Laboratorio di Informatica per il Corso di laurea triennale in Chimica Prova pratica di HTML. L?ambiente in città
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1 Laboratorio di Informatica per il Corso di laurea triennale in Chimica Prova pratica di HTML Data:Thu Jun 13 14:02:01 GMT+0200 (ora legale Europa occ.) 2002 L?ambiente in città Statistiche in breve - 10 gennaio 2001 Informazioni e chiarimenti Dipartimento delle statistiche sociali Progetto Metodologie e statistiche ambientali Via A. Ravà, 150? Roma Mara Cammarrota Tel Con l"osservatorio ambientale sulle città", l?istat raccoglie ogni anno, a partire dal 1996, dati ambientali a livello locale. In particolare, per i comuni capoluogo di regione, elabora indicatori su inquinamento atmosferico e acustico, rifiuti, trasporti, acqua, energia, verde urbano. Dai risultati del 1998 emerge una crescente sensibilizzazione degli amministratori comunali attorno a tali problematiche, confortata da iniziative per la dotazione di strumenti di tutela per l?ambiente. Grafico 1? Densità di popolazione in alcuni comuni? Anno 1998 (abitanti per km 2 ) Fonte: Istat Complessivamente, i 22 comuni presi in esame rappresentano l?1,63% del territorio italiano e circa 10 milioni di persone, pari al 18% della popolazione totale del paese. La densità massima si registra nel comune di Napoli con abitanti per km 2. Quella minima nel comune di L?Aquila, con 149 abitanti per km 2. Nel 1998, la quasi totalità dei comuni dispone di centraline di monitoraggio della qualità dell?aria.
2 Gli interventi di bonifica da rumore sono sempre più frequenti, sebbene soltanto in cinque casi risulta approvato un piano di zonizzazione acustica. Torino e Firenze hanno provveduto alla posa in opera di asfalto fonoassorbente. Bologna, Roma e Torino hanno eretto barriere autostradali antirumore. Nel comune partenopeo sono stati realizzati interventi per l'insonorizzazione di trasformatori della centrale ENEL e per il rumore aeroportuale. La percentuale di popolazione servita dalla raccolta differenziata è pari al 100% in quasi tutti i comuni; fanno eccezione Ancona (99,4%), Campobasso (90%) e Potenza (70,9%). Inquinamento atmosferico Le amministrazioni comunali, delegate al controllo della qualità dell?aria, hanno organizzato sul territorio di loro competenza un sistema di punti fissi di rilevamento ("stazioni" o "centraline") per valutare la rispondenza dello stato dell?aria agli standard di qualità definiti dalla legislazione vigente. Le reti di rilevamento si stanno estendendo all?intero territorio nazionale. Inoltre, è stato ampliato il numero delle sostanze inquinanti da monitorare: benzene, toluene, xileni e PM10 (particolato con diametro inferiore ai 10 micron) e PAN (perossiacelnitrato). Alla fine del 1998 sono soltanto quattro i comuni sprovvisti di centraline per rilevare l?inquinamento atmosferico. Sono sempre più numerose le sostanze inquinanti sotto controllo: se nel 1996 soltanto Trento provvede a rilevare il benzene, due anni dopo fanno altrettanto dodici comuni su ventidue. Nello stesso periodo passano da due a nove i comuni che monitorano toluene e xileni. Le centraline non sono dislocate in modo uniforme sul territorio comunale; ad Aosta se ne trovano 28,1 per 100 km 2; a Milano 12,1 mentre a Roma si rileva il valore più basso (0,9 per 100 Km). Un altro indicatore dell?inquinamento atmosferico è rappresentato dalle giornate di superamento dei livelli di attenzione ed allarme per i principali inquinanti. La legislazione vigente prevede una serie di provvedimenti che le autorità locali devono adottare in simili casi, oltre a predisporre piani di intervento preventivi. Il provvedimento più adottato in situazioni di emergenza è la limitazione del traffico, cui se ne aggiungono altri a lungo termine quali il controllo dei gas di scarico, il potenziamento dei trasporti pubblici o la creazione di nuove zone pedonali. Tra i ventidue comuni esaminati soltanto cinque, nel corso del 1998, hanno predisposto giornate di blocco del traffico (Torino, Genova, Firenze, Roma e Napoli). A Napoli su 78 giornate di blocco del traffico soltanto 3 sono state determinate da superamenti dei livelli di allarme, mentre le rimanenti rappresentano interventi preventivi effettuati in modo sistematico durante la settimana. Tavola 1? Indicatori per l?inquinamento atmosferico in alcuni comuni? Anno 1998
3 Fonte: Istat, Osservatorio ambientale sulle città (*) A Potenza sono in funzione 4 centraline a partire dal mese di gennaio Mobilità Il mezzo di trasporto privato, scelto dalla maggioranza degli italiani per i loro spostamenti quotidiani, è il maggior responsabile del traffico e dell?inquinamento atmosferico ed acustico. Nei 22 comuni presi in esame risultano circolanti circa 7,7 milioni di veicoli, di cui 6,2 milioni di autovetture. Il tasso di motorizzazione raggiunge le 67,5 autovetture ogni 100 abitanti a Perugia, 66,6 a Roma e 66,0 a Milano. L?occupazione del suolo si attesta sulle autovetture ogni km 2 di territorio comunale a Napoli, a Milano e a Torino. Tralasciando Venezia dove comunque si registrano 42,1 autovetture ogni 100 abitanti, il comune che presenta la situazione migliore è Genova, con 47,9 autovetture per 100 abitanti e L?Aquila, con 92 autovetture per km 2. Analizzando le autovetture circolanti per tipologia di alimentazione ed anzianità, variabili rilevanti per le emissioni inquinanti prodotte, si osserva che soltanto il 13,9% delle autovetture a benzina presenti a Napoli sono alimentate con benzina senza piombo, a fronte del 40,4% delle autovetture circolanti nel comune di Firenze. D'altra parte la composizione per classi di anzianità conferma che il 59% delle autovetture circolanti a Napoli ha un'anzianità superiore ai 10 anni rispetto al 23,6% delle auto di Firenze. Qui gli incentivi statali alla rottamazione hanno favorito il rinnovo tecnologico del parco veicoli e l'aumento delle autovetture dotate di dispositivi catalitici. La diffusione dei motoveicoli risulta ancora molto ridotta. A Genova si registrano 12,9 motoveicoli ogni 100 abitanti, seguono Trieste (9,0), Firenze (8,8) e Ancona (8,4). Potenza e Campobasso presentano i valori più bassi, rispettivamente pari a 2,8 e 3,1 motoveicoli ogni 100 abitanti. In base alle direttive emanate dal Ministero dei Lavori Pubblici di concerto con il Ministro dell?ambiente, i comuni con popolazione residente superiore a abitanti, o comunque interessati da rilevanti problematiche di circolazione stradale, sono tenuti ad adottare i Piani Urbani del Traffico (PUT). Tuttavia, alla fine del 1998 soltanto 10 dei 22 comuni considerati hanno approvato il PUT: Roma e Trento hanno regolarizzato tale adempimento nel corso del 1999.
4 Più frequentemente i comuni attuano provvedimenti specifici e parziali per scoraggiare gli spostamenti in automobile. Rispetto alle auto circolanti Venezia, Bologna e Perugia presentano l?offerta maggiore di parcheggi in corrispondenza di trasporti pubblici, mentre Bologna e Torino dispongono del maggior numero di posti auto a pagamento ogni 1000 autovetture circolanti. La politica di tariffazione del suolo pubblico per la sosta dei veicoli è stata affiancata da ulteriori iniziative volte al controllo e alla gestione del traffico urbano. Il controllo telematico del traffico mediante impianti semaforici centralizzati è stato realizzato a Torino, Trento, Genova, Roma, Ancona e Bari, mentre a Roma, Firenze, Bologna e Napoli é in fase di avanzata sperimentazione il controllo elettronico degli accessi alle zone a traffico limitato. A Firenze è attivo un sistema di gestione del parco autobus. Iniziative particolarmente innovative sono in corso di implementazione a Genova, dove è stata costruita una piattaforma software per le simulazioni del traffico cittadino e a Roma, dove si prevede l?utilizzo sperimentale delle spire di rilievo dei flussi di traffico. Infine, a Roma e a Napoli è stato introdotto un servizio di taxi collettivo gestito dai privati ed alcuni autobus elettrici per il trasporto pubblico circolano a Roma e a Firenze. Tavola 6? Indicatori ambientali per la mobilità in alcuni comuni? Anno 1998 COMUNI Numero di autovetture per 100 abitanti Numero di autovetture per km 2 Numero di autovetture alimentate a benzina verde per 100 abitanti Numero di posti auto per autovetture circolanti a pagamento in parcheggi di corrispondenza Milano 66, ,2 16,3 12,4 Roma 66, ,2 22,4 5,5 Napoli 63, ,8 29,2 3,8 Fonte: Istat, Osservatorio ambientale sulle città; ACI (dati provvisori) Nota metodologica Dal 1996 l?osservatorio ambientale dell?istat rileva annualmente dati per il calcolo di indicatori su inquinamento atmosferico e acustico, rifiuti, mobilità, acqua, energia e verde urbano. Le unità territoriali di riferimento sono i comuni capoluogo di regione (inclusi Trento e Bolzano), ai quali si aggiunge il comune di Catania, in quanto area metropolitana. Gli indicatori individuati per ogni settore rispondono ai modelli predisposti a livello internazionale. In particolare, nel 1993 l?ocse ha proposto un insieme preliminare di indicatori per l?ambiente, concepito secondo il modello PSR (Pressure, State, Response) che vede distinti pressione, effetti ambientali e risposte delle amministrazioni per ogni singola componente ambientale. Nel 1997, l?agenzia Europea per l?ambiente ed Eurostat hanno introdotto altri due aspetti - le cause primarie (Driving forces) e gli effetti sui diversi recettori ambientali (Impacts)- dando vita al modello DPSIR a cinque categorie (Driving forces, Pressures, State, Impacts, Responses), poste in relazione di causalità a più livelli. Gli indicatori presentati per le diverse tematiche non sempre rispecchiano fedelmente lo schema DPSIR a causa della carenza di dati disponibili. In generale, per ciascun comune sono calcolate le pressioni generate sull?ambiente dall?uomo, come, ad esempio, i consumi di acqua, la produzione di rifiuti solidi urbani e il tasso di motorizzazione lo stato dell?ambiente fisico - ad esempio, la disponibilità di verde urbano - e le risposte che le amministrazioni comunali hanno predisposto per migliorare la qualità ambientale delle città, quali la realizzazione della raccolta differenziata, l?adozione della zonizzazione acustica e l?introduzione di zone a traffico limitato. Torna in cima alla pagina
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