dell esoma e la medicina predittiva Domenico Coviello Direttore Medico
DettagliSTORIA NATURALE DELLE LESIONI CERVICALI. Fausto Boselli
STORIA NATURALE DELLE LESIONI CERVICALI Fausto Boselli Modulo di Ginecologia Oncologica Preventiva Dipartimento Misto Materno Infantile Università degli Studi di Modena e Reggio E. Società Italiana di
DettagliRISPOSTE CONTRO I VIRUS
1 RISPOSTE CONTRO I VIRUS La risposta immunitaria è il migliore e in alcuni casi l unico mezzo per controllare un infezione virale. Risposta aspecifica: T corporea, febbre, citochine, IFN, fagociti, cellule
Dettagligrado di malignità a livello del collo dell utero, ma che determinano in entrambi i sessi altre manifestazioni a livello ano-genitale che vanno sotto
A cura di Eligio Pizzigallo * MEDICINA Papilloma - Virus Un vaccino per la prevenzione dell infezione da papillomavirus, del tumore del collo dell utero e delle altre malattie correlate. ltre il 15% di
Dettagliinf Immunof ezioni da papilloma armacologia delle virus HPV e omeopatia
HPV e omeopatia Immunofarmacologia delle infezioni da papillomavirus Papillomavirus umano (HPV) Famiglia: Papovaviridae Genere: Papillomavirus Genoma: dsdna, circolare, 7,900 bp Capside: icosaedrico sprovvisto
DettagliCorso STEM Il papilloma virus (Prof.ssa Gabriella Di Cola)
Corso STEM Il papilloma virus (Prof.ssa Gabriella Di Cola) Il papilloma virus (HPV) interessa maggiormente le donne intorno ai 25 anni di età; esso intacca la zona genitale, in particolare le cellule dell
DettagliHPV: dall epidemiologia alla prevenzione
Dipartimento di Scienze Biomediche e Oncologia Umana Sezione Igiene Responsabile: Prof. Michele Quarto HPV: dall epidemiologia alla prevenzione Serena Gallone Infezione da HPV: eziologia Patologia infettiva
DettagliReovirus. Stabili in svariate condizioni di ph, T e negli aerosol.
Orthoreovirus, Rotavirus, Orbivirus, Coltivirus Caratteri generali: Privi di mantello. Due involucri capsidici. 10-12 segmenti di RNA genomico a doppio filamento. Reovirus Stabili in svariate condizioni
DettagliIPOTESI UN GENE-UN ENZIMA
IPOTESI UN GENE-UN ENZIMA DNA: contiene tutte le informazioni per definire lo sviluppo e la fisiologia della cellula: ma come svolge questa funzione? Beadle e Tatum (1941): studiando mutanti della comune
DettagliClassificazione dei virus
Classificazione dei virus Criteri di classificazione International Committee on Taxonomy of Viruses Ospiti: animali, piante, batteri. Natura dell acido nucleico nel virione : RNA o DNA Simmetria del capside:
Dettagli