Gruppo di ricerca: Andrea Ganzaroli Luciano Pilotti Ivan De Noni Luigi Orsi
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1 09 Novembre 2012 Università degli Studi di Milano Milano. Convegno: Imprese e imprenditorialità multiculturali tra varietà e innovazione nei sistemi produttivi locali e metropolitani Gruppo di ricerca: Andrea Ganzaroli Luciano Pilotti Ivan De Noni Luigi Orsi
2 OBIETTIVI Il modello Il campione La fase di start-up Le strategie di business La domanda di servizi e il ruolo delle associazioni La prospettiva per il futuro
3 I FATTORI CHE INCIDONO SULL IMPRENDITORIALITÀ IMMIGRATA Specializzazione, strategie e Politiche Pubbliche Fattori Sociali e Culturali Tasso di imprenditorialità e forme imprenditoriali dei diversi gruppi etnici Fattori Economici e di mercato Fattori Socio- Demografici
4 FATTORI SOCIO-CULTURALI Livello di analisi Fattori Conseguenze Sociale Gruppo etnico Esclusione e discriminazione Discriminazione nel mercato del lavoro primario e svantaggi associati allo stato di immigrato (e.g. scarsa conoscenza della lingua e deprezzamento del capitale umano) Condizioni di mercato Bounded solidarity Enforceable trust Sojourning orientation Tradizione imprenditoriale e disponibilità di una classe imprenditoriale Attitudine verso il risparmio Il valore della gratitudine e della reciprocità ritardata nel tempo Occupazione di nicchie di mercato abbandonate o creazioni di nuove nicchie etniche Maggiore spinta ad intraprendere una carriera imprenditoriale La dimensione del mercato interagisce positivamente con gli svantaggi associati alla condizione di immigrato nello stimolare l imprenditorialità Reciproche obbligazioni tra imprenditori, dipendenti, e clienti. Maggiore capacità allocativa e di condivisione delle risorese Propensione a relazionarsi solo con co-etnici Forte identità e solidarietà di gruppo Orgoglio etnico e discriminazione verso l esterno Attivazione di economie d enclave (Nostra Elaborazione a partire da Zhou, 2004)
5 FATTORI DI POLITICA PUBBLICA Livello di analisi Nazionale Regionale/Urbano Fattori Politiche Migratorie Politiche del lavoro Politiche Sociali ed Assistenziali Politiche di supporto all impresa Politiche antitrust Normative in materia d impresa Politiche a supporto dell impresa Politiche formative Politiche insediative Quartiere/distretto Competizione Networking Completezza istituzionale
6 FATTORI ECONOMICI E DI MERCATO Economici Mercato Fattori Tasso di Crescita Strategia di Crescita Specializzazioni Prevalenti Livello di ricchezza Livello di scolarità Esistenza di un mercato protetto di co-etnici; Esistenza di segmenti di mercato abbandonati o scarsamente serviti; Esistenza di segmenti di mercato caratterizzati da basse economie di scala e richiesta di flessibilità; Sviluppo della domanda di beni «esotici».
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8 CAMPIONE di RICERCA Il campione relativo al presente progetto si compone di 152 imprenditori stranieri. I dati sono stati raccolti nell area metropolitana di Milano. Di seguito alcuni dati generali su età, Paese d origine e grado di formazione. 48% 25% 4% 23% > 50 Far East Middle East Africa South America North America East Europe Post Graduat Graduate High School Junior School Elementary No 0% 10% 20% 30% 40% 0% 20% 40% 60%
9 DEMOGRAFIA AZIENDALE Dimensione aziendale La metà delle imprese del campione sono micro imprese (con meno di 5 addetti). Solo il 2% supera i 50 addetti. 53% 16% 16% 13% 2% > 50 69% 20% 1% 10% < 1980 Età dell azienda Quasi due terzi delle imprese del campione sono molto giovani (costituite dopo il 2000) > 2000
10 MOTIVAZIONE FATTORI ABILITANTI PRINCIPALI BARRIERE
11 FATTORI MOTIVAZIONALI Maggiori guadagni Maggiore autonomia IMPRESA ETNICA Commenti: 1. Principali motivazioni: l autonomia e la speranza di maggiori guadagni. 2. Segue l aspirazione professionale (spesso fortemente connessa a fattori culturali). 3. La necessità e la mancanza di opportunità lavorative sono uno stimolo meno rilevante. Aspirazione professionale Necessità Scarse opportunità lavorative
12 FATTORI ABILITANTI Competenze maturate nel Paese d origine Relazioni con italiani Relazioni con connazionali IMPRESA ETNICA Competenze maturate fuori da Paese d origine Commenti: 1. Principali fattori: competenze maturate in patria e relazioni con i propri connazionali 2. Seguono le relazioni con soggetti autoctoni e le competenze maturate successivamente a immigrazione 3. Meno rilevanti gli studi e i corsi formativi perseguiti Formazione pregressa Corsi formativi professionali
13 PRINCIPALI BARRIERE Concorrenza settore Risorse finanziarie Burocrazia IMPRESA ETNICA Lingua Ricerca della clientela Commenti: 1. Principali barriere: burocrazia e concorrenza. 2. Difficoltà nel reperire le risorse finanziarie. 3. Difficoltà nell individuare un target coerente all offerta. 4. Scarso impatto dei fattori culturali e relazionali. Diffidenza italiani Diffidenza connazionali
14 CAPITALE INIZIALE Mediamente il fabbisogno finanziario viene colmato prevalentemente con capitale proprio. Il ricorso a Istituti di credito non supera il 30%. Ancora più scarsa l apertura a soci di capitale Capitale proprio Capitale di soci Prestito da connazionali Prestito Istituti di credito sud america nord america middle east far east est europa africa 0% 20% 40% 60% 80% 100% Distinguendo tra gruppi etnici: 1. le conclusioni precedenti si invertono nel caso di imprenditori nordamericani. 2. gli imprenditori orientali ricorrono maggiormente a prestiti da parenti o connazionali Capitale proprio Capitale soci Capitale connazionali Capitale Istituti di credito
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16 MODELLO DI BUSINESS Italiani Europei Connazionali Non Connazionali sud america nord america middle east far east est europa africa 0% 50% 100% sud america nord america middle east far east est europa africa 0% 50% 100% Nel quadro della clientela 1. Spicca l attenzione degli imprenditori sudamericani per i propri connazionali. 2. E l attenzione degli imprenditori dell Est Europa per i mercati europei Nel quadro dei fornitori 1. Scarso l utilizzo di fornitori EU 2. Quasi un 50% è attribuito a fornitori italiani 3. Una buona % della fornitura viene da fornitori connazionali 4. Gli imprenditori dell Est Europa privilegiano fornitori non connazionali
17 STILE MANAGERIALE Coinvoglimento imprenditore La ridotta dimensione delle imprese etniche si accompagna ad un alto coinvolgimento dell imprenditore, soprattutto nella gestione del cliente, dei fornitori e a livello amministartivo. 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Passaparola 6 Agenzie interinali Connazionali In base a cv ricevuti Parenti Contatti con scuole o università Inserzioni sui media Strategia di recruiting si sviluppa soprattutto attraverso il passaparola e i propri connazionali. Scarsi i contatti sia con le agenzie interinali che con il sistema scolastico locale.
18 STILE MANAGERIALE Strategia di acquisizione del cliente Come nel caso del recruiting, un ruolo fondamentale è giocato dal passaparola, tra i clienti stessi e attraverso la rete di conoscenti. A questi fa seguito la pubblicità on the web. Pubblicità attraverso pagine gialle o altre riviste Pubblicità attraverso Internet Pubblicità attraverso mezzi di comunicazione Passaparola tra clienti Volantini pubblicitari o affissioni Passaparola attraverso la rete famigliare e conoscenti Passaparola attraverso la ex ditta Gli imprenditori immigrati dunque puntano molto sulla qualità dei loro prodotti/servizi, puntando a sviluppare una rete relazionale che si autoalimenti e che permetta ridotti investimenti di marketing.
19 SERVIZI ESTERNI UTILIZZATI L impresa multiculturale mostra un elevato ricorso a servizi esterni. Il 60% degli imprenditori intervistati esternalizza la contabilità (in linea con la media nazionale delle piccole e medie imprese). Uno su due esternalizza paghe, previdenza, servizi legali e pubblicità. Manutenzione Pulizie Pubblicità Servizi legali Previdenza Contabilità Paghe 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% Qual è il ruolo delle strutture associative nel soddisfare questa domanda?
20 IL RUOLO DELLE ASSOCIAZIONI Di seguito è riportata la percezione degli imprenditori del campione sulle attività promosse da Associazioni per imprenditori stranieri. Come si nota, su una scala da 1 a 7, il valore medio dei servizi considerati non raggiunge valori soddisfacenti. Questo mette in evidenza un possibile gap tra domanda e offerta. La crescita costante di imprese multiculturali potrebbe ulteriormente estendere questi bisogni. Corsi di gestione aziendale Corsi di informatica Servizi di intermediazione con pubblica amministrazione Consulenza contabile Consulenza in marketing Corsi di lingua
21 LE PROSPETTIVE PER IL FUTURO Sud America Africa East Europe sud america Consumi personali Autofinanziamento Risparmi personali Paese d'origine Nord America Far East nord america middle east Middle East Esiste un elevata propensione a investire nella crescita della propria azienda specialmente con riferimento ad alcune etnie. far east est europa africa 0% 50% 100%
22 CONCLUSIONI Le imprese immigrate, malgrado il periodo di crisi, continuano a crescere; Mostrano le caratteristiche tipiche delle micro imprese familiari italiane; Sono abbastanza integrate nel tessuto sociale ed imprenditoriale italiano; Hanno una buona propensione ad investire anche attraverso un processo di auto-finanziamento anche per le difficoltà incontrate nell accedere al credito; Esprimono un elevata domanda di servizi complementari e di supporto; Imprenditorialità immigrata = Valore per il territorio
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