Oneri amministrativi e costi di adeguamento: tecniche di valutazione dei costi Elisabetta Venezia Consorzio MIPA (AT POAT DAGL) Bari, 2 dicembre 2014
Oneri amministrativi e costi di adeguamento Oneri amministrativi e costi di adeguamento Introduzione: le tecniche di valutazione Tecniche di valutazione dei costi: analisi dei costi di adeguamento e SCM L esperienza MOA e il modello dei costi standard Pagina 2
Le tecniche di valutazione: cenni Pagina 3
Costi di adeguamento (conformità) alla regolazione Costi di adeguamento (conformità) Fiscali/Finanziari Conformità sostanziale Amministrativi Informativi Trasferimenti monetari alla P.A. (es. diritti, bolli, ecc.) Adeguamenti al processo produttivo, al prodotto, all attività -Attività amministrative che le imprese comunque sosterrebbero - Attività derivanti solo da obblighi informativi imposti dalla regolazione Oneri amministrativi 4 Pagina 4
L analisi dei costi di adeguamento/conformità Obiettivo Misura i costi legati all'introduzione di un dato provvedimento rispetto all'opzione zero. Metodologia Identificare le nuove attività (iniziali, continuative ecc.) da intraprendere per conformarsi alla regolazione. Individuare e quantificare i destinatari dell intervento normativo (chi si deve conformare). Considerare le dimensioni (es. Pmi). Stimare i costi di adeguamento (al netto di eventuali risparmi) per ciascun destinatario. Parametri: risorse impegnate, tempo dedicato e costo orario attività. Determinazione del costo netto totale di conformità per i destinatari. Costo netto unitario X numero dei destinatari, stimando la quota di compliance. Considerare anche la capacità di sostenere i costi di adeguamento (imprese marginali). 5 Pagina 5
L analisi dei costi di adeguamento/conformità Vantaggi Semplicità di rilevazione e valutazione dei dati sui costi. Capacità di fornire un quadro completo dei costi di adeguamento gravanti sui destinatari, utile per giudizi sulla fattibilità e sostenibilità dell'intervento. Svantaggi È un metodo concentrato solo sugli aspetti finanziari (costi) e quindi non può fornire indicazione sull'impatto complessivo del provvedimento. Infatti, ai costi potrebbero essere associati dei benefici ovvero potrebbe esserci una disponibilità a pagare da parte dei potenziali destinatari. 6 Pagina 6
L analisi dei costi di adeguamento/conformità Modelli di calcolo: l esperienza olandese La procedura dettata dal nuovo modello olandese implica le seguenti dieci fasi: 1. Identificare e descrivere le imprese destinatarie della legislazione in esame 2. Identificare le tipologie di obblighi sostanziali contenute nella legge 3. Identificare le attività connesse all adeguamento agli obblighi sostanziali identificati 4. Intervistare esperti per identificare e validare le attività svolte e gli investimenti sostenuti 5. Definire le tipologie di costo e i parametri di riferimento insieme alle parti interessate 7 Pagina 7
Lo Standard Cost Model (cenni) Modelli di calcolo: l esperienza olandese 6. Selezionare 5 destinatari per ciascuna delle categorie tipiche di imprese destinatarie e per ciascun obbligo. 7. Determinare il costo e la frequenza delle attività rilevate con l ausilio di tecniche empiriche (dalle interviste ai focus group ecc.) 8. Controllare la plausibilità dei risultati 9. Verificare e ove necessario modificare i risultati preliminari con l aiuto di esperti. 10. Documentare i risultati della determinazione dei costi per ciascun obbligo di informazione Fonte: POAT-DAGL, Documento Aggiuntivo - Analisi dei Costi e Benefici della Regolazione - Costi e benefici della regolazione per l AIR e la VIR, 2014 8 Pagina 8
La MOA (Misurazione degli oneri amministrativi) Contesto di riferimento La Misurazione degli Oneri Amministrativi (MOA) prende le mosse dallo Standard Cost Model (SCM): un programma avviato nel 2003 da un gruppo di Paesi dell UE, con l'obiettivo di usare lo stesso approccio metodologico nella misurazione e riduzione degli oneri amministrativi. Nel gennaio 2007 la Commissione Europea ha lanciato un ambizioso programma di azione per la riduzione degli oneri amministrativi, ponendo a se stessa e agli Stati membri l obiettivo di effettuare una riduzione del 25% degli oneri non necessari entro il 2012. Riferimenti: http://www.administrative-burdens.com/ http://ec.europa.eu/dgs/secretariat_general/admin_burden/eu_scm/eu_scm_ en.htm 9 Pagina 9
La MOA (Misurazione degli oneri amministrativi) Programma nazionale di riduzione degli oneri amministrativi. Anche l Italia ha adottato, in coerenza con le indicazioni europee, un piano di riduzione degli oneri amministrativi gravanti sulle imprese e sui cittadini. 10 Pagina 10
Programma nazionale di riduzione degli oneri amministrativi Cosa si è fatto: Il Dipartimento della Funzione pubblica ha finora misurato oneri relativi a 12 aree di regolazione. Nelle aree già completate sono state esaminate 88 procedure. Attività realizzate nelle Aree: Lavoro e Previdenza; Prevenzione incendi; Paesaggio e beni culturali; Appalti; Privacy; Ambiente; Fisco (IVA e Sostituto d imposta); Sicurezza sul lavoro. Attività in corso, nelle Aree: Edilizia; Controlli. Pagina 11
Programma nazionale di riduzione degli oneri amministrativi Riferimenti http://www.funzionepubblica.gov.it/la-struttura/funzionepubblica/attivita/politiche-di-semplificazione/misurazione-eriduzione-oneri-amministrativi/presentazione.aspx Sono contenute informazioni sul Programma di misurazione e riduzione degli oneri amministrativi (Moa) e sul nuovo Programma triennale per la misurazione e riduzione degli oneri regolatori http://www.istat.it/it/archivio/11750 Per esemplificazioni sui questionari Pagina 12
La MOA (Misurazione degli oneri amministrativi) Quantificazione degli oneri amministrativi Obiettivo Misurare da un punto di vista monetario gli oneri amministrativi (inquadrabili entro i più generali costi di conformità/adeguamento) prodotti dalle regolazioni introdotte dalla pubblica amministrazione e gravanti sulle imprese. Costi analizzati: costi sostenuti dai destinatari soggetti a obbligo di fornire informazioni sulla loro attività alla pa o a terzi (es. consumatori); costi correlati agli obblighi di produzione e conservazione delle informazioni presso l impresa, nonché tutte le attività connesse. 13 Pagina 13
La MOA (Misurazione degli oneri amministrativi) Metodologia: le fasi della misurazione degli oneri 1. Analisi preliminare - Mappatura - Individuazione attività amministrative 2. Raccolta informazioni (dati destinatari, tempi e costi) - Rilevazione diretta - Expert assessment 3. Elaborazione e produzione delle stime Fonte: SCM Network (2004), Lo Standard Cost Model: Quadro di definizione e quantificazione degli oneri amministrativi a carico delle imprese. 14 Pagina 14
La MOA (Misurazione degli oneri amministrativi) Stima dell OA: Costo per attività amm.va = Prezzo x Tempo x Quantità Pagina 15
La stima degli oneri amministrativi Il calcolo dei costi, in fase di valutazione finale, sarà effettuato mediante la seguente formula: Oneri amministrativi totali = (P*Q) dove: Q: Quantità = n. adempimenti amministrativi P: prezzo = costo orario lordo * tempo impiegato oppure per le attività esternalizzate = costo dei professionisti esterni è la sommatoria per il numero di destinatari (ad es. imprese) 16 Pagina 16
La MOA (Misurazione degli oneri amministrativi) Vantaggi L analisi è semplice da effettuare. Tiene conto delle esigenze dei destinatari. Non è una mera analisi finanziaria. Svantaggi Analisi parziale, prende in considerazione solo i costi. Possibile omissione di variabili rilevanti ai fini della quantificazione. In ogni caso, la MOA richiama le esigenze di: -considerare il ruolo dei vari livelli di governo (in un ottica di filiera amministrativa) -dare rilevanza al fattore comunicativo, perché i vantaggi derivanti dalla semplificazione siano sufficientemente percepiti dai destinatari 17 Pagina 17
Il MODELLO DEI COSTI STANDARD Programma nazionale di riduzione degli oneri amministrativi Per facilitare e quantificare gli oneri introdotti ed eliminati dalle a.p., è stato definito un tariffario standard degli adempimenti, costruito sulla base delle misurazioni degli oneri già condotte per la semplificazione amministrativa. Fonte: DPCM 25-1-2013 - Criteri per l'effettuazione della stima dei costi amministrativi di cui al comma 5-bis dell'articolo 14 della legge 28 novembre 2005, n. 246, ai sensi del comma 3, dell'articolo 6 della legge 11 novembre 2011, n. 180. 18 Pagina 18
All. 2 Dpcm 25-1-2013 (estratto) Variabili di scelta dei costi standard e relativi criteri IMPRESE Pagina 19
Il caso di studio: La comunicazione della dimostrazione dei vantaggi per i produttori agricoli di base in Regione Toscana Esempio di questionario per la rilevazione degli oneri nella procedura: (rilevazione diretta presso le imprese) (1) 20 Pagina 20
Il caso di studio: La comunicazione della dimostrazione dei vantaggi per i produttori agricoli di base in Regione Toscana (2) 21 Pagina 21
Il caso di studio: La comunicazione della dimostrazione dei vantaggi per i produttori agricoli di base in Regione Toscana (3) 22 Pagina 22