Servizio di medicina scolastica Lugano, 4 marzo 2004



Documenti analoghi
Resoconto e valutazione del Corso di formazione per medici scolastici ed altri interessati. Alimentazione equilibrata e movimento nell'età scolastica

PROGETTO ALCOL E LAVORO SAN PELLEGRINO SpA : LA VALUTAZIONE DELL INTERVENTO FORMATIVO

Relazione attività di Tutorato specializzato a.a. 2013/2014 I semestre

Progetto Scienze 3.14 Scuole in rete A.S Responsabile Dott.ssa Paola Tacconi

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Richiesta di finanziamento per sedute informative sul tema Migrazione e vecchiaia 2013 in Svizzera Romanda e in Ticino.

UN FARO A SALVAGUARDIA DELL INFANZIA (Diritti dell infanzia e dell adolescenza)

ISTITUTO COMPRENSIVO 1 BOLOGNA

Speriamo in questo modo di fare cosa gradita e di poter ulteriormente approfondire il confronto. Grazie per l attenzione e buon lavoro.

PROMECO SERT- AUSL FERRARA

AREA AUTISMO Carta dei servizi

P.ROGRAMMA DI I.NTERVENTO P.ER LA P.REVENZIONE DELL I.STITUZIONALIZZAZIONE

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

Il progetto SCUOLA E ADOZIONE a CREMONA per l a.s. 2015/16

DISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45

OGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio.

Allegato 2: Programma dei corsi della formazione di base organizzata dalla scuola

WORKSHOP FORMATIVO PER PSICOLOGI LO SPORTELLO DI ASCOLTO A SCUOLA Strumenti per lavorare come psicologo nella scuola 10/24 maggio 2013

CAPIRE PER PREVENIRE. Convegno di studio e approfondimento. Gli incidenti mancati e la consapevolezza del lavoratore

CHE COS E L AUTO MUTUO AIUTO

I parte: alcuni risultati di un indagine (con collaborazione IARD) condotta su di un campione di 800 giovani modenesi anni (universo 13.

PROTOCOLLO DI RELAZIONI SINDACALI TRA CGIL CISL UIL Piemonte ANCI Piemonte - LEGA DELLE AUTONOMIE LOCALI Piemonte

CRISI DEL LAVORO LAVORATORI IN CRISI. La psicologia per il benessere delle Persone e delle Organizzazioni

7 Forum Risk Management in Sanità Arezzo, novembre 2012

RACCOLTA ABSTRACT E PUBBLICAZIONI

Programma Gioventù in Azione

ACCOGLIENZA PER BAMBINE e BAMBINI ADOTTATI NELLE SCUOLE

Settore Formazione Corso di informazione/formazione per gli insegnanti delle Scuole Medie Inferiori sull utilizzo di Lezioni di fiducia

LA COMUNICAZIONE INTERPERSONALE IN AMBITO SANITARIO

J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO. Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo

EDUCARSI AL FUTURO. Questionario di gradimento per le Consulte Provinciali degli Studenti

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa

Accoglienza CHI BEN COMINCIA...

PER VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE PERIODO DI SVOLGIMENTO FINE MESE DI

- Programmi per la scuola elementare. Divisione della scuola, Ufficio delle scuole comunali. Approvati il 22 maggio 1984 dal Consiglio di Stato

S.I.C.E.S. SrL Società Italiana Centri Educazione Stradale Parco Scuola del Traffico

Autovalutazione di istituto

QUESTIONARI INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2013/14

Il Parent Training per famiglie con figli con DGS e/o disabilità intellettiva

PROGETTO: TEATRO FORUM

Comune di Firenze - Servizi all infanzia Una collaborazione fra istituzioni per prevenire il disagio

FORMULARIO DI RICHIESTA S U P P O R T Versione 2007 Sostegno ai progetti di promozione della salute realizzati da immigrati e immigrate

Italian Model European Parliament

QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati)

Questionario per le famiglie

GLI OBIETTIVI, I CONTENUTI E LE ATTIVITÀ DEL PERCORSO FORMATIVO

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Dichiarazione di Intenti SARDEGNA CORSICA

Progetto educativo per bambini 2014 I NUOVI MEZZI EDUCATIVI I MASS-MEDIA: CONOSCIAMO BENE IL LORO OPERARE NELLA NOSTRA SOCIETA?

Andrea Petromilli Ordine degli Psicologi del Veneto.

Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis

ACCORDO ATTUATIVO PREVENZIONE INAIL-CGIL-CISL-UIL. Intervento: Dr. Francesco PICCI Responsabile Sede INAIL di Brindisi Lunedì 22 Giugno 2015

CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE

PROGETTARE UNA GITA. A tale scopo i bambini dovranno ricercare la documentazione che permetta di scegliere la META della gita.

IL SISTEMA DI DELEGHE E PROCURE una tutela per la società e i suoi amministratori. Milano 18 novembre A cura di: Luca Ghisletti

Lavorare in Rete. a cura di Nunzia Coppedé. Nulla su di Noi senza di Noi. Formazione EmpowerNet

La struttura del Rapporto di valutazione. Sara Romiti Gruppo di ricerca Valutazione e Miglioramento

del 25 novembre 1996 (Stato 5 dicembre 2006)

Questionario insegnante

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE

Riepilogo questionario DOCENTI

Il Problem-Based Learning dalla pratica alla teoria

Orientamento in uscita - Università

Protocollo d Intesa. tra

Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna

La Fondazione e gli enti beneficiari ESITI DEL QUESTIONARIO 2012

PSA: Laboratorio disciplinare di religione per gli insegnanti della scuola elementare

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA

COMUNE DI MONTESPERTOLI

DIREZIONE SERVIZI SOCIALI SERVIZI E PROGETTI DEL WELFARE COMUNITARIO

ALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità:

Cartoni animati: alleati educativi?

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

LABORATORIO Professione psicologo

DISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45

Progetto Verso una Scuola Amica dei bambini e dei ragazzi

ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE. Questionario Utenti Input

Relazione sull attività svolta nell a.s dal Punto di Ascolto

Valutazione dello Stress Lavoro Correlato: cosa fare se

Progetto Cantieri aperti per la scuola di base

PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado

PROGETTO di INSERIMENTO e ACCOGLIENZA

Il programma di Gioventù+Sport Versione abbreviata

YouLove Educazione sessuale 2.0

CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO

RELAZIONE SANITARIA 2007

CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE

COMPETENZE DIGITALI. Le digital Competence Framework mi permettono di : Esplorare nuovi contesti tecnologici in modo flessibile.

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario

Questionario di Gradimento Seminario Il Questionario Insegnante e il Questionario Scuola: teorie, strumenti e risultati

PROGETTO CONSULENZA PSICOLOGICA Anno Scolastico 2015/'16

Resoconto «scuola in movimento» per l'anno scolastico 2013/14

Protocollo d intesa tra Autorità garante per l'infanzia e l adolescenza e Consiglio nazionale dell Ordine degli Assistenti sociali (CNOAS)

ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA

L ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA NELLE REALTA DELLE COOPERATIVE SOCIALI

CARTA della promozione della

Progetto DopolaScuola Presentazione Esiti 1 fase. Caregivers e percezione del bisogno formativo dei soggetti dagli 11 ai 14 anni. Legnano,

AREA ANALISI, PREVENZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE DIPARTIMENTO DI SANITÀ PUBBLICA

Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014

Transcript:

Resoconto e valutazione del Corso di formazione per medici scolastici ed altri interessati " Perché? Con quali competenze? Come?" Lugano, 4 marzo 2004 Relatori: Lorenzo Bianchetti Presidente del Collegio dei medici scolastici Paul Bouvier Ignazio Cassis Elena Cattelino Isabelle Chossis Marina Croquette-Krokar Pierre-André Michaud Patrizia Pesenti Direttore Service de santé de la jeunesse Ginevra Medico cantonale del Cantone Ticino Prof. Ass. Facoltà di Psicologia Torino (I) Capo clinica "Unité multidisciplinaire de santé des adolescents CHUV Losanna Primario Service Abus de substances HUG Ginevra Direttore Unité multidisciplinaire de santé des adolescents CHUV Losanna Consigliere di Stato Dipartimento della sanità e della socialità Bellinzona Tutto il materiale del corso è disponibile sul sito Internet dell'ufficio del medico cantonale (www.ti.ch/med) alla pagina: www.ti.ch/dss/dsp/uffmc/settori/medscol/temi/temi.htm 1. L'introduzione Il Medico cantonale, dottor Ignazio Cassis, porge il benvenuto ai presenti e ringrazia i relatori per aver accolto l'invito ad intervenire al corso di formazione per medici scolastici. Il corso è stato volentieri aperto anche ai rappresentanti della scuola e, in particolare, ai docenti di riferimento per le dipendenze delle scuole medie. Si sono, infatti, considerati la tematica e l'interesse che essa riscuote all'interno delle scuole, i criteri che guidano una moderna azione preventiva e l'orientamento concettuale della medicina scolastica verso un approccio di salute pubblica, il documento programmatico congiunto DECS- DSS "Consumo e abuso di sostanze che creano dipendenza - compiti e responsabilità della scuola" e la discussione che ha suscitato tale documento all'interno del Forum per la promozione della salute nelle scuole. 1

Questa giornata di formazione rientra nella pianificazione degli interventi del Servizio di medicina scolastica per il quadriennio 2003-2004. Accanto al tema delle dipendenze nei prossimi anni è intenzione prestare attenzione a temi quali l'alimentazione (e soprattutto i disturbi alimentari) e lo sviluppo del bambino. La scelta di tali tematiche è legata ai bisogni direttamente segnalati dalle scuole e confermati da due rapporti di valutazioni esterni eseguiti nel 2002. Tali tematiche sono, infine, ritenute importanti per la salute pubblica nazionale (SGPG/SSSP 21 Buts pour la santé en Suisse, Berne: 2002 - Obiettivi 4, 11, 12). Introduce le relazioni la Direttrice del DSS, signora Patrizia Pesenti, che ribadisce con forza l'importanza di guardare il giovane oltre ci che fa e ci che consuma. Guardare il giovane come persona, essere disponibili all'ascolto, prestare attenzione ai valori che viviamo e, quindi, trasmettiamo attraverso il nostro esempio. Il discorso della signora Pesenti è disponibile su Internet all'indirizzo: www.ti.ch/dss/discorsi/2004/2004-03-04-medici%20scolastici.pdf 2. Le presentazioni Prevenire le dipendenze? Prevenire le dipendenze a scuola? È possibile? Con quali strumenti? "La prévention primaire centrée sur les produits psychotropes et l'évitement de leur consommation est inefficace la prévention de la consommation de tabac étant à cet égard une exception. Le cadre de réflexion le plus propice doit être est celui de la promotion de la santé." PD Dr méd. F. Arber-Dubois, Unité d évaluation des projets de prévention, Université de Lausanne 2004 L'obiettivo delle presentazioni della mattinata è evidenziare tutti gli aspetti fondamentali sulla tematica delle dipendenze in rapporto agli adolescenti. In particolare: 1. Isabelle Chossis: definizione dei concetti di consumo, uso e abuso; strumenti utili per la determinazione della diagnosi; 2. Marina Croquette-Krokar: le tipologie delle sostanze psico-attive, epidemiologia del consumo tra gli adolescenti e le ripercussioni sulla salute fisica, psichica e sociale; 3. Pierre-André Michaud: alcuni dati epidemiologici sul consumo di sostanze psicoattive, strategie preventive, alcuni esempi di programmi preventivi, ruolo del medico scolastico; 4. Elena Cattelino: l implicazione e le funzioni dell uso delle sostanze psicoattive in una popolazione adolescenziale normale, fattori di rischio e fattori di protezione. 2

3. Gli atelier Dopo la pausa pranzo i partecipanti si dividono in due gruppi che seguono i due atelier proposti nel pomeriggio. L'obiettivo degli atelier è discutere dei casi pratici, alfine di individuare alcune strategie e metodologie per affrontare il tema delle dipendenze a scuola. In particolare: 1. M. Croquette-Krokar: come affrontare il discorso dipendenze con l adolescente, quali gli strumenti di screening, la valutazione della situazione e proposta di un modello di intervento per le scuole; 2. P. Bouvier: valutare le possibili domande provenienti dal settore scolastico alla luce delle conoscenze scientifiche sulla tematica delle dipendenze in adolescenza. Prima dell'inizio degli atelier sono proposte dalla referente per le "Scuole che promuovono la salute" in Ticino, signora Pelin Kandemir, alcune riflessioni sul tema. Le scuole che promuovono la salute non sono a priori scuole sane. Si tratta di scuole che partono dalla loro situazione effettiva - e quindi da problemi e realtà specifiche - e che sono disposte a partecipare a un percorso di discussione e confronto che porti alla scuola che promuove la salute. Le persone della scuola coinvolte in questo percorso creano un ambiente di vita che aiuta a trasformare la scuola in un luogo in cui: Si promuove la salute e il benessere Si sviluppano le potenzialità e le competenze sociali di tutte le persone coinvolte Si cerca insieme di trovare delle soluzioni ai problemi e ai conflitti Si discutono e si cercano di eliminare i rischi per la salute Tutte le persone coinvolte si sentono a loro agio e possono quindi lavorare bene La coordinazione della Rete nella Svizzera Italiana è affidata a Radix, promozione della salute e prevenzione delle dipendenze. 4. Le conclusioni La discussione finale è condotta dal dottor Paul Bouvier. Sono riportate le parole chiave delle presentazioni della mattinata ed inquadrate all'interno di concetti fondamentali sia per la presa a carico dell'adolescente sia per la salute pubblica. Si sottolineano, in particolare, i concetti di resilienza e di promozione della salute. Il Presidente del Collegio dei medici scolastici, dottor Lorenzo Bianchetti, conclude ringraziando tutti i partecipanti e i relatori per le interessanti esaustive presentazioni che, sicuramente, forniranno a tutti degli utili stimoli per la riflessione e per degli interventi preventivi strutturati a misura di adolescente e di scuola. Ricorda come in una moderna concezione e strutturata prevenzione delle dipendenze tutte le istanze della società debbano essere attive e coinvolte (dalla famiglia alla scuola, dagli operatori sanitari a quelli sociali, dai mass-media al mondo politico, ). L'approccio verso le dipendenze, come oggi ben evidenziato, deve essere basato sulle conoscenze scientifiche e privo di giudizi morali. Deve, inoltre, far capo ai principi della promozione della salute, piuttosto che a principi di repressione: deve quindi aiutare l'adolescente a 3

sviluppare i suoi punti di forza personali e i suoi contatti sociali e non limitarsi a punire i suoi sbagli ed enfatizzare i suoi limiti. 5. Valutazione del corso di formazione Il corso ha visto la partecipazione di 81 persone di cui 19 medici, 50 docenti e 13 persone con altra funzione. Il questionario di valutazione è stato compilato da 63 persone (il 77.8% dei partecipanti, di cui 17 medici, 38 docenti e 8 persone con altra funzione), che ringraziamo sentitamente: infatti, grazie alla valutazione potremo migliorare forma e contenuto dei corsi per cercare di rispondere in modo mirato e concreto alle esigenze di formazione espresse. La valutazione delle presentazioni evidenzia come gli interventi siano stati ampiamente apprezzate sia per qualità (grafico 1), che per pertinenza (grafico 2). La relazione più apprezzata è stata quella di Michaud, che nel 95% dei casi è stata ritenuta eccellente/buona per la qualità e nel 98% è stata considerata eccellente/buona per pertinenza. Tutti i relatori raccolgono, comunque, un consenso che supera il 75% per la qualità indicata come eccellente/buona e il 9 per la pertinenza, anch essa indicata come eccellente/buona Grafico 1 Qualità delle presentazioni 9 8 7 6 5 3 1 Chossis Croquette- Krokar Michaud Cattelino Bouvier Scarsa 0. 1.7% 0. 0. 0. Discreta 6.7% 11.7% 5. 9.8% 14.5% Buona 63.3% 56.7% 53.3% 55.7% 61.8% Eccellente 30. 30. 41.7% 34.4% 23.6% 4

Grafico 2 Pertinenza delle presentazioni 9 8 7 6 5 3 1 Chossis Croquette-Krokar Michaud Cattelino Bouvier Scarsa 0. 3.3% 0. 0. 1.8% Discreta 8.5% 3.3% 1.7% 3.3% 9.1% Buona 49.2% 40. 45. 59. 54.5% Eccellente 42.4% 53.3% 53.3% 37.7% 34.5% La valutazione degli atelier è positiva per quasi il 9 dei partecipanti (grafico 3) che hanno ritenuto gli atelier molto o abbastanza utili. Grafico 3 Utilità degli atelier 9 8 7 6 5 3 1 Croquette-Krokar Bouvier No, per niente 1.7% 0. No, poco 8.3% 16.9% Sì, abbastanza 60. 54.2% Sì. Molto 30. 28.8% 5

Il livello globale del corso è ritenuto adeguato da oltre il 9 dei partecipanti (grafico 4). Due partecipanti ritengono che il corso proposto sia stato troppo avanzato, due che sia stato semplice e uno che il corso sia stato troppo semplice. Grafico 4 Livello globale del corso 1 94.1% 89.5% 100. 8 6 5.9% 5.3% 2.6% 2.6% 0. 0. 0. 0. 0. Troppo avanzato Adeguato Semplice Troppo semplice Medici 5.9% 94.1% 0. 0. Docenti 2.6% 89.5% 5.3% 2.6% Altro 0. 100. 0. 0. Punti positivi più frequentemente menzionati Mattinata Molto apprezzata la competenza dei relatori e la qualità dei loro interventi. I temi scelti abbracciano diversi aspetti delle dipendenze che sovente si integrano e si completano. Apprezzato l'intervento della Direttrice del DSS. Atelier Sono stati giudicati positivamente i temi scelti e la possibilità di confronto tra diversi operatori. Organizzazione generale Particolarmente apprezzata la distribuzione del materiale utilizzato dai relatori, così pure la tempistica e la struttura scelta. 6

Punti negativi del corso più frequentemente menzionati Mattinata Tempo ristretto rispetto ai contenuti da trasmettere, che ha portato a uno scarso approfondimento di alcuni aspetti. Scarsa conoscenza dei relatori della realtà ticinese. Atelier Troppi partecipanti numerosi e quindi con scarsa interazione. Gli esempi pratici sono stati considerati ancora insufficienti per avere una visione più chiara di un "agire" competente. Organizzazione generale Non sono indicati punti negativi. Sono mancate alcune figure istituzionali importanti e di alcuni operatori sui territori che si occupano di tali aspetti (es. Servizi Medico Psicologici). Osservazioni Molte sono le suggestioni che ci sono giunte per attraverso le osservazioni. Riportiamo quelle che ci sembrano più significative. 1. proporre regolarmente dei momenti di scambio e confronto tra le diverse istanze che intervengono a favore della salute scolastica, magari con tematiche più limitate e specifiche; 2. creare delle linee guida di intervento sugli aspetti delle dipendenze nelle scuole per permettere una presa a carico rapida ed efficace della situazione; 3. creare dei gruppi per la discussione di casi concreti nella scuola; 4. sviluppare i contatti e le collaborazioni con le istituzioni presenti sul territorio; 5. estendere la formazione ad altri gruppi, quali ad esempio i genitori e i giovani adulti. AG/IC/co Bellinzona, 23 marzo 2004 7