4.5. Lottibroom S.p.A.



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Transcript:

4.5. Lottibroom S.p.A. La società Lottibroom S.p.A. è un impresa quotata alla Borsa Valori nazionale; la quotazione risale a qualche anno addietro, al periodo in cui la medesima ha avuto la necessità di allargare la base societaria e reperire le risorse finanziarie per diversificare la propria attività rispetto al settore nel quale ha da sempre operato, quello della pasta, rivolgendosi anche al mercato dei sughi pronti. Nel corso dell esercizio X, in data 03/10, la medesima società provvede ad acquistare sul mercato n. 250 azioni proprie al prezzo di 30.000 con obiettivi di carattere strategico, ed eventualmente provvedere ad un successivo annullamento. Il capitale sociale della società è pari a 500.000, ed il valore nominale unitario di ogni singola azione è pari a 100. Nel corso dell esercizio X + 1, la società provvede a compiere una serie di operazioni aventi ad oggetto differenti strumenti finanziari. In particolare: 1. in data 31/05 provvede ad annullare integralmente le azioni proprie acquistate nel corso dell esercizio precedente; 2. in data 11/07, in previsione di un futuro favorevole andamento del mercato e con finalità prettamente speculative, la medesima società provvede ad acquistare n. 100 azioni proprie ad un prezzo pari a 13.000. Al termine dell esercizio, il valore unitario di mercato delle azioni della Lottibroom S.p.A. ammonta a 98 ; 3. in data 15/09 la società cede sul mercato n. 50 di tali azioni ad un prezzo complessivo pari a 7.000 ; Si proceda alla rilevazione contabile dei fatti sopra descritti, unitamente alla determinazione dei valori da iscrivere in bilancio al termine degli esercizi X e X + 1, sapendo che la gestione del conto titoli avviene a «corso secco» e il costo viene determinato applicando il criterio del LIFO «a scatti». SOLUZIONE Con riferimento all esercizio X, si deve provvedere innanzitutto a contabilizzare l acquisto delle azioni proprie compravendute nel corso del periodo in oggetto. Pertanto, in data 03/10 la società rileva in contabilità l acquisto di n. 250 azioni proprie; date le finalità attraverso cui si procede all acquisto di tale classe di strumenti finanziari, l iscrizione deve avvenire all interno della classe delle Immobilizzazioni finanziarie per un importo pari al prezzo pagato sul mercato per l acquisto delle medesime, ossia 30.000. Si dovrà procedere ad effettuare, pertanto, le seguenti rilevazioni contabili: 03/10 Azioni proprie (Imm. fin.) a Banca c/c 30.000 03/10 Riserva straordinaria a Riserva azioni proprie in portafoglio 30.000 --

La seconda rilevazione deve essere effettuata per dare evidenza in termini contabili dell impossibilità di acquisire azioni proprie per importi eccedenti gli utili realizzati non distribuiti e le riserve disponibili. La voce Riserva azioni proprie in portafoglio è indisponibile e deve essere mantenuta fino al momento in cui le azioni corrispondenti non siano annullate o alienate. Non riscontrandosi riduzioni durevoli del valore delle azioni della società Lottibroom S.p.A. al 31 dicembre dell anno X, il valore che dovrà essere iscritto in bilancio deve essere pari al costo di acquisto, e pari pertanto 30.000. Relativamente alla rilevazione degli accadimenti verificatisi nel corso dell esercizio X + 1, si deve procedere inizialmente all intero annullamento delle azioni proprie acquisite nel corso dell esercizio precedente. Nella fattispecie in oggetto, è di tutta evidenza come il valore di bilancio delle azioni proprie in portafoglio (30.000 ) sia superiore al valore nominale delle medesime (25.000, pari a 250 100). In tale caso, si deve provvedere a ridurre per un importo pari al valore nominale delle medesime la voce dell attivo rappresentante il valore delle azioni proprie in portafoglio, e per pari ammontare il capitale sociale. Contestualmente, si deve provvedere a liberare per il medesimo importo la Riserva azioni proprie in portafoglio accesa in precedenza. Per la differenza tra prezzo di acquisto e valore nominale delle azioni proprie, si deve, infine, procedere attraverso la riduzione di una riserva disponibile, quale ad esempio la riserva straordinaria. 31/05 Capitale sociale a Azioni proprie (Imm. fin.) 25.000 31/05 Riserva azioni proprie a Riserva straordinaria 30.000 in portafoglio 31/05 Riserva straordinaria Azioni proprie (Imm. fin.) 5.000 -- In data 11/07, la società procede all acquisto di n. 100 azioni proprie, questa volta al fine di lucrare su auspicati futuri incrementi dei valori di mercato delle azioni medesime. In tale caso, l iscrizione di tali valori deve avvenire all interno della macroclasse dell Attivo circolante per un importo pari al prezzo di acquisto, ossia 13.000. Si dovrà procedere ad effettuare, pertanto, le seguenti rilevazioni contabili: 11/07 Azioni proprie (Att. circ.) a Banca c/c 13.000 11/07 Riserva straordinaria a Riserva azioni proprie 13.000 in portafoglio --

In seguito, il 15/09 dello stesso anno la società cede sul mercato n. 50 azioni proprie acquistate in precedenza ad un valore complessivo pari a 7.000. Considerato il precedente acquisto di n. 100 titoli ad un valore pari a 13.000, la cessione di n. 50 titoli ad un prezzo pari a 7.000 determina un plusvalenza su titoli pari a 500 (7.000 13.000/100 50), che dovrà essere contabilizzata all interno del Conto Economico attraverso la scrittura contabile sotto rappresentata. 15/09 Banca c/c a Diversi 7.000 Azioni proprie 6.500 (Att. circ.) Utile su titoli 500 -- Sarà poi necessario procedere a liberare parte della riserva non distribuibile. 15/09 Riserva azioni proprie in a Riserva straordinaria 6.500 portafoglio -- Dato il funzionamento del conto titoli a «costi e costi», nonché l applicazione del criterio del LIFO «a scatti» per la valutazione dei titoli in rimanenza da iscrivere in bilancio e da confrontare con il valore di mercato, al termine dell esercizio la società, ai fini della determinazione del valore da iscrivere in bilancio, deve provvedere a confrontare il prezzo di acquisto determinato secondo le metodologia menzionata, pari a 130 (pari a 13.000 /100) con il valore di mercato al 31/12 dell anno X + 1, ossia 98. Considerato il minor valore del prezzo di mercato, sarà quest ultimo l importo da iscrivere in bilancio con riferimento ai 50 titoli in rimanenza. Pertanto, le azioni proprie detenute in rimanenza al termine dell esercizio X + 1 dovranno essere iscritte ad un valore pari a 4.900 (50 98). La differenza con il costo di acquisto originario, pari a 1.600 (13.000/100 50 4.900) rappresenta un componente negativo di reddito, che dovrà trovare rappresentazione nel Conto Economico attraverso la rilevazione della seguente scrittura contabile. 31/12 Svalutazione titoli 1 a Azioni proprie (Att. circ.) -- 1.600 1 La svalutazione applicata allo strumento finanziario in oggetto al termine dell esercizio comporta la rilevazione della stessa all interno della voce 19 c) del Conto Economico Svalutazioni di titoli che non costituiscono immobilizzazioni finanziarie.

3.6. United S.p.A. La United S.p.A. nel corso dell esercizio effettua, tra le altre, le seguenti operazioni di leasing: 1. in data 1/3 stipula un contratto di leasing relativo ad un impianto e con durata pari a 2 anni. A tal fine la società deposita una cauzione pari a 5.000 ; i canoni mensili da corrispondere a partire dalla data della stipulazione del contratto sono pari a 2.500 (il valore totale del contratto è quindi pari a 60.000 ); 2. il 1 di aprile acquista in leasing un macchinario; il contratto prevede un maxicanone iniziale di 6.900 e 36 canoni mensili di 3.000 ; 3. nel mese di settembre la United S.p.A. ha infine stipulato un contratto di leasing avente per oggetto un automezzo; il maxicanone è stato di 1.000, i canoni mensili sono 36 e di un ammontare pari a 300 (di cui 80 di interessi). Alla fine del contratto si è verificato il riscatto del bene con il pagamento di 1.200. Rilevare le scritture in partita doppia delle operazioni di leasing descritte, considerando che tutti i pagamenti avvengono a mezzo banca e che la terza operazione viene rilevata con il metodo finanziario. SOLUZIONE 1.Applicando il metodo patrimoniale, al momento della corresponsione del deposito cauzionale si hanno le seguenti rilevazioni contabili: 01/03/ -- Depositi cauzionali a Banca c/c 5.000 -- Secondo la prassi contabile diffusa nel nostro paese, il bene in leasing viene rilevato in conti d ordine evidenziati alla fine del prospetto dello Stato Patrimoniale: -- Macchinari a in leasing -- Cedenti macchinari in leasing 60.000 Al momento della rilevazione del primo canone e a ciascuna scadenza mensile del pagamento del canone avremo: 01/03/ -- Diversi a Fornitori 3.000 Canoni di leasing 2.500 IVA a credito 500

-- 01/03/ -- Fornitori a Banca c/c 3.000 -- Allo stesso tempo viene rettificato l importo relativo ai conti d ordine: -- Cedenti macchinari a in leasing -- Macchinari in leasing 2.500 In corrispondenza dei pagamenti degli ultimi due canoni, in luogo del pagamento avremo lo storno della cauzione depositata all inizio del contratto: -- Fornitori a Depositi cauzionali 5.000 -- 2.La seconda operazione prevede un maxicanone iniziale; pertanto la rilevazione all inizio del contratto sarà la seguente: -- Diversi a Fornitori 8.280 Canoni di leasing 6.900 IVA a credito 1.380 -- Fornitori a Banca c/c 8.280 -- Mensilmente avremo quindi la liquidazione del canone ordinario: -- Diversi a Fornitori 3.600 Canoni di leasing 3.000 IVA a credito 600

-- Fornitori a Banca c/c 3.600 -- Ad ogni fine esercizio sarà poi opportuno, per il principio di competenza economica, rilevare il risconto attivo relativo alla parte di costi relativi al maxicanone ed ai canoni già sostenuti, ma non di competenza del periodo. Avremo quindi che: maxicanone: 6.900 canoni ordinari:(3.000 36): 108.000 totale: 114.900 canone mensile:(114.900/36): 3.192 Nel primo esercizio, al 31/12 risultano pagati (a partire dal 1/4) 9 canoni più la maxirata (3.000 9 + 6.900), ovvero 33.900. Poiché per competenza economica i canoni ammontano a 28.728 (3.192 9), la differenza (33.900 28.728 = 5.172) costituisce il risconto attivo da rilevare: 31/12/ -- Risconti attivi a Canoni di leasing 5.172 -- 3.Trattandosi di leasing finanziario, in alternativa al metodo patrimoniale, utilizzato per risolvere i casi precedenti, la dottrina ragioneristica, diffusa soprattutto a livello internazionale (IAS 17), propone il ricorso al metodo finanziario. In tal caso, il bene in leasing viene contabilizzato nell attivo dello Stato Patrimoniale in concomitanza con la rilevazione del debito nel passivo. Nel Conto Economico si rileverà l ammortamento dei beni in locazione finanziaria e gli interessi passivi relativi ai canoni. Al momento dell acquisto si rileva dunque il valore dell automezzo (1.000 + (300 80) 36 + 1.200) ed il debito verso la società di leasing: -- Automezzi a in leasing -- Quindi il pagamento del maxicanone: Debiti v/società di leasing 10.120 --

Diversi a Banca c/c 1.200 Debiti v/società 1.000 di leasing IVA a credito 200 -- Mensilmente si rileva, poi, il pagamento del canone ordinario con l evidenziazione della diminuzione dei debiti verso la società di leasing e degli interessi passivi: -- Diversi a Banca c/c 360 Debiti v/società 220 di leasing Interessi passivi 80 v/società di leasing IVA a credito 60 -- Si ricorda che, alla fine di ogni esercizio, oltre alla componente finanziaria correlabile al finanziamento ottenuto (gli interessi passivi), nel costo economico saranno evidenziate le quote di ammortamento calcolate sul valore dell automezzo, tenuto conto della vita utile economica stimata. Se si ipotizza una vita utile di 4 anni si rileva l ammortamento di (10.120/4) = 2.530. -- Ammortamento a F.do ammortamento 2.530 -- Il riscatto dell automezzo sarà rilevato nel seguente modo: -- Diversi a Banca c/c 1.440 Debiti v/società 1.200 di leasing IVA a credito 240 --

6.4. Rosa S.p.A. La Rosa S.p.A., con sede in Bologna, commercializza prodotti alimentari in tutto il mondo e opera con imprese straniere, in particolar modo con fornitori e clienti facenti parte dell area dollaro. Al 31.12 dell esercizio X le operazioni in moneta estera sorte nel corso dell esercizio hanno dato luogo alle seguenti posizioni: 1. debito verso fornitore statunitense con scadenza al 30.04 dell esercizio X + 1 di 28.350 $, cambio storico 0,9 $ = 1 ; 2. credito verso cliente statunitense con scadenza 30.04 dell esercizio X + 1 di 49.400 $, cambio storico 0,95 $ = 1. Il rapporto di cambio /$ al 31.12 dell esercizio X è di 1 a 0,85. Si provveda a valutare le partite in moneta estera al 31.12 dell esercizio X e ad indicare la relativa esposizione in bilancio. SOLUZIONE Alla data di chiusura dell esercizio le operazioni sopra indicate rientrano nella categoria delle attività e passività in valuta diverse dalle immobilizzazioni e devono essere convertite al tasso di cambio a pronti rilevato a fine esercizio. Debito Importo in valuta = 28.350 $ Valore iniziale iscritto in contabilità = 28.350/0,9 = 31.500 Tasso di cambio al 31.12 = 1/0,85 Valore da iscrivere in bilancio al 31.12 dell esercizio X = 28.350/0,85 = 33.353 Differenza = 1.853 = perdita su cambi Credito Importo in valuta = 49.400 $ Valore iniziale iscritto in contabilità = 49.400/0,95 = 52.000 Tasso di cambio al 31.12 = 1/0,85 Valore da iscrivere in bilancio al 31.12 dell esercizio X = 49.400/0,85 = 58.118 Differenza = 6.118 = utile su cambi Riassumendo: Posizione Ammontare originario Valore in base al cambio storico Valore in base al cambio di fine esercizio Differenza cambio Debito 28.350 $ 31.500 33.353 1.853 Credito 49.400 $ 52.000 58.118 + 6.118 Al 31.12 dell esercizio X si rileva dunque un utile netto su cambi pari a 4.265 (differenza algebrica fra utile e perdita su cambi). Le scritture contabili da rilevare in partita doppia sono le seguenti:

31/12 Perdite su cambi a Debiti verso fornitori -- 1.853 31/12 Crediti verso a Utili su cambi 6.118 clienti -- Nel bilancio dell esercizio X, con riferimento alle operazioni sopra indicate, si rileva quanto segue. CONTO ECONOMICO C) Proventi e oneri finanziari 17-bis) Utili e perdite su cambi 4.265 STATO PATRIMONIALE C) Attivo circolante II) Crediti 1) verso clienti esigibili entro l esercizio successivo D) Debiti 7) verso fornitori esigibili entro l esercizio successivo 58.118 33.353 Si rammenta che l utile netto su cambi deve confluire in una riserva non distribuibile in sede di approvazione del bilancio.