Ing. Mauro Malizia - Direttiva Seveso 2 - testo coordinato v5 ALLEGATO V

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ALLEGATO V SCHEDA DI INFORMAZIONE SUI RISCHI DI INCIDENTE RILEVANTE PER I CITTADINI ED I LAVORATORI SEZIONE 1

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ALLEGATO V SCHEDA DI INFORMAZIONE SUI RISCHI DI INCIDENTE RILEVANTE PER I CITTADINI ED I LAVORATORI Sezione 1 Nome della società Stabilimento/deposito di. (ragione sociale). (comune) (provincia). (indirizzo) Portavoce della Società (se diverso dal Responsabile) (nome) (cognome) (telefono) (fax) La Società ha presentato la notifica prescritta dall'art. 6 del D.Lgs La Società ha presentato il Rapporto di Sicurezza prescritto dall'art. 8 del D.Lgs Responsabile dello stabilimento (nome) (cognome) (qualifica) Sezione 2 INDICAZIONI E RECAPITI DI AMMINISTRAZIONI, ENTI, ISITITUTI, UFFICI O ALTRI PUB- BLICI, A LIVELLO NAZIONALE E LOCALE A CUI SI È COMUNICATA L'ASSOGGETTABILITÀ ALLA PRESENTE NORMATIVA, O A CUI È POSSIBILE RICHIEDERE INFORNIAZIONI IN ME- RITO - DA REDIGERE A CURA DEL GESTORE. Riportare le autorizzazioni e le certificazioni adottate in campo ambientale dallo stabilimento. Sezione 3 DESCRIZIONE DELLA/DELLE ATTIVITÀ SVOLTA/SVOLTE NELLO STABILIMENTO/DEPOSITO - Specificare l'eventuale suddivisione in impianti/depositi - Descrizione del territorio circostante (ricettori sensibili - quali: scuole; ospedali; uffici pubblici; luoghi di ritrovo, ecc.-, altri impianti industriale presenti, ecc.), nel raggio di 5 km - Riportare una cartografia, in formato A3 secondo una adeguata scala, che metta in rilievo i confini dello stabilimento e delle principali aree produttive, logistiche e amministrative Pag. 30

Sezione 4 Sostanze e preparati soggetti al D.Lgs n. 334/99 Numero CAS o altro indice identificativo della sostanza/preparato Nome comune o generico Classificazione di pericolo (*) Principali caratteristiche di pericolosità (*) Max quantità presente (t) (*) Riportare la classificazione di pericolo e le frasi di rischio di cui al D.Lgs 52/97 e DM della Sanità 28.04.1997 e successive modifiche e norme di attuazione. Pag. 31

Sezione 5 Natura dei rischi di incidenti rilevanti Informazioni generali Incidente (*) Sostanza coinvolta...................................................................................................... (*) Incendio, esplosione, rilascio di sostanze pericolose. Sezione 6 TIPO DI EFFETTO PER LA POPOLAZIONE E PER L'AMBIENTE Es. intossicazione; malessere irraggiamento: onde d'urto (rottura vetri), ecc. MISURE DI PREVENZIONE E SICUREZZA ADOTTATE Es. sistemi di allarme automatico e di arresto di sicurezza; serbatoi di contenimento; barriere antincendio; ecc. Pag. 32

Sezione 7 Il PEE è stato redatto dall'autorità competente? sì no Le informazioni debbono fare esplicito riferimento ai Piani di emergenza interni di cui all articolo 11 e ai Piani di emergenza esterni di cui all articolo 20 del presente decreto. Qualora i Piani di emergenza esterni non siano stati predisposti, il gestore dovrà riportare le informazioni desunte dal Rapporto di Sicurezza, ovvero dalla pianificazione di emergenza di cui all allegato III, lettera c), punto v) Mezzi di segnalazione di incidenti (es. sirene, altoparlanti, campane, ecc.) Comportamento da seguire (specificare i diversi comportamenti; in generale è opportuno: non lasciare l'abitazione, fermare la ventilazione, chiudere le finestre, seguire le indicazioni date dalle autorità competenti) Mezzi di comunicazione previsti (specificare quali: es. radio locale, Tv locale, altoparlanti, ecc.) Presidi di pronto soccorso (es. interventi VV.FF., Protezione civile e forze dell'ordine; allerta di autoambulanze ed ospedali; blocco e incanalamento del traffico, ecc.) Pag. 33

INFORMAZIONI PER LE AUTORITÀ COMPETENTI SULLE SOSTANZE ELENCATE NELLA SEZIONE 4 Sezione 8 Sostanza......... Codice aziendale... Utilizzazione: materia prima intermedio prodotto finito solvente catalizzatore altro Identificazione Nome chimico:... Nomi commerciali:... Nomenclatura Chemical Abstracts:... Numero di registro CAS:... Formula bruta:... Peso molecolare:... Formula di struttura:... Caratteristiche chimico-fisiche Stato fisico:... Colore:... Odore:... Solubilità in acqua:... Solubilità nei principali solventi organici:... Densità:... Peso specifico dei vapori, relativo all'aria:... Punto di fusione:... Punto di ebollizione:... Punto di infiammabilità:... Limite inferiore e superiore di infiammabilità in aria (% in volume):... Temperatura di auto accensione:... Tensione di vapore:... Reazioni pericolose:... Classificazione ed etichettatura Di legge Provvisoria Non richiesta Simbolo di pericolo:... Indicazione di pericolo:... Frasi di rischio:... Consigli di prudenza:... Pag. 34

Vie di penetrazione Informazioni tossicologiche [] Ingestione [] Inalazione [] Contatto Tossicità acuta: DL50 via orale (4 ore):... CL50 per inalazione (4 ore):... DL50 via cutanea (4 ore):... CL50 su uomo (30 minuti):... IDLH:... Tossicità cronica:... cute occhio vie respiratorie Potere corrosivo:. Potere irritante: Potere sensibilizzante: Cancerogenesi:... Mutagenesi:... Teratogenesi:... Informazioni ecotossicologiche Specificare: Aria Acqua Suolo Biodegradabilità: BOD5/COD Dispersione: Persistenza: T1/2 (m-g-h) Koc - T1/2 Bioaccumulo / bioconcentrazione: BCF-log Pow Pag. 35

Informazioni per le autorità competenti sugli scenari incidentali con impatto all esterno dello stabilimento (fare riferimento alle zone individuate nel Piano di Emergenza Esterno. Quando il PEE non è stato predisposto o non è previsto dalla normativa vigente, il gestore fa riferimento al RdS o all analisi dei rischi). Sezione 9 Indicare le coordinate del baricentro dello stabilimento in formato UTM X:... Y:... Fuso:... Evento iniziale Condizioni Modello sorgente I zona(m) II zona(m) III zona(m) Incendio incendio da recipiente (Tank fire) o... in fase liquida incendio da pozza (Pool fire) o... si localizzato getto di fuoco (Jet fire) o... in aria in fase gas/vapore ad alta no velocità incendio di nube (Flash fire) o... Esplosione Rilascio siconfinata no in fase gas/vapore sfera di fuoco (Fireball) o reazione sfuggente (run-a-way reaction) o miscela gas/vapori infiammabili polveri infiammabili non confinata miscela gas/vapori infiammabili (U.V.C.E.) o transizione rapida di fase esplosione fisica o si in fase liquida in acqua dispersioni liquido/liquido (fluidi solubili) o Emulsioni liquido/liquido (fluidi insolubili) noin fase ad alta o bassa velocità di gas/vapore rilascio evaporazione da liquido (fluidi insolubili) dispersione da liquido (fluidi insolubili) sul suolo dispersione o evaporazione da pozza dispersione per turbolenza (densità della nube inferiore a quella dell'aria) dispersione per gravità (densità della nube superiore a quella dell'aria) o o o o o o o o.......................................... Pag. 36