Fabbisogno di infrastrutture idriche e priorità Giorgio Pineschi



Documenti analoghi
PROPOSTA DI PARERE OBBLIGATORIO VINCOLANTE N. 02/ OGGETTO:

Le violazioni alla direttiva si verificano quando un agglomerato > Abitanti equivalenti presenta una o più delle seguenti criticità:

Environmental and Resource Costs (ERC): Nuove linee guida europee ed esperienze comunitarie

Contratti di fiume strategie e prospettive. Massimo Bastiani Coordinatore Tavolo Nazionale Contratti di Fiume

PIANO DEGLI INTERVENTI

Infrazioni comunitarie e investimenti pubblici

PATTO DI STABILITA INTERNO: L OPZIONE REGIONALIZZAZIONE

REGIONE N. SITI ANTROPICI NATURALI

IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

Giornata Conclusiva Gemellaggio AGIRE POR

Open Data & Energia. Patrizia Saggini. Bologna, 24 ottobre 2014

In calo la spesa per l ambiente delle amministrazioni regionali

CIRCOLARE CDP novembre 2000, n. 1240

lo Statuto Speciale per la Sardegna e le relative norme di attuazione;

A cura della Direzione Affari Economici e Centro Studi. 8 novembre 2013

QUEST ANNO POCHE REGIONI HANNO AUMENTATO L IRPEF

PROGETTO Pianificazione Operativa Territoriale Apprendistato: ricognizione sullo stato di attuazione nelle Regioni

PROGETTO Pianificazione Operativa Territoriale Apprendistato: ricognizione sullo stato di attuazione nelle Regioni

Integrare le politiche per tutelare e riqualificare le risorse idriche!

Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti

Progetti Innovativi di Alternanza Scuola Lavoro SCHEDA DI LETTURA

Riunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03

I fondi europei per la coesione. passodopopasso

Il POI Energia e i seguiti nella Programmazione

Monitoraggio dell attuazione della legge 440/97 Analisi di contesto e Gantt delle operazioni

DISPOSIZIONI PER LA CONCESSIONE DEI FINANZIAMENTI PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI NECESSARI A RISOLVERE SITUAZIONI DI EMERGENZA O CRITICITÀ

BANDA LARGA NELLE AREE RURALI ITALIANE IL CONTRIBUTO DEL FEASR

La Direttiva 2000/60/CE nei siti internet istituzionali delle regioni italiane

Michele Pisante Commissario Delegato CREA 02/03/2016 1

LA GIUNTA REGIONALE. BUR N.31 del DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE - 22/07/ N 532

NEGLI ULTIMI 15 ANNI SONO RADDOPPIATI I CONTRIBUENTI CHE PRESENTANO IL MODELLO 730

LA SPESA AMBIENTALE DELLE AMMINISTRAZIONI REGIONALI

REGIONE PIEMONTE DIREZIONE REGIONALE COMPETITIVITA DEL SISTEMA REGIONALE POR FESR 2007/2013

A cura di Giorgio Mezzasalma

ACCORDI DI PROGRAMMA QUADRO E FONDO PER LE AREE SOTTOUTILIZZATE (FAS) NELLA REGIONE BASILICATA

PROGETTO Pianificazione Operativa Territoriale Apprendistato: ricognizione sullo stato di attuazione nelle Regioni

I principali risultati

LEGGE N.144/1999 ART. 4: FONDO PROGETTAZIONE PRELIMINARE IL CIPE

nei PROCESSI DI RAFFREDDAMENTO delle centrali TERMOELETTRICHE attraverso lo sfruttamento dell energia associata alle MAREE

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

2. SOGGETTI BENEFICIARI

COMPETENZE DI CONTESTO (Capacità)

POI ENERGIE RINNOVABILI E RISPARMIO ENERGETICO (POI)

L attuazione delle politiche di coesione al 30 giugno 2015: un focus sul turismo nelle politiche comunitarie in Italia

PROTOCOLLO DI INTESA REGIONE LAZIO ASSOCIAZIONE REGIONALE COMUNI DEL LAZIO (ANCI LAZIO) UNIONE DELLE PROVINCE DEL LAZIO (UPI LAZIO)

Valutazione economica per il piano di gestione del bacino del Serchio

Poi Energia: Descrizione e risultati Introduzione alla programmazione

Azioni per un controllo diretto del rischio sul territorio

I servizi idrici integrati in Italia. Roma, 27 marzo 2014

IL RUOLO DELLE REGIONI PER GLI ADEMPIMENTI COMUNITARI IN MATERIA DI ACQUE DI SCARICO

DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE

COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

EUROPA Una strategia per una crescita Intelligente Sostenibile Inclusiva. Eurosportello-Unioncamere. del Veneto

Piano Nazionale per la Larga Banda

INCENTIVI NAZIONALI LEGGE 46/82 RETE ITALIANA PER LA DIFFUSIONE DELL INNOVAZIONE E IL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO ALLE IMPRESE

TURISMO, BRAMBILLA: "400 ML PER I CONTRATTI DI SVILUPPO, PER LA PRIMA VOLTA SOSTEGNO CONCRETO DEL GOVERNO A INVESTIMENTI NEL TURISMO"

Indice. p. 1. Introduzione. p. 2. Il consumo medio annuo pro capite di gas. p. 2. Il costo del gas con la tariffa di Maggior Tutela dell AEEG p.

La fase preparatoria al progetto di cooperazione Leader Alcune indicazioni

LA PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI FINANZIAMENTI PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI NECESSARI A RISOLVERE SITUAZIONI DI EMERGENZA O CRITICITÀ

Progetto co-finanziato dall Unione Europea. 7 Convegno

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri recante: Attuazione del principio della valutazione tra pari per la selezione dei

B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/ Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie

Assistenza tecnica - Azioni per l avanzamento e verifica delle operazioni collegate alla qualità e quantità dei dati presenti nei

IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE


ACCORDO DI COLLABORAZIONE PER LO SVILUPPO DELLA RETE PER LA VALUTAZIONE SISTEMATICA DELLE TECNOLOGIE SANITARIE - HTA (RIHTA)

Comitato di Sorveglianza Roma, 20 giugno 2014

GOVERNANCE. Obiettivo Convergenza (FESR) crescita coesione trasparenza efficienza competenze integrazione UNA PA PER LA CRESCITA

COPERTURA BANDA LARGA IN ITALIA. (in rosso le aree in Digital Divide)

MONITORAGGIO INTERVENTI COMUNITARI PROGRAMMAZIONE 2007/2013 OBIETTIVO COMPETITIVITA

Ministero dello Sviluppo Economico

IL CIPE. Deliberazione n. 36 del 15 giugno 2007

Programmazione e tempi di riparto

CAPITOLO 8 I PROGRAMMI DI INTERVENTO IN MATERIA DI DIFESA DEL SUOLO

Intesa 2 sottoscritta il 25 ottobre 2012 in sede di Conferenza Unificata Ministro Pari opportunità, Regioni e Autonomie locali

CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA. Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA

OBIETTIVI DI SERVIZIO NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI. Oriana Cuccu Francesca Matalucci Unità di Valutazione degli investimenti pubblici

Ministero della Salute

FAQ (Risposte alle domande più frequenti) AGGIORNAMENTO AL 16/06/2015

Repertorio dei Piani e Programmi relativi a sottobacini o settori e tematiche specifiche

RISOLUZIONE N. 430/E QUESITO

Certificati di malattia digitali

Garanzia Giovani PON Iniziativa Occupazione Giovani. Valentina Curzi

MANDATO INTERNAL AUDIT

DECRETO MINISTERIALE del 20 agosto 2002, n (pubblicato sulla G.U. n. 270 del 18 novembre 2002)

RAPPORTO 2014 LA FINANZA TERRITORIALE IN ITALIA

Contabilità e fiscalità pubblica

MILLE CANTIERI PER LO SPORT. 150 milioni di euro di finanziamenti a tasso zero per mettere a nuovo gli impianti sportivi di base

DELIBERAZIONE N. 47/16 DEL

COMUNICAZIONI DELLA CONFEDERAZIONE AGLI ENTI ASSOCIATI INFORMAZIONI AMMINISTRATIVE ED APPROFONDIMENTI INDICE

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA REGIONE AUTÒNOMA DE SARDIGNA

Capo I disposizioni comuni. art. 1 contenuti e finalità. art. 2 struttura competente

PROGRAMMAZIONE DECENTRATA COFINANZIAMENTO DI INTERVENTI INFRASTRUTTURALI -ANNO 2009-

Le sollecitazioni esterne 1) Il Support to fitness-check water policy (giugno 2011) 2) Il parere motivato per l infrazione n. 2007/4680 (marzo 2012)

Co.Ge.S.Co. Consorzio per la Gestione di Servizi Comunali

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 40 DEL 4 SETTEMBRE 2006

Manuale Utente (Presentazione Progetti 15 maggio - 30 giugno 2015) Versione 1.0.0

1) Progetti di Servizio civile nazionale da realizzarsi in ambito regionale per l avvio di complessivi volontari.

Transcript:

Il ruolo delle Utilities nella Ricerca e nell Innovazione Tecnologica Forlì, 12 aprile 2013 Fabbisogno di infrastrutture idriche e priorità Giorgio Pineschi

Le norme di settore in materia di acque 1976 Legge 319 1994 Legge 36 1999 D.Lgs 152 1989 Legge 183 2006 D.Lgs 152 Tutela delle Acque dall inquinamento Legge Quadro sulla Difesa del Suolo Riforma dei servizi idrici Tutela delle Acque dall inquinamento Testo Unico Ambientale

Ampliare la protezione delle acque, sia superficiali che sotterranee Raggiungere lo stato buono per tutte le acque entro in 31 dicembre 2015 Rendere partecipi i cittadini delle scelte adottate in materia WFD Gestire le risorse idriche sulla base di bacini idrografici indipendentemente dalle strutture amministrative Riconoscere a tutti i servizi idrici il giusto prezzo che tenga conto del costo economico reale Procedere attraverso un azione che unisca limiti delle emissioni e standard di qualità

REFCOND Buono HMWB stato 2003 Individuazione del distretto (art. 3) 2015 2004 Analisi del distretto, esame impatto antropico e analisi economica (art. 5) Obiettivi ambientali 2006 operatività dei programmi di monitoraggio (art. 8) 2008 2009 programma di misure e piano di gestione dei bacini idrografici (art. 11 e 13)

Reticolo idrografico delle Acque interne Corpo idrico Bacino idrografico PIANI DI GESTIONE Distretto idrografico

Direttiva Acque Reflue Urbane 91/271/CEE

Direttiva Acque Reflue Urbane 91/271/CEE La Direttiva 91/271/CEE sul trattamento delle acque reflue urbane prevede che tutti gli agglomerati con carico generato maggiore di 2.000 abitanti equivalenti (a.e.) siano forniti di adeguato sistema di reti fognarie e trattamento delle acque reflue secondo precise scadenze temporali, ormai superate ( al più tardi entro il 31.12.2005), in funzione del numero degli abitanti equivalenti e dell area di scarico delle acque ( area normale o sensibile). Il mancato o non corretto adeguamento, nei termini previsti dalla Direttiva dei sistemi di raccolta e trattamento ha determinato, nel tempo, l avvio di contenziosi comunitari. 6

Direttiva Acque Reflue Urbane 91/271/CEE Contenzioso : Causa C565/10 Sentenza di Condanna della Corte di Giustizia dell Unione Europea emessa in data 19 luglio 2012 (ex art.258 TFUE) Motivazione: inadempimento dello Stato italiano agli obblighi relativi agli articoli 3 (sistemi di raccolta), 4 (sistemi di trattamento) e 10 (trattamento non sufficiente del carico) Numero agglomerati interessati: 109 agglomerati con carico generato maggiore di 15.000 abitanti equivalenti (a.e.) recapitanti in area normale; agglomerati per i quali, ai sensi della direttiva comunitaria, la scadenza della conformità è indicata al 31 dicembre 2000. La Sentenza impone la necessità che lo Stato italiano avvii al più presto le opere necessarie per adempiere agli obblighi previsti, in modo da evitare l apertura di una procedura di infrazione per mancata esecuzione di una pronuncia di inadempimento della Corte ai sensi dell articolo 260 TFUE, che comporterebbe l irrogazione di pesanti sanzioni pecuniarie. (Riscontro alla sentenza per escludere 19 agglomerati) 7

Direttiva Acque Reflue Urbane 91/271/CEE Agglomerati maggiori di 15.000 a.e. recapitanti in area normale Causa C565/10 Regione N. Agglomerati Abruzzo 1 Calabria 18 Campania 10 Friuli Venezia Giulia 2 Lazio 1 Liguria 9 Puglia 6 Sicilia 62 TOTALE 109 8

Direttiva Acque Reflue Urbane 91/271/CEE Contenzioso : Parere motivato 2009/2034/CEE _ Causa C 85/13 Motivazione: inadempimento dello Stato italiano agli obblighi relativi agli articoli 3 (sistemi di raccolta), 4 (sistemi di trattamento secondario), 5 (sistemi di trattamento più spinti), e 10 (trattamento non sufficiente del carico) della direttiva 91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane. Numero agglomerati interessati: 50 agglomerati con carico generato maggiore di 10.000 abitanti equivalenti (a.e.) recapitanti in area sensibile o relativi bacini drenanti; agglomerati per i quali, ai sensi della direttiva comunitaria, la scadenza della conformità è indicata al 31 dicembre 1998. In data 21 giugno 2012 la Commissione Europea ha deferito l Italia alla Corte di Giustizia dell Unione europea. In data 21 febbraio 2013 il ricorso è stato depositato nella Cancelleria della Corte. Termine per la presentazione del controricorso: 16 maggio 2013 9

Direttiva Acque Reflue Urbane 91/271/CEE Agglomerati maggiori di 10.000 a.e. recapitanti in area sensibile Causa C 85/13 Regione Abruzzo 1 Friuli Venezia Giulia 11 Lazio 1 Lombardia 21 Marche 2 Piemonte 1 Puglia 3 Sardegna 3 Sicilia 5 Valle D Aosta 1 Veneto 1 N. agglomerati TOTALE 50 10

Direttiva Acque Reflue Urbane 91/271/CEE Precontenzioso: Caso EU Pilot 1976/11/ENVI Il sistema EU Pilot, lanciato nel 2008 dalla Comunicazione della Commissione Un Europa dei risultati Applicazione del diritto comunitario (COM (2007)502), rappresenta un meccanismo di scambio di informazioni tra la Commissione e gli Stati membri concepito per la fase antecedente all apertura formale della procedura di infrazione ex art. 258 TFUE. L analisi tecnica dei dati trasmessi dall Italia con i questionari UWWTD 2007 (situazione al 31.12.2005) e UWWTD 2009 ( situazione al 31.12.2007) ha messo in evidenza 1.530 agglomerati e 58 aree sensibili apparentemente non conformi alla direttiva. Allo stato attuale si è in attesa di un riscontro, dai competenti Uffici della Commissione, sugli aggiornamenti trasmessi nel corso del 2011. La Commissione CE ha presentato la bozza del 7 Report sullo Stato di attuazione della Direttiva redatto sulla base delle informazioni trasmesse dagli SM con il Questionario UWWTD 2011 ( situazione al 31.12.2009). L Italia, su un totale di 3.203 agglomerati (> 2000 a.e.), 1.052 sono considerati non conformi a uno o più articoli della direttiva (976 di questi sono già ricompresi nelle procedure). 11

Istruttoria MATTM - MISE Il MATTM e l Unità di verifica degli investimenti pubblici (UVER) del Ministero dello Sviluppo Economico hanno svolto nel 2011, un intensa attività istruttoria svolta con le Regioni del Mezzogiorno (Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna) finalizzata all individuazione degli interventi, non aventi copertura finanziaria, necessari al superamento del contenzioso e precontenzioso comunitario. Al fine di procedere al finanziamento di tali interventi si è effettuata un attività di valutazione e verifica dei progetti proposti dalle Regioni e classificati per priorità rispetto : al contenzioso comunitario alla maturità progettuale agli indicatori di risultato 12

Istrutt. MATTM MISE: contenzioso com. Per il settore idrico sono stati individuati 183 interventi per un costo complessivo di 1.776.122.162 ( Risorse disponibili : 133.022.471 + Fabbisogno residuo : 1.643.099.691). 13

Istrutt. MATTM MISE: maturità progettuale Per il settore idrico sono stati individuati 183 interventi per un costo complessivo di 1.776.122.162 ( Risorse disponibili : 133.022.471 + Fabbisogno residuo : 1.643.099.691). Più della meta degli interventi è a livello di studio di fattibilità o progetto preliminare 14

Istrutt. MATTM MISE: a.e. serviti Come target di risultato è stato utilizzato il numero di abitanti equivalenti serviti relativi ai 183 interventi individuati per un costo complessivo di 1.776.122.162 15

Delibera CIPE 30 aprile 2012, n. 60 Il risultato conseguito è stata l assegnazione con la delibera CIPE 30 aprile 2012, n. 60 Fondo per lo sviluppo e la coesione Programmazione regionale. Assegnazione di risorse a interventi di rilevanza strategica regionale nel Mezzogiorno nei settori ambientali della depurazione delle acque e della bonifica di discariche pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell 11 luglio u.s., di risorse pari a 1 miliardo e 643 milioni di euro per i 183 interventi oggetto della ricognizione, ritenuti prioritari e urgenti a carattere regionale relativi al settore idrico (depurazione/ collettamento) da realizzarsi nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia per il superamento delle procedure di precontenzioso e contenzioso comunitario. Con lo stesso atto sono state assegnate risorse pari a 43 milioni di euro per 40 interventi nel settore della bonifica di discariche. 16

Delibera CIPE 30 aprile 2012, n. 60 La delibera in parola stabilisce che gli interventi, di competenza regionale, dovranno essere attuati mediante Accordi di programma quadro (APQ) rafforzati nell ambito dei quali saranno, fra l altro, individuati : i soggetti attuatori gli indicatori di risultato e di realizzazione i cronoprogrammi di attuazione e appaltabilità i sistemi di verifica delle condizioni di sostenibilità finanziaria e gestionale i meccanismi sanzionatori a carico dei soggetti inadempienti appropriati sistemi di gestione e di controllo ( anche con riferimento all ammissibilità e congruità delle spese e alla qualità e completezza delle elaborazioni progettuali) 17

Delibera CIPE 30 aprile 2012, n. 60 La delibera prevede inoltre: Una specifica Azione di sistema finalizzata al supporto degli enti attuatori (assegnati 5.000.000 di euro) La revoca delle risorse assegnate se non impegnate entro il 30 giugno 2013 termine prorogato al 31 dicembre 2013. Il monitoraggio e la pubblicità dello stato di avanzamento degli interventi AD OGGI SONO STATI SOTTOSCRITTI APQ RAFFORZATI CON LE REGIONI: BASILICATA SICILIA PUGLIA (limitatamente al settore della fognatura e collettamento) CALABRIA A breve verranno sottoscritti gli APQ con le Regioni Campania, Puglia (depurazione), Sardegna e FVG (depuratore di Trieste Servola ) 18

Prospettive a livello europeo A Blueprint to Safeguard Europe's Water Resources COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI Piano per la salvaguardia delle risorse idriche europee COM(2012) 673 final 14 novembre 2012 Obiettivi Miglioramento dell uso del suolo Lotta contro l inquinamento delle acque Aumento dell efficienza nell uso delle risorse idriche Diminuzione della vulnerabilità delle risorse idriche Ottimizzazione della governance dei soggetti coinvolti nella gestione delle risorse idriche Nota Il Piano non indica un'unica soluzione universale, ma propone piuttosto una serie di strumenti con cui gli Stati membri possono migliorare la gestione idrica a livello nazionale, regionale o a livello di bacini idrografici.

Prospettive a livello europeo A Blueprint to Safeguard Europe's Water Resources Report on 2009 Report on on 2009 2009 River Basin River Basin Management Management Plans Plans Plans Review Review Water Scarcity Water Scarcity & Droughts Droughts Strategy Strategy Strategy Climate Change Climate Change Vulnerability & Adaptation & Adaptation «Fitness Check» EU water policy instruments Outlook of sustainability and vulnerability of EU water resources Policy Options Nov 2012 Blueprint To Safeguard EU Waters

A Blueprint to Safeguard Europe's Water Resources 1 Prezzi delle acque che incentivino l efficienza 2 Ricorso alla misurazione del consumo 3 Riduzione dell uso di acqua nel settore agricolo 4 Riduzione dell estrazione e degli arginamenti illegali 5 Sensibilizzazione sul consumo dell acqua (ad es. dell acqua virtuale presente nei prodotti commercializzati a livello globale) 6 Sfruttamento del potenziale dell uso delle misure di ritenzione naturale delle acque (infrastruttura verde) 7 Apparecchi che consentano un uso efficiente di acqua negli immobili 8 Riduzione delle perdite 9 Sfruttamento del potenziale di riutilizzo dell acqua 10 Ottimizzazione della governance 11 Realizzazione della contabilità delle risorse idriche 12 Realizzazione del flusso ecologico 13 Determinazione degli obiettivi 14 Riduzione del rischio di alluvioni 15 Riduzione del rischio di siccità 16 Ottimizzazione del calcolo dei costi e dei benefici 17 Migliore base di conoscenze 18 Sostegno ai paesi in via di sviluppo 19 Ridurre l inquinamento 20 Aspetti trasversali 21

Principali aspetti ambientali del riutilizzo (Decreto n. 185/2003) Finalità Obiettivi Produrre risorse idriche non convenzionali Risparmio idrico Risposta strutturale alla scarsa disponibilità idrica Limitare il prelievo di acque superficiali e sotterranee Ridurre l impatto degli scarichi nei corpi idrici Protezione dei corpi idrici (Valenza Ambientale)