Per definire le dimensioni degli elementi che compongono un nastro trasportatore è necessario conoscere le tensioni presenti.

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N.B. Le modalità di calcolo riportate sono ricavate dalla norma UNI 8384 del 1982 Premessa: Per definire le dimensioni degli elementi che compongono un nastro trasportatore è necessario conoscere le tensioni presenti. Un calcolo esatto risulta molto difficile da effettuare (se non impossibile), la norma definisce una modalità (di calcolo) che, pur avendo una limitata precisione, è sufficiente per i casi più semplici : orizzontali o in salita con un solo tamburo di azionamento Si calcolano le tensioni all uscita ed all ingresso del tamburo necessarie ad assicurare l azionamento del nastro Nel calcolo non si fa riferimento ad alcuni elementi presenti di cui però si deve tener conto quali ad esempio dispositivo di tensione del nastro che può essere a contrappeso a vite Prof. Carmine Napoli pag 1 di 15 Resistenza al movimento del nastro Lo sforzo tangenziale agente sul tamburo motore lo si indica con F U e si ricava dalla relazione che segue F U = F H + F N + F S1 + F S2 + F St F H sono le resistenze principali F N sono le resistenze secondarie F S1 sono le resistenze principali speciali F S2 sono le resistenze secondarie speciali F SI sono le resistenze dovute all inclinazione Le resistenze principali e secondarie compaiono in tutti i tipi di nastri trasportatori, le altre solo in particolari casi. Prof. Carmine Napoli pag 2 di 15

Resistenze principali Le resistenze principali sono: le resistenze alla rotazione dei rulli portanti le resistenze all avanzamento del nastro, legate, tra l altro, alla deformazione del nastro quando viene a contatto con i rulli e i tamburi (flessioni alternate) Possono essere calcolate con la relazione F H = C f L g [q Ro + q Ru + (2 q B +q G ) cosδ ] C è un coefficiente che dipende dal tipo di nastro f è il coefficiente fittizio d attrito L è la lunghezza del trasportatore (interasse) in m q G è la massa lineica del materiale trasportato in kg/m q Ro è la massa lineica delle parti rotanti dei rulli portanti del tratto carico in kg/m q RU è la massa lineica delle parti rotanti dei rulli portanti del tratto di ritorno in kg/m q B è la massa lineica del nastro in kg/m δ è l angolo d inclinazione, in gradi, del nastro nel senso del trasporto (da considerare per δ>18 ) Prof. Carmine Napoli pag 3 di 15 Coefficiente C Si ricava dalla relazione C = F H + F N F H è funzione dell interasse ed possibile ricavarlo dalla tabella seguente l(m) <20 20 40 60 80 100 150 200 300 400 500 C 3 2,5 2,28 2,10 1,92 1,78 1,58 1,45 1,31 1,25 1,20 Prof. Carmine Napoli pag 4 di 15

Coefficiente fittizio d attrito f Questo coefficiente tiene conto della resistenza alla rotazione dei rulli e della resistenza all avanzamento del nastro, è stato ricavato in modo sperimentale e, come valore medio, si pone pari a 0,020 Per impianti fissi, rulli ben allineati, trasporto di materiale a basso attrito può essere ridotto fin a 0,016 Per impianti male allineati, con rulli che ruotano con difficoltà, materiale trasportato con alto attrito, il coefficiente deve essere aumentato anche di 50% e fino 0,030 Questi valori inoltre sono validi per portate tra il 70 ed il 110% della nominale. Dipende infine anche da: velocità nastro ( se maggiore di 5 m/s) temperatura ambiente inferiore a 20 condizioni di lavoro in ambiente polveroso o umido distanza tra i rulli portanti superiore a 1,5 m diminuzione della tensione del nastro e dal tipo di nastro cattiva installazione Prof. Carmine Napoli pag 5 di 15 Massa lineica del materiale q G Nel caso di trasporto di materiali in pacchi, sia Q p la massa del pacco e B s la lunghezza della sua base. Bs Lo L1 Hs Lt Notato che i pacchi presenti sul nastro non riempiono tutto il nastro ma solo una parte, si definisce un coefficiente di riempimento F tra 0,7 e 0,9 La massa lineica q G si ricava con la relazione q G = F L t B s Q p L t = F Q p B s Prof. Carmine Napoli pag 6 di 15

Massa lineica del nastro q B Le dimensioni del nastro dipendono dalle dimensioni del pacco. Se si chiama L S la lunghezza trasversale del pacco, la larghezza del nastro dovrà essere necessariamente maggiore di questa. Le larghezze dei nastri sono definite dalla norma UNI 8802 e riportate nella tabella che segue Hs Bs Ls larghezza dei nastri trasportatori mm 300 400 500 600 650 800 1000 1200 1400 1600 1800 2000 Scelto il materiale del nastro e, tenendo conto delle altre dimensioni della struttura, si ricava la massa totale del nastro da cui si deduce la massa lineica. Prof. Carmine Napoli pag 7 di 15 Massa lineica del parti rotanti q RO e q RU Per queste masse è necessario individuare la massa dei rulli e le loro distanze. Si ponga, per il tratto carico Q PRO la massa delle parti rotanti a RO passo ( distanza tra gli assi di due rulli consecutivi) per il tratto di ritorno Q PRU la massa delle parti rotanti a RU passo ( distanza tra gli assi di due rulli consecutivi) Le due masse lineiche si ricavano dalle relazioni q RO = Q PRO a RO q RU = Q PRU a RU Prof. Carmine Napoli pag 8 di 15

Resistenze secondarie F N Si cavano mediante la relazione F N = F ba + F t + F l + F tc F ba è la resistenza di inerzia, e di strisciamento tra materiale e nastro al punto di carico F l è la resistenza per attrito tra materiale trasportato le guide laterali Ft è la resistenza di avvolgimento del nastro al passaggio sui tamburi F tc è la resistenza dei cuscinetti dei tamburi ( con esclusione di quelli di azionamento) Prof. Carmine Napoli pag 9 di 15 Resistenza di inerzia e di strisciamento F ba Sono le resistenze che si hanno nel punto deposito del materiale sul nastro, sono dovute alla diversa velocità tra il nastro e il materiale. F ba = µ 1 I v ρ (vv 0 ) F ba è la forza espressa in N µ 1 è il coefficiente di attrito tra materiale e nastro compreso tra 0,5 e 0,7 v 0 è la componente nella direzione di v della velocità del materiale depositato ρ massa volumica apparente del materiale trasportato I v portata in volume in m 3 /s Prof. Carmine Napoli pag 10 di 15

Resistenza d attrito tra materiale trasportato e le guide laterali nella zona di accelerazione F l F l = µ 2 I 2 v ρ g l b ( v+v 2 0 2 ) 2 b 1 F l è resistenza espressa in N µ 2 è il coefficiente di attrito tra materiale e guida laterale compreso tra 0,5 e 0,7 l b è la lunghezza del tratto di accelerazione, in m b 1 è la larghezza tra le guide laterali Prof. Carmine Napoli pag 11 di 15 per i nastri a carcassa tessile Resistenza di avvolgimento del nastro al passaggio sui tamburi F t F t =9 B(140+0,01 F B ) d D F t è resistenza espressa in N B è la larghezza del nastro in m d è lo spessore del nastro, in m D è il diametro del tamburo, in m F è la tensione media nel nastro in N Prof. Carmine Napoli pag 12 di 15

per i nastri a carcassa tessile Resistenza dei cuscinetti dei tamburi (esclusi quelli di azionamento) F tc F tc =0,05 d 0 D F T F tc è resistenza dei cuscinetti espressa in N d 0 è il diametro dell albero dei cuscinetti, in m D è il diametro del tamburo, in m F T è la somma vettoriale delle due tensioni del nastro agenti sul tamburo e dell effetto della massa delle parti rotanti in N Prof. Carmine Napoli pag 13 di 15 Campo di applicazione delle formule Prof. Carmine Napoli pag 14 di 15

Potenza di azionamento del nastro trasportatore P A = F U v 1000 P A è la potenza necessaria al tamburo di azionamento, kw P M = P A η 1 P M =P A η 2 P M è la potenza necessaria per il motore di azionamento, in kw η 1 è il rendimento della trasmissione per nastri azionati dal motore, in genere compreso tra 0,85 e 0,95 η 2 è il rendimento della trasmissione per nastri frenati dal motore, in genere compreso tra 1 e 0,95 Prof. Carmine Napoli pag 15 di 15