1 Corso ANOTE/ANIGEA Esaregionaledel Sud. «OBIETTIVO QUALITÀ» PROGRAMMAZIONE DELLO SCREENING DEL CCR: L INFERMIERE NELLA SEGRETERIA SCREENING Pietro Vaccaro
Premessa Identificare una malattia prima che si manifesti clinicamente può salvare la vita. Questo è stato dimostrato, per esempio, per i tumori della cervice uterina, della mammella e del colon retto.
Il razionale degli screening Malattia Storia Naturale la malattia che si vuole identificare è un problema di salute pubblica che coinvolge un grande numero di persone esistono lesioni precancerose o stadi precoci della malattia che è possibile diagnosticare Disponibilità di un test diagnostico Requisiti del Trattamento Requisiti di un programma di screening sicuro e accettabile dalla popolazione il trattamento terapeutico effettuato durante lo stadio precoce della malattia comporta una riduzione della mortalità e/o dell incidenza rispetto ad un trattamento in uno stadio più tardivo Evidenza supportata da studi randomizzati controllati sull efficacia del programma di screening nel ridurre la mortalità e la morbilità
Obiettivi dello screening Lo screening del tumore colorettalemira a identificare precocemente le forme tumorali invasive, ma anche a individuare e rimuovere possibili precursori.
Organizzazione dei programmi di screening oncologico In uno screening si individuano le seguenti fasi fondamentali: informazione e reclutamento della popolazione esecuzione del test esecuzione degli approfondimenti diagnostici esecuzione dei trattamenti gestione dei flussi informativi verso la popolazione e degli operatori registrazione dei dati e valutazione.
Flow-chart screening Lo screening di popolazione è un programma con cui l azienda sanitaria invita direttamente le persone, offrendo un percorso che prevede un primo test ed eventuali accertamenti diagnostici o trattamenti successivi.
Primo livello di screening : FOBT La ricerca del sangue occulto fecale (Fobt) è associata a una riduzione della mortalità per CCR: questo effetto protettivo, già osservato in numerosi studi caso-controllo, è stato confermato in quattro trial randomizzati. Su 10 mila persone invitate a effettuare un Fobtnell ambito di un programma di screening, ci si attendono 8,5 morti da CCR in meno nell arco di 10 anni, se due terzi effettuano almeno un test. Towler B. et al, Screening for colorectal cancer using the faecal occult blood test, hemoccult.cochrane Database Systematic Reviews, 2000; (2): CD001216.
FOBT Immunochimici: sono specifici per l emoglobina umana e non richiedono alcunarestrizione dietetica, a beneficio dell accettabilità del test. Sono utilizzati su un solo campionamento, presentano un migliore bilancio sensibilità-specificità e un miglior rapportocosto-benefici rispetto al test al guaiaco. Consentono procedure di sviluppo automatizzate, semplificate e rapide: favoriscono quindi la standardizzazione dei risultati e i controllidi qualità. I test immunochimici hanno un migliore rapporto costo-benefici. Sono offerti come test di primo livello, ogni due anni, alla popolazione di entrambi i sessi di età compresa tra 50 e 70 anni.
Modalità organizzative di un programma di screening per i tumori del colon retto Invito e consegna del test: chi rientra nella fascia di età indicata va invitato personalmente conuna lettera a ritirare il materiale per effettuare il campionamento fecale, presso i distretti sanitari dell ASP o i Poliambulatori. Chi non risponde viene richiamato entro sei mesi. Riconsegna, trasporto e conservazione dei campioni: va effettuata con contenitori in sedi prescelte. I campioni fecali sono stabili a temperatura ambiente per un massimo di 3 giorni, in ambiente refrigerato (4 C) per almeno 7 giorni.
Modalità organizzative di un programma di screening per i tumori del colon retto Comunicazione dell esito: in caso di esito negativo, si invia una lettera di risposta, consigliando di ripetere il test dopo due anni. I pazienti con esito positivovengono contattati e informati della necessità di ulteriori approfondimenti (Colonscopia e, in caso di mancato raggiungimento del cieco, un completamento con Rxcolon d.c.), e viene comunicata loro la data ed il centro dove effettuare la colonscopia. Al paziente viene successivamente inviato un referto con le conclusioni diagnostiche, le eventuali terapie effettuate e il consiglio per ulteriori controlli o terapie.
Secondo livello di screening: COLONSCOPIA Azioni fondamentali per il secondo livello: Conoscere la distribuzione delle strutture, delle risorse e delle competenze presenti sul territorio Costruire una Rete Aziendale finalizzata alla riorganizzazione delle strutture e delle risorse. Applicare i protocolli e le procedure standardizzati, con particolare attenzione all appropriatezza d uso delle tecnologie, dei farmaci, del reprocessingdello strumentario endoscopico e degli accessori, dello stoccaggio, ecc.. Utilizzare gli indicatori previsti dalle linee guida per la valutazione del secondo livello Formare tutto il personale coinvolto nel percorso screening
Fase preliminare censimento dei centri di endoscopia presenti sul territorio aziendale censimento delle risorse umane e tecnologiche ottimizzazione e razionalizzazione delle risorse
Personale dedicato garantire sicurezza nelle procedure di detersione, disinfezione e manutenzione delle apparecchiature endoscopiche garantire qualità e professionalità nell assistenza delle prestazioni erogate e nell assistenza ai pazienti garantire la gestione del servizio sia dal punto di vista dell approvvigionamento degli accessori e materiali, che dell archiviazione dei referti e modulistica varia (consenso informato, ecc.) adeguato utilizzo, pulizia, disinfezione e stoccaggio dello strumentario altamente tecnologico da dover essere necessariamente gestito da personale appositamente formato riduzione delle spese dovute a riparazioni Corsi di formazione per infermieri
Gestione Organizzativa Servizi di Endoscopia Informative di sostegno per il mantenimento degli standard qualitativi ottimali. Profilo Professionale del Personale Qualifica di Base (diploma o laurea in scienze infermieristica) Attribuzione di competenza (corsi di formazione aziendali specialistici) Mantenimento competenza (retraining) Necessità di Personale Dedicato