Listini Dinamici. Indice degli argomenti

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Transcript:

Listini Dinamici Indice degli argomenti Premessa 1. Utilizzo dei listini dinamici 2. Impostazione delle tabelle utili per la creazione di un listino dinamico 3. Creazione di un Listino Dinamico 4. Utilizzo in Gestione Documenti, Ordini Clienti e Movimenti di Magazzino 5. Interroga Listini Dinamici 6. Controlla Listini Dinamici

Introduzione Il presente documento contiene la procedura per impostare un listino dinamico dei prezzi di vendita. 1 Utilizzo dei listini dinamici I listini dinamici costituiscono una nuova opportunità per tutti coloro che utilizzano in fase di vendita dei prezzi di listino che cambiano in funzione di continue variazioni dei costi di acquisto. Si tratta di soggetti che costruiscono i prezzi di vendita applicando ricarichi e\o sconti ai costi di listino dei propri fornitori, i quali aggiornano i loro tabulati in modo frequente. I listini dinamici permettono di determinare, con un calcolo automatico, le condizioni commerciali al momento della vendita in modo che i prezzi siano costantemente aggiornati in base a dei criteri di calcolo specifici; infatti, un listino dinamico non contiene un dettaglio di prezzi, sconti e provvigioni, ma è caratterizzato da un algoritmo che viene impostato a partire da diverse tabelle: prezzi articolo, costi, listini, tabella sconti e maggiorazioni, ecc. I listini dinamici si basano su calcoli applicati a un valore di partenza: i prezzi non sono fissi, ma vengono calcolati e applicati direttamente al momento dell inserimento di un ordine cliente o di un documento di vendita o di un movimento di magazzino. 2 Impostazione delle tabelle utili per la creazione di un listino dinamico Per creare più agevolmente un listino dinamico è possibile impostare preventivamente alcune tabelle per la determinazione automatica delle maggiorazioni, degli sconti e delle provvigioni da utilizzare in fase di definizione dell algoritmo di calcolo. Tali impostazioni possono riguardare tutti gli articoli oppure delle specifiche categorie merceologiche e/o raggruppamenti di clienti. 2.1 Ricarichi per articoli Per mantenere un ricarico specifico per ogni articolo, differenziando le singole politiche di vendita, nella scelta Ricarichi per articoli (menu Base \ Gestione Listini \ Listini Vendita \ Listini Dinamici ) è possibile impostare due maggiorazioni di prezzo specifiche per ogni articolo (Figura 1). Figura 1

I dati inseriti possono essere utilizzati nel sistema di calcolo di un listino dinamico per l applicazione delle maggiorazioni. 2.2 Condizioni per categoria merceologica Listini Dinamici Per creare delle politiche di vendita che siano specifiche per categoria merceologica, nella scelta Condizioni per categoria merceologica Listini Dinamici (menu Base \ Gestione Listini \ Listini Vendita \ Listini Dinamici ) è possibile impostare ricarichi sui prezzi, sconti e/o provvigioni in base alla categoria merceologica e al raggruppamento di clienti, se specificato (Figura 2). Figura 2 I dati inseriti nella tabella possono essere utilizzati nel sistema di calcolo di un listino dinamico per quanto riguarda l applicazione di maggiorazioni, sconti e provvigioni. 2.3 Sconti per cliente articolo Con la scelta Sconti per cliente articolo (menu Base \ Gestione Listini \ Listini Vendita \ ListiniDinamici ) è possibile creare degli sconti personalizzati per cliente-articolo, indicando fino ad un massimo di 3 percentuali di sconto (Figura 3). Figura 3 I dati inseriti nella tabella possono essere utilizzati nel sistema di calcolo di un listino dinamico per quanto riguarda l applicazione di sconti.

2.4 Criteri arrotondamento Nella scelta Criteri arrotondamento (menu Base \ Gestione Listini \ Listini Vendita \ Listini Dinamici ) è possibile stabilire dei criteri di arrotondamento sul prezzo degli articoli da associare ai listini dinamici (Figura 4). La procedura prevede la possibilità di differenziare il calcolo dell arrotondamento in base a degli scaglioni di prezzo; nel campo A partire dall importo deve essere indicato il valore inferiore dello scaglione, ossia il prezzo dal quale partire per eseguire il tipo di arrotondamento che si andrà a impostare, il cui numero di decimali dipende da quello stabilito nell anagrafica dell azienda di lavoro. Figura 4 Il calcolo si compone di tre fasi: aggiunta di un valore prima dell arrotondamento; indicazione del valore sul quale determinare l arrotondamento e tipo di arrotondamento (matematico, troncato, per eccesso), con indicazione del numero di decimali da considerare per arrotondamenti al valore decimale; aggiunta di un valore dopo l arrotondamento. L aggiunta di un valore prima e dopo l arrotondamento è una scelta facoltativa. Esempio Se nella fascia di importo da 0 a 99,99 si imposta come calcolo dell arrotondamento: un valore di 0,1 in aggiunta prima dell arrotondamento; un arrotondamento per eccesso al primo valore decimale; un valore di 0,1 in aggiunta dopo l arrotondamento. Un importo di 10,47 verrà, quindi, arrotondato a 10,70.

Per verificare che effettivamente le impostazioni siano quelle volute, è possibile fare una simulazione del risultato finale dell arrotondamento attraverso il pulsante Test criterio. Nella finestra Test arrotondamento, che viene aperta, si inserisce l importo sul quale applicare l arrotondamento (Figura 5). Figura 5 N.B. L arrotondamento è calcolato sul valore assoluto; pertanto, in presenza di importi negativi, non impostabili per gli scaglioni della tabella, il calcolo avviene comunque in base agli stessi criteri. 3 Creazione di un Listino Dinamico Per creare un listino dinamico, è necessario creare un nuovo listino nella scelta Tabella Listini (menu Base \ Gestione Listini \ Listini Vendita ) selezionando il tipo Listino dinamico (Figura 6). Figura 6 Le condizioni commerciali vengono stabilite tramite la costruzione di un algoritmo, definito con una funzione Wizard richiamata dal pulsante Definizione algoritmo di calcolo (Figura 6). 3.1 Calcolo dell algoritmo L algoritmo è composto da una struttura ad albero suddivisa in filtri e criteri di calcolo; la sua costruzione si sviluppa in più fasi che devono essere impostate dall utente.

Fase 1 - Selezione articoli Come prima fase viene richiesto se impostare le condizioni commerciali per tutti gli articoli oppure per una selezione di articoli in base a un tipo di filtro (Figura 7). Figura 7 Il filtro può essere per articoli, categoria merceologica, raggruppamento statistico o raggruppamento fiscale (Figura 7). Fase 2 - Valore di partenza Impostato il filtro, è necessario definire il criterio di calcolo del prezzo selezionando, innanzitutto, il valore di partenza su cui verrà effettuato il calcolo del prezzo finale sugli articoli inseriti nei documenti di vendita, negli ordini clienti o nei movimenti di magazzino (Figura 8).

Figura 8 È possibile scegliere tra i seguenti valori di partenza: costo da listino di acquisto; costo standard da anagrafica articoli; costo ultimo o costo medio da magazzino; prezzo 1 e prezzo 2 dell anagrafica articoli; prezzo del listino di vendita generico o per cliente. In base al valore impostato è necessario specificare una serie di parametri; ad esempio, per i prezzi dell anagrafica articoli o per i costi di magazzino è possibile decidere se applicare un criterio alternativo nel caso in cui il valore di partenza selezionato sia uguale a 0 mettendo la spunta su Passa al criterio successivo se il prezzo/costo risulta uguale a 0. Per il valore di partenza da listino di vendita è possibile scegliere tra listino generico che non prevede l indicazione del codice cliente e listino specifico che prevede la selezione dei soli record del listino che hanno indicato un codice cliente. Infine, specificando come valore di partenza un costo da listino di acquisto (Figura 9) è possibile indicare nella griglia i codici dei listini di partenza e definire se il dettaglio dei listini deve considerare le righe senza un fornitore abbinato (listino generico), le righe con un fornitore specifico oppure tutte le righe indipendentemente dalla compilazione del campo fornitore

Figura 9 Quando il valore di partenza indicato è rappresentato da un costo da listino di acquisto o da un prezzo da listino di vendita (generico o per cliente) è possibile indicare se i prezzi del listino siano comprensivi di I.V.A. oppure imponibili (Figura 9); questa informazione sarà utilizzata durante il calcolo del prezzo base in abbinamento alle impostazioni finali relative al calcolo dell I.V.A.. Sempre in fase di selezione dei listini di partenza è possibile selezionare l opzione Applica gli sconti del listino per il calcolo del valore di partenza (Figura 10) per far sì che il prezzo risulti al netto degli sconti previsti dal listino del fornitore. Questa opzione è presente anche se il valore di partenza è un listino di vendita Figura 10

Fase 3 Definizione di maggiorazioni, sconti e provvigioni Scelto il valore di partenza, si può decidere se impostare le percentuali di maggiorazione, sconto e provvigione da applicare automaticamente al momento dell inserimento dell articolo nei documenti e/o movimenti (Figura 11). Figura 11 La percentuale di maggiorazione (Figura 12) può essere definita come fissa oppure derivare dalla tabella Ricarichi per articolo o dalla tabella Condizioni per categoria merceologica, definite in precedenza. Figura 12 È possibile, quindi, impostare fino a tre diversi criteri di maggiorazione e definire un ordine di priorità con il quale applicarli; su ognuno (tranne sull opzione fisse ) è disponibile l opzione Considera non trovato se uguale a 0 che rimanda automaticamente al criterio di maggiorazione successivo nel caso in cui la percentuale individuata dai parametri impostati sia inesistente o uguale a zero.

N.B. La maggiorazione viene applicata direttamente sul prezzo dell articolo che viene proposto nel documento: sulla riga il valore è già comprensivo della percentuale di maggiorazione. Con la stessa modalità seguita per le maggiorazioni, è possibile decidere se impostare o non impostare sconti e/o provvigioni sul valore di partenza. La percentuale di sconto può essere definita come fissa oppure derivare dall anagrafica articoli o dalla tabella Condizioni per categoria merceologica o dalla tabella Sconti per cliente articolo definite in precedenza (Figura 13); nel caso in cui il valore di partenza sia un listino, tra le opzioni disponibili è presente anche il listino di partenza (Figura 13a). Figura 13 Figura 13a Anche la percentuale di provvigione (Figura 14) può essere definita come fissa oppure derivare dalle scelte Anagrafica Articoli o Anagrafica Clienti oppure dalla tabella Classe di sconto o dalla tabella Condizioni per categoria merceologica definita in precedenza. Figura 14 Anche per sconti e provvigioni, quindi, è possibile impostare, rispettivamente, fino a tre e cinque diversi criteri e definire un ordine di priorità con il quale applicarli, sempre tramite l opzione Considera non trovato se uguale a 0 che rimanda automaticamente al criterio successivo nel caso in cui le percentuali individuate dai parametri impostati siano inesistenti o uguali a zero.

N.B. Le percentuali di sconto e provvigione vengono riportate sulla riga dell articolo inserito nel documento di vendita: il prezzo visualizzato è il valore di partenza stabilito nel primo passaggio delle impostazioni, sul quale andranno applicati sconti e/o provvigioni. Definizione di più criteri di calcolo Dopo aver impostato il criterio di calcolo del prezzo con maggiorazioni, sconti e provvigioni è possibile creare ulteriori criteri (Figura 15) che andranno ad agire in alternativa al primo nel caso in cui l articolo inserito nel documento non rientri nelle condizioni impostate e sia stata selezionata l opzione Passa al criterio successivo se il prezzo/costo risulta uguale a 0 nella fase di definizione del valore di partenza. Figura 15 I criteri agiscono con una priorità che segue l ordine con il quale sono posizionati nell elenco visualizzato nella finestra; attraverso i pulsanti posti sul lato destro è possibile, però, modificarne l ordine, spostando prima o dopo un determinato criterio, o addirittura eliminare quelli che non devono essere più considerati. N.B. Non è possibile salvare un algoritmo di calcolo che non abbia almeno un criterio impostato. Definizione di più filtri Terminato l elenco dei criteri del primo filtro, è possibile decidere se impostare un nuovo filtro con i relativi criteri di calcolo oppure concludere l operazione (Figura 16).

Figura 16 Anche i filtri agiscono con una priorità che segue l ordine con il quale sono posizionati nell elenco visualizzato nella finestra e anche per essi è possibile modificarne l ordine o eliminarli attraverso i pulsanti posti sul lato destro. N.B. La definizione di più filtri può essere utile nel caso in cui si vogliano stabilire delle condizioni specifiche per uno o più articoli, categorie merceologiche, raggruppamenti statistici o fiscali; è importante in presenza di più filtri, ricordarsi di creare anche un filtro relativo a "Tutti gli articoli" per gli eventuali articoli che non rientrano nei filtri specifici. Calcolo I.V.A. Una volta definiti i criteri di calcolo per i vari filtri, è possibile chiudere l operazione decidendo con quale modalità debba essere calcolata l I.V.A. sul prezzo finale determinato dal calcolo delle condizioni commerciali (Figura 17).

Selezionando: Figura 17 Nessuna azione, il prezzo non sarà influenzato dal calcolo della relativa I.V.A.; Aggiungi I.V.A. quando il valore di partenza risulta imponibile, al prezzo sarà aggiunta l I.V.A. se la base non è già comprensiva di I.V.A.; Scorpora l I.V.A. quando il valore di partenza risulta comprensivo di I.V.A., al prezzo sarà tolta l I.V.A. se la base di partenza è già comprensiva di I.V.A. Per sapere se la base di partenza è comprensiva o meno dell I.V.A.: per i listini viene verificata l impostazione richiesta dal Wizard in fase di selezione; il costo ultimo, medio e standard vengono sempre considerati senza I.V.A.; per il Prezzo 1 e il Prezzo 2 dell anagrafica articoli viene verificata la presenza del flag Prezzi comprensivi di I.V.A. presente nell anagrafica stessa. L operazione viene conclusa cliccando il pulsante OK, sia in fase di creazione sia in fase di modifica. 3.2 Associazione criterio di arrotondamento Una volta definito il calcolo dei prezzi attraverso l algoritmo, nella listino (scelta Tabella Listini ) è possibile indicare uno dei criteri di arrotondamento creati in precedenza (Figura 6); il criterio di arrotondamento andrà ad agire direttamente sul prezzo visualizzato nella riga del documento di vendita, perciò comprensivo di eventuali maggiorazioni contemplate nel calcolo.

4 Utilizzo in Gestione Documenti, Ordini Clienti, Movimenti di magazzino Il listino dinamico può essere utilizzato al pari delle altre tipologie di listini indicandolo direttamente negli ordini clienti (menu Ordini \ Ordini Clienti \ Gestione Ordini Clienti ), nei documenti di vendita (menu Vendite \ Gestione Documenti ), nei movimenti di magazzino (menu Magazzino \ Gestione Movimenti ) oppure associandolo all anagrafica di un cliente (menu Base \ Anagrafica Clienti ). In base agli articoli inseriti nel documento, verranno applicati su ognuno i criteri di calcolo impostati in precedenza; nel caso un articolo non rientri in nessuno dei filtri e/o criteri validi per il listino indicato, il prezzo proposto è uguale a 0. L indicazione del listino, e quindi del prezzo, è sempre propositiva, pertanto in ogni momento è possibile richiamare un altro listino o eliminarlo del tutto, facendo scattare gli altri automatismi e le priorità per la determinazione del prezzo. 5 Interroga Listini Dinamici Nella scelta Interroga Listini Dinamici (menu Base \ Gestione Listini \ Listini Vendita \ Listini Dinamici ) è possibile visualizzare i prezzi calcolati su ogni articolo in base al listino dinamico utilizzato (Figura 19). La funzione consente di calcolare, per listino dinamico e per cliente, quale sarà il prezzo proposto al momento dell'inserimento di un ordine cliente e/o di un documento di vendita. Il prezzo viene calcolato attraverso gli algoritmi dei listini dinamici selezionati e gli eventuali dettagli specifici di ogni cliente; il calcolo che viene effettuato sul prezzo considera i dati e le informazioni presenti nelle varie tabelle al momento in cui viene fatta l'elaborazione. I prezzi, quindi, possono essere diversi se l'elaborazione viene effettuata in momenti diversi. Figura 18

L elaborazione può essere effettuata per listini dinamici per articolo (Figura 19) o per cliente (Figura 20) e, inoltre, può essere estesa anche ai prezzi calcolati sui listini di tipo non dinamico; in base al tipo di ricerca impostata verrà visualizzata la corrispondente griglia con i risultati della ricerca. Figura 19 Figura 20 La griglia riporta i prezzi calcolati attraverso gli algoritmi dei listini dinamici selezionati; tali prezzi sono quelli che saranno proposti al momento dell'inserimento di un ordine cliente e/o di un documento di vendita

6 Controlla Listini Dinamici Nella scelta Controlla Listini Dinamici (menu Base / Gestione Listini / Listini Vendita / Listini Dinamici ) (Figura 21) è possibile verificare la presenza di errori di compilazione e di integrità delle tabelle: Ricarichi per articoli; Condizioni per cat.merceologica Listini Dinamici; Anagrafica Listini Dinamici (Tabella Listini). Figura 21 Ogni eventuale anomalia viene segnalata tramite una stampa di controllo. È anche possibile riparare e/o eliminare i record errati nelle tabelle Ricarichi per articoli e Condizioni per cat.merceologica Listini Dinamici ; ad esempio, la cancellazione di un articolo o di una categoria merceologica per i quali era presente un record in una di tali tabelle viene segnalato come errore e comporta la conseguente cancellazione del record stesso. Per quanto riguarda l'algoritmo di calcolo di un listino dinamico, viene segnalata la mancanza di un elemento che è stato cancellato, lasciando la possibilità di modificare l'algoritmo secondo le nuove esigenze di calcolo.