Tesi di Laurea di: Daniela Ippolito Relatore: Chiar.ma Prof.ssa Maria Rita CICERI L avvistamento del pedone nei contesti urbani: percepire il movimento alla guida di un autoveicolo, un confronto fra experienced e novice drivers Abbey road, London - Iain Macmillan (1969)
Attenzione visiva selettiva nel compito di guida Le ricerche sull attenzione visiva selettiva hanno preso in considerazione due variabili (Crundall e Underwood, 1998): - l esperienza alla guida - la richiesta attentiva del contesto Guidatori esperti Neopatentati Fissazioni maggiori nei contesti stradali con minori richieste attentive assenza della necessità di esplorazione visiva Strategia esplorativa ellittica Fissazioni più lunghe nei contesti stradali con maggiori richieste attentive aumentando la richiesta attentiva aumenta il tempo necessario per processare gli stimoli Strategia esplorativa verticale
Il ruolo della percezione del rischio nell esplorazione visiva Perché i neopatentati prediligono un esplorazione verticale a fronte dell importanza di un esplorazione completa di tutto il campo visivo, che rende capaci di rispondere prontamente ad eventuali pericoli? Mancanza di un modello mentale dei rischi e dei pericoli (Underwood, Chapman, Bowden e Crundall, 2002).
La percezione fenomenologica del movimento del pedone alla guida
Obiettivi della ricerca 1 Studiare i processi di attenzione visiva selettiva e di percezione del movimento utilizzando la ricostruzione video della dinamica studiata dall Ing. Balestra confrontando guidatori esperti e neopatentati 2 Valutare se la somministrazione dei materiali e degli strumenti utilizzati abbia degli effetti sulla sensibilità al rischio dei soggetti
CAMPIONE Metodologia PROCEDURA Valutazione sensibilità al rischio pre 26 neopatentati 28 guidatori esperti Video investimento STRUMENTI Eye tracker registrazione del comportamento oculare Video distrattore Scheda di valutazione dei rischi valutazione sensibilità al rischio pre e post Valutazione sensibilità al rischio post
Analisi dei dati di eye tracking Confronto fra guidatori esperti e neopatentati Confronto fra tre diverse aree del campo visivo: - Area pedone investito - Area distrattore - Campo visivo restante Confronto fra i due video: - Video senza distrattore - Video con distrattore
Fixation Count Fixation length Risultati analisi Dal confronto fra guidatori esperti e neopatentati non emergono differenze significative Essere in grado di selezionare visivamente il pedone sembra dunque essere un abilità legata alle condizioni percettive di per sé, più che all esperienza di guida, e al conseguente sviluppo di strategie efficaci Nel Video Investimento l area nella quale si muove il pedone è quella che riceve fissazioni più brevi e in numero minore Nel Video Distrattore, il pedone di destra, sebbene in movimento, non viene monitorato adeguatamente, poiché l attenzione si focalizza sul pedone investito Compare un miglioramento nella performance di individuazione del pedone di sinistra nel Video Distrattore, che può essere imputata ad un effetto apprendimento 5 4.5 4 3.5 3 2.5 2 1.5 1 0.5 0 5 4.5 4 3.5 3 2.5 2 1.5 1 0.5 0 Area Pedone Area Distrattore Campo visivo Restante Area Pedone Fixation length Fixation count Area Distrattore Campo visivo Restante Investimento Distrattore Investimento Distrattore
Sensibilità al rischio prima e dopo la somministrazione Novice Experienced Dall analisi Anova effettuata è stato possibile evidenziare una significatività (F = 4,355; Sig. = 0,042) distinta fra guidatori con esperienza e neopatentati. In particolare i soggetti con minore esperienza alla guida mostrano un incremento significativo nei valori di rischio assegnati ai pericoli individuati. Valore di rischio PRE Valore di rischio POST Media d.s. Media d.s. 3,22 0,7 3,45 0,78 3,45 0,75 3,44 0,68
1) Il contesto ricreato sembra avere effettivamente delle caratteristiche per cui il compito di avvistamento del pedone risulta essere difficile sia per guidatori esperti che per non esperti Conclusioni 2) È possibile allenare i guidatori ad individuare i pericoli in un dato contesto 3) Fare un esperienza simulata, per quanto passiva, può avere un effetto training, sia a livello di esplorazione visiva che di percezione del rischio 4) Più nello specifico è possibile ipotizzare che i modelli di rischio una volta consolidati siano difficili da modificare, conviene investire subito quando i guidatori sono informazione fornendo modelli di rischio adeguati
Sviluppi futuri - Ampliare la ricerca migliorando la metodologia e allargando il campione - Sviluppare interventi di formazione per neopatentati che utilizzano scenari di guida simulati - Sviluppare interventi e strumenti di prevenzione che tengano conto sia delle condizioni ambientali, sia dei processi cognitivi che sottostanno l interazione uomosistema stradale Pupils on rue de Rivoli, Paris Robert Doisneau (1978)
Ringraziamenti Ringrazio l ingegner Balestra per la sua disponibilità e per avermi concesso l opportunità di lavorare partendo dal materiale e dagli studi da lui condotti. Ringrazio l autoscuola Centauro di Costamasnaga e l autoscuola Di Bello di Tradate, per avermi accolto con fiducia e simpatia. Ringrazio il team dell Unità di ricerca in Psicologia del Traffico, Daniele, Federica e Paolo, per il loro aiuto.