Metodologie e strategie educative

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Transcript:

Metodologie e strategie educative TIPOLOGIE CARATTERIALI All interno delle classi bisogna diversificare le strategie educative in rapporto agli aspetti comportamentali degli alunni. Di seguito ne vediamo alcuni.

ALUNNI/E EXTRACOMUNITARI Cosa fare? Invitarli/e a partecipare alle attività sociali, culturali, sportive e a tutte le iniziative organizzate a scuola e nel territorio; Selezionare tra questi dei mediatori che potrebbero aiutare i compagni ad inserirsi nella scuola e nel sociale.

ALUNNI/E EXTRACOMUNITARI Interventi disciplinari: Interventi di tipo riparatore, basati sul fare e non sul subire (es. perdita di privilegi conferitigli, lavori all interno della scuola e compiti socialmente utili all esterno, esclusione da attività sportive organizzate dalla scuola); Durante le ore in cui non si avvalgono dell insegnamento della religione cattolica potrebbero partecipare ad attività educative.

ALUNNI/E EXTRACOMUNITARI Coinvolgere i loro genitori tramite un referente delle famiglie; Mantenere un atteggiamento di tipo empatico misto ad un comportamento autorevole e coerente.

ALUNNI IPERATTIVI CON SENSIBILITA EMOTIVA Strategie da attivare: Far conoscere all alunno le LifeSkills e le metodologie di discussione di gruppo; Proporre l alunno come mediatore scolastico per alunni timidi e sensibili ed insegnare loro l assertività; Rivolgere richiami e rimproveri esclusivamente al ragazzo evitando di farlo davanti al gruppo classe.

ALUNNI IMPULSIVI E CON SCARSA AUTOSTIMA Chi sono? Ragazzi spavaldi, con apparente mancanza di empatia, scarsa cooperazione e atteggiamento favorevole alla violenza; Potenziali bulli.

ALUNNI IMPULSIVI E CON SCARSA AUTOSTIMA Strategie: Interventi basati sul fare e non sul subire ; Evitare di aggredirli verbalmente per non aumentare la loro aggressività; Chiarire la gestione dei tempi: l insegnante stabilirà con autorevolezza un tempo per tutto.

RICORDIAMOCI E il comportamento che deve essere sanzionato, NON la persona!!! Ci vuole COERENZA tra ciò che diciamo e ciò che esprimiamo con il linguaggio non verbale!!!

RIFLESSIONI Intervenire con metodi e strategie educative individualizzate e personalizzate è di fondamentale importanza per dare ad ogni ragazzo ciò di cui ha bisogno? Perchè gli adolescenti vengono lasciati soli dagli adulti nell affrontare gli ostacoli che la vita mette loro davanti? Perchè gli adulti vengono tagliati fuori e non resi partecipi da parte dei giovani?

INSEGNANTE: BRACCIO OPERATIVO DI CONTRASTO AL FENOMENO BULLISMO E CYBERBULLISMO

Come comportarsi con una classe difficile

Una classe difficile che ha venticinque alunni di cui metà stranieri. Religioni diverse,quindi. Ci sono magari sei alunni con gravi problemi comportamentali; hanno gravi problemi familiari, non hanno alcuna voglia di venire a scuola.

COSA FARE?? Bisogna cercare di capire il motivo del disagio e trovare delle strategie. Dobbiamo trovare il modo di aiutarli. Trovare i loro pregi. Guadagnarci la fiducia, dedicandoci completamente a gestire la classe. Guardiamoli per quelli che sono: ragazzi male educati. Resistiamo, costruiamo alleanze.

La scuola dovrebbe tentare strade alternative e non usare semplicemente mezzi repressivi che emarginano e incattiviscono, senza recuperare e rieducare. Bisognerebbe riportare l educazione al centro dell apprendimento, per non trovarsi a dover rieducare.

LIFE SKILLS E un programma centrato sul potenziamento di abilità personali, che prevede la conoscenza di competenze e capacità individuali,sociali e relazionali, suddivise in tre aree diverse(cognitiva, emozionale, emotiva) che permettono ai ragazzi di affrontare le esigenze della vita quotidiana. Inoltre, li aiuta a incrementare la propria autostima, a costruire nuove amicizie, a controllare l ansia,a prendere decisioni e risolvere problemi.

EDUCATORI: COSA NON BISOGNA FARE Referenti: attenti al bullo e a quello che dite e fate; Sgridare il ragazzo utilizzando frasi offensive; Ogni qual volta viene fatto un richiamo, non spiegare al ragazzo dove e perché ha sbagliato è un grave errore; Utilizzare un tono di voce indisponente e uno sguardo che manifesti collera; Raccontare al gruppo una confidenza avuta da un ragazzo;

Percorsi individuali di rinforzo