Comune di Pontassieve. Sistema di valutazione delle posizioni dirigenziali Parte Seconda Il sistema adottato. In collaborazione con



Documenti analoghi
Comune di San Martino Buon Albergo

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

Piano delle Performance

COMUNE DI VILLESSE PROVINCIA DI GORIZIA REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni

Comune di SAVA SISTEMA DI VALUTAZIONE E GRADUAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE. Provincia di Taranto

MONITORAGGIO SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE 2013 DELL ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE

Schema metodologico per la valutazione del personale del comparto addetto agli uffici di diretta collaborazione

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

LA MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE: METODOLOGIA

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA CUSTOMER S SATISFACTION E DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA

I. CRITERI DI INDIVIDUAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE PER GESTIONI ASSOCIATE

Comune di Forlì Unità sviluppo organizzativo

ISTRUZIONI SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI. Relazione

Progetto benessere organizzativo MODALITA DI COINVOLGIMENTO DEI DIPENDENTI

Comune di Pietrabbondante

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

Criteri per la valutazione della performance individuale dei titolari di Posizioni Organizzative

Corso Tecnico di redazione di progetti Europei

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA

CRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

II.11 LA BANCA D ITALIA

SISTEMA DI PESATURA DELLE AREE DIRIGENZIALI DEL COMUNE DI VENEZIA. Versione A.D. 1.0

REGOLAMENTO PROVINCIALE SUL PIANO DELLA PERFORMANCE E SUI SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE

Art. 1 (Campo di applicazione)

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE

Comune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione

Programmazione Pubblica/Mercato

COMUNE DI SOLBIATE ARNO

AZIONI DI ASSISTENZA TECNICA PER LE UNIONI REGIONALI

INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006)

PRINCIPI FONDAMENTALI...

4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola

A cura di Giorgio Mezzasalma

Indicazioni operative per la predisposizione della proposta di budget per l anno 2010.

Indice. Prefazione PARTE PRIMA LE FONDAZIONI DI PARTECIPAZIONE NELLE STRATEGIE COLLABORATIVE TRA AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ED IMPRESE

L armonizzazione dei sistemi contabili

Sistema di misurazione e valutazione delle posizioni dirigenziali

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI

LA FORMAZIONE COME STRUMENTO ELETTIVO PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA, DELLA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

STATO MAGGIORE DELLA DIFESA

Deliberazione del Consiglio. del n. 13

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE

CONTENUTO DELL OFFERTA TECNICA E CRITERI DI VALUTAZIONE

CGIL CISL UIL. Gli Enti Bilaterali emanazione delle parti sociali (alle quali resta la competenza delle politiche Roma Corso d Italia, 25

COMUNE DI NOVARA. Criteri di valutazione degli obiettivi

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri

Preso atto che la somma da destinare alla formazione prevista nel bilancio di previsione dell Unione, è pari a 9.600,00 per l anno 2014;

REGOLAMENTO. Attività Funzione Responsabile Firma. Amministratore Unico: Antonio MALLAMO. Modifiche. ASTRAL SpA Azienda Strade Lazio

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

AssoFinance. Milano, via Giovanni Battista Pirelli 26 CODICE DEONTOLOGICO

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze

DENOMINAZIONE POSIZIONE: CODICE POSIZIONE: TIPO DI POSIZIONE: STRUTTURA ORGANIZZATIVA DI APPARTENENZA: AREA SETTORIALE DI APPARTENENZA:

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente

L esperienza dell Università di Bologna

Convegno Federconsumatori Toscana. Al centro i cittadini. Equità, tutela e partecipazione nei servizi pubblici locali

Ruolo e attività del punto nuova impresa

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

COMUNE DI CASTENEDOLO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

Il sistema di valutazione delle prestazioni del Comune di Arzignano. Finalità, metodo e strumenti

Il Direttore DISCIPLINARE DEL PROCESSO DI BUDGET 2015

ALLEGATO ALLA DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N. 35 DEL 31/03/2001

La performance individuale, rappresentata da un valore numerico compreso tra 0 e 100, è determinata come

COMUNE DI QUARGNENTO

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa

CAPO I - PARTE GENERALE. Art. 1 Oggetto

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione

ALLEGATO H VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEI DIPENDENTI COMUNE DI CINISI Prov. Palermo

Costruzione della scheda obiettivo e sistema di valutazione dipendenti

Disciplinare del Controllo di gestione

Il processo di riorganizzazione amministrativa dell Università di Catania

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

Convegno La biblioteca scientifica e tecnologica

Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche

Manuale di valutazione del personale non titolare di posizione organizzativa

Dipartimento Infrastrutture Mobilità e Trasporti CRITERI GENERALI PER LA PESATURA DELLE STRUTTURE

M U L T I F A M I L Y O F F I C E

Riunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03

PROCEDURA OPERATIVA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI

Capo I - PARTE GENERALE

Trentino Mobilità s.p.a. REGOLAMENTO PER LA SELEZIONE DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI

PROFILO RIASSUNTIVO DELLE AREE

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA MISURAZIONE, VALUTAZIONE, INTEGRITA E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE

1- Corso di IT Strategy

GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI

SISTEMA PERMANENTE DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI

SISTEMA PERMANENTE DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI

Il catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti

Transcript:

Comune di Pontassieve Sistema di valutazione delle posizioni dirigenziali Parte Seconda Il sistema adottato In collaborazione con

1 Indice Indice... 1 1. Il processo di sviluppo organizzativo in corso... 2 1.1. Il nuovo assetto organizzativo... 3 1.2. Il sistema di pesatura delle posizioni in essere... 3 2. Le ipotesi formulate... 4 2.1. Il metodo analitico... 4 2.1.1. Individuazione delle posizioni... 4 2.1.2. Analisi e descrizione delle posizioni... 4 2.1.3. Valutazione delle posizioni... 5 2.1.4. Categorie, piani e fattori di valutazione... 6 2.1.5. Ponderazione delle categorie... 6 2.1.6. Effettuazione della valutazione.... 7 2.1.7. Il meccanismo di calcolo... 8 2.1.8. La determinazione delle classi... 9 2.1.9. Il collegamento con il sistema retributivo... 9 2.2. Il metodo sintetico... 10 2.2.1. Le dimensioni della valutazione... 10 2.2.2. La determinazione delle classi ed il collegamento con il sistema retributivo... 12 3. Alcune valutazioni comparative tra il sistema analitico del punteggio e il sistema sintetico... 13 4. Conclusioni... 15

2 Comune di Pontassieve Sistema di valutazione delle posizioni dirigenziali Parte Seconda Il sistema adottato 1. Il processo di sviluppo organizzativo in corso Il Comune di Pontassieve è attualmente interessata da un importante progetto di sviluppo organizzativo teso a traguardare azioni di miglioramento a largo spettro dei fattori costituenti i sistema-comune. Il progetto ha come obiettivi generali: potenziare e qualificare la funzione di governo accrescere il livello qualitativo e quantitativo delle prestazioni governare con efficienza il sistema delle risorse esaltare il ruolo istituzionale dell'ente. L articolazione del progetto, a sua volta, permette di prefigurare con maggiore precisione gli ambiti organizzativi interessati: potenziamento della funzione di direzione generale; qualificazione della funzione dirigenziale; valorizzazione del quadro funzionariale intermedio; potenziamento dei sistemi tecnologici di supporto; ridisegno dell'ordinamento interno; sviluppo di sistemi avanzati di gestione risorse professionali; ulteriore qualificazione sistema di Programmazione e controllo; ulteriore diffusione di sistemi gestionali avanzati. E facile notare come il quadro complessivo degli interventi abbracci l insieme dei fattori che qualificano l organizzazione comunale, ma è evidente come esso riversi particolare attenzione alle problematiche connesse all alta direzione dell Ente e alla qualificazione delle funzioni dirigenziali. E diffusa consapevolezza, infatti, che l evoluzione del ruolo del Comune e la gravi difficoltà che gli enti stanno affrontando in virtù delle manovre finanziarie messe in campo per il controllo della spesa pubblica richiedano una generale crescita dei profili di competenza dei principali attori organizzativi, indispensabile sia per sorreggere l elaborazione degli organi di governo, sia per

3 gestire la complessa rete di relazione che i diversi modelli di governance oggi richiedono, sia per attuare interventi significativi sul terreno dell innovazione programmatica, organizzativa e gestionale. La sottovalutazione dell importanza dei fattori organizzativi nella crescita di ruolo istituzionale e programmatico di un ente come il Comune di Pontassieve sarebbe un errore in grado, da solo, d inficiare gran parte degli scenari evolutivi prefigurati. 1.1. Il nuovo assetto organizzativo L assetto organizzativo comunale sta subendo profonde innovazioni conseguenti: alla modifica del regolamento di organizzazione; all implementazione del nuovo sistema di programmazione e controllo; alla predisposizione dei nuovi sistemi di pesatura delle posizioni dirigenziali ed organizzative nonché di valutazione delle prestazioni dell insieme dei dipendenti dell Ente. Queste modificazioni hanno a loro volta determinato profonde innovazioni sulle caratteristiche delle posizioni dirigenziali e sui sistemi di relazione funzionale tra di esse e tra queste e il resto della struttura. Diventava conseguente, pertanto, porre attenzione all insieme degli elementi che componevano il Sistema di valutazione delle posizioni e delle prestazioni dirigenziali per verificare se nel nuovo assetto organizzativo e, soprattutto, nella sua esperienza applicativa, esso mantenesse o meno i necessari livelli di efficacia. 1.2. Il sistema di pesatura delle posizioni in essere L attuale sistema di valutazione e ponderazione delle posizioni dirigenziali determina una sostanziale pesatura delle posizioni in relazione alla tipologia di posizioni dirigenziali più che all impiego di fattori di valutazione così come descritti in altra parte della presente relazione. E ovvio, per altro, come le modifiche intervenute al Regolamento sull ordinamento degli uffici e dei servizi e l evoluzione normativa generale determinino non solo la necessità di ripesare le posizioni, ma, invece, di ridisegnare il sistema per rispondere ad esigenze di classificazione non più governabili con il sistema in essere. In un ordine sintetico esse possono venire così riassunte: l evoluzione delle figure organizzative interne hanno modificato in modo significativo l assetto delle responsabilità e delle competenze previste dal precedente schema organizzativo; il progressivo, ma costante, modificarsi delle funzioni dell Ente Comune richiede una costante evoluzione del ruolo della dirigenza e, conseguentemente, un adeguamento altrettanto rapido dei fattori di valutazione utilizzati.

4 Consegue a questa serie di nuove criticità (nuove rispetto alle conosciute criticità d impiego di sistemi di programmazione e controllo) la necessità, appunto, di una revisione profonda del sistema di valutazione delle posizioni dirigenziali. Nelle pagine che seguono sono sviluppate due ipotesi alternative ed evolutive rispetto alla situazione attuale. La prima ipotesi, il metodo analitico sviluppa in modo articolato i fattori di valutazione tipicamente riconducibili ad un tradizionale metodo del punteggio. La seconda ipotesi, il metodo sintetico promuove, invece, un approccio qualitativo non tradizionale. 2. Le ipotesi formulate 2.1. Il metodo analitico Il metodo di valutazione è di tipo analitico per punteggio. Il metodo prevede quindi che ciascuna posizione venga ad essere indirettamente comparata con le altre sulla base di una serie di riferimenti (criteri e fattori di valutazione) ritenuti idonei a rendere conto della criticità delle posizioni e quindi rilevanti ai fini delle graduazioni in termini di complessità delle medesime. Sul piano procedurale il sistema prevede: 1. una fase di individuazione delle posizioni; 2. una fase di analisi e descrizione del contenuto di lavoro, preordinata alla produzione di informazioni utili alla valutazione; 3. una fase di valutazione, attraverso il quale viene espresso e collocato in una graduatoria il valore delle singole posizioni; 4. una fase di collegamento con il sistema retributivo, mediante il quale il valore delle posizioni viene valorizzato economicamente. 2.1.1. Individuazione delle posizioni L individuazione delle posizioni dirigenziali non costituisce un problema sul piano tecnico, dal momento che le stesse coincidono con quelle previste dagli specifici atti di organizzazione. 2.1.2. Analisi e descrizione delle posizioni La fase di analisi e descrizione delle posizioni dirigenziali permette di individuare le informazioni utili per la successiva valutazione. Costituisce oggetto dell analisi il contenuto di lavoro di ciascuna posizione; non costituiscono oggetto dell analisi le caratteristiche delle persone che attualmente ricoprono tali posizioni, i risultati che conseguono, il modo in cui lavorano, ecc.

5 Il contenuto delle singole posizioni viene analizzato e descritto in relazione ad una serie di profili selezionati: Identificazione della posizione Scopo della posizione Collocazione organizzativa Funzione della struttura Attribuzione della posizione Quadro dei vincoli Relazioni interne Relazioni eterne Risorse Elementi integrativi Le informazioni raccolte rispetto a ciascun profilo di posizione permettono di definire un quadro unitario del contenuto di lavoro. L analisi viene condotta mediante un apposita scheda (Scheda di analisi e descrizione delle posizioni) nella quale vengono meglio specificati i profili e sulla base della quale viene successivamente descritta ciascuna posizione. La descrizione di tutte le posizioni completa la fase di analisi e descrizione. 2.1.3. Valutazione delle posizioni Dal punto di vista tecnico, i riferimenti per la valutazione si articolano su tre livelli: le categorie generali; costituiscono i pilastri del sistema e definiscono gli aspetti ritenuti rilevanti per la valutazione delle posizioni; possono avere diverso rilievo e quindi essere oggetto di ponderazione; i piani di valutazione; rappresentano le dimensioni fondamentali delle categorie generali e ne specificano quindi la natura ed il contenuto; i fattori di valutazione; rappresentano l elemento di base del sistema e sono a loro volta espressivi delle diverse possibili componenti dei piani di valutazione.

6 2.1.4. Categorie, piani e fattori di valutazione La Tabella 1 riporta un ipotesi di categorie, piani e fattori di valutazione per il gruppo delle posizioni dirigenziali. Tabella 1 Posizioni dirigenziali Le categorie generali di valutazione I piani di valutazione I fattori di valutazione Professionalità necessaria Conoscenze Tecniche Giuridiche Gestionali Responsabilità Complessità direzionale Strategicità Responsabilità giuridico formale Quadro finanziario di competenza Responsabilità organizzativa Complessità tecnico operativa dell attività Relazioni interne Relazioni esterne Fabbisogno di innovazione Criticità rispetto al programma dell amministrazione Responsabilità giuridico formale Spesa corrente gestita Spesa per investimenti gestita Entrate gestite Personale direttivo che opera nell ambito di competenza Personale non direttivo che opera nell ambito di competenza Grado di disomogeneità Grado di variabilità Quadro dei vincoli di contesto Interlocutori istituzionali Collegamento con la struttura Relazioni con altre istituzioni Destinatari Innovazione nei processi Innovazione nei servizi/attività Innovazione nelle relazioni 2.1.5. Ponderazione delle categorie Attraverso il meccanismo della ponderazione delle singole categorie di valutazione è attribuito un peso specifico diverso in ragione del differente rilievo attribuito alle stesse ai fini della valutazione complessiva. La Tabella 2 riporta un ipotesi di pesi attribuibili alle singole categorie di valutazione.

7 Tabella 2 Pesi percentuali attribuibili a ciascuna categoria di valutazione CATEGORIE PESI Professionalità necessaria 15% Responsabilità 25% Complessità direzionale 40% Strategicità 20% 2.1.6. Effettuazione della valutazione. Viene utilizzata una scala di valutazione fondata su quattro livelli corrispondenti alla gradazione che ciascun fattore può assumere rispetto alla specifica posizione. Nella Tabella 3 sono riportate (a titolo di esempio) le descrizioni delle gradazioni di alcuni fattori. Ad ogni grado corrisponde un valore convenzionale stabilito in punti, secondo la scala indicata nella Tabella 4. La valutazione consiste nel valutare comparativamente tutte le posizioni rispetto a ciascun fattore. La rilevanza che il fattore assume per la posizione determina il grado/punteggio ottenuto dalla specifica posizione rispetto allo specifico fattore.

8 Tabella 3 - Descrizione dei fattori di valutazione in relazione ai gradi della scala di valutazione RIFERIMENTI DELLA VALUTAZIONE DESCRIZIONE GRADO DELLA SCALA DI VALUTAZIONE GRADO A B C D A) CATEGORIA PROFESSIONALITA NECESSARIA A.1) PIANO DI VALUTAZIONE: CONOSCENZE A 1.1) FATTORE DI VALUTAZIONE CONOSCENZE TECNICHE Non sono richieste particolari conoscenze tecnico - specialistiche Sono richieste conoscenze tecnico specialistiche in un ambito disciplinare Sono richieste elevate conoscenze tecnico specialistiche in un ambito disciplinare Sono richieste conoscenze tecnico specialistiche in più ambiti disciplinari A 1.2) FATTORE DI VALUTAZIONE CONOSCENZE GIURIDICHE E richiesta una conoscenza di base della normativa generale E richiesta una conoscenza di base della normativa specifica relativa all ambito controllato E richiesta una approfondita conoscenza specifica relativa all ambito controllato E richiesta una approfondita conoscenza specifica rispetto all ambito controllato e ad altri ambiti dell ente A 1.3) FATTORE DI VALUTAZIONE CONOSCENZE GESTIONALI Sono richieste conoscenze gestionali di base Sono richieste conoscenze gestionali approfondite Le conoscenze gestionali sono la componente dominante della professionalità E richiesta la padronanza di tematiche avanzate e di frontiera Tabella 4 - Valori della scala di valutazione FATTORE X GRADO A GRADO B GRADO C GRADO D PUNTI 10 PUNTI 25 PUNTI 35 PUNTI 40 2.1.7. Il meccanismo di calcolo Effettuata questa operazione per tutti i fattori previsti dal sistema, il calcolo dei punteggi avviene in maniera automatica in quanto: il punteggio relativo al piano di valutazione viene fatto coincidere con la media dei punteggi ottenuti nei singoli fattori in cui si articola il piano di valutazione (ciò permette di evitare che alcuni piani di valutazione permettano di ottenere un numero maggiore di punti per il solo fatto di essere articolati in un maggior numero di fattori); il punteggio relativo alla categoria viene fatto coincidere con la media dei punteggi ottenuti nei piani di valutazione in cui si articola la categoria (ciò permette di evitare che alcune categorie

9 permettano di ottenere un numero maggiore di punti per il solo fatto di essere articolate in un maggior numero di piani di valutazione); il punteggio di ciascuna categoria viene moltiplicato per il peso che la categoria stessa assume ai fini della valutazione. Le categorie contribuiscono infatti in maniera differente alla determinazione del valore complessivo della posizione; la somma dei punteggi conseguiti in ciascuna categoria ponderati per il rispettivo peso permette di determinare il valore complessivo della posizione. Nella Tabella 5 è riportato lo schema di ponderazione delle categorie che determina per ciascuna categoria, i punteggi minimi e massimi ottenibili. Tabella 5 - Ponderazione delle categorie Famiglie/categorie Peso della categoria (*) Punteggio gradi Punteggi min - max ponderati Professionalità 15 10 40 150 600 Responsabilità 25 10 40 250 1000 Complessità direzionale 40 10 40 400 1600 Strategicità 20 10 40 200 800 100 Totale 1000-4000 2.1.8. La determinazione delle classi Una volta pervenuti al valore di ciascuna posizione espresso in termini di punti, è necessario collocare le singole posizioni in classi di criticità omogenea, in modo da ridurre il significato differenziante che è implicito nell utilizzo dei metodi analitici a punteggio. Raggruppando i punti in classi è inoltre possibile compensare eventuali errori compiuti nel corso della valutazione o comunque evitare ripercussioni retributive degli stessi. 2.1.9. Il collegamento con il sistema retributivo A ciascuna delle classi viene preventivamente assegnata una determinata retribuzione di posizione. Tali valori, così come la numerosità e l ampiezza delle classi, sono subordinate alla strategia retributiva per la dirigenza

10 2.2. Il metodo sintetico Il secondo metodo qui proposto è di tipo sintetico e prevede quindi che ciascuna posizione venga ad essere indirettamente comparata con le altre sulla base di una serie di riferimenti (fattori di valutazione) ritenuti idonei a rendere conto della criticità delle posizioni e quindi rilevanti ai fini delle graduazioni in termini di complessità delle medesime. Anche in questo caso, sul piano tecnico-procedurale il sistema prevede: 1. una fase di individuazione delle posizioni; 2. una fase di analisi e descrizione del contenuto di lavoro, preordinata alla produzione di informazioni utili alla valutazione; 3. una fase di valutazione, attraverso il quale viene espresso e collocato in una graduatoria il valore delle singole posizioni; 4. una fase di collegamento con il sistema retributivo, mediante il quale il valore delle posizioni viene valorizzato economicamente. Le fasi di individuazione e di analisi delle posizioni ripercorrono metodologicamente i passi già descritti in precedenza. 2.2.1. Le dimensioni della valutazione Il procedimento di valutazione, invece, richiede un approccio di natura differente. Al riguardo, infatti, sono ipotizzabili due principali dimensioni di valutazione: Grado di responsabilità Grado di complessità gestionale ed organizzativa Il Grado di responsabilità può essere ricondotto ai seguenti elementi: assunzione in capo alla posizione di rilevanti responsabilità connesse al processo decisionale o a quello relativo all adozione di provvedimenti presidio da parte della posizione di aspetti prioritari del programma dell amministrazione; influenza della posizione sui risultati complessivi dell ente; presidio da parte della posizione di obiettivi e funzioni innovative, tali da garantire la modernizzazione e il miglioramento qualitativo del funzionamento dell'ente; pressioni di carattere ambientale legate alla dinamica della domanda. Il grado di complessità gestionale ed organizzativa può essere ricondotto ai seguenti elementi:

11 complessità dell organizzazione controllata (strutture, processi e composizione quali - quantitativa delle risorse umane); autonomia e influenza sull acquisizione e l impiego di risorse finanziarie disomogeneità e variabilità delle funzioni amministrative quadro dei vincoli da governare esercizio di un ruolo centrale nello sviluppo e nel governo di un sistema articolato di relazioni con interlocutori esterni qualificati; La valutazione avviene attraverso la predisposizione di una relazione sintetica che evidenzi le caratteristiche peculiari di ogni singola posizione relativamente alle due dimensioni di valutazione identificate e rispetto agli elementi qualificanti sopra elencati. Si ribadisce il fatto che, a maggior ragione in ipotesi di metodo sintetico di valutazione, una diversa valorizzazione delle posizioni dirigenziali dovrebbe verificarsi a fronte di evidenti differenze con riguardo ai piani identificati. Per ognuna delle due dimensioni di valutazione, dunque, sarà possibile formulare valutazioni sintetiche basate su fattori di valutazione che possono permettere di definire con maggiore precisione il processo. Tabella 6 - Valutazione sintetica del Grado di responsabilità Grado di responsabilità Fattore Media Elevata Massima assunzione in capo alla posizione di rilevanti responsabilità connesse al processo decisionale o a quello relativo all adozione di provvedimenti presidio da parte della posizione di aspetti prioritari del programma dell amministrazione; influenza della posizione sui risultati complessivi dell ente; presidio da parte della posizione di obiettivi e funzioni innovative, tali da garantire la modernizzazione e il miglioramento qualitativo del funzionamento dell'ente; pressioni di carattere ambientale legate alla dinamica della domanda. Valutazione di sintesi

12 Tabella 7 - Valutazione sintetica del Grado di complessità gestionale ed organizzativa Grado di complessità gestionale ed organizzativa Fattore Media Elevata Massima complessità dell organizzazione controllata (strutture, processi e composizione quali - quantitativa delle risorse umane); autonomia e influenza sull acquisizione e l impiego di risorse finanziarie disomogeneità e variabilità delle funzioni amministrative quadro dei vincoli da governare esercizio di un ruolo centrale nello sviluppo e nel governo di un sistema articolato di relazioni con interlocutori esterni qualificati; Valutazione di sintesi 2.2.2. La determinazione delle classi ed il collegamento con il sistema retributivo Il collegamento con il sistema retributivo prevede una definizioni di classi di criticità omogenea. A ciascuna delle classi viene preventivamente assegnata una determinata retribuzione di posizione. Tabella 8 - Esempio di suddivisione in classi di retribuzione Classe Retribuzione di posizione base 1 Da definire 2 Da definire 3 Da definire 4 Da definire 5 Da definire 6 Da definire

13 Le combinazioni dei giudizi sintetici ottenute sono attribuite a ciascuna fascia di retribuzione, secondo la seguente logica: Fascia Complessità gestionale Grado di responsabilità Classe Retribuzione di posizione base Massima Massima Da definire Massima Elevata Da definire Elevata Massima Da definire Massima Media Da definire Media Massima Da definire Elevata Elevata Da definire Elevata Media Da definire Media Elevata Da definire Media Media Da definire 3. Alcune valutazioni comparative tra il sistema analitico del punteggio e il sistema sintetico Le due opzioni prospettate rispondono, evidentemente, a logiche e filosofie profondamente diverse. Il primo sistema, di natura più analitica e strutturata, si pone in una linea di maggiore continuità rispetto ad una concezione che presuppone un alto livello di formalizzazione dei processi decisionali e il collegamento di questi ad elementi il più possibile oggettivabili. In tal senso il metodo si fonda sull analisi approfondita delle posizioni dirigenziali, anche se ciò non deve indurre la ricerca di un oggettività assoluta che comunque contrasta con la natura in parte discrezionale dei processi di valutazione. La seconda ipotesi, che combina requisiti di maggiore sintesi e respiro qualitativo, assume senza dubbio una valenza fortemente innovativa anche rispetto alle caratteristiche della cultura organizzativa consolidata, garantendo inoltre una forte proiezione al futuro del sistema di valutazione. Dal punto di vista tecnico il primo metodo presenta i seguenti vantaggi fondamentali: ha già conosciuto, sia pure con impostazioni differenziate, una significativa sperimentazione negli enti locali; rende esplicito e dettagliato il processo decisionale che conduce alla valutazione; fornisce una misura puntuale (seppure convenzionale) della rilevanza relativa delle diverse posizioni, evidenziandone le determinanti; presuppone un processo di analisi organizzativa che può fornire elementi utili e rilevanti per interventi di riprogettazione/ridisegno dei ruoli dirigenziali.

14 Al tempo stesso tale metodo presenta i seguenti possibili svantaggi: può risultare eccessivamente oneroso in presenza di un numero limitato di posizioni da valutare (rischio di sovradimensionamento dello strumento); può risultare troppo sensibile a variazione nell assetto strutturale e nella distribuzione delle risorse e delle funzione all interno dell ente (rischio di necessaria periodica riattivazione del processo di valutazione); può emergere il rischio che qualunque individuazione di fattori, in ogni caso necessariamente limitati, possa non tenere in giusto conto tutte le dimensioni rilevanti; può verificarsi che i tempi della valutazione (con i necessari confronti) risultino eccessivamente lunghi rispetto alle esigenze dell ente e all effettiva complessità del problema da governare (rischio di burocratizzazione della valutazione); la formulazione di una graduatoria puntuale, in situazioni di bassa differenziazione sostanziale, può indurre tensioni interne non funzionali al miglioramento dell ente. Prendendo, invece, in considerazione il secondo metodo proposto, di tipo sintetico sono riconducibili allo stesso i seguenti vantaggi principali: è sicuramente un metodo innovativo che porrebbe il Comune di Pontassieve all avanguardia sul piano nazionale; presenta elementi di sicura sintonia con l evoluzione in atto del rapporto di lavoro per le figure dirigenziali e le possibili prospettive che si apriranno con il prossimo rinnovo del contratto di lavoro; introduce una logica esplicita e trasparente di scambio tra l ente e i dirigenti, che valorizza in maniera equilibrata le caratteristiche strutturali della posizione rispetto ai programmi di sviluppo dell ente e alle condizioni più generali di mercato; presenta indubbiamente caratteri di maggiore snellezza e gestibilità sul piano operativo e procedurale; permette una valutazione più ampia ed organica della posizione, comprensiva di aspetti difficilmente inquadrabili in categorie analitiche; consente all ente una più adeguata modulazione nel tempo del valore delle posizioni, tale da garantire tra l altro un effettiva equità di trattamento a coloro che saranno chiamati a ricoprirle. Tra i possibili limiti, per contro, sono segnalabili i seguenti aspetti: presuppone l accettazione di una logica più destrutturata che potrebbe risultare non in linea con la cultura organizzativa dominante; sacrifica gli aspetti di approfondimento delle condizioni organizzative, che costituiscono al contrario un prodotto secondario del primo metodo indicato;

15 richiede una motivazione della valutazione più articolata e qualitativamente più complessa. 4. Conclusioni E del tutto fuor di dubbio come la realtà del Comune di Pontassieve induca fortemente a propendere per la scelta del sistema sintetico, del tutto confacente alla realtà di un comune dalla dimensione organizzativa non eccessiva e tuttavia con livelli di prestazioni tipiche di un comune di media grandezza.