INDAGINE CONOSCITIVA SULLA CONDIZIONE DEGLI ANZIANI (over 80 anni d età)

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1 COMUNE DI SAN GIOVANNI BIANCO Servizi alla Persona INDAGINE CONOSCITIVA SULLA CONDIZIONE DEGLI ANZIANI (over 80 anni d età) Dal settembre 2014 fino a marzo 2015 sono stati contattati 340 cittadini a partire dagli ottanta anni d età, pari a circa il 7% della popolazione residente, con lo scopo di: cogliere in modo diretto le condizioni di vita e le necessità delle persone anziane; renderle partecipi dei loro diritti e delle opportunità offerte direttamente dall Amministrazione o attraverso la Comunità Montana ed il Servizio Sanitario; poter farle sentire parte attiva nel proporre iniziative ed individuare bisogni di tipo generale; raccogliere dati di tipo statistico sulla condizione degli anziani del nostro comune per elaborare strategie di breve, medio e lungo periodo e poter trovare possibili soluzioni con i vari servizi che si occupano della condizione degli anziani (Comune, Comunità Montana, Asl, Azienda Ospedaliera, strutture di ricovero, Terzo Settore e Volontariato). Il presente documento si riferisce in modo particolare all analisi dei dati statistici raccolti. Tra le persone contattate dal Comune di San Giovanni 50 non hanno ritenuto di dover compilare il questionario proposto con la motivazione che non avevano bisogno di nulla. Altre 52 persone non hanno compilato il questionario perché momentaneamente domiciliati al di fuori del territorio del Comune (31) o ricoverate in altri ospedali oppure residenti in Case di Riposo (21). Nel grafico è evidenziata la distribuzione per età rispettivamente dei residenti in Lombardia, nella Provincia di Bergamo e del Comune di San Giovanni Bianco alla data del 2014: nel nostro Comune è maggiore la popolazione più anziana, ma la distribuzione nel medio periodo (circa 10 anni) non dovrebbe costituire un problema particolare se terranno le reti di protezione famigliare e di vicinato riscontrate in questa indagine. E del tutto evidente che nel lungo periodo, cioè in un arco temporale situato tra i prossimi anni, la situazione potrebbe cambiare radicalmente se non verranno predisposte già Pagina 1

2 da ora misure per migliorare da un lato l autonomia e lo stato di salute (in senso generale) delle persone che poi diventeranno anziane, e dall altro per creare una rete di strutture sul territorio capaci di far fronte ad una maggiore domanda di servizi e di assistenza. DATI ANAGRAFICI ZONA O FRAZIONE DI RESIDENZA % anziani % popolazione residente nella zona o frazione CORNALITA 16 7% 7% FUIPIANO 14 6% 9% RONCAGLIA 11 4% 6% ONETA E LIMITROFI 20 8% 7% S.PIETRO-S.GALLO e LIMITROFI 38 16% 15% PIAZZO-BRIOLO 13 5% 14% PORTIERA 1 1% 1% CENTRO % 41% ROCCA 2 1% 0% CASE RIPOSO, OSPITI DI PARENTI 21 La tabella qui sopra fornisce indicazioni sulla percentuale di anziani nelle varie zone raffrontata con il dato della popolazione residente, sempre in percentuale. Nel Centro si ha la maggior presenza di anziani rispetto alla popolazione residente, al contrario la zona di Piazzo e Briolo è composta da nuclei famigliari più giovani. GENERE MASCHI 83 35% FEMMINE % Le femmine sono quasi in rapporto doppio rispetto ai maschi, fattore che si accentua con il passare dell età. Pagina 2

3 SITUAZIONE ABITATIVA I dati sulla situazione abitativa per quanto riguarda la presenza di altre famiglie, la maggioranza rilevante di casa di proprietà o in usufrutto (quindi senza dover sostenere un onere aggiuntivo per l affitto) sono positivi. TIPOLOGIA D' ABITAZIONE UNIFAMILIARE 82 31% PLURIFAMILIARE % AFFITTO 48 20% PROPRIETA' % RISCALDAMENTO IN % TUTTA L' ABITAZIONE RISCALDAMENTO SOLO IN ALCUNI LOCALI 51 22% senza barriere architettoniche. L' ANZIANO ALLOGGIA PIANO TERRA 43 18% PRIMO PIANO 97 41% SECONDO PIANO 42 18% ALTRO 9 4% SU Più PIANI 44 19% Anche il fatto che circa due terzi degli anziani viva con il coniuge e/o con figli e parenti indica la presenza di una rete famigliare di aiuto reciproco, discorso che sarà ripreso nel capitolo sulle relazioni sociali. Invece i dati sui piani su cui insiste l abitazione rileva la tendenza delle persone più anziani a stabilirsi, anche con accorgimenti non strutturali (posizionamento del letto in un precedente salotto o in una stanza adibita precedentemente ad altri usi) su un unico piano, ma solo il 18% al piano terra, quindi DORME SULLO STESSO PIANO? SI % NO 54 23% La presenza di barriere architettoniche nella maggior parte dei casi (91%), la mancanza di ascensori e montascale (sono stati installati solo nel 5% delle abitazioni), la ridotta domanda di finanziamenti per l abbattimento delle barriere architettoniche e per la mobilità, previsti dalla Regione Lombardia e dallo Stato, rendono particolarmente acuto tale problema. CI SONO BARRIERE ARCHITETTONICHE? SI % NO 21 9% E' DOTATA DI ASCENSORE O MONTASCALE? SI 13 5% NO % Anche all esterno delle abitazioni, sia per le caratteristiche di un territorio di montagna, ma anche per la non sufficiente attenzione da parte dell Amministrazione Comunale per quanto riguarda l infrastruttura pubblica e dei progettisti/geometri/imprese edili per quanto riguarda gli edifici privati, vi sono moltissime barriere architettoniche pur in presenza di una legislazione che ha più di venti anni. Intervenire su edifici ed infrastrutture a volte vetusti è difficile, ma non può essere rimandato all infinito. Pagina 3

4 STATO DI SALUTE ED AUTONOMIA I dati sullo stato di salute ed autonomia, considerato i dati quantitativi ma anche le osservazioni riportate da chi ha condotto materialmente l indagine, sono confortanti se teniamo presente l età dei soggetti. E' AUTONOMO % PARZIALMENTE AUTONOMO 76 32% E ovvio che con il procedere dell età (anche solo di alcuni anni) diminuisce il grado di autonomia e lo stato di salute (si passa dal 63% che si dichiara autonomo nella fascia tra gli 80 e gli 85 anni al 57% per chi ha un età superiore). COSTRETTO A LETTO 11 5% Circa il 16% presenta patologie gravi (19% per gli over 85) e queste situazioni devono essere tenute monitorate; purtroppo basta un singolo episodio improvviso per modificare radicalmente lo stato di salute, difficilmente recuperabile per una persona anziana. Il raffronto tra la fascia 80/85 anni e over 85 anni ci permette comunque di affermare che si invecchia in maniera discreta. Ha bisogno di cure farmacologiche l 86% delle persone, il 4% non ha bisogno di nessuna cura ed il restante in abbinamento alle cure farmacologiche ha bisogno di visite mediche od infermieristiche. CAPACITA VISIVE CAPACITA UDITIVE BUONE % BUONE % DISCRETE 83 35% DISCRETE 79 33% INSUFFICIENTI 7 3% INSUFFICIENTI 35 15% SALUTE COMPLESSIVA BUONA 65 27% CON QUALCHE PICCOLO PROBLEMA 91 38% PATOLOGIE CRONICHE MA BUONA AUTONOMIA 43 18% PATOLOGIE GRAVI 37 16% Pagina 4

5 RELAZIONI SOCIALI I due terzi degli anziani abitano con un famigliare (coniuge, figli, altri parenti), poi abbiamo il 30% circa che abita da solo. Questo fatto, unito al dato sulle modalità di CON CHI ABITA L' ANZIANO? SOLO/A 72 30% BADANTE 10 4% CONIUGE / CONVIVENTE 86 36% FIGLI CELIBI 33 14% FIGLI CONIUGATI 14 6% ALTRI PARENTI 7 3% CON CONIUGE E FIGLI CELIBI 6 3% CON ALTRO 7 3% 63% relazione sociali (cioè se riceve visite o visita altre persone, al di fuori della propria abitazione), indica una forte rete di tipo famigliare e di relazioni di vicinato che non solo aiuta l anziano ma lo vede inserito anche attivamente in un contesto sociale (con l aumentare dell età questo ruolo man mano diventa più passivo, riceve visite piuttosto che farle). La crisi economica attuale potrebbe mettere in crisi questa struttura famigliare, con i nuclei più giovani e alla ricerca di maggiori opportunità (servizi, lavoro, studio ) che si spostano in altri paesi lasciando la persona anziana più sola. Ciò suggerisce una politica attiva per aiutare i nuclei famigliari e, paradossalmente, di migliorare i servizi e le possibilità economiche/lavorative di quelli più giovani. Una domanda specifica e discreta sulle capacità economiche degli anziani offre come quadro di lettura che, al momento, la maggior parte (87%) riesce a soddisfare i propri bisogni ed il 12% con difficoltà e deve essere aiutato: occorre tener presente la tradizionale frugalità ed uno stile di vita improntato all essenziale dei nostri anziani, cosa che non sarà necessariamente vera per le generazioni che nel medio e lungo termine arriveranno a tale età. Pagina 5

6 OSSERVAZIONI E RICHIESTE SU CIÓ CHE L'AMMINISTRAZIONE POTREBBE PROMUOVERE PER MIGLIORARE LA CONDIZIONE DELL' ANZIANO Sul medesimo tema sono state proposte tre domande. 1) La prima è formulata in modo che la persona interpellata può porsi come terza rispetto ai bisogni degli anziani: indica quindi un opinione, in parte dettata dalla propria esperienza, su COSA POTREBBE ESSERE NECESSARIO AGLI ANZIANI? cosa potrebbe essere nessuna osservazione % necessario agli altri. pasti a domicilio 20 8% Ma tenendo conto della aiutare anziani bisognosi 12 5% ritrosia dei nostri struttura diurna o casa di riposo 12 5% anziani a pesare su un persone che facciano compagnia 12 5% aiuto pubblico, anche la più pulmini dalle frazioni 12 5% prima domanda può pagare meno tasse 5 essere in parte letta assistenza a chi non ha nessuno 4 come bisogno personale. assistenza tramite volontari 3 Le risposte indicano monitoraggio dei bisogni più volte all' anno 3 interventi che in genere portare la spesa a domicilio 2 sono considerati di base per un servizio sociale a eventi per anziani ( cene, feste..) 2 livello comunale: i pasti abbattere la spesa del sad 1 a domicilio, l aiuto migliore sorveglianza e sicurezza 1 economico ai bisognosi, consegna lettere per il pagamento imposte con più anticipo 1 una rete di supporto socializzante, il favorire la mobilità esterna all abitazione e l autonomia, la presenza di strutture per il ricovero. L Amministrazione Comunale di San Giovanni Bianco non effettua, tra i servizi indicati, quello del pasto a domicilio, di cui si dirà poi. Per la presenza di strutture diurne o case di riposo, considerato che a San Giovanni Bianco non vi sono strutture di questo tipo, l ipotesi nel breve/medio termine è di convenzionarsi presso una struttura affinchè i sangiovannesi possano avere un punteggio (valevole per le liste di attesa) pari o di poco inferiore rispetto ai residenti stessi. 2) La seconda domanda riguarda i bisogni della persona intervistata: in questo caso, in linea di massima, le esigenze espresse sono vissute in prima persona. Non ho DI QUALI SERVIZI AVREBBE BISOGNO IN QUESTO MOMENTO PER SÉ STESSO? NULLA % TRASPORTO SOCIALE 11 5% PASTI A DOMICILIO 8 ASSISTENZA DOMICILIARE 7 ALTRO 7 bisogno di nulla è la risposta quasi unanime, ma vediamo riproposti: il trasporto sociale (esistente sia come linea collettiva un giorno alla settimana, sia a richiesta individuale con l utilizzo di 2 automezzi e la collaborazione dell associazione Anteas); i pasti a domicilio sono richiesti da poche persone sparse per tutto il territorio: l esiguità del numero e la vastità del territorio (considerata come km e tempi di percorrenza) non permettono per ora fornire un servizio di tale tipo, anche se nel medio periodo, con la crescita della domanda, potrebbero essere utilizzate le mense delle scuole Pagina 6

7 dell Infanzia. La richiesta di servizio di assistenza domiciliare è molto esigua, a un anno dall istituzione del servizio nel Comune di San Giovanni Bianco ci sono pochissime adesioni. 3) La terza domanda verte sull assistenza domiciliare e l aiuto da parte di persone estranee rispetto al contesto familiare: anche in questo caso le necessità rilevate sono poche; le situazioni di maggior disagio e bisogno sono state raccolte e prese in carico dall assistente È NECESSARIO UN AIUTO NELLE SEGUENTI ATTIVITÀ? sociale. NON SEGNALA NECESSITA' % FARE LA SPESA 6 PREPARAZIONE PASTI 6 PULIZIA ABITAZIONE 4 PULIZIA PERSONALE 2 Il 15% degli intervistati aveva comunque già contattato l ufficio dei servizi sociali. SINTESI e CONCLUSIONI L Amministrazione Comunale di San Giovanni Bianco ha promosso la presente indagine conoscitiva con l obiettivo di conoscere e rilevare interessi e bisogni della popolazione anziana, al fine di realizzare nel territorio servizi sociali sempre più consoni e rispondenti alle richieste dell utenza, promuovendo, in particolare, nei soggetti coinvolti, ma anche nei loro familiari di riferimento con i quali ci si è spesso interfacciati, il confronto e la fiducia rispetto alla disponibilità dell Amministrazione Comunale a raccogliere le istanze e convertirle in interventi adeguati. Tale indagine ha permesso non solo di approfondire aspetti della vita e delle condizioni in cui gli anziani vivono, sia dal punto di vista abitativo, che socio-sanitario, ma ha anche permesso di far conoscere loro i servizi o i benefici di cui potevano usufruire. E stata infatti consegnata loro un informativa che riepilogava brevemente quanto l A.C., anche in collaborazione con l Ambito Territoriale, sta realizzando. La rilevazione ha privilegiato il target degli over 80 anni in quanto rappresentativo dei disagi e dei bisogni, collegati spesso al progressivo venir meno dell autosufficienza, che connotano la popolazione anziana in genere. Gli anziani over 80 anni, contattati durante l intervista effettuata dalla tirocinante di leva civica in servizio presso il Comune di San Giovanni Bianco, hanno evidenziato in alcuni casi difficoltà o bisogni assistenziali. Tali cittadini sono stati nuovamente avvicinati dall assistente sociale, per lo più attraverso i loro familiari di riferimento, per valutare in modo più approfondito la necessità di attivare alcuni specifici servizi, in particolare l assistenza domiciliare, il trasporto sociale, l utilizzo di benefici economici di cui potevano usufruire, dal bonus energia/gas ai contributi previsti per anziani non autosufficienti. A volte sono stati gli anziani o i loro familiari a ricontattare l assistente sociale per avere ulteriori informazioni o delucidazioni sui possibili benefici/servizi. In particolare, poi, per alcune situazioni che sono state ritenute da monitorare, in quanto presentano difficoltà che potrebbero evolvere negativamente, si terranno contatti periodici per verificare, in itinere, la necessità di un eventuale supporto. In alcuni casi gli anziani hanno evidenziato il senso di solitudine in cui vivono e questo ha dato luogo ad una nuova iniziativa, che è partita, in via sperimentale grazie alla Pagina 7

8 collaborazione dell Associazione Anteas, presso il domicilio di una persona con lo scopo di far compagnia all anziano solo. Stante la positività di tale intervento si auspica di poter ampliare e potenziare anche tale risorsa. Gli intervistati che presentavano bisogni assistenziali, erano tuttavia per lo più sostenuti dalla rete familiare, che assicura ancora una forte tenuta rispetto al compito di cura. E però da tener presente che il trend dell andamento demografico, con la scarsità del numero delle nascite e della presenza di giovani, fa intravedere un progressivo assottigliamento di quella parte attiva della famiglia che potrà assicurare nel futuro risorse ed energie per sostenere anche la componente familiare più fragile. E quindi indispensabile che le politiche e gli investimenti tengano conto nella loro programmazione della ricaduta che un sostegno alla famiglia nel suo complesso può avere anche sul versante dell accudimento delle persone anziane. Nel complesso si rileva che sussiste ancora molto pudore e difficoltà a chiedere aiuto ai servizi, la paura forse di essere giudicati se si chiede un intervento dell istituzione pubblica, ma anche il senso di dignità e l autodeterminazione delle persone che vogliono farcela da soli, fa sì che il ricorso ai servizi pubblici sia ancora abbastanza limitato. I dati della presente indagine, oltre ad aver permesso di cogliere le caratteristiche della popolazione over80 nel suo complesso e aver individuato alcune situazioni di maggior fragilità che saranno all attenzione dei servizi sociali, costituiranno sicuramente degli indicatori guida per la creazione di un futuro sistema di servizi ed interventi con l intento di promuovere e valorizzare le esigenze ma anche le potenzialità dell anziano, facilitando il suo adeguato inserimento nella vita sociale, non solo come soggetto usufruitore di servizi, ma anche, per quanto possibile, come parte attiva del contesto sociale. ( capitolo redatto dall assistente sociale Rosalba Piatti) RINGRAZIAMENTI L Amministrazione Comunale desidera ringraziare l assistente sociale Rosalba Piatti e la giovane collaboratrice Alessandra Belotti per il contributo a questo progetto. San Giovanni Bianco, 1 maggio il Sindaco Marco Milesi l assessore ai Servizi alla Persona Bernardo Galizzi Pagina 8

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