Promuovere lo sviluppo socio-emotivo e cognitivo al nido: Una ricerca intervento nella prospettiva conversazionale
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- Adolfo Rubino
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1 AIP XXVI Congresso Nazionale Sezione Psicologia dello Sviluppo e dell Educazione Settembre 2013 Università Cattolica di Milano Promuovere lo sviluppo socio-emotivo e cognitivo al nido: Una ricerca intervento nella prospettiva conversazionale Ilaria Grazzani, Alessia Agliati, Veronica Ornaghi con la collaborazione di Sara Chinnici, Corinne Bentivoglio, Roberta Carugati, Eleonora Cazzaniga, Francesca Sangalli Università degli Studi di Milano-Bicocca, Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione R.Massa
2 SFONDO TEORICO E METODOLOGICO Sviluppo della social cognition (Hughes, 2011) e approccio conversazionale (Siegal, 1999; Carpendale & Lewis, 2004) Sviluppo di competenze socio-emotive (espressione, comprensione, regolazione delle emozioni) Sviluppo di competenze cognitive e linguistiche (ToM e lessico psicologico)
3 SFONDO TEORICO E METODOLOGICO Competenze socio-emotive Insieme di abilità che consentono di esprimere, comprendere e regolare le emozioni in sé e negli altri (Denham, 2000) Includono empatia, consapevolezza degli stati emotivi, senso di autoefficacia emotiva, capacità di dare un nome alle emozioni, etc. (Saarni, 1999)
4 SFONDO TEORICO E METODOLOGICO Sviluppo della teoria della mente Capacità di riconoscere nell altro intenzioni, scopi, desideri, credenze, emozioni (stati interni non osservabili) che ne giustificano e spiegano le azioni manifeste Reddy; Dunn; Tomasello; Harris
5 SFONDO TEORICO E METODOLOGICO Linguaggio e ToM: il lessico psicologico - percettivi (sentire, vedere ) - volitivi e di abilità (volere, riuscire ) - emotivi (essere felici, avere paura ) - cognitivi (pensare, credere ) - di giudizio morale (rispettare, pentirsi ) E il vocabolario degli stati interni, che si differenzia per complessità ed età di comparsa Correlazione fra la frequenza con cui il b.no si riferisce agli stati interni durante le conversazioni spontanee e i punteggi nelle prove di teoria della mente (Symons, 2004; Harris, de Rosnay, Pons, 2005; Hughes et al., 2007).
6 SFONDO TEORICO E METODOLOGICO LESSICO PSICOLOGICO EMOTIVO Finestra privilegiata per indagare la teoria della mente emotiva nei bambini (Harris, 1989) Una delle abilità della competenza emotiva (Saarni, 1999) processi di socializzazione emotiva : processi attraverso i quali le conoscenze sulle emozioni vengono trasmesse da un individuo ad altri individui (Lewis & Saarni, 1985) Molti studi sulla socializzazione emotiva in famiglia individuazione di vari stili: coaching, contingency (Denham, 1998) Novità del nostro studio: la socializzazione emotiva al nido
7 OBIETTIVI E IPOTESI Le attività svolte nel contesto del nido raramente sono volte a potenziare e valorizzare le capacità emergenti su cui ci siamo soffermate. Poche sono le esperienze documentate al riguardo. Abbiamo, pertanto, progettato un percorso educativo, coinvolgendo attivamente alcune educatrici di nidi in un esperienza annuale di ricerca-intervento. Focus sull aspetto della competenza socio-emotiva, approfondendo le principali componenti di tale competenza - l espressione, la conoscenza e la regolazione delle emozioni, e indagando l uso del lessico emotivo. Ipotesi: un attività intensiva con i bambini, volta a favorirne l apprendimento socio-emotivo, produce un incremento nell abilità della competenza emotiva e nell uso del lessico psicologico prodotto nelle interazioni spontanee di gioco, in particolare il lessico di tipo emotivo.
8 DISEGNO DELLA RICERCA Gruppo SPERIMENT ALE Pre-test (T1) Intervento Posttest (T2) Somministrazione di: -Prova di linguaggio (Caselli et al.) -Lessico psicologico (Grazzani, Ornaghi, Agliati, 2012) -Puppet Interview (Denham, 1986) -Desire-emotion task (Wellman-Wooley, 1990) 1.Setting 2.Lettura storie (da L emozionante mondo di Ciro e Beba) 3.Avvio della conversazione con i bambini volta ad alimentare la riflessione sull espressione, la comprensione delle cause e la regolazione delle emozioni 4.Conclusione Come nella fase pre-test Gruppo CONTROLLO Somministrazione di prove: Le stesse utilizzate per i bambini del gruppo sperimentale 1.Setting 2.Lettura storie (da L emozionante mondo di Ciro e Beba) Come nella fase pre-test
9 TRAINING CONVERSAZIONALE Costruzione del libro L emozionante mondo di Ciro e Beba con la collaborazione delle educatrici. Libro illustrato composto da otto brevi storie aventi come protagonisti due conigli, Ciro e Beba, alle prese con situazioni emozionanti. A rotazione, le storie sono dedicate a episodi di paura, felicità, rabbia e tristezza. La dimensione della cooperazione e dell aiuto reciproco è presente in ogni storia, caratterizzando la risoluzione del problema centrale di ogni episodio raccontato.
10 TRAINING CONVERSAZIONALE Inoltre, i testi delle storie caratterizzati dalla presenza di un ricco lessico psicologico, che li differenzia da quelli comunemente in uso e pensati per i bambini nella prima infanzia es.: si arrabbia, ha paura, è sorpresa, non vedono, volevo, decide, etc..
11 TRAINING CONVERSAZIONALE Il libro L emozionante mondo di Ciro e Beba Testi di Veronica Ornaghi, Alessia Agliati e Ilaria Grazzani. Illustrazioni di Francesca Piralli Gruppo di Ricerca sullo Sviluppo della Social Cognition - GRiSC Università degli Studi Milano-Bicocca, Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione R. Massa
12 TRAINING CONVERSAZIONALE Esempio di una storia: Dov è la macchinina? Ciro è triste Ciro vuole giocare con la sua macchinina preferita, ma non la trova più. Cerca nella sua cameretta ma non c è.
13 Prova a guardare in bagno, ma. la macchinina non c è
14 Ciro va a vedere sul balcone, ma non c è nemmeno lì. Uffa, la macchinina proprio non si trova. Ciro è molto triste, si mette a piangere.
15 Ciro è davvero dispiaciuto di non poter giocare con la sua macchinina preferita. La mamma lo rassicura e dice «stai tranquillo Ciro, adesso ti aiuto a cercare la tua macchinina»
16 Cercano dappertutto, in ogni angolino della casa, ma la Macchinina non si trova! E Ciro è sempre più triste.
17 Beba, vedendo Ciro così triste, decide di mettersi anche lei a cercare per aiutarlo. Alla fine, cerca che ti ricerca, è proprio Beba che trova la sua macchinina era finita sotto il letto. Meno male! «Grazie Beba», dice Ciro.
18 TRAINING CONVERSAZIONALE Es. domande stimolo per la conversazione sull emozione di tristezza A.: Avete sentito che cosa è successo a Ciro e Beba? Come si sentivano? A.: Vi è mai capitato di non trovare più i vostri giochi? Quando vi è successo? (lasciare che bambini raccontino liberamente delle loro esperienze) (consapevolezza delle cause) A.: Qualcuno di voi si sente triste quando non trova più un suo gioco? (cause) A.: e poi quando si sente triste? (cause) A.: Da che cosa si capisce che una persona è un po triste? (espressione) e che cosa facciamo per consolare..(regolazione e comp. d aiuto)
19 METODO Soggetti partecipanti: 68 bambini (range: mesi; M = 29,86; DS = 4,43), di cui 32 femmine, provenienti da quattro nidi. Distribuiti nei due gruppi sperimentale e controllo; sono stati controllati i livelli di partenza per età e competenze.
20 METODO Strumenti e misure pre-post: Il primo vocabolario del bambino (Caselli et al., 2002) somministrato dai genitori Una Misura di lessico psicologico (Grazzani et al, 2012) - somministrato dai genitori The Puppet Interview (PI, Denham, 1998) The Desire-Emotion Task (Wellman e Wooly, 1990) Osservazioni (video e carta-matita) in situazioni di gioco spontaneo al nido
21 RISULTATI Dall analisi dei dati (MANOVA per misure ripetute) sono emersi: un significativo effetto della variabile Tempo (F3,49 = 8.26; p <.001; ƞ2 =.40); una significativa interazione TempoXGruppo (F3,49 = 4.33; p =.01; ƞ2 =.26) Punteggio totale della Puppet Interview l incremento pre-post del gr. sperimentale è stato significativamente maggiore di quello del gr. di controllo.
22 RISULTATI
23 RISULTATI Per quanto riguarda l ipotesi di un incremento nell uso del lessico psicologico emotivo, su un sotto-campione di 20 bambini è stata analizzata la produzione linguistica spontanea durante le interazioni di gioco (pre-post in entrambi i gruppi). L analisi a misure ripetute mostra una tendenza verso la significatività delle differenze (F = 3, p=.09) a favore del gruppo sperimentale
24 Discussione e conclusioni Valutazione positiva dell esperienza in sé, che ha introdotto un formato di pratica educativa innovativo e gradito da educatrici e bambini [cfr. diari delle educatrici e testimonianze dei genitori] Promettenti risultati della fase iniziale della ricerca, in cui si segnalano miglioramenti in vari aspetti della competenza emotiva ( ) e nella produzione spontanea di lessico psicologico Limiti: Somministrazione di prove da parte dei genitori, difficoltà dello strumento LP da ripensare coinvolgimento anche delle educatrici Uso di prove più sensibili ed ecologiche per valutare la ToM nei piccoli
25 Testimonianze dei genitori: noto che è molto più espressiva. Fa le facce che imitano le emozioni; noto poi molto il linguaggio, usa delle parole nuove, ci riprende per esempio l altra sera la sorellina era un po agitata e le ha detto: adesso se non stai ferma, siamo tutti arrabbiati! Poi si è rivolta a me e mi ha detto: guarda che funziona! verbalizza i sentimenti, negli ultimi due mesi è in mia adorazione e mi dice: mamma adesso sei felice? Come sei carina? Sei stanca? Prima non mi diceva queste cose Sara non è una bambina che dimostra molto i suoi sentimenti, adesso però manifesta di più. Mi dice spesso: mamma sono contenta di vederti usa le emozioni per far leva su di me. Ha capito che può usarle a suo favore. L altra sera mi ha detto: ragazza, puoi venire, perché sono qua sola e sono tanto triste. Oppure dice a suo fratello: se fai così io sono triste e la mamma si arrabbia Prima usava molto dire: sei cattiva? Adesso invece dice: sei arrabbiata? Poi mi chiede spesso conferma delle mie emozioni: sei felice? Usa le sue domande per trovare una conferma: guardando altri bambini o la televisione mi chiede: ma piange? E arrabbiato? E brutto? L altro giorno mi ha chiesto: anche i grandi piangono?
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