IV Liceo Classico Filosofia Riassunto del programma SCUOLE ELLENISTICHE STOICISMO Lo stoicismo è una corrente filosofica e spirituale fondata nel 308 a.c. ad Atene da Zenone di Cizio, con un forte orientamento etico. Tale filosofia prende il suo nome dal portico dipinto (stoà poikile) dove aveva sede la scuola. Si rifaceva alla scuola cinica e al pensiero socratico. Gli stoici sostennero le virtù dell'autocontrollo e del distacco dalle cose terrene, portate all'estremo_ nell'ideale dell'atarassia, come mezzi per raggiungere l'integrità morale e intellettuale. Nell'ideale stoico, è il dominio stille passioni che pei"mette allo spirito il raggiungimento della saggezza. Riuscire è un compito individuale, e parte dalla capacità del saggio di disfarsi delle idee e influenze che la società nella quale vive gli ha inculcato. Tuttavia lo stoico non disprezza la compagnia degli altri uomini, e l'aiuto ai più bisognosi è una pratica raccomandata. Lo stoicismo, per il suo carattere pratico e 'moralista' ebbe molta fortuna nel mondo roman9, fu abbracciato ad esempio da Seneca e dall'imperatore Marco Aurelio. Il pensiero filosofico viene diviso in Stoicismo antico ( delle origini), medio ( quando fu introdotto a Roma), nuovo o romano 8quando si sviluppò a Roma). EPICUREISMO Epicureo ad atene fondò verso la fine del IV sec.a.c. un'associazione di carattere filosofico e religioso. Egli vedeva. nella filosofia la via per raggiungere la felicità, intesa come liberazione dalle passioni. Il filosofo doveva infatti fornire all'uomo i mezzi per giungere a questa felicità come se fossero delle medicine: il cosiddetto quadrifarmaco: I. liberare gli uomini dalla paura degli dei: loro infatti non si occupano minimamente degli uomini; 2. lìberare gli uomini dal timore della morte:rifacendosi a Democrito dice infatti che, essendo noi fatti di atomi, quando noi ci siamo non c'è la morte, quando c'è la niorte noi non ci siamo più; 3. Dimostrare l'accessibilità del limite del piacere: esso può essere facilmente raggiunto; 4. Dimostrare la lontananza del limite del male: il dolore è provvisorio e limitato. In età romana, l'epicureismo fu molto ripreso dallo scrittore Lucrezio. SCÈTTISCISMO Lo scetticismo è l'ultima corrente filosofica nata ad Atene durante l'ellenismo. Esso dichiara che l'uomo non può accedere ala verità ultima delle cose e che la forma più alta di saggezza è arrivare a riconoscere.questa impossibilità.. Sin pongono in questo modo in polemica con tutte le correnti filosofiche precedenti, in particolar modo con quelle contemporanee dell'epicureismo e dello Stoicismo. L'unico modo per raggiungere la tranquillità della mente è riconosc r come fallaci tutte le dottrine e quindi rifiutandole. I principali esponenti furono Pirrone e Timone. IL NEOPLATONISMO Il neoplatonismo fu l'ultima scuola filosofica del mondo antico. Sorse nel III sec d.c. e condusse una lotta contro il cristianesimo. Il fondatore della scuola fu Ammonio Sacca, che raccolse ad Alessandria numerosi discepoli. Fra essi il maggiore fu Plotino che apri una scuola a Roma con molto successo. Dopo la fase romana, la scuola ebbe una seconda diffusione in Oriente e ad Atene. Fu chiusa per volere dell'imperatore Giustiniano nel VI se.d.c. Era così finita ufficialmente la filosofia antica. Il neoplatonismo parte dal concetto di Dio inteso come assoluta trascendenza, come 'Uno', dal quale deriva il molteplice, ovvero il mondo. Il mondo deriva da Dio ma non attraverso un atto volitivo, ma attraverso un processo di emanazione. Tale emanazione è divisa in differenti gradi. Dapprima l'uno si manifesta come Intelletto o Spirito (nous). In tale Intelletto si trovano le idee, ovvero platonicamente le essenze di tutte le cose. Dall'intelletto viene una seconda emanazione, l'anima del mondo che cerca di plasmare la materia a somiglianza delle idee. La materia dunque non è 'essere, ', ma puro 'non essere', ricettacolo i tutte le forme. Il compito dell'uomo è quello di sollevarsi dalla molteplicità sino all'uno, a Dio. Solo l'estasi, ovvero un momento di stato di oblio, consente all'uomo di intuire Dio. Ma l'estasi non possiamo volerla o cercarla, essa si manifesta improvvisamente per volere di Dio. LA PATRISTICA Il cristianesimo dei primi secoli si presentò come l'espressione compiuta, concreta e definitiva della verità a lungo cercata dalla filosofia greca. Non si pose in contrasto con quest'ultima, ma anzi ne valorizzò la continuità. Con il termine patristica ( da Padri della Chiesa = i primi vescovi e scrittori cristiani) si suole identificate questa prima parte della filosofia cristiana, dagli inizi sino a circa la metà dell'viii sec.d.c. Viene comunemente divisa in 3 fasi: 1