Procedura Aziendale per il corretto utilizzo degli antibiotici PA.DS.25. Procedura Aziendale per il corretto utilizzo degli antibiotici
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1 Pag. 1 di 7 REFERENTI DEL DOCUMENTO Paolo Giannelli, Francesco Esperti, Loria Bianchi, Patrizia Lencioni Indice delle revisioni Codice Documento Revisione N Data nuova emissione Sezioni revisionate 1 02/02/2012 Protocolli e linee guida interne C.I.O Firme Redatto Verificato Approvato Direttore Sanitario Referenti Documento Clinical Risk Manager Resp. Dip. GRC e Contensioso Resp.li C.I.O.
2 Pag. 2 di 7 INDICE 1. SCOPO DEFINIZIONE APPLICABILITA' MODALITA' OPERATIVE DOCUMENTI RICHIAMATI O COLLEGATI DISTRIBUZIONE... 7
3 Pag. 3 di 7 1. SCOPO Un corretto management sull uso degli consente di razionalizzarne l utilizzo, di ridurne, conseguentemente, le complicanze, di migliorare il decorso delle infezioni, di prevenire l insorgenza di infezioni correlate all assistenza, di ridurre la durata delle degenze e di contenere l insorgenza delle resistenze batteriche. Tale complessità, unita ad una ricaduta in termini di budget ospedalieri, ha spinto il Servizio Sanitario Toscano, tramite la Commissione Terapeutica Regionale, a formulare delle linee di indirizzo per una maggior appropriatezza d uso dei chemioterapica antibatterici, inserite, come riferimento, nella specifica Buona Pratica Regionale denominata Uso corretto degli (vedi Procedura PA.GRC.02) Nello specifico questa procedura ha i seguenti obiettivi: 1. definire le modalità per il monitoraggio strutturato delle resistenze batteriche e la diffusione alle varie strutture interessate dei dati raccolti 2. stabilire un elenco di antinfettivi che, per le loro prerogative di importanza clinica, di induzione alle resistenza e di costi, rivestono un ruolo importante nel raggiungimento dell appropriatezza prescrittivi; tali farmaci saranno inseriti in un percorso strutturato che ne consenta la prescrizione ai soli specialisti infettivologi o ad altri specialisti autorizzati. 2. DEFINIZIONI Antibiotico-resistenza: capacità (naturale o acquisita) di un germe di resistere all azione di un antibiotico. Acronimi CCIO S R I Definizioni Comitato per il Controllo delle Infezioni Ospedaliere Sensibile Resistente Sensibilità Intermedia 3. APPLICABILITA La presente procedura deve essere applicata a tutte le UU.OO. dell Azienda USL3 di Pistoia.
4 Pag. 4 di 7 4. MODALITA OPERATIVE Sulla base delle linee di indirizzo per una maggior appropriatezza d uso dei chemioterapici antibatterici redatte dalla Commissione Terapeutica della Regione Toscana è stato istituito un gruppo di lavoro, costituito da un Farmacista ospedaliero, da un Infettivologo e da un Microbiologo, con il supporto della Direzione Sanitaria Ospedaliera, con il compito di elaborate un protocollo di comportamento che definisca le modalità operative per un corretto e appropriato uso degli. 4.1 Incontri periodici Una corretta gestione degli non può prescindere da una stretta collaborazione tra Infettivologo, Microbiologo e Farmacista Ospedaliero, che al netto di una collaborazione quotidiana, dovranno riunirsi formalmente con cadenza almeno semestrale, per confrontarsi in merito a quanto sotto riportato: 1. Periodica revisione degli da testare negli antibiogrammi. 2. Periodica revisione dei report sugli isolati e sulle resistenze, da inviare semestralmente alle varie strutture (vedi punto 4,2). 3. Condivisione di casi complessi e definizione delle modalità di comportamento da adottare, anche grazie all utilizzo di audit clinici. 4. Valutazione e stesura delle modalità di comportamento nei confronti della antibioticoterapia di frontiera (casi multiresistenti, ripetuti cluster epidemici in determinati reparti, ecc), anche grazie ad un confronto professionale sull osservanza di protocolli terapeutici approvati. 5. Definizione e revisione degli da prescrivere solo su specifica indicazione degli specialisti in terapia antinfettiva. 6. Eventuale organizzazione di progetti formativi con ECM, nell ambito dei programmi di aggiornamento previsti nelle varie aziende ed aree vaste, inerenti la terapia anti-infettiva. 7. Quanto altro ritenuto necessario. Il coordinatore del gruppo sarà il Medico Infettivologo che convocherà le riunioni, garantirà l osservanza della periodicità di incontro e si farà garante della verbalizzazione e dell invio del verbale ai Direttori Medici di Presidio Ospedaliero che provvederanno, a loro volta, al protocollo e alla conservazione di una copia. 4.2 Invio report di isolamento e resistenza Nell'ecosistema ospedale" l'uso massiccio di provoca, già da tempo, una selezione
5 Pag. 5 di 7 nella popolazione batterica con conseguente riscontro sempre più frequente di "patogeni emergenti" e di ceppi batterici particolarmente resistenti, per cui diventa sempre più indispensabile una tempestiva indagine microbiologica diretta. Peraltro l'isolamento colturale diretto dell'agente etiologico e l'indicazione della sensibilità alle varie molecole, evita il ricorso a ripetuti esami sierologici indiretti e permette di utilizzare subito idonea terapia, producendo di conseguenza anche notevoli vantaggi economici. Per quanto sopra riportato si è ritenuto indispensabile attuare un piano di sorveglianza dei microrganismi isolati, attraverso l elaborazione e l invio periodico dei dati relativi alle antibioticoresistenze riscontrate (vedi Procedura Aziendale per la sorveglianza delle resistenze batteriche PA.DS.26) PERSONALE COINVOLTO NELLA SORVEGLIANZA Microbiologo, Infettivologo e Farmacista Ospedaliero. Referente Sezione di Microbiologia Responsabile Sezione di Microbiologia Microbiologo, Infettivologo, Farmacista Ospedaliero e Direzione Sanitaria Ospedaliera U.O. Direzione Sanitaria Ospedaliera RESPONSABILITÀ Periodica revisione dei report sugli isolati e sulle resistenze, da inviare semestralmente alle varie strutture Elaborazione dati di archivio secondo protocollo Supervisione dati Valutazione critica e stesura di eventuali commenti da inviare alle varie strutture/setting in allegato ai dati. Raccolta ed invio dei dati pervenuti dalla Sezione di Microbiologia A cadenza annuale i dati verranno presentati e discussi in sede CCIO per l invio di eventuali ulteriori comunicazioni alle varie Aree Funzionali Ospedaliere 4.3 Segnalazione germi multiresistenti Vedi Procedura Aziendale per la sorveglianza dei microrganismi sentinella PA.DS Gestione Le strategie di impiego dei farmaci sono divenute ormai indispensabili, anche perché, negli ultimi quindici anni, non sono stati introdotti sul mercato nuovi agenti antibatterici, ad eccezione di alcuni antimicrobici indicati per la terapia specifica d infezioni selezionate (Linezolid, Telitromicina, Moxifloxacina) e pertanto risulta indispensabile preservarne l utilizzo onde prevenire l insorgenza di resistenza in taluni microrganismi. E essenziale, pertanto, attuare strategie di politica antibiotica che possano essere realizzate in ambito ospedaliero, ma che possano essere anche esportate sul territorio, anche se con le dovute modifiche e variazioni. Poiché l attuale organizzazione dei rifornimenti di prodotti farmaceutici (richiesta
6 Pag. 6 di 7 diretta dai reparti al Magazzino di Area Vasta (MAV) e della successiva consegna diretta alle strutture richiedenti non rende possibile attivare un sistema di richieste motivate da sottoporre preventivamente ad autorizzazione da parte di specialisti autorizzati, si è ritenuto opportuno strutturare un percorso che garantisca un controllo prescrittivo sugli che miri all appropriatezza, demandando agli specialisti infettivologi, o ad altri specialisti autorizzati, il compito di prescrivere talune tipologie di farmaci antimicrobici. A. Ospedale di Pistoia: sarà l U.O. Malattie Infettive che, in base alle consulenze dei propri specialisti, provvederà alla prescrizione e alla consegna dei farmaci prescritti tramite modalità che saranno definite dalla struttura stessa e concordate con i setting e le aree interessate. B. Ospedali di Pescia e San Marcello: nelle giornate in cui non è presente lo specialista infettivologo, le UU.OO di Medicina Interna attraverso consulenza diretta e comunque accompagnata da successiva e tempestiva comunicazione elettronica, saranno autorizzate alla prescrizione dei farmaci antimicrobici. Sono stati quindi individuati e selezionati alcuni principi attivi che, per la loro tipologia, necessitano di un controllo prescrittivo e che quindi saranno tolti dalla libera richiesta dei setting assistenziali e potranno essere prescritti solo descritto nei punti A e B, con le eccezioni riportate in tabella: Richiedenti Principi attivi U.O. U.O. Mal. Inf. U.O. An. e Rian. U.O. Pediatria Farmacia Autorizzato Tigeciclina fiale sì sì sì sì Cefepime fiale sì sì sì sì Meropenem fiale sì sì sì sì Ertapenem fiale sì sì sì sì UO Med. Inter. Imipenem fiale sì sì sì sì Vancomicina fiale sì sì sì sì UO Med. Inter. Teicoplanina fiale sì sì sì sì UO Cardiologia UO Med. Inter. UO Cardiologia Colimicina fiale sì sì sì sì Medicina Inter. Linezolid fiale sì sì sì sì Daptomicina sì sì sì sì Amfotericina Lip. fiale sì sì sì sì Itraconazolo fiale sì sì sì sì Voriconazolo fiale e os sì sì sì sì Caspofungina fiale sì sì sì sì Micafungina fiale sì sì sì sì Amidulafungina fiale sì sì sì sì A seguito della decisione di limitare l uso dei farmaci carbapenemici antipseudomonas, l Infettivologo, con cadenza periodica (ogni tre/quattro mesi), valuterà eventuali registrazioni degli incrementi delle MIC dei GRAM negativi.
7 Pag. 7 di 7 5. DOCUMENTI RICHIAMATI O COLLEGATI PA.DS.26: Procedura Aziendale per la sorveglianza delle resistenze batteriche. PA.DS.27: Procedura Aziendale per la sorveglianza dei microrganismi sentinella PA.GRC.02 (Allegato 1): Indirizzo della Commissione Terapeutica Regionale per una maggior appropriatezza d uso dei chemioterapici antibatterici 6. DISTRIBUZIONE Unità Operative e Sezioni di degenza dei Presidi della USL3 di Pistoia.
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