Facoltà di Scienze Motorie Università degli Studi di Verona. Lezioni 2-3: Farmacodinamica

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Transcript:

Facoltà di Scienze Motorie Università degli Studi di Verona Corso di Farmacologia Lezioni 2-3: Farmacodinamica

Farmacodinamica L effetto di un farmaco è dovuto alla interazione tra esso e la struttura biologica il recettore - la cui attivazione media l effetto terapeutico Il farmaco mima una molecola naturale (endogena o esogena) Il recettore svolge una funzione fisiologica, ma può essere rilevante per mediare/contrastare una patologica Il principio di base della farmacodinamica è la formazione del complesso farmaco-recettore (F-R), fenomeno da cui deriva la comparsa della risposta desiderata

Chiave / Serratura Curva dose-risposta

Curva dose-risposta

Relazione iperbolica concentrazione vs. effetto o legame Curva dose-risposta E = Emax x C C + EC50 B = Bmax x C C + KD

Farmacodinamica L interazione F-R si instaura tramite un legame biologico. Maggiore è l affinità del farmaco per il recettore, maggiore è la probabilità della formazione del complesso F-R e della risposta La risposta è stimabile in quanto esiste una relazione diretta con la concentrazione del farmaco: Curva dose-risposta Esiste anche la stessa relazione tra legame farmaco - recettore e risposta EC50: dose efficace nell indurre una risposta che è il 50% della massima ottenibile

Farmacodinamica Efficacia: l entità di effetto biologico Potenza: la quantità di farmaco per un determinato effetto (per es. 50%) Entrambi importanti: Efficacia è necessaria per l azione terapeutica Potenza è raccomandata per garantire l efficacia in un ampio numero di soggetti, limitare i rischi di tossicità, avere dosi e modalità di dosaggio maneggevoli

Relazione logaritmica concentrazione vs. effetto o legame Curva dose-risposta

Curva dose-risposta

Potenza Curva dose-risposta

Farmacodinamica Efficacia e potenza sono riferiti anche ad altri effetti secondari del farmaco, talvolta indesiderati Si possono così costruire delle curve doserisposta secondaria, preferibilmente spostate più a destra, ovvero a concentrazioni maggiori: Il farmaco induce l effetto secondario a concentrazioni maggiori di quelle sufficienti per indurre l effetto terapeutico: di quanto?

Agonismo, Antagonismo COMPETITIVO NON COMPETITIVO

COMPETITIVO Antagonismo Agonismo, Antagonismo NON COMPETITIVO

Farmacodinamica Antagonismo: legame al recettore senza indurne l attivazione Blocco dell attività fisiologica del recettore, per es. con un chemioterapico Antagonismo non-competitivo: il blocco non è sormontabile da agonisti Antagonismo competitivo: agonista può spiazzare l antagonista dal recettore Un altro farmaco, per es. un antidoto La molecola endogena, per es. un ormone

Antagonismo Agonismo, Antagonismo

Agonismo parziale Agonismo, Antagonismo

Agonismo, Antagonismo

Risposte tutto o nulla Agonismo, Antagonismo

Recettori Proteine a struttura complessa Interazione chiave serratura con il neurotrasmettitore Azione agonista ed antagonista Recettori con diversità di: Localizzazione cellulare Distribuzione anatomica Struttura Equilibrio di attivazione Numero

R. D. Howland et al., LE BASI DELLA FARMACOLOGIA, Zanichelli editore S.p.A Copyright 2007

1. Recettori intracellulari Recettori Trasducono il segnale portato da ormoni e da altri mediatori lipofilici (ormoni steroidei e tiroidei, acido retinoico, vitamina D, ecc) Interagiscono con il genoma, modificando l espressione genica e quindi la composizione proteica della cellula

R. D. Howland et al., LE BASI DELLA FARMACOLOGIA, Zanichelli editore S.p.A Copyright 2007

4. Recettori ionotropici Canali ionici Varie subunità Risposte veloci e brevi Recettori 5. Recettori metabotropici Accoppiati a proteine G Varie subunità enzimatiche Risposte lente e lunghe

4. Recettori ionotropici Recettori

4. Recettori ionotropici: GABA Recettori

4. Recettori ionotropici: Interazione delle benzodiazepine con il recettore del GABA Recettori

4. Recettori ionotropici: colinergico detto nicotinico Recettori

4. Recettori ionotropici: varie composizioni nicotinico Recettori

5. Recettori accoppiati proteine G Recettori GTP e GDP si legano alla subunità α, che ha attività GTPasica (GTP > GDP) ß e γ sono associate a formare un complesso ßγ, sono idrofobiche e sono ancorate alla superficie citoplasmatica della membrana

5. Recettori accoppiati proteine G

5. Recettori accoppiati proteine G Recettori

5. Recettori accoppiati proteine G: AMP ciclico Recettori

5. Recettori accoppiati proteine G: fosfatidil-inositolo Recettori

Recettori: meccanismi di trasduzione Adattamento

Modulazione della risposte recettoriali Adattamento Controllo a livello della produzione e della degradazione del mediatore La capacità di trasdurre il segnale è controllata DESENSITIZZAZIONE riduzione della capacità di un recettore di trasdurre il segnale, anche se legato all agonista UP - REGULATION DOWN - REGULATION

Adattamento Desensitizzazione dei recettori β adrenergici Agonista Risposta (AMPc) Tempo N Agonista Agonista Agonista P asi β-ark OH ATP OHOH β-arr Pi Agonista OH OHOH

Down - regulation Adattamento Diminuzione del numero dei recettori: biosintesi degradazione Recettori con attività Tirosin Chinasica Il legame del ligando favorisce l endocitosi accelerata dei recettori