Il ruolo del commercialista nell'ambito del Decreto legislativo 231 del 2001

Documenti analoghi
E X P O T R A I N I N G

Riepilogo Sintetico 0

Responsabilità amministrativa dell Ente Decreto Legislativo 231/2001

Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo e Compliance Program Riassunto

PROFILI GENERALI DEL D. LGS. 231/2001

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO E COMPLIANCE PROGRAM ANTI-CORRUZIONE DI ITALTEL

RESPONSABILITÁ PENALE D IMPRESA EX D.LGS 231/2001 STUDIO LEGALE SOCCOL

DECRETO LEGISLATIVO 231/01

Dichiarazione 231 e prevenzione della corruzione

Responsabilità amministrativa dell Ente Decreto Legislativo 231/2001

Dichiarazioni 231. ASCIT Servizi Ambientali SpA Socio unico Società soggetta a direzione e controllo di Retiambiente spa

INFORMAZIONI GENERALI SUL MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO D.LGS. 231/2001

Il Modello Organizzativo 231 Johnson&Johnson Medical Spa

Perché un ente appartenente al Terzo Settore dovrebbe adottare un Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ai sensi del D.lgs. 231/2001?

Aspetti medotologici nella costruzione del Modello Organizzativo: un caso concreto

STUDIO SOCIETARIO & TRIBUTARIO Massimo Esposito

CORSO DI CORPORATE GOVERNANCE A.A

SOMMARIO. Parte I IL D.LGS. N. 231/2001. Prefazione... Presentazione... Profilo autori...

Il D.Lgs Modelli di organizzazione STOP ALLE SANZIONI PER LE IMPRESE

La responsabilità penale/amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni

La Sessola Service s.r.l. / 21 febbraio 2018 Venezia. Training D. Lgs 231/2001

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO DI NEW PIXEL 24 S.R.L.

Via Gaetano Strambio n MILANO Tel Fax mail: ncteam@pec.it

Il Modello Organizzativo 231 Johnson&Johnson Medical Spa

Come tutelare il patrimonio e l interesse economico dei soci e della società

Il D.Lgs. 231/2001 e l esperienza di Confindustria Bergamo. Stefano Lania Servizio Fiscale e Societario 13 Novembre 2013

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO

Responsabilità derivante dal D.Lgs 231/2001

Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica.

IL MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO E LA RESPONSABILITA DELLE SOCIETA AI SENSI DEL D.LGS. 231/2001

MOGC (Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo) ai sensi del D.Lgs.231/2001 e s.m.i.

D.lgs. 231/2001 CONVEGNO. 24 marzo Oggetto La responsabilità degli enti per gli illeciti amministrativi dipendenti da reato

CONFINDUSTRIA VICENZA 27 Aprile 2010

Il decreto legislativo 231 del 2001

Adeguamento del Sistema di gestione ai requisiti del D.lgs 231/2001

LA RESPONSABILITA AMMINISTRATIVA DEGLI ENTI EX D.LGS. N. 231/2001

D.Lgs. 231/2001. Corso di formazione 2014

Quadro normativo generale e profili giuridici per il terzo settore

Compliance ed Organizzazione Aziendale: una opportunità che unisce diritto e scienza di impresa.

L applicazione del d.lgs. 231/2001 nel comparto agricolo

COMODEPUR SpA CODICE DISCIPLINARE AI SENSI DEL D.LGS 231/2001

Decreto Legislativo 231/01

LA RESPONSABILITA DELLE SOCIETA D. LGS. 231: COSTO OD OPPORTUNITA?

REV. 2016/00 Pag. 1 di 5

1. INTRODUZIONE Definizioni Il regime di responsabilità amministrativa degli enti... 11

DOCUMENTO DI SINTESI MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO. Parte Generale

Il MODELLO DI ORGANIZZAZIONE GESTIONE E CONTROLLO (MOG)

La responsabilità amministrativa (penale) delle imprese, il modello organizzativo ed il testo unico sulla sicurezza

Modello Organizzativo

I modelli organizzativi del D.Lgs. 231/01 e la gestione del rischio d impresa

L applicazione del D.Lgs 231/2001

I REATI TRANSNAZIONALI

LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DEGLI ENTI NO PROFIT. Compliance Consulting Management Consulting Technical Consulting Training Academy

secondo il D. Lgs. 231/01

CAPITOLO 1 - La responsabilità amministrativa degli enti: origine, natura, principi e criteri di imputazione

REAGENS SPA San Giorgio di Piano (BO)

Dott. Roberto Grisenti

Il decreto legislativo 231 del 2001

Principi del Modello 231

LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DEGLI ENTI EX D.LGS. 8 GIUGNO 2001, N. 231

D.Lgs. 231/2001 La responsabilità amministrativa delle persone giuridiche

Fiera di Milano B I T Luca Pedrotti Dell Acqua ASSOLOMBARDA C O N V E G N O. Prospettive della mobilità collettiva

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO

La Sessola Service srl / 23 ottobre 2018 Venezia. Training D.Lgs 231/2001

Realizzazione pratica del modello di organizzazione gestione e controllo

IL DECRETO LEGISLATIVO 231/2001: LA RESPONSABILITÀ PENALE DELL IMPRESA. Avv. Carlo Cavallo

Decreto 231/2001, riciclaggio, auto-riciclaggio ed Export Control

Piano di formazione Dlgs.231/01

SERVIZI ITALCERT ED IL DECRETO LEGISLATIVO 231/2001

Parte Generale. Codice documento: MOG PG

Seminario sulla Responsabilità d Impresa D.lgs. 231/01

Sintesi del Modello di organizzazione, gestione e controllo

REV. 2016/00 Pag. 1 di 7

Modello di organizzazione, gestione e controllo Parte speciale

REV. 2017/00 Pag. 1 di 7

La legge : Dlgs 231/01. Ing P. Aterno

Le previsioni del Decreto Legislativo 231/2001

LA RESPONSABILITÀ DELLA SOCIETÀ EX D. LGS. 231/01

MODELLO ORGANIZZATIVO AZIENDALE AINE SERVIZI SRL. Ai sensi del D.Lgs. 231/2001

SARDEGNA RESORTS SRL Il modello di organizzazione e gestione ai sensi del D. Lgs. 8 giugno 2001, N. 231

Aggiornamento del Modello ex D.Lgs. 231/01.

ALLEGATO 1 DESCRIZIONE DEL QUADRO NORMATIVO

Principi del Modello 231

IL MODELLO DI ORGANIZZAZIONE GESTIONE E CONTROLLO di

LA PROGETTAZIONE DEL MODELLO ORGANIZZATIVO E DI GESTIONE

Le attività e i progetti

Corso di aggiornamento per coordinatori della sicurezza

Il modello di organizzazione gestione e controllo ai sensi del Dlgs.231/01

I presupposti per la responsabilità amministrativa dell Ente

LA NUOVA SICUREZZA SUL LAVORO

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE GESTIONE E CONTROLLO AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 8 GIUGNO 2001 N. 231 di NAMIRA SGR. p.a.

Breve richiamo ai concetti generali del Dlgs 231/01

Sistema di gestione Modello di organizzazione Codice etico Analisi dei rischi Procedure Modulistica

Dichiarazioni e richieste alla Pubblica. responsabilita amministrativa da reato

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO. ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231 PARTE SPECIALE

XIII Prefazione, di Ferdinando Superti Furga. XV Premessa 1

Verona, 16 ottobre 2018

Mappa dei rischi elaborata sulla base dell analisi del contesto e della valutazione dell ambiente di controllo

Transcript:

Il ruolo del commercialista nell'ambito del Decreto legislativo 231 del 2001 di Riccardo Bigi, Luca Bianchi Pubblicato il 12 gennaio 2019 Forse ricordiamo tutti che col Decreto Legislativo 231/2001 fu introdotto nell ordinamento italiano un regime di responsabilità amministrativa a carico degli Enti per alcuni reati commessi nell interesse o vantaggio dell Ente stesso, da persone fisiche che rivestono funzioni di rappresentanza, di amministrazione e di direzione degli Enti stessi (soggetti apicali) o da persone sottoposte alla loro direzione e vigilanza (soggetti dipendenti o collaboratori) nello svolgimento dell attività. Il termine ente nol mondo imprenditoriale si traduce con società. Tali fattispecie di reato previste si chiamano reati presupposto ed ogni anno aumentano, estendendo l applicazione del D.Lgs. 231 del 2001 a diversi ambiti. A mero titolo di esempio, sono compresi, tra gli altri, i reati societari (ad esempio: le false comunicazioni sociali, l induzione e la corruzione tra i privati), la truffa ai danni dello Stato, l indebita percezione di erogazioni, la concussione e la frode, la corruzione di pubblici funzionari, anche delitti contro l industria ed il commercio, l abuso di mercato, la ricettazione, il riciclaggio e l autoriciclaggio di denaro e beni o utilità di illecita provenienza, i delitti in materia di violazione del diritto di autore, delle norme antinfortunistiche e di tutela della salute sul luogo di lavoro, i delitti in materia 1

di protezione dell ambiente, i reati inerenti all impiego della manodopera extra-ue priva del permesso di soggiorno, caporalato, razzismo e xenofobia. Ricordiamo anche che le sanzioni previste dal D.Lgs. 231 del 2001 a carico dell Ente possono essere molto pesanti e sono sia di tipo pecuniario che interdittivo. Come difendersi? L Ente (o meglio la società) può escludere la propria responsabilità solo se riesce a dimostrare in giudizio che: ha adottato un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo idoneo a prevenire reati della specie in concreto verificatisi; ha istituito un organismo interno con il compito di vigilare sull applicazione e sulla validità del modello citato; le persone che hanno commesso il reato eludendo fraudolentemente i protocolli previsti dal modello citato e che non vi è stata omessa o insufficiente vigilanza da parte dell Organismo di Vigilanza preposto. Il Modello Organizzativo deve essere articolato e rivolto alla specifica realtà in cui sarà applicato e deve dettare una serie di regole operative finalizzate a contenere il rischio di commissione dei reati presupposto. La costruzione di un efficace ed adeguato modello organizzativo può essere utile per evitare le onerose sanzioni previste dal D.Lgs. 231 contro gli enti societari. 2

Il possibile ruolo del commercialista I ruoli che il commercialista che opera per il settore privato può essere chiamato a svolgere nell ambito della normativa in oggetto sono molteplici, in quanto la responsabilità che nasce per le società è estremamente variegata. Pensiamo ad alcuni compiti che il commercialista/consulente può svolgere avvalendosi delle sue competenze e della conoscenza delle attività svolte dai propri clienti: dalla mappatura dei processi aziendali che è fase propedeutica alla realizzazione del Modello, passando per la stesura del Modello stesso, fino allo svolgimento della funzione di Organismo di Vigilanza (organo previsto dal Decreto Legislativo 231 del 2001 e che dovrebbe vigilare sulla concreta ed efficace attuazione del Modello in azienda); si può arrivare, ove necessario, anche alla funzione di commissario giudiziale di aziende sottoposte a sequestro giudiziale in ottemperanza di quanto disciplinato dalla normativa vigente in materia. A proposito di Modello Organizzativo L adozione del Modello Organizzativo è giuridicamente obbligatoria solo per le società che abbiano titoli mobiliari quotati alla Borsa Valori di Milano (non per quelle, invece, le cui azioni sono negoziate sull AIM Alternativ Italian Market) mentre, in tutti gli altri casi, è una scelta fatta su base volontaria dopo un attenta ed adeguata ponderazione circa l analisi costi/benefici derivanti dall adozione del Modello. Anzi, una delle possibili attività che il commercialista consulente deve svolgere è quella di valutare insieme al cliente se conviene adottare un modello organizzativo. Va sottolineato, come indicato anche dalla Linee Guida di Confindustria che 3

rappresentano, sino ad ora, il principale riferimento tecnico (insieme alle Linee Guida di altre associazioni di categoria per settori specifici come, ad esempio, AIOP per il settore ospedaliero oppure quelle elaborate dalla Direzione nazionale dell Associazione Nazionale delle Cooperative di Produzione e Lavoro), che il Modello Organizzativo deve essere efficacemente attuato e, quindi, non è solo necessario predisporlo formalmente in modo corretto ma va poi portato a conoscenza (con attività di formazione ed informazione) di tutti i (potenziali) destinatari i quali sono tenuti a rispettare ed osservare scrupolosamente quanto previsto all interno del Modello. L adozione del Modello Organizzativo rappresenta, quindi, uno sforzo di trasparenza, una sorta di investimento sulla compliance che l azienda decide, autonomamente e volontariamente, di realizzare essendo ben conscia, che l implementazione del Modello (con approvazione formale e sostanziale da parte del Consiglio di Amministrazione o dell Amministratore Unico) rappresenta solo l inizio del percorso. Con la doverosa (ed ovvia) premessa che il Modello deve essere ritagliato su misura in base alle caratteristiche dell azienda, il ruolo del professionista (ed in particolare del commercialista) può essere alquanto prezioso nella fase di analisi del sistema azienda, della valutazione del Sistema di Controllo Interno, della mappatura delle principali attività e processi aziendali e relativo abbinamento con i reati presupposto del Decreto Legislativo 231/2001, valutazione dei rischi e definizione dei principali protocolli operativi tesi a rendere più efficace il Modello Organizzativo. E fondamentale che il Modello Organizzativo non sia un mero adempimento formale, ma uno strumento che implementi gli strumenti di controllo 4

intenro già in essere e renda l azienda più performante: in pratica il Modello Organizzativo dovrebbe essere utile all azienda aprescindere. A proposito di organismo di vigilanza Il commercialista può anche assolvere la funzione di membro dell Organismo di Vigilanza che, come prevede la disciplina, ha il compito di vigilare sull adeguatezza del Modello, proporre eventuali aggiornamenti (che devono, comunque, essere sempre approvati dall organo di governo della gestione) e verificare l efficace e concreta attuazione del Modello, vale a dire il reale rispetto dei protocolli operativi e delle procedure aziendali. E evidente che su tematiche del tipo la sicurezza sui luoghi di lavoro e l ambiente, il commercialista dovrà, probabilmente, chiedere il supporto di altri consulenti maggiormente competenti in materia ma, sui reati societari, su quelli relativi ai rapporti con la Pubblica Amministrazione, sarà fondamentale la conoscenza delle procedure amministrative e dei meccanismi di gestione dei flussi finanziari che sono, tipicamente, nelle competenze del commercialista. L adozione del Modello Organizzativo ex Decreto Legislativo 231 del 2001 non è altro che un ottimizzazione ed un costante miglioramento del Sistema di Controllo Interno. In questo ambito, il nostro ruolo potrà essere molto prezioso sia per far comprendere ai clienti che l investimento in compliance è sempre ripagato ed, inoltre, possiamo far valere la nostra ampia conoscenza dell azienda e dei suo meccanismi che rappresenta, in molti casi, i migliori protocolli operativi di difesa e controllo dell azienda non solo per i reati presupposto del Decreto Legislativo 231 del 2001. 5

Spunti di approfondimento Sulla tematica si rimanda, oltreché alle Linee Guida di Confindustria già citate, anche ad un documento del nostro Consiglio Nazionale del settembre 2012 La responsabilità amministrativa delle società e degli enti ex d.lgs. 231/2001. Gli ambiti di intervento del commercialista. Riccardo Bigi e Luca Bianchi 12 gennaio 2018 6