SPETTROSCOPIA CON UN RETICOLO DI DIFFRAZIONE: LE LINEE TELLURICHE D. TREZZI 08/04/2013

Documenti analoghi
Come classificare uno spettro stellare. Francesca Onori

STUDIO DELLA NOVA DELPHINI 2013 (PNV J ) D. TREZZI e M. MOSCONI 24/08/2013

Misura della temperatura superficiale di Betelgeuse mediante il metodo spettroscopico

RELAZIONE FINALE SPERIMESTATE IDENTIFICAZIONE SORGENTI CELESTI

Lo Spettro Elettromagnetico

Workshop - Elementi di Spettroscopia amatoriale

sia fa(a la luce, e la luce fu. Genesi, 1,3

ASTROtrezzi.it il sito internet personale di D. Trezzi Il campionamento

COSTRUIAMO UNO SPETTROMETRO

AC5 Distanze nella Via Lattea

1. La luce delle stelle

Spettroscopia ottica di sorgenti celesti ignote

Astrofisica Generale Mod.B

LE STELLE. LE DISTANZE ASTRONOMICHE Unità astronomica = distanza media Terra-Sole ( km)

Diffrazione a doppia fenditura

CLASSIFICAZIONE SPETTRI

Olimpiadi Italiane di Astronomia MAGNITUDINI

L energia assorbita dall atomo durante l urto iniziale è la stessa del fotone che sarebbe emesso nel passaggio inverso, e quindi vale: m

Possibili campi di collaborazione tra amatori e professionisti

Magnitudini e Diagramma H-R Giuseppe Cutispoto

Corso di Laboratorio di astrofisica (Laurea specialistica in Astronomia e Astrofisica)

La capacità fotosintetica delle piante coltivate su terreno trattato con Bio Aksxter

Spettroscopia overtone dell'anidride carbonica e dell'etilene tramite laser a diodo

Costituisce l ingresso per la luce e la sua collimazione. E stata impiegata una fenditura con apertura regolabile mediante vite micrometrica.

Astrofisica Generale Mod.B

a) Discutere lo spettro osservato e ricavare la costante rotazionale B e la frequenza vibrazionale ν 0 ;

STUDIO DEI SATELLITI DI GIOVE CON UN TELESCOPIO AMATORIALE D. Trezzi 01/02/2012, rev. 03/02/2012

Astronomia Strumenti di analisi

Università degli Studi di Milano. Dipartimento di Fisica Corso di laurea triennale in FISICA. Anno accademico 2013/14. Figure utili da libri di testo

FAM. 2. A che cosa corrisponde l intersezione delle iperboli con la retta y = 2? Rappresenta graficamente la situazione.

Identificazione di sorgenti celesti ignote

13 ottobre Prof. Manlio Bellesi

Lezioni LINCEI per la Scuola La Spettroscopia

Lampade LED multi- wave Osservazioni sullo spettro di emissione luminosa

TECNICHE SPETTROSCOPICHE

ESERCITAZIONI ASTROFISICA STELLARE

Determinazione della curva di luce e della massa di NGC 2748

Spettro della galassia di Seyfert NGC 4151

Valorizzazione delle produzioni vitifrutticole valtellinesi mediante metodi innovativi INNOVI

Introduzione allo spettro solare

IDENTIFICAZIONE DI 4 SORGENTI CELESTI IGNOTE. F. Bichicchi, D. Sgubbi, M. Vincenzi

SECONDA LEZIONE: interazioni della radiazione con la materia e statistica delle misure sperimentali

SECONDA LEZIONE: interazioni della radiazione con la materia e statistica delle misure sperimentali

Astronomia Parte I Proprietà fondamentali delle stelle

Metodi spettroscopici

Introduzione alla spettroscopia P. Valisa ANS Ravenna

Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA OTT2. Ottica fisica: diffrazione e dipendenza di n dalla frequenza

Valorizzazione delle produzioni vitifrutticole valtellinesi mediante metodi innovativi INNOVI

SCOPERTA DEL RITARDO DEL PRIMO CONTATTO DELL ECLISSE 2009/2010 DI ε AURIGAE. M.M.M. Santangelo 1,2

Università degli Studi di Milano. Dipartimento di Fisica Corso di laurea triennale in FISICA. Anno accademico 2013/14. Figure utili da libri di testo

Docente: Alessandro Melchiorri

Corso di Fisica Quantistica Dip.to di Fisica, Università di Pavia

Rappresentazione dell atomo. Rutherford (1911) : modello planetario con il nucleo al centro e gli elettroni che ruotano.

Titolo Tesi: L UTILIZZO DEI MINERALI ARGILLOSI NELLA PURIFICAZIONE DELLE ACQUE REFLUE INDUSTRIALI

1 3 STRUTTURA ATOMICA

Misure di test con scintillatori LaBr3 e semiconduttori al Germanio per la rivelazione dei raggi gamma

Un percorso di ottica parte III. Ottica ondulatoria

Cosa è e cosa studia la spettroscopia di Daniele Gasparri

Esperimento di Ottica

SPETTROGRAFIA AMATORIALE UTILIZZO DELLO STAR ANALYSER TEST ESEGUITI DAL CENTRO ASTRONOMICO DI LIBBIANO

Laboratorio di Fisica Moderna Cosmologia

Astronomia Parte I Proprietà fondamentali delle stelle

Spettroscopia in assorbimento overtone dell anidride carbonica con l uso di laser a diodo

Reticoli e Diffrazione - Testi degli esercizi. Fisica della Materia Condensata

E noto che la luce, o radiazione elettromagnetica, si propaga sottoforma di onde. Un onda è caratterizzata da due parametri legati fra loro: la

Astronomia Lezione 7/11/2011

Spettroscopia. 05/06/14 SPET.doc 0

Tabella 1 80,0 5,7 70,0 5,0 60,0 4,3 50,0 3,6 40,0 2,9 30,0 2,2 20,0 1,5 10,0 0,9 5,0 0,5

Modelli atomici Modello atomico di Rutheford Per t s d u i diare la t s rutt ttura t a omica Ruth th f or (

Principio di Huygens principio di Huygens

Università degli Studi dell Aquila Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Chimiche e dei Materiali Corso di Fisica della Materia Prof. L.

Nuovi mondi possibili: i pianeti extrasolari. INAF - Osservatorio Astronomico di Brera

Interferenza da doppia fenditura

APPLICAZIONI DELLA SPETTROSCOPIA DI ASSORBIMENTO MOLECOLARE. University of Messina, Italy. Analitica 26 16/17

Misura di lunghezze d'onda mediante reticolo di diffrazione

Lezione 5. La misura delle distanze in astrofisica

Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA OTT2. Ottica fisica: diffrazione e dipendenza di n dalla frequenza

Dipartimento di Chimica G. Ciamician Raccolta Museale

DEFINIZIONE DI RADIANZA La radiazione è caratterizzata tramite la Radianza Spettrale, I (λ, θ, φ, T), definita come la densità di potenza per unità di

Localizzazione di una esplosione

Corso di Radioastronomia 2

catastrofe ultravioletta

Misurare dallo spazio la produttività di foreste e colture agricole

L irraggiamento termico

(c) laura Condorelli 2009

A cura di Arpa Emilia-Romagna Autori: S. Violanti, M. Ricciotti, F. Zinoni. Che cosa è la radiazione ultravioletta (RUV)?

Ottica fisica - Diffrazione

La candela. La storia della realizzazione della candela

Capitolo 8 La struttura dell atomo

Astronomia Lezione 17/10/2011

Elaborazione dei dati. pkt /9

Lezione n. 26. Principi generali della spettroscopia IR. 02/03/2008 Antonino Polimeno 1

Spettrofotometria UV-vis

SPETTROGRAFO DADOS CHE COSA E

Università degli Studi di Torino Dipartimento di Fisica. Tesi di Laurea

Astronomia Lezione 20/10/2011

Transcript:

SPETTROSCOPIA CON UN RETICOLO DI DIFFRAZIONE: LE LINEE TELLURICHE D. TREZZI (davide@astrotrezzi.it) 08/04/2013 In questo articolo sono riportate le misure di lunghezza d onda delle linee telluriche (più correttamente bande telluriche) effettuate su quattro stelle di tipo B (,, e ). In particolare vengono considerare le linee relative all assorbimento dell Ossigeno (bande A e B) e delle molecole d acqua presenti nell atmosfera terrestre. Ricordiamo infine che la banda A dell Ossigeno è utilizzata per il processo di seconda calibrazione degli spettri stellari in quanto le misure non sono generalmente soggette a spostamenti Doppler. In caso contrario tale linea dovrà essere esclusa dal processo di seconda calibrazione. INTRODUZIONE Tra le numerose linee di assorbimento che caratterizzano gli spettri stellari ve ne sono alcune di origine terrestre note come linee telluriche. Queste sono generate dall assorbimento della radiazione luminosa ad opera delle molecole che costituiscono l atmosfera del nostro pianeta. Gli assorbimenti molecolari risultano però diversi da quelli atomici e quelle che, data la risoluzione dello spettrometro, possono sembrare linee in realtà sono delle vere e proprie bande di assorbimento. Tra tutte le molecole che costituiscono l atmosfera terrestre solo alcune sono caratterizzate dall essere in grado di assorbire la luce nel range di lunghezze d onda accessibili ad un sensore a semiconduttore (350 1100 nm). Tra queste ricordiamo quelle che forniscono le bande di assorbimento più intense e quindi visibili con un reticolo di diffrazione del tipo Star Analyser 100: l Ossigeno (molecolare) e l acqua. Le bande di assorbimento principali dell Ossigeno sono quelle che vengono classificate come A e B rispettivamente a 7605 e 6870 Å. La prima viene utilizzata come linea di seconda calibrazione mentre la seconda è stata analizzata dettagliatamente in [1]. Anche l acqua presenta due bande di assorbimento principali (7186 e 8185 Å), anche se più ampie di quelle dell Ossigeno. Infatti se per l Ossigeno aveva ancora un senso parlare di lunghezza d onda di banda, per l acqua tale definizione risulta piuttosto approssimativa. Esistono infine bande telluriche anche a lunghezze d onda superiori ai 800 nm [1], ma in questa regione l efficienza quantica del sensore cade sensibilmente e la possibilità di osservare tali bande diviene praticamente nulla. ACQUISIZIONE DEGLI SPETTRI DI ASSORBIMENTO Gli spettri di assorbimento sono stati ottenuti grazie all ausilio di un reticolo di diffrazione modello Star Analyser 100 montato su un telescopio riflettore Newton 200mm f/4 dotato di camera Magzero MZ-5m. Le misure per le stelle,, e sono state effettuate presso Briosco (MB, Italia) il giorno 19/12/2012. Gli spettri sono stati successivamente calibrati come descritto in [1],[2] e [3]. Da una prima indagine della regione 600 800 nm mostrata in figura 1, è stato possibile osservare le linee O2(6870), O2(7605) e la banda H2O(7186). I valori delle lunghezze d onda del massimo ottenuti a partire da un fit gaussiano degli spettri per tre delle quattro stelle analizzate sono riportati in tabella 1. Analizzando invece la regione compresa tra 700 e 900 nm possibile scorgere con difficoltà la banda di assorbimento H2O(8185). Questa presenta una vera e propria struttura a banda priva di un picco particolarmente intenso. Anche se con difficoltà questa banda è stata fittata con una gaussiana al fine di trovare la lunghezza d onda relativa al massimo assorbimento. Il valore così ottenuto per solo una delle quattro stelle analizzate è riportato in tabella 1. Sempre in tabella sono riportate le misure relative al picco O2(7605) ed al picco O2(6870) presenti in tutti gli spettri stellari studiati. 5

Fig 1: spettro di assorbimento per le quattro stelle di tipo B prese in esame. La banda di assorbimento O2(6870 Å) analizzata in [1] è visualizzata in verde. Le linee Hα e la banda O2(7605 Å) utilizzata per la calibrazione degli spettri è visualizzata in nero. Infine la banda H2O(7186 Å) è visualizzata in rosso. Fig 2: spettro di assorbimento per le quattro stelle di tipo B prese in esame. La banda di assorbimento O2(7605 Å) utilizzata per la calibrazione degli spettri è visualizzata in nero. La banda H2O(8185 Å) è invece visualizzata in rosso. Seppur visibile in ogni spettro, solo in uno dei quattro è stato possibile effettuare un fit gaussiano. 6

Stella O2(6870) H2O(7186) O2(7605) H2O(8185) 6869 7178 7604 non pervenuta 6875 7181 7604 8197 6878 7185 7604 non pervenuta 6865 non pervenuta 7605 non pervenuta Tab. 1: lunghezze d onda delle linee telluriche osservate negli spettri delle stelle di tipo B,, e. Con l etichetta non pervenuta si intende l incapacità di effettuare un fit gaussiano della regione di interesse privo di un vero e proprio massimo evidente. ANALISI DATI Effettuando una media aritmetica delle misure riportate in tabella 1 otteniamo: 6872 10! 6 "#" $% 7181 10! 3 "#" ' 7604 10! 0.5 "#" $%' 8197 10 "#" Come è ben possibile notare tutte le misure sono compatibili entro l errore tranne l ultima, costituita da una sola misura, che è compatibile entro soli 1.2,. L errore statistico è ovviamente minore per la linea O2(7604) dato che è stata utilizzata come linea di seconda calibrazione. Consideriamo l insieme complessivo delle misure effettuate sino ad ora che include oltre alle quattro stelle di tipo B in esame altre 16 misure effettuate su stelle di tipo A [2]. La distribuzione delle singole misure è illustrata in figura 3, 4, 5 e 6. 6900,0 6895,0 6890,0 6885,0 6880,0 6875,0 6870,0 6865,0 6860,0 6855,0 6850,0 Fig. 3: Misure della riga O2(6870 Å) effettuata con stelle di tipo B in rosso e A in nero. 7

7200,0 7195,0 7190,0 7185,0 7180,0 7175,0 7170,0 7165,0 7160,0 7155,0 7150,0 Fig. 4: Misure della riga H2O(7186 Å) effettuata con stelle di tipo B in rosso e A in nero. 7625,0 7620,0 7615,0 7610,0 7605,0 7600,0 7595,0 7590,0 Fig. 5: Misure della riga O2(7605 Å) effettuata con stelle di tipo B in rosso e A in nero. 8

8230,0 8220,0 8210,0 8200,0 8190,0 8180,0 8170,0 Fig. 6: Misure della riga O2(7605 Å) effettuata con stelle di tipo B in rosso e A in nero. Effettuando una media su tutti i dati sperimentali a nostra disposizione otteniamo per ciascuna linea il seguente valore di lunghezza d onda: 6873 10! 6 "#" $% 7177 10! 5 "#" ' 7608 10! 3 "#" $%' 8198 10 "#" 9 Å "#" Ancora una volta le discrepanze sono compatibili con l errore statistico. Le linee di assorbimento relative all acqua sono quelle che presentano una discrepanza maggiore dai dati teorici. Questo potrebbe essere giustificato dal fatto che queste molecole mostrano in maniera più marcate rispetto a quelle dell Ossigeno una struttura a banda e non a riga. Il massimo teorico delle bande dell acqua è infatti difficile da determinare da un fit gaussiano del massimo e allo stesso tempo da stimare dal punto di vista teorico. CONCLUSIONI Le principali linee telluriche relative alle molecole d acqua e Ossigeno sono state identificate e misurate. I valori ottenuti per le lunghezze d onda associate sono compatibili con i valori teorici. Si ha una maggiore discrepanza per le linee dell acqua, probabilmente a seguito di una struttura a bande più complessa di quella dell Ossigeno e meno assimilabile ad un picco. Come è possibile osservare in figura 1 esiste una struttura di assorbimento intorno a 626./. Al momento l unica ipotesi è quella di associarla alla linea tellurica dell acqua a 628 nm anche se l intensità della linea e la discrepanza dal valore teorico sembrerebbero invece suggerirne una natura diversa. Anche la linea H2O(8185) è stata inizialmente identificata con la linea P (8203) dell Idrogeno. Questo supportato da una minore discrepanza tra lunghezze d onda misurate e teoriche. La presenza però di tale linea in stelle di tipo B, dove le linee dell idrogeno sono meno intense e quindi la P (8203) è prevista essere completamente coperta dal fondo, ha fatto ipotizzare la natura tellurica di tale linea. A supporto di questo ci sarebbe anche la struttura a banda di tale linea spettrale. Ulteriori misure effettuate su stelle di classi spettrale differenti saranno in grado di chiarire definitivamente questo problema. Sempre in figura 1 è visibile in alcune stelle di tipo B una struttura a 777 nm. Questa risulta ben marcata nello spettro relativo alla stella. La misura di tale linea sarà oggetto di futuri approfondimenti. 9

BIBLIOGRAFIA [1] D. Trezzi, Articoli di Astronomia Amatoriale, 2 (2013) 1-4 [2] D. Trezzi, Articoli di Astronomia Amatoriale, 1 (2012) 1-5 [3] http://www.astrotrezzi.it/?p=192 10