POLSO
POLSO Comprende 2 articolazioni: ART. RADIO- CARPICA ART. MEDIO- CARPICA Guarino Tecla D.O.- tecla.guarino@gmail.com
ART.RADIO-CARPICA Articolazione condiloidea tra condilo carpico e glena antibrachiale Presenta 2 curvature convesse a livello del condilo carpale: Curvatura trasversale Adduzione / abduzione Curvatura anteroposteriore Flessione / estensione Guarino Tecla D.O. - tecla.guarino@gmail.com
ART.RADIO-CARPICA CONDILO CARPICO: È una superficie continua formata dalla faccia superiore delle ossa SCAFOIDE, SEMILUNARE e PIRAMIDALE e dai legamenti che le uniscono Tutte queste strutture sono ricoperte di cartilagine continuità
ART.RADIO-CARPICA GLENA ANTIBRACHIALE Superficie costituita dall estremità inferiore del RADIO, dalla FIBROCARTILAGINE TRIANGOLARE Strutture ricoperte da cartilagine
ART.RADIO-CARPICA LEGAMENTI COLLATERALI: LEG.COLLATERALE ESTERNO Tra stiloide radiale e scafoide Si tende in ADD Si detende inabd LEG.COLLATERALE INTERNO Tra stiloide ulnare e piramidale o pisiforme Si tende inabd Si detende inadd
ART.RADIO- CARPICA LEGAMENTI A/P COMPLESSO LEGAMENTOSO ANTERIORE Si tende in estensione COMPLESSO LEGAMENTOSO POSTERIORE Si tende in flessione
ART.MEDIO-CARPICA L interlinea medio-carpica è formata da 2 parti: Esterna faccette piane di trapezio e trapeziode sullo scafoide artrodie Interna superfici convesse di capitato e uncinato con superfici concave di scafoide, semilunare e piaramidale art.condiloidea
MOVIMENTI DEL POLSO Si effettuano attorno a 2 assi: ASSETRASVERSALE AA Piano frontale flessione estensione ASSE ANTERO/POSTERIORE BB Piano sagittale adduzione o inclinazione ulnare Abduzione o inclinazione radiale
MOVIMENTI I movimenti delle articolazioni radiocarpica e mediocarpica sono dati da una combinazione di forze attive muscolari, passive legamentose e forze di reazione delle articolazioni Guarino Tecla D.O.- tecla.guarino@gmail.com
FILIERA PROSSIMALE Nella filiera PROSSIMALE del carpo vi sono abbondanti forze passive, ma nessuna forza muscolare attiva interviene (ad eccezione del mm flessore ulnare del carpo che applica la sua forza attraverso il pisiforme alle ossa più distali) La prima filiera è un link meccanico tra radio e filiera distale + metacarpi, punti in cui si esprimono effettivamente le forze muscolari È detto SEGMENTO INTERCALATO
FILIERE DEL CARPO Quando delle forze sono applicate su un segmento intercalato, questo tenderà a collassare e muoversi in direzione opposta ai segmenti superiore ed inferiore
CINEMATICA DEL CARPO Variabile da individuo a individuo molteplici varianti anatomiche Complessa variabile a seconda dei movimenti presi in considerazione Le 3 ossa della prima filiera N O N si muovono come unità fissa, ma hanno movimenti variabili contro-rotazioni all interno della stessa filiera impedite dalla componente legamentosa
CINEMATICA DEL CARPO Controversie riguardo l esistenza di un centro di rotazione fisso: in letteratura si propone la testa del CAPITATO, considerato osso chiave del polso. Importanza dello SCAFOIDE nei movimenti, in coppia con capitato / semilunare /radio Assi di movimento variabili
ABDUZIONE O inclinazioneradiale 15 circa Minima in forte flessione o estensione del polso legamenti carpici tesi Massima in posizione di riferimento o leggera flessione Si tende il leg. Collaterale interno
DEVIAZIONE RADIALE - ABD Il carpo scivola ulnarmente sul radio movimento reciproco delle 2 filiere Simultanea FLESSIONE della filiera PROSSIMALE flessione radio-carpica ESTENSIONE della filiera DISTALE estensione medio-carpica
ADDUZIONE O inclinazioneulnare 45 circa È più ampia in SUPINAZIONE che in pronazione dove non supera i 20-30 Minima in forte flessione o estensione del polso legamenti carpici tesi Massima in posizione di riferimento o leggera flessione Si tende il leg. Collaterale esterno
DEVIAZIONE ULNARE - ADD Il carpo scivola lateralmente sul radio movimento reciproco delle 2 filiere Simultanea ESTENSIONE della filiera PROSSIMALE estensione radio-carpica FLESSIONE della filiera DISTALE flessione medio-carpica
FLESSIONE 85 circa Massima con la mano in posizione neutra: né abd né add È minore a polso in pronazione Si tende il comparto legamentoso posteriore
ESTENSIONE 85 circa Massima con la mano in posizione neutra: né abd né add È minore a polso in pronazione Si tende il comparto legamentoso anteriore
FLESSO-ESTENSIONE Lo SCAFOIDE possiede il maggior movimento delle 3 ossa della filiera prossimale La maggioranza del movimento si esprime proprio a livello dell art.radio-carpica
COLONNE DEL CARPO COLONNA DELLO SCAFOIDE SCAFOIDE TRAPEZIO I METACARPO COLONNA DEL SEMILUNARE SEMILUNARE C APITATO III METACARPO COLONNA DEL PIRAMIDALE PIRAMIDALE UNCINATO IV - V METAC ARPO
COLONNA DELLO SCAFOIDE Forma molto variabile tra individui 2 diametri: grande e piccolo Scafoide più piccolo della glena radiale punti di contatto variano Variazioni tra lo spazio tra radio e trapezio a seconda delle posizioni della mano dello scafoide Guarino Tecla D.O.- tecla.guarino@gmail.com
COLONNA DELLO SCAFOIDE POSIZIONE NEUTRA: maggior distanza tra radio e trapezio ESTENSIONE: la distanza diminuisce. Lo scafoide si verticalizza e il trapezio trasla indietro più congruenza FLESSIONE: la distanza diminuisce. Lo scafoide si corica completamente e il trapezio scivola in avanti più instabile Guarino Tecla D.O.- tecla.guarino@gmail.com
COLONNA DELLO SCAFOIDE Trapezio e trapezoide scorrono sullo scafoide intorno allo stesso centro di rotazione, anche se varia la posizione dello scafoide stesso Movimenti radio/ scafoide + scafoide/trapezio/trapezoide = Flesso-estensione prima colonna
COLONNA DEL SEMILUNARE Forma asimmetrica: più spesso in avanti La distanza capitato /glena radiale varia a seconda dei gradi di flesso-estensione Un instabilità del semilunare per rottura o instabilità dei freni anteriore e posteriore si ripercuote sulla totalità del carpo, tramite il capitato Centro di circonferenza a livello della testa del CAPITATO Il SEMILUNARE si verticalizza e garantisce maggior stabilità in FLESSIONE
COLONNA DEL SEMILUNARE POSIZIONE NEUTRA: distanza testa del capitato / glena radiale pari allo spessore del semilunare ESTENSIONE: distanzadiminuisce parte meno spessa del semilunare. Risalita del centro della testa capitato e discesa del bordo posteriore della glena radiale FLESSIONE: distanza aumenta porzione più spessa del semilunare. Discesa del centro della testa capitato e risalita del bordo posteriore della glena radiale
COPPIA SCAFOIDE/SEMILUNARE FLESSIONE Scafoide coricato minima tensione legamentosa, che è massima sul semilunare che fa una torsione interna + capitato ruota anteriormente FLESSIONE + SUPINAZIONE ESTENSIONE Scafoide verticale massima tensione legamentosa,che è minima sul semilunare che fa una torsione esterna + capitato ruota posteriormente ESTENSIONE + PRONAZIONE
FLESSO-ESTENSIONE POLSO SETTORE DIADATTAMENTO PERMANENTE: fino a 20. Legamenti rilasciati e minima pressione sulle superfici articolari. Movimenti comuni SETTORE DI MOBILITA USUALE:fino a 40. Maggior gioco legamentoso e pressione articolare. Ampiezza uguali di radio- e medio-carpica SETTORE DI CONTRAZIONE FISIOLOGICA MOMENTANEA: fino a 80. Massima tensione legamentosa e pressione articolare. Close packed position SETTORE DI CONTRAZIONE PATOLOGICA: oltre gli 80 rottura o distensione legamentosa / fratture
FLESSO-ESTENSIONE POLSO Il movimento comincia dalla porzione più distale (inserzione muscolare) : metacarpi filiera distale: capitato, uncinato, trapezio e trapezoide scivolano sulle ossa della filiera prossimale fisse: scafoide, semilunare, piramidale continua il movimento, i legamenti abbracciano lo scafoide e il capitato insieme in una close packed position scafoide scivola su semilunare fisso tensione legamentosa tra scafoide e semilunare ora il carpo si muove come unità sulla glena radiale e la cartilagine triangolare
MUSCOLI Per la loro posizione in rapporto alla posizione della radio-carpica, nessun muscolo motore del polso ha un azione pura. Azioni pure date da più gruppi muscolari Ruolo primario: provvedere a una base stabile per la mano e i mm delle dita
MUSCOLI FLESSORI:6 PALMARE LUNGO FLESSORE RADIALE FLESSORE ULNARE FLESSORE SUPERFICIALE DELLE DITA FLESSORE PROFONDO DELLE DITA FLESSORE LUNGO DEL POLLICE mm primari del polso mm con azione secondaria sul polso
MUSCOLI FLESSORI Tutti i muscoli flessori passano sotto il RETINACOLO DEI FLESSORI insieme al NERVO MEDIANO, ad essezione dei mm palmare lungo e flessoreulnare del carpo
MUSCOLI ESTENSORI: 9 ESTENSORE RADIALE LUNGO ESTENSORE RADIALE BREVE ESTENSORE ULNARE azione primaria sul polso ESTENSORE COMUNE DELLE DITA ESTENSORE PROPRIO DELL INDICE ESTENSORE DELV DITO ESTENSORE LUNGO DEL POLLICE ESTENSORE BREVE DEL POLLICE ABDUTTORE LUNGO D E L P O L L ICE Azione secondaria
MUSCOLI ESTENSORI Tutti i tendini dei muscoli estensori passano sotto il RETINACOLO DEGLI ESTENSORI
BIBLIOGRAFIA P.K.Levangie, C.C.Norkin, (2011-5 ed.). Joint structure and Function. F.A. Davis Company. Philadelphia. I.A. Kapandji (2004-5 ed.). FisiologiaArticolare. 3. Tronco e rachide. Monduzzi editore L. Busquet (2002 4 ed.). Le catene muscolari volume I. Editore Marrapese Roma M.Schuenke, E.Schulte, U.Schumacher(2006). Thieme. Atlas of Anatomy. General anatomy and Muscoloskeletal System. Thieme Stuttgart NewYork