ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO 2003



Documenti analoghi
Capitolo IV L n-polo

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO 2004

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO SPERIMENTALE P.N.I. 2004

PROBLEMI TRADIZIONALI SIMULAZIONE DELLA PROVA DI MATEMATICA

LICEO SCIENTIFICO STATALE G.GALILEI CATANIA A.S. 2006/2007 SIMULAZIONE DI II PROVA - A

b) Il luogo degli estremanti in forma cartesiana è:

CONTINUITÀ E DERIVABILITÀ Esercizi proposti. 1. Determinare lim M(sinx) (M(t) denota la mantissa di t)

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO SPERIMENTALE P.N.I Sessione suppletiva

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO 2001 Sessione suppletiva

SOLUZIONE DEL PROBLEMA 1 CORSO SPERIMENTALE P.N.I. 2014

Corso di ordinamento Sessione straordinaria - a.s ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO SESSIONE STRAORDINARIA

Le ipotesi di base che si utilizzano sono le stesse quattro già viste con riferimento al caso della flessione semplice e cioè:

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO 2002 Sessione suppletiva

Circuito Simbolico. Trasformazione dei componenti

3. Sia g(x) = 4. Si calcoli l area del triangolo mistilineo ROS, ove l arco RS appartiene al grafico di f(x) o, indifferentemente, di g(x).

Diagramma circolare di un motore asincrono trifase

3. Catene di Misura e Funzioni di Trasferimento

Lezione 12. Regolatori PID

RETTE, PIANI, SFERE, CIRCONFERENZE

ESAME DI STATO 2002 SECONDA PROVA SCRITTA PER IL LICEO SCIENTIFICO DI ORDINAMENTO

MATEMATICA p = 4/6 = 2/3; q = 1-2/3 = 1/3. La risposta corretta è quindi la E).

ERRORE STATICO. G (s) H(s) Y(s) E(s) X (s) YRET(s)

Capitolo. Il comportamento dei sistemi di controllo in regime permanente. 6.1 Classificazione dei sistemi di controllo. 6.2 Errore statico: generalità

Proposta di soluzione della prova di matematica Liceo scientifico di Ordinamento

SIMULAZIONE DI PROVA D ESAME CORSO DI ORDINAMENTO

Rilevazione degli apprendimenti

Soluzione del tema d esame di matematica, A.S. 2005/2006

Esercizi sul moto del proiettile

Ing. Mariagrazia Dotoli Controlli Automatici NO (9 CFU) Antitrasformata di Laplace PROCEDIMENTI DI ANTITRASFORMAZIONE

FUNZIONE REALE DI UNA VARIABILE

SOLUZIONE DEL PROBLEMA 2 CORSO DI ORDINAMENTO x 2, con dominio R (infatti x per ogni ( x) = x 2

INdAM QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO 2011

CONTINUITÀ E DERIVABILITÀ Esercizi risolti

a) Si descriva, internamente al triangolo, con centro in B e raggio x, l arco di circonferenza di π π

Sintesi tramite il luogo delle radici

Corso di Microonde II

Le Misure. 2 ottobre 2007

Definisci il Campo di Esistenza ( Dominio) di una funzione reale di variabile reale e, quindi, determinalo per la funzione:

Definizione delle specifiche per un sistema di controllo a retroazione unitaria

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO SPERIMENTALE P.N.I Sessione straordinaria

Liceo G.B. Vico Corsico

Meccanica Classica: Cinematica Formule

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TERAMO

15 febbraio Soluzione esame di geometria - 12 crediti Ingegneria gestionale - a.a COGNOME... NOME... N. MATRICOLA...

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ODINAMENTO Il candidato risolva uno dei due problemi e 5 dei 10 quesiti scelti nel questionario 1.

Parte Seconda. Geometria

Soluzione Punto 1 Si calcoli in funzione di x la differenza d(x) fra il volume del cono avente altezza AP e base il

Maturità Scientifica PNI, sessione ordinaria

Facoltà di Ingegneria Prova scritta di Fisica I 13 Febbraio 2006 Compito A

B. Vogliamo determinare l equazione della retta

Università degli Studi di Verona Corsi di Laurea in Matematica Applicata, Informatica e Informatica Multimediale. Test di autovalutazione (matematica)

Stato limite ultimo di sezioni in c.a. soggette. SLU per sezioni rettangolari in c.a. con. determinazione del campo di rottura

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO SPERIMENTALE P.N.I. 2008

Errori di misura. è ragionevole assumere che una buona stima del valore vero sia la media

ELEMENTI DI GEOMETRIA ANALITICA: LA RETTA.

Esempio 1 Si consideri la sezione di un solaio latero-cementizio (1 m) di caratteristiche geometriche:

LEZIONE 7. Esercizio 7.1. Quale delle seguenti funzioni è decrescente in ( 3, 0) e ha derivata prima in 3 che vale 0? x x2. 2, x3 +2x +3.

Nicola De Rosa, Liceo scientifico di ordinamento sessione suppletiva 2011, matematicamente.it

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO SPERIMENTALE P.N.I Sessione straordinaria

Esercizio 2 Si consideri la funzione f definita dalle seguenti condizioni: e x. per x 1 f(x) = α x + e 1 per 1 < x

SOLUZIONE DEL PROBLEMA 1 TEMA DI MATEMATICA ESAME DI STATO 2015

Teoria in sintesi 10. Attività di sportello 1, 24 - Attività di sportello 2, 24 - Verifica conclusiva, 25. Teoria in sintesi 26

Kangourou Italia Gara del 15 marzo 2012 Categoria Student Per studenti di quarta o quinta della secondaria di secondo grado

STUDIO DI UNA FUNZIONE

Consorzio Nettuno - Corso di Matematica 1 Schede di lavoro guidato per le esercitazioni

GEOMETRIA DELLE MASSE

Siano f e g due funzioni, allora x D f D g, cioè appartenente all intersezione dei loro domini, possiamo definire

Matematica e Statistica

Esame di stato di istruzione secondaria superiore Indirizzi: Scientifico e Scientifico opzione scienze applicate Tema di matematica

LE FUNZIONI A DUE VARIABILI

I quesiti di Matematica per la classe di concorso A059

VERIFICA DI MATEMATICA. CLASSI TERZE (3AS, 3BS, 3CS, 3DS, 3ES) 2 settembre 2013 COGNOME E NOME.. CLASSE.

APPUNTI DI MATEMATICA GEOMETRIA \ GEOMETRIA EUCLIDEA \ GEOMETRIA DEL PIANO (1)

SIMULAZIONE TEST ESAME - 1

DOMINIO E LIMITI. Esercizio 3 Studiare gli insiemi di livello della funzione f, nei seguenti casi: 1) f(x,y) = y2 x 2 + y 2.

esame di stato 2012 seconda prova scritta per il liceo scientifico di ordinamento

CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA.

Università di Trieste Facoltà d Ingegneria. Esercizi sul calcolo differenziale in IR N. Dott. Franco Obersnel

Per studio di funzione intendiamo un insieme di procedure che hanno lo scopo di analizzare le proprietà di una funzione f ( x) R R

Archimede ESAME DI STATO 2003 SECONDA PROVA SCRITTA PER IL LICEO SCIENTIFICO DI ORDINAMENTO

Anno 4 Grafico di funzione

Raccolta Temi d'esame - Corso di Ordinamento

Rette e piani con le matrici e i determinanti

REALTÀ E MODELLI SCHEDA DI LAVORO

Le funzioni elementari. Corsi di Laurea in Tecniche di Radiologia... A.A Analisi Matematica - Le funzioni elementari - p.

Controllore Processo. Le principali componenti del sistema sono: il rivelatore di errore, il controllore che ha il compito di trasformare il segnale

Prof. Silvio Reato Valcavasia Ricerche. Il piano cartesiano

Fondamenti e didattica di Matematica Finanziaria

allora la retta di equazione x=c è asintoto (verticale) della funzione

Anno 5 4 Funzioni reali. elementari

La funzione è continua nel suo dominio perchè y = f(x) è composizione di funzioni continue. Il punto x = 0 è un punto isolato per D f.

Forze come grandezze vettoriali

NOME:... MATRICOLA:... Scienza dei Media e della Comunicazione, A.A. 2007/2008 Analisi Matematica 1, Esame scritto del x 1.

Vademecum studio funzione

Elenco Ordinato per Materia Chimica

FUNZIONI ELEMENTARI - ESERCIZI SVOLTI

Sezioni in c.a. La flessione composta. Catania, 16 marzo 2004 Marco Muratore

Matematica - Sessione 1 / Produzione Esame di Qualifica (III Livello Europeo) Terzo Anno

ALU STAFFE IN ALLUMINIO SENZA FORI

Transcript:

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO 003 Il candidato riolva uno dei due problemi e 5 dei 0 queiti in cui i articola il quetionario. PROLEMA Si conideri un tetraedro regolare T di vertici A,, C, D. a) Indicati ripettivamente con V ed S il volume e l area totale di T e con r il raggio della fera incritta in T, trovare una relazione che leghi V, S ed r. b) Coniderato il tetraedro regolare T avente per vertici i centri delle facce di T, calcolare il rapporto fra le lunghezze degli pigoli di T e T e il rapporto fra i volumi di T e T. c) Condotto il piano, contenente la retta A e perpendicolare alla retta CD nel punto E, e poto che uno pigolo di T ia lungo, calcolare la ditanza di E dalla retta A. d) Coniderata nel piano la parabola p avente l ae perpendicolare alla retta A e paante per i punti A, ed E, riferire queto piano ad un conveniente itema di ai carteiani ortogonali e trovare l equazione di p. e) Determinare per quale valore di la regione piana delimitata dalla parabola p e dalla retta EA ha area cm. 3 PROLEMA È aegnata la funzione f (), dove m è un parametro reale. m m a) Determinare il uo dominio di derivabilità. b) Calcolare per quale valore di m la funzione ammette una derivata che riulti nulla per. c) Studiare la funzione f () corripondente al valore di m coì trovato e diegnarne il grafico in un piano riferito ad un itema di ai carteiani ortogonali (Oy), dopo aver tabilito quanti ono eattamente i flei di ed aver fornito una piegazione eauriente di ciò. d) Calcolare l area della regione finita di piano delimitata dal grafico, dall ae e dalla retta di equazione. QUESTIONARIO Dopo aver fornito la definizione di rette ghembe, i conideri la eguente propoizione: «Comunque i prendano nello pazio tre rette, y, z, due a due ditinte, e ed y ono ghembe e, coì pure, e ono ghembe y e z allora anche e z ono ghembe». Dire e è vera o fala e fornire un eauriente piegazione della ripota. Zanichelli Editore, 00

3 4 5 7 8 9 0 Un piano intereca tutti gli pigoli laterali di una piramide quadrangolare regolare: decrivere le caratteritiche dei poibili quadrilateri ezione a econda della poizione del piano ripetto alla piramide. Dal punto A, al quale è poibile accedere, è viibile il punto, al quale però non i può accedere in alcun modo, coì da impedire una miura diretta della ditanza A. Dal punto A i può però accedere al punto P, dal quale, oltre ad A, è viibile in modo che, pur rimanendo impoibile miurare direttamente la ditanza P, è tuttavia poibile miurare la ditanza AP. Diponendo degli trumenti di miura neceari e apendo che P non è allineato con A e, piegare come i può utilizzare il teorema dei eni per calcolare la ditanza A. Il dominio della funzione f () ln{ ( )} è l inieme degli reali tali che: A) 3; ) 3; C) 0 3; D) 0 3. Una ola ripota è corretta: individuarla e fornire una eauriente piegazione della celta effettuata. La funzione 3 3 ha un olo zero reale, vale a dire che il uo grafico intereca una ola volta l ae delle acie. Fornire un eauriente dimotrazione di queto fatto e tabilire e lo zero della funzione è poitivo o negativo. La derivata della funzione f () e t dt è la funzione f () e 4. Eeguire tutti i paaggi neceari a 0 giutificare l affermazione. Coniderati i primi n numeri naturali a partire da :,, 3,, n, n, moltiplicarli combinandoli due a due in tutti i modi poibili. La omma dei prodotti ottenuti riulta uguale a: A) 4 n (n ) ; ) 3 n(n ); C) 4 n(n )(n )(3n ); D) 4 n(n )(3n ). Una ola ripota è corretta: individuarla e fornire una eauriente piegazione della celta operata. ed y ono due numeri naturali dipari tali che y. Il numero 3 y 3 : A) è diviibile per e per 3. ) è diviibile per ma non per 3. C) è diviibile per 3 ma non per. D) non è diviibile né per né per 3. Una ola ripota è corretta: individuarla e fornire una piegazione eauriente della celta operata. Si conideri una data etrazione in una determinata Ruota del Lotto. Calcolare quante ono le poibili cinquine che contengono i numeri e 90. Il valore dell epreione log 3 log 3 è. Dire e queta affermazione è vera o fala e fornire una eauriente piegazione della ripota. Durata maima della prova: ore È conentito oltanto l uo di calcolatrici non programmabili. Non è conentito laciare l Itituto prima che iano tracore 3 ore dalla dettatura del tema. Zanichelli Editore, 00

SOLUZIONE DELLA PROVA D ESAME CORSO DI ORDINAMENTO 003 PROLEMA a) Detto lo pigolo del tetraedro T, i ha che AK e DK ono le altezze di due facce di T (figura ) e miurano 3. Le altezze D AK e DK ono anche biettrici e mediane. L altezza DH cade nel baricentro del triangolo AC, quindi HK 3 AK 3. L altezza DH i può calcolare con il teorema di Pitagora applicato al triangolo DHK (figura ): riulta DH 3. Figura. A O H P K C Le altezze del tetraedro i incontrano nel punto O, centro della fera incritta in T, D che ha raggio OH OP r. I triangoli rettangoli KOH e KOP ono congruenti, allora KO è la biettrice di HKˆP. Coniderando il triangolo OHK, i può crivere: rhktg 3 tg, ma tg D H, da cui, attravero le formule di biezione i giunge a: P H K tg O. In definitiva riulta: r. La uperficie del tetraedro è: S 4 3 3 r γ 43. H K Il volume riulta: V 3 3 4 3 3 r 3 83, da cui egue: V 3 S r. Figura. b) HP è uno pigolo del tetraedro T, con riferimento al triangolo HPK, nel quale i nota che KĤP KPˆH, i ha: H P HK HP HK en en. Dal valore di tg i ricava co en. Allora HP 3, da cui i ha: V 3 3 3 7 V. D c) Con riferimento alla figura 3, detto F il punto medio di A, allora DF e CF ono le mediane delle facce AD e AC ripettivamente, il triangolo DFC è quindi iocele e l altezza EF è anche mediana: il piano intereca CD nel punto medio E. AE è la mediana della faccia CAD, E è la mediana della faccia CD, quindi AE è iocele e la mediana EF è anche altezza. Dal teorema di Pitagora per AEF : 3 EF AE AF. Figura 3. A F E C 3 Zanichelli Editore, 00

d) Scelto il itema di riferimento con origine nel punto F, ae delle acie coincidente con la retta orientata A, ae delle ordinate coincidente con la retta orientata FE (figura 4), i crive l equazione della. parabola y a b c, paante per i punti A ;0, ;0, E 0; Riulta: 0 a b c 0 a b c c a b 0 c y. y E A F Figura 4. e) L area del egmento parabolico AE è A 3 A EF, l area del triangolo AE riulta A A EF. L area delimitata dalla parabola e dalla retta EA è quindi: A (A A ) A EF, che riulta pari a cm quando cm. 4 3 4 Zanichelli Editore, 00

PROLEMA a) La funzione f (), dove m è un parametro reale i può crivere come: m m, per m 0 m R, per m 0 f (), f () è derivabile. R {0}, per m 0, per m 0 b) Per m 0 riulta: f () ( ) f () 4 0. 4 ( m) ( ) 4( m ) Per m > 0 riulta: f () f () 0 m. ( ( m) m) c) La funzione da tudiare è: f (). La funzione è definita u tutto R. Le interezioni con gli ai con l ae delle ordinate. ono: A ; 0 con l ae delle acie, 0; Si ha inoltre: lim f () 0 e lim f () 0. Il grafico ha l aintoto orizzontale y 0. La derivata prima riulta: f () ( ( ) ( ) ) ( ) ( )( ) (, ( ) ) f () 0, quindi (vedi anche figura 5) i ha un minimo nel punto m ; maimo nel punto M (; ). ed un + ma min Figura 5. Studiando la derivata econda i ottiene: ( )( ) ( ) ( 3 3 ) f (), ( ) 3 ( ) 3 f () 0 3 3 0, l equazione non i compone con la regola di Ruffini, ma i oerva che, per il teorema fondamentale dell algebra, ha al maimo tre radici, quindi tre flei. I riultati ottenuti in precedenza per i limiti negli etremi del dominio ed i valori dei punti di maimo e di minimo permettono di determinare che i flei devono eere almeno tre. In definitiva i flei ono proprio tre. In concluione i può tracciare il grafico della funzione (figura ). y M(; ) A( ; 0) m( ; ) (0; ) O Figura. 5 Zanichelli Editore, 00

d) L area richieta (figura 7) i ottiene dall integrale: A A 0 d d 0 d 0 d 0 d d 0 0 ma d d, allora A ln( ) arctg ln 4 3 0 d, arctg arctg 4 0,9393. y O Figura 7. QUESTIONARIO Due rette i dicono ghembe e non giacciono u uno teo piano. La propoizione è fala. Coniderando infatti le rette r,, e t u cui giacciono gli pigoli di un parallelepipedo (figura 8), i verifica facilmente che r e ono ghembe, e t ono ghembe, ma r e t non lo ono, in quanto incidenti in un vertice del parallelepipedo. t r Figura 8. In generale i ottiene un quadrilatero ezione conveo, con i eguenti cai particolari: a) e il piano è parallelo alla bae, il quadrilatero ezione è un quadrato; b) e il piano è parallelo ad un lato del quadrato di bae, il quadrilatero ezione ha due lati paralleli e due no, i ottiene un trapezio iocele; c) e il piano è parallelo ad una diagonale del quadrato di bae, i ottiene un romboide. Zanichelli Editore, 00

3 Con riferimento alla figura 9 i miura direttamente la ditanza AP, quindi i miurano con un goniometro gli angoli e, poti nei vertici A e P ai quali è poibile accedere e dai quali è viibile anche. Si ricava indirettamente l angolo poto nel vertice :. A A P Per il teorema dei eni: A AP en. e n e n en β A α γ P Figura 9. 4 Il dominio della funzione f () ln{ ( )} i ottiene ponendo l argomento del logaritmo maggiore di zero, quindi ( ) 0 ( ). La diequazione è verificata per: 0 0 0 3 0 0 3 quindi le oluzioni ono: 3 3, ovvero la ripota è eatta. 5 La funzione f () 3 3 è una cubica, quindi ha al più tre interezioni con l ae delle acie. La derivata prima riulta: f () 0 per 0 e. Lo chema di figura 0 motra che per 0 i ha un maimo e per i ha un minimo. + 0 + ma min Figura 0. y (0; ) Riulta poi f (0) e f (), quindi le coordinate dei punti di maimo e di minimo ono, ripettivamente: M (0; ) e m(; ). Coniderato che la funzione è continua in tutto R e che lim f(), e ne deduce che la funzione intereca l ae delle in un olo punto, di acia negativa, come riulta anche dal grafico di figura. Figura. (; ) Poto g () la funzione f () è una funzione compota e riulta: f () (g ()) g() e t dt. La derivata riulta: f () (g()) g (). 0 Si ha: g (), mentre, per il teorema fondamentale del calcolo integrale i ottiene: (g ()) e (g()), quindi f () e (g()) f () e 4. 7 Zanichelli Editore, 00

7 8 9 0 In generale riulta: ( n) n ( 3 n 3 n (n ) n) n k k n k k 0 kh hk n kh hk n k k n k k. Valgono le eguenti relazioni, che i dimotrano facilmente per induzione: n k n (n ) e k n Si ha infine: 0 quella eatta. k k n (n )(n ). kh hk n (n ) n (n )(n ) 4 n (n )(3n ). La ripota D è Coniderando che ( 3 y 3 ) ( y)( y y ) ( y y ), allora ( 3 y 3 ) è diviibile per. Inoltre y y y y 3 4, che equivale a: 3( ), che non è diviibile per 3. La ripota eatta è. Sono le poibili combinazioni di 3 oggetti celti tra 88 (i 90 numeri dell urna, tranne e 90). Le poibili cinquine ono quindi: C 88,3 88 88! 88 87 8 09 73. 3 3! 85! 3 Per la definizione di logaritmo: 3 log 3 ( log 3 ) log 3 log 3 log 3 log 3 log 3. Per eercitarti ancora ugli argomenti trattati nel Svolgi il Problema Queito 3 pag. V 8 Problema 0 pag. π 39 (punti a, b) Problema pag. W 39 Problema Problema 8 pag. U 47 Problema 8 pag. W 53 (punti a, b) Queito Queito 7 pag. π 9 Queito Queito pag. π 9 Queito 4 Problema 3 pag. U 43 (punto a) Problema 0 pag. U 45 (punto a) Queito 5 Queito pag. iota Queito pag. iota Queito Queito 8 pag. W 3 Queito 7 Problema 7 pag. 4 Problema pag. 43 (punti a, f) Queito 9 Problema pag. 4 (punto a) Queito 0 Queito pag. N 95 Queito 7 pag. N 95 8 Zanichelli Editore, 00