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Principali informazioni A.A. 2017-2018 sull insegnamento Titolo insegnamento GEOMORFOLOGIA E GIS Corso di studio SCIEZE GEOLOGICHE Crediti formativi 6 Denominazione inglese GEOMORPHOLOGY AND GIS Obbligo di frequenza SI Lingua di erogazione ITALIANA (SLIDE IN INGLESE) Docente responsabile Nome e Cognome Indirizzo mail e telefono DOMENICO CAPOLONGO domenico.capolongo@uniba.it tel. 0805442622 Luogo ed orario ricevimento STUDIO DOCENTE GIOVEDì ORE 10 Dettaglio crediti formativi Attività formativa/ Ambito disciplinare caratterizzante/ GEOGRAFIA FISICA E GEOMORFOLOGIA SSD GEO04 Crediti 6 Modalità di erogazione Periodo di erogazione Anno di corso Modalità di erogazione I SEM III LEZIONI FRONTALI E ESERCITAZIONI IN LABORATORIO Organizzazione della didattica Lezioni frontali: esercitazioni: Ore totali 100 50 Ore di corso-didattica assistita 32 32 Ore di studio individuale 68 18 Crediti 4 2 Calendario Inizio attività didattiche 25 settembre 2017 Fine attività didattiche 22 dicembre 2017 Syllabus Prerequisiti Propedeuticità obbligatorie Risultati di apprendimento previsti (declinare rispetto ai Descrittori di Dublino) (si raccomanda che siano coerenti con i risultati di apprendimento del CdS, riportati nei quadri A4a, A4b e A4c della SUA, compreso i risultati di apprendimento trasversali) Conoscenze di base di Scienze della Terra Nessuna Conoscenza e capacità di comprensione Acquisizione conoscenze per lo studio del paesaggio fisico della sua formazione e della sua evoluzione. e dei concetti base della geomorfologia. Comprensione dei rapporti tra la dinamica endogena e quella esogena attive nel nostro pianeta, in riguardo a quest ultima verranno considerati i principali agenti e processi del modellamento sulla superficie terrestre. Comprensione dei diversi sistemi morfogenetici esistenti sul globo, con particolare riguardo

per quelli più vicini alle nostre latitudini. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Acquisizione delle conoscenze riguardanti l aspetto applicativo della geomorfologia nell ambito di una corretta gestione del patrimonio ambientale, con l'acquisizione degli strumenti base delle tecnologie a disposizione del geomorfologo oggi. Autonomia di giudizio Acquisizione della capacità di individuare le tecniche di indagine più idonee per la classificazione e la rappresentazione cartografica delle forme nonché dei processi che le modellano. Abilità comunicative Acquisizione della capacità di esposizione di principi e concetti fondamentali delle tematiche di studio e capacità di descrizione delle tecniche e procedure di acquisizione, elaborazione ed interpretazione dei dati con chiarezza e proprietà di linguaggio. La verifica di tali abilità sarà valutata sulla base delle modalità espositive mostrate nel corso dell esame orale. Capacità di apprendimento Acquisizione della capacità di approfondire la comprensione di concetti geomorfologici sviluppando ragionamenti autonomi finalizzati all individuazione dei nessi e delle differenze tra le varie tematiche del corso di studio. Il livello raggiunto in tale capacità sarà verificato tramite la discussione degli argomenti di esame. Programma Contenuti di insegnamento GEOMORFOLOGIA 1. INTRODUZIONE ALLA GEOMORFOLOGIA. Il ruolo della geomorfologia nelle Scienze della Terra. Rapporti tra dinamica endogena e dinamica esogena. Concetti fondamentali di geomorfologia: processi morfogenetici, forme e depositi correlati; problemi di convergenza morfologica; Agenti e fattori che sovrintendono ai cicli morfogenetici. I sistemi geomorfici. Il clima e i processi geomorfologici. Metodi di indagine in geomorfologia. 2. PROCESSI DI DEGRADAZIONE SUI VERSANTI. Processi elementari: alterazione e disgregazione delle rocce. Processi fisici e processi chimici. Cenni alla formazione e alla suddivisione dei suoli. Concetto e tipi di versante:, processi di erosione, trasporto e sedimentazione lungo i pendii: processi areali, lineari e puntiformi. Modelli evolutivi dei versanti: arretramento parallelo, sostituzione, versante di Richter, slope decline. Processi, forme e depositi legati all azione della forza di gravità: processi lenti creep, soliflusso, geliflusso; processi rapidi frane, cenni di classificazione dei fenomeni franosi, nomenclatura delle parti di una frana, cenni alle cause predisponesti e scatenanti dei fenomeni franosi. Processi forme e depositi legati all azione

delle acque di ruscellamento superficiale: splash erosion, sheet erosion, rill erosion, gully erosion; 3. MORFOLOGIA FLUVIALE Erosione, trasporto e sedimentazione lungo un corso d acqua. Il livello di base. Portata liquida, portata solida, energia e velocità, carico limite e carico reale. Il profilo longitudinale e il profilo di equilibrio. I profili trasversali: valli e terrazzi fluviali morfologie e cause del modellamento. Alvei e tracciati fluviali: canali meandriformi, rettilinei e anastomizzati. Rete idrografica e bacino fluviale; patterns idrografici e loro significato. Geomorfologia quantitativa: gerarchizzazione e morfometria di un bacino idrografico, principali parametri geomorfici e loro significato, moderne applicazioni della geomorfologia quantitativa allo studio dell evoluzione del paesaggio. Le forme di deposizione fluviale: conoidi, terrazzi e pianure alluvionali genesi ed evoluzione. Adattamento della rete idrografica all assetto strutturale del territorio drenato. Sensibilità del sistema fluviale a variazioni ambientali indotte dall uomo, dalla tettonica e dalle variazioni climatiche. L analisi dei reticoli idrografici come strumento essenziale negli studi ambientali e di neotettonica. Livello di base locale: i laghi, genesi e tipologie di laghi, morfologie lacustri. 4. MORFOLOGIA CARSICA Presupposti, cause e meccanismi dei fenomeni carsici. Genesi e geometria delle forme carsiche: forme epigee: chemioclastismo e graviclastismo, microforme e macroforme (lapiez, kamenitsa, karren, doline, uvala, inghiottitoi, estavelle, polje ecc.); forme ipogee: deflusso endoreico,, processi morfogenetici nel carsismo ipogeo, genesi ed evoluzione di grotte e cavità sotterranee Paesaggi carsici: caratteristiche topografiche in pianta e in sezione; caratteristiche del reticolo idrografico e delle valli fluviali.. Depositi carsici: stalattiti, stalagmiti e travertini e loro importanza nella cronostratigrafia del Quaternario. 5. MORFOLOGIA COSTIERA Agenti e processi della geomorfologia costiera: moto ondoso, correnti lungo costa, maree, carsismo, vento. Coste alte e coste basse; classificazione delle coste secondo Valentine: coste in avanzamento e coste in arretramento. Forme costiere di erosione: falesie, solchi di battente, faraglioni, terrazzi marini ecc. Forme di deposizione: spiaggia; profilo di una spiaggia e nomenclatura delle forme ad essa associate: berma, barra, cordone litoraneo, duna, tombolo ecc. Meccanismi di erosione, trasporto e deposizione dei sedimenti lungo i litorali, influenza della morfologia costiera. Delta, estuari e laghi costieri. Effetti sulle coste delle variazioni glacioeustatiche quaternarie. Cenni ai moderni concetti di difesa dei litoranei. GIS 1. INTRODUZIONE AI SISTEMI INFORMATIVI TERRITORIALI (GIS).

La cartografia numerica. Che cosa è un GIS, Potenzialità di un GIS, Organizzazione dei dati, Overlay Rappresentazione del mondo reale, fenomeni continui e fenomeni discreti, modelli dei dati spaziali, i dati vettoriali e i dati raster, introduzione alla topologia, l accuratezza e la risoluzione. Architetture GIS: Desktop; Client/Server; Web; Mobile. Introduzione ai sistemi informativi territoriali opensource e ArcGis 2. GEOPROCESSING DI DATI VETTORIALI: caratteristiche; input (acquisizione, editing, geocodifica). Integrazione di dati raster e vettoriali. Il formato dei dati, gli attributi, l edintig e le operazioni sulle tabelle. 3. GEOPROCESSING DI DATI RASTER: caratteristiche; ortorettifica e georeferenziazione; analisi geospaziale; gestione digitale di raster. 4. LA DIFFUSIONE DEI DATI GIS E IL LAYOUT Analisi spaziale e map algebra, creazione di superfici e metodi di interpolazione.la modellazione tridimensionale, i modelli digitali del terreno e loro analisi.caratteristiche delle TIN e la visione 3D. 5. LABORATORIO Utilizzo di Tutorial ed esercizi di QGIS sugli argomenti trattati Georeferenziazione di una carta e digitalizzazione di shapefiles Testi di riferimento Anderson R. and Anderson S. (2010) - Geomorphology. The Mechanics and Chemistry of Landscapes. CAMBRIDGE UNIVERSITY PRESS Castiglioni G.B. (1979) Geomorfologia. UTET Ed. Torino Atlante di Tipi Geografici - IGM - http://www.igmi.org Dainelli N. et al. 2008, Cartografia Numerica - manuale pratico per l'utilizzo dei GIS, Dario Flaccovio editore Note ai testi di riferimento Metodi didattici Metodi di valutazione (indicare almeno la tipologia scritto, orale, altro) Criteri di valutazione (per ogni risultato di apprendimento atteso su indicato, descrivere cosa ci si aspetta che lo studente conosca o sia in grado di fare) I testi sono integrati con gli appunti di lezione, articoli scientifici e pagine web suggerite dal docente durante le lezioni. Lezioni frontali supportate da presentazioni con PPT, esercitazioni in laboratorio informatico, esercitazioni in aula, audiovisivi, interviste ad esperti del settore in video conferenza. Prova orale sugli argomenti trattati nel corso, esoneri scritti e prova al computer. Conoscenza e capacità di comprensione Lo studente deve essere in grado di utilizzare le conoscenze di base acquisite per descrivere e classificare le forme del rilievo e i processi, passati e in atto che le hanno modellate. Deve essere inoltre in grado di leggere carte geomorfologiche e applicare i concetti base per la rappresentaqzione delll forme mediate GIS Autonomia di giudizio Lo studente deve dimostrarsi in grado di individuare, nel

contesto di un problema presentato alla sua attenzione, le scelte metodologiche più idonee alla soluzione del problema Abilità comunicative Lo studente deve dimostrarsi in grado di trasmettere il livello di comprensione di principi e metodi di indagine con chiarezza e proprietà di linguaggio, che non diano adito ad ambiguità o fraintendimenti. Capacità di apprendimento Lo studente deve dimostrarsi in grado di arricchire la comprensione degli argomenti attraverso percorsi di approfondimento individuale che mostrino la sua capacità di trarre ulteriori conoscenze partendo dalla base dei contenuti trasmessi durante il corso. Altro