Utilità attesa. Appunti per il corso di Economia dei mercati monetari e finanziari A.A. 2002/2003. Eduardo Rossi Università di Pavia

Documenti analoghi
Utilità attesa. Scelta in condizioni di incertezza. Proposizione 1. L assioma di Indipendenza è alla base della teoria dell utilità attesa.

Indice. Scelta in condizioni di incertezza. Lotterie monetarie. Lotterie monetarie. Corso di Microeconomia progredito. Parte III

Lotterie. Scelta in condizioni di incertezza. Lotterie. Lotterie. Lotteria. Gli individui scelgono tra alternative che hanno esiti incerti.

Definizione formale di probabilitá

Note di Teoria della Probabilità.

Lezione 1: Università Mediterranea di Reggio Calabria Decisions Lab. Insiemi. La Probabilità Probabilità e Teoria degli Insiemi

Introduzione al Calcolo delle Probabilità

Calcolo delle Probabilità

Una variabile casuale è una variabile che assume determinati valori in modo casuale (non deterministico).

6.2 La probabilità e gli assiomi della probabilità

Modelli probabilistici variabili casuali

Appunti di Analisi Economica (V)

Calcolo delle Probabilità e Statistica Matematica: definizioni prima parte. Cap.1: Probabilità

2. Introduzione alla probabilità

Variabili aleatorie. Variabili aleatorie e variabili statistiche

Statistica e analisi dei dati Data: 29 Febbraio Lezione 3

Lezione 1. 1 Probabilità e statistica. 2 Definizioni di probabilità. Statistica e analisi dei dati Data: 22 Febbraio 2016

Modelli descrittivi, statistica e simulazione

Variabili aleatorie: parte 1. 1 Definizione di variabile aleatoria e misurabilitá

Note introduttive alla probabilitá e alla statistica

ELEMENTI DI LOGICA MATEMATICA LEZIONE VII

Premio al rischio e equivalente di certezza

Sperimentazioni di Fisica I mod. A Statistica - Lezione 3

MATEMATICA PER LO STUDIO DELLE INTERAZIONI STRATEGICHE: TEORIA DEI GIOCHI. Anna TORRE

Computazione per l interazione naturale: fondamenti probabilistici (1)

DISTRIBUZIONI DI PROBABILITA (parte 1) 1 / 19

Statistica. Lezione : 17. Variabili casuali

Calcolo delle Probabilità

Cosa dobbiamo già conoscere?

MATEMATICA. a.a. 2014/15

Teoria delle decisioni

Notazione: nel seguito, dato un insieme A, P(A) indicherà l insieme delle parti di A.

I modelli probabilistici

Corso di Laurea a Distanza in Ingegneria Elettrica Corso di Comunicazioni Elettriche Teoria della probabilità A.A

Laurea triennale in INFORMATICA, Corso di CALCOLO DELLE PROBABILITÀ COMPITO - 2 luglio FOGLIO RISPOSTE

Equidistribuzione su un insieme finito

VETTORI DI VARIABILI ALEATORIE

Calcolo della probabilità

Elementi di teoria degli insiemi

Introduzione al calcolo delle probabilità

Cenni di probabilità

Statistica Inferenziale

Tommaso Cortopassi- Settimana 6-8 (da 4 Aprile a 21 Aprile) Esercizio 1 Mostrare che A (B C) = (A B) (A C) come insiemi ordinati.

Matematica e Statistica per Scienze Ambientali

Le scelte di consumo, il vincolo di bilancio

Variabili casuali multidimensionali

01 - Elementi di Teoria degli Insiemi

Calcolo delle Probabilità e Statistica Matematica previsioni 2003/04

PROBABILITÀ I. a.a. 2011/2012 DIARIO DELLE LEZIONI

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BRESCIA-FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA SEDE DI DESENZANO dg STATISTICA MEDICA.

Brevi richiami su variabili aleatorie e processi stocastici

Esercizi di Matematica per la prova di ammissione alla Scuola Galileiana /16

NOTE SULLE FUNZIONI CONVESSE DI UNA VARIABILE REALE

Relazioni e Rappresentazioni. 1 Una relazione (binaria) R su

Concetti di teoria dei campioni ad uso degli studenti di Statistica Economica e Finanziaria, A.A. 2017/2018. Giovanni Lafratta

Microeconomia Finanziaria

Economia, Corso di Laurea Magistrale in Ing. Elettrotecnica, A.A Prof. R. Sestini

Corso di Laurea a Distanza in Ingegneria Elettrica Corso di Comunicazioni Elettriche Teoria della probabilità A.A

Richiami di TEORIA DELLE PROBABILITÀ

Il Calcolo delle Probabilità è lo strumento matematico per trattare fenomeni aleatori cioè non deterministici.

Lezione 11 Ugo Vaccaro

Calcolo delle Probabilità 2017/18 Foglio di esercizi 8

28 giugno 2018, es.1) Programmazione lineare

CONSUMO. 3. Il Saggio Marginale di Sostituzione (SMS)

CALCOLO DELLE PROBABILITÀ I. a.a. 2016/2017. Informatica. Leggere attentamente le seguenti note

Modelli di probabilità

SOLUZIONI DELLA PRIMA PROVA IN ITINERE DEL CORSO GE220

Geometria della programmazione lineare

( A) ( ) 3. Concezioni e valutazioni di probabilità

Richiami di Matematica. 1. Insiemi, relazioni, funzioni. 2. Cardinalitá degli insiemi infiniti e numerabilitá. 3. Notazione asintotica.

3.3 - Il principio del buon ordine. Sia A un insieme, e sia una relazione di ordine in A. Si dice che è un buon

NOTE DI ALGEBRA LINEARE v = a 1 v a n v n, w = b 1 v b n v n

RICHIAMI DI CALCOLO DELLE PROBABILITÀ

Esercizi di Probabilità

Spazi Vettoriali ed Applicazioni Lineari

Forme bilineari simmetriche

Per capire qual è l altezza media degli italiani è stato intervistato un campione di 1523 cittadini. La media campionaria dell altezza risulta essere:

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BRESCIA-FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA SEDE DI DESENZANO dg STATISTICA MEDICA.

SOLUZIONI DI ESERCIZI SCELTI ELEMENTI DI MATEMATICA E INFORMATICA TEORICA VERSIONE DEL 14 MAGGIO Esercizio 18

Statistica ARGOMENTI. Calcolo combinatorio

Terza lezione - 15/03/2018

Statistica Inferenziale

DATI DELLO STUDENTE: NomeeCognome:... NumerodiMatricola:... PROCESSI STOCASTICI 09/09/2015, ESAME SCRITTO

Trasformazione di Problemi Non Lineari

Metodi Decisionali Multicriterio

L indagine campionaria Lezione 3

assuma valori in un determinato intervallo è data dall integrale della sua densità ( = )=

Propagazione delle varianze, conosciuta come propagazione degli errori.

Elementi di Teoria degli Insiemi

9. Test del χ 2 e test di Smirnov-Kolmogorov. 9.1 Stimatori di massima verosimiglianza per distribuzioni con densità finita

11. Misure con segno.

8 Derivati dell entropia

Costruzione di macchine. Modulo di: Progettazione probabilistica e affidabilità. Marco Beghini. Lezione 3: Variabili aleatorie discrete notevoli

Proprietà asintotiche dello stimatore OLS

Variabili aleatorie parte 2. 1 Definizione di funzione di ripartizione o funzione cumulativa (CDF)

Introduzione alla probabilità

ALGEBRE DI BOOLE. (d) x, y X x y oppure y x.

Concetti di teoria dei campioni ad uso degli studenti di Statistica Economica e Finanziaria, A.A. 2016/2017. Giovanni Lafratta

Transcript:

Utilità attesa Appunti per il corso di Economia dei mercati monetari e finanziari A.A. 2002/2003 Eduardo Rossi Università di Pavia 1 Elementi di teoria della probabilità Esperimento casuale: L esito non è noto con certezza. L insieme dei possibili esiti definisce lo spazio campionario Θ. Generico esito: θ i. Un evento A è un sottoinsieme dello spazio campionario. Dopo l esperimento, si dice che l evento si è avverato se l esito appartiene a tale insieme. Una funzione p che associa un numero ad ogni evento è una misura di probabilità se rispetta i seguenti vincoli per qualsiasi evento A, 0 p (A) 1 P (Θ) =1 per qualsiasi successione A 1, A 2,... di eventi disgiunti p ( i=1 A i)= X p (A i ). Una variabile casuale X è una funzione che assegna valore X i X (θ i ) all esito θ i X : Θ R 1

La funzione di distribuzione F (x) =F (X x) x funzione di densità f (x) =F 0 (x) quando il codomonio di X è numerabile si indica con p i = f (X = x i )=p(x = x i ) la probabilità che la X assuma il valore x i. 2

2 Rappresentazione delle preferenze Decisioni degli individui in condizioni di incertezza e loro implicazioni per la valutazione delle attività finanziarie. 2.1 Ipotesi Ogni consumo o investimento individuale è caratterizzato come se l investitore determinasse le probabilità dei possibili payoff, assegnando un indice ad ogni possibile consumo e scegliendo consumo e investimento (risparmio destinato all acquisto di attività finanziarie) in modo da massimizzare il valore atteso dell indice. Le preferenze di un individuo hanno una rappresentazione in termini di utilità attesa se esiste una funzione u ( ) tale che il consumo casuale ex è preferito al consumo casuale ey se e solo se: E [u (ex)] E [u (ey)] Due date 0 e 1, un solo bene di consumo disponibile per il consumo al tempo 1. Incertezza nell economia è modellata dall incertezza negli stati di natura che si realizzeranno al tempo 1. Collezione dei possibili stati di natura: ω Ω. Gli individui sanno che il vero stato di natura è un elemento di Ω ma non conosconolostatochesiverificherà al tempo 1. Piano di consumo: specificazione del numero di unità del singolo bene di consumo nei differenti stati di natura x = {x ω : ω Ω} x ω,èlaspecificazione del numero di unità del bene di consumo nello stato ω specificato da x. Un piano di consumo può essere interpretato come una variabile casuale. Relazioni di preferenza. Comparazione di differenti piani di consumo. Vogliamo che le preferenze di un individuo siano rappresentate da una funzione di utilità. 3

E conveniente pensare ad una comparazione tra piani di consumo come certi e ad una probabilità che dia la relativa verosimiglianza degli stati di natura tale che la la relazione di preferenza può essere rappresentata come un utilità attesa nel senso che il piano di consumo ex è preferito ex 0 se e solo se Z Ω E [u (ex)] E [u (ex 0 )] Z u (x ω ) dp (ω) Ω u (x 0 ω) dp (ω) Un piano di consumo è certo se il numero di unità di consumo non varia nei diversi stati di natura, ex ω = z ex 0 ω = z 0 ω Ω con z, z 0 costanti. In questo caso la funzione di utilità attesa si riduce ad una funzione di utilità su elementi certi: E [u (ex)] = u (z) E [u (ex 0 )] = u (z 0 ) Non tutte le relazioni di preferenza hanno una rappresentazione in termini di funzione di utilità attesa. Due approcci possibili perchè una relazione di preferenza abbia una rappresentazione in termini di utilità attesa: Funzione di utilità Von Neumann-Morgestern Approccio soggettivo di Savage. 4

3 Relazione di preferenza X collezione dei piani di consumo Relazione binaria º su X: collezione di coppie di piani di consumo (x, y). Se (x, y) sono in relazione scriviamo x º y, sex è debolemente preferito a y. 1. Una relazione binaria è transitiva, cioè: x º y, y º v x º v 2. Completa. Se per due piani di consumo x e y si ha che: x º y o y º x Due piani di consumo possono essere sempre comparati. Una relazione di prefenza è una relazione binaria, transitiva e completa. Possiamo inoltre definire tra due piani di consumo: Indifferenza: Strettamente preferito: x º y e y º x x y x  y se x º y e y ² x. Osservazione 1 Quando X ha un numero finito di elementi, una relazione di preferenza º può essere sempre rappresentata da una funzione di utilità. Esempio 2 Tre piani di consumo in X, x 1, x 2 e x 3.Prendiamounqulasiasi piano di consumo, persempio, x 3 edefiniamo: H (x 3 ) b Prendiamo adesso x 1. Poichè la relazione di preferenza è completa, x 1 e x 3 possono essere comparati, con H funzione di utilità: b + 1 se x 1  x 3 H (x 1 ) b 1 se x 3  x 1 b se x 3 x 1 5

Compariamo ora x 1, x 2 e x 3 Da ciò che è stato detto H (x 2 ) b 1 se x 3 Â x 2 b se x 3 x 2 b + 1/2 se x 1 Â x 2 Â x 3 b + 1 se x 2 x 1 b +2 se x 2 Â x 1 H (x n ) H (x m ) se e solo se x n º x m Problemi: quando un individuo esprime le sue preferenze su un insieme di piani di consumo in numero infinito non numerabile. In questo caso relazioni di preferenza che non possono essere rappresentate dalla funzione di utilita (ad esempio le preferenze lessicografiche). 6

4 La funzione di utilità attesà Denotiamo con P la probabilità definita sullo spazio degli stati Ω che puo essere obiettiva o soggettiva. Un piano di consumo e una variabile casuale, le cui caratteristiche probabilistiche sono specificate da P. Il consumo e casuale perche dipende da quale stato di natura si realizza. La funzione di distribuzione per un piano di consumo x: F x (z) =P {ω Ω : x ω z} Se una relazione di preferenza º ha una rappresentazione in termini di utilità attesa con una funzione di utilità u sugli eventi certi, l utilità attesa derivata da x e E [u (ex)] = Z + u (z) df x (z) Se due piani di consumo x e x 0 hanno la stessa funzione di distribuzione, avranno anche la stessa funzione di utilità e saranno indifferenti. Osservazione 3 L individuo esprime le proprie preferenze sulle distribuzioni di probabiltà del consumo. Per semplificare, assumiamo che l individuo esprima le sue preferenze sulle distribuzioni di probabilità (d.p.) definite su un insieme finito Z. Cioè la collezione dei piani di consumo X sul quale un individuo esprime le proprie preferenze deve avere la proprietà che x ω Z, ω Ω, x X Esempio 4 Z = {1, 2, 3} unità di consumo in ogni stato Possiamo rappresentare un piano di consumo come una variabile casuale discreta, p (z) =p (x = z) è la probabilità che x = z, conp (z) 0, z Z Definizione 5 La variabile casuale X è detta discreta se assume valori in qualche sottoinsieme numerabile {x 1,x 2,...} di R. 7

F x (z 0 )= X z z 0 p (z) X p (z) =1 z Z E [u (ex)] = X z Z p (z) u (z) Un piano di consumo puo essere pensato come una lotteria con premi in Z. La probabilità del premio e p (z). Lo spazio delle probabilità su Z è P ed i suoi elementi sono p, q e r. Se p P, la probabilità di z secondo p è p (z). 4.1 Assiomi Gli assiomi sono necessari e sufficienti perchè una relazione definita su P abbia una rappresentazione in termini di utilità attesa. Assioma 6 º è una relazione di preferenza su P. Assioma 7 Assioma di indipendenza o sostituzione. Per tutti i p,q e r P e a (0, 1). p  q ap +(1 a) r  aq +(1 a) r. Supponiamo che la scelta tra le lotterie p e r sia affidata ad un esperimento casuale semplice del tipo lancio della moneta. Se esce testa si ottiene la lotteria p, se croce la lotteria r. Lalotteriacompostaèap +(1 a) r. La differenza tra ap +(1 a) r e aq +(1 a) r ècosasuccedeseescetesta nel lancio della moneta (probabilità a). Cioè la differenza tra le due lotterie dipende dalle preferenze su p e q. In altre parole, la soddisfazione del consumo in un dato evento (testa) non dipende da cosa sarebbe stato il consumo in una altro stato del mondo (croce). Assioma 8 Assioma Archimedeo. Supponiamo che p, q e r siano tre distribuzioni di probabilità tali che: p  q  r. Esistono allora a, b (0, 1) : ap +(1 a) r  q  bp +(1 b) r. 8

L assioma archimedeo ci dice che poichè p é strettamente migliore di q, allora nonimporta quanto cattivo sia r, possiamo trovare una combinazione di p e r, ap +(1 a) r, con peso su p vicino a uno tale che la combinazione è migliore di q. Analogamente, non importa quanto sia migliore p rispetto a q, possiamo trovare un b sufficientemente vicino a zero tale che bp +(1 b) r sia peggiore di q. Esempio 9 p paga con certezza 100 Euro, q paga con certezza 10 Euro, r consiste nella propria morte. Uno potrebbe sostenere che r è tanto peggiore di q che nessuna probabilità a sufficientemente vicino a 1 rende preferibile ap +(1 a) r a q. Immaginiamo adesso una situazione nella quale ci venga offerto di guadagnare con certezza 10 Euro subito ed un altra nella quale ci venga data la possibilità di guadagnare 100 Euro, a patto di percorrere un piccolo tratto di strada in auto. E molto probabile che la maggioranza di noi sarebbe disposta a percorrere un piccolo tratto in auto pur di guadagnare 100 Euro, ma cosi facendo aumenteremmo le possibilità di morte. 9

4.2 Proprietà Notation 10 Per z Z, siap z la distribuzione di probabilità degenere a z ½ 1 se z P z (z 0 )= 0 = z 0 se z 0 6= z cioè P z rappresenta il piano di consumo sicuro che ha z unità di consumo in ogni stato. Quando valgono i tre assiomi valgono le seguenti proprietà per la relazione di preferenza: 1. p  q, 0 a<b 1 bp +(1 b) q  ap +(1 a) q 2. p º q º r e p  r esiste un unico a [0, 1] :q a p +(1 a ) r 3. p  q e r  s e a [0, 1] ap +(1 a) r  aq +(1 a) s 4. p q e a [0, 1] p ap +(1 a) p 5. p q e a [0, 1] ap +(1 a) r aq +(1 a) r, r P. 6. Esistono z 0, z 0 Z: P z 0 º p º P z0, p P (z 0 massimo, z 0 minimo). La relazione º ha una rappresentazione come utilità attesa se e solo se soddisfa i tre assiomi. Proviamola. Caso 1. P z 0 P z0. Allora p q per tutti p, q P. Quindi ogni u (z) =k per una costante k sarà una funzione di utilità per eventi certi. Caso 2. P z 0  P z0.perp P definiamo tale che H (p) = a a [0, 1] ap z 0 +(1 a) P z0 p cioè H (p) è quel peso che, assegnato in una lotteria ponderata, rende P z 0 indifferente a p. Per la proprietà 2 a è unico, ovvero H (p) èbendefinito per tutti i p P. 10

Per definizione di H e per la proprietà 1 si ha: seesolose H (p) H (q) H (p) P z 0 +(1 H (p)) P z0 º H (q) P z 0 +(1 H (q)) P z0 quindi, se e solo se p º q. Quindi H è una funzione di utilità che rappresenta º. Il secondo passo è dimostrare che esiste una funzione u ( ) definita su Z tale che: H (p) = X z Z u (z) p (z). Perlaproprietà5epertuttip, q P e a [0, 1] ap +(1 a) q a [H (p) P z 0 +(1 H (p)) P z0 ]+(1 a)[h (q) P z 0 +(1 H (q)) P z0 ] [ah (p)+(1 a) H (q)] P z 0 +[1 ah (p) (1 a) H (q)] P z0 0 <ah(p)+(1 a) H (q) < 1 H rappresenta º, nesegueche H (ap +(1 a) q) = p z } { H [ah (p)+(1 a) H (q)] P {z } z 0 +[1 ah (p) (1 a) H (q)] P {z } z0 a (1 a) = H (p) Dalla definizione di H (p) =a dove a [0, 1] tale che ap z 0 +(1 a) P z0 p. H deve essere lineare H (p) =a = ah (p)+(1 a) H (q) H [ap +(1 a) q] =ah (p)+(1 a) H (q). 11

Definiamo una funzione u ( ) su Z con u (z) H (P z ) z Z dove P z è il piano di consumo sicuro. Questa è una funzione Von Neumann Morgerstern. Infatti u (z) è l utilità, secondo H, perilpianodiconsumo sicuro P z e la funzione di utilità VNM è una funzione su cose sicure. Prova. Siap P. Si puó mostrare che p X p (z) P z z Z Poichè H rappresenta º Ã! X H (p) = H p (z) P z z Z = X p (z) H (P z ) z Z = X p (z) u (z). z Z Ogni relazione binaria su P che soddisfi i tre assiomi ha una rappresentazione di utilità attesa. Viceversa, se una relazione binaria ha una rappresentazione di utilità attesa esiste una u ( ) tale che, per p, q P p º q sse X p (z) u (z) X u (z) q (z) allora º soddisfa i tre assiomi. Si può mostrare che u ( ) è determinata unicamente a meno di una trasformazione lineare strettamente positiva. Se anche bu è una funzione di utilità VNM, allora esistono due costanti c>0 e d tale che bu = d + cu. Quando Z è un insieme infinito, per esempio quando Z contiene tutti i numeri reali positivi, il teorema di rappresentazione non vale più. Si ha bisogno di un quarto assioma chiamato il principio della cosa sicura. 12

4.3 Utilità attesa con consumo su più date Quando il consumo si verifica su più date: t =0, 1,...,T. Sia Z la collezione di vettori (T + 1) 1: (z 0,...,z T ) dove z t rappresenta il numero di unità di consumo certo al tempo t. Supponiamo che Z sia un insieme finito. Una probabilità p su Z è una funzione con le seguenti proprietà: 1. p (z) [0, 1] z Z; 2. P z Z p (z) =1. Gli individui esprimono le preferenze sulle probabilità definite su Z o, equivalentemente, sulle lotterie i cui premi sono i consumi ai tempi t = 0, 1,...,T. La relazione binaria º è una relazione di preferenza che soddisfa l assioma di sostituzione e quello Archimedeo se e solo se esiste una funzione di utilità VNM u ( ) sulle cose sicure tale che per tutti p, q P, p º q seesolose X u (z 0,...,z T ) p (z = z 0,...,z T ) X u (z 0,...,z T ) q (z = z 0,...,z T ) z Z z Z dove p (z = z 0,...,z T ) è la probabilità che il consumo dal tempo 0 al tempo T sia (z 0,...,z T ). Assunzione di additività temporale: u (z 0,...,z T )= TX u t (z t ) t=0 13

Una conseguenza della teoria dell utilità attesa è che la funzione di utilità di VNM è necessariamente limitata quando le distribuzioni di probabilità del consumo implicano livelli di consumo non limitati. Questa è una conseguenza dell Assioma Archimedeo. Per vedere questo, supponiamo che u sia non limitata. Senza perdita di generalità, supponiamo che u sia non limitata dall alto e che Z contenga tutti i livelli positivi di consumo. Allora esiste una sequenza di livelli di consumo {z n } n=1 tale che z n e u (z n )= 1, 2 n n = 1, 2,... Questo piano di consumo ha livelli di consumo non limitati. L utilità attesa di questo piano di consumo è X u (z n ) p (z n ) n=1 X 2 n 1 2 = n Ora, siano q,r P tali che p  q  r. Sappiamo che le utilità attese con q e r devono essere finite. E quindi evidente che l assioma Archimedeo non può essere soddisfatto. n=1 14