A ciascuno il suo smart working Come creare una cultura organizzativa che supporti lo Smart Working P I L O T I N A W W W. P I L O T I N A. I T
CHI SIAMO 2 Nasce nel 2013 per accompagnare le imprese verso innovazioni organizzative, aggregazioni e reti. In questi anni ha curato anche ricerche e saggi sui temi dei millennials e del lavoro agile Via Farini, 24 Bologna 40126 Antonietta Cacciani 348.5709706 a.cacciani@pilotina.it
AREE DI PRESIDIO DELLO SMART WORKING 3
COSA SI INTENDE PER CULTURA ORGANIZZATIVA 4 E l insieme delle regole, degli usi e consuetudini, dei valori e dei modi di pensare e fare che vigono all interno di una organizzazione e con cui un organizzazione opera al suo esterno
ELEMENTI DELLA CULTURA ORGANIZZATIVA 5 Prodotti/servizi Valori comunicati e agiti Presupposti condivisi e non condivisi Schein, Cultura Organizzativa e Leadership
INNOVARE UNA CULTURA ORGANIZZATIVA 6 Vi sono difficoltà nell innovare la cultura organizzativa, dal momento che essa è il prodotto di aspetti OGGETTIVI (regolamenti, organigramma, ordini di servizio ecc) e aspetti SOGGETTIVI (percezioni, bisogni individuali, pregiudizi, piccoli privilegi)
DINAMICHE DEL CHANGE MANAGEMENT 7 ogni cambiamento presenta rischi ed opportunità ogni persona ha una propensione diversa ad affrontare i rischi e le opportunità l influenzamento reciproco che le persone giocano all interno di una organizzazione determina la minore o maggiore velocità del cambiamento
DINAMICHE GENERAZIONALI: GIOVANI E MENO 8 GIOVANI Oggi gli accordi sindacali privilegiano ragioni di work-life balance, ma fra pochi anni i millennials chiederanno lo S. W. a prescindere I giovani nati negli anni 80-90 sono molto interessati al modo in cui un impresa li forma, e permette loro flessibilità
DAL PUNTO DI VISTA ORGANIZZATIVO 9 La norma prevede che la prestazione lavorativa in S. W. venga resa anche con forme di organizzazione per fasi, cicli e obiettivi Concetto di ciclo produttivo Concetto di fase e di flessibilità nelle fasi
FISSARE DEGLI OBIETTIVI 10 Specifici Misurabili Raggiungibili Realistici Con una scadenza 10
I GIOVANI E LA VALUTAZIONE DEL RAGGIUNGIMENTO DEI RISULTATI 11 I giovani hanno meno paura della valutazione perché soffrono la carenza di una cultura meritocratica Dunque ben accolgono che vi siano valutazioni eque e trasparenti, che permettano di sapere come stanno andando, migliorare il loro lavoro
IL PROBLEMA DELLA VALUTAZIONE DEI RISULTATI 12 Aziende con un sistema di valutazione delle performance Aziende che non hanno un hanno un S.V.P. Le medie imprese possono attingere ad una miriade di esperienze, quindi di principi e sistemi, oggi sempre più snelli
LA LEADERSHIP DEI CAPI 13 CHE HANNO PERSONALE IN SMART WORKING La guida dei collaboratori in S.W. deve essere improntata alla fiducia Lo scambio di informazioni deve essere strutturato in modo inclusivo Lo S.W. agli occhi di tutti non deve essere un privilegio altrimenti sorgono invidie
Aumento della produttivita 14 Non è una rivoluzione culturale basarsi sulla produttivita Supporti tecnologici diffusi e sicuri lavoratori responsabili e datori di lavoro in grado di valutare i risultati
FORMAZIONE CONTINUA 15 La norma prevede il diritto all aggiornamento continuo, citando le modalità riconosciute all interno dello spazio UE: Apprendimento formale non formale informale
La formazione negli accordi già firmati 16 Prevenzione e sicurezza sul lavoro Scelta idonea del luogo di lavoro Gestione delle emergenze Gestione degli infortuni Corretto uso delle dotazioni informatiche Privacy
LA LEGGE NON DICE 17 Come/se formare le persone che operano a stretto contatto con gli smart workers Quali competenze trasversali è bene avere smart workers capo, colleghi
PER FAR FUNZIONARE LO S. W. 18 Competenze trasversali del lavoratore/i Saper partecipare a riunioni a distanza Saper programmare bene fasi e cicli di lavoro, con anticipo Saper monitorare efficacemente l uso del tempo Saper rendicontare brevemente il proprio lavoro
PER FAR FUNZIONARE LO S. W. 19 Competenze trasversali del referente Saper spacchettare il lavoro, in obiettivi, fasi o cicli Saper partecipare a riunioni a distanza Saper programmare il lavoro, con anticipo Saper monitorare l uso del tempo
QUALI STRATEGIE ORGANIZZATIVE METTERE 20 IN CAMPO Affermare una cultura organizzativa del miglioramento continuo Configurare chiaramente il ruolo di tutti e non solo degli smart workers Creare dei team temporanei Programmare e gestire bene il tempo nell ufficio/unità, prevedere picchi
ATTEGGIAMENTI ED APPROCCI MENTALI 21 accettare l aumento delle interazioni/ informazioni/ relazioni attraverso una molteplicità di media darsi e condividere procedure di lavoro e dispositivi di condivisione sviluppare una cultura di gruppo e di interdipendenza con gli altri, anche quando non ci si vede sempre autolimitare la dinamica del controllo e sviluppare la dinamica della fiducia sopportare l ansia di perdere, in certi momenti, il controllo dei confini
MARGARET PARKIN, RACCONTI PER IL CAMBIAMENTO 22 a.cacciani@pilotina.it