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1 Metodi e didattiche delle attività motorie e sportive Metodi e didattiche delle attività motorie e sportive Quality PA Attività motoria di qualità Diritto del bambino al gioco he star Terreno fertile: strategie multisettoriali 2 Lezione Efficienza fisica e Capacità coordinative Task analysis

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3 Sistema nervoso Analizzatori motori Controllo e regolazione del movimento Produzione di movimento Mobilizzazione substrati energetici Contrazione muscolare Qualitativo: compiti motori più complessi e maggiore variabilità delle soluzioni motorie Sviluppo delle capacità coordinative di controllo e adattamento Quantitativo: movimenti più forti, più veloci, più resistenti alla fatica Sviluppo delle capacità condizionali

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5 Sviluppo dell efficienza efficienza fisica efficienza fisica per la salute efficienza fisica per la prestazione composizione corporea efficienza cardiocircolatoria forza e resistenza muscolare flessibilità Bazzano, C., Bellucci, M., Faigenbaum, A.D.(2007) Sedentarietà ed Obesità Giovanile: Nuovi problemi sociali

6 Le linee guida internazionali per l attivitl attività fisica in età evolutiva. Lavori con un approccio «quantitativo»

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8 Il 1 pilastro del metodo: l efficienza fisica Forza muscolare: capacità dell'individuo di vincere o di contrapporsi a un carico esterno con un impegno muscolare. Si può affermare che la forza si identifica nella capacità del muscolo di esprimere tensione.

9 Il 1 pilastro del metodo: l efficienza fisica Forza muscolare: capacità dell'individuo di vincere o di contrapporsi a un carico esterno con un impegno muscolare. Capacità di compiere lavoro. Effettore muscolo Contrazione muscolare accorciamento Classificazione: Forza massima massima forza espressa in una contrazione volontaria Forza veloce espressione di forza in tempi brevi ad elevate velocità (F/V) Forza resistente espressione di livelli inferiori di forza ma per tempi prolungati Controllo della forza capacità di graduare livelli sub-massimali di forza

10 Il 1 pilastro del metodo: l efficienza fisica Resistenza o efficienza cardiovascolare : capacità di produrre lavoro di intensità da moderata a vigorosa per periodi di tempo prolungati affaticamento.

11 Il 1 pilastro del metodo: l efficienza fisica Velocità: capacità di spostare il più velocemente possibile il corpo nello spazio (ciclica) Rapidità: capacità di effettuare un gesto singolo e semplice nel minor tempo possibile (aciclica) Curva forza/velocità

12 Il 1 pilastro del metodo: l efficienza fisica Mobilità articolare (flessibilità): grado di escursione articolare utili per fare movimenti di grande ampiezza componente strutturale e sistema nervoso

13 Il 1 pilastro del metodo: l efficienza fisica Linee guida Forza muscolare 2-3 sessioni settimanali Intensità sub-massimale 12 esercizi ripetizioni Resistenza Minimo 3 sessioni settimanali MVPA Minimo 30 minuti Grandi gruppi muscolari Mobilità articolare (flessibilità): 2-3 sessioni settimanali per esercizio (3 ripetizioni)

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15 Il 2 pilastro del metodo: la coordinazione motoria Integrazione di: Sistema nervoso centrale input Analizzatori motori controllo-analisi-verifica Effettori motori funzione esecutiva Patrimonio motorio esperienza

16 Il 2 pilastro del metodo: la coordinazione motoria Analizzatori motori organi senso-percettivi: ricezione decodificazione elaborazione trasmissione memorizzazione Distinti in: analizzatore ottico rappresentazione, controllo, visione analizzatore acustico ricezione analizzatore tattile percezione analizzatore cinestesico percezione e regolazione analizzatore vestibolare equilibrio

17 Il 2 pilastro del metodo: la coordinazione motoria Classificazione delle capacità coordinative secondo Meinel e Schnabel (1998), integrata da Mechling (1999). 1. Velocità precisione? 2. Controllo adattamento? per educare attraverso i giochi di movimento

18 Il 2 pilastro del metodo: la coordinazione motoria Schema riepilogativo delle capacità coordinative: definizioni e indici osservabili del loro livello di sviluppo nel comportamento motorio del bambino per educare attraverso i giochi di movimento

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20 FASI SENSIBILI

21 Le fasi sensibili di sviluppo delle capacità coordinative (Hirtz, 1985)

22 Perché? Fasi evolutive precedenti alla pubertà: massima attenzione alla componente informazionale della capacità di carico Lo sviluppo delle capacità coordinative (i.e., lo sviluppo funzionale del SNC) attraversa fasi sensibili alla sollecitazione funzionale. Esercitare le capacità coordinative nelle loro fasi sensibili produce effetti duraturi sul SNC che favoriscono la capacità di carico dell organismo anche in età adulta. Capacità coordinative Perché nella fanciullezza e nell età prepuberale: Esercitare le capacità condizionali trascurando quelle coordinative produce solo effetti temporanei sulla capacità di prestazione che si estinguono rapidamente sospendendo lo stimolo allenante e non favoriscono lo sviluppo a lungo termine della capacità di carico.

23 Capacità di carico e capacità di prestazione differenze Capacità di carico: Capacità di sopportare carichi che il corpo realizza attivamente o subisce passivamente senza che tali carichi provochino alterazioni della salute. Capacità di prestazione: Condizioni psicofisiologiche massimali esistenti nell organismo per realizzare una specifica prestazione di tipologia, tempo ed intensità noti. relazione fra capacità di carico e capacità di prestazione Adeguata capacità di carico Sollecitazione Adattamento Aumento capacità di prestazione

24 Task analysis Analisi del gioco: 1. Capacità stimolate dal gioco 2. Utilizzo di varianti per sollecitare varie capacità Metodo multi-domain Efficienza fisica Coordinazione Funzioni cognitive Abilità di vita Diagramma ad albero

25 Il 1 pilastro del metodo: l efficienza fisica Diagramma ad albero per mappare le richieste di efficienza fisica del gioco Un, due, tre Stella! per educare attraverso i giochi di movimento

26 Il 2 pilastro del metodo: la coordinazione motoria Reazione semplice Reazione discriminativa Reazione di scelta Diagramma ad albero per mappare le richieste di coordinazione motoria del gioco Un, due, tre Stella!

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29 Materiali di studio lezione 3: Cap. 1, pp Cap. 7-8 (8.1, 8.2)

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