SVILUPPO COGNITIVO = è UN PROCESSO DI ACQUISIZIONE DELLA CONOSCENZA NELL INFANZIA



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SVILUPPO COGNITIVO = è UN PROCESSO DI ACQUISIZIONE DELLA CONOSCENZA NELL INFANZIA Sono implicati: -la comprensione; -il ragionamento; - la soluzione di problemi; - l apprendimento; - la concettualizzazione; - la classificazione ; - la memoria. 1

La teoria dello sviluppo cognitivo di Jean Piaget (1896-1980) 1980): il bambino come SCIENZIATO 2

OBIETTIVI E METODI OBIETTIVI: - studiare la natura dello sviluppo (inizialmente con Binet, studi sul QI) - scoprire i processi mentali che sono alla base delle risposte dei soggetti COME il b/o arriva alla risposta; - studiare il carattere generale dell intelligenza scarso interesse per le differenze individuali. - PRIMA FASE: P studiò come si sviluppano nei B i concetti di: tempo, spazio, casualità - Metodo clinico di intervista = svolte in termini di intervista strutturata. Ad es., domande per studiare la comprensione della causalità nel b/o (cosa fa muovere le nuvole?) 3

- STADI DELLA COMPRENSIONE DELLA CASUALITà: - PENSIERO MAGICO (fino a 3 anni): il B può influenzare gli oggetti esterni (le nuvole le facciamo muovere noi mentre camminiamo) - PENSIERO ANIMISTICO (3-7 anni): il B attribuisce caratteristiche proprie agli oggetti (si muovono da sole xchè sono vive) - PENSIERO LOGICO (dagli 8 anni): Il B comprende il mondo in termini interpersonali (il vento le muove) 4

II FASE: VISIONE GLOBALE DELLO SVILUPPO INTELLETTIVO - Iniziò a studiare lo sviluppo dalla nascita alla maturazione, attraverso 3 stadi. - Osservazione spontanea del comportamento infantile; - Osservazione quasi-sperimentale = uso di quasiesperimenti predisponendo situazioni strutturate. - Ad es., selezione di oggetti ed immagini per studiare la capacità di classificare del b/o. 5

Gli assunti base della teoria di Piaget Ipotesi innatista Le strutture cognitive hanno un origine esclusivamente interna Piaget respinge Piaget propone Ipotesi ambientalista Le strutture cognitive hanno un origine esclusivamente ambientale Teoria organismica L individuo non è un passivo recettore di influenze ambientali, né un veicolo di idee innate, ma un attivo COSTRUTTORE delle proprie conoscenze. COSTRUTTIVISMO 6

Gli assunti base della teoria di Piaget A ogni età il bambino è dotato di una modalità cognitiva di adattamento alla realtà L organismo è attivo e si modifica attraverso gli scambi con l ambiente = AMBIENTE BAMBINO = INTERAZIONE dinamica e continua tra b/o e ambiente Lo sviluppo cognitivo è un processo basato all inizio sull esplorazione attiva e direttamente osservabile delle cose (AZIONI) e più tardi evolve in una forma di esplorazione più complessa e non direttamente evidente (le operazioni mentali) 7

COSA CAMBIA NELLO SVILUPPO DELLA CONOSCENZA? Cambia la STRUTTURA della conoscenza o STRUTTURA MENTALE o SCHEMA (struttura cognitiva che viene utilizzata per dare un senso all esperienza) Lo schema evolve attraverso l interazione del b/o con l ambiente => si modifica dalla nascita all adolescenza. Organizzazione delle strutture mentali: intelligenza INTELLIGENZA: è un adattamento biologico. Processi mentali grazie ai quali viene prodotto un adattamento all ambiente. - I primi schemi del b/o sono SCHEMI COMPORTAMENTALI ad es., i RIFLESSI (stadio senso-motorio = nascita 2 anni circa); - SCHEMI SIMBOLICI (durante il 2 anno); - SCHEMI OPERAZIONALI = insieme di compiti mentali che segue regole logiche. 8

COME SI VERIFICA LO SVILUPPO DELLA CONOSCENZA? ASSIMILAZIONE Incorpora nei propri schemi i dati dell esperienza Conservazione ACCOMODAMENTO Modifica i propri schemi per adattarli ai nuovi dati Novità ADATTAMENTO DELL ORGANISMO ALL AMBIENTE AMBIENTE = DISEQUILIBRIO - EQUILIBRIO = il b/o assimila gli ogg. esterni ai propri schemi e questi nel contempo vengono ad accomodarsi alle caratteristiche di tali ogg. PROCESSODI SVILUPPO DELL INTELLIGENZA: ADATTAMENTO SEMPRE PIU PRECISO ALL AMBIENTE AMBIENTE 9

Gli stadi di sviluppo secondo Piaget Ogni stadio rappresenta un modo qualitativamente diverso di funzionamento intellettivo, dunque di acquisizione della conoscenza Necessità logica = nessun stadio può essere saltato, cioè un b/o NON può funzionare a uno stadio superiore senza aver superato gli stadi precedenti Universalità = la sequenza degli stadi è INVARIABILE, cioè è la medesima in tutti i b/i ciò che può variare è l età cui vengono raggiunti i diversi stadi Le acquisizioni di uno stadio non si perdono con il passaggio allo stadio successivo, ma vengono integrate in strutture più evolute (integrazione gerarchica tra stadi) 10

Stadi dello sviluppo cognitivo secondo Piaget Stadio Sensomotorio Preoperatorio Operatorio concreto Operatorio formale Età 0-2 anni 2-7 anni 7-11 anni Da 11 anni Descrizione Il b/o comprende il mondo in base a ciò che può fare con gli oggetti e con le informazioni sensoriali Si rappresenta mentalmente gli oggetti e comincia a comprendere la loro classificazione in gruppi Emergenza delle operazioni mentali (addizione, sottrazione, ecc.): manipolazione mentale della realtà È capace di organizzare le informazioni in modo sistematico e pensa in termini ipotetico-deduttivi 11

I sottostadi dello stadio sensomotorio 0-2 anni Pattern di azione rigidi vs pattern di azione flessibili: il b/o rafforza, generalizza e differenzia comportamenti che hanno inizio sotto forma di riflessi = esempi di adattamento. Ad es., succhiare solo il capezzolo vs succhiare anche altri oggetti Es. dal riflesso di prensione alla capacità di afferrare oggetti con forme diverse Pattern di azione isolati vs pattern di azione coordinati simultaneamente o in sequenza: il b/o arriva a compiere alcune coordinazioni dei suoi schemi con stesso oggetto. Ad es, coordinazione oculo-motoria: osservare l oggetto, afferrarlo e portarlo alla bocca. Sequenza del rilasciare un oggetto per afferrarne un altro. Scuotere x produrre suono 12

I sottostadi dello stadio sensomotorio Dal comportamento reattivo a quello intenzionale: l attività del b/o all inizio non è pianificata, non è intenzionale, il b/o NON è consapevole della connessione azione-effetto. Verso fine 1 anno compare il comportamento intenzionale: ad es. tirare la coperta per avere l oggetto posto su di esso Dalle azioni manifeste alle rappresentazioni mentali: mettere in atto con tentativi ed errori le azioni per raggiungere lo scopo vs elaborare mentalmente il nuovo comportamento da mettere in atto (es. uso strumentale del bastone) non procedendo per prove ed errori ma anticipando mentalmente l effetto delle proprie azioni USO DELLE RAPPRESENTAZIONI MENTALI, ausilio del linguaggio per pianificare azioni (verso il termine del periodo) 13

LA PERMANENZA DELL OGGETTO = il b/o comprende che gli oggetti esterni sono entità autonome e quindi hanno un esistenza propria e continuano ad esistere anche quando non sono più visibili o non possono essere rilevati dagli altri organi di senso. Oggetto hanno una propria realtà indipendentemente dalle azioni e dalla percezione del b/o Ciò implica per Piaget: la capacità del b/o di svincolare l oggetto dalla sua presenza sensibile e rappresentarlo mentalmente comparsa funzione simbolica (18-24ms) 14

LA PERMANENZA DELL OGGETTO Osservazione del comp del b/o nel compito/test dell OGGETTO NASCOSTO: Mostrare al b/o un ogg interessante; Coprire l ogg alla vista del b/o nel momento in cui è sul punto di raggiungerlo Risultati: nei primi 4ms il b/o perde interesse per un ogg che viene nascosto o parzialmente nascosto, non lo cerca, rivolge l attenzione altrove; 4-8ms circa: lo cerca solo se parzialmente nascosto; ritrova l ogg nascosto purché non sia stato spostato dal nascondiglio precedente solo vs 12ms ritrova anche l ogg spostato, se gli spostamenti sono visibili; tra i 18-24ms ricerca e ritrova anche l ogg nascosto attravs spostamenti invisibili 15 cioè non percepiti

Stadio preoperatorio (2-7 anni) Conquista del PENSIERO RAPPRESENTAZIONALE = il b/o è in grado di usare le rappresentazioni mentali (simboli, parole, immagini) dell ambiente e di interagire con esse Imitazione differita Principali manifestazioni Gioco Simbolico Si riferiscono a una realtà non percepita in quel momento e la evocano Linguaggio 16

STADIO PRE-OPERATORIO: perché? OPERAZIONE = azione interiorizzata o schema mentale che permette al b/o di organizzare le inf provenienti dall ambiente; è qualcosa di più dell azione ha un organizzazione complessa, implica un azione mentale su un ogg (es. classificare) MA le rappresentazioni mentali sono ancora limitati agli ogg e alle azioni sperimentate dal b/o nella realtà e non sono ancora coordinati tra di loro OSTACOLI ALL USO DELLE OPERAZIONI MENTALI = EGOCENTRISMO, ANIMISMO, IRREVERSIBILITA, PENSIERO PRE-LOGICO 17

COS E? EGOCENTRISMO E LA TENDENZA DEL B/O A PERCEPIRE IL MONDO SOLO IN BASE ALLA PROPRIA PROSPETTIVA => il b/o NON è capace di adottare il punto di vista percettivo e concettuale di un altra persona e non è capace di comprendere che l altro può avere un punto di vista diverso; l egocentrismo NON è egoismo come tratto di personalità; per studiare lo sviluppo della capacità di assumere punti di vista diversi dal proprio Piaget ha ideato l ESPERIMENTO del PAESAGGIO DELLE 3 MONTAGNE 18

Compito delle 3 montagne di Piaget a b 1. b/o seduto di fronte al plastico vede una serie di foto del plastico prese da angolature diverse - si chiede al bambino di scegliere, dalle foto, quella che corrisponde alla visuale che hanno loro del modello. RIS: b/i prescolari risolvono bene il compito. 2. Scegli la foto che mostra come le 3 montagne appaiono alla bambola posta su uno degli altri lati del tavolo. RIS: indicano la foto che raffigura il LORO modo di vedere la scena 19

Compito delle 3 montagne di Piaget IN SINTESI: si chiede al bambino di scegliere, da una serie di fotografie del panorama, quella che corrisponde a una prospettiva a diversa dalla propria. Fino b a 8 anni i bambini NON sono capaci di immaginare quale potrebbe essere la prospettiva di un altra persona EGOCENTRISMO INTELLETTUALE Ricadute a livello sociale: LIMITATA CAPACITA DI COMPRENDERE LA NATURA DELLE RELAZIONI LINGUAGGIO EGOCENTRICO = monologhi collettivi in cui il b/o non riesce a spostare il focus della conversazione e non adatta il linguaggio alle necessità dell ascoltatore 20

L ANIMISMO OBIETTIVO: studiare la concezione del b/o del mondo fisico METODO: interviste strutturate COS E? E LA TENDENZA DEL B/O AD ESTENDERE LE CARATTERISTICHE DEGLI ESSERI VIVENTI AGLI OGGETTI INANIMATI RISULTATI: o i b/i prescolari NON sono in grado di distinguere cose vive vs inanimate; o nel corso del periodo preoperatorio questa capacità evolve progressivamente (sono considerati vivi solo gli oggetti che si muovono, poi quelli dotati di moto spontaneo). 21

2 MODI DI MANIFESTARSI: LA RIGIDITA DI PENSIERO 1. PENSIERO IRREVERSIBILE = tendenza a pensare oggetti/eventi nell ordine in cui sono stati inizialmente percepiti e sperimentati incapacità di invertire mentalmente le sequenze (sottrazione è l inverso dell addizione): è un pensiero PRE-LOGICO O INTUITIVO; 2. RIGIDITA DI PENSIERO = focalizzazione sugli stati, piuttosto che sui processi. Incapacità del b/o prescolare di adattarsi ai cambiamenti dell aspetto manifesto delle cose il pensiero è dominato dai tratti percettivi delle cose (esperimento del cane con la maschera di gatto) Il pensiero è22 vincolato al dato percettivo immediato

IL REAGIONAMENTO PRELOGICO Solo perché 2 eventi si verificano insieme allora il b/o riconosce una relazione causale tra i 2 eventi concreti anche se in realtà essa non esiste; RAGIONAMENTO TRASDUTTIVO: non riescono a passare dal particolare al generale, e viceversa. (oggi non ho fatto il sonnellino e quindi non è pomeriggio) Inversione causa ed effetto. Ad es., L uomo è caduto dalla bici perché si è rotto il braccio MANCATA COMPRENSIONE DELLE SEQUENZA DI CAUSA-EFFETTO 23

Lo stadio operatorio concreto (7-11 anni) Cambiamento QUALITATIVO nello sviluppo cognitivo del b/o = le AZIONI mentali isolate si coordinano tra loro e diventano OPERAZIONI concrete Operazioni MENTALI Reversibilità Ad ogni operazione corrisponde un operazione inversa Segna la genesi del pensiero logico in quanto permette la coordinazione dei diversi punti di vista tra loro 24

Perché è CONCRETO? Lo stadio operatorio concreto (7-11 anni) Le operazioni mentali vengono esercitate solo su oggetti ed eventi concreti, il b/o NON è ancora capace di riflettere su nozioni astratte e ipotetiche Le CONQUISTE raggiunte dal b/o durante qs stadio: la SERIAZIONE = abilità di organizzare mentalmente gli oggetti/eventi sulla base di criteri (altezza, peso, velocità, tempo, es. dal più alto al più basso)=> capacità di fare INFERENZE TRANSITIVE (tra A, B, C); La CLASSIFICAZIONE = capacità di classificare gli ogg in diversi gruppi in base a certi criteri e di individuare la relazione tra i gruppi fenomeno dell INCLUSIONE IN CATEGORIE = comprensione della relazione tra una parte e il tutto (es. collana con palline diverse, legno e marroni) 25

Lo stadio operatorio concreto (7-11 anni) Da seriazione e classificazione: l IDEA DI NUMERO = il b/o comprende che la numerazione è un processo arbitrario; che i numeri possono essere organizzati in categorie e sottocategorie; invariabilità del numero = quantità rimane invariata al di là dei cambiamenti percettivi 26

Lo stadio operatorio concreto (7-11 anni) la CONSERVAZIONE = il b/o comprende che certe caratteristiche di base di un oggetto (es., quantità, peso, massa) rimangono costanti anche quando l oggetto si è trasformato dal punto di vista percettivo, dunque nel suo aspetto superficiale. Esperimento/Compito sulla conservazione della quantità con contenitori diversi Risultati: a e c contengono la stessa quantità di acqua? b/i prescolari NO, c ne contiene di più giudizio influenzato dalle caratteristiche percettive salienti ma irrilevanti ed incapacità a pensare in modo reversibile; b/i operatorio concreti SI, a e c contengono la stessa quantità pensiero reversibile = pensiero LOGICO Basi operazionali della conservazione: identità, 27 compensazione e reversibilità

Compito della conservazione della quantità a b Si mostrano al bambino un recipiente (a) contenente acqua e gli si chiede di versarla da un boccale in un secondo recipiente di forma identica (b) finché c è la medesima quantità di acqua del primo recipiente. Il bambino riconosce che la quantità di acqua è identica nei due recipienti. a b c Si mostra al bambino un recipiente alto e stretto e gli si chiede di versare in esso il contenuto di uno dei due recipienti originari. Poi gli si chiede: C è tanto latte in (c) quanto ce n è in (a)? 28

Compito della conservazione della massa Si mostrano al bambino 2 palline identiche di plastilina e gli si chiede: Queste 2 palline sono uguali? Una delle due palline viene allungata in una salsiccia. Si chiede al bambino: In questa salsiccia c è ancora tanta plastilina quanta ce n era nella pallina? 29

Lo stadio operatorio formale (da 11-12 anni in poi) OPERAZIONI FORMALI OPERAZIONI CONCRETE: sono applicate a nozioni ipotetiche ed astratte; sono alla base del ragionamento DEDUTTIVO seallora = le informazioni specifiche vengono dedotte da una informazione generale. Es. il sillogismo: l uomo è mortale; Socrate è un uomo allora S. è mortale sono alla base di un processo di soluzione di problemi basato su un approccio IPOTETICO- DEDUTTIVO costruzione di ipotesi, elaborazione mentale dei diversi risultati, individuazione di varie soluzioni possibili. 30

Lo stadio operatorio formale (da 11-12 anni in poi) Il pensiero è di tipo ipotetico-deduttivo Ipoteticodeduttivo Consente di compiere operazioni logiche su premesse ipotetiche e di ricavarne le conseguenze appropriate Una volta individuati i potenziali fattori coinvolti in un fenomeno, li varia in modo sistematico per verificare quali causino quel fenomeno 31

Lo stadio operatorio formale (da 11-12 anni in poi) -RAGIONAMENTO SULLE ASTRAZIONI: b ragiona su cose anche mai sperimentate -APPLICARE LA LOGICA SE-ALLORA -PROBLEM SOLVING AVANZATO 32

Compito del pendolo di Piaget Si danno al bambino una serie di pesi e una cordicella appesa a un gancio e gli si dice che può variare la lunghezza della cordicella, cambiare il peso e variare la forza della spinta. Il compito consiste nello scoprire quale di questi fattori determina la durata di una oscillazione del pendolo. Nello stadio operatorio formale l adolescente verifica ogni fattore in maniera sistematica. Egli formula un ipotesi su quale sia il fattore determinante e la mette alla prova finché tutte le possibilità sono state indagate. 33

Novità della teoria di Piaget 1. Il pensiero dei bambini è qualitativamente diverso da quello degli adulti 2. Lo sviluppo intellettuale è continuo a partire dalla nascita 3. I bambini sono apprendisti attivi 4. Descrizione dettagliate delle modalità di pensiero infantile Implicazione applicative nella pratica scolastica 34

Critiche ai compiti piagetiani 1. Piaget ha sottovalutato le competenze infantili? I compiti piagetiani sono troppo difficili per il bambino Le capacità del bambino risultano più avanzate rispetto a quelle valutate da Piaget Riformulando la consegna e le domande Presentando compiti semplificati Presentando situazioni più realistiche 35

ES1: Compito su permanenza dell oggetto di Bower Sostituendo il criterio della ricerca motoria con la ricerca visiva: segni di permanenza già a 3 mesi ES2: Compito su il ragazzo e il poliziotto di Hughes. Rispetto al compito delle 3 montagne di Piaget: I b dovevano nascondere A B una Bambola dalla vista Poliziotti dei poliziotti Situazione realistica Stimola l immaginazione C D Bambino Il 90% dei bambini in età prescolare è capace di collocare correttamente il pupazzo ragazzo in modo che nessun poliziotto possa vederlo 36

2. Lo sviluppo avviene per stadi? Non vi è stabilità e sistematicità nelle risposte che uno stesso individuo fornisce in diversi compiti, che pur appartengono al medesimo stadio: sviluppo dominio specifico (vale solo per alcune funzioni), piuttosto che dominio globale Sequenza evolutiva nella conservazione: 7 anni: massa; 9 anni: peso; 11 anni: volume Sequenza evolutiva nell assunzione della prospettiva dell altro: percettiva (già 2 anni), affettiva (già 3-4 anni), cognitiva (già a 5 anni) 3. Piaget sottovaluta il ruolo dell esperienza sociale e diadica un attenzione esclusiva all esperienza fisica e logicomatematica nel bambino 37