Conti della Confederazione sulla buona strada: Preventivo 2009 con un'eccedenza di oltre un miliardo

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Dipartimento federale delle finanze DFF Comunicato stampa Data 26 giugno 2008 Conti della Confederazione sulla buona strada: Preventivo 2009 con un'eccedenza di oltre un miliardo Ieri mercoledì 25 giugno il Consiglio federale ha approvato materialmente il Preventivo 2009 e il Piano finanziario 2010-2012. Per il prossimo anno il preventivo chiude con un eccedenza di ben 1,4 miliardi, dato che le entrate di 60 miliardi di franchi sono controbilanciate da uscite pari a 58,6 miliardi di franchi. Gli obiettivi del freno all indebitamento vengono così superati di oltre un miliardo. Con il tre per cento la crescita delle uscite è leggermente inferiore alla crescita economica nominale prevista. Oltre alla rigida disciplina in fatto di preventivazione, contribuisce a questo risultato anche un blocco dei crediti dell'uno per cento. Pure negli anni di pianificazione finanziaria il Consiglio federale conta su eccedenze, seppure modeste. L obiettivo della verifica dei compiti di stabilizzare la crescita delle uscite al tre per cento rimane raggiungibile. Le stime delle entrate si basano sulle previsioni congiunturali attuali della Segreteria di Stato dell economia (SECO) che, per il 2009, si attende una crescita economica nominale del 3,6 per cento (reale 1,3 %) e, per gli anni del piano finanziario, del tre per cento. Secondo il Governo l'evoluzione delle entrate permane stabile. Nel preventivo questa evoluzione è stimata al 3,4 per cento, ciò che corrisponde a un aumento di due miliardi di franchi, attribuibile in gran parte all'imposta federale diretta, che reagisce con un certo ritardo al buono sviluppo economico degli ultimi anni, e all imposta sul valore aggiunto, che cresce di pari passo con il prodotto interno lordo nominale (PIL). Le conseguenze della crisi finanziaria sono considerate nelle stime delle entrate. Finora si sono ripercosse soprattutto nelle correzioni delle stime relative alla tassa di Comunicazione DFF Bundesgasse 3, 3003 Berna Tel. +41 31 322 60 33 Fax +41 31 323 38 52 www.efd.admin.ch www.dff.admin.ch

bollo e all imposta federale diretta (imposta sull utile). Tuttavia, all interno delle imposte federali dirette, la riduzione è stata parzialmente compensata da più elevate imposte sul reddito. Con una media del 3,3 per cento annuo, nel piano finanziario la crescita delle entrate dovrebbe superare di poco l'attesa crescita economica. Ciò è in particolare riconducibile a due fattori straordinari, ossia all aumento (complessivamente neutrale per il bilancio) dell imposta sul valore aggiunto per l'ai a partire dal 2010 nonché alla tassa CO 2 sui combustibili riscossa dal 2008 e che dal 2010 verrà contabilizzata come entrata ordinaria. Senza questi due fattori straordinari la prevista crescita delle entrate negli anni 2008-2012 sarebbe del 2,6 per cento l'anno e quindi inferiore alla crescita economica ipotizzata per questo periodo (in media 3,2 %). Questa stima piuttosto cauta dell'evoluzione delle entrate tiene conto delle attuali incertezze congiunturali. Entrate e uscite nel Preventivo 2009 e nel Piano finanziario 2010-2012 P 2008 P 2009 Δ 08/09 PF 2010 PF 2011 PF 2012 Δ 08/12 In mia. CHF (annua) Entrate ordinarie 58,0 60,0 3,4 % 62,0 64,2 66,0 3,3 % Uscite ordinarie (prima dell obiettivo di Risultato ordinario (prima dell obiettivo di Uscite ordinarie (compr. l obiettivo di Risultato ordinario (compr. L'obiettivo di 56,9 58,6 3,0 % 61,8 63,7 65,3 3,5 % 1,1 1,4 0,2 0,5 0,7 56,9 58,6 3,0 % 61,5 62,7 64,2 3,1 % 1,1 1,4 0,5 1,5 1,8 * L obiettivo di riduzione in fatto di verifica dei compiti di 600 milioni (2010) risp. 1200 milioni (a partire dal 2011) è stato fino ad oggi realizzato solo in parte (2010: ~300 mio.; 2011: ~170 mio; 2012: ~100 mio.). Il restante obiettivo viene per il momento perseguito «fuori dal conto». Contenimento della crescita delle uscite Rispetto all'anno precedente, nel preventivo le uscite aumentano di 1,7 miliardi di franchi, ossia del tre per cento. In tal modo, la prevista crescita delle uscite è inferiore alla crescita delle entrate ipotizzata. L'eccedenza di 1,4 miliardi supera chiaramente il saldo congiunturale di 0,3 miliardi richiesto dal freno all'indebitamento. Nel preventivo, in caso di evoluzione economica del 3,6 per cento, la crescita delle uscite del tre per cento produce un leggero calo della quota d incidenza della spesa pubblica. Oltre alla costante osservanza della disciplina in fatto di preventivazione, un blocco dei crediti deciso dal Consiglio federale contribuisce al raggiungimento degli obiettivi di politica finanziaria perseguiti dal Governo. Ai sensi dell articolo 37a della legge federale sulle finanze della Confederazione, tutti i crediti che non sono 2/5

vincolati per legge o per contratto vengono bloccati dell uno per cento. In questo modo, il bilancio viene sgravato di poco più di 200 milioni. Anche negli anni di pianificazione finanziaria la crescita delle uscite si sviluppa secondo l obiettivo di crescita a medio termine del tre per cento, fissato dal Governo nell ambito della verifica dei compiti. Tuttavia, affinché questo sviluppo sia conforme agli obiettivi occorre che le direttive di riduzione in fatto di verifica dei compiti vengano completamente attuate tramite riforme concrete negli anni 2010 (600 mio.), 2011 e 2012 (1200 mio.). La maggior parte di queste direttive (oltre 1 mia. negli anni 2011 e 2012) non è ancora stata trasposta sui singoli settori di compiti e al momento è quindi considerata «fuori dal conto». Evoluzione delle uscite nei principali settori di compiti* (2009: compreso blocco dei crediti; 2012: prima della realizzazione dell obiettivo di riduzione) P 2009 Δ 08/09 Δ 08/09 PF 2012 Δ 08/12 Δ 08/12 (annua) Uscite totali 58,6 +1,7 +3,0 % 65,3 +8,4 +3,5 % Previdenza sociale 18,3 +0,7 +4,1 % 21,4 +3,8 +5,0 % Finanze e imposte 10,8 +0,3 +2,5 % 11,3 +0,8 +1,9 % Trasporti 7,8 +0,2 +3,0 % 8,4 +0,8 +2,6 % Formazione e ricerca (escl. pigioni del settore dei PF) 5,4 +0,2 +4,5 % 6,4 +1,2 +5,3 % Difesa nazionale 4,6 +0,03 +0,8 % 4,9 +0,3 +1,8 % Agricoltura e alimentazione 3,7 +0,1 +3,0 % 3,7 +0,2 +1,2 % Relazioni con l estero / Cooperazione internazionale 2,6 +0,1 +5,4 % 2,9 +0,4 +3,6 % * L'analisi secondo settori di compiti può ancora variare leggermente nel messaggio concernente il Preventivo 2009 e il Piano finanziario 2010-12. Nel preventivo la maggiore crescita delle uscite si riscontra nella Previdenza sociale (+720 mio.). Soprattutto le nuove stime dei costi per gli adeguamenti delle rendite producono un netto aumento del contributo della Confederazione a favore dell'avs. La formazione e i trasporti contribuiscono ciascuno con circa 230 milioni all aumento delle uscite. Nel settore di compiti Formazione e ricerca la crescita (4,5 %) è inferiore a quella del 6,2 per cento prevista per il periodo 2007-2011 dell'ambito formazione, ricerca e innovazione. Da una parte, questo è dovuto al fatto che il settore di compiti comprende anche compiti al di fuori del suddetto ambito, che presentano una crescita minore. Dall altra, una gran parte della crescita è già avvenuta nel Preventivo 2008 (tassi di crescita 2007/08 senza distorsioni: +6,7 %). Nei Trasporti circa tre quarti della crescita delle uscite sono riconducibili ai trasporti pubblici, (+170 mio.; +3,6 %), dove contribuisce all aumento soprattutto il finanziamento dei grandi progetti ferroviari. Con un incremento di 50 milioni, il traffico stradale presenta un tasso di crescita di circa il due per cento. Con riferimento al settore di compiti Relazioni con l estero - Cooperazione internazionale (+130 mio.), nel preventivo l aiuto allo sviluppo aumenta di pari passo con la crescita economica nominale prevista (+3,6 %). In questo modo la quota APS (aiuto allo sviluppo rispetto al reddito nazionale lordo) può essere stabilizzata a un livello di circa lo 0,4 per cento. 3/5

Inoltre, anche i settori di compiti Finanze e imposte (+270 mio.) e Agricoltura (+110 mio.) partecipano, in misura superiore alla media, alla crescita. Nel piano finanziario la crescita nella Previdenza sociale è distorta dall aumento dell imposta sul valore aggiunto per l AI. 1,2 miliardi dell aumento in questo settore di compiti sono riconducibili alla trasmissione all'ai dei proventi supplementari dell imposta sul valore aggiunto riscossi a partire dal 2010. Senza questi effetti straordinari, in questo settore di compiti la crescita media delle uscite sarebbe del 3,5 per cento. Se si esclude la previdenza sociale, nel periodo di pianificazione finanziaria il settore della formazione presenta la crescita maggiore con complessivamente 1,2 miliardi. In tal modo, i tassi di crescita nel piano finanziario attuale rispecchiano già il profilo delle priorità fissato dal Consiglio in occasione della verifica dei compiti. Secondo questo profilo, fino al 2015 i settori Formazione e Previdenza sociale detengono con il 4,5 rispettivamente il 4,4 per cento le quote di obiettivo di crescita più elevate. Quota delle uscite e delle entrate della Confederazione praticamente stabile* In % dei PIL P 2008 P 2009 PF 2010 PF 2011 PF 2012 Quota delle uscite 10,7 10,6 10,8 10,7 10,6 Quota delle entrate 10,9 10,9 10,9 11,0 10,9 *senza uscite / entrate straordinarie Malgrado la minaccia di incombenti oneri supplementari, il preventivo e il piano finanziario sono sulla buona strada Grazie a eccedenze annue fra 500 milioni e 1,8 miliardi, il preventivo e il piano finanziario forniscono un quadro positivo dei conti statali. Questa constatazione non deve però creare false illusioni, dato che nei prossimi anni le finanze federali saranno confrontate con rischi considerevoli. Riguardo all evoluzione congiunturale regna per ora incertezza. Un inasprimento della crisi dei crediti o stimoli negativi di crescita provenienti dai prezzi delle materia prime sempre elevati e in costante ascesa, potrebbero provocare un peggioramento dei risultati. Per valutare le ripercussioni di una crisi congiunturale, l Amministrazione federale delle finanze ha simulato uno scenario ipotizzando una stagnazione dello sviluppo economico nel 2009, accompagnata da una graduale ripresa. Secondo queste ipotesi, verso la fine del periodo del piano finanziario bisognerebbe attendersi effetti negativi dell'ordine di uno a due miliardi. D'altra parte sono in cantiere diverse riforme in ambito di compiti e fiscale che potrebbero parimenti produrre sensibili oneri supplementari per le finanze federali. Tra le riforme strutturali attualmente in discussione in materia di compiti rientrano tra l'altro gli oneri supplementari nel settore dell agricoltura (ciclo di negoziati OMC, accordo di libero scambio nel settore agricolo con l UE), in quello dell'infrastruttura (ad es. futuro sviluppo delle infrastrutture ferroviarie, ampliamento del decreto sulla rete delle strade nazionali, versamenti supplementari nel fondo infrastrutturale) nonché nel quadro delle assicurazioni sociali (prestazioni complementari per le famiglie). Nello stesso tempo diverse riforme in corso in campo fiscale - come il progetto d imposta sul valore aggiunto, la riforma dell imposizione delle famiglie o un ulteriore riforma dell imposizione delle imprese - potrebbero provocare facilmente importanti perdite di gettito. 4/5

Complessivamente si profilano minacciosi all'orizzonte oneri supplementari fino a quasi dieci miliardi l'anno. L obiettivo principale del Consiglio federale è quindi di arginare sin d'ora la crescita delle uscite a un livello sostenibile sul lungo termine. Le cifre approvate ieri rappresentano un importante base, dato che la crescita delle uscite del tre per cento nel preventivo e nel piano finanziario corrisponde al tasso di crescita fissato dal Consiglio federale per il bilancio complessivo nel quadro della verifica dei compiti. Preventivo e piano finanziario rappresentano pertanto una solida base di partenza per le ulteriori riforme previste nel quadro della verifica dei compiti. L obiettivo di stabilizzare a medio termine la quota delle uscite della Confederazione e di creare in tal modo margini di manovra in vista di future sfide resta quindi raggiungibile. Informazioni: Karl Schwaar, vicedirettore dell'amministrazione federale delle finanze, tel. 031 322 60 51 5/5