Corso ECM. L audit nelle aziende agricole: un opportunitàdi miglioramento e di verifica dell attività

Documenti analoghi
Comune Fabriano. Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata. Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000

MANUALE DELLA QUALITÀ SIF CAPITOLO 03 (ED.03) TERMINI E DEFINIZIONI

Modena, 28 maggio 2009 Michele Fusillo

ha conseguito il diploma di laurea in Medicina Veterinaria presso l Università degli studi di Sassari

SICUREZZA ALIMENTARE: MANUALE DI CORRETTA PRASSI OPERATIVA. Area Sicurezza Alimentare e Produttiva

PROGRAMMA DEL CORSO PER: CONSULENTI H.A.C.C.P. EVENTO E.C.M.

STRUMENTI PER COMPETERE: IL DISCIPLINARE TECNICO CERTIFICATO LINEE GUIDA

I contenuti e i vantaggi della certificazione ISO in relazione agli obblighi del Dlgs 102/2014

Corso destinato agli Incaricati per i Sistemi di Gestione Ambientale UNI EN ISO 14001:2004 PROGRAMMA DEL CORSO 24 ORE

Marello dr.ferruccio Medico Veterinario. Scheda di presentazione personale Curriculum Vitae

ALIMENTARISTA Livello 1 (12 ore)

RECAPITI DEL RESPONSABILE DEL INFORMAZIONI PER PROCEDIMENTI AD ISTANZA DI PARTE PROCEDIMENTO ondrio.

La EN e i Sistemi di Gestione dell Energia

Corso di Formazione* L AUDIT NELLA SANITA PUBBLICA SULLA FILIERA ALIMENTARE

ENERGY MANAGEMENT La nostra proposta per un percorso di: efficientamento energetico partecipato

L applicazione del SISTEMA di GESTIONE per la QUALITA ISO 9001:2000 nella Provincia di Forlì-Cesena

AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO 14. TECNICO AGRICOLO. Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT):

AL COMUNE DI GUALDO TADINO Ufficio Attività Produttive

Seminario. Il profilo del Biologo nutrizionista per l integrazione della sicurezza alimentare con la nutrizione

Gestione delle NC microbiologiche

Alla S.C. Sicurezza Alimentare ASL N 5 SPEZZINO

Revisione delle norme ISO 9001:2015 e ISO 14001:2015

Le buone pratiche. Sicurezza in sala operatoria: esperienze regionali a confronto - REGIONE SICILIA - Tommaso Mannone Risk manager

AZIENDA SANITARIA LOCALE TO1 - SC MEDICINA LEGALE - OBITORIO CIVICO

BRC Version 7 LA NUOVA VERSIONE DEL GLOBAL STANDARD FOR FOOD SAFETY

Cambia prospettiva, scegli la sicurezza

Costi di conformità alle normative. sul costo totale del latte

MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009 TAVOLO DI BENCHMARKING

- difficoltà di acquisire competenza operativa su strumentazioni molto diversificate,

Progetto LIFE08 ENV/IT/ ECORUTOUR - Turismo rurale eco-compatibile in aree protette per uno sviluppo sostenibile a zero emissione di gas ad

PARTECIPANTI ALL INCONTRO Associazioni dei Consumatori che con le loro scelte indirizzano il mercato della produzione, trasformazione, distribuzione n

Operatore del benessere - Acconciatura

CAT CONFCOMMERCIO PMI soc. consortile a r.l. Ufficio Formazione Via Miranda, 10 tel. 0881/ fax 0881/

BUREAU VERITAS ITALIA SPA Divisione Certificazione

Il mercato delle produzioni biologiche in Italia

GESTIONE DELLE RISORSE Capitolo 6

Cognome.. Nome.. Nat_ a. Provincia... il Stato. Cittadinanza Sesso F M. Residente in Via/piazza... n.. Comune di. CAP Provincia. Codice Fiscale...

MODALITA DI ISCRIZIONE. L organizzazione si riserva di modificare la sede del Corso comunicandolo tempestivamente agli iscritti

WATER SAFETY PLAN: SALUTE, INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ NELLA GESTIONE DELL ACQUA POTABILE. Contesto sanitario. 15/01/2016 Montanelli Maurizio

Allegato 1 Profili professionali e contenuti del colloquio intervista

Sistemi di Gestione dell Energia: l auditl energetico

STUDIO DI SETTORE WG61A

La registrazione EMAS del Porto Marina di Aregai

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

CURRICULUM FORMATIVO E PROFESSIONALE

Mod. SCIA adeguato alla L.122/2010 SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA

QUESTIONI METODOLOGICHE NELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI DA STRESS LAVORO CORRELATO NEL SETTORE SCOLASTICO

SERVIZI PER L AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE

Riscoprire il latte appena munto

1. Abilitazione alla vendita dei prodotti fitosanitari e relativi coadiuvanti (art. 8, comma 2, del DLgs n. 150/2012)

Le nuove check list di controllo del piano di sicurezza alimentare 2006 Alcune esemplificazioni delle nuove procedure di controllo.

LE NORME UNI EN ISO 9000

Le azioni di vigilanza e controllo della ASL di Brescia

cosa valutare Si NO NP riferimenti normativi note

Azione Pegaso Corso di formazione per Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza

C O M U N E D I G I U S S A G O

ASSOCIAZIONE ITALIANA VETERINARIA DI MEDICINA PUBBLICA. In collaborazione con

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL (punto N. 17 ) Delibera N.371 del DIPARTIMENTO DIRITTO ALLA SALUTE E DELLE POLITICHE DI

C O M U N E DI O P E R A

DICHIARA Ai sensi art. 21 comma 1, art. 38 comma 2 e 3, art. 47 del DPR 445/2000

PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CLASSI 3^ a.s. 2015/16 Settore: Cucina

Gestione del rischio. Ridurre la probabilità che si generi un danno per la salute

AL COMUNE DI SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITÀ * RELATIVA A UNA ATTIVITÀ DI PANIFICAZIONE

AREA TEMATICA AMBIENTE QUALITA E SICUREZZA

I sistemi di certificazione: richiami essenziali

CIVICO OBITORIO DI TORINO

MATERIA: DIRITTO E TECNICA AMMINISTRATIVA CLASSE:

ORTOFRUTTA DI QUALITA. Tra esigenze di mercato e aspettative del consumatore, evitando confusione e malattie nervose da burocrazia

COMUNE DI PONTE NIZZA (PV)

SERVIZIO VETERINARIO AREA A SANITÀ ANIMALE E ANAGRAFE ZOOTECNICA

LINEE GUIDA APPLICATIVE PER GLI STUDI LEGALI DELLA NORMA UNI EN ISO 9001:2008

Corso per la qualifica di Auditor Interno nel settore ortofrutticolo

Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali

Barbara Klaus NUOVA DISCIPLINA DEL SETTORE ALIMENTARE E AUTORITÀ EUROPEA PER LA SICUREZZA AUMENTARE

PRESENTAZIONE DELL AZIENDA

Allegato A al Decreto n. 15 del 01 marzo 2016 pag. 1/3

Codice Piano AVT/094/14 Avviso 4/2014

I corsi per veicoli industriali si terranno unicamente durante l intera giornata del 10 giugno 2015.

Customer Relationship Management

L ESPERIENZA della REGIONE TOSCANA

PROGETTAZIONE / PROGRAMMAZIONE DIDATTICA INDICE. Revisioni

La filiera corta in Piemonte Analisi degli strumenti di intervento

CO.R.D.A.R. Valsesia S.p.A.

REGIONE PUGLIA. Area Politiche per l Ambiente, le Reti e la Qualità Urbana SERVIZIO ATTIVITA ESTRATTIVE PROGETTO ESECUTIVO

CORSO TECNICI IN AGRICOLTURA BIOLOGICA

BRC-IoP issue 4: un nuovo approccio. S. Nestori Valutatore sistemi di autocontrollo igienico-sanitario

FASCICOLO DELL OPERA. FASCICOLO DELL OPERA allegato XVI del D.Lgs.81/08 e s.m.i.

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE STRESS LAVORO-CORRELATO

Il Sistema Qualità (ISO 9001:2008) Livello specialistico

Ruolo degli operatori SIAN nella tutela dei soggetti malati di celiachia

Corso Auditor/Lead Auditor UNI EN ISO 9001: h

Sorveglianza sanitaria obbligatoria

VERIFICHE PERIODICHE DEL COLLEGIO SINDACALE. di Teresa Aragno

CON IL SUD PROPOSTA DI PROGETTO

INCENTIVI PER LA PROMOZIONE DEI SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE NELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE.

Data registrazione (Spazio riservato all ufficio)

_ÉÜxàÉ DI aéäxåuüx ECCD. Dottor Valter Papa Direttore Dipartimento dei Servizi ASL2 REGIONE UMBRIA

Le aziende e la gestione delle risorse senior: AGeMap50+ e AGeMap50+ HealthCare

Corso di Produzioni animali e controllo della fauna selvatica (sede a Bologna)

Convegno: «Efficienza Energetica in ceramica» Baggiovara MO

Transcript:

Corso ECM L Audit come strumento di controllo della filiera alimentare Dalla produzione primaria alla commercializzazione. Alba 18 novembre 2016 L audit nelle aziende agricole: un opportunitàdi miglioramento e di verifica dell attività a cura del dott. Piero Camperi Coldiretti Cuneo Area Impresa e Territorio Servizio Tecnico Scientifico, Ambiente e Territorio

L audit negli ultimi anni sta diventando un importante strumento conoscitivo in grado di garantire un monitoraggio della sicurezza alimentare dei prodotti dell agricoltura e della trasformazione alimentare, presso tutti gli attori della filiera. La sicurezza degli alimenti è una responsabilità che deve essere condivisa da tutti gli attori della catena di produzione, lavorazione, trasporto e vendita al dettaglio degli alimenti e dai consumatori in quanto la qualità e l igiene dei prodotti alimentari riguardano tutti. 2

La sicurezza alimentare è un traguardo che si raggiunge attraverso una collaborazione tra tutti gli operatori che sono chiamati al rispetto della normativa, ai controlli di igiene sui prodotti, alla qualità, all innovazione. Il consumatore è informato e consapevole, su tre differenti aspetti: origine del prodotto; tracciabilità del prodotto; caratteristiche del prodotto. 3

L audit per definizione è un processo sistematico, indipendente e documentato per ottenere evidenze e valutarle con obiettività, al fine di stabilire in quale misura i criteri prefissati sono stati soddisfatti o meno. Il sistema può essere utilizzato in molte attività come in medicina (audit clinico) anche se il primo utilizzo deriva dalle tecniche collaudate per i sistemi di gestione di qualità, sicurezza e ambiente. In particolare possiamo citare la norma UNI EN ISO 19011:2003 Linee guida per gli audit dei Sistemi di Gestione della Qualità e/o di gestione Ambientale, nata con lo scopo di definire metodologie univoche di audit da applicare ai vari settori. 4

L audit è definito da: Obbiettivi (uno o più); Criteri di valutazione; Caratteristiche. 5

L obbiettivo o gli obbiettivi devono essere ben definiti e possono essere: verificare il grado di conformità (rispetto ad una norma o una procedura) ed eventualmente rilasciare un certificato di conformità (agricoltura biologica, Globalgap, prodotti DOCG, prodotti DOP, ecc.); verificare il rispetto dei criteri internamente cioè da parte dall'organizzazione onde stabilire il proprio livello (auto verifica); qualificare un fornitore o un patner al fine di utilizzarlo successivamente come fonte di approvvigionamento e/o collaboratore; 6

valutare materialmente un prodotto, un'apparecchiatura, un'opera per dichiararne l'adeguatezza e conformità per scopi successivi (utilizzo, vendita, ecc); conseguire un rating (o un ranking), che fornisca la misura precisa di una prestazione e/o servizio per innescare un percorso di innalzamento del livello (secondo il metodo dei programmi di miglioramento utilizzati dalle grandi multinazionali per i loro stabilimenti e fornitori); accertare l'efficacia di azioni correttive intraprese in seguito ad un precedente controllo. 7

I criteri di valutazione sono gli elementi rispetto ai quali l'auditor (il personale incaricato) eseguirà la valutazione: in pratica, i requisiti da valutare nonché gli elementi per formulare il giudizio finale a partire dai risultati dell'audit (confronto tra requisiti ed evidenze). I requisiti sono gli elementi richiesti all azienda mediante apposite check list che derivano: dalla legislazione vigente (normative comunitarie, italiane, regionali, ecc.) dai disciplinari specifici di alcune tipologie di prodotti (agricoltura biologica, prodotti tipici, ecc) dalle norme sulla gestione della qualità (ISO). 8

Le evidenze sono i dati forniti dall azienda che supportano l esistenza, la veridicità e la rispondenza della stessa ai requisiti richiesti. Tali informazioni possono essere oggettive o soggettive. Le informazioni oggettive possono essere: documentali: o documenti autorizzativi (autorizzazioni, DIA, SCIA, certificati, ecc.); o documenti informativi (manuali di autocontrollo, manuale di buona prassi igienica, disciplinari, planimetrie, procedure scritte, ecc.); o documenti analitici (risultati di analisi, monitoraggi, registrazioni, ecc.). 9

materiali: o tipologia e caratteristiche delle infrastrutture (stalle, locali, laboratori, ecc.) ; o tipologia e caratteristiche delle attrezzature e delle apparecchiature utilizzate; o prodotti aziendali: animali vivi (bovini, suini ); materie prime (cereali, foraggi, ortofrutticoli, latte, uova, ecc.); prodotti derivati (formaggi, carni, salumi, ortofrutticoli trasformati, prodotti da forno dolci e salati, prodotti di gastronomia, piatti somministrati, ecc.). 10

procedurali: o procedure definite (disciplinari, misure agro-ambientali, ecc.); o procedure consolidate (tecniche di buona prassi operativa, usi e consuetudini del luogo, ecc.); o procedure aziendali (prassi operative dell azienda, suggerimenti di tecnici o consulenti, ecc.). 11

Le informazioni soggettive sono riferite al personale che effettua l audit e possono essere: indicazioni verbali ricavate nell intervista e/o colloquio con il titolare, i coadiuvanti, i famigliari e gli eventuali dipendenti; osservazione diretta del personale (pulizia, ordine, organizzazione, benessere animale complessivo, ecc.); conoscenza dell azienda per precedenti controlli o visite; eventuali indicazioni di colleghi che conoscono la realtà aziendale. 12

Le caratteristiche fondamentali di un audit o di un programma di audit devono essere: corretta pianificazione identificando attentamente: o il personale incaricato; o le aziende agricole; o il luogo (in campo, nei locali, in ufficio o in tutti gli ambiti); o la data; INQUADRAMENTO o il campo di applicazione (allevamento, trasformazione, igiene dei prodotti, tracciabilità, benessere animale, rifiuti, ecc.); 13

o le eventuali indicazioni e osservazioni verbali e/o scritte; o le conclusioni che devono essere riportate sul report finale oltre al giudizio finale: osservazioni e indicazioni; prescrizioni; INQUADRAMENTO modalità di risoluzione delle anomalie. 14

oggettività: o imparzialità; o assenza di conflitti con l azienda. comunicatività: o spiegare in modo chiaro i quesiti; o ricerca di un colloquio costruttivo. 15

L audit per le aziende agricole rappresenta un vero e proprio controllo che suscita alcune problematiche: l azienda non conosce la differenza tra il controllo ordinario e l audit che viene considerato un ulteriore controllo; la motivazione e l obbligatorietà dell audit (perché bisogna fare l audit?); mancanza di tempo; L OPINIONE DELLE AZIENDE AGRICOLE paura di ricevere sanzioni in caso di non conformità; 16

impreparazione rispetto alle numerose domande presenti nelle check-list; mancanza di un rappresentante del sindacato o del tecnico aziendale (cosa materialmente impossibile); età anagrafica dei titolari d azienda; insofferenza alla burocrazia. L OPINIONE DELLE AZIENDE AGRICOLE 17

INDICAZIONI PRATICHE Vi sono alcuni elementi che aiutano e possono migliorare lo svolgimento dell audit presso le aziende: contattare l azienda con un certo anticipo; presenza di almeno un auditor conosciuto dall azienda. Sebbene da un lato possa costituire un incongruenza con le caratteristiche principali del processo di audit dall altro la presenza di una persona già conosciuta facilità i rapporti; cercare di instaurare un colloquio costruttivo con l azienda; cercare di spiegare il significato dell audit; 18

INDICAZIONI PRATICHE spiegare le domande della check-list; spiegare le non conformità e le misure da intraprendere per correggerle (esempi pratici); fornire tempi adeguati per correggere le non conformità 19

CONCLUSIONI La valutazione degli audit non può basarsi esclusivamente sulle valutazioni e/o indicazioni espresse dalle aziende agricole al personale della Coldiretti (segretario zona, dirigenti, impiegati e tecnici) in quanto costituisce una semplice indicazione e non una vera e propria indagine condotta con metodi statistici. A tal proposito può essere utile effettuare un rapporto tra elementi positivi e negativi (costi e benefici): Gli elementi negativi possono essere così riassunti: controlli durante periodi di lavoro molto intenso; le prescrizioni costituiscono un nuovo adempimento per l azienda. 20

CONCLUSIONI Gli elementi positivi possono essere così riassunti: preavviso da parte dell ASL; generalmente assenza di sanzioni; verifica della regolarità dell azienda agricola; possibilità per le aziende agricole di ottemperare alla normativa in tempi e modi più agevoli; risoluzione di casi difficili da gestire. 21

CONCLUSIONI L audit se viene pianificato e gestito correttamente costituisce un adeguato sistema di verifica in grado di fornire indicazioni utili alle aziende agricole per adempiere correttamente alle normative vigenti e migliorare l organizzazione e l implementazione delle buone prassi igienico sanitarie volte a garantire le produzioni. Sicuramente incrementare la collaborazione tra il soggetto deputato ai controlli (ASL) e chi materialmente effettua assistenza e/o consulenza alle aziende (dipendenti e tecnici della Coldiretti) fornisce delle sinergie utili a risolvere i problemi e migliorare il livello delle aziende agricole. 22

Grazie per l attenzione 23