OGGETTO: Interpello articolo 11, comma 1, lett. a), legge 27 luglio 2000, n Errata compilazione della dichiarazione d intento - Sanzione

Documenti analoghi
SOMMARIO. Nella presente circolare tratteremo i seguenti argomenti:

RISOLUZIONE N. 16 /E

Risposta n Con l interpello specificato in oggetto è stato esposto il seguente

Ai gentili Clienti dello Studio

Dichiarazioni di intento: obbligo di invio telematico delle dichiarazioni ricevute Modalità - termini

Nuove lettere d intento e la gestione di quelle emesse nel periodo transitorio

Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale

La Dichiarazione d intento

DICHIARAZIONE D INTENTO

- NUOVO MODELLO PER L INVIO TELEMATICO DELLE LETTERE DI INTENTO

Con l interpello specificato in oggetto è stato esposto il seguente QUESITO

Le nuove modalità di utilizzo delle dichiarazioni d intento dall

Circolare n. 10/2017. Novità in materia di dichiarazioni d intento

La Comunicazione telematica delle dichiarazioni di intento

IVA: possibilità di emettere la fattura con IVA nei confronti di esportatori abituali che hanno inviato la dichiarazione d intento

Oggetto: CHIARIMENTI SULLE NUOVE DICHIARAZIONI D INTENTO

Novità in materia di dichiarazioni d intento

Dichiarazione di intento: approvato il modello e chiarito il regime transitorio

Con l interpello specificato in oggetto è stato esposto il seguente:

OGGETTO: Interpello articolo 11, comma 1, lett. a), legge 27 luglio 2000, n.212 Articolo 2, comma 1, del decreto legislativo 5 agosto 2015, n.

Con l interpello specificato in oggetto è stato esposto il seguente: QUESITO

Con l interpello specificato in oggetto è stato esposto il seguente QUESITO

RISOLUZIONE N. 140/E

STUDIO ADRIANI. Dottori Commercialisti Associati ADRIANA ADRIANI & DAMIANO ADRIANI. CIRCOLARE STUDIO ADRIANI n. 59/2018

ESPORTATORE ABITUALE Lo status di esportatore abituale lo si acquisisce quando la % derivante dal rapporto tra l ammontare dei corrispettivi delle

ELENCHI CLIENTI E FORNITORI

A cura di Marco Baldin Il ravvedimento delle comunicazioni periodiche IVA Categoria: Iva Sottocategoria: Adempimenti.

Alfa, di seguito anche istante, pone i quesiti qui di seguito sinteticamente riportati.

RISOLUZIONE N. 87 /E. Direzione Centrale Accertamento

Risposta n Con l interpello specificato in oggetto è stato esposto il seguente

ESTEROMETRO CORSO DI FORMAZIONE L IVA NEGLI SCAMBI INTRACOMUNITARI. Relatore: Simone Del Nevo Studio Del Nevo

Risposta n Con l interpello specificato in oggetto è stato esposto il seguente QUESITO

RISOLUZIONE N. 104 /E

IL REGIME DEGLI ESPORTATORI ABITUALI

RISOLUZIONE N. 72/E. Con l interpello specificato in oggetto è stato esposto il seguente QUESITO

RISOLUZIONE N. 80/E. OGGETTO: Istanza di Interpello Art. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212

Chiarimenti sull invio telematico delle fatture

LA REGOLARIZZAZIONE DELLO SPLAFONAMENTO

CONTABILITÀ E BILANCIO PROCEDURE CONCORSUALI OPERAZIONI STRAORDINARIE CONSULENZA RISORSE UMANE STRATEGIA AZIENDALE. Circolare N 12/2017

Come regolarizzare lo splafonamento Iva

OGGETTO: Interpello articolo 11, comma 1, lett.a), legge 27 luglio 2000, n Sconti e abbuoni

STUDIO ADRIANI. Dottori Commercialisti Associati ADRIANA ADRIANI & DAMIANO ADRIANI. CIRCOLARE STUDIO ADRIANI n. 37/2019 DICHIARAZIONE D INTENTO

Con l interpello specificato in oggetto è stato esposto il seguente

STUDIO ADRIANI. Dottori Commercialisti Associati ADRIANA ADRIANI & DAMIANO ADRIANI. CIRCOLARE STUDIO ADRIANI n.26/2018 DICHIARAZIONE D INTENTO

OGGETTO: Interpello articolo 11, comma 1, lett. a), legge 27 luglio 2000, n. 212 definizione ex articolo 6 del decreto-legge 23 ottobre 2018, n. 119.

DAL 1 MARZO 2017 NUOVO MODELLO PER L INVIO TELEMATICO DELLE LETTERE DI INTENTO

Con l interpello specificato in oggetto, concernente l interpretazione del DPR 26 ottobre 1972, n. 633 è stato esposto il seguente

Risposta n. 42. Con l interpello specificato in oggetto è stato esposto il seguente QUESITO

SUPERAMENTO DEL PLAFOND IVA Procedura consigliata. la violazione. Indicazioni nel modello unificato F24

INFORMATIVA N. 3/2011. Comunicazione telematica delle operazioni rilevanti ai fini IVA

Comunicazione dei dati delle fatture emesse e ricevute (c.d. nuovo Spesometro) - D.L. 22 ottobre 2016 n. 193

Circolare 30. del 27 settembre 2017

Imola, 10 Novembre Circolare n. 20/2017

IL PLAFOND IVA. Diapositive a cura di: Maurizio Roberto Barone

Risposta n Con l interpello specificato in oggetto, è stato esposto il seguente QUESITO

Trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri commercio elettronico esonerato dall obbligo di invio telematico

NOVITA IVA a cura di Maurizio Barone

Guido Marzorati Area Fiscale e Societaria 12 settembre 2005

CIRCOLARE n. 14 del 31/03/2015. COMUNICAZIONE DELLE OPERAZIONI RILEVANTI AI FINI IVA (cd. SPESOMETRO )

Risposta n. 25. Con l interpello specificato in oggetto è stato esposto il seguente

Quadro VB Dati relativi agli estremi identificativi dei rapporti finanziari

Fiscal News La Circolare di aggiornamento professionale

Con l interpello specificato in oggetto è stato esposto il seguente: QUESITO

QUESITO. Alfa., nel prosieguo istante, rappresenta il quesito qui di seguito sinteticamente riportato.

Come vanno comunicate le liquidazioni IVA? Premessa

INFORMATIVA N. 25/2017

Comunicazione dei dati delle fatture riferite al primo semestre Differimento al e ulteriori chiarimenti

ALERT. Fattura elettronica: nuovi chiarimenti da parte dell Agenzia

Quando la nota di credito può essere emessa anche oltre l'anno

IL PLAFOND IVA PREMESSA ESPORTATORI ABITUALI DICHIARAZIONE DI INTENTO

GESTIONE DICHIARAZIONI D INTENTO 2017

Risposta n OGGETTO: Interpello articolo 11, comma 1, lett. a) legge 27 luglio 2000, n. 212 nota di variazione accordo transattivo

Riferimenti: Provv del CM 1/E del RM 87/E del ***** COMUNICAZIONE DEI DATI DELLE FATTURE EMESSE E RICEVUTE

GUIDE ADEMPIMENTI Dichiarazioni di intento 2018

Con l interpello specificato in oggetto è stato esposto il seguente: QUESITO

CIRCOLARE DI AGGIORNAMENTO ee Circolare n. 3/2016

Il progressivo utilizzo nella determinazione del plafond disponibile

INTRASTAT: istruzioni di compilazione (RETTIFICHE E VARIAZIONI)

Con l interpello specificato in oggetto è stato esposto il seguente:

NOTA OPERATIVA N. 3/2011

GESTIONE DICHIARAZIONI D INTENTO 2017

NUOVA DISCIPLINA DELLE LETTERE D'INTENTO

Risposta n Con l interpello specificato in oggetto è stato esposto il seguente: QUESITO

IL NUOVO MODELLO INTRA 12

INDICE. Sezione Prima - ASPETTI GENERALI. Premessa... pag. 11 Principali violazioni e codici tributo da utilizzare...» 12

Novità (da marzo) ex Provv. Ae 02/12/2016 e R.Ae n. 120/E del 22/12/2016

DAL 1 MARZO 2017 NUOVO MODELLO PER L INVIO TELEMATICO DELLE LETTERE DI INTENTO

GLI ACQUISTI DI BENI DA OPERATORI ECONOMICI SAMMARINESI

Comunicazione dei dati delle fatture riferite al primo semestre Differimento al e ulteriori chiarimenti

Transcript:

Divisione Contribuenti Risposta n. 126 OGGETTO: Interpello articolo 11, comma 1, lett. a), legge 27 luglio 2000, n.212 - Errata compilazione della dichiarazione d intento - Sanzione Con l interpello specificato in oggetto è stato esposto il seguente QUESITO La [ALFA] (di seguito anche società istante ), nell esporre il quesito qui di seguito sinteticamente riportato, fa presente di: essersi qualificata, per il periodo d imposta 2017, quale esportatore abituale agli effetti dell IVA; aver compilato, con riferimento alle dichiarazioni d intento inviate a partire dal 1 marzo 2017, il campo operazioni fino a concorrenza di euro al fine di assegnare, a ciascun fornitore, uno specifico tetto massimo di fatturazione non imponibile ai fini IVA; aver successivamente inviato, ad alcuni fornitori, una o più dichiarazioni d intento per incrementare l ammontare del plafond originariamente dichiarato, barrando, per mero errore, la casella Integrativa e riportando il numero di protocollo di invio della dichiarazione d intento in precedenza trasmessa. Avendo verificato, anche sulla base delle istruzioni allegate al modello di dichiarazione d intento e dei chiarimenti forniti con la risoluzione n. 120/E del 22 dicembre 2016, che con tali successivi invii il plafond originariamente dichiarato è stato annullato e sostituito (anziché integrato), la società istante chiede di conoscere il

2 regime sanzionatorio applicabile alla violazione commessa e se la stessa possa essere regolarizzata, anche avvalendosi dell istituto del ravvedimento operoso. SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE In sintesi, la [ALFA] ritiene che all errata compilazione della sezione Integrativa della dichiarazione d intento sia applicabile la sanzione di cui all articolo 11, comma 1, lett. a), del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 471, ravvedibile ai sensi dell articolo 13 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 472. E ciò perché l errore commesso non risulta integrare i presupposti di alcuna delle violazioni relative alle esportazioni, come sanzionate dall articolo 7 del decreto legislativo n. 471 del 1997. Del resto, la medesima società evidenzia come la stessa: possegga i requisiti, soggettivi ed oggettivi, per potersi avvalere dello status di esportatore abituale. In particolare, ha realizzato, nell anno d imposta 2016, un volume d affari rappresentato per almeno il 10 per cento da esportazioni e/o cessioni intra-comunitarie e non ha superato, nell anno d imposta 2017, il plafond disponibile; abbia correttamente adempiuto agli obblighi dettati per la trasmissione telematica delle dichiarazioni d intento, inviandole ai propri fornitori in data antecedente l effettuazione delle operazioni. In alternativa, qualora la soluzione prospettata non fosse ritenuta corretta, la società istante ritiene che la violazione commessa possa essere regolarizzata anche mediante: l emissione di un autofattura, per l importo relativo all operazione effettuata sulla base di dichiarazione d intento erroneamente compilata, con indicazione della data della dichiarazione d intento originariamente trasmessa; l annotazione di tale autofattura sia nel registro delle fatture emesse sia in quello delle fatture ricevute. PARERE DELL AGENZIA DELLE ENTRATE

3 Il provvedimento del Direttore dell Agenzia delle entrate prot. n. 0213221 del 2 dicembre 2016 ha modificato il modello per la dichiarazione d intento di acquistare o importare beni e servizi senza applicazione dell IVA. Detto modello - che sostituisce quello approvato con il provvedimento prot. n. 159674 del 12 dicembre 2014 e modificato con provvedimento prot. n. 19388 dell 11 febbraio 2015 - è utilizzabile a partire dal 1 marzo 2017. Rispetto al precedente, l attuale modello non prevede più la possibilità di riferire la dichiarazione d intento ad un determinato periodo, da specificare nei campi 3 e 4 della sezione Dichiarazione, che di conseguenza sono stati eliminati. Pertanto, allo stato attuale, l esportatore abituale può compilare esclusivamente i campi: 1, se la dichiarazione d intento si riferisce ad una sola operazione, specificando il relativo importo; 2, se la dichiarazione d intento si riferisce ad una o più operazioni fino a concorrenza dell importo ivi indicato. In quest ultima ipotesi, è stato chiarito che il dichiarante deve inserire l ammontare fino a concorrenza del quale intende utilizzare la facoltà di effettuare acquisti o importazioni senza IVA nei confronti dell operatore economico al quale è presentata la dichiarazione (cfr. risoluzione n. 120/E del 2016). Ciò significa che nel campo 2 di ciascuna dichiarazione d intento trasmessa all Agenzia delle entrate l esportatore abituale deve indicare esclusivamente la quota parte di plafond che intende spendere presso uno specifico fornitore. Qualora l esportatore abituale intenda modificare l ammontare di plafond già dichiarato al fornitore, lo stesso deve presentare prima dell effettuazione della singola o della prima operazione (a seconda che abbia, rispettivamente, compilato il capo 1 o il campo 2 ), una nuova dichiarazione d intento, barrando la casella Integrativa ed indicando il numero di protocollo della dichiarazione che intende rettificare. Gli estremi della dichiarazione d intento integrativa - che sostituisce interamente la precedente - devono essere richiamati nella fattura emessa all atto dell effettuazione dell operazione.

4 Qualora, invece, sia stato compilato il solo campo 2 ed il plafond sia già stato parzialmente utilizzato, per implementare l ammontare di plafond in precedenza dichiarato è necessario che l esportatore abituale presenti, prima dell effettuazione dell eventuale operazione non interamente coperta dalla dichiarazione d intento già presentata, una nuova dichiarazione, senza barrare la casella Integrativa ed indicando l importo ulteriore fino a concorrenza del quale intende avvalersi della facoltà di effettuare acquisti senza IVA. La fattura relativa a detta operazione deve, in tal caso, richiamare gli estremi di entrambe le dichiarazioni d intento (ovvero, sia la dichiarazione nella quale è indicato il plafond insufficiente a coprire l imponibile dell operazione che si vuole porre in essere sia quella che integra il medesimo plafond). Sulla base di quanto sopra rappresentato risulta chiaro come la società istante, al fine di incrementare l ammontare del plafond originariamente comunicato ad alcuni fornitori, avrebbe dovuto inviare una o più dichiarazioni d intento senza compilare il campo Integrativa. L effetto prodotto dall errata compilazione del modello è stato quello di annullare le dichiarazioni d intento originariamente presentate e, di conseguenza, l importo del plafond nelle stesse indicato e già utilizzato per effettuare acquisti non imponibili ai fini IVA. Tuttavia, la scrivente ritiene che, in tale ipotesi, non possa configurarsi in capo al fornitore né la violazione sanzionata dall articolo 7, comma 3, del decreto legislativo n. 471 del 1997 (effettuazione di operazioni senza addebito d imposta in mancanza di dichiarazione d intento) né quella sanzionata al successivo comma 4 della medesima disposizione (effettuazione di operazioni senza addebito d imposta oltre il limite del plafond disponibile) qualora: le dichiarazioni d intento siano state rilasciate in presenza dei presupposti richiesti dalla legge; il fornitore, prima di emettere fatture senza addebito d imposta, abbia verificato, in relazione ad ogni singola dichiarazione d intento, l inoltro delle stesse all Agenzia delle entrate nonché i dati, anche relativi al plafond, nelle medesime contenute;

5 il plafond sia stato utilizzato nei limiti normativamente consentiti. Si è, infatti, dell avviso che, al ricorrere dei suddetti presupposti, l irregolare compilazione della dichiarazione d intento integri una violazione di carattere formale sanzionata dalla disposizione, di carattere generale, di cui all articolo 11, comma 1, lett. a), del decreto legislativo n. 471 del 1997. Peraltro, poiché il sistema di acquisizione telematica delle dichiarazioni d intento non consente di apportare modifiche ai singoli campi di una dichiarazione già presentata, si ritiene che la società istante possa sanare ciascuna violazione commessa con il solo versamento della sanzione di 250 euro, con la riduzione prevista dall articolo 13 del decreto legislativo n. 472 del 1997, quando ne ricorrano le condizioni. Per completezza si fa presente che l articolo 9 del decreto-legge 23 ottobre 2018, n. 119, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2018, n. 136, disciplina la definizione agevolata delle Irregolarità formali. IL CAPO DIVISIONE AGGIUNTO (firmato digitalmente)