Panel aziende agricole: congiuntura dell annata 2004

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Transcript:

Industria e Distribuzione Note Congiunturali Panel aziende agricole: congiuntura dell annata 2004 Annata agraria 2004 Risultati dell indagine Nel confronto con l annata agricola precedente, la congiuntura del 2004 si è presentata ancora nel segno della negatività. I risultati emersi dall indagine condotta attraverso il Panel aziende agricole di ISMEA ha evidenziato, infatti, un ulteriore peggioramento rispetto a quanto emerso nell indagine dello scorso anno. Profilo del Panel Il Panel ISMEA, strumento di indagine, consta di circa 3mila aziende del settore agricolo italiano. Nei tre grafici seguenti (grafici 1, 2, 3) è rappresentata la ripartizione per area geografica, per dimensione economica (UDE) e per orientamento tecnico economico (OTE) delle aziende del Panel 1. Grafico 1 Ripartizione territoriale del Panel Nord Est 29,3% Centro 19,9% Nord Ovest 22,3% Sud 17,8% Isole 10,7% Grafico 2 Ripartizione per UDE del Panel Oltre 16 71,1% 9-16 11,3% 4-8 9,9% Meno di 4 7,7% 1

Grafico 3 Ripartizione per OTE del Panel 30,0 25,0 20,0 15,0 10,0 16,9 13,6 14,5 10,3 11,3 10,5 5,0 3,4 2,4 5,2 4,3 4,0 3,7 0,0 Cereali Piante ind. Ortive Fiori/piante orn. Frutticoltura Olivicoltura Vite per vini Bovini latte Altro bestiame Policoltura Poliallevamento Coltivazioni-Allev. Scenario complessivo per area geografica e UDE L andamento economico dell annata agraria 2004 rispetto alla 2003 è stato giudicato peggiore dal 61% delle aziende intervistate (valore pressoché identico all anno precedente, 60,6%), con un saldo netto di risposte 2 ( migliore - peggiore, al netto dei non indica ) pari a -47,0% (grafico 4). Grafico 4 Andamento congiunturale annata agraria 2004 Peggiore 61,0% Uguale 23,0% Migliore 14,6% Non indica 1,4% saldo netto (migliore-peggiore): -47,0 Dai saldi netti si è rilevato che questo scenario sfavorevole si è ripetuto in misura più o meno identica nelle diverse aree geografiche (grafico 5) e nei diversi raggruppamenti aziendali per dimensione economica (grafico 6). Infatti, è risultato prossimo al saldo netto nazionale quello del Centro (-46,5), mentre sono stati lievemente migliori quello del Nord Est (-41,9) e del Nord Ovest (-44,7). Moderatamente inferiore è risultato, invece, il saldo netto del Sud (-53,0) e delle Isole (-56,6). Considerando, poi, le aziende per dimensione economica, si è rilevato che i giudizi sull andamento del 2004 sono stati particolarmente negativi per le aziende appartenenti alla classe di UDE 9-16 ; lievemente migliore rispetto al saldo netto nazionale la situazione delle aziende con UDE inferiore a 4. 2

Grafico 5 Andamento congiunturale annata agraria 2004 per area geografica Saldo netto: -44,7-41,9-46,5-53,0-56,6 100% 80% 60% 13,5 17,1 15,0 13,9 10,8 28,0 23,0 22,6 18,6 20,8 40% 20% 0% 57,9 58,4 60,7 66,2 66,2 0,6 1,5 1,7 1,3 2,2 NO NE C S I Non indica Peggio Eguale Meglio Grafico 6 Andamento congiunturale annata agraria 2004 per UDE Saldo netto: -35,2-46,7-52,9-47,4 100% 80% 60% 18,9 24,7 15,1 22,6 12,2 14,5 22,1 23,0 40% 20% 0% 52,9 61,3 64,5 61,3 3,5 1,0 1,2 1,2 < 4 4-8 9-16 > 16 Non indica Peggio Eguale Meglio Le ragioni che hanno determinato questo clima sono riscontrabili essenzialmente nella contrazione della redditività aziendale legata all andamento dei prezzi di. Infatti, rispetto all anno precedente il saldo netto dei prezzi di è sensibilmente peggiorato, attestandosi a -50,1% rispetto a -16,4% del 2003. Nel contempo, sia i volumi di sia i costi sono risultati sostanzialmente in linea con l annata precedente, evidenziando rispettivamente un saldo netto del -17,7% (contro il -18,2% del 2003) e del 74,2% (72,6% nel 2003). Contrariamente all annata precedente, nel 2004 è risultato positivo il saldo netto di risposte relativo all andamento della produzione (+10,2% rispetto al -9,5% del 2003). A livello territoriale, sulla base dei saldi netti dell anno 2004 rispetto al 2003, si notano andamenti differenti (tabella 1). Nel confronto con la media nazionale, nelle regioni centro-settentrionali la produzione ed i costi sono cresciuti in misura superiore, mentre le flessioni delle vendite e dei prezzi sono risultate più contenute, ad eccezione del Nord Est in cui è stata rilevata una flessione dei prezzi di più accentuata. Nel Sud e nelle Isole lo scenario delineato dalle 3

dichiarazioni degli operatori ha mostrato delle variazioni più marcate rispetto alla media nazionale, in particolare per la produzione (addirittura con saldo netto negativo) e per le vendite; al contrario sono apparsi più contenuti gli incrementi dei costi e i prezzi di praticati dagli operatori di Sicilia e Sardegna. Tab. 1 - Andamento congiunturale delle principali grandezze economiche per area geografica (saldo netto) Produzione Vendite Costi Nord-Ovest 16,8-3,8-47,0 75,7 Nord-Est 18,0-15,4-54,6 75,0 Centro 13,9-14,7-47,5 73,3 Sud -3,1-33,5-52,1 72,9 Isole -10,1-32,2-45,4 73,6 Totale Italia 10,2-17,7-50,1 74,3 L analisi per dimensione economica (tabella 2), ha evidenziato che l aumento della produzione è stato realizzato soprattutto dalle aziende grandi, la flessione nelle vendite ha interessato maggiormente le imprese di piccole e medie dimensioni (meno di 4 UDE e tra 8 e 16 UDE), mentre l incremento dei costi è risultato proporzionale alle dimensioni aziendali. In particolare, le voci di costo che hanno registrato gli incrementi più evidenti rispetto al 2003 sono state: prodotti energetici, concimi, antiparassitari e trasporto (tabella 3). Tab. 2 - Andamento congiunturale delle principali grandezze economiche per UDE (saldo netto) Produzione Vendite Costi <4-3,5-25,7-36,2 62,3 4 - <8-1,0-22,8-42,6 69,3 8 - <16 2,5-29,6-40,1 68,3 16 14,3-14,3-54,0 77,2 Totale 10,2-17,7-50,1 74,3 Tab. 3 - Andamento congiunturale dei costi per tipologia Saldo Netto Sementi 69,6 Concimi 89,4 Antiparassitari 82,9 Animali da allevamento 31,8 Mangimi 63,4 Salari/ stipendi 53,5 Interessi passivi 30,4 Costi assicurativi 66,8 Trasporti 79,9 Imballaggi 72,0 Prodotti energetici 90,9 Nello scenario 2004 del settore agricolo, solo pochi tra gli operatori intervistati si sono considerati soddisfatti del proprio potere contrattuale rispetto agli altri attori della filiera (12,2%) e solo il 55,2% di essi è soddisfatto dei tempi di pagamento. Secondo queste risultanze, gli operatori agricoli continuano ad occupare una posizione debole nell ambito della filiera, anche in considerazione dei rapporti a 4

valle, poiché, come è emerso dalle risposte degli intervistati, essi riescono ad avere il controllo diretto delle vendite ai trasformatori ed al consumatore soltanto in misura minoritaria (tabella 4). Tab. 4 - Ripartizione del fatturato per canale commerciale % Cooperative/ Consorzi 42,1 GDO 3,5 Grossisti/ Raccoglitori/ Intermediari 19,2 Imprese di trasformazione/ Industria 10,8 Allevatori 1,9 Vendita diretta ai dettaglianti/ Consumatori 21,2 Altro 1,3 L andamento dell occupazione stabile in azienda e la tendenza all ampliamento e/o all ammodernamento forniscono un ulteriore indicazione della tendenza del 2004. In particolare, il 68,1% degli intervistati ha affermato di non aver modificato il proprio personale fisso, il 4,0% di averlo diminuito e solo il 3,0% di avere realizzato un incremento. Per quanto riguarda gli investimenti, il 14,1% degli intervistati ha realizzato l acquisto e/o l ammodernamento di terreni, un 10,7% di fabbricati e magazzini mentre la percentuale maggiore si è registrata per la sezione macchinari ed impianti (30,5%). Il clima sfavorevole del 2004 ha condizionato le aspettative degli operatori per il 2005, per i quali la percezione più diffusa è quella di un annata ancora negativa, come evidenziato dai saldi netti delle aspettative riferite all economia agricola nazionale (-63,9) e all andamento del settore d appartenenza (-45,7). In modesta contrazione anche le previsioni sui volumi produttivi (saldo netto: -7,7) e sui livelli delle vendite (-18,7); ancora in diminuzione l andamento dei prezzi di (- 35,3), anche se la previsione appare migliore rispetto alla valutazione riferita all anno precedente (tabella 5). Tab. 5 - Aspettative per il 2005 per area geografica (saldo netto) Economia Andamento del Agricola Produzione settore Nazionale Vendite Nord-Ovest -63,3-43,1 1,5-10,1-32,6 Nord-Est -63,9-45,9 1,9-14,4-41,7 Centro -60,1-40,5-20,9-21,5-27,9 Sud -70,3-51,6-13,7-25,6-35,5 Isole -61,4-50,3-17,0-30,6-37,9 Totale Italia -63,9-45,7-7,7-18,7-35,3 I dati territoriali evidenziano che tutti gli operatori delle diverse aree sono stati d accordo sulle aspettative per il 2005, con la sola eccezione delle aziende del Nord Ovest e del Nord Est che si sono espresse positivamente riguardo alla produzione (saldo netto: rispettivamente +1,5 e +1,9) e più ottimisticamente rispetto ai volumi di (-10,1 e -14,4) (tabella 5). Dal punto di vista della dimensione economica si è riscontrato, invece, che le aziende grandi ( 16 UDE) sono maggiormente preoccupate per le sorti imminenti dell economia agricola nazionale, ma sono più fiduciose sulle previsioni di produzione (saldo netto: -5,0) e di (-17,8) rispetto alla media nazionale. Sul fronte opposto, le aziende di piccole dimensioni (<4 UDE), che sono apparse più ottimiste sull andamento dell economia agricola nazionale e del settore (saldo netto: rispettivamente -48,5 e -40,7) e sull evoluzione dei prezzi di (- 5

18,2), ma decisamente impensierite sia dalla produzione (-14,7) che dalle previsioni di (-27,2) (tabella 6). Tab. 6 - Aspettative per il 2005 per UDE (saldo netto) Economia Andamento del Agricola settore Nazionale Produzione Vendite <4-48,5-40,7-14,7-27,2-18,2 4 - <8-65,7-49,0-15,2-18,3-24,5 8 - <16-58,8-43,3-13,7-18,8-32,2 16-66,0-46,3-5,0-17,8-39,0 Totale -63,9-45,7-7,7-18,7-35,3 I risultati dell indagine per orientamento tecnico economico hanno confermato che l annata 2004 si è rivelata diffusamente negativa per tutti i settori ed in misura più accentuata rispetto al 2003. Confrontando i saldi netti delle percentuali di risposta con il dato medio nazionale (-47,0), hanno evidenziato una performance migliore, seppure sempre negativa, le aziende dei settori dell olivicoltura (-23,0), delle viti per vini (-31,9), dei fiori e delle piante ornamentali (-40,0), della frutticoltura (-42,8) e dei cereali (-43,8). I settori della policoltura (-45,7), coltivazioniallevamento (-47,5) e altro bestiame (-48,8) si sono allineati all andamento nazionale, mentre alquanto negativo è stato il risultato riportato dagli altri settori, in particolare quello dei bovini da latte che ha chiuso con un -54,7 e quello delle ortive (-54,5) (grafico 7). Per comparto Grafico 7 - Andamento congiunturale annata agraria 2004, per OTE Cereali Piante ind. Ortive Fiori e piante orn. Frutticoltura Olivicoltura Viti per vini Bovini latte Altro bestiame Policoltura Poliallevamento Coltivazioni-Allev. -43,8-53,7-54,5-40,0-42,8-54,7-48,8-45,7-50,9-47,5-31,9-23,0 saldo netto nazionale: -47,0 6

I risultati negativi del 2004 dei diversi comparti sono principalmente imputabili al peggioramento, rispetto all annata precedente, dei prezzi di e all ulteriore aumento dei costi (tabella 7). Tab. 7 - Andamento congiunturale delle principali grandezze economiche per OTE (saldo netto) Produzione Vendite Costi Cereali 14,8-19,1-71,1 77,5 Piante industriali 17,9-24,7-64,3 79,1 Ortive -4,9-23,5-50,5 69,1 Fiori e piante ornamentali 5,8-7,1-21,7 61,4 Frutticoltura 9,3-24,5-44,1 69,3 Olivicoltura 17,7-7,7-10,4 63,2 Viti per vini 16,5-29,0-36,6 67,8 Bovini da latte 9,8-7,1-45,4 69,7 Altro bestiame -4,3-21,6-44,4 74,8 Policoltura 11,6-22,4-49,1 79,0 Poliallevamento 3,7-12,4-39,6 71,6 Coltivazioni/ Allevamenti 9,1-11,1-43,6 78,4 Totale 10,2-17,7-50,1 74,2 Ad eccezione di alcuni comparti, come fiori e piante ornamentali, viti per vini e olivicoltura, che si sono proposti con attese meno pessimistiche, gli operatori di tutti gli settori hanno stimato un 2005 in ulteriore peggioramento (tabella 8). Generalmente le aziende del panel hanno mostrato un grado di fiducia per il futuro molto contenuto e, solo per i settori vitivinicolo (43,3%) e floricolo (37,2%), si è registrato un livello significativamente superiore al dato medio nazionale (28,2%) (grafico 8). Tab. 8 - Aspettative per il 2005, per OTE (saldo netto) Proprio settore Proprio settore vs altri settori Produzione Vendite Cereali -45,1-44,4-14,2-23,2-37,4 Piante industriali -56,7-46,9-7,2-23,7-46,7 Ortive -41,1-27,8-12,0-17,4-43,4 Fiori e piante ornamentali -18,8-1,9 10,4-14,5-10,9 Frutticoltura -47,0-35,7-7,7-25,9-29,6 Olivicoltura -21,1-20,4-0,9-2,9-1,9 Viti per vini -18,8 5,4-15,5-15,5-33,7 Bovini da latte -50,8-38,0-0,8-8,8-39,3 Altro bestiame -48,7-34,4-14,1-14,8-30,3 Policoltura -49,2-29,8-4,8-28,5-33,7 Poliallevamento -38,7-28,0-1,9-15,7-28,7 Coltivazioni/ Allevamenti -47,5-28,0-9,8-19,9-41,4 Totale -45,7 - -7,7-18,7-35,3 7

Grafico 8 Grado di fiducia nel futuro dell azienda Cereali Piante ind. Ortive Fiori e piante orn. Frutticoltura Olivicoltura Viti per vini Bovini latte Altro bestiame Policoltura Poliallevamento Coltivazioni-Allev. 21,4% 16,0% 29,5% 37,2% 24,0% 32,8% 43,3% 26,8% 26,0% 26,15 27,6% 27,4% dato medio nazionale: 28,2% Seminativi Scendendo nel dettaglio dei vari comparti produttivi, nell ambito dei seminativi, la congiuntura negativa ha interessato tutti i diversi segmenti. Sulla base dei saldi netti, il settore dei fiori e delle piante ornamentali ha presentato i migliori risultati nell ambito dei seminativi, soprattutto dal punto di vista della redditività, dato che i prezzi di si sono ridotti in misura nettamente inferiore sia agli altri segmenti sia alla media nazionale (-21,7 a fronte del saldo netto nazionale di -50,1). Questi risultati hanno entusiasmato gli operatori del segmento tanto da far emergere un grado di fiducia sul futuro della propria azienda (pareri molto fiducioso + abbastanza fiducioso : 37,2%) superiore sia al dato medio nazionale (28,2%) sia a quello espresso dalle altre aziende seminative (cereali: 21,4; piante industriali: 16; ortive: 29,5). Al contrario, le aziende produttrici di ortive e piante industriali hanno conseguito una performance (rispettivamente -54,5 le prime e -53,7 le seconde) peggiore sia di quella delle aziende cerealicole (-43,8) sia di quelle dedite alla coltivazione di fiori e piante ornamentali (-40). Nonostante ciò gli operatori del segmento delle ortive hanno stimato per il 2005 una contrazione delle vendite (-17,4) leggermente più contenuta di quella media nazionale ( 18,7). Coltivazioni legnose agrarie Per quanto riguarda le coltivazioni legnose, e sempre in riferimento all andamento dell annata agraria 2004, i segmenti olivicoltura e viti per vini hanno conseguito una performance migliore, seppure negativa (rispettivamente -23,0 e -31,9) rispetto a quella media nazionale (-47,0). Leggermente migliore rispetto all andamento nazionale, la percezione congiunturale delle aziende dedite alla frutticoltura, che hanno presentato un saldo netto di risposte pari a -42,8. Anche in questo comparto, i fattori che hanno determinato l andamento negativo del 2004 vanno individuati nella flessione delle vendite e dei prezzi e nel contestuale incremento dei costi di produzione. Da sottolineare che nel segmento olivicoltura il saldo netto delle percentuali di risposta relative alle vendite e ai prezzi (rispettivamente -7,7 e -10,4) è stato significativamente migliore sia rispetto agli 8

altri segmenti sia rispetto alla media nazionale (vendite:-17,7; prezzi: -50,1). Solo le aziende frutticole hanno manifestato aspettative per il 2005 allineate al clima generale del settore agricolo. Infatti, a fronte dei diffusi pareri negativi circa il futuro, le aziende con viticoltura da vino hanno previsto un annata migliore nel confronto con gli altri settori produttivi, nonostante il calo di tutte le principali variabili economiche, e hanno presentato il grado di fiducia sul futuro più elevato con il 43,3% di pareri positivi. Le aziende dell olivicoltura hanno dichiarato, invece, un aspettativa di stabilità sia dal punto di vista produttivo che dal punto di vista delle vendite e degli incassi del 2005. Zootecnia Piuttosto negativa la congiuntura del segmento dei bovini da latte (saldo netto: - 54,7), di altro bestiame e del poliallevamento (rispettivamente, -48,8 e -50,9). In particolare, il settore dei bovini da latte è quello che ha accusato il calo più marcato dei prezzi di (saldo netto: -45,4), seguito immediatamente da quello relativo ad altro bestiame (-44,4), pur restando entrambi al di sotto del dato medio nazionale (-50,1). Per quanto riguarda l andamento dei costi produttivi, le aziende con altro bestiame e poliallevamento sono quelle che maggiormente ne hanno dichiarato l incremento (saldo netto: 74,8 per le prime e 71,6 per le seconde). Le aziende zootecniche hanno previsto per il 2005 un annata nuovamente negativa, seppure in lieve miglioramento rispetto al 2004, soprattutto in termini di performance di. Il grado di fiducia nel futuro della propria azienda espresso dagli operatori intervistati ha rispecchiato il dato medio nazionale (pareri molto fiducioso + abbastanza fiducioso ): il 26,8% dei bovini da latte e il 26,0% di altro bestiame ed il 27,4% del poliallevamento sono, infatti, risultati allineati al 28,2% nazionale. Produzioni miste Rispetto alla congiuntura media nazionale (-47,0), il comparto della policoltura ha conseguito una performance lievemente migliore (-45,7), mentre quello delle aziende dedite a coltivazioni-allevamenti ha registrato un risultato perfettamente allineato (-47,5). A fronte di flessioni nelle vendite e nei prezzi di più accentuate per le aziende della policoltura, gli operatori di entrambi i segmenti hanno dichiarato il rincaro dei costi (saldo netto: policoltura 79,0 e coltivazioniallevamenti 78,4). In linea con i dati medi nazionali, sono risultate le previsioni per il 2005 e il grado di fiducia riposta dagli operatori di questi segmenti nel futuro della propria azienda. Produzioni biologiche L 11,6% delle aziende del Panel ha dichiarato di avere realizzato produzioni biologiche nel corso del 2004 (grafico 9), per un totale di 343 aziende. Il settore dove si è rivelata maggiore la presenza di aziende biologiche è stato quello dell olivicoltura (19,5%), seguito, a breve distanza, dal poliallevamento (17,4%). Al contrario, il settore dei fiori e piante ornamentali è stato quello con la percentuale più bassa di operatori biologici (1,4%) (tabella 9). 9

Grafico 9 Aziende biologiche del Panel Non indica 1,4% Producono bio 11,6% Non producono bio 87,0% Tab. 9 - Aziende biologiche per comparto (2004) % Cereali 9,6 Piante industriali 10,2 Ortive 11,8 Fiori e piante ornamentali 1,4 Frutticoltura 16,9 Olivicoltura 19,5 Viti per vini 7,6 Bovini da latte 7,4 Altro bestiame 13,2 Policoltura 12,3 Poliallevamento 17,4 Coltivazioni/ Allevamenti 15,8 Totale aziende Panel 11,6 Dai questionari somministrati alle aziende del Panel con produzioni biologiche, è emerso che anche per questo segmento produttivo il 2004 è stato caratterizzato da una congiuntura negativa, principalmente dovuta ad una diminuzione della redditività. Dai saldi netti di risposta, infatti, risulta un aumento della produzione (+6,8), mentre gli altri indicatori di performance si sono rivelati in netta flessione, con -14,1 per le vendite e -39,2 per i prezzi di. I costi di produzione, infine, sono notevolmente aumentati, ma in misura più contenuta rispetto al 2003 (65,9 nel 2004 contro 72,3 del 2003). 1 Per maggiori approfondimenti sul profilo del Panel si rimanda alla Nota Metodologica. 2 Per maggiori approfondimenti sul calcolo dei saldi netti di risposta si rinvia alla Nota Metodologica. Ismea Direzione Mercati e Risk Management - Unità Operativa Osservatori e Panel Responsabile Unità: Franca Ciccarelli (+39) 06.85568.413 Redazione: Giovanna Maria Ferrari - Maria Ronga (+39) 06.85568.588 10