Le sfide culturali della Scuola. Prof. Franco Bochicchio Università del Salento

Documenti analoghi
SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA Tirocinio indiretto TERZA ANNUALITA

La Genesi del Progetto

Didattica per competenze: riferimenti per l azione

La struttura e le parole chiave

1 Istituto Comprensivo di Maniago (PN)

INDICAZIONI PER L INTERCULTURA Che cosa indicano le INDICAZIONI? Italo Fiorin Centro di Formazione Insegnanti - LUMSA

Declinare le competenze di anno in anno

LE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRRICOLO DELLA SCUOLA DELL INFANZIA E DEL PRIMO CICLO DIISTRUZIONE Dino Cristanini

Declinare le competenze. Maestra Stefania Torchiani, prof.ssa Elisa Crescini

La didattica per competenze. Andrea Varani

PROMUOVERE LE COMPETENZE: QUALI SFIDE PER LA DIDATTICA?

ISTITUTO COMPRENSIVO ARTENA A.S.2017/2018

Lezione 1 L impianto del Corso di preparazione alla prova scritta. Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo

Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo

VERSO LE COMPETENZE: QUALI SFIDE PER LA SCUOLA?

UNITARIETA DELLA SCUOLA DI BASE E CURRICOLO VERTICALE. Isp. Luciano Rondanini

CHE COSA INDICANO LE INDICAZIONI?

Curricolo verticale d'istituto e co-progettazione: integrazione tra le competenze dell'esperto e le esigenze della scuola

Indicazioni Nazionali per il Curricolo

1 PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE

Istituto Scolastico Comprensivo Falerone

LA SFIDA DELLE COMPETENZE

un percorso unitario e graduale per favorire l integrazione dei saperi e lo sviluppo delle competenze di base

I modulo di formazione : ASPETTI PEDAGOGICI DIDATTICI ED ORGANIZZATIVI Prima parte

Strumenti Materiali per la didattica, il recupero e il potenziamento cognitivo nella scuola inclusiva

Venerdì 14 Novembre 2014 Museo etnografico siciliano Giuseppe Pitrè, Palermo

PIANO PER LA FORMAZIONE DEI DOCENTI III ANNUALITÀ AMBITO 10 CALABRIA A. S. 2018/2019 UNITÀ FORMATIVE PROPOSTE

GIORNALE DEL PROFESSORE. (Denominazione e sede dell istituzione scolastica) Insegnante. Materia d insegnamento ORARIO SETTIMANALE DELLE LEZIONI

Verso un curricolo. Tra Indicazioni Nazionali e Quadri di Riferimento INVALSI, progettare i percorsi di apprendimento per competenze chiave

Legislazione scolastica e gestione dei progetti di educazione linguistica ed interculturale

Sommario. La prova orale. La teoria Condizioni dell infanzia oggi 43

LA SCUOLA DELLE COMPETENZE E DELLA CITTADINANZA

Le competenze e i compiti di realtà

DIDATTICA PER COMPETENZE E NUOVI APPRENDIMENTI. Bra 2 settembre 2016 APPRENDERE SERVE SERVIRE INSEGNA

Raccontiamo a più voci di bambini, diritti e alleanze Torino, 12/10/2012

Progetto Pearson Classe Dinamica

Strategia formativa e Portfolio

ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO. MODELLO PROGETTUALE secondo le Indicazioni Nazionali 2012

ICS MESENZANA COSTRUIRE UN CURRICOLO VERTICALE VOLTO A FAVORIRE LO SVILUPPO DI COMPETENZE QUALE STRUTTURA?

Il PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA (POF) è la CARTA D IDENTITA della scuola.

La Scuola Primaria e Secondaria di 1º Grado devono pertanto:

Istituto Comprensivo San Vito Viale Trento e Trieste, San Vito Romano Roma tel. 06/ Fax 06/ rmic8an002-distretto Scolastico

Istituto Comprensivo di Leno Anno scolastico 2012/2013

Istituto Comprensivo E.Ciaceri Di Modica Anno scolastico 2007/2008. curricolo unitario.

Istituto Statale d'istruzione Secondaria Superiore. " U. Foscolo " Teano - Sparanise. Disciplina: Economia Aziendale

PROGETTAZIONE ANNUALE PER COMPETENZE Classe III Complementi di matematica

LA PREVENZIONE DIDATTICA DEL DISAGIO SCOLASTICO. M. Muraglia CIDI

Anno Scolastico 2012/2013 SCUOLE DELL INFANZIA PROGETTO EDUCATIVO E DIDATTICO D ISTITUTO: ARCOBALENO BAMBI PINOCCHIO. Verso una Scuola sostenibile

LA SCUOLA DELLE CONOSCENZE E DELLE COMPETENZE. seconda parte. Massimo La Rocca

Professionalità docente Relazione educativa e cura. Romina Nesti

Indicazioni operative per l elaborazione di un curricolo verticale per competenze

COMPETENZE TRASVERSALI E DISCIPLINARI IN EDUCAZIONE FISICA SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE SIGNIFICATI E RELAZIONI

DIDATTICA PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PERSONALI. LA FORMAZIONE DEL CURRICOLO

CORSO DI PREPARAZIONE CONCORSO STRAORDINARIO INFANZIA & PRIMARIA Programma Corso Inizio attività didattiche seconda metà di settembre

LE ATTIVITÀ DIDATTICHE PER LA FORMAZIONE

3. promuove il bilancio critico sulle azioni portate a termine:

allievo insegnante Oggetto culturale

Bari, marzo 2015

Programma del corso di Pedagogia generale

Anno Scolastico / Sez. REGISTRO UNICO DELLA SEZIONE INSEGNANTI DELLA SEZIONE NOTIZIE STATISTICHE SCUOLA DELL INFANZIA ALUNNI FREQUENTANTI

Il processo di riforma e i piani educativi e di studio personalizzati. Chiara Torrigiani

Corso Formazione Ambito 5 Descrizione attività formativa

La professionalità docente nella scuola delle competenze

Regolamento dei Dipartimenti Disciplinari

LA VALUTAZIONE NEL RIORDINO: MODELLI, METODI E PROCESSI. Parma 15 gennaio Prof.ssa Raffaella Brunelli

Valutazione SCUOLA DELL INFANZIA

ANNO SCOLASTICO: 2017/2018 MATERIA: DIRITTO-ECONOMIA INSEGNANTE: MARIA INSERO CLASSE: I F SERVIZI COMMERCIALI OPERATORE GRAFICO

ANNO SCOLASTICO: 2017/2018 MATERIA: DIRITTO-ECONOMIA INSEGNANTE: MARIA INSERO CLASSE: I A SERVIZI COMMERCIALI

I.C. Francesco Cilea via Cilea 269 Roma CURRICOLO VERTICALE CURRICOLO VERTICALE D ISTITUTO

Istituto Comprensivo E. Mattei Civitella Roveto (AQ) UDA verticale "Conosco ciò che mi circonda " Anno scolastico 2017/2018

PIANIFICAZIONE DIDATTICA ANNUALE PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE CHIAVE

DIPARTIMENTO DELLE DISCIPLINE GIURIDICHE ED ECONOMICHE. Percorso formativo relativo alla disciplina di DIRITTO. Classi 5^A.F.M.

I genitori sono naturalmente abilitati ad essere educatori dei loro figli e ne sono i primi responsabili.

LA VALUTAZIONE. Valutazione degli alunni (Cfr Indicazioni nazionali per il Curricolo del Settembre 2012) Traguardi per lo sviluppo delle competenze

CRIC REGISTRO PROTOCOLLO /09/ B25 - Relaz.didatt. - E. Lessico per progettare per competenze

COSTRUIRE UN CURRICOLO VERTICALE PER SVILUPPARE COMPETENZE PERSONALI

REGOLAMENTO DIPARTIMENTI GRUPPI DISCIPLINARI

LE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO

ITALIANO che/come fare?!! Formazione 31 marzo aprile 2014

Scuola Primaria di Marrubiu SESTANTE 2

PARTE PRIMA: COMPETENZE PROFESSIONALI FRA INDICAZIONI NAZIONALI, LINEE GUIDA, DISCIPLINE E DIDATTICA 13

La certificazione delle competenze nel primo ciclo d istruzione: quali consapevolezze per l azione educativo-didattica?

Conoscenze competenze valutazione

CRITERI GENERALI. La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari:

LA FUNZIONE DOCENTE LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO

Progettare e valutare per competenze Un costrutto prezioso per rivisitare la didattica

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE C.M. 13 febbraio 2015, n. 3

I.P.S. MAFFEO PANTALEONI Via Brigida Postorino, 27 Frascati

Lavorare per competenze

LICEO DE SANCTIS - GALILEI. PROGETTAZIONE CURRICOLARE COORDINATA Del Consiglio di Classe

A cura dell Ufficio per l Educazione, la Scuola e l Università Diocesi di Brescia

SCUOLA SECONDARIA STATALE DI I GRADO C. GOVONI Via Vittorio Veneto, COPPARO (FE)

SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA EDUCATIVE E DIDATTICHE

Le competenze in campo docimologico per la professionalità docente

PROGETTAZIONE ANNUALE PER COMPETENZE Classe V Scienze Motorie e Sportive

Sommario. Prima parte Il bando di concorso e gli argomenti previsti dagli allegati A1- parte generale e A3 - scuola primaria

CONTESTO EDUCATIVO-CULTURALE DI ISTITUTO

LA PROGETTAZIONE DIDATTICA. UNIPI a.a. 2018/ P.F. 24 Donatella Fantozzi -

Transcript:

Le sfide culturali della Scuola Prof. Franco Bochicchio Università del Salento

Dal conoscere (memorizzare) le cose come sono Sapere instabile Al comprendere perché le cose sono come sono, anche per immaginare come potrebbero essere diversamente (in meglio) Sapere maggiormente stabilizzato

IERI OGGI

Evoluzione del concetto RAZIONALITÀ ASSOLUTA Significato: totale (e perciò assoluto) controllo della realtà. Ad una azione corrisponde una ed una sola reazione RAZIONALITÀ LIMITATA Significato: relativo controllo della realtà (fattore umano/ambiente) RAZIONALITÀ A POSTERIORI Significato: assenza di controllo della realtà e verifica «in itinere» e a posteriori

Razionale = ratio, dotato di senso, logico ecc.) Agire dotato di senso, non casuale e improvvisato Agire indirizzato e finalizzato. Un comportamento è razionale se si fonda su ragioni obiettivamente fondate. ASSOLUTISMO (CARTESIO, GENTILE) RELATIVISMO UNICITA UNITARIETA Differenziazioneintegrazione IDENTITA - ESCLUSIONE IDENTITA DIVERSITA INTEGRAZIONE (persone e anche culture)

COSA GLOBALE COME LOCALE Istituzione Scolastica Autonoma FUNZIONE DI SINTESI PENSARE GLOBALMENTE, AGIRE LOCALMENTE

ART. 117 COSTITUZIONE Lo Stato ha legislazione esclusiva nelle seguenti materie: (.) m) determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale; n) norme generali sull istruzione; ( ) ART. 8 DPR 275/99 2. Le istituzioni scolastiche determinano, nel Piano dell Offerta Formativa il curricolo obbligatorio per i propri alunni in modo da integrare, a norma del comma 1, la quota definita a livello nazionale con la quota loro riservata che comprende le discipline e le attività da esse liberamente scelte

Obiettivi di apprendimento Gli obiettivi di apprendimento sono definiti in relazione a periodi didattici lunghi: l intero triennio della scuola dell infanzia, l intero quinquennio della scuola primaria, l intero triennio della scuola secondaria di primo grado.

Dalle indicazioni al curricolo Le indicazioni costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione curricolare affidata alle scuole. Sono un testo aperto, che la comunità professionale è chiamata ad assumere e a contestualizzare, elaborando specifiche scelte relative a contenuti, metodi, organizzazione e valutazione coerenti con i traguardi formativi previsti dal documento nazionale. Continuità ed unitarietà del curricolo L intero percorso curricolare, elaborato unitariamente, dovrà garantire la qualità dell apprendimento di ciascun alunno e non limitarsi alla sola trasmissione di una sequenza di contenuti. Nella pratica didattica i docenti dovranno tendere verso il superamento dei confini disciplinari e avere come riferimento la promozione di competenze che necessitano dell apporto simultaneo di più saperi disciplinari.

Valutazione Agli insegnanti competono la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione, nonché la scelta dei relativi strumenti. Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali devono essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento e i traguardi di competenza. La valutazione assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo. Alle singole istituzioni scolastiche spetta, inoltre, la responsabilità dell autovalutazione. L Istituto nazionale di valutazione ha il compito di rilevare la qualità dell intero sistema scolastico.

La scuola come comunità professionale Ogni scuola, intesa come comunità professionale, valorizzando la libertà, l iniziativa e la collaborazione di tutti i suoi operatori. La scuola autonoma è chiamata a definire le proprie scelte curricolari, progettate e realizzate dalla comunità professionale che è coinvolta nelle scelte. Questi processi richiedono attività di studio, di formazione e di ricerca da parte di tutti gli operatori scolastici ed in primo luogo da parte dei docenti. Determinante al riguardo risulta il ruolo del dirigente scolastico per la direzione, il coordinamento e la valorizzazione delle risorse umane interne e, nello stesso tempo, per l ascolto delle esigenze espresse dalle famiglie, dagli Enti locali, dai contesti sociali, culturali ed economici del territorio. Solo nella scuola intesa come comunità professionale ed educativa i discorsi sulla centralità della persona trovano il loro pieno significato.

APPARATO STATALE CHE TRASMETTE VALORI, COMPORTAMENTI, SAPERI. SERVIZIO ALLA PERSONA VOLTO ALLO SVILUPPO DEL SUO PROCESSO FORMATIVO ED AL SUO ADATTAMENTO-INTEGRAZIONE CON LA REALTA UMANA, SOCIALE E CULTURALE. CENTRATURA SULL INSEGNANTE CENTRATURA SUGLI ALLIEVI

CENTRALITA DELLA PERSONA Lo studente è al centro dell azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali. In questa prospettiva, i docenti devono realizzare i loro progetti educativi e didattici non per soggetti astratti, ma per persone che vivono qui e ora, che hanno precise domande esistenziali, che hanno bisogno di precisi orizzonti di significato. Particolare cura è necessario dedicare alla formazione della classe come gruppo, alla promozione dei legami cooperativi fra i suoi componenti. La scuola si deve costruire come luogo accogliente, che favorisce lo star bene a scuola, con la partecipazione più ampia degli allievi ad un progetto educativo condiviso. La formazione di importanti legami di gruppo non indebolisce la centratura dell azione sul soggetto, ma è condizione indispensabile per lo sviluppo della personalità di ognuno.

PER UNA NUOVA CITTADINANZA Insegnare le regole del vivere e del convivere è per la scuola un compito oggi ancora più ineludibile rispetto al passato, perché sono molti i casi nei quali le famiglie incontrano difficoltà più o meno grandi nello svolgere il loro ruolo educativo. La scuola non può interpretare questo compito come semplice risposta a un emergenza. L obiettivo non è accompagnare passo dopo passo lo studente nella quotidianità di tutte le sue esperienze, bensì proporre un educazione che lo spinga a fare scelte autonome e produttive, quale risultato di un confronto continuo della sua progettualità con i valori che orientano la società in cui vive. Il sistema educativo deve formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla costruzione di collettività più ampie e composite, nazionale, europea, mondiale.

PER UN NUOVO UMANESIMO Riconoscere le relazioni esistenti tra microcosmo personale e macrocosmo umano. Obiettivi prioritari: insegnare a ricomporre i grandi oggetti della conoscenza (l universo, il pianeta, la natura, la vita, l umanità, la società, il corpo, la mente, la storia) in una prospettiva complessa, volta cioè a superare la frammentazione delle discipline e a integrarle in nuovi quadri d insieme. capacità di cogliere gli aspetti essenziali dei problemi capacità di comprendere le implicazioni, per la condizione umana, degli sviluppi delle scienze e delle tecnologie; capacità di valutare limiti e possibilità delle conoscenze; la capacità di vivere e di agire in un mondo in continuo cambiamento. acquisire nuove forme di consapevolezza sul fatto che i grandi problemi dell umanità possono essere affrontati e risolti attraverso la collaborazione non solo tra le persone, ma anche fra le discipline e fra le culture.

E ANCORATO A LEGAMI FORTI IN UN CONTESTO DI CERTEZZA ASSOLUTA SI SVILUPPA A LEGAMI DEBOLI IN UN CONTESTO DI INCERTEZZA CARATTERI STANDARDIZZATA COMPLESSA PEDAGOGIA DEGLI OBIETTIVI COMPETENZE COME INSIEME COMPLESSO E CORRELATO DI FATTORI

OGGETTI IERI: LE MATERIE I CONTENUTI OBIETTIVI OGGI: I SAPERI DI BASE LA CITTADINANZA LE COMPETENZE TRASVERSALI IERI: IN MODO UNIFORME E RIGIDO MODALITA SOGGETTI OGGI: IN MODO DIVERSIFICATO E FLESSIBILE IERI: TUTTI GLI ALUNNI OGGI: LA PERSONA

IL SAPERE I SAPERI IL SAPERE SI APPRENDE IN MODO LINEARE E SOMMATIVO I SAPERI SI SVILUPPANO IN MODO COMPLESSO E INTERDISCIPLINARE

IL SAPERE I SAPERI SAPERE SCOLASTICO SAPERE REALE astratto concreto sistematico intuitivo logico pratico generale particolare individuale sociale rigido flessibile analitico globale

Discontinuita la scuola richiede prestazioni individuali, mentre il lavoro all esterno è spesso condiviso socialmente; la scuola richiede un pensiero privo di supporti, mentre fuori ci si avvale di strumenti cognitivi o artefatti; la scuola coltiva il pensiero simbolico, nel senso che lavora su simboli, mentre fuori della scuola la mente è sempre direttamente alle prese con oggetti e situazioni; a scuola si insegnano capacità e conoscenze generali, mentre nelle attività esterne dominano competenze specifiche, legate alla situazione. [Resnick, 1995]

La sfida per il sapere scolastico Progettare e valutare per competenze esige di allargare lo sguardo all insieme delle componenti che concorrono a formare la competenza: non solo ciò che lo studente sa, ma anche ciò che egli sa fare con ciò che sa (Castoldi, 2011). Gestione della discontinuita centralità dell insegnamento centralità dell apprendimento