Integrazione indagini idrauliche a supporto del R.U. del Comune di Follonica INTEGRAZIONI. Il tecnico: Data: Versione:

Documenti analoghi
Evento alluvionale del 12/13 Novembre 2014

Comune di Castiglione della Pescaia

METODI PER LA VALUTAZIONE DELLA PIOGGIA EFFICACE (O NETTA).

COMUNE DI EMPOLI RELAZIONE DI VERIFICA/COMPATIBILITÀ IDRAULICA DI NUM. 2 ATTRAVERSAMENTI IN LOC. PRUNECCHIO, NEL COMUNE DI EMPOLI (FI)

Parte 1: previsioni TR5a, cp11 e CP18

C O M U N E D I T O D I PROVINCIA DI PERUGIA

Idraulica e Idrologia: Lezione 5

UNIVERSITA DI CAGLIARI FACOLTA DI INGEGNERIA ESERCITAZIONI DI IDROLOGIA NUOVO ORDINAMENTO Anno Accademico 2017/18

BILANCIO IDROLOGICO DI PIENA STIMA PIOGGIA NETTA. Dati bacino Chisone a S. Martino. Ilaria Brignone Aimonetto. Stima pioggia netta

COMUNE DI ARCIDOSSO (PROVINCIA DI GROSSETO) VARIANTE GENERALE AL REGOLAMENTO URBANISTICO. Legge Regionale Toscana 3 gennaio 2005 n.

Stazione Appaltante. Regione Siciliana Comune di S.Stefano di Camastra Provincia di Messina

COMUNE DI ARCIDOSSO (PROVINCIA DI GROSSETO) VARIANTE GENERALE AL REGOLAMENTO URBANISTICO. Legge Regionale Toscana 3 gennaio 2005 n.

RELAZIONE IDROLOGICA IDRAULICA

Allegato 5 Bilancio idrogeologico del Comune di Taino

LINEE GUIDA E INDIRIZZI OPERATIVI PER L ATTUAZIONE DEL PRINCIPIO DELLA INVARIANZA IDRAULICA

Compito a casa n 2. Riesame dei risultati del metodo razionale con due metodi di stima della pioggia netta

Studio idrologico-idraulico di supporto ad un Piano di miglioramento agricolo ambientale Loc. I Pratini RELAZIONE

AUTONOMIA IDRICA ISOLA D ELBA LOTTO I: IMPIANTO DI DISSALAZIONE IN LOC. MOLA DA 80 L/S E OPERE ACCESSORIE A TERRA E A MARE

1. Premessa Studio idrologico Dimensionamento del canale... 16

COMUNE DI SINNAI PROVINCIA DI CAGLIARI

Esercizio a casa 2. Per questo esercizio sono stati utilizzati i dati relativi al bacino del Chisone a S.Martino ; in particolare:

Compito a casa 2. Riesame dei risultati del metodo razionale con due metodi di stima della pioggia netta: metodo PSI e SCS-CN

Provincia di Grosseto. Comune di Orbetello PRP DI TALAMONE E CONTESTUALI VARIANTI AL PS E AL RU RELAZIONE IDROLOGICA

STUDIO IDROLOGICO ED IDRAULICO PER L INDIVIDUAZIONE DELLE AREE ESONDABILI DEL FIUME CHIESE A VALLE DEL LAGO D IDRO

RVM. Ing. Jacopo TACCINI via del Rio, PONTEDERA PI Cell PROGETTO ESECUTIVO

CORSI D ACQUA MINORI DEI VERSANTI MONTUOSI INTERFERENTI CON IL NUOVO TRONCO STRADALE STUDIO IDROLOGICO

COMUNE DI MONTEMARCIANO PROVINCIA DI ANCONA

RELAZIONE IDRAULICA PER NULLA OSTA IDRAULICO

Riesame dei risultati del metodo razionale con due metodi di stima della pioggia netta

Esercitazione 2. Riesame dei risultati del metodo razionale con due metodi di stima della pioggia netta. Aurora Gerardi

STUDIO IDRAULICO - LOC. CAMPONOCE

Oggetto: Riqualificazione strade comunali anno Luogo: VIA PAPINI-VIA TRIESTE-VIA HACK-VIA PELLICO Camaiore (LU) Titolo:

t (min) UH (1/min) Tabella 1. Idrogramma unitario

DI IDROLOGIA TECNICA PARTE III

ESERCITAZIONI DI IDROLOGIA. Esercizio Bonus 2. Fulchero Lorenzo [ ]

DIREZIONE PIANIFICAZIONE E GESTIONE TERRITORIALE COMUNE DI RIMINI UO GESTIONE TERRITORIALE

1. GENERALITA STUDIO IDROLOGICO... 2

PRESENTAZIONE VOLUME: PARAMETRI MORFOLOGICI DEL BACINO IMBRIFERO DEL FIUME TAGLIAMENTO PRESENTAZIONE VOLUME:

LINEE GUIDA E INDIRIZZI OPERATIVI PER L ATTUAZIONE DEL PRINCIPIO DELLA INVARIANZA IDRAULICA

RELATIVO ALLA SCHEDA NORMA 7.9 PER AREE DI TRASFORMAZIONE POSTA IN PISA VIA VENEZIA GIULIA

PROVINCIA REGIONALE DI RAGUSA PROGETTO DEFINITIVO VERIFICHE IDROGEOLOGICHE. I e II TRATTO ING. MARIO ADDARIO ARCH. ORAZIA TRIBASTONE SCALA DATA

Regolamento Urbanistico

RELAZIONE IDROLOGICA E IDRAULICA

Flussi idrologici nel suolo e sottosuolo

RELAZIONE IDROLOGICO- IDRAULICA. PROPRIETÀ: IMMOBILIARE GS Srl COMUNE DI VICOPISANO. I Tecnici incaricati:

C-RELAZIONE IDROLOGICA IDRAULICA

Infiltrazione e produzione del deflusso a scala di versante Modelli semplificati per usi diversi

RELAZIONE IDRAULICA 1. Generalità

COMUNE DI CRESPINA LORENZANA (Provincia di Pisa) UTOE 10 Le Lame. Centro Ippico. Attività Agricole Interne all'utoe Ag Propr. Soc. DIOSCURI s.r.l.

INDICE RELAZIONE IDROLOGICA ED IDRAULICA DETERMINAZIONE DELLA PORTATA DI PIENA DI PROGETTO 2 VERIFICHE IDRAULICHE DELLE SEZIONI 6

PIANO COMUNALE DI EMERGENZA DI PROTEZIONE CIVILE PRIMA STESURA

PROGETTO ARCHITETTONICO PROGETTO IMPIANTI:

Le vasche di modulazione

STUDIO PER LA MITIGAZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO DELLA REGIONE MARCHE

PREMESSA. 2 AREA D'INDAGINE. 2 IMPLEMENTAZIONE DEL MODELLO IDROLOGICO. 3 VERIFICA IDRAULICA DEL TRATTO FLUVIALE POSTO A MONTE DI VIA DEL MADONNINO.

OPERE DI INVARIANZA IDRAULICA E IDROLOGICA Nuovo edificio artigianale in provincia di Lodi

Università della Calabria

«Progettare garantendo l invarianza»

COMUNE DI SANTA MARIA A MONTE PROVINCIA DI PISA

Dettaglio smaltimento acque interrato e dimensionamento della vasca di raccolta delle acque meteoriche

PROVINCIA DI LECCO SP 583 Lariana Interventi di messa in sicurezza 1 stralcio - III lotto RELAZIONE IDRAULICA SOMMARIO

Progetto di Piano stralcio per l Assetto Idrogeologico del bacino del fiume Saccione INDICE

RELAZIONE TECNICA INTEGRATIVA CALCOLI IDROLOGICI IDRAULICI

ESERCIZIO IDROLOGIA Salvatore Digrandi (192786) Riesame dei risultati del metodo razionale con due metodi di stima della pioggia netta

ing. Enrico Frank BETA Studio srl

Appunti di IDROLOGIA TECNICA

1 PREMESSA DETERMINAZIONE DELLA PORTATA DI PROGETTO VERIFICHE IDRAULICHE CONCLUSIONI...

In particolare sono state individuate tutte le interferenze del cavidotto e delle strade con il reticolo idrografico e le torri eoliche poste ad una

Riesame dei risultati del metodo razionale con due metodi di stima della pioggia netta

COMUNE DI POMARANCE (Provincia di Pisa)

DIMENSIONAMENTO IDROLOGICO IDRAULICO DEI PRINCIPALI CANALI ED ATTRAVERSAMENTI IN CONDOTTA DI PROGETTO

Comune di Ambivere VIA ALDO MORO P R O V I NCIA DI BERGAMO CONSULENZA PER LA PROGETTAZIONE DI UN NUOVO CONDOTTO FOGNARIO.

RELAZIONE IDRAULICA E TECNICA

POLIGONALE ESTERNA DI BARI S.P. 92 "BITRITTO - MODUGNO" ADEGUAMENTO FUNZIONALE ED AMPLIAMENTO DEL TRATTO DAL KM AL KM 1+250

RELAZIONE DI COMPATIBILITA IDRAULICA

Sommario 1. PREMESSA DESCRIZIONE DELLE OPERE IN PROGETTO ANALISI IDROLOGICA CALCOLI IDRAULICI... 9

COMUNE DI FORLI. Provincia di Forlì-Cesena. RELAZIONE IDROGEOLOGICA ED IDRAULICA Ai sensi dell Art. 9 - Invarianza idraulica

CONSORZIO DI BONIFICA STORNARA E TARA Taranto PROVINCIA DI TARANTO

Studio della pericolosità idraulica

Comune di Zeri. Provincia di Massa - Carrara PIANO DI RECUPERO DELLA FRAZIONE VALLE DI ROSSANO. (Legge Regionale n.1 del

PARTE PRIMA: MODIFICHE AL TRACCIATO DELLA S.S.

RELAZIONE IDROLOGICA ED IDRAULICA

ESPERTO IN IDRAULICA FLUVIALE

PROGETTO DI PIANO ESECUTIVO CONVENZIONATO AREA N 5b.12 del P.R.G.C. VIA ROSTA

UBICAZIONE CARTOGRAFICA DELL AREA D INTERVENTO

RELAZIONE IDRAULICA. AREA DI TRASFORMAZIONE TR 12c - S. VINCENZO A TORRI NEL COMUNE DI SCANDICCI.

SOMMARIO PREMESSA... 2 METODOLOGIA DI INDAGINE... 2 Aspetti idrologici... 2 Aspetti idraulici... 5 Valutazione del trasporto solido di massa...

SCHEMI TIPICI DI PIANIFICAZIONE

INDICE GENERALE 1. PREMESSA INQUADRAMENTO TERRITORIALE ED IDROGRAFIA TOMBINI IDRAULICI... 9

COMPITO A CASA n. 2. Studente: Mario Carta (già ) Riesame dei risultati del metodo razionale con due metodi di stima della pioggia netta.

L'uso della modellistica idraulica nella difesa del suolo

Il bacino del Ravone: inquadramento. superficie bacino circa 7Km 2

u = 0,211(m 3 /s.ha)

PREMESSA... 3 INQUADRAMENTO IDRAULICO DELL AREA... 5 CALCOLO DELLA PORTATA TOTALE (METEORICA + NERA)... 8 DIMENSIONAMENTO TUBAZIONI...

COMUNE DI ROCCA SAN CASCIANO

SCHEDA DIDATTICA N 17 Separazione delle componenti dell idrogramma di piena

COMUNE DI EMPOLI. SAN MICHELE S.r.l. Angelo F.lli Rosselli S.r.l. Maria Carla Rosselli - Empoli (FI) -

PIANO ATTUATIVO COMUNALE di Iniziativa Privata ai sensi art. 65 NTA del P.R.G.C. vigente FOGLIO 40 MAPPALI 44, 526, 529, 922

REPORT EVENTO METEO-IDROLOGICO DEI GIORNI 30 GENNAIO 01 FEBBRAIO 2014

Transcript:

COMUNE DI FOLLONICA Integrazione indagini idrauliche a supporto del R.U. del Comune di Follonica INTEGRAZIONI Il tecnico: Data: Versione: maggio 2011 1.0.0511 1

RELAZIONE GENERALE Integrazione indagini idrauliche a supporto del R.U. del Comune di Follonica INTEGRAZIONI PREMESSA Ad integrazione di quanto già elaborato nel marzo 2011 viene redatto il presente documento che completa il quadro degli studi per il territorio Nord del Comune di Follonica analizzando l ambito posto il Loc. Pratoranieri che viene denominato zona dell Acquario. Gli studi e le verifiche che seguono tengono conto dei rilievi: - dell Autorità di Bacino del 6.10.2010, prot. n. 574; - del Genio Civile di Grosseto del 7.10.2010, prot. n. 257483. Sono altresì verificati gli aspetti evidenziati dall Autorità di Bacino con nota del 9.7.2008, prot. n. 350, relativi alla variante al PRG localizzazione sottozona F - Acquario in quiuantro coincidente all area di studio integrativa.. Cartografia di riferimento La tavola I-1 in scala 1:2000 dellea CTR è stata utilizzata quale riferimento altimetrico dell area di studio. 1a) Cartografia corsi d acqua e bacini Nella tavola I-2 sono riportati i bacini imbriferi dei corsi d acqua A e B nonche delle aree C e D che contribuiscono al deflusso nell area considerata. - 1a.1) DESCRIZIONE DEI BACINI OGGETTO DELLO STUDIO Il bacino a monte dell Aurelia puo essere diviso in due: A e B di area rispettivamente pari a 0.4 e 0.25 km2. Il bacino C e relativo allo spazio fra le ferrovia e il villaggio Svizzero, mentre il bacino D e delimitato fra il Villaggio Svizzero e il Viale Italia. 2

Bacini imbriferi - 1a.1) rappresentazione dell effettivo stato attuale. Si riporta la tavola 2 dello studio novembre 2007 la cui parte progettuale è stata dichiarata collaudata il 6.4.2009 dall Ing. Nencioni e la conformità degli effetti previsti dichiarata dall Ing. Baldi il 21.06.2010 1b) Esplicitazione dei metodi di calcolo idrologico adottati MODELLO IDROLOGICO Per definire il regime pluviometrico della zona in oggetto e trovare quindi gli idrogrammi di piena relativi ai vari tempi di ritorno si e' fatto riferimento ai dati relativi alle piogge intense (t<1 ora). Per ciascuna durata sono stati raccolti i valori massimi relativi a ciascun anno del periodo di osservazione che arriva fino all anno 1996. I dati suddetti sono stati ricavati dall'esame degli Annali Idrologici, parte prima, pubblicati dal Servizio Idrografico Sezione di Pisa. Follonica Anno 5' 10' 15' 20' 30' 1 h 1930 3

1932 17.2 21.5 1933 30 1935 13.5 1936 25 1937 11.8 1938 1965 20 54.4 1966 11 20 40.8 1967 11 14 1968 31 59.2 1969 12 25.6 1970 24 32 1971 12 26 1972 14.2 18.2 1973 14.2 38.4 1974 22.4 48.6 1975 18 36.2 1976 11.2 26.8 1977 10.4 15.2 1978 10.4 16.6 1979 14.2 27.4 1980 12.6 34.2 1981 10.2 16 1983 18 51.6 1984 18.8 27 1985 18 28.8 1986 10.6 12.4 13.8 15.2 18.2 26.6 1987 13.6 18.6 21.6 24.6 30.6 43.4 1988 5.6 9.4 13.3 15.9 17.7 22.9 1989 11.1 13.1 15 16.9 20.8 39.3 1990 21.2 34.8 46 63.4 1991 10.6 11.6 14.6 17.2 1992 7.2 10.8 12.4 16.4 1993 1.4 2.6 3.8 7.6 1994 11.8 15 18.2 32.8 1995 6.8 13.2 15.6 22.8 1996 12.4 16.6 23 41.8 Dallo studio redatto dal Prof. Pagliara (Studio idrologico-idraulico finalizzato alla perimetrazione delle aree allagabili dei bacini Pecora, Allacciante e Petraia) si ha la seguente cpp: 4 Tabella Curve segnalatrici per vari tempi di ritorno per le stazioni considerate. Stazione pluviometrica Tempo di ritorno parametro a n (t<1 ora)

(anni) Follonica 200 86 0.53 Follonica 100 79 0.52 Follonica 50 70 0.52 Follonica 30 62 0.51 Follonica 20 59 0.51 in cui la cpc è espressa come h = a t n con t espresso in ore ed h in millimetri di pioggia. PLUVIOGRAMMA DI PROGETTO Per quanto riguarda la definizione della pioggia di progetto, nella pratica ingegneristica vengono adottati ietogrammi cosiddetti "sintetici", tali cioè da non rappresentare il reale andamento dell' evento pluviometrico, ma in grado di introdurre nelle procedure di trasformazione afflussi-deflussi una variabilità temporale della pioggia che dia luogo a risultati che si possano ritenere cautelativi. La legge di distribuzione che si introduce rappresenta, in tal modo, quello che si definisce "ietogramma di progetto". Nella letteratura tecnica esistono diverse metodologie per la definizione del suddetto "ietogramma di progetto", mentre in molti paesi la scelta del tipo di ietogramma e' fissata da apposite normative, cosa del tutto assente nel nostro paese. Nel caso in esame, tra le varie procedure disponibili si e' utilizzata quella piu semplice basata su uno ietogramma di tipo Chicago (Keifer, Chu, 1964). Lo ietogramma di progetto e stato scelto come ietogramma di tipo Chicago con durata di 5 ore (all interno di tale durata lo ietogramma Chicago massimizza le piogge qualunque sia il tempo critico ovviamente inferiore alle 5 ore). CALCOLO DEGLI IDROGRAMMI DI PIENA Per la determinazione degli idrogrammi di piena in corrispondenza delle sezioni di chiusura di tutti i bacini esaminati si e' utilizzato un algoritmo di calcolo che, per la trasformazione afflussi-deflussi, si basa sull'impiego dell'idrogramma sintetico tipo Clark. 5

Nel caso specifico e' stato adottato, per simulare le perdite di bacino, il metodo SCS- CURVE NUMBER (SCS, 1972), che è basato sulle curve di precipitazione e perdita cumulate ed in cui in funzione del tipo di suolo, del suo uso e del grado di imbibizione dello stesso, viene calcolo istante per istante il quantitativo di pioggia che va a produrre il deflusso. Tale metodo è molto diffuso, soprattutto grazie alla notevole mole di dati reperibili in letteratura per la sua applicazione, esso permette di calcolare l altezza di pioggia persa fino ad un dato istante attraverso la valutazione dell altezza di pioggia massima immagazzinabile nel suolo a saturazione (S), il cui valore viene determinato attraverso un parametro detto CN (Runoff Curve Number) il quale è funzione della natura del terreno, del tipo di copertura vegetale dello stesso e del corrispondente grado di imbibizione. La classificazione dei suoli secondo la natura del terreno da un punto di vista idrogeologico è riportata nella seguente tabella A). Una volta definito il tipo di suolo si determina il valore del CN corrispondente al tipo di copertura (vegetale e non) attraverso l'uso della tabella B. I valori riportati nella tabella B sono relativi a condizioni medie di umidità del terreno antecedenti l evento, definite attraverso il valore della precipitazione totale nei cinque giorni precedenti l evento stesso (Antecedent Moisture Condition classe II - che in sigla viene indicata come AMC II). Tabella A Classificazione litologica dei suoli secondo SCS 6 GRUPPO A B C D DESCRIZIONE Scarsa potenzialità di deflusso. Comprende sabbie profonde con scarsissimo limo e argilla, ghiaie profonde molto permeabili. Potenzialità di deflusso moderatamente bassa. Comprende la maggior parte dei suoli sabbiosi meno profondi che nel gruppo A, ma il gruppo nel suo insieme mantiene alte capacità di infiltrazione anche a saturazione. Potenzialità di deflusso moderatamente alta. Comprende suoli sottili e suoli contenenti considerevoli quantità di argilla e colloidi, anche se se meno che nel gruppo D. Il gruppo ha scarsa capacità di infiltrazione a saturazione. Potenzialità di deflusso molto alta. Comprende la maggior parte delle argille con alta capacità di rigonfiamento, ma anche suoli sottili con orizzonti pressoché impermeabili in vicinanza della superficie.

Tabella B Parametri CN relativi a AMC II per le quattro classi litologiche e per vati tipi di uso del suolo A B C D Terreno coltivato Senza trattamenti di 72 81 88 91 conservazione Con interventi di conservazione 62 71 78 81 Terreno da pascolo Cattive condizioni 68 79 86 89 Buone condizioni 39 61 74 80 Praterie Buone condizioni 30 58 71 78 Terreni boscosi o forestati Terreno sottile sottobosco povero senza foglie 45 66 77 83 Sottobosco e copertura buoni 25 55 70 77 Spazi aperti, prati rasati, parchi Buone condizioni con almeno il 75% dell area con copertura erbosa 39 61 74 80 Condizioni normali con copertura erbosa intorno al 50% 49 69 79 84 Aree commerciali 89 92 94 95 (impermeabilità 85%) Distretti industriali 81 88 91 93 (impermeabilità 72%) Aree residenziali impermeabilità media 77 85 90 92 65% 38% 61 75 83 87 30% 57 72 81 86 25% 54 70 80 85 20% 51 68 79 84 Parcheggi impermeabilizzati, tetti 98 98 98 98 Strade Pavimentate, con cordoli e fognature 98 98 98 98 Inghiaiate o selciate con buche 76 85 89 91 In terra battuta (non asfaltate) 72 82 87 89 7

Tabella C Condizioni di umidità antecedenti individuate in base alla precipitazione totale nei 5 giorni precedenti (mm) CLASSE AMC STAGIONE DI RIPOSO STAGIONE DI CRESCITA I < 12.7 < 35.5 I 12.7 -- 28.0 35.5 -- 53.3 III >28.0 > 53.3 Tabella D CLASSE AMC CLASSE AMC I II III I II III 100 100 100 40 60 78 87 95 98 35 55 74 78 90 96 31 50 70 70 85 94 22 40 60 63 80 91 15 30 50 57 75 88 9 20 37 51 70 85 4 10 22 45 65 82 0 0 0 L individuazione della classe AMC viene effettuate con i valori riportati in tabella C, mentre la tabella D rappresenta la tabella di conversione dal valore del CN valido per AMC II (valore determinato attraverso la tabella A) ai valori corrispondenti per AMC I o AMC III. Per la valutazione dell uso del suolo si è fatto riferimento alla cartografia regionale in scala 1:25.000. In base alla geologia ed all uso del suolo come sopra descritti sono stati assunti i valori dei parametri CN che sono risultati pari a (condizione AMC=2): 8

bacino CN(II) A 74 74 B Dai valori del parametro CN, per la determinazione della pioggia netta. è stata utilizzata l espressione : Pn = (Pg-Ia ) 2 /(Pg-Ia+S) dove : Pn = pioggia netta in mm; Pg = pioggia grezza in mm; Ia = perdita iniziale in mm; S = altezza di pioggia massima immagazzinabile nel suolo in condizioni di saturazione (capacità di ritenzione potenziale) in mm. Il valore di S da introdurre viene determinato in funzione del parametro CN secondo l espressione seguente: S = 25.4 ((1000/CN) - 10) La perdita iniziale Ia è quella che si manifesta prima dell inizio dei deflussi superficiali. Nella letteratura tecnica è riconosciuta l esistenza di una correlazione positiva fra la perdita iniziale Ia e la capacità di ritenzione potenziale S tramite la seguente espressione: I a = β S dove β è un coefficiente adimensionale. Per il calcolo sono stati assunti valori di CN corrispondenti ad una condizione III+ pari a 89. Per la trasformazione afflussi-deflussi e stato utilizzato il modello di clark. Il valore del tempo di corrivazione assunto per i vari bacini risulta: bacino Tc (minuti) 9

A 25 B 20 C 10 D 10 Mentre i coeff. di deflusso sono risultati pari a 0.68.: Per i bacini A e B e per la zona dell Acquario [bacino C (indicato con linea gialla darsena G200)] si hanno gli idrogrammi (per Tr=200 anni): Per il bacino D si ha: 10

Idrogramma bacino D MODELLO IDRAULICO Il modello idraulico a moto permanente e stato realizzato mediante il software hec-ras. I coefficienti di scabrezzadi manning utilizzati sono risultati pari a 0.030. - Nell allegato A si riporta il dettaglio dei calcoli idraulici effettuati nel marzo 2008 con i profili longitudinali riportanti i franchi di sicurezza. 1c ) Recapito acque bacino D e Tr del ristagno Il bacino D scola nei collettori di sezione circolare con pendenza verso Nord e sez. pari a 100 cm e con sezione circolare e pendenza verso sud di diametro 80 cm. 11

Tali tratti, come risulta dai calcoli svolti a suo tempo dal Comune di Follonica smaltiscono una portata rispettivamente di 0.73 mc/s (tratto 1- nord) e 1 m3/s (tratto 2- sud). Il bacino di competenza diverrebbe il bacino D che ha in totale una Qmax= 1.1 mc/s (portata da suddividersi in parte verso nord e in parte verso sud). Il collettore verso sud viene captato dalle nuove opere realizzate che costituiscono la vasca di laminazione. Da tali collettori viene smaltita quindi la portata del bacino D e parte di quella del bacino C. La restante costituisce, per Tr=200 anni l allagamento per ristagno. Per Tr=30 anni non si hanno fenomeni di esondazione nell area considerata. La tavola I-3 riporta le esondazioni per ristagno. Pisa, maggio 2011 Prof. Ing. Stefano PAgliara 12