NATURA DELLA LUCE. 1/4 - NATURA DELLA LUCE - C. Calì - DIEET-UNIPA (2007-rev_10/11) Pubblicato in

Documenti analoghi
LUCE E ONDE ELETTROMAGNETICHE

ONDE ELETTROMAGNETICHE

Prerequisiti Lezione 1. Ripasso

ONDE ELETTROMAGNETICE NATURA DELLA LUCE LEZIONE 29

Unità 2. La teoria quantistica

Capitolo 8 La struttura dell atomo

Fisica Moderna e contemporanea

Come vediamo. La luce: aspetti fisici. Cos è la luce? Concetti fondamentali:

3. (Da Veterinaria 2006) Perché esiste il fenomeno della dispersione della luce bianca quando questa attraversa un prisma di vetro?

Spettroscopia di assorbimento UV-Vis

LASER PRINCIPI FISICI

LA LUCE. Perché vediamo gli oggetti Che cos è la luce La propagazione della luce La riflessione La rifrazione

Corso di Elementi di Ottica Laurea in Ottica ed Optometria

Onde elettromagnetiche

Equazioni di Maxwell. (legge di Gauss per il campo elettrico) (legge di Gauss per il campo magnetico) C (legge di Faraday)

Spettroscopia. Spettroscopia

Si intende la risposta di un materiale all esposizione alle radiazioni elettromagnetiche ed in particolare alla luce visibile.

Liceo Scientifico Statale Leonardo da Vinci Alunno di quarta - A.S NATURA ONDULATORIA E CORPUSCOLARE DELLA LUCE

Fenomeni che evidenziano il comportamento ondulatorio della luce: interferenza e diffrazione

Esploriamo la chimica

Fisica II - CdL Chimica. La natura della luce Ottica geometrica Velocità della luce Dispersione Fibre ottiche

Complementi di Termodinamica: Irraggiamento termico. Dr. Luigi Rigon Tel:

Meccanica quantistica Mathesis 2016 Prof. S. Savarino

Luce e onde elettromagnetiche

Le caratteristiche delle onde. perturbazione che si propaga nello spazio e nel tempo

Modelli atomici Modello atomico di Rutheford Per t s d u i diare la t s rutt ttura t a omica Ruth th f or (

Teoria Atomica di Dalton

Radiazione elettromagnetica

catastrofe ultravioletta

Generalità delle onde elettromagnetiche

LE ONDE E I FONDAMENTI DELLA TEORIA QUANTISTICA

L Effetto Fotoelettrico

Incontriamo la Fisica: la Meccanica Quantistica. Stefano Spagocci, GACB

Cosa si intende per onda?

Lezione 25. Corso di Fisica 2 per Matematici

Lo Spettro Elettromagnetico

La luce. Quale modello: raggi, onde, corpuscoli (fotoni)

Si arrivò a dimostrare l esistenza di una forma elementare della materia (atomo) solo nel 1803 (John Dalton)

4 Fondamenti di Ottica

SPETTROSCOPIA UV-VIS LEZIONE 9

FISICA delle APPARECCHIATURE per RADIOTERAPIA

La Crisi della Fisica Classica

Pi greco, la fase, l interferenza: dalla fisica classica alla fisica quantistica. Lucio Andreani & Matteo Galli

Onde e oscillazioni. Fabio Peron. Onde e oscillazioni. Le grandezze che caratterizzano le onde

Onde e oscillazioni. Fabio Peron. Onde e oscillazioni. Le grandezze che caratterizzano le onde

La struttura dell atomo

04/04/2017 CLASSIFICAZIONE METODI SPETTROSCOPICI CHIMICA ANALITICA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TERAMO

LA NATURA DELLA LUCE DA NEWTON A EINSTEIN. Marco Clementi 16 Febbraio UNITRE Tirano

Spettroscopia: introduzione.

Atomo. Evoluzione del modello: Modello di Rutherford Modello di Bohr Modello quantomeccanico (attuale)

Esperienza 6: riflessione e rifrazione della luce

S P E T T R O S C O P I A. Dispense di Chimica Fisica per Biotecnologie Dr.ssa Rosa Terracciano

"Principi fisici alla base della formazione delle immagini radiologiche"

Ottica fisica. Marcello Borromeo corso di Fisica per Farmacia - Anno Accademico

STRUTTURA ATOMICA. Per lo studio della struttura dell atomo ci si avvale della Spettroscopia.

LASER. Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation. Introduzione. Assorbimento, emissione spontanea, emissione stimolata

Crisi della Fisica Classica & Fisica Quantistica

Luce termica e luce coerente

Fisica Tecnica Ambientale TRASMISSIONE DEL CALORE PER IRRAGGIAMENTO

RADIAZIONI ELETTROMAGNETICHE E PRODUZIONE DI RAGGI X

La Natura della Luce: dalle Scoperte alle Applicazioni

Ottica fisica - Diffrazione

Principio di Huygens

LA LUCE. La luce visibile rappresenta una piccola parte dello spettro elettromagnetico

09/10/15. 1 I raggi luminosi. 1 I raggi luminosi. L ottica geometrica

Principio di Huygens

Introduzione alla Meccanica Quantistica (MQ):

La diffrazione della luce CNR-INOA

Fenomeni quantistici

Risultato: ELABORAZIONE della MECCANICA QUANTISTICA e sua applicazione sistematica ai nuovi fenomeni

LE ONDE. Le onde. pag.1

Trasmissione di calore per radiazione

La nascita della fisica moderna. (un racconto di inizio 900)

Sottodiscipline della Chimica Fisica Storicamente

Scuola di Storia della Fisica

mvr = n h e 2 r = m v 2 e m r v = La configurazione elettronica r = e 2 m v 2 (1) Quantizzazione del momento angolare (2) 4 πε.

LA RIFRAZIONE E LA RIFLESSIONE DELLA LUCE. IV^C 2016/2017 Lepore Gianluca Ianniciello Antonio

Verifica del Principio di Indeterminazione di Heisenberg. x v x cost

INDICE OSCILLAZIONI CAPITOLO 1

SPETTROFOTOMETRIA UV/VIS

1 3 STRUTTURA ATOMICA

1/9/2005 A.Di Bartolomeo Master in Verifiche di Qualità in Radiodiagnostica, Medicina Nucleare e Radioterapia.

Ottica fisica. Marcello Borromeo corso di Fisica per Farmacia - Anno Accademico

A Cosa serve l'ottica?

4. Lo spettro discreto: emissione e assorbimento di luce da parte di atomi stato fondamentale stati eccitati

Ottica fisica - Interferenza

ABERRAZIONI OCULARI MONOCROMATICHE E FILM LACRIMALE

Illuminotecnica - Grandezze Fotometriche

Le onde. Enrico Degiuli Classe Terza

I raggi luminosi. Per secoli si sono contrapposti due modelli della luce. il modello ondulatorio (Christiaan Huygens)

Quadro di Riferimento della II prova di Fisica dell esame di Stato per i Licei Scientifici

Ottica geometrica. Spettro elettromagnetico

Effetto Cherenkov - 1

Fisica II - CdL Chimica. Interferenza Coerenza Diffrazione Polarizzazione

Lezione 22 - Ottica geometrica

Onde elettromagnetiche ed altre storie

Corso di fisica generale con elementi di fisica tecnica

L ATOMO SECONDO LA MECCANICA ONDULATORIA IL DUALISMO ONDA-PARTICELLA. (Plank Einstein)

Transcript:

NATURA DELLA LUCE Nel corso del tempo diverse sono state le teorie formulate per spiegare la luce ed il suo comportamento. La teoria corpuscolare, messa a punto da Newton, è basata sull'ipotesi che la luce è costituita da particelle estremamente piccole, emesse dai corpi luminosi, soggette alle leggi della meccanica. La teoria ondulatoria, dovuta a Huygens, spiega i fenomeni luminosi interpretandoli sotto l ipotesi di una natura ondulatoria, ossia che la luce è un'onda che si propaga in un mezzo. In apparente assenza di questo mezzo si assume l'esistenza dell' "etere". La teoria elettromagnetica, formulata da Maxwell, sostiene che le onde luminose, già ipotizzate da Huygens, sono elettromagnetiche e non necessitano di un mezzo trasmissivo. Secondo questa teoria, ancora oggi largamente utilizzata, la luce è una parte dello spettro elettromagnetico. La teoria quantistica, dovuta a Planck ed Einstein, ipotizza che l emissione e l assorbimento della luce avviene mediante "pacchetti d onda" con energia e durata ben definiti, chiamati quanti di luce o fotoni. Nella maggioranza dei casi il comportamento della luce è quello tipico elettromagnetico ma in certi fenomeni le proprietà corpuscolari dei fotoni risultano predominanti. Questo è noto come dualismo onda-corpuscolo. La teoria elettromagnetica e quella quantistica sono in perfetto accordo se si ipotizza che l'ampiezza di un campo (elettrico o magnetico) in un certo punto ed in un certo istante è proporzionale alla probabilità (funzione d'onda) di trovarvi un fotone. Spettro elettromagnetico La figura 1 riporta lo spettro elettromagnetico sia con riferimento alla lunghezza d onda sia alla frequenza. Il campo di interesse della Fotonica, detto campo ottico, è quello compreso fra l'ultravioletto ed il lontano infrarosso. Si osservi che il campo del visibile occupa una porzione molto limitata del campo ottico. Spesso, anche se impropriamente, si parla di "luce" anche quando l'onda elettromagnetica non è visibile ma compresa nell'intervallo sopra indicato. Velocità della luce ed indice di rifrazione La lunghezza d'onda nel vuoto λ 0 e la frequenza ν sono legate dalla velocità della luce nel vuoto c: λ o ν = c (1) 1/4 - NATURA DELLA LUCE - C. Calì - DIEET-UNIPA (2007-rev_10/11) Pubblicato in www.dieet.unipa.it/cali/didattica

Si osserva sperimentalmente, e lo si può dimostrare, che quando la propagazione della luce avviene in un materiale diverso dal vuoto, comunemente chiamato mezzo, la velocità diminuisce. Fig. 1 Si definisce indice di rifrazione, e si indica con n, il rapporto tra la velocità della luce nel vuoto e la velocità nel mezzo: n = c / v Pertanto quando la propagazione avviene in un mezzo di indice di rifrazione n la (1) diventa: λ n ν = c / n (2) e dal rapporto fra le (2) e (1): λ n = λ o / n 2/4 - NATURA DELLA LUCE - C. Calì - DIEET-UNIPA (2007-rev_10/11) Pubblicato in www.dieet.unipa.it/cali/didattica

ossia la lunghezza d onda diminuisce quando la luce viaggia in un mezzo diverso dal vuoto, essendo i mezzi dielettrici caratterizzati da un indice di rifrazione maggiore di 1. La tabella 1 riporta gli indici di rifrazione (nel campo del visibile) di alcuni materiali. Materiale n Materiale n aria 1,0003 cloruro di sodio 1,54 acqua 1,33 vetro "flint leggero" 1,57 alcol metilico (metanolo) 1,33 bisolfuro di carbonio 1,62 alcol etilico (etanolo) 1,36 vetro "flint medio" 1,63 fluoruro di magnesio 1,38 vetro "flint denso" 1,66 quarzo fuso 1,46 zaffiro 1,77 vetro pyrex 1,47 vetro "flint molto denso" 1,73 benzene 1,50 vetro "flint estremamente denso" 1,89 dimetilbenzene (xilene) 1,50 solfuro di zinco (film sottile) 2,3 vetro "crown" 1,52 biossido di titanio (film sottile) 2,4 2,9 balsamo del Canada (cemento ottico) 1,53 Tab. 1 Dispersione L indice di rifrazione varia lentamente (se non si verificano fenomeni risonanti) al variare della lunghezza d onda, come per esempio riportato in Figura 3 per tre differenti tipi di vetro. Questo fenomeno prende il nome di dispersione. Fig. 3 Per la maggior parte dei mezzi trasparenti e non colorati vale una relazione del tipo: 3/4 - NATURA DELLA LUCE - C. Calì - DIEET-UNIPA (2007-rev_10/11) Pubblicato in www.dieet.unipa.it/cali/didattica

b n( λ ) = a +, 2 λ con a e b coefficienti opportuni che dipendono dal materiale. Energia del fotone Per la teoria quantistica, l energia associata al singolo fotone è: 25 6 hc 1,98 10 1,24 10 E = hν = = [ J] = [ ev] λ λ 0 0 λ0 nell'ipotesi che λ 0 sia espresso in metri e noto che: h (costante di Planck ) 6,626 10-34 J s, c (velocità della luce nel vuoto) 3 10 8 m/s, 1 ev 1,6 10-19 J Coerenza temporale e spaziale Si definisce coerenza temporale l'intervallo di tempo medio nel quale è probabile che un'onda non subisce un cambiamento di fase casuale. In questo intervallo di tempo l'onda percorre un certo cammino, detto di coerenza spaziale. Entro il campo di coerenza spaziale è possibile stabilire una relazione di fase fra onde in punti differenti in un certo istante. Viceversa, entro il campo di coerenza temporale è possibile stabilire una relazione di fase fra onde in un certo punto in tempi differenti. La coerenza spaziale della luce generata dagli oscillatori ottici (laser) può raggiungere parecchie decine di metri, contrariamente a quanto avviene per la luce generata dalle sorgenti convenzionali. La coerenza spazio-temporale finita giustifica la limitazione dei fenomeni di interferenza. 4/4 - NATURA DELLA LUCE - C. Calì - DIEET-UNIPA (2007-rev_10/11) Pubblicato in www.dieet.unipa.it/cali/didattica

RETICOLO DI DIFFRAZIONE

MONOCROMATORE

Optical Activity