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1 CORSO ALLIEVO ALLENATORE PRIMO LIVELLO GIOVANILE MODULO 4 PREPARAZIONE MOTORIA 1 Cenni sul rapporto tra motricità ed accrescimento L apprendimento motorio OBIETTIVO GENERALE DEL MODULO 2 by FIPAV - Centro Qualificazione Nazionale Dalle problematiche dello sviluppo auxologico della persona e dalla loro incidenza sui processi di apprendimento motorio si sviluppa una analisi dei meccanismi dell apprendimento stesso favoriti da opportune strategie di intervento. L APPRENDIMENTO MOTORIO 3 by FIPAV - Centro Qualificazione Nazionale Aspetti generali Le strategie di apprendimento L apprendimento per imitazione L apprendimento simbolico

4 L apprendimento motorio L apprendimento motorio può essere definito come insieme di processi associati con l esercizio o l esperienza che determinano un cambiamento relativamente permanente nella prestazione o nelle potenzialità di comportamento (Magill, 2001; Schmidt e Lee, 1999; Singer, 1980). 5 1. l apprendimento è un processo di acquisizione di abilità 2. è la conseguenza dell esercizio o dell esperienza 3. non è osservabile direttamente, poiché i processi che determinano i cambiamenti nel comportamento sono interni 4. per essere segno di apprendimento, i cambiamenti devono essere relativamente permanenti. miglioramento generale nei meccanismi mentali di elaborazione delle informazioni 6 i meccanismi mentali diventano più rapidi, economici ed efficaci le abilità ed i movimenti si fanno precisi, sicuri e fluidi il soggetto è capace di conseguire obiettivi prestabiliti in maniera stabile, rapida e produttiva, con il minimo costo energetico o attentivo. Claudio Robazza

Magill (2001) descrive le caratteristiche della prestazione che indicano apprendimento: 7 a) miglioramento. Dopo un certo tempo l abilità è eseguita in modo migliore rispetto a prima; b) costanza. L esecuzione nei tentativi successivi diviene simile. Un termine collegato a tale concetto è stabilità: un nuovo comportamento acquisito non viene facilmente modificato da piccole variazioni di caratteristiche personali o ambientali; Magill (2001) descrive le caratteristiche della prestazione che indicano apprendimento: 8 c) persistenza. La migliorata capacità di prestazione si mantiene per periodi di tempo sempre più lunghi (è relativamente permanente); d) adattabilità. Aumenta la capacità di realizzare l abilità con successo anche quando si modifica la situazione. I stadio verbale-cognitivo o di sviluppo della coordinazione grezza Caratteristiche: Il compito è nuovo Problema= Comprensione di cosa fare e qual è lo scopo dell azione Strategie adottate = verbalizzazioni subvocali sul controllo dell azione, procedure e modalità Vantaggi = strategia spontanea, crea un approssimazione del gesto Svantaggi = Impegna notevolmente i processi attentivi, ostacola l elaborazione simultanea di altre informazioni. 9 (Singer, 2002; Singer, Lidor e Cauraugh, 1993)

I stadio CARATTERISTICHE della prestazione 10 Scadente Errori Frequenti Movimenti poco economici Senzazioni motorie confuse Tensioni muscolari e riduzione dei gradi libertà del movimento Acquisizione movimenti base solitamente rapida I STADIO Possibili strategie da adottare 11 Evolvere gradualmente con le acquisizioni Iniziare da ciò che il soggetto sa già fare (quando possibile) Far notare al soggetto le similitudini tra le abilità già possedute e quelle di nuova acquisizione. Usare modelli esecutivi, grafici, disegni, filmati ecc. Istruzioni verbali CHIARE, SINTETICHE, limitate agli aspetti rilevanti del compito Identificazione degli aspetti chiave del compito. Alle consegne verbali e visive fare sempre seguire l esecuzione reale II STADIO Stadio motorio o di sviluppo della coordinazione fine 12 Il compito è compreso più a fondo L azione è più precisa, regolare e fluida La rappresentazione mentale del gesto è più ricca di informazioni multisensoriali I costi energetici sono ridotti Le unità motorie che compongono l azione vengono progressivamente integrate in unità di livello superiore Migliori capacità di previsione degli eventi

II STADIO Stadio motorio o di sviluppo della coordinazione fine 13 In condizioni favorevoli il compito è svolto facilmente, in conformità ad un modello di riferimento interiore in situazioni difficili o impreviste emergono imperfezioni ed errori tipici dello stadio precedente di apprendimento I cambiamenti di questo stadio sono più lenti e graduali della fase precedente, in quanto possono protrarsi per diversi giorni, settimane o mesi II STADIO Stadio motorio o di sviluppo della coordinazione fine 14 Possibili strategie da adottare A livello didattico è importante favorire l introspezione e l analisi dell esecuzione richiedendo una descrizione delle sensazioni personali collegate all azione è importante modificare gradualmente e sistematicamente i fattori di variabilità, ad esempio proponendo diverse velocità esecutive, richiedendo reazioni rapide e diversificate a stimoli improvvisi e modificando gli spazi di azione. III STADIO - Stadio autonomo o di sviluppo della disponibilità variabile 15 Il terzo stadio è raggiunto a seguito di una grande quantità di pratica, potenzialmente non è mai concluso

III STADIO - Stadio autonomo o di sviluppo della 16 disponibilità variabile I programmi motori raggiungono un livello elevato di perfezionamento l azione è accuratamente controllata il compito è svolto con sicurezza l esecuzione è coordinata ed efficace anche in situazioni difficili, variate ed impreviste Le sensazioni motorie precise e dettagliate sono facilmente collegate alle spiegazioni teoriche dell azione la rappresentazione mentale multisensoriale consente la correzione del movimento attraverso un preciso confronto fra risultato atteso e risultato reale III STADIO - Stadio autonomo o di sviluppo della 17 disponibilità variabile Le operazioni mentali sono automatizzate dalla percezione all effettuazione L attenzione non è più rivolta ai compiti di controllo motorio Maggiore attenzione per l analisi delle informazioni ambientali PRESTAZIONE DI ALTO LIVELLO III STADIO - Stadio autonomo o di sviluppo della 18 disponibilità variabile I miglioramenti sono lenti e di minore entità rispetto alle fasi precedenti comunque possibili Ridurre il linguaggio interiore (disturbo dell azione automatizzata) Esperienze molto variate ed inserire difficoltà aggiuntive Ampliare il repertorio di adattamenti e risposte dell allievo

STADIO 1: Verbale-cognitivo o di sviluppo della coordinazione grezza STADIO 2: motorio o di sviluppo della coordinazione fine STADIO 3: autonomo o di sviluppo della disponibilità variabile 19 L azione è svolta in condizioni molto favorevoli L azione è svolta facilmente in condizioni favorevoli L azione è svolta con sicurezza anche in situazioni difficili e variate Gli errori sono frequenti ed il movimento è poco economico L esecuzione, in condizioni favorevoli, corrisponde al modello tecnico L esecuzione si svolge in maniera appropriata anche in situazioni difficili Gli errori sono rilevanti, il loro riconoscimento è scarso e la correzione è lenta Gli errori sono lievi, il loro riconoscimento è buono e la correzione è rapida Le capacità di riconoscimento e correzione degli errori sono elevate Le sensazioni motorie sono confuse Le sensazioni motorie sono precise Le sensazioni motorie sono molto accurate Le informazioni visive tendono a prevalere Le informazioni cinestesiche acquisiscono importanza Le informazione cinestesiche sono precise La dinamica dell azione è compresa a grandi linee L associazione delle spiegazioni verbali con le relative sensazioni motorie è buona Si stabiliscono solidi legami fra le sensazioni motorie ed il linguaggio La rappresentazione dell azione e la sua programmazione sono poco precise La rappresentazione dell azione e la sua programmazione sono precise La rappresentazione dell azione e la sua programmazione sono molto dettagliate I muscoli antagonisti appaiono tesi ed i gradi di libertà articolare sono ridotti I muscoli antagonisti diventano tesi ed i gradi di libertà sono ridotti solo in condizioni difficili I muscoli antagonisti sono rilassati ed i gradi di libertà corrispondono al modello ideale anche in condizioni difficili L attenzione durante l azione è sovraccaricata da stimoli non sempre pertinenti L attenzione è distolta dagli stimoli pertinenti solo in condizioni difficili L attenzione è rivolta agli stimoli pertinenti L attenzione è rivolta a cosa fare e come eseguire (a controllare l azione) L attenzione, in momenti di difficoltà, è rivolta a cosa fare e come eseguire L attenzione è risparmiata oppure è rivolta ad una supervisione dell azione Apprendimento per imitazione Albert Bandura 20 l'apprendimento non implica esclusivamente il contatto diretto con gli oggetti, ma avviene anche attraverso esperienze indirette, sviluppate attraverso l'osservazione di altre persone. MODELLING 21 Processo di apprendimento che si attiva quando il comportamento di un individuo che osserva si modifica in funzione del comportamento di un altro individuo che ha la funzione di modello. Quindi il comportamento è il risultato di un processo di acquisizione delle informazioni provenienti da altri individui.

MODELLING 22 Fattori che influenzano il Modelling Somiglianza delle prestazioni somiglianza delle caratteristiche personali tra osservatore e modello molteplicità e varietà dei modelli la competenza del modello L identificazione che si instaura tra modello e modellato è fondamentale. MODELLING 23 L'attenzione dell'osservatore è rivolta verso il modello. Tale attenzione si rivolge a lui anche senza essere rinforzata o premiata. L'osservatore deve cogliere il comportamento osservato come modello valido da apprendere (alto coinvolgimento nei confronti del modello). Deve esistere la capacità di ricordare e richiamare il modello comportamentale a distanza di tempo quando si sviluppano le situazioni adeguate. La Teoria dell Apprendimento Simbolico (Sackett, 1934) 24 La ripetizione mentale rappresenta un importante occasione per l atleta di riflettere ulteriormente sulla sequenza dei movimenti propri di un gesto tecnico complesso. (Feltz e Landerrs,1983) Fornisce al soggetto l'opportunità di allenare gli elementi simbolici di un compito motorio e di preparare/pianificare mentalmente la prestazione (Bandura, 1969)

Apprendimento Simbolico-ricostruttivo VS Percettivo-Motorio 25 Il meccanismo fondamentale dell apprendimento simbolicoricostruttivo è quello di decodificare simboli e ricostruire nella mente ciò a cui essi si riferiscono e questo richiede uno sforzo immenso di comprensione e concettualizzazione, in modo particolare al bambino in età scolare. Apprendimento Simbolico-ricostruttivo VS Percettivo-Motorio 26 L apprendimento Percettivo - Motorio avviene attraverso la percezione e l azione motoria sulla realtà Attraverso un processo di conoscenza fatto per prove ed errori. Funzione dell allenatore - Istruttore 27 agisce da modello ed è disponibile a orientare, guidare e correggere il fare esperenziale del Allievo. Francesco Antinucci