OSSERVATORIO Anno IV n. 3 17 FEBBRAIO 2012 F I S C O In primo piano In questo numero In primo piano Evasione. Angeletti, Italia può diventare meglio Germania p. 1 Corte dei Conti. Proietti, porre evasione al primo posto dell agenda del Governo p. 1 Evasione fiscale. L approccio Intergovernativo tra gli Stati Uniti, l Italia, la Germania, la Spagna e il Regno Unito. Nota di approfondimento UIL p. 2 Fisco. Proietti, governo persegua svolta epocale in lotta evasione. Bene ha fatto Monti a portare questione in Europa p. 3 Sulla stampa Meno tasse con la lotta all evasione. L aumento dell Iva forse non ci sarà (La Repubblica) p. 4 Nuovo redditometro entro giugno (Corriere della Sera) p. 6 Comuni acchiappa evasori, premio del 100% (Corriere della Sera) p. 7 EVASIONE Angeletti, Italia può diventare meglio Germania Roma, 31 gen. I soldi da recuperare agli evasori fiscali, gli immobili da vendere e la riduzione dei costi della politica: con queste tre cose il nostro Paese diventerà meglio della Germania. Ne è convinto il leader della Uil, Luigi Angeletti, che ospite di Omnibus su La7 ne ha parlato come di tre motivi per essere ottimisti. Ma, ha aggiunto, serve "determinazione". CORTE DEI CONTI Proietti, porre evasione al primo posto dell'agenda del Governo Roma, 16 feb. L'Italia continua ad essere, come emerge dalla pregevole e rigorosa odierna relazione della Corte dei Conti, la maglia nera in Europa per l'evasione fiscale. Bisogna porre fine a questa vergogna. Nel momento in cui il presidente Monti è impegnato ad armonizzare l'italia con l'europa, questo tema deve essere messo al primo posto nell'agenda del governo. Lo afferma il segretario confederale della Uil, Domenico Proietti, secondo il quale è necessaria una svolta epocale nella lotta all'evasione basata su una forte e determinata volontà politica per affermare la legalità fiscale nel nostro paese. Bisogna contemporaneamente destinare subito le risorse recuperate a diminuire le tasse ai lavoratori e ai pensionati, conclude Proietti.
CONTRASTO ALL EVASIONE FISCALE L Approccio Intergovernativo tra gli Stati Uniti, l Italia, la Francia, la Germania, la Spagna ed il Regno Unito - Nota di approfondimento UIL - L 8 febbraio gli Stati Uniti, l Italia, la Francia, la Germania, la Spagna e il Regno Unito hanno annunciato di voler sviluppare un Approccio Intergovernativo per intensificare la lotta all evasione fiscale internazionale. In particolare, grazie alla cooperazione dei Paesi europei coinvolti, si renderà applicabile la normativa USA Foreign Compliance Account Tax Act (FACTA) volta a scovare i potenziali evasori statunitensi. Allo stesso tempo, gli Stati UE u sufruiranno di uno scambio automatico di informazioni circa i propri cittadini che investono negli Stati Uniti. Per maggiore chiarezza si analizzano di seguito le principali caratteristiche della normativa FACTA e, a seguire, dell Approccio Intergovernativo. La normativa FACTA, adottata negli Stati Uniti nel marzo 2010 e che entrerà in vigore dal 2013, ha introdotto l'obbligatorietà per gli intermediari finanziari esteri (Foreign Financial Institutions FFIs) di comunicare all Agenzia delle Entrate USA (Internal Revenue Service) i nominativi dei soggetti fiscali statunitensi titolari di relazioni bancarie estere. Pena un imposta alla fonte del 30% su ogni tipo di pagamento proveniente dagli Stati Uniti. La FACTA si affianca all attuale normativa QI, in vigore fino al 2013, secondo la quale gli istituti finanziari esteri sono tenuti a sottoscrivere un accordo (QI Agreement) con l IRS. Il QI Agreement richiede che l intermediario finanziario effettui determinate procedure documentarie per identificare i relativi clienti che investono negli USA. Schematicamente secondo l accordo FACTA gli operatori finanziari sono tenuti a: - ottenere e conservare la documentazione idonea circa i clienti titolari dei conti aperti presso il loro istituto; - dichiarare annualmente all IRS dati fiscalmente rilevanti con riferimento ai singoli clienti; - essere disponibili a rispondere a domande e richieste di approfondimento da parte dell IRS. Si tratta di una norma pensata proprio per individuare e combattere l evasione fiscale internazionale. Tuttavia l applicazione della stessa ha sollevato dei problemi in quanto gli istituti interessati sono soggetti ad alcuni vincoli legali che potrebbero rendere difficile l applicazione di particolari procedure. L Approccio Intergovernativo si pone quindi l obiettivo, da un lato, di far superare tali limiti, permettendo la piena applicabilità del FACTA. Dall altro, è finalizzato a raggiungere il più alto livello di compliance fiscale internazionale a beneficio di entrambe le parti. Grazie alla scambio automatico di informazioni con gli USA, infatti, gli Stati UE potranno scovare i propri cittadini che evadono oltreoceano. Sulla base di quanto si legge dalla dichiarazione congiunta gli Stati Uniti e il Paese partner dovrebbero stipulare un accordo prevedendo alcuni obblighi reciproci che indichiamo nel dettaglio di seguito. Il paese partner è tenuto a: 2
a) far adottare la normativa necessaria per la trasmissione di dati; b) abilitare le istituzioni finanziarie ad applicare le misure necessarie per l identificazione dei conti statunitensi; c) trasmettere automaticamente i dati agli Stati Uniti. A loro volta gli Stati Uniti devono: a) eliminare l obbligo per ciascuna istituzione finanziaria estera stabilita in un partner FACTA di concludere un accordo generale separato con l IRS; b) consentire alle istituzioni finanziarie partner di adempiere ai propri obblighi dichiarativi secondo la normativa comunicando i dati al partner FACTA e non comunicando direttamente i dati all IRS; c) eliminare la ritenuta statunitense sui pagamenti alle istituzioni finanziarie partner FACTA; d) identificare istituzioni finanziarie e stere a basso rischio di evasione; e) impegnarsi nella reciproca trasmissione di dati. I sei paesi si sono inoltre impegnati per ridurre il più possibile l onere per l applicazione della normativa e per raggiungere un modello comune per lo scambio automatico di informazioni a livello internazionale. La UIL ha accolto positivamente la dichiarazione congiunta dei paesi interessati. Si tratta di una presa di posizione che va nella direzione giusta perché apre la strada per una maggiore cooperazione a livello internazionale nella lotta all evasione. Il coordinamento tra le amministrazioni fiscali dei diversi paesi è di fatto uno strumento decisivo per combattere efficacemente l evasione di tipo multilaterale. In Italia l evasione fiscale ha raggiunto un livello insostenibile, rappresentando la vera anomalia rispetto a tutti gli altri paesi dell occidente. Qualsiasi iniziativa che si pone l obiettivo di combatterla va quindi sostenuta. Inoltre è molto importante che le misure nazionali volte a scovare gli evasori, siano poi inquadrate in una normativa a livello internazionale. In un mercato ormai così globale, infatti, non sono più pensabili meccanismi di difesa unilaterali. È quindi ora necessario facilitare il passaggio dei dati tra gli Stati e, una volta acquisiti, una loro puntuale verifica. Solo grazie alla cooperazione tra tutte le Amministrazioni interessate ed il potenziamento delle attività di contrasto sarà possibile segnare una svolta epocale nella lotta all evasione fiscale nazionale ed internazionale. FISCO Proietti, governo persegua svolta epocale in lotta a evasione. Bene ha fatto Monti a portare la questione in Europa Roma, 31 gen. Il governo deve perseguire una svolta epocale nella lotta all'evasione, attraverso una forte volontà politica ed il potenziamento dell'attività di controllo e di contrasto. Così il segretario confederale UIL Domenico Proietti, in un comunicato in cui esprime il proprio apprezzamento per l'impegno dell'esecutivo sul tema dell'inadempienza agli obblighi fiscali. Bene fa il presidente Monti ad affrontare finalmente la questione dell'evasione con la Commissione dell'unione Europea, afferma il sindacalista, per cui questa "è la prima emergenza dell'economia italiana e rappresenta la vera anomalia rispetto a tutti gli altri paesi dell'occidente". Al riguardo aggiunge Proietti la UIL condivide l'odierna richiesta del direttore dell'agenzia delle Entrate Befera circa la necessità di una deroga al blocco delle assunzioni per sostituire il personale in uscita dall'agenzia. Deroga indispensabile conclude il dirigente sindacale se non si vuole indebolire l'attività della stessa che sta cominciando a dare risultati positivi e che quindi va rafforzata e potenziata. VAI AL SOMMARIO 3
Sulla stampa DEL 15 FEBBRAIO 2012 4
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DEL 1 FEBBRAIO 2012 VAI AL SOMMARIO 6
DEL 3 FEBBRAIO 2012 7
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